Pensavi di vincere facile, eh, Scotty?!?!
E invece no, la sensazione che provoca la vittoria va guadagnata, va meritata, va conquistata e diventa piena solo se si riesce a sconfiggere un avversario degno... e finalmente Nikki è diventata quell'avversario. C'è solo un problema: gli avversari degni non ci stanno mica a perdere facilmente e lottano fino alla fine e Nikki, al momento, è il peggior avversario che potesse capitarti!
Ho adorato le mille sfumature di Kate che si sono palesate in parte davanti al mondo ed in parte solo agli occhi di chi la conosce profondamente.
Ho adorato che, dopo la sfrontatezza e l'impulsività che l'avevano portata a raggiungere gli studi della CNN, Kate si sia fermata a riflettere e si sia sentita quasi "smarrita" senza il suo abituale punto di riferimento.
Ho adorato che, nel bel mezzo dei frenetici preparativi per la diretta che lei stessa ha praticamente preteso, abbia sentito il bisogno di un momento di calma, che sapeva che solo la voce di Rick avrebbe potuto infonderle.
Ho adorato la perentorietà con cui si è presa i due minuti che le servivano, in barba all'ostruzionismo inconsapevole del tecnico di studio e quello accennato, perché addolorato, di Jim, anche lui sempre più provato dalla condizione in cui versa Rick.
E ho adorato che, nonostante il suo ormai quasi completo crollo fisico, Rick non ci abbia pensato neanche un momento a rispondere a Kate ed a rassicurarla come solo lui sa fare, tra una battuta ironica ed una un po' più seria.
E ho adorato che lei gli abbia raccontato tutti gli ultimi avvenimenti e lui abbia approvato ogni sua decisione, comprendendo le sue intenzioni ancor prima che lei gliene parlasse esplicitamente.
E ho adorato come l'abbia spronata a portare avanti la sua idea, ormai sempre più convinto che non ci sia più il tempo per rimanere cauti, per cui tanto vale puntare tutto e provare a "sbancare", anche perché la posta in palio non prevede mezze misure: o vinci o muori (sembra Game of Thrones! :D )
E poi ho adorato come Rick si sia riappropriato della televisione nella sua stanza e sia riuscito a godersi lo spettacolo di Nikki. Eh sì, perché quello che ha "bucato" gli schermi nazionali è stato un vero e proprio spettacolo, che probabilmente neanche il più consumato degli attori sarebbe riuscito a mettere in scena con la stessa intensità e la stessa partecipazione emotiva. Kate e Nikki sono diventate una persona sola, due anime ed uno stesso corpo: Kate si è messa in disparte, ha represso in ogni modo possibile le sue insicurezze e soprattutto le sue paure, le ha interiorizzate per lasciare spazio all'apparente calma di Nikki, alla sua ostentata fermezza e freddezza ed alla sua voglia di cambiare, finalmente, le carte in tavola. E Nikki è stata impeccabile, ha letto il capitolo inedito con la neutralità tipica dei grandi interpreti, con la giusta vocalità e gestualità e non ha lasciato trapelare nulla degli "squarci" interiori che ogni singola parola letta ha causato all'anima di Kate. E poi è riuscita anche ad andare oltre, proprio come Rick aveva consigliato a Kate: ha sfidato Scotty in diretta nazionale, lo ha ridimensionato, o meglio, lo ha ridicolizzato e, con poche semplici parole, gli ha tolto tutti i "meriti" di quella improvvisa e perversa popolarità che si è guadagnato nel giro di poche ore.
E la cosa che ho amato veramente tanto è che, nel momento stesso in cui Nikki "sussurrava" a Dunn, e solo a lui, tutto il suo disprezzo, Kate gridava al mondo il suo amore per Rick, riconoscendogli il reale merito di averla capita, aspettata e "salvata".
E la chiusura è stata da applausi fragorosi! Certo, non si può ancora gridare "Scacco al Re!", ma il Re ormai è accerchiato...
E, infatti, eccolo che lo ritroviamo in uno squallido motel, costretto ad "espiare" le colpe della sua avventatezza e distrazione in un luogo non preventivato e di conseguenza non adeguatamente attrezzato a stampare in maniera appropriata il suo "capolavoro".
Ho adorato il modo in cui hai descritto il posto, l'atmosfera, gli oggetti ed il proprietario; due cose ci tengo particolarmente a sottolineare:
- "Immaginò per un attimo di immobilizzarlo, fargli togliere quel ghigno sfottente sul muso mentre gli cava gli occhi per impedirgli di fissarlo ancora e gli cuce la bocca con un filo di lenza sottile, in modo che non possa più masticare quella roba puzzolente e impestare il tugurio che gestisce"... primo insegnamento: mai far arrabbiare Reb! Non sia mai che le venisse in mente di mettere in pratica questi "deliziosi" pensieri! :D
- "Riusciva a dissanguare un essere umano senza battere ciglia, ma rabbrividiva allo schifo gratuito"... secondo insegnamento: lo schifo non va mai bene ed urta perfino il "sensibile" animo di un insensibile assassino! Visto l'aria che tira, mentre quella "signorina" tanto carina parla in TV con il suo avversario, consiglierei al tatuato di cominciare a dare una pulitina ed a spargere un po' di Arbre Magique per tutto il tugurio, perché prevedo che, di lì a poco, il signore impegnato con la stampante potrebbe diventare "leggermente" alterato e non si sa cosa potrebbe fare se dovesse continuare ad essere contrario allo schifo gratuito! :D
Scherzi a parte, queste sono solo due delle perle disseminate in tutto il capitolo, perché se è vero che le parole, in alcune occasioni, feriscono più di un'arma, è vero anche che, in altre occasioni, sanno regalare un piacere immenso ed una leggerezza d'animo inaspettata. E quando le parole le scrivi tu, Reb, la bellezza arriva dritta al cuore e senza filtri :)
Bentornata!
p.s. Non sia mai che durante il tuo personale hiatus tu lo abbia dimenticato: ABRAHAM VIVE! :D |