Posso essere la signorina all'accettazione? E tu, cara Reb, puoi fingerti infermiera e nascondere i pantaloni? :D Seriamente: fossi un'infermiera, io mica glieli porterei 'sti pantaloni, con la prospettiva che uscirebbe comunque anche senza! :D
No, vabbè, ora faccio realmente la persona seria (ehhhh!), ma non potevo non iniziare soffermandomi sui pantaloni: come sai, in una storia amo molto la cura dei "dettagli" e questo è decisamente uno dei più divertenti e meglio integrati nel racconto, anche perché funziona da ottimo compensatore rispetto all'atmosfera comunque tesa e preoccupata presente nella stanza di Castle, nonostante lui sembri (almeno momentaneamente) fuori pericolo.
Già dal banner, come sempre, si può immaginare il contenuto del capitolo, cioè la squadra al completo, Gates inclusa, che si stringe attorno allo scrittore, prima di tutto per sincerarsi delle sue condizioni e per manifestargli vicinanza ed affetto, ma poi anche per cercare di capire se è riuscito a captare qualche particolare dell'S.I. che possa aiutarli nella sua identificazione. Ed anche se sembra che apparentemente Rick non sia riuscito a cogliere nessun dettaglio importante sotto questo aspetto, mi incuriosisce molto il fatto che la sua geniale testolina, mettendo insieme tutti gli indizi, abbia comunque iniziato ad elaborare una teoria al riguardo e farsi un'idea piuttosto precisa: visto che, fino ad ora, io ne ho "sparate" un po' di teorie, non vedo l'ora di conoscere la sua, che sarà sicuramente più pertinente!
Mi piace molto come hai alternato i momenti seri a quelli più leggeri e mi piace soprattutto la figura della Gates, sospesa tra l'apparente inflessibilità che le impone il suo ruolo e la magnanimità di saper lasciar correre laddove si può anche fingere di non cogliere l'evidenza :)
I Caskett, poi, appaiono di nuovo perfetti ed in piena sintonia: la paura che hanno provato entrambi e la consapevolezza di essere esposti ad un pericolo reale e sempre più incombente, ovviamente, fa provare loro ancora di più il bisogno di stare insieme e credo che solo insieme, come sempre, grazie all'intuito di Castle ed alla logica di Beckett, potranno venire a capo di questo enigma. Del resto, come ha sottolineato anche la Gates, quella dell'S.I. è una chiara sfida diretta a loro due, quindi solo loro possono cogliere, con cognizione di causa, i segnali che la mente perversa dell'assassino sta inviando ad entrambi.
E mi è piaciuto moltissimo come, in maniera indiretta, tu abbia riportato l'attenzione sul dolore indimenticabile che, tempo addietro, Castle ha provato al momento del ferimento di Kate, dolore sicuramente accresciuto dalla lontananza che lei poi gli ha imposto nei mesi successivi e riguardo cui, almeno per ciò che ne sappiamo, non hanno mai avuto un chiarimento diretto; chissà se non sia giunto il momento di parlarne almeno un po'!
Di tutto il banner, comunque, la parte che ha catturato subito la mia attenzione è quella in basso a sinistra, dove un uomo, e sappiamo bene chi è, è concentrato a digitare su una tastiera: dopo un attimo di cedimento all'ira, dovuto alla mancata pubblicità mediatica che sperava di ricevere per le sue ultime "gesta", l'S.I. si è rimesso al lavoro sul suo "romanzo" e sono proprio curiosa di sapere ciò che sta scrivendo; in ogni romanzo che si rispetti, di solito c'è un "antefatto", una parte esplicativa che permetta di comprendere il perché si sia arrivati a determinati avvenimenti e ho come l'impressione che non manchi molto per arrivare a leggere quella parte, perché è da lì che inizierà la sfida a viso aperto tra i contendenti. Del resto, il conto alla rovescia dell'S.I. è già iniziato, quindi la corsa contro il tempo è già scattata ed il nuovo prelievo che lo scrupoloso Dr. Travis ha voluto fare a Castle, alla luce anche dell'attenzione che l'S.I. sta ponendo sulle "tabelle della morte" preparate dal Professore, non lascia presagire niente di buono. Mi chiedo solo una cosa ora: se il veleno, per precisa richiesta dell'S.I., doveva essere "unico" ed irrilevabile, riusciranno in ospedale a comprendere veramente cos'ha in corpo Castle? mmm... per sperare di avere un po' più tempo, non rimane altro che confidare nei "margini di errore" preventivati dal Professore: chissà, magari, gli anticorpi dello scrittore sono incappucciati, hanno un arco con le frecce e soprattutto degli addominali da esposizione... :D Se così fosse, di tempo per la caccia all'uomo ne avremmo ancora un bel po'!
Nota di merito, oltre che per il già evidenziato dettaglio dei pantaloni, per aver "sistemato" anche il terzo capitolo dell'S.I. ed il bracciale di perle sottratto a Elisabeth: è proprio questa una delle cose che più apprezzo nelle tue storie, cioè il fatto che, nonostante i tuoi "puzzle" siano composti da tantissimi tasselli, non ne vada mai perso nessuno e, anzi, piano piano tutti trovino la giusta collocazione ;)
Bene, anche se ci credo poco, vediamo se Ryan riuscirà a trovare qualche indizio attraverso la ricerca su internet dei congegni elettronici acquistati dall'S.I.
Al prossimo! |