Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
16/11/21, ore 23:04

Ciao Ale! Sono passata per caso su EFP, ultimamente mi capita di rado, ma tengo comunque a non interrompere i rapporti con gli autori e le persone che ho conosciuto sul sito.
Ho letto la tua poesia e all'inizio non capivo di chi parlassi, poi è stato chiaro. Tuo nonno deve essere stato "padre e padrone" come si dice dalle mie parti, un uomo burbero che non è stato capace di donare amore. O forse lo donava a modo suo, che era l'unico a lui noto.
Penso che i nonni di un tempo fossero tutti un po' così, figli della guerra in fondo, sicuramente diversi da quelli di oggi, quasi degli amici per i nipoti.
Una bella poesia comunque, che arriva dritta al cuore.
Bravissimo,
Nina

Recensore Master
27/09/21, ore 11:40

Caro Ale,
mi avvicino con passo lento e malfermo al tuo nuovo "rimasuglio", che in realtà frammento non è, è una storia completa vista attraverso gli occhi limpidi e cristallini - davvero "cristallini / come l'acqua di fonte", mai di ghiaccio - di un nipotino pieno di fiducia nella vita e negli uomini.

Sono titubante, dicevo, perchè so che metter giù queste parole ti è costato dolore. "È una di quelle poesie che fanno male, a chi le scrive". Non ti senti comunque più libero, una volta che hai finito di scrivere?

È stato per te come aprire un vaso di Pandora che eri riuscito a sigillare un po' alla meglio. Adesso però sei un'altra persona, più saggia e più temperata. Magari, se lui fosse ancora vivo, riusciresti a scoprire, fra i diverticoli dell'animo umano, anche qualche lato positivo, non lo impersoneresti più col Male, quello con la lettera maiuscola, "il Male in persona". 

La voglio leggere "solo come componimento poetico", la tua poesia, come chiedi tu.
Ebbene, i versi sono come sempre molto belli, a volte incisivi, spezzati, a volte fluenti. Sempre spontanei, come il parlare sotto l'influsso delle emozioni. Sempre attenti a mettere in risalto i più piccoli particolari.

Le pennellate che descrivono il personaggio rimangono impresse. Divorato dal Male, finisce per essere divoraro da un brutto male.

Suggestivo è l'evolversi dell'autore. Da "becero nipote, / con il cuore di ghiaccio" (come se il ghiaccio, in materia di affetti, fosse l'opposto dei ghiacciai di cui tanto si parla oggi: si espande, dagli occhi del nonno al cuore del nipote, anzichè ritirarsi) rimane colpito dal contrasto fra "la sua ira isterica" e il suo "volto sereno" sul letto di morte.
E infine riesce a profondersi in una carezza.
Perchè ormai l'azione del tempo ha cancellato ogni cattiveria. Gli involucri esterni sono ormai decomposti. Rimane, ben visibile, il bisogno della carezza.
Bisogno forse che è comune a tutti noi, genuinamente beceri o falsamente forbiti.
Una carezza anche a te, caro Ale, e tutta la mia stima per la capacità che dimostri di essere sincero e trasparente.

Recensore Master
27/09/21, ore 00:18

Al solito, quello che scrivi scava dentro, con un pennello dipingi a grandi tratti, poi definisci anche i dettagli. La poesia è estremamente personale ma trasmette qualcosa in maniera potente, non so di preciso cos'è, forse ciò che volevi trasmettere. Le frasi finali chiudono la poesia in maniera non scontata, facendo cogliere una riconciliazione se non un perdono.
Credo che mai come in questo periodo abbiamo tutti uno smodato desiderio di futuro e di amore, ti auguro di trovare ciò che cerchi.
Alla prossima,
Beeble

Recensore Master
26/09/21, ore 20:55

Alessandro, non leggevo le tue poesie da tempo. Stavo bazzicando nella sezione e trovo questa tua, che è un po' difficile da descrivere con mere ed effimere parole, ma forse più che altro con emozioni. Ho provato enorme tristezza mista a rabbia in questo componimento, ma nei versi finali ho poi notato una inclinazione al perdono ed una sorta di chiusura volitiva nel senso di fare pace con te stesso e questa persona che ho scosso in te tali emozioni.

Bravo, molto bravo.

AP.

Recensore Master
26/09/21, ore 10:23

Buongiorno Ale,
brividi! A fine lettura ho avuto i brividi! La sincerità e impregnata nelle parole, così come le sensazioni di come vivevi le visite a tuo nonno. È stato come un turbine e sono stata trascinata da esso.
Rimango sempre coinvolta nelle tue poesie, sarà che ci sono cose che rivedo come un riflesso, non so. Sono sicura che sei veramente bravo a pesare l'importante di ogni parola e metterle assieme.
I parenti che spariscono dopo la scomparsa di una persona di riferimento e punto d'incontro è qualcosa di comune, posso confermarlo.
Tantissimi complimenti e sono contenta che gli impegni siano terminati... la vendemmia è un'attività pesante, spero che adesso avrai modo di riposarti.
Buona domenica ^^

Recensore Veterano
26/09/21, ore 05:01
Cap. 1:

Buongiorno Alessandro. Hai scritto qualcosa di pazzesco in un modo altrettanto pazzesco devo complimentarmi con te. Non è facile parlare e scrivere di certe cose, di certi momenti, di certe mancanze, di certe ombre. Tu lo hai fatto. Facendoci vedere il tuo cuore. Fino adesso lo avevamo solo immaginato. Ci vuole sensibilità ma anche molto coraggio per scrivere ciò che hai scritto tu. Ci vuole coraggio anche per girare pagina come hai fatto tu, con delicatezza e decisione allo stesso tempo. Un caro saluto Roberto

Recensore Master
25/09/21, ore 11:03

Ciao Alessandro!
E' sempre un piacere leggerti!
Hai ragione, il passato dovrebbe rimanere tale e non definirci, non farci soffrire ulteriormente. Tuttavia, i pensieri restano e se c'è qualcuno che perfidamente o in modo più o meno intenzionale li fa emergere, ecco che si soffre e si è costretti a fissare il passato.
I tuoi versi, però, non vogliono aumentare il male e tu sei un'anima buona che non se la sente di alimentare l'odio con altro odio, perché si sa che la cattiveria distrugge e non costruisce, è autodistruttiva.
La tua carezza e queste parole scritte nero su bianco saranno, se non la tua vendetta, la tua coraggiosa reazione ad un passato che è meglio non si avvicini troppo al presente.
Tu continua per la tua strada e non ascoltare o ricordare le parole di chi non ti ha mai compreso e ti ha ferito.
Vali molto più di quello che ti hanno fatto credere.

Complimenti!
Un abbraccio!

-Bigin

Recensore Veterano
24/09/21, ore 18:50

Ciao!
Sono profondamente dispiaciuta che tu non abbia potuto godere di un nonno amorevole. I nonni nella nostra società sono figure fondamentali, ma, come per qualsiasi altro ruolo, non tutti vi sono portati.
È importante peró che tu ricordi le tue radici, anche se non sono come le vorresti. Forse un giorno accadrà qualcosa che ti porterà a comprendere i "perchè" di una personalità tanto particolare.
Ti auguro una buona campagna autunnale. Se non erro dopo la vendemmia si passa alla potatura... Potrei sbagliare, io uccido le piante solamente con lo sguardo e la campagna non è luogo adatto a me. Buon lavoro a te che svolgi un mestiere importante!
A presto!
Jean

Recensore Master
24/09/21, ore 15:43

Buongiorno Alessandro,
una poesia questa tua che deve essere letta, almeno per come la vedo io, come una liberazione da un fantasma che finalmente ti ha lasciato e non potrà mai più tornare a perseguitarti con quei suoi gelidi occhi.
Gelidi gli occhi, gelido il comportamento di chi tiene a distanza le persone, di chi forse si ritiene migliore degli altri, sempre una spanna sopra di loro.
Nella sua vita chissà se avrà goduto di un amore, sia da parte della moglie che dei suoi figli, anche perché un carattere così chiuso, e a tratti ostile verso il prossimo, non avrà trovato sicuramente una sponda quando si sarà sentito triste e poi più avanti quando ha dovuto affrontare la malattia che se lo è portato via, concedendogli probabilmente quella serenità di animo che non è stato in grado di trovare e di coltivare in vita.
Quanto sarebbe stato meglio per lui, e anche per te, essere una persona che fosse un nonno nel vero senso della parola, a cui chiedere consiglio, a cui affidare i primi tormenti giovanili, con cui sorridere di quanto accadeva intorno.
Se ne è andato lasciando un brutto ricordo che solo il tempo amico potrà riuscire a stemperare.
Ma il tuo cuore, già da tempo, ne ha perdonato gli atteggiamenti e quindi continua a guardare al futuro con sguardo aperto e sereno.
Talvolta il mettere nero su bianco le proprie emozioni ci libera dal peso che recano in loro.
Spero che per te sia stato così.
Un affettuoso abbraccio.

Recensore Master
19/09/21, ore 13:26
Cap. 134:

Ciao Ale, mi accorgo in ritardo di questo tuo aggiornamento!
Le tue poesie come sempre contengono parole molto profonde, piene di tristezza e dolore, che colpiscono chi legge, dilaniando il petto. Hai colpito nel segno, hai fatto benissimo ad inserire i versi di Baudelaire, hanno fatto da cornice e arricchito i tuoi versi.
A volte siamo troppo autocritici, lo dico perché a me capita lo stesso, ma non pensare mai che i tuoi testi non valgano. Possono convincerti meno di altri, ma hanno un loro significato ed importanza se li hai messi per iscritto^^
Un abbraccio e buona domenica!

Recensore Master
28/08/21, ore 21:55
Cap. 134:

Due artisti che, insieme, riescano ad esprimere dolore, caduta e poi rinascita e in maniera così profonda senza scadere nell'ovvio, non li avevo mai visti. Complimenti Baudelaire e Alessandro.

Recensore Veterano
28/08/21, ore 12:28
Cap. 134:

Ciao Alessandro bentrovato.
Mi è piaciuta molto questa composizione.
Con la sua crudezza, con i cambi di ritmo, con le pause, esprimi con forza e decisione la tua amarezza che sarebbe potuta essere pura felicità.
Non temere, le persone speciali si sanno riconoscere al momento giusto.
Bravo!

A presto
Roberto

Recensore Master
28/08/21, ore 08:58
Cap. 134:

La grande bellezza…

Alessandro, quando scrivi versi diventi un titano che ruba agli dei l'arte poetica. Ti trasfiguri e trasfiguri le semplici parole che scegli a formare i tuoi versi. Parole semplici sì ma fortemente evocative: unghie, gomma, unguento, botte. Descrivi con estrema vivezza quel senso di disamore che vede in tutto falsità e finzione: "ti fingi pane ma sei acqua gelida".

Baudelaire, difficile trovare le parole per descriverti. Non sei solo materia e corpo, spirito e anima. Sei un gas che penetra denso in tutti gli anfratti dei versi di Alessandro. Un gas portatore di vita e di estasi. Un gas che si espande man mano, fino a esplodere con un botto che si sente fin sulla luna.

Il vostro componimento mi ha evocato una sorta di grosso fiore che cerca di aprirsi riottoso ai primi raggi del sole. È circondato da una graziosa farfallina che gli svolazza intorno, si posa e si leva, volteggia in eleganti passi di danza, e lo aiuta finalmente a sbocciare, ad aprirsi al sole e alla vita.

Davvero bravissimi messi insieme, "Cesenatico ponente" e B., spero di risentirvi presto.

Recensore Master
27/08/21, ore 20:47
Cap. 134:

Buonasera, caro Alessandro, che piacere leggere finalmente un tuo scritto!
Hai espresso tutto il dolore che avvolge un cuore illuso, ferito da parole così dolci quanto false.
I tuoi versi e quelli di Baudelaire hanno costituito un connubio perfetto, un dialogo tra sentimenti che arrancano, ma tentano di proseguire il loro cammino.
Complimenti a entrambi per aver scritto un componimento altamente suggestivo e d'impatto.

A presto!

-Bigin

Recensore Master
27/08/21, ore 18:56
Cap. 134:

Ben ritrovato Alessandro, con questo nuovo rimasuglio di pensiero.
Anche quando parli di Amore non corrisposto, lo fai sempre con estremo tatto e tanta delicatezza, ma ribadendo i concetti che vuoi esprimere, rimandando al lettore ultimo le sensazioni dolorose che ti provoca la privazione di questo sentimento, tanto agognato ma talvolta menzognero.
Sei duro nelle parole, le quali, recise, quasi chiudono ogni eventuale porta alla possibilità che esso possa ancora giungere ai tuoi lidi e lambirti il cuore.
Sempre, quando ti leggo, cerco di immergermi nelle parole, tento di sentirle e farle mie, ma questa volta esse sono state rese più morbide dall’intervento di Baudelaire, la quale, con il suo inconfondibile poetare, tenta di farti vedere e percepire l’Amore in un altro modo, spronandoti ad ascoltare, sperando che tu possa coglierne il senso pieno, fino ad essere poi, con l’amico Tempo, in grado di lasciarti andare e finalmente di lasciarti amare.
Ho trovato particolarmente d’impatto l’immagine delle dita che provano a sanare, con un magico unguento, le ferite sanguinanti e insanabili di un cuore lancinato dalla mancanza di Amore.
Ma ancora non pensi che sia possibile ascoltare parole e credere che finalmente lui arriverà anche da te.
Sempre un piacere poter leggere e condividere momenti sia di gioia che di sofferenza e che molte volte accomunano tanti di noi.
Un affettuoso saluto.