Accidenti!
Lo sapevo, lo sapevo che avrei finito per perdermi un aggiornamento. Anche se ho letto svariati giorni fa il passato capitolo, sono stata abbastanza impegnata da riuscire soltanto ora a trovare un momento di tempo per lasciarti finalmente la mia recensione. Spero che non ti dispiaccia se, a questo punto, ne redigo una cumulativa per entrambi i capitoli.
Dunque, comincio naturalmente dall'undicesimo.
Altair modello reliquia farebbe girare le scatole anche alla sottoscritta. Io non amo particolarmente i bambini - anzi, mi fanno proprio impressione, coff coff - ma ancor di più trovo fastidiosa la curiosità per i nuovi nati, che poco spartisce con l'affetto e molto con il pettegolezzo. Insomma, un momento prima ti accoltellerebbero ed appena hai un infante tutti in pellegrinaggio? E' il tipo di ipocrisia che fa scattare anche me, dietro alla tua Hermione.
Ne approfitto per notare come sei sempre attenta a descrivere quel che accade attorno ai protagonisti. Già Draco ed Hermione garantirebbero parecchio materiale su cui scrivere, ma il tuo saperti concentrare anche sulle reazioni dell'intera Hogwarts, dipingendo il - deprimente - quadretto degli insulti, dei pettegolezzi, delle ipocrisie...rende la vicenda sempre spiccatamente realistica (il che pare quasi un controsenso, considerato che siamo pur sempre nel Mondo Magico).
Comunque non vedo l'ora che finisca la scuola. Anche perché trepido per l'esito degli esami di Hermione (io e lei siamo studiose senza alcuna speranza di redenzione, é chiaro). Blaise e Pansy continuano ad essere una presenza corroborante di capitolo in capitolo, a tratti persino troppo...infatti apprezzo che tu non ricada nel cliché di Slytherin = MALE, ma a volte dubito persino di quanto appoggio e quanta naturalezza possa nascere comunque da due estranei. Poi mi ricordo che sono passati mesi e durante quei mesi Blaise e Pansy hanno senza dubbio avuto modo di dimostrare il proprio affetto. Eppure...non so, c'é qualcosa nella loro assoluta e costante maturità, nell'affrontare la faccenda, che me li rende un po' troppo piatti in certe circostanze.
Insomma, finisco per preferire loro Theodore ormai! :D
Deliziosa l'idea della festicciola, ma ancor di più - per i miei gusti perversi - il litigio conclusivo fra i due protagonisti.
E con questa bella punta di conflitto in apertura fra Draco ed Hermione, passo al capitolo dodicesimo.
Innanzi tutto, sono lietissima di aver letto che la revisione di "Anima imprigionata" procede bene e non vedo l'ora di poter affrontare di nuovo. Penso sia la fanfiction più drammatica che ho seguito finora, e la più forte quanto a scene. Quindi sono curiosissima di scoprire come sarà questa seconda versione.
Non ho invece ancora avuto tempo di leggere de "Il Cavillo", ma confido di farlo - prima o poi...argh, sono davvero nell'uni-tunnel.
Il disagio di Hermione di fronte all'ignorarla da parte di Draco é più che comprensibile. E naturalmente la sottoscritta spera che in questo fastidio cominci a germinare un certo bisogno di attenzioni da parte del marito che valichi la pretesa della sua presenza in qualità di padre. Ma immagino ci vorrà tempo e, dopo tutto, sono una lettrice paziente che ti seguirà per tutti i prossimi capitoli, gustandosi la lenta evoluzione dei due.
Ho trovato azzeccatissima l'idea che Malfoy scelga d'informarsi della salute di Altair dalla madre di Hermione piuttosto che da lei stessa: é molto Slytherin! Un comportamento obliquo, inaspettato, che in un certo senso, come effetto collaterale, ha l'escludere Hermione dalle sue attenzioni. Anche la reazione del ragazzo, sicuramente esasperata dal periodo di esami, che sottolinea con parole crude l'avvenuto, é perfetta.
Quel disprezzo, che sotto sotto covava già in Draco, ora é palese. Lo scontro fra i due é ormai scontro di prospettive: dietro le loro scelte nei confronti di Altair c'é anche il peso dell'educazione in due famiglie tanto diverse. Dopo tutto, considerate le consuetudini della famiglia Malfoy, é plausibile che Draco non colga nulla di innaturale nell'affidare Altair ai nonni materni. Laddove Hermione, cresciuta in una famiglia che abbiamo già visto affettuosa e pronta a costituire un fronte unito, non riesce davvero a venire a patti con l'idea di un nucleo familiare più frammentato.
In questo capitolo Zabini mi piace di più, forse perché ho l'occasione di vederlo tra i due litiganti, pronto ad illuminare Hermione anche sui suoi errori e gli isterismi dei mesi trascorsi.
Ma soprattutto...Piton! *_*
Io lo adoro, ma per qualche strana coincidenza, non é un personaggio fondamentale in nessuna delle long-fic che ho seguito finora. Ed io, personalmente, non ho mai nemmeno provato a muoverlo all'interno di una delle mie storie. Quindi mi ha fatto piacere trovarlo finalmente in una delle tue. E questa scena con il buon, vecchio Albus, é deliziosa. No, di più...basta quel brevissimo, ma intenso accenno a Lily per far virare i toni verso la commozione. L'irrigidirsi di Severus al solo balenare del ricordo, il ricordo che é la vera forza della sua redenzione, é semplicemente perfetto.
Insomma, fin qui il tuo Piton-trattamento mi ha convinta.
E bada che sarò severissima su Severus (ok, picchiami per questa battutaccia XD Ma é sera ed ho già un sonno dannato dopo le ultime giornate...).
Spero di non finire per essere in ritardo anche al prossimo capitolo. Ma se dovessi tardare nel commento, confida che la lettura comunque non la trascuro mai! |