Mentre mi preparavo pensavo a l'unica cosa che, in questa settimana, mi ha fatta star bene, a quell'unica cosa, anzi persona, che mi è stata vicino in modo positivo, che mi faceva rilassare con un bacio, che smontava le mie paranoie e mi stringeva fra le sue braccia.
Iniziavo a provare un sentimento fin troppo forte per Zayn e in un certo senso mi faceva terribilmente paura. L'amore in se mi faceva paura. Non sono mai stata il tipo che dice cose dolci al proprio ragazzo, figuriamoci 'ti amo'. Anche perchè io non ho mai avuto questa forma di problema, non ho mai sentito l'esigenza di dire 'ti amo' ad un ragazzo, sicuramente perchè fin ora nessun ragazzo si è mai meritato il mio 'ti amo', perchè nessun ragazzo si è mai fatto amare da me, come sta facendo Zayn adesso.
Sbuffai, non volevo incasinarmi ancora di più la testa, non volevo e non dovevo farlo, in questo momento Zayn è l'unica cosa che mi fa stare davvero bene, l'unico motivo del mio sorriso e non voglio incasinare le cose anche con lui, se mai dovrò dirgli cosa provo veramente lo farò al momento giusto e nel posto giusto. Ma adesso non è ne il posto, ne tanto meno il momento.
Continuai ancora un pò a navigare fra i miei pensieri, e mentre mi pettinavo i capelli, pensai a come avrei potuto iniziare il discorso con Louis, pensai un pò, ma nulla mi veniva in mente e appena sentii qualcuno bussare alla porta della mia camera, prima di mormorare un 'avanti',decisi che avrei improvvisato al momento.
Appena la porta si aprii mi comparve davanti la figura di Eleonor, ben vestita e sistemata.
-Io esco.- mi disse solo, poi si avvicinò e mi stampò un bacio sulla guancia.
-Come mai tutto questo buon umore?- chiesi interessata.
-Io sono sempre di buon umore.- sentenziò lei avvicinandosi alla porta.
-Non dire cazzate, piuttosto spiegami cos'è successo.- le dissi, ma come risposta ricevetti solo un 'ti voglio bene,ciao', prima che El si chiudesse la porta alle spalle.
Sospirai, non l'avrei mai capita, finii di prepararmi in fretta e mi incamminai verso la mia meta, l'appartamento di Louis.
*
Arrivai davanti alla porta di Louis a dir poco sfinita, in macchina quella strada sembrava molto più breve, ma era soprattutto meno faticosa.(Capitan ovvio).
Suonai il campanello, forse per troppo tempo, perchè quando Louis aprii sembrava quasi all'allarmato.
-Ciao Lou.- Lo salutai sorridente, doveva capire che io non c'è l'avevo affatto con lui.
-Oddio Holly, che spavento, ma che modo è di suonare il campanello?- mi chiese estrefatto e io ridacchiai.
-Posso entrare?- chiesi- Così magari mi dai anche un bicchiere d'acqua che sto crepando di sete.- sentenziai infine.
-Certo entra.- mi disse, spostandosi dalla porta e dirigendosi verso la cucina.
Mi piaceva l'appartamento di Louis, non era molto grande, ma aveva un ottimo senso dell'arredamento, cosa molto strana, visto il suo modo di vestire.
-Ecco tieni.- disse tornando in salotto e porgendomi un bicchiere colmo d'acqua.
-Grazie.- risposi, prima di prenderlo e bere.
-Non mi dire che sei venuta a piedi.- mi chiese e io annuii.
-Sei venuta a piedi?- Domandò scandalizzato.
-Già.- risposi soddisfatta, in effetti era davvero molta la strada.
-Tu devi essere pazza.- sentenziò infine Louis, sedendosi sul divano in pelle e io lo seguii a ruota.
-E dimmi, cosa ti ha spinto a venire fino a qui?- mi chiese appena fui seduta.
-Era da tanto che non ti fai vedere in giro, volevo sapere come stavi.- risposi, lui alzò un sopracciglio e io scoppiai a ridere.-Non sono armata Louis, sono venuta davvero solo per sapere come stai.- conclusi ridacchiando.
-Si..è che fa strano..- mi disse e questa volta fui io a inarcare le sopracciglia.
-Nel senso che, pensavo mi odiassi, invece..-
-Invece sono qua.- lo interruppi, sapendo già come si sarebbe conclusa la sua frase.
-Louis io non c'è l'ho con te, forse un pochino, ma prima di attaccarti o dire qualsiasi cosa contro di te, devo ascoltare le tue motivazioni. So che può sembrare stupido, El è la mia migliore amica e dovrei stare dalla sua parte, ma qualcosa mi dice, che il tuo errore può essere perdonabile.- Louis mi guardava, fra l'incredulo e lo stupito, mentre io continuai a parlare.-Devi sapere, che tutti i ragazzi che ha avuto Eleonor, non mi hanno mai ispirato fiducia, sapevo per certo che non sarebbe durata, sono un'ottima osservatrice e sono la migliore amica di El, so cosa è giusto per lei e quando ti ho conosciuto, stranamente, ti ho trovato perfetto. Nel senso che, me lo sono immaginata cento mila volte il ragazzo adeguato a lei, e quando ho iniziato a conoscerti, a notare i tuoi atteggiamenti, il modo in cui la guardavi e tutto il resto, ho iniziato ad avere molta stima in te e non ti nego che hai completamente conquistato la mia fiducia. C'avrei anche messo la mano sul fuoco che tu non l'avresti fatta soffrire, ma probabilmente, anzi sicuramente mi sarei scottata. Però, anche se tu hai sbagliato, sembra incredibile, ma ancora io penso che tu sia quello perfetto per El. Anche se lei ci sta male, so che tu puoi farla tornare a sorridere.- conclusi il mio discorso, non sapevo perfettamente ciò che avevo detto, non sapevo se mi ero espressa in modo adeguato, ma notando l'espressione di Louis sentii che avevo fatto centro.
-Io..non ci posso credere...cioè...Grazie.- mi disse lui, dopo un paio di secondi e io accennai un sorriso, prima di riprendere a parlare.
-Non basta solo un grazie, Louis.- dissi e notai che non aveva capito, quindi continuai.- Tu adesso mi devi aiutare.- conclusi breve.
-In che modo?- mi chiese interessato.
-Non lo so ancora, ma so che a El in questo momento servi più di qualsiasi altra cosa.- risposi fissandolo seria, volevo mi capisse.
-Sta male?- mi domandò e notai tutto il pentimento nella voce.
-Vorrebbe far credere che non è così, ma questo la fa stare peggio.- risposi.
-Ma lei mi odia, non credo potrò aiutarti.- mi disse sconfortato.
-Louis, lei non può odiarti.- gli dissi ovvia, se c'era una cosa di cui ero certa, era che El non lo avrebbe mai odiato.
-E tu come fai a saperlo?- mi chiese e prima di rispondere feci un lungo sospiro.
-Tu la odieresti se fosse stata lei a tradirti?- domandai, lui ci pensò un attimo prima di rispondere e quando fu certo del senso di quella domanda puntò gli occhi color oceano nei miei.
-Non potrei mai odiarla.- mi disse.
-Appunto.- risposi accennando un sorriso e poi vidi il suo volto illuminarsi e subito dopo mi sentii stringere in un abbraccio.
-Grazie.- disse dopo aver sciolto l'abbraccio.
-Per così poco.- risposi.- C'è ancora molto da fare, diciamo che El è un pochino orgogliosa.- conclusi e lui sorrise.
-Non importa, credevo di essere rimasto da solo e non potevo immaginare che proprio tu mi avresti aiutato.- mi disse sorridendomi grato, e in quel momento pensai che davvero non mi ero sbagliata su di lui, che davvero Louis Tomlinson era una splendida persona e che sbagliare è umano.
-Non saresti rimasto comunque da solo, tu hai Harry.- gli ricordai, e pronunciando il nome del suo migliore amico mi rattristai.
-Ti sbagli.- mi rispose con una nota amara nel tono, alzai il capo e lo fissai, aveva lo sguardo fisso sulle scarpe.
-In che senso?- chiesi.
-Nel senso che ho rovinato tutto pure con lui.- mi rispose e poi alzando lo sguardo continuò.- Però spero di averlo spronato ad aprirsi un pò di più.- disse infine.
Io lo guardai curiosa, ma poi scossi la testa, in questo momento dovevo occuparmi di El, Harry era un altro problema, anzi Harry non era per niente un mio problema.
UIN QUESTA SCENA HOLLY SI E' DIMOSTRATA UNA VERA AMICA.
Ero sdraiato sul mio letto col pc fra le mani, avevo provato a chiamare Holly per tutta la mattina, ma a vuoto, infatti il suo telefono era staccato così come quello di El. Ero andato anche a casa loro, verso l'ora di pranzo, ma entrambe non c'erano. Rassegnato me ne sono tornato a casa, probabilmente Holly avrà accompagnato la sua amica da qualche parte, magari a fare shopping in centro e poi sono rimaste fuori per il pranzo. E si sa, quando una ragazza va a fare shopping diventa introvabile.
Continuai a produrre idee che mi frullavano per la testa, mentre col mouse scorrevo veloce nella bacheca di Facebook, quella era assolutamente una delle domeniche più noiose della mia esistenza.
Sentii, poco dopo, bussare alla porta e bofonchiai un avanti.
Appena la porta si aprii, e vidi Holly entrare, richiudere la porta e avvicinarsi al mio letto, quella domenica non fu più così terribilmente noiosa.
-Ciao.- mi salutò, avvicinandosi al letto e stampandomi un bacio sulle labbra.
Appena si staccò io la tirai a me, facendola cadere sul letto e presi a baciarla con più foga, mentre lei, fra un bacio e l'altro, ridacchiava. Appena sentii il pc portatile cadere a terra e fare un gran rumore, mi staccai dalle sue labbra e recuperai il computer, mentre Holly rideva animatamente.
-Dovresti stare più attento.- disse poi, fra le risate.
-Sei tu che mi distrai.- sentenziai io,dandogli un altro bacio a stampo.
-Non posso crederci, ho tutto questo effetto su Zayn Malik, davvero? Ne sono interamente onorata.- rispose lei con tono teatrale,ridendo e anch'io mi concessi a una risata.
-Che fine hai fatto questa mattina? sembravi introvabile.- chiesi subito dopo io.
-Ero da Louis.- mi rispose, seria, mentre io a dir poco stupito inarcavo le sopracciglia.
-Da chi?- domandai, immaginando di aver sentito male.
-Da Louis,idiota.-mi rispose, ridendo.
-Idiota ci sarai tu.- dissi io offeso- E smettila di ridere che sembri una sciocca.- conclusi poi.
-Idiota e sciocca a chi?- mi chiese scandalizzata.
-A te.- dissi scandendo bene quelle due parole, lei aprii leggermente la bocca, portandosi una mano di sopra.
-Non dovevi proprio dirlo.- mi disse poi, e non ebbi il tempo di elaborare la frase che un cuscino mi arrivò in pieno viso.
ADORO QUESTA PARTE ZOLLY |