Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Veterano
05/02/18, ore 22:34
Cap. 15:

Ciao Ale!
Un'altra graziosissima poesia (che tu dica essere senza rilevanza non lo accetto!!!) che questa volta ci apre un ampio spaccato su un sentimento che corrode e massacra l'animo umano, forse uno dei pochi che riesce ad annidarsi come un tarlo ovunque lo posi, rodendo fino all'osso la sua preda: stiamo parlando della solitudine, qui denunciata in ogni sua forma, sotto ogni suo aspetto. Tra i toni notturni, nella foschia che tanto mi ridisegnano queste parole, con questo tono a tratti da rimprovero e altre volte avvilito e sconfitto, hai saputo rendere alla perfezione la scabrosità di questa sensazione di vuoto nell'animo, nel petto... come un buco che non è un problema solo in quanto tale, ma perché invevitabilmente ne crea altri. E quindi ottima la conclusione, che rimanda tutto il senso di vuoto, di buio al mondo intero, rendendo il protagonista succube di questa malinconia invadente che finisce per proiettarsi sugli altri, sulla società.
Davvero una poesia molto attuale - come la maggior parte di quelle che ho letto in questa raccolta - esplita e a tratti molto suggestiva: certamente si potrebbe discutere a lungo sui temi che tratti, in quanto sempre così vicini alla realtà che ognuno può continuamente sperimentare.
Bravissimo, caro. Un abbraccio e buonanotte!
Makil_

Recensore Veterano
04/02/18, ore 18:37
Cap. 14:

Ciao Ale!
Un capolavoro di poesia, a mia detta. Davvero un ottimo lavoro con un tema molto originale: il sangue, visto ed analizzato nella sua essenza più importante, ossia il colore.
Il rosso che è amore, che è dolore, disperazione, vita e morte, capacità, nobiltà e tanto altro ancora: il sangue è che motore di ognuno di noi, al di là di della cultura, dell'origine e della fama; il sangue che è uguale negli eroi, nei principi e nei numi - per citarti - e che per tutti è la stessa fonte di forza rossa che ci anima di magia.
Bellissima davvero, mio caro... come al solito.
Un abbraccio e alla prossima!
Makil_
(Recensione modificata il 04/02/2018 - 06:37 pm)

Recensore Master
01/02/18, ore 22:57

Ciao! Che bello tornare a leggerti ^^
Voler dare per forza un significato a delle poesie che nascono da un'ispirazione spontanea, direi nel tuo caso da un particolare stato interiore, è sempre azzardato. Ma è vero, la caduta fa rumore: il rumore di un fallimento e di una frustrazione che certi giorni non si riescono più a contenere. Questa poesia andava molto ad assonanze: commesso, concesso; mutante, costante. Più che rime mi sono sembrati dei modi per alludere a qualcos'altro attraverso libere associazioni, e niente, mi hanno incuriosito. Spero (solo per te, io non mi lamento, eh) di leggere presto qualcosa di tuo che trasmetta un piccolo senso di speranza o almeno serenità, te lo meriti <3.
A presto, Rowan ^^

Recensore Master
01/02/18, ore 19:10

Buonasera, Alessandro!

Mi sono molto identificata in questa poesia...spesso mi è capitato di abbandonare tutte le speranze e smettendo di crederci sono affogata, rimanendo incastrata tra coraggio di agire o rimanere ferma.
È difficile risalire, soprattutto quando dobbiamo fare i conti con noi stessi, gli unici che si possono effettivamente salvare.
Bisogna cadere, farsi male molte volte, ma è importante guarire e rialzarsi mille volte in più.

Bellissimi versi, complimenti.

Buona serata!
-Bigin

Recensore Master
01/02/18, ore 18:14

Toccare il fondo.... Ah, quante volte l'ho toccato o mi è parso di averlo fatto! Non è affatto facile capirlo perché quando tutto va storto per la maggior parte delle persone siamo già sul fondo. Certo, aver davanti la strada sempre dritta e spianata piace a tutti, a me per prima, però so bene che ci sono curve, salite e discese e ciò che in un primo momento ci può apparire ingiusto, difficile o assurdo, può rivelarsi provvidenziale. Ad esempio, quando un bambino fa i capricci per un "no" spesso ritiene cattivo il genitore che ha negato l'acquisto di un giocattolo, ad esempio, piuttosto costoso. Però quel "no" abitua il bambino alla vita che lo attende, dove i "no" sono ovunque, aiuta ad accontentarsi e scendere a compromessi, a capire che certe cose devono essere guadagnate, mai date per scontato. Concludo questa recensione, forse non troppo lunga, con una frase secondo me da tenere sempre presente. L'ha detta un sacerdote di cui adesso mi sfugge il nome: Niente è più buio della mezzanotte, a mezzanotte e un minuto il buio già sarà meno buio.
....ed io aggiungo: Quel minuto a volte arriva dopo troppo tempo. Vorremmo far sparire il dolore in un lampo. E spesso non si può.

👏👍👏👍

A presto!

🌛

Recensore Master
01/02/18, ore 17:18

Buon pomeriggio!
Purtroppo a tutti capitano i momenti no in cui si provano gran parte delle sensazioni descritte da te in questa poesia, poesia sicuramente cupa che non porta buonumore, ma magari può risultare di conforto quando qualcuno è deluso allo stesso modo dell'autore quando ha scritto questa poesia.
Inoltre lo stile è sempre molto nitido e viene mettersi in connessione da quanto scritto e trasmesso dall'autore.
Beh, bravissimo, aspetto con ansia la prossima!
Un bacio,
Karen.

Recensore Veterano
28/01/18, ore 16:44

Questa poesia mi ha colpito molto perché parla di un tema a me molto caro ultimamente. Ho perso una delle persone più importanti per me dopo 4 anni splendidi fatti di alti e bassi, ma che mi hanno resa la persone che sono ora. Il tema della vicinanza tocca corde particolarmente sensibili del mio cuore e tu hai rappresentato tutto in queste righe. Mentre leggevo ripensavo ai pomeriggi insieme, distese sull' erba, alle promesse, alle giornate di pioggia guardate da una finestra. È stato intenso, ecco. Grazie per queste emozioni e per avermi fatta commuovere.

Anche se mi è colato il mascara ma ok.

Recensore Veterano
28/01/18, ore 16:39
Cap. 1:

Beh che dire, mi ha lasciata col respiro sospeso! Perdona la battuta triste. Comunque mi piace molto come scrivi e come riesci a parlare delle diverse emozioni.
"Ti sento;
mi senti;
non esisto;
non esisti."
Questa è sicuramente la mia parte preferita, non so come mai ma l' ho riletta almeno 4 volte. Ottimo lavoro!!

Recensore Master
27/01/18, ore 20:17

Ale...
Ho letto questa poesia in due modi diversi. Ok, questa frase ti avrà lasciato un po' stranito, lo so, ma XD adesso ti spiego tutto!
Il primo modo in cui l'ho letto è quello che tu hai voluto raccontare: si parla di quanto spesso la gente trascuri i sentimenti, propri e altrui, tanto è assorbito dalla vita di tutti i giorni. Almeno, credo che tu intendessi questo ^^
Poi c'è stato un altro modo, tutto mio, di leggere la poesia. Soprattutto all'inizio, quando dici "vorrei ascoltare la tua voce, ma tu non tj fai sentire", era come se quei versi li avessi scritti io. Mi hanno fatto pensare a una situazione che mi è capitato di vivere tante volte: io mi affezionavo alle persone, le cercavo, mi dedicavo a loro, e loro ricevevano queste attenzioni passivamente, senza ricambiare.
In particolare sto vivendo una situazione del genere proprio in questo periodo, per cui sto soffrendo molto, e quindi quei versi mi hanno colpito e mi sono sentita capita.
Lo so, ho la capacità di vedere interpretazioni errate ovunque XD ma è giusto che io dica a un autore tutto ciò che il suo scritto suscita in me :)
Grazie mille per continuare a scrivere e regalarmi sempre questi piacevoli momenti di riflessione :3
Se riesco passo a recensirne anche un'altra!!! ♥

Recensore Master
27/01/18, ore 19:59

Ale, finalmente riesco a recuperare qualche recensione *-* non è facile per me trovare un po' di tempo, come sai, ma quando ho qualche minuto libero non vedo l'ora di leggere, leggere e ancora leggere ;)
Allora, in effetti in questo componimento ci ho visto molto di te. Ma allo stesso tempo non troppo XD
Mi è piaciuto molto il tuo scandire, anno dopo anno, questa lunga pausa, questo periodo di indecisione.
Poi ci ho visto un... come posso dire... quasi un rifiuto nell'adattarsi a quello che questo mondo ci offre. Non va bene il mare, non va bene la montagna, non va bene la pianura. Questa pare quasi una metafora per ribadire la profonda indecisione del protagonista.
Infine vi ho letto una grande rassegnazione. Vada come vada, insomma.
E' un componimento molto pacato e dolce nel complesso, anche se alla fine lascia un po' l'amaro in bocca per il suo significato.
Potrebbe essere interpretato anche come un qualcosa di positivo: perché tormentarsi, quando si possono trascorrere gli anni in tranquillità e accogliere a braccia aperte tutto ciò che il destino ci riserva?
Grazie, con questa poesia mi hai portato a riflettere :3
Passo alla prossima!!! ♥

Recensore Master
27/01/18, ore 00:53
Cap. 25:

Ciao Ale!
Non ha senso farti ora gli auguri, anche perché te li ho già fatti a dovere nel giorno giusto! XD
Hai ragione, anche io ho pensato che questi versi fossero molto tristi, il che mi è dispiaciuto moltissimo, perché so un pochino quali sono le cose che ti rispecchiano in certi momenti.
Lo sconforto è qualcosa di normalissimo e che succede a tutti in certi momenti particolari della vita, l'importante è soltanto riuscire a riprendersi e uscirne ;)
Grazie davvero per avermi commosso ed emozionato con questi tuoi bellissimi e commoventi versi! Complimenti, davvero *-*
Alla prossima <3

Recensore Master
26/01/18, ore 23:58
Cap. 25:

Ciao! Un giorno, quello del proprio compleanno, che si vorrebbe allegro, ma in realtà infarcito di vuoti festeggiamenti, pieno di ansie e rimpianti. Capisco che il futuro sia sempre incerto, sospeso tra disoccupazione e un lavoro ingrato, che non lascerebbe il tempo di dedicarsi alle proprie passioni.
Hai davvero un animo bucolico, vedi la bellezza nella natura e nelle piccole cose, e questo è un grande dono, indice di una sensibilità rara, a prescindere da ciò che poi farai nella vita. Io mi auguro che sia qualcosa che ti piace, e se non ti piace puoi sempre lottare per cambiarlo, come ho fatto io. Non abbatterti e coraggio!
A presto, Rowan.

Recensore Master
26/01/18, ore 10:38
Cap. 25:

🎆🎂🎊🎉 MA ALLORA BUON COMPLEANNO!!
Sì, lo so che nelle recensioni non si dovrebbero usare i caratteri in maiuscolo, ma credo mi perdoneranno 😁
Avere ventiquattro anni al mondo di oggi non è semplice: hai il tuo diploma già da circa cinque anni, magari ti fai un mazzo così con l'università e ti arrangi coi lavoretti che la provvidenza mette sul tuo cammino. E poi laurea non significa affatto certezza di un buon impiego, te lo dico per esperienza. Come sai, io ho la fortuna di avere un lavoro sicuro, non entusiasmante e nemmeno troppo ben pagato, però mi ha permesso di prendere in mano la mia vita almeno in parte. Lavorando come receptionist in una azienda, ricevo quotidianamente curricula da tantissima gente di tutte le età e leggendoli, vedo quanto questo sistema li sfrutti. Ho visto dottori in fisica nucleare costretti a lavorare come tuttofare in impianti sportivi, giovani donne di quarant'anni e oltre che hanno lavorato sempre solo con contratti a termine, contratti che ti impediscono di comprare anche solo una piccola macchina usata. Chi ti eroga il finanziamento se non hai la certezza di poterlo restituire? Non ci dobbiamo meravigliare se i giovani in gamba lasciano l'Italia, chi vale qui da noi, è penalizzato. Non parliamo poi della rabbia di quando certi "intelligentoni" dicono che siamo troppo mammoni! Chi me lo paga l'affitto se non lavoro? Come si fa ad andare a vivere da soli se non si ha reddito? Paga papà? E se lui ha uno stipendio modesto che è sufficiente solo per il nucleo familiare che si fa?
Come sempre hai innescato in me una serie di riflessioni che fatico a terminare, fortuna che hai riassunto tutto tu nella poesia.
Bel lavoro e ancora buon compleanno! 🎂

🌛

Recensore Junior
26/01/18, ore 10:30
Cap. 25:

Hai messo in versi la macabra esistenza di molti giovani italiani, mi sa. Molto diretto, crudelmente veritiero. Non si festeggia volentieri un altro anno passato in preda ai dubbi e all'ansia di dover corrispondere ai criteri imposti dagli altri, con altri anni simili che devono ancora venire. In questo mondo frenetico, tutto ciò che uno vorrebbe è fermarsi un secondo, prendere fiato, riordinare le idee, godersi anche lo spettacolo del cielo notturno; ma non si può, ogni secondo dedicato a se stessi è un secondo "rubato" alla produttività, ai desideri della società. E mentre i ricchi e potenti si arricchiscono ulteriormente noi possiamo solo fingere di sostentare noi stessi, con lavori talvolta malpagati e senza la certezza del rinnovo del contratto.
Mi hai dato modo di rimuginare ulteriormente su temi che da un po' di tempo perseguitano anche me, e mi sento proprio di dire: "Mal comune, mezzo gaudio".
Ciò detto, ti auguro (seppur in ritardo) buon compleanno, e ti faccio i miei complimenti per la forma così ritmata che riesci a dare ai tuoi componimenti, nonché per l'abilità nel giocare così con le parole, alleggerendo il peso (emotivo) dei contenuti.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
25/01/18, ore 22:09
Cap. 25:

Buonasera.

A tutti capitano i momenti di sconforto e tu attraverso questi versi hai reso perfettamente la sensazione che assale molti giovani: l'inettitudine mista alla paura dell'ignoto.

Complimenti Ale, sempre molto profondo.

Tantissmi auguri!!!

-Bigin