Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
19/09/17, ore 18:35

Ciao alessandroago, eccomi qui a leggere in ritardo questa tua nuova poesia.
Devo farti davvero tantissimi complimenti, perché per tutta la lettura di questa poesia, ho avuto l'impressione che mancasse qualcosa di non definito o specifico, esattamente come presenta il titolo. Il fiato rimane sospeso perché fino alla fine si spera di capire cosa sia questa cosa, però la risposta non arriva.
Bravissimo, riesci sempre a scrivere poesie in modo così naturale e questo quando leggi traspare chiaramente. Ancora tanti complimenti.
Alla prossima ^^

Recensore Master
14/09/17, ore 18:44

Penso che sia normale e altrettanto affascinante accorgersi di essere incompleti, di sentire una mancanza strana, qualcosa che possiamo pensare e sulla quale riflettere per tempo, senza mai giungere alla vera soluzione, a quella dipendenza invisibile che ci fa perdere il fiato e che si vorrebbe in quell' istante, per stare bene.

Sei sempre davvero bravissimo! Complimenti Ale, la tua poesia è magia.

Alla prossima!

-Bigin

Recensore Veterano
14/09/17, ore 17:28

Ciao Ale!
Bella poesia, questa, il cui titolo è già simbolico ai fini della sua giusta interpretazione. "Qualcosa che manca"; è proprio questo che ho avvertito leggendoti questa volta, come un tassello mancate non solo nell'immagine che il componimento rilasciava, ma anche nello stesso testo, tra i versi e le sue strofe. Come se, nel mosaico immenso di questo componimento, mancasse un piccolo scorcio di mattone, un vuoto incolmabile dalle parole, un buco nel petto. 
Il protagonista della poesia è disorientato, sperduto tra cammini affatto comodi e leggeri: la strada della vita è sempre in salita e, si sa, c'è bisogno di tanta energia per percorrerla senza retrocedere. 
Ma se avessimo quel qualcosa che manca, forse la salita si rivelerebbe più lesta? Forse più comoda e quieta? Ne dubito... ne dubito... benché sono sicuro che, seppur per qualche metro, il riempimento di suddetta mancanza faciliterebbe le cose e alleggerirebbe (strano a dirsi) il nostro petto, magari colmando ogni suo vuoto. Chissà se il riferimento possa essere indirizzato alla mancanza stessa d'affetto proprio o d'amore: davvero non saprei dirlo. In questo componimento, la bellezza sta proprio nell'avermi lasciato così interdetto da strapparmi via ogni parola. Ora è come se anch'io sentissi il bisogno di colmare un vuoto: un dubbio, lo stesso che lascia il componimento. Mancanza di cosa? Di scopi, di fini? Chissà!
Certa è sola una cosa: la poesia pare spingersi, in ogni verso, ad essere lì lì pronta a rivelarci il significato di tale mancanza, ma senza mai effettivamente farlo nel profondo. Un dettaglio che ho apprezzato tantissimo, e che riversa mistero e curiosità in questo splendido componimento dalla dolce - come sempre - musicalità! Ed è bella proprio per il suo valore intrinseco: ognuno è libero di dare una giusta interpretazione, un giusto significato, alla mancanza citata tra i versi. E ognuno è libero di farlo in base a ciò che veramente sente mancare. Perché fare poesia significa anche avvicinarsi ai lettori... e trovo che questa tua sia una geniale trovata.
Un abbraccio,
Makil_
(Recensione modificata il 14/09/2017 - 05:31 pm)

Recensore Master
14/09/17, ore 17:27

Eccomi, Ale ^^
Sai, il fatto che anche io aggiorno una delle mie long di giovedì mi ricorda che anche tu aggiorni e allora mi preparo a leggere i tuoi fantastici versi!
Qui noto tanto strazio, lo strazio che solo un profondo vuoto può lasciare e procurare all'uomo.
Quando qualcosa ci manca, quando non ci sentiamo completi, è come se fossimo persi, insensati, spaesati...
Sono emozioni difficili da accettare, così come da descrivere; ma tu lo hai fatto davvero bene, quindi non posso che farti un'infinità di complimenti.
Grazie a te, perché anche stavolta mi hai trasmesso valanghe di emozioni ^^
A presto ♥

Recensore Master
14/09/17, ore 16:40

Hello 😊

Qualcosa che manca... Sai che forse so cosa manca? Ed ora provo a spiegartelo in una delle riflessioni che anche questa nuova poesia mi spinge a fare. Leggendo i versi, ho toccato con mano il susseguirsi di sensazioni negative, pessimiste e che sembrano voler togliere l'aria. Somiglia in modo impressionante allo stile di vita quotidiano dei giorni nostri.... E qui arriva la risposta: manca la tranquillità. Prova a pensarci con questo banale esempio: al mattino ti alzi da letto e subito devi correre in bagno a lavarti, poi ti vesti, fai colazione ingoiando caffè e biscotti per non fare tardi a scuola o al lavoro! Non sarebbe decisamente più piacevole alzarsi con calma, lavarsi assaporando la gradevole sensazione dell'acqua sulla pelle e consumare la colazione sorseggiando il caffè lentamente?
Credo che se fosse possibile prendere la vita con maggiore calma, tutto ci apparirebbe migliore, pure una passeggiata lungo la mulattiera, sentiero notoriamente impervio.
Non so se è ciò che hai voluto trasmettere con la poesia, comunque sia ti ringrazio per il nuovo spunto che ci hai offerto.
Bello davvero!

A presto!

🌛

Recensore Veterano
14/09/17, ore 16:13

Ciao alessandro! Per una volta sono io a recensire una tua poesia! Ed eccomi qui a leggere l'ultima appena pubblicata! Vedo che ami molto giocare con le rime e con la musicalità attraverso i versi e questo lo si può vedere in ogni strofa.  E' molto gradevole! Inoltre i pensieri sono profondi, percepisco le difficoltà di una vita, l'affanno nel ricercare qualcosa, il freno, la fatica che ti fa boccheggiare e non ti permette di capire e di realizzare un sogno. Le frasi, i versi sono secchi, lapidari, incisivi ed entrano dentro al lettore come delle frecce, spaccando ogni barriera, rendendolo vacuo, privo di certezze, innescando il dubbio che la vita silenziosa ci riserva. Mi è piaciuto il riferimento alla farmacia, all'incapacità di qualsiasi farmaco nel curare i mali e di dolori dell'animo, che non può guarire, perchè non c'è un antidoto per il male spirituale; forse, la medicina doloris la possiamo solo riscontrare nella poesia, attraverso la scrittura che ci permette di esprimere qualsiasi tipo di sentimento. E si è da soli, circondati da gente, circondati da drammi, per ricercare un qualcosa. E' triste ciò che scrivi, è malinconico, mi trasmette cupa solitudine, l'assenza di sentimento che ci rende vuoti, incapaci di vivere, ma allo stesso tempo il voler ottenere sempre di più, qualcosa che forse è irraggiungibile, impossibile da carpire, che ci manca ma forse non giungerà mai. Il lessico è molto buono, la disposizione della parole ottima! Ho gradito molto questo componimento molto sincero e assolutamente intimo. Bravo! Un abbraccio,

Fervens_gelu_

Recensore Master
12/09/17, ore 19:33

Ed eccomi anche qui ^^
Amo davvero tanto la tua raccolta e il tuo modo di comporre versi; dentro di essi riesco ogni volta a scorgere un mondo, il mondo dal tuo punto di vista, quello che i tuoi occhi percepiscono. E' pazzesco notare come poi tu riesca a riversare questo tuo mix di sensazioni e percezioni nei tuoi componimenti!
Parlando nello specifico di questa poesia: mi piace come hai dipinto la notte e tutte le sue incredibili sfaccettature. La notte è quel momento in cui si trova finalmente il tempo di riflettere oltre che riposare, in cui il corpo si ferma e il cervello entra in movimento. E' quel momento in cui tutto tace, e forse è proprio il silenzio la canzone della notte, un silenzio intervallato dal motore di qualche auto solitaria e dai versi di qualche animale notturno.
E' un momento in cui tutto si fa grande, soprattutto i pensieri, i ricordi e i sogni, che diventano quasi opprimenti.
E' il momento degli insonni, dei sonnambuli, dei sognatori.
E' tutto.
Ma in ogni luogo, proprio come tu hai sottolineato, è accomunata da qualcosa: il sapore quasi impercettibile di un nuovo giorno che si avvicina, delle luci dell'alba che si faranno sempre più spazio in cielo.
Insomma, avrai capito che ho adorato questo tuo ritratto della notte!!! *-*
Non mi resta che aspettare il tuo prossimo componimento, sono davvero curiosa di sapere cosa ti suggerirà l'ispirazione questa settimana! :3
Buona serata!!! ♥

Recensore Master
12/09/17, ore 19:17
Cap. 4:

Ciao carissimo, eccomi qui finalmente a recensire le tue poesie! Avevo visto da un bel po' i tuoi aggiornamenti, ma come ben sai non sono potuta passare per cause di forza maggiore. Ma la bella notizia è che ora ho ben due poesie della tua raccolta da leggere ^^
Allora, che dire? Questo componimento mi è piaciuto e mi ha colpito molto per la sua completezza: si attraversa una fase inziale descrittiva, in cui si spiega la situazione, poi si arriva a una quasi arrendevolezza, alla consapevolezza che prima o poi la morte giungerà, poi c'è un ritorno alla realtà e infine un barlume di speranza, proprio nell'ultima strofa, quando ormai il lettore non ci sperava più.
Insomma, hai descritto una gran quantità di emozioni e le hai sapute gestire magistralmente, nonostante il componimento non fosse poi così lungo. Complimenti, non è facile racchiudere tante cose in dei versi!
Mi ha colpito e conquistato l'ossessività con cui nominavi la nebbia, accentando ancora di più la sua condizione opprimente. E' una cosa quasi esasperante, sempre presente.
La nebbia la trovo quasi come una sorta di inibizione, di timidezzza, di chiusura, che non permette al cuore di battere forte. O meglio, il cuore batte forte all'interno della nebbia, ma non riesce a farsi sentire all'esterno. Correggimi se ho sbagliato interpretazione :)
Per quanto riguarda lo stile, l'ho trovato molto ritmato, tanto che a volte mi sembrava di leggere un testo di una canzone! Complimenti davvero, il ritmo e la musicalità nella poesia sono davvero importanti ^^
Non mi resta che farti ancora una volta i miei complimenti, la tua abilità nel comporre versi mi colpisce sempre :3
Passo all'altro componimento!!! ♥

Recensore Master
12/09/17, ore 15:53

Oh, Ale *-*
Avevo un ansia mentre leggevo, cavoli...
Non so, questo tuo scritto ha rasentato l'horror, c'erano davvero degli elementi interessanti e anche piuttosto spaventosi...
Però hai creato dei versi magnifici, sul serio, sei stato bravissimo!
Gli spettri della notte e la sua musica... attraverso queste parole, be', si riesce bene a immaginare come si possono svolgere le cose durante la notte, in qualsiasi clima ci si trovi.
E alla fine ci sono soltanto ombre indistinte...
Ma poi torna la luce e tutto sembra risolversi, anche se poi bisogna sudarsela nel compiere le proprie mansioni quotidiane ^^
Bravissimo, adoro le tue poesie :3
Alla prossima ♥

Nuovo recensore
12/09/17, ore 12:34

Eccomi ^^
Anche questa bellissima poesia! Ma come fai? *-*
Bravo bravo bravissimo :D
Se qualcuno non vuole stare con qualcun'altro ovviamente non capisce la sua vera essenza e si comporta molto superficialmente. Persone del genere meglio perderle u.u OVVIAMENTE
Comunque complimenti ancora, davvero bravo! Vado a recensire l'altra ^^

Nuovo recensore
10/09/17, ore 16:37
Cap. 1:

Buon pomeriggio.
Complimenti davvero per questa splendida poesia: è velata, sai e non sai, molto delicata, profonda e leggera allo stesso tempo... ma sicuramente molto interessante. Leggi la prima parola e le leggi tutte, il tuo stile è scorrevole e delicato. Complimenti davvero, ti seguirò di certo, sei già tra gli autori favoriti ^^

Recensore Master
09/09/17, ore 12:22

Ciao di nuovo!
Ho trovato questa poesia fantastica! *-*
La notte è un bellissimo tema e hai mostrato vari aspetti, con intensità e cambiamenti emotivi. Inoltre li hai analizzati e questo secondo me, colpisce chi legge con immagini chiare e dirette. Ho trovato rilassante la parte della neve e la descrizione della notte, veramente stupende.
Mentre essendo aracnofobica la citazione dei ragni non l'ho gradita particolarmente, mi ha messo un po' l'ansia e infatti ho guardato il soffitto per controllare se non ci fosse un ragno "in agguato" xD
Tantissimi complimenti, hai scritto una poesia molto bella, bravissimo ^^
Alla prossima! :3

Recensore Master
09/09/17, ore 12:15
Cap. 4:

Ciao alessandroago, davvero tantissimi complimenti per questa poesia.
Hai parlato della morte in modo molto originale e particolare, con metafore che fanno riflettere tantissimo. La parte che ho preferito è quando hai citato la nebbia, immagini molto forti e che danno proprio il senso di oppressione. Bravissimo!
Ora passo alla successiva^^

Recensore Junior
09/09/17, ore 10:13

Ciao, molto molto bella questa poesia. Anche le altre che ho letto fin qui della raccolta mi son piaciute tanto, hanno una leggerezza e una freschezza che sa rendere anche la malinconia una sorta di scogliera da contemplare con buffo rimpianto, senza rammarico, filosoficamente, quasi - almeno, questo è quello che ho percepito io dal modo in cui le hai articolate. Questa qui, in particolare, mi ha ricordato tanto la descrizione di una maremma carducciana, ma forse migliore, più giovane, senza maniera, senza infarcimenti classici e aspri: squisita l'immagine dei forni, mi ha colpito molto, e di questo bambino che, mi son figurata, corre per questa campagna ingiallita d'estate, color zafferano. Un bambino che corre su sfondi di cielo - azzurro/bianco - , ma potrebbe farlo anche all'infinito, ché tanto è un ricordo, la campagna, la freschezza, si afflosciano, e non è vero che la morte è lontana, in questo hai colto proprio nel segno, è qui e pesa su di noi per il solo fatto xhe i minuti scorrono. Ammiro tanto quando leggo che qualcuno ha la capacità di inserire in strofe brevi e quasi "cantabili" dei fulmina del genere, quasi ammonimenti - e ti ringrazio di avermi migliorato la giornata. Sappi che ti seguo, anche silenziosamente! Ancora tanti complimenti.

Nuovo recensore
08/09/17, ore 12:12
Cap. 1:

Caro Alessandro,difficile entrare nello schema di queste
rime che se capisco bene completano altre raccolte in
precedenza. C'è il senso del tuo vigore di intellettuale che
mi è noto. E' oscura però la conclusione sulla morte che
non chiude definitivamente le porte alla poesia.
Bravissimo.
Ti abbraccio,saluti.

Pasta 8/9/2017.
(Recensione modificata il 29/03/2018 - 07:16 pm)