Ma ciao.
Devo dire che questo capitolo è forse il migliore dei tre e per farmi dire una cosa de genere DEVE ESSERE VERAMENTE STUPENDO.
Lo sai, lo sai, ho amato il primo e il secondo ma questo e dico QUESTO è veramente d'incanto.
Per prima cosa ti dico che il risveglio di Elle lo sento anche un pò mio, sarà che dopo tre capitoli oramai mi sono rassegnata con lei al non riposare mai pienamente. Sembra essere diventato abituale in quella casa litigare almeno una volta alla giornata ( ma magari fosse solo una volta XD)
In questo capitolo abbiamo riscontrato un Aaron leggeremente più dolce.
L'ho amato sai? Sempre di più, costantemente e sempre di più.
La descrizione fisica di lui a torso nudo è CRUDELE, ti ho odiato fortemente perché hai descritto il sogno di tutte noi, oggi che è la Festa della Donna, senza però darci nulla concretamente.
E' stata una vera sofferenza girarsi dietro e trovarsi solamente la finestra a guardare la tua schiena T_T
Ma ti sei fatta perdonare pienamente con il suo atteggiamento sarcastico, affascinante, carismatico e da degno Stronzo( scusa il termine) che purtroppo mi attira come miele.
I tatuaggi sinceramente non mi piacciono molto, li trovo sì affascinanti ma sono convinta che il corpo al naturale ( ben allenato, giustamente) sia la cosa migliore che ci sia. Aaron l'ho adorato anche se di tatuaggi ne ha tre *-*
Probabilmente mi ha aiutato ad amarlo il fatto che è lui, e che di conseguenza è degno di tutta la mia stima. Come Elle. Te la sto analizzando sempre questa povera ragazza e sono certa che prima della fine della storia o mi manderai al diavolo o mi denuncerai xD Ma Elle si merita tutto il mio rispetto: non si fa mettere i piedi in testa, fi sa difendere. Ha coraggio, insomma.
Mi è piaciuta un sacco la parte finale dove gli schiaccia l'eritema sulla guancia per fargli male. Li ho visti così infantili ma anche tanto.. PERFETTI. Lui che si inchina per vederla in volto ( ma allora è davvero bassa? E dire che la immagino anche abbastanza alta come ragazza O.O), lei che lo guarda spaurita ma anche lievemente imbarazzata. Hanno tutte le carte in tavola per diventare la mia nuova coppia preferita **
Le parti del capitolo che mi sono piaciute di più sono in particolar modo la scena in cui Aaron le dice di scappare. L'ho vista come se lui in realtà già l'amasse, la volesse difendere più di chiunque altro. Forse si è comportato così solo perchè aveva promesso a Emma di non mettere nei guai la sua sorellina, ma devo dire che la prima versione mi piace di più XD
«Oltre alla cheerleader, facevi anche sport?» chiese poi, accelerando il passo.
«E adesso che c'entra?!»
«Pensi di riuscire a correre fino a casa?» domandò ancora, ignorando le mie parole.
«Ma che stai dicendo?!» esclamai e gli sbarrai la strada, per fermarlo.
«Hai fiato per correre fino a casa o no?!» sbottò lui e sobbalzai per lo spavento.
In questa scena mi è piaciuto particolarmente il suo carattere, come sempre. Ho amato il modo in cui riesce a mantenere la calma quando la calma non si dovrebbe mantenere. E' sarcastico, è calmo e generoso. Molti- me compresa- avrebbero iniziato a starnazzare finendo per diventare anche poco fini. xD
Lui scosse la testa. «Non lo vedo da due giorni. Perché lo cercate?» domandò poi, e si accostò ancora di più a me, cingendomi la vita con un braccio, quando si accorse che uno di loro mi stava fissando.
Arrossii e feci per scostarmi, ma saldò la presa e mi lanciò una veloce occhiata ammonitrice, con cui annullò ogni mia protesta. Mi aggrappai alla sua felpa e lo assecondai, sentendolo rilassarsi per un attimo a quel contatto.
Qui invece mi hai fatto fare seriamente la figura della demente. Ho iniziato ad urlare un " ma come sono carini" per la stanza senza ritegno. Mio fratello aveva le cuffie e, non lo so se per ritegno e perchè per davvero non mi ha sentito, si è solamente limitato a guardarmi come se avesse in casa una psicopatica.
Li ho visti seriamente bene come una coppia unita, compatta, innamorata. Elle forse è anche prossima all'infatuazione, direi.
La scena della doccia è stata esilarante, il commento di Aaron propriamente maschile.
Ma la scena che forse mi è piaciuta tanto come le prime due che ti ho citato è quella in cui le mostra le tre statue.
No, non sei stata una cattiva guida ma anzi adoro questa storia anche perchè mi sta sta permettendo di visitare Londra attraverso le tue parole.
Quindi, Grazie <3
Chi sono?» chiesi, quando arrivammo lì davanti.
«Geoff Hurst.» iniziò, indicando il primo a destra, per poi proseguire in fila. «Martin Peters e Ray Wilson.» mi lanciò un'occhiata e concluse: «Mentre il signore lassù è Bobby Moore.»
«Moore?» chiesi, sollevando un sopracciglio.
Lui annuì. «Sì, Moore. Ed è vergognoso che tu non sappia chi sia!»
«Illuminami!»
«Anno 1966. Unico mondiale vinto dall'Inghilterra.» scandì, come se fosse un annunciatore televisivo. «Questi quattro, facevano parte della rosa della nazionale.» sorrise, ed indicò nuovamente il primo. «Geoffrey Charles Hurst, attaccante. È stato l'unico calciatore in grado di segnare tre goal in una finale dei mondiali.» poi passò al secondo. «Martin Peters, centrocampista e realizzatore dell'altro goal che portò l'Inghilterra alla vittoria. Ray Wilson, all'anagrafe Ramon Wilson, difensore. E infine, lui.» calcò la voce su quell'ultima parola ed indicò quella riproduzione bronzea sorridente e trionfante, con un lampo di ammirazione negli occhi cerulei. «Bobby Moore, o meglio, Robert Frederick Chealsea Moore. Capitano, campione e perfetto gentiluomo inglese.» sorrise ancora, con quello che sembrò un moto di riconoscenza e nostalgia. «Dovresti essere fiera di portare il suo stesso cognome. Questi quattro mostri del calcio, sono stati l'anima della nazionale inglese e del mio West Ham.» concluse, e si voltò ad osservare un colosso di cemento grigio, che riconobbi essere uno stadio.
Avanzammo lungo la via, fino all'enorme entrata, contornata ai due lati da due imponenti torri gialle, su cui era dipinto lo stesso stemma tatuato sul petto di Aaron. A proteggere l'entrata c’era un alto cancello rosso e, a troneggiare sull'intero edificio, la scritta “West Ham United”.
Schiusi le labbra ed ammirai ogni singolo particolare di ciò che mi si stagliava davanti, quasi mi sentissi in dovere di imprimermi ogni cosa sulla pelle e nella mente.
Non era la prima volta che vedevo uno stadio. In Florida avevo assistito a molte partite, anche se di football americano ma, questo primo incontro, parve avere qualcosa di diverso; un gusto particolare, probabilmente dettato dalla vicinanza di Aaron, che guardava a quel posto come ad una delle meraviglie del mondo.
Mi scuso profondamente se ti ho fatto questo tremendo copia-incolla ma non è spropositato. Ho amato questa parte. Qui ho avuto la prova che Aaron ha un cuore, ha delle passioni, ha degli idoli e forse anche degli amori. Il modo in cui ha parlato di Moore- che sinceramente non avevo mai sentito prima- mi ha letteralmente UCCISO l'anima. Veramente straziante il modo in cui anche il più crudo dei personaggi diventi stupendo nelle tue mani, con mille sfaccettatura romantiche e ideali.
Il ribelle con un cuore grandioso.
Che poi, approposito di cuore, cosa celerà quella porta che Elle ha aperto? I cadaveri che non aveva nascosto in camera sua? XD Scherzo, sono convinta che in quella porta troveremo una parte del suo passato, del suo bellissimo carattere. Ed Elle imparerà a vederlo e amarlo REALMENTE come sto facendo anche io.
Oddio, sono stata un ora a commentarti la storia, ti avrò ucciso i neuroni. Scusa ancora, e grazie.
Grazie di aver pubblicato. Un bacione immenso. Alla prossima. Tua, Manu! <3
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