Recensioni per
Epilogo
di 1rebeccam

Questa storia ha ottenuto 917 recensioni.
Positive : 917
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
04/08/14, ore 11:32

Con un ritardo abissale arrivo pure io a leggere! XD e che dire... io amo questa storia Reb!! *______*
Ma che belline la Gates e Beckett insieme a parlocchiare! :3 E per fortuna che la ragazza si è ripresa... Ora forza Kate, andiamo a trovare il bel Rick che ti aspetta agonizzante ma sempre tanto cucciolo! *-*
Comunque Dunn mi ispira ancora molti e molti e molti tipi di omicidio... Bastardo! >.<
Corro a leggere l'altro capitolo!! *-*

Recensore Veterano
01/08/14, ore 00:41
Cap. 43:

Mettiamo subito in chiaro una cosa: ABRAHAM NON E' MORTO!
Dunn non gli ha tagliato la gola, quindi io non ci credo che è morto... e, nel caso lo fosse davvero, mi aspetto che risorga dalla spazzatura; mi andrebbe bene anche in modalità zombie, purché si alzi da lì e rovini la "festa" a Dunn. Dico sul serio: psicologicamente non posso accettare la sua morte, soprattutto non in questo modo e con l'ulteriore "sfregio" di saperlo sotto un cumulo di cartone e rottami... non può andarsene così, in maniera anonima, senza una possibilità di riscatto reale per lui ed il Professore... non ci posso far niente, non riesco ad accettarlo! Di conseguenza, finché non leggerò la parola FINE alla tua storia, in cuor mio continuerò a sperare di vederlo di nuovo protagonista: ABRAHAM VIVE!

Come vedi, sono partita in quarta, perché la parte finale del capitolo mi ha provocato una grande sensazione di rabbia; il problema con te, però, è che non riesco ad arrabbiarmi veramente, perché, se da una parte mi dai "mazzate" psicologiche di queste tipo, dall'altra mi allieti con pezzi di bravura come l'incontro tra Kate ed il Signor Colbert, che, in parte, mi riconciliano con il mondo. E sì, perché con Colbert hai creato un altro di quei tuoi personaggi che mi piacciono tanto, una di quelle figure che metti in ogni storia e che sa conquistarmi con la sua semplicità e soprattutto umanità. Anch'io, come Kate, pendevo dalle sue labbra mentre ricordava di quel bimbetto fantasioso e chiacchierone che lui ha visto crescere e diventare uomo, come fosse un figlio, e che ha cercato di supportare anche nei momenti più difficili.
Grazie a Colbert, poi, hai saputo, di nuovo, dare spessore ad un oggetto: l'accuratezza e soprattutto la passione con cui lui ha parlato degli orologi mi hanno affascinato davvero tanto, esattamente come era accaduto quando hai descritto le stampe presenti nella stanzetta dell'ospedale, l'orologio a pendolo, il roseto dei Grayson e la mia adorata quercia! <3 L'unico inconveniente è che, questa volta, non posso chiederti di mettere l'orologio nel "pacco regalo" che devi spedirmi, perché l'orologio è di Kate e per lei ha un valore affettivo inestimabile. E poi non vorrei dovermi accollare le spese di riparazione: quelle deve pagarle Rick, di persona ed in contanti *-*

A proposito di Rick, la telefonata tra lui e Kate ha rappresentato un altro momento importante del capitolo, sospeso, come loro solito, tra le riflessioni sugli sviluppi del caso, di cui Kate sperava di tenerlo all'oscuro, e la leggerezza con cui Rick ha "sparato" le novità, o meglio le conferme, che ha saputo da sua madre riguardo suo padre.
Sai cosa mi ha fatto sorridere più di tutto della loro conversazione? Il fatto che, con una semplice battuta, sei stata in grado di riportare l'attenzione sul fatto che Rick è costretto a non avere il suo cellulare perché Dunn l'ha clonato: ancora una volta, così facendo, hai dimostrato di non dimenticare nulla e sai benissimo quanto questo mi piaccia moltissimo.

Non si può non menzionare, inoltre, l'attenzione e l'affetto con cui la battagliera Gates (me la immagino al telefono con l'esimio signor Bell! :D ) e Espo e Ryan continuano a vegliare su Kate e a dimostrarle, con pensieri e parole, la loro vicinanza.

Sai, infine, perché, nonostante l'arrabbiatura per Abraham, considero questo capitolo come una svolta decisiva e positiva per le indagini? Perché, grazie a Colbert che ha riportato a Kate il suo prezioso orologio, lei si è riappropriata del tempo: fino ad ora, più volte, aveva dimostrato di non riuscire a gestirlo pienamente per via del vuoto che sentiva al suo polso; ora che l'orologio è tornato al posto che gli compete, credo che Kate saprà come sfruttare al meglio le prossime ore.
E poi, prendimi pure per pazza, visto che credo nell'Universo, non mi è passato per nulla inosservato il titolo della commedia teatrale in occasione della quale Colbert ha conosciuto Martha e Rick: "Tutto è bene quel che finisce bene"... ricordo male o la protagonista riusciva a guarire il re di Francia gravemente malato grazie ad una pozione lasciatale dal padre? Dimmi tu se non è profetico questo!
Ci devo e ci voglio credere per forza nell'Universo! :)

Al prossimo!

p.s. ABRAHAM VIVE!
Preparati, perché te lo ripeterò fino alla nausea... o almeno fino a quando non vedrò di nuovo il piccolo storpio con gli occhi puntati in quelli di Dunn!

Recensore Master
31/07/14, ore 18:14
Cap. 43:

Reb, scusami, sono in un ritardo cosmico. Comunque, eccomi! Non ho mai parlato dei tuoi banner nelle mie recensioni e siccome non posso continuare a ripetere quanto tu sia brava a scrivere, a entrare nell'animo di ogni singolo personaggio, a sviscerare le loro sensazioni e quei pensieri che nemmeno loro sanno di avere, allora questa volta parlo delle immagini che hai usato.
Si comincia con l'espressione corrucciata di Kate che si concentra su quella sedia vuota, vuota proprio come si sente lei ora che la sua ragione di vita sta lottando per la propria vita (mi sono incatricchiata pure io con le parole, ma confido che tu mi abbia capito, ché sei una ragazzina sveglia!).
Poi c'è quella mano dolorante, a simboleggiare la sofferenza inflitta da quella terribile tossina allo scrittore, tanto che persino impugnare una cornetta diventa un'impresa titanica.
Poi c'è Victoria, grande donna che stima e rispetta la sua migliore detective e comprende che fra lei e quella sedia c'è un dialogo speciale. Senza considerare che la Gates si sta facendo in quattrovoltequattro per difendere la privacy dei protagonisti della triste vicenda.
E infine quell'orologio... ho adorato il personaggio dell'orologiaio, che ci ha raccontato di Rick bambino, della sua voglia di chiacchierare e di ascoltare. E mi ha commosso la sua richiesta di non essere pagato da Kate, ma di volere che sia Rick a pensarci, sottintendendo la sua speranza che Castle ce la faccia. E ora che quell'orologio è di nuovo al suo polso, un po' come i bracciali di Wonder Woman (abbi pazienza, son cresciuta negli anni 80!), per Dunn non ci può essere scampo.
Mi dispiace per il provero Abraham, ma super Kate sta per tornare. Lei e tutti i suoi colleghi, accompagnati da Jenny e dalla sua gravidanza che pare il segreto di Pulcinella, dal signor Colbert, e da tutta la loro famiglia allargata.
Splendida la telefonata di Rick e Kate - riescono a trasmettere una dolcezza e a tratti una calma apparente nonostante la tragedia.
Suvvia, Reb, ora conducici al lieto fine ;-)
Un abbraccio,
Deb

Recensore Master
30/07/14, ore 16:29
Cap. 43:

Bellissimo capitolo (come sempre), molto riflessivo, hai ragione, ma anche con altre confidenze di gente che conosce Rick!
Mi è piaciuto tantissimo il racconto di Colbert, secondo me per Rick lui era come il padre che non ha mai avuto, insomma Colbert riusciva a capirlo sempre, sia quando parlava, parlava, parlava sia quando rimaneva per ore ed ore in silenzio!

La Gates mi piace sempre di più!!!!
Su Dunn non mi esprimo! -.-'

Complimenti!!!!
A lunedì prossimo!!!!
Sere

Nuovo recensore
29/07/14, ore 20:01
Cap. 43:

Ho iniziato a copiare per poi leggere tutta la storia ed ho trovato alcune stranezze tra i capitoli 6 e 7 in cui i numeri risultano invertiti.  Vorrei sapere dall'autore se è un mero errore di trascrizzione o se bisogna invertire i capitoli.
Grazie

Recensore Master
29/07/14, ore 10:03
Cap. 43:

Un capitolo di riflessioni. Mi piace moltissimo la tua Gates che spia Beckett. Il capitano ammira e stima ogni giorno di più quella donna, la sua subordinata e sembra quasi che voglia carpirle il suo modo di ragionare o per lo meno i suoi pensieri. La Gates non ha fatto bene ha mandare a quel paese il direttore della CNN ma ha fatto benissimo!
Ah poi ho sorriso come una scema, non mi chiedere perchè , che anche tu come noi in OCD abbia usato l'agente Velasquez.... :-)
Ma la parte che mi è piaciuta davvero di più in questo capitolo è il colloquio con Colbert e soprattutto quella splendida descrizione che fai degli orologi fatti col cuore. Non so perchè ma dare importanza ad alcuni oggetti e sottolineare le differenze invisibili ad un occhio inesperto, mi piace molto. Ora quell'orologio di Jim che per Kate è sempre stato fondamentale lo sarà per certo versi ancora di più, per quello che gli è successo e per quello che gli ha detto il signor Colbert. 
Lo so questa è una recensione stramba ma a che servono le recensioni se non ad esternare i pensieri così come vengono?
Aspetto di sapere se questa è la volta buona che lo trovano quel bastardo di Dunn....
:-*
M.

PS: ma lo sai che non ho capito la mano nel banner, che comunque è splendido e d'impatto come sempre...
(Recensione modificata il 29/07/2014 - 10:05 am)

Recensore Veterano
29/07/14, ore 01:53
Cap. 43:

mamma mia quante riflessioni ha portato questo capitolo.....è sempre più bello, aspetto il prossimo capitolo...... a presto.....complimenti sempre <3 <3 <3 <3 <3

Recensore Master
29/07/14, ore 00:06
Cap. 43:

Questo è uno dei capitoli più belli di tutto il racconto.. Non batte il "mio" capitolo, ma diciamo che si piazza nelle top 5.
Perchè è un capitolo introspettivo, riflessivo e metaforico..
E lo sai, mi piacciono tanto le metafore!!!
Ma andiamo per ordine...
Kate riflette, ma proprio non riesce a trovare la chiave della frase "Io ti vedrò morire"..
Non riesce ancora a cambiare il suo punto di vista.. ha ancora un po' troppo bozzolo addosso.
La Gates la guarda fissare la sedia vuota di Castle e perdersi sempre di più nei suoi pensieri. E decide di non "spiarla" più... chiude le veneziane e resta nel suo ufficio.
Mi piace questo comportamento del capitano, vicino a lei, ma non invadente.. Le guarda le spalle, senza farsi vedere..
è segnale di affetto ormai... ;)
La telefonata con Rick è totalmente meravigliosa.. Quando li fai parlare tra di loro sembra crearsi una bolla di serenità talmente intensa che arriva benissimo.
Non importa se lui sta per morire, se lei gli ha raccontato un sacco di bugie per proteggerlo.
Loro sanno sempre come prendersi, quale parole dirsi per riportare per un poco il sereno.. (specialmente Riccardone nei confronti di Kate)..
La loro totale complicità ed alchimia.
Concordo con Rick su un fattore: Dunn andrà in ospedale, vorrà assolutamente vedere compiersi la sua opera.. Sempre se il suo copione sarà rispettato, cosa che non credo sarà possibile.
Kate butterfly si inventerà qualcosa.
Sicuramente...
Però andrà... E lo voglio proprio vedere... :)
E mettiamolo a verbale: Kate è una pessima attrice! Ryan la sgama subito! ahahahahaah ormai è stata contagiata da Castle, non sa più fingere :P
E alla fine arriva lui!
L'orologiaio!!!!
Lo sai che amo quell'uomo vero?
Sì che lo sai...
Quell'uomo molto simpatico le riporta l'orologio aggiustato.
Le riporta il suo tempo...
Ritengo che sia una metafora fondamentale: stai tranquilla, ora hai di nuovo il potere del tuo tempo. è poco, ma non accadrà nulla di male. Il potere dell'orologio è con te di nuovo.
Significativo è ancor di più il fatto che l'orologio parli di Rick, di come sia lui ad aver insistito perchè quell'oggetto fosse come nuovo in un attimo.
E' lui l'artefice di tutto ciò...
E' lui ad aver riportato il "tempo" di Kate... ad averla fatta vivere una seconda volta.
Ora non può andar male, il ticchettio del tempo è ripartito nel verso giusto. E' ancora una rincorsa, ma lei adesso è più sicura di se stessa..
Non so se ho scritto cose sensate, ma spero che tu abbia capito...
Un bacione grande

Recensore Master
28/07/14, ore 21:44
Cap. 43:

Hai ragione, è un capitolo pieno pieno pieno di rflessioni.
La Gates è una grande osservatrice, silenziosa, passa inosservata. Forse, se Bell non l'avesse stressata al telefono, avrebbe continuato a guardare Kate non sentendo così forte quel senso di ansia e angoscia che le davano il continuo muovere le labbra di Kate in quel parlottare che lei non capiva oppure il suo alzarsi, sfiorare le foto e tornare a sedersi.
Ma del resto Kate vuole trovare una soluzione, vuoke arrivare a Dunn perché l'assenza di Castle, il saperlo in pericolo, è qualcosa di insostenibile, come mostra il vuoto su quella sedia (stupendo il modo in cui l'hai inserita nel banner).
"Non si era mai resa conto di come le abitudini giornaliere fossero diventate aria nella sua vita."
Le abitudini, specialmente quelle che ha assunto da quando Rick è entrato nella sua vita, sono ormai il suo ossigeno. E mentre pensa a lui ecco che il telefonino vibra.
Capisco la "rabbia" di Rick, la sua frustrazione per il fatto che Kate le abbia nascosto fatti importanti. Tenerlo all'oscuro non servirà a farlo stare meglio, non servirà ad aiutarlo a sopravvivere.
Ma dopo un primo momento "turbolento" tutto si addolcisce con il ricordo del padre di Rick, del suo nome, il sapere che è lo stesso che sua madre ha voluto dare a lui, rivelazione che non è rouscito a non condividere sibito con Kate! E qui si va sul comico con l'immagine di Martha e Alexander che... a buon intenditor poche parole (si, ho più tatto di Kate! Ahahah).
Ryan è stanco, vorrebbe vedere Jenny, ma non vuole abbandonare i suoi amici, la sua famiglia. Credo che Martha farebbe bene a dare qualche lezioni di recitazione a Kate. Con tutti questi spifferamenti è un miracolo che tutto il distretto non sappia già della gravidanza di Jenny.
Il fatto che Kate lo abbracci, lo conforti dicendogli che sarà un bravo papà, che lo spinge a stare con Jenny, perché un abbraccio è curativo ben più del caffè sottolinea quanto siano uniti *-*
Le storie raccontate dal signor Colbert su Rick sono bellissime. Ci fai conoscere sempre di più il piccolo e giovane Castle. Um bambino curioso, chiacchierone ma anche molto attento. Un ragazzo che quando si affeziona a qualcuno dà tutto se stesso. Lo dimostra ciò che dice Colbert, mai un compleanno mancato, sempre una telefonata, il fatto che sia andato da lui per parlargli della sua futura paternità per la quale forse non era ancora pronto, ma per la quale era comunque molto felice. E insieme a noi anche Kate scopre un lato nuovo di Rick.
Finalmente l'orologio torna al suo polso e una buona notizia arriva.
Coincidenza? Anche Kate-Mrs. Scetticismo-Beckett non mi è sembrata convintissima che fosse solo un caso. In ogni caso Castle ha ragione, Dunn ha sbagliato a mettersi contro Kate, la sta sottovalutando. Lui vuole annientarla causando la morte di Rick e volendo essere presente mentre questo accade, ma ciò non succederà, perché Kate è più furba e ha dalla sua parte un sacco di persone pronte a tutto per porre fine a questa storia.
Dunn è convinto che possa vivere solo o lui o "Nikki", fa molto profezia di Harry Potter "nessuno dei due può vivete se l'altro sopravvive". Beh, se c'è qualcuno che non sopravviverà (o che finirà dietro le sbarre in una prigione di massima sicurezza) sarà Dunn, non certo Kate o Rick.
Recensionr probabilmente chilometrica e insensata (non so più cosa ho scritto ahahha), ma il capitolo è stato intenso!
Al prossimo!
Un bacio
La (ES)RDLP

Recensore Master
28/07/14, ore 21:27
Cap. 43:

Capitolo di riflessioni e, ancora, di confidenze speciali *-*
Rick e Kate sono belli anche per telefono e anche in situazioni difficili come questa.
La Gates mi piace ogni momento di più e Dunn... che dire di Dunn? Adesso si crede persino un benefattore magari, fa finire più in fretta vite che sarebbero comunque state destinate all'infelicità... ma per favore! Non ha ancora capito di avere i giorni contati?!
Bravissima Reb, un bacione grande
Sophie :D

Recensore Master
26/07/14, ore 12:08

Avevo letto ma avevo dimenticato di recensire... quanto sono idiota?! -.-
Comunque capitolo molto introspettivo...
Da una parte Gates e Beckett, ormai una sorta di madre e figlia. Il capitano addirittura sorride di nascosto, orgogliosa, confortando Kate, e sperando che riescano a scoprire dove si trovi Scott...
Tori è in gambissima!
Poi momento intimo tra Martha e Rick... semplicemente dolcissimo *-* Martha è da abbracciare per come ricorda e racconta, e si racconta... dispiaciuta di non sapere chi sia il padre di suo figlio... che donnina di mondo a coprirsi con la pochette!! :p
Mi ha fatto ridere quando si rivolge a Jim dicendogli che magari ha anche lui qualche segretuccio piccante, e lui me lo immagino che alza lo sguardo imbarazzato come per dire "Cosa mi tocca sopportare?" AHAHAHAHA
Attento il prossimo *-*
D.

Recensore Master
25/07/14, ore 15:50

Finalmente sono arrivata a commentare anche questo capitolo....
Ma povero Abraham, mi spiace tantissimo per lui ='(
Alla fine Dunn è riuscito a fargli dire dove era nascosta la formula, e sfortuna vuole che fosse proprio nella casa ormai distrutta...però devo dire che ho alcune perplessità al riguardo...vedremo nei prossimi capitoli.

Bellissimo e commovente (almeno per me) il dialogo tra Rick e sua madre, lei veramente non sa chi sia il padre di suo figlio se no sono sicura che gliel'avrebbe detto!!!!
Molto tenera anche la scena di Martha che culla il figlio dopo che ha avuto un altro malore, povero il mio Riccardone...

A lunedì!!!!
Sere

Recensore Master
25/07/14, ore 11:40

Reb, eccomi finalmente. Non so come fai, ma dopo tanti capitoli riesci sempre a dire qualcosa di nuovo. Qui, giustamente, lasci lo spazio a una chiacchierata a cuore aperto (e sai quanto il CUORE sia importante per me!) fra madre e figlio. Una confessione colma di amore e di rimpianto, anzi, di dispiacere perché quell'Alexander, o qualunque fosse il suo nome, non ha potuto godere delle meraviglie del frutto di quella notte in cui lui le ha davvero lasciato il CUORE (e anche qui mi hai commosso!). Non ha potuto partecipare al miracolo meraviglioso che è vedere crescere un frugoletto, vederlo affacciarsi alla vita e fare ogni giorno mille scoperte, alcune felici, altre dolorose specialmente per il suo povero sederino ;-)
E alla confessione di Martha, che pur nell'angoscia della situazione mantiene il suo modo di fare teatrale, con le mani svolazzanti a sottolineare le gesta del suo racconto, assistono due spettatori che si sono imbucati allo show: Jim ed Alexis. Così la famiglia è quasi al completo, manca solo il tassello fondamentale che unisce tutti: Kate. La donna cui Rick ha affidato pienamente la sua esistenza e in cui ha una completa fiducia.
Menzione d'onore alla dichiarazione di Martha: "Richard, tu sai cosa significa guardare qualcuno negli occhi e sentirti finalmente nel posto giusto per la prima volta nella vita"
E la Gates resta sempre una donna strepitosa: confidiamo dunque in lei e in tutte le forze dell'ordine che sono state allertate e che lavorano senza posa.
Del bastardo non voglio parlare, perché spero che risolverai presto il caso e che ce ne possiamo liberare in modo definitivo. Magari mandandolo sulla luna in compagnia di Anne Jones, come suggerito da Virginia. :-)
A presto,
Deb

Recensore Master
23/07/14, ore 14:13

Altro bel capitolo... come tutti lo so. 
Ma ci sono tante cose che colpiscono... i dettagli con cui hai descritto la camera di Rick all'ospedale e il suo guardare fuori il cielo e le nuvole riportando la mente al gioco che faceva con Alexis da bambina, guardare quelle nuvole che cambiavano forma e divertirsi ad indovinare di cercare di capire che forma fosse. Dettagli. Dettagli che rendono uno scritto da scialbo a ricco. Dettagli che non trascurano nulla e che ci permettono di assistere a tutta il colloqui tra madre e fglio come se stessimo anche noi ad origliare come Alexis e Jim... ma insomma? sono rimasti un po' troppo ad origliare!!!!
Però di tutto il capitolo la frase che più mi ha colpito l'ha detta anche pensata la Gates.
in quel momento aveva avuto la certezza assoluta che il loro era un grande amore, cresciuto piano, sotto gli occhi di tutti e diventato forte ancora prima di cominciare realmente.
Mi sono fermata a pensare prima di continuare a leggere. Un amore che diventa forte ancora rpima di cominciare realmente. E' possibile. Sì. E' possibile che si rafforzi ancora di più? Secondo me sì. E la GAtes che pensava in un certo senso che la relazione tra Kate e Rick potesse essere una cosa superficiale si rende conto che ha davanti a loro due persone unite da un legame fortissimo, indissolubile. Un grande amore. Un grande amore si riconosce subito? Kate e Rick, l'avranno capito subito che il loro era un grande amore? Io penso di sì ma sicuramente nessuno di loro due, Kate soprattutto, lo avrebbe ammesso, diciamo così per scaramanzia. Ma scusami sono partita per la tangente e ho divagato.
Torniamo indietro: Martha e Rick. 
Madre e figlio. Bene, non so quante volte io ti abbia detto che ammiro molto il tuo modo di entrae nei personaggi e nelle emozioni, all'interno delle anime stesse. Lo fai quando descrivi i rapporti di coppia ma lo hai fatto qui (e anche nel capitolo scorso) egregiamente anche nelle dinamiche genitore-figlio. Complimenti a te e alla tua capacità di immedesimazione nell'animo altrui.
Un abbraccio
Monica 

 

Recensore Veterano
23/07/14, ore 01:09

Mi sa che devo cominciare ad usare il metodo Gates: NO COMMENT!
Seriamente: dopo aver letto di Rick che ha avuto un altro dolorosissimo attacco di tosse proprio davanti a Martha, costretta a cullarlo come un bambino per cercare di tranquillizzarlo un po', e soprattutto dopo aver letto di Dunn che tratta Abraham come un fantoccio e si diverte a torturarlo sia fisicamente che psicologicamente, dando alla fine anche L'IMPRESSIONE di togliergli la vita, sono stata proprio tentata di non scrivere niente, perché il mio neurone si è comprensibilmente alterato, travolto dalle emozioni... però, come sempre, tu sei troppo brava ad incantare con le parole ed il momento madre/figlio è troppo dolce/amaro ed intenso per non esaltarlo e premiarlo almeno con un piccolo pensiero, quindi eccomi qui, ancora una volta, a dirti quanto questo viaggio nei sentimenti mi stia piacendo e mi stia convincendo. Ho trovato assolutamente appropriato, infatti, un confronto tra Rick e Martha a questo punto della storia, perché, per quanto si punzecchino sempre (amorevolmente), per tanti anni si sono trovati ad affrontare il mondo da soli ed il loro rapporto è diventato talmente speciale che sarebbe stata una grande pecca, a mio avviso, non soffermarsi ad analizzare le loro reazioni davanti ad una situazione estrema come quella che sta vivendo Rick. Ed ancor più appropriato, secondo me, è stato prendere spunto per questo confronto da una cosa che li accomuna: il grande vuoto che entrambi provano a causa della mancanza di una figura paterna per Rick e di un compagno di vita per Martha. Il ricordo di quest'ultima riguardo la notte che le ha cambiato la vita, quella in cui è stato concepito suo figlio, è stato davvero tenero ed anche se, obiettivamente, non è mai riuscita a sapere nulla di quell'uomo che le ha rubato ed al tempo stesso donato il cuore, credo che, con poche parole, sia riuscita chiaramente a far intendere a Rick che lui è il frutto di una notte di amore vero, di cui lei non si è mai pentita e mai si pentirà, nonostante tutte le difficoltà.
Mi è piaciuto molto il tono leggero, ma appassionato, con cui Martha si è raccontata e mi è piaciuto che, involontariamente, a questo viaggio nei ricordi abbiano assistito, in disparte, anche Alexis e Jim: la loro silenziosa ed imbarazzata presenza, oltre che a stemperare la grande emotività del momento, è servita anche a fornire una perfetta immagine di famiglia vera e ben assortita.
Ed ora io, a differenza di Rick, voglio assolutamente sapere un segreto piccante di Jim! :D (conoscendo il tipo, direi che la cosa più piccante che potrebbe aver fatto è mangiare un peperoncino!)

Sulla parte relativa a Dunn il mio NO COMMENT è categorico, perché mi rifiuto categoricamente di credere che abbia ucciso Abraham; se quest'ultimo, improvvisamente, non sente più dolore non significa necessariamente che è morto, ma potrebbe semplicemente aver di nuovo perso i sensi, come avvenuto quando Dunn lo ha messo nel portabagagli dell'auto. E poi non può mollare proprio ora che il Professore, che gli è pure apparso in sogno sorridente, gli ha praticamente affidato la formula per salvare Rick e contemporaneamente riabilitare il suo nome; Dunn avrà pure una prestanza fisica tale da sopraffare tranquillamente il piccolo storpio, ma di sicuro non ha il suo cuore e la sua testa: se lui si è fatto scappare che la formula si trova nella cassaforte (senza specificare quale), non credo che l'abbia fatto come segno di resa, ma per far convincere Dunn che ormai è andato tutto in fumo come lui voleva... ed invece magari non è così! Fino a prova contraria, io continuo a coltivare l'idea romantica che la formula sia custodita in un vano segreto all'interno della MIA quercia!

E poi, ormai, i segnali di un cambiamento a "nostro" vantaggio ci sono tutti: il cielo sta tornando sereno, al distretto continuano a lavorare senza sosta, Tory ha trovato una falla nelle tracce video apparentemente irrintracciabili di Dunn e Kate si sta avvicinando sempre più a quella che è la GIUSTA PROSPETTIVA... sì, ha ragione l'agguerrita Gates: il nascondiglio di Dunn ha i minuti contati!
Torno a ripetere, però, che, se fossi Kate, focalizzerei la mia attenzione sul luogo dove tutto ha avuto inizio: il magazzino dove lei ha arrestato Dunn. Vedremo se lo scontro finale avverrà proprio lì.

Al prossimo!

p.s. Come vedi, la Gates non sarebbe per niente fiera di me: sono pessima con i NO COMMENT!