Sì, sono contenta! :)
E sono contenta perché, come lettrice, mi sento appagata da una storia ricca di avvenimenti, ma perfettamente gestita nello sviluppo, ed in cui, come già in storie passate, posso trovare dei frammenti dell'anima di chi l'ha scritta, un'anima che non ha ancora perso la fiducia nelle persone e che è pronta ad offrire una possibilità concreta di riscatto a chiunque, tranne all'unico che veramente non ne aveva diritto in alcun modo e cioè Dunn.
Non sapendo da dove cominciare a commentare questo capitolo, non me ne vorrai se comincio da te, Reb, e dal fatto che sei riuscita a trovare la soluzione perfetta non solo per riabilitare il nome del Professore, ma per svincolarlo definitivamente dall'ingombrante figura di Dunn. Dopo una vicenda di tale portata e con una così ampia esposizione mediatica, infatti, c'era il rischio che il nome del Professore rimanesse per sempre legato a quello dell'assassino silenzioso e che, quindi, fosse associato solo ai misfatti di Dunn ed agli sbagli che lui in prima persona aveva commesso durante la sua vita. E questo credo che avrebbe spinto Abraham, che conosceva il suo amico in modo molto diverso dal resto del mondo, a provare un dolore ancor più intenso di quello che sente a livello fisico per via della sua malattia.
Con il testamento che ha lasciato e con le scoperte riguardo al veleno fatte da Claire, invece, il Professore ha dimostrato non solo di avere totalmente a cuore il suo caro amico, ma di essersi adoperato molto anche per far sì che la vittima di Dunn, pur essendo inevitabilmente colpita dal veleno, non ne rimanesse del tutto sopraffatta. Ed inoltre, indirettamente, la sua dedizione nello studio e nella ricerca di una cura per alleviare le sofferenze del suo sfortunato amico potranno essere di grande aiuto anche per tante altre persone affette dallo stesso male ed abbandonate a se stesse perché, almeno fino a questo momento, nessuno ha mai investito tempo e denaro per venirne a capo.
Mi è piaciuto molto che, pur non conoscendola di persona, il Professore si sia sentito spinto a fidarsi ad occhi chiusi di Kate, tanto da nominarla custode della sua eredità scientifica, e, ancor di più, custode della persona a cui teneva di più: Abraham è decisamente in buone mani, perché sia Kate che Rick hanno molte conoscenze e potranno senza dubbio far sì che la cura per lui e per tutte le persone sofferenti come lui venga offerta in maniera onesta e trasparente.
Ora sono curiosa di vedere come, in concreto, Kate abbia in mente di realizzare e gestire l'associazione benefica e la produzione della medicina di Abraham... non è che sta pensando di rivolgersi al direttore di quella ditta farmaceutica da cui Dunn aveva sottratto i componenti per la creazione del veleno, quello, per intenderci, a cui Kate era disposta ad elargire moine a go-go pur di avere la lista del materiale sottratto?
Comunque sia, ti informo che il mio neurone si è piazzato davanti ad una lavagna bianca e sta buttando giù tutte le possibili soluzioni per far funzionare davvero l'idea di Kate; come puoi immaginare, molte delle ipotesi che sta tirando fuori non sono molto sensate, ma puoi star certa che hanno tutte un unico comun denominatore: Abraham deve essere nominato Presidente dell'associazione ed a lui devono andare parte dei proventi della vendita del brevetto della medicina... non sto dicendo che deve diventare schifosamente ricco, ma mi auguro che possa essergli concesso abbastanza denaro per ricostruire una bella casetta davanti alla mia adorata quercia, che, come ho già detto, sono pronta a lasciargli in godimento! *-*
Per realizzare per bene tutto, però, ci vogliono assolutamente le conoscenze personali e la mente fantasiosa ed a suo modo geniale di Rick... e per fortuna si è finalmente svegliato!
Com'è nel suo stile, ovviamente, il suo completo ritorno tra i suoi cari non poteva essere banale e tranquillo e, quindi, ecco che prima di riaprire i suoi begli occhioni azzurri ce lo siamo ritrovati prima in un simpatico stato di pigro dormiveglia e poi preda di un terribile incubo in cui le persone che ama diventavano prede e vittime di Dunn; per fortuna, però, Scotty è ormai storia passata, mentre il presente è scandito dall'amore incondizionato che lo lega alla sua famiglia ed a Kate e dalla tenerezza della sua ritrovata unione con quest'ultima, una tenerezza che ha riempito non solo il cuore dell'attenta osservatrice Martha, ma anche il mio! *-*
Bene, mi sa che ora mi conviene cominciare a tirare fuori i fazzoletti, perché se già volevo piangere al solo leggere "Al mio caro Abraham" scritto su una busta bianca dal Professore, non oso immaginare cosa proverò a leggere, insieme al mio adorato piccolo storpio, la lettera che il suo amico gli ha lasciato...
Al prossimo! |