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Cause you are amazing just the way you are
di federicaMalik

Questa storia ha ottenuto 988 recensioni.
Positive : 984
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Nuovo recensore
29/12/12, ore 22:37
Cap. 23:

Pensavo a Liam, mentre in fretta finivo di prepararmi, durante la colazione ero stata sincera, anzi con quel 'forse' mi ero trattenuta.

Sembrava in parte strano, lo avevo sempre considerato un semplice amico, ma adesso inizio a vederlo sotto un' altro aspetto.
Liam è il classico ragazzo che tutti vorrebbero, un esempio perfetto di dolcezza. Lui è perfetto sempre, quando ride, quando parla e soprattutto quando fa l'amore.
Sorrisi perdendomi nei ricordi del giorno prima, la mia prima volta era stata con lui e neppure un minimo di delusione mi persuadeva. Io ero felice.
Finii di pettinarmi e appena fui pronta raggiunsi Liam in salotto, pronta per andare a scuola.
-Eccomi.- dissi appena finii le scale.
-Eccoti.- rispose lui sorridete, prima di alzarsi dal divano.-Andiamo?- chiese poi.
-No aspetta.- lo fermai.-Ti devo chiedere una cosa.- conclusi infine.
-Dimmi pure- disse interessato.
-Perchè mi ami?- lo guardavo fisso negl'occhi, vidi la sua espressione cambiare dopo la mia domanda e nel suo sguardo notai un pò di imbarazzo.
-Non credo ci sia un motivo per amare una persona.- rispose lui, qualche minuto dopo.
-Vuoi sapere i miei motivi?- chiesi, e sorrisi leggermente notando la sua espressione, un misto di felicità e incredulità, un pò quello che avevo provato io quando avevo sentito sussurrare quel 'ti amo'.
-Ti amo perchè sei l'unico ragazzo che è entrato nella mia vita e che ancora non mi ha fatto piangere. Ti amo perchè se oggi sorrido e grazie a te. Ti amo perchè mentre facevamo l'amore mi sono sentita amata. Ti amo perchè anche se non l'ho capito subito e prima ho scelto la persona sbagliata tu ancora non te ne sei andato. Ti amo perchè non avevo mai avuto un amico, e tu sei stato l'amico perfetto fino ad ieri, da oggi sei molto di più. Ti amo per mille motivi e ci metterei ore ad elencarli tutti.- dissi tutto d'un fiato, senza controllare il flusso delle parole, come se avessi staccato la spina, come se mi fossi rivelata adesso per la prima volta in vita mia. Lui mi guardava , aveva l'incredulità negli occhi e la felicità sulle labbra che erano dipinte in un sorriso dolce, si avvicinò a me e senza dire nulla mi baciò, uno di quei baci che spiegano, più delle parole, il perchè si ama.
CHE DOLCI EL E LIAM IN QUESTA PARTE, MENTRE SI DICHIARANO.:>
ciao.

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29/12/12, ore 22:36
Cap. 22:

TUTTO IL CAPITOLO E' FAVOLOSO. STRANAMENTE MI PIACCIONO ELEONOR E LIAM INSIEME E PENSO CHE STIANO BENISSIMO. ANCHE SE LEI STAVA BENE PURE CON LOUIS.:>

Nuovo recensore
29/12/12, ore 22:35
Cap. 21:

Mentre mi preparavo pensavo a l'unica cosa che, in questa settimana, mi ha fatta star bene, a quell'unica cosa, anzi persona, che mi è stata vicino in modo positivo, che mi faceva rilassare con un bacio, che smontava le mie paranoie e mi stringeva fra le sue braccia.
Iniziavo a provare un sentimento fin troppo forte per Zayn e in un certo senso mi faceva terribilmente paura. L'amore in se mi faceva paura. Non sono mai stata il tipo che dice cose dolci al proprio ragazzo, figuriamoci 'ti amo'. Anche perchè io non ho mai avuto questa forma di problema, non ho mai sentito l'esigenza di dire 'ti amo' ad un ragazzo, sicuramente perchè fin ora nessun ragazzo si è mai meritato il mio 'ti amo', perchè nessun ragazzo si è mai fatto amare da me, come sta facendo Zayn adesso.
Sbuffai, non volevo incasinarmi ancora di più la testa, non volevo e non dovevo farlo, in questo momento Zayn è l'unica cosa che mi fa stare davvero bene, l'unico motivo del mio sorriso e non voglio incasinare le cose anche con lui, se mai dovrò dirgli cosa provo veramente lo farò al momento giusto e nel posto giusto. Ma adesso non è ne il posto, ne tanto meno il momento.
Continuai ancora un pò a navigare fra i miei pensieri, e mentre mi pettinavo i capelli, pensai a come avrei potuto iniziare il discorso con Louis, pensai un pò, ma nulla mi veniva in mente e appena sentii qualcuno bussare alla porta della mia camera, prima di mormorare un 'avanti',decisi che avrei improvvisato al momento.
Appena la porta si aprii mi comparve davanti la figura di Eleonor, ben vestita e sistemata.
-Io esco.- mi disse solo, poi si avvicinò e mi stampò un bacio sulla guancia.
-Come mai tutto questo buon umore?- chiesi interessata.
-Io sono sempre di buon umore.- sentenziò lei avvicinandosi alla porta.
-Non dire cazzate, piuttosto spiegami cos'è successo.- le dissi, ma come risposta ricevetti solo un 'ti voglio bene,ciao', prima che El si chiudesse la porta alle spalle.
Sospirai, non l'avrei mai capita, finii di prepararmi in fretta e mi incamminai verso la mia meta, l'appartamento di Louis.

*

Arrivai davanti alla porta di Louis a dir poco sfinita, in macchina quella strada sembrava molto più breve, ma era soprattutto meno faticosa.(Capitan ovvio).
Suonai il campanello, forse per troppo tempo, perchè quando Louis aprii sembrava quasi all'allarmato.
-Ciao Lou.- Lo salutai sorridente, doveva capire che io non c'è l'avevo affatto con lui.
-Oddio Holly, che spavento, ma che modo è di suonare il campanello?- mi chiese estrefatto e io ridacchiai.
-Posso entrare?- chiesi- Così magari mi dai anche un bicchiere d'acqua che sto crepando di sete.- sentenziai infine.
-Certo entra.- mi disse, spostandosi dalla porta e dirigendosi verso la cucina.
Mi piaceva l'appartamento di Louis, non era molto grande, ma aveva un ottimo senso dell'arredamento, cosa molto strana, visto il suo modo di vestire.
-Ecco tieni.- disse tornando in salotto e porgendomi un bicchiere colmo d'acqua.
-Grazie.- risposi, prima di prenderlo e bere.
-Non mi dire che sei venuta a piedi.- mi chiese e io annuii.
-Sei venuta a piedi?- Domandò scandalizzato.
-Già.- risposi soddisfatta, in effetti era davvero molta la strada.
-Tu devi essere pazza.- sentenziò infine Louis, sedendosi sul divano in pelle e io lo seguii a ruota.
-E dimmi, cosa ti ha spinto a venire fino a qui?- mi chiese appena fui seduta.
-Era da tanto che non ti fai vedere in giro, volevo sapere come stavi.- risposi, lui alzò un sopracciglio e io scoppiai a ridere.-Non sono armata Louis, sono venuta davvero solo per sapere come stai.- conclusi ridacchiando.
-Si..è che fa strano..- mi disse e questa volta fui io a inarcare le sopracciglia.
-Nel senso che, pensavo mi odiassi, invece..-
-Invece sono qua.- lo interruppi, sapendo già come si sarebbe conclusa la sua frase.
-Louis io non c'è l'ho con te, forse un pochino, ma prima di attaccarti o dire qualsiasi cosa contro di te, devo ascoltare le tue motivazioni. So che può sembrare stupido, El è la mia migliore amica e dovrei stare dalla sua parte, ma qualcosa mi dice, che il tuo errore può essere perdonabile.- Louis mi guardava, fra l'incredulo e lo stupito, mentre io continuai a parlare.-Devi sapere, che tutti i ragazzi che ha avuto Eleonor, non mi hanno mai ispirato fiducia, sapevo per certo che non sarebbe durata, sono un'ottima osservatrice e sono la migliore amica di El, so cosa è giusto per lei e quando ti ho conosciuto, stranamente, ti ho trovato perfetto. Nel senso che, me lo sono immaginata cento mila volte il ragazzo adeguato a lei, e quando ho iniziato a conoscerti, a notare i tuoi atteggiamenti, il modo in cui la guardavi e tutto il resto, ho iniziato ad avere molta stima in te e non ti nego che hai completamente conquistato la mia fiducia. C'avrei anche messo la mano sul fuoco che tu non l'avresti fatta soffrire, ma probabilmente, anzi sicuramente mi sarei scottata. Però, anche se tu hai sbagliato, sembra incredibile, ma ancora io penso che tu sia quello perfetto per El. Anche se lei ci sta male, so che tu puoi farla tornare a sorridere.- conclusi il mio discorso, non sapevo perfettamente ciò che avevo detto, non sapevo se mi ero espressa in modo adeguato, ma notando l'espressione di Louis sentii che avevo fatto centro.
-Io..non ci posso credere...cioè...Grazie.- mi disse lui, dopo un paio di secondi e io accennai un sorriso, prima di riprendere a parlare.
-Non basta solo un grazie, Louis.- dissi e notai che non aveva capito, quindi continuai.- Tu adesso mi devi aiutare.- conclusi breve.
-In che modo?- mi chiese interessato.
-Non lo so ancora, ma so che a El in questo momento servi più di qualsiasi altra cosa.- risposi fissandolo seria, volevo mi capisse.
-Sta male?- mi domandò e notai tutto il pentimento nella voce.
-Vorrebbe far credere che non è così, ma questo la fa stare peggio.- risposi.
-Ma lei mi odia, non credo potrò aiutarti.- mi disse sconfortato.
-Louis, lei non può odiarti.- gli dissi ovvia, se c'era una cosa di cui ero certa, era che El non lo avrebbe mai odiato.
-E tu come fai a saperlo?- mi chiese e prima di rispondere feci un lungo sospiro.
-Tu la odieresti se fosse stata lei a tradirti?- domandai, lui ci pensò un attimo prima di rispondere e quando fu certo del senso di quella domanda puntò gli occhi color oceano nei miei.
-Non potrei mai odiarla.- mi disse.
-Appunto.- risposi accennando un sorriso e poi vidi il suo volto illuminarsi e subito dopo mi sentii stringere in un abbraccio.
-Grazie.- disse dopo aver sciolto l'abbraccio.
-Per così poco.- risposi.- C'è ancora molto da fare, diciamo che El è un pochino orgogliosa.- conclusi e lui sorrise.
-Non importa, credevo di essere rimasto da solo e non potevo immaginare che proprio tu mi avresti aiutato.- mi disse sorridendomi grato, e in quel momento pensai che davvero non mi ero sbagliata su di lui, che davvero Louis Tomlinson era una splendida persona e che sbagliare è umano.
-Non saresti rimasto comunque da solo, tu hai Harry.- gli ricordai, e pronunciando il nome del suo migliore amico mi rattristai.
-Ti sbagli.- mi rispose con una nota amara nel tono, alzai il capo e lo fissai, aveva lo sguardo fisso sulle scarpe.
-In che senso?- chiesi.
-Nel senso che ho rovinato tutto pure con lui.- mi rispose e poi alzando lo sguardo continuò.- Però spero di averlo spronato ad aprirsi un pò di più.- disse infine.
Io lo guardai curiosa, ma poi scossi la testa, in questo momento dovevo occuparmi di El, Harry era un altro problema, anzi Harry non era per niente un mio problema.
UIN QUESTA SCENA HOLLY SI E' DIMOSTRATA UNA VERA AMICA.

Ero sdraiato sul mio letto col pc fra le mani, avevo provato a chiamare Holly per tutta la mattina, ma a vuoto, infatti il suo telefono era staccato così come quello di El. Ero andato anche a casa loro, verso l'ora di pranzo, ma entrambe non c'erano. Rassegnato me ne sono tornato a casa, probabilmente Holly avrà accompagnato la sua amica da qualche parte, magari a fare shopping in centro e poi sono rimaste fuori per il pranzo. E si sa, quando una ragazza va a fare shopping diventa introvabile.
Continuai a produrre idee che mi frullavano per la testa, mentre col mouse scorrevo veloce nella bacheca di Facebook, quella era assolutamente una delle domeniche più noiose della mia esistenza.
Sentii, poco dopo, bussare alla porta e bofonchiai un avanti.
Appena la porta si aprii, e vidi Holly entrare, richiudere la porta e avvicinarsi al mio letto, quella domenica non fu più così terribilmente noiosa.
-Ciao.- mi salutò, avvicinandosi al letto e stampandomi un bacio sulle labbra.
Appena si staccò io la tirai a me, facendola cadere sul letto e presi a baciarla con più foga, mentre lei, fra un bacio e l'altro, ridacchiava. Appena sentii il pc portatile cadere a terra e fare un gran rumore, mi staccai dalle sue labbra e recuperai il computer, mentre Holly rideva animatamente.
-Dovresti stare più attento.- disse poi, fra le risate.
-Sei tu che mi distrai.- sentenziai io,dandogli un altro bacio a stampo.
-Non posso crederci, ho tutto questo effetto su Zayn Malik, davvero? Ne sono interamente onorata.- rispose lei con tono teatrale,ridendo e anch'io mi concessi a una risata.
-Che fine hai fatto questa mattina? sembravi introvabile.- chiesi subito dopo io.
-Ero da Louis.- mi rispose, seria, mentre io a dir poco stupito inarcavo le sopracciglia.
-Da chi?- domandai, immaginando di aver sentito male.
-Da Louis,idiota.-mi rispose, ridendo.
-Idiota ci sarai tu.- dissi io offeso- E smettila di ridere che sembri una sciocca.- conclusi poi.
-Idiota e sciocca a chi?- mi chiese scandalizzata.
-A te.- dissi scandendo bene quelle due parole, lei aprii leggermente la bocca, portandosi una mano di sopra.
-Non dovevi proprio dirlo.- mi disse poi, e non ebbi il tempo di elaborare la frase che un cuscino mi arrivò in pieno viso.
ADORO QUESTA PARTE ZOLLY

Nuovo recensore
29/12/12, ore 22:34
Cap. 20:

Stavo facendo l'ultima rampa di scale, prima di raggiungere l'appartamento di Louis, quella mattina diluviava e io sarei già dovuto essere a scuola, eppure ero qua.
Dovevo parlare con Louis, dopo la conversazione con Niall avevo provato a chiamarlo una centinaia di volte, ma lui non aveva mai risposto e iniziavo a preoccuparmi.
Suonai il campanello, continuamente, finché un Louis non al meglio di se mi venne ad aprire.
-Harry?- domandò, passandosi una mano sul viso ancora insonnolito.
-No, il suo sosia.- risposi entrando.
-Come il suo sosia?- mi domandò
-Louis hai bevuto?- chiesi ignorando la sua domanda a dir poco assurda.
Lui non mi rispose, ma ne ebbi comunque conferma, nel salotto c'erano sul pavimento delle bottiglie di alcool vuote.
-Forse un pochino, ieri sera.- mi rispose una manciata di minuti dopo, probabilmente dopo aver notato le bottiglie.
-Forse un pochino?- chiesi estrefatto e dopo che lui annuì andai su tutte le furie, non capivo più il suo comportamento, non era il Louis che conoscevo e ad ogni modo lo rivolevo in dietro.
-Mi spieghi cosa cazzo hai nel cervello? Mi spieghi cosa ti prendi? No dimmelo, perchè sai io non ci sto capendo più nulla.- Gli urlai contro.
-Non so cos'ho nel cervello e non ho nulla, sto ok.- mi rispose subito con cautela.
Ma non ci misi molto a capire che stava mentendo, conoscevo Louis da sempre, sapevo com'era fatto e la sua espressione e il suo tono non mi convinsero affatto, odiavo tremendamente quando qualcuno mentiva e mi infastidiva sapere che proprio adesso quello che mi stava nascondendo qualcosa fosse il mio migliore amico.
-Louis cazzo parla, dimmi cos'hai perchè no, non ci credo che stai bene, pure uno sconosciuto lo capirebbe che stai di merda.- risposi senza abbassare il tono della voce.
-Harry cosa vuoi?- mi domandò alzando anche lui la voce.
-Voglio, anzi pretendo di sapere cos'hai, perchè hai raccontato ad Eleonor una cazzata e... tutto, voglio sapere tutto.- risposi, guardandolo fisso negl'occhi.
-Ho fatto un casino.- disse poi, passandosi una mano sul viso.
-Che tipo di casino?- gli chiesi.
-Ho tradito El, secondo te che tipo di casino è?- mi rispose nervoso.
Io rimasi stupito da ciò che mi aveva confessato, non potevo, non volevo crederci. L'aveva fatto davvero? Non potevo credere fosse stato tanto scemo.
-Cosa??- chiesi estrefatto.
-Si l'ho tradita e ti posso garantire che è la più grande cazzata che io abbia fatto in vita mia.- mi rispose, sentivo quella nota amara, tutto il suo pentimento che traspariva nella voce.
-E lei lo sa?- mi azzardai a chiedere.
-Si.- rispose solo e in quel momento capii quanto ci stava male.
-Come l'ha saputo?- continuai a chiedere.
-Mi sono scordato di avvertire Niall, sono un doppio coglione.- mi rispose, stringendo i pugni.
-Avresti potuto dirgli che eri da me, mi avresti potuto chiamare, ti ho sempre coperto io.- gli dissi un pò pentito, mi sembrava strano che avesse pensato Niall e non me, io lo coprivo da sempre.
-Avrei dovuto chiamare te, davvero Harry?- mi domandò con una nota di disprezzo.
-Si, io ci sono sempre stato.- mi difesi.
-Ti rendi conto che sei diventato un fantasma? Vieni a far la predica a me, su tutto, ma ti sei visto tu? Hai visto come stai? Dove le hai messe le palle? Avresti dovuto parlare ad Holly molto tempo fa e non farle scenate di gelosia adesso, solo perchè sta con Zayn.- disse lui e io mi sentii morire, per la seconda volta nell'ultimo periodo, non potevo credere che Louis mi stesse attaccando così, lo guardai male per un ultima volta e poi andai via sbattendo la porta.
LUIS NON SI E' COMPORTATO BENE CON HARRY, NON DOVEVA TRATTARLO IN QUEL MODO.

Nuovo recensore
29/12/12, ore 22:33
Cap. 19:

-Tanto non mi prendi!- urlai fra le risate, iniziando a correre su per le scale.
-Invece si.- disse Zayn, che mi era alle calcagna.
-Non ti darò mai il telecomando, non mi vedo quello schifo.- dissi, continuando a salire.
-Non me lo darai tu, beh me lo prenderò da solo.- rispose inseguendomi su per le scale.- E poi non insultare il calcio.- disse offeso e io risi di gusto entrando nella mia camera, lui mi seguì a ruota, chiudendosi dietro la porta.
-Tanto non te lo do.- disse con fiato corto per la corsa, nascondendo il telecomando dietro la schiena.
Zayn fece un sorriso furbo e poi mi spinse nel letto, mettendosi sopra di me a cavalcioni ma poggiandosi con le mani per non farmi peso, poi prese a baciarmi con foga.
Mi lasciai prendere dal bacio e portai le mani dietro il suo collo, lasciando sul letto il telecomando.
Lui appena lo vide, l'afferrò e staccò le sue labbra dalle mie, poi si alzò dal letto ridendo e io incrociai le braccia al petto e misi un finto broncio.
-Non vale, mi hai sedotto per un telecomando.- dissi offesa e lui rise ancora di più, con una risata cristallina che rimbombava per tutta la stanza.
-In amore e guerra, tutto e lecito.- disse ovvio, cercando di non ridere.
-Io non ci parlo più con te.- dissi, continuando a far l'offesa e lui rise di gusto.
-Che ti ridi?- domandai acida.
-Sei una comica.- mi rispose e io gli feci una linguaccia.
-Dai su, per questa volta te lo concedo.- mi disse, porgendomi il telecomando, io allungai una mano, pronta ad afferrarlo, ma lui lo ritrasse subito, iniziando a ridere.
-Ovviamente scherzavo.- disse poi.
Io mi alzai dal letto offesa e scesi giù, nel salotto, buttandomi a capofitto sul divano.
Zayn mi raggiunse subito e si sedette, stringeva fra le mani, come se fosse un trofeo, il telecomando e pochi secondi dopo, prese a guardarsi la partita.
Io fui illuminata tutta ad un tratto, l'avrei ripagato con la stessa moneta, mi aveva distratto e si era preso il telecomando, beh io avrei fatto lo stesso.
Mi avvicinai a lui iniziando a mordergli il lobo dell'orecchio e dargli piccoli bacetti sulla guancia, giusto per stuzzicarlo un pò.
-Non adesso, sto guardando la partita.- disse solo, senza perdere la concentrazione e io feci un verso di disprezzo, non sarei più riuscita a recuperare il telecomando.
Pochi secondi dopo sentii il portone aprirsi e dopo richiudersi.
-Sarà El, vado in cucina, lei è più interessante di te e di questa stupida partita.- dissi facendo la finta offesa, e Zayn annuì semplicemente,troppo concentrato per rispondermi.
Sbuffando mi alzai e mi diressi verso l'entrata urlando 'El, Zayn è un coglione.' a gran voce.
Ma appena arrivai, tutta la felicità che mi circondava svanì.
-El, che succede.- sussurrai avvicinandomi, la mia migliore amica era rannicchiata su se stessa, seduta a terra, con la schiena contro il muro.
Alzò lo sguardo, e notai le lacrime bagnarle il volto e un forte senso di rabbia si impadronì di me, odiavo quando lei piangeva, quando lei stava male, avrei fatto di tutto per farla stare sempre al massimo, come lei per me, d'altronde.
-Cosa è successo?- chiesi, sedendomi affianco a lei, le passai il pollice sulla guancia, asciugandogli una lacrima.
Lei singhiozzò ancora un pò e poi iniziò a parlare...
CHE BELLI ZAYN E HOLLY. PECCATO CHE ARRIVA EL AD INTERROMPERLI

Nuovo recensore
29/12/12, ore 22:32
Cap. 17:

Me ne stavo rannicchiata sotto le coperte, ero nel bel mezzo di una crisi depressiva, avevo voglia di sprofondare.

Harry aveva sbagliato.
Si, forse io gli avrei dovuto raccontare di me e Zayn, di quanto mi piacesse passar del tempo con lui, di quanto ne fossi attratta, di quanto io e Zayn, insieme, stessimo bene.
Ma lui, non doveva e non poteva reagire così.
Aveva sbagliato a dirmi quelle cose, aveva sbagliato tono e aveva sbagliato a frantumare così eccessivamente la nostra amicizia.
C'era una vocina nella mia testa, che mi ripeteva continuamente
'ti ha dato della facile, non merita il tuo affetto.'
'ti ha dato della Puttana, non merita il tuo affetto'
'non ha saputo capirti, non merita il tuo affetto.'
Era come un disco rotto, un ritornello che si susseguiva da ormai troppi minuti, ed io ne ero infinitamente stanca.
Forse Harry davvero non meritava il mio affetto, ma io non sapevo non volergli bene, lo vedevo ancora come una persona speciale, anche se ero più che consapevole che non saremmo stati più davvero amici.
Mi sono sempre vista come una persona fin troppo orgogliosa, non riuscirei mai a mettere da parte quella lite, non riuscirei mai a dimenticare.
Avevo una voglia matta di dormire, di chiudere gli occhi e sprofondare nel mondo dei sogni, avevo voglia di immergermi nell'immaginazione e di perdermi in quel mondo dove tutto è perfetto.
Mi misi la testa sotto il cuscino, imponendomi di dormire, ma poco dopo sentì la maniglia della porta abbassarsi e qualcuno entrare silenziosamente.
-Lo so che sei sveglia.- sentii dire da El, tolsi il cuscino dal viso.
-Stavo cercando di dormire, però.- sbuffai.
-Come stai?- mi chiese, senza badare alle mie pretese.
-Alla grande.- risposi senza sarcasmo.
-Ciò vuol dire che stai di merda?- mi chiese e io annuii.
-Come ti sentiresti se Liam ti dicesse cose sgradevoli?- chiesi, sperando che con quell'esempio potesse capirmi.
Aspettò un attimo prima di rispondere, stava forse cercando le parole giuste.
-Beh, mi sentirei come se avessi passato interi anni dentro a una bolla di sapone e che nel preciso momento in cui lui mi abbia detto quelle cose sia scoppiata. Cioè, Liam mi fa sentir protetta, lui è un amico importante, sa tutto di me e mi sostiene sempre, anche se ci conosciamo da poco, io senza di lui mi sentirei sola e incompresa.- mi disse.
-Appunto.- dissi solo, aveva centrato, El riusciva sempre a capirmi, lei era sempre un passo davanti al mondo.
-Ma se Liam mi lasciasse sola, io verrei da te. Dopotutto sei quella che c'è sempre stata davvero.- aggiunse.
Ed in quel momento sentii che era lo stesso per me, infondo noi c'eravamo state a vicenda, l'una per l'altra, da sempre.Lei mi aveva sempre sostenuto, supportato, lei aveva imparato a conoscermi davvero, aveva imparato ad accettarmi così come sono, con i miei quattro pregi e i miei 345221423 difetti. Lei, mi difendeva davanti agli altri anche quando sapeva che ero stata io a sbagliare e lo faceva semplicemente perchè è l'unica al mondo a conoscermi davvero. L'unica a sapere che sotto, oltre il mio carattere forte e il mio aspetto determinato, c'è una delle tante ragazze fragili che hanno paura di rischiare perchè hanno paura di cadere.
-Sei tu, quella che c'è sempre.- dissi, prima di soffocarla in un abbraccio.
SONO TRISTE PER HOLLY IN QUESTA SCENA. E' STATO CATTIVO LOUIS

Ero con Marika da più di un'ora, avevamo mangiato della pizza e adesso stavamo scegliendo un film.
-Che vediamo?- Chiese la bionda.
-Non saprei, scegli tu, è il tuo compleanno- dissi, sedendomi sul divano.
-Si, ma sei tu l'ospite.- mi disse, aveva sempre quel tono provocante, quell'aria da ragazzaccia che avrebbe attratto chiunque, lei era una delle classiche ragazze poco impegnative, una di quelle che non chiedono tanto, vogliono solo divertirsi un pò.
E non nego che se sarebbe arrivata nella nostra scuola un pò di tempo fa sarebbe stata, sicuramente, una delle ragazze che potevano vantarsi di aver sporcato delle lenzuola con Louis Tomlinson.
Ma adesso, mi sembra impossibile. El è perfetta e non la perderei mai, per nessun motivo al mondo, tanto meno per colpa mia.
-Ti va di vedere questo?- disse, attirando la mia attenzione.
Marika stava muovendo un cd che teneva fra le mani e io annuii come risposta, senza leggere neppure il titolo del film che probabilmente avremmo visto a momenti.
Mise il film e si sedette, anche lei, sul divano.
*
Il film che ormai stava per giungere al termine, era davvero interessante, era un vecchio film d'azione ambientato a Tokyo.
Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla.
Marika, che fino a quel momento era stata dal lato opposto del divano, si avvicinò fin troppo.
Con una mano cercò di togliermi la cintura, ma io gliel'afferrai in tempo e velocemente la tolsi.
Mi voltai verso di lei, volevo spiegargli che non doveva fare così, non doveva nemmeno pensarci, ma prima che potessi dire qualsiasi cosa lei mi fu sopra e attaccò le sue labbra sulle mie, cercò di insinuare la sua lingua nella mia bocca, mentre con le mani cercava di sbottonarmi la camicia.
Non so come, ma riuscì ad allontanarla.
-I-io sono fidanzato.-dissi.
-Shhh, che lo vuoi pure tu..- mi disse riavvicinandosi.
-No, non è vero.- cercai di fermarla, ma la sua mano si infilò sotto i miei boxer e con movimenti che lasciavano intravedere la sua esperienza, riuscì a persuadermi.
Con l'altra mano, prese la mia e la poggiò sul suo seno, in quel momento la mia eccitazione arrivò al limite, era davvero un bel pò di tempo che non facevo sesso, e seppur sapevo di star sbagliando non riuscii a controllarmi.
Mi fece sdraiare sul divano e si mise su di me a cavalcioni, mi tolse la camicia e iniziò a depositare piccoli baci o morsi sul mio petto e di tanto in tanto ritornava con la mano dentro i miei boxer per, secondo me, valutare il livello della mia eccitazione.
Non riuscivo più a trattenermi la tirai per i fianchi e mi misi su di lei che ridacchiò consapevole di avermi provocato fino al margine.
La sua maglietta e i suoi pantaloncini volarono via velocemente e poco dopo li raggiunse il suo reggiseno, palpai avidamente il suo seno, stuzzicandolo morbosamente. Lei mi tolse i pantaloni e i boxer prendendo fra le mani il mio membro e portandolo alla bocca, provai un impeccabile piacere, la ragazza ci sapeva proprio fare. La presi per i fianchi e la allontanai di nuovo da me, adesso toccava a me farla divertire, dopotutto era questo che voleva. Gli tolsi i slip e mi posizionai su di lei, la penetrai senza curarmi di farle male,
d'altronde non era amore, ma semplice sesso.
SONO RIMASTA SENZA PAROLE IN QUESTA'ALTRA SCENA, EL NON SE LO MERITAVA PER NIENTE.

Nuovo recensore
29/12/12, ore 22:31
Cap. 16:

Ok, a El non andava molto a genio Marika, e questo era un bel casino, visto che stasera avrei dovuto passare la serata da solo con la bionda.
Mi passo, più o meno, cento volte per la testa l'idea di darle buca.
Ma soffocavo sempre quell'impulso, infondo a nessuno di noi piacerebbe passare da solo il giorno del proprio compleanno e in più lei non aveva ancora altri amici, visto che era arrivata in questa scuola da pochissime settimane.
Non riuscivo a capire perchè El non la sopportasse per niente, dopotutto non le aveva fatto nulla.
Sbuffai, per la centesima volta.
Perchè dovevo starle simpatico proprio io?
Non poteva andarle a genio Niall, per esempio?
Cercai di smetterla con tutte quelle stupide supposizioni e mi convinsi che El non si sarebbe arrabiata affatto.
MI PIACE LOUIS IN QUESTA PARTE.:>

Nuovo recensore
29/12/12, ore 22:30
Cap. 15:

-Buongiorno.- sentii dire e mi voltai.
-Di buon umore alle 8 del mattino?- domandai e Holly sbuffò.
-Sarà che Eleonor mi sta contagiando.- disse.
-Io ti preferisco quando sei te stessa.- risposi, prendendola per i fiachi e baciandola.
-Mi farai venire il diabete.- esclamò, facendo un gesto con la mano e io risi.
-Questa era pessima, Olivia.- dissi, e mi arrivò subito un ceffone, non uno di quelli finti era vero e bruciava.
-Ahii.- urlai, prendendomi a massagiare la parte colpita.
-Così ti impari.- esclamò Holly fiera di se.
-Che ho fatto?- chiesi scandalizzato.
-Sei il mio ragazzo dovresti dare il buon esempio, non puoi chiamarmi Olivia in pubblico.- rispose ovvia, e io risi.
-Cos'è lui?- sentii chiedere, alzai lo sguardo e Holly si girò, era Harry.
FINALMENTE HARRY LI HA SGAMATI. VOGLIO VEDERE COSA SUCCEDE:>

Nuovo recensore
29/12/12, ore 22:28
Cap. 14:

Era da più di un ora che tentavo di studiare Latino, ma il risultato non era assolutamente dei migliori, mi distraevo continuamente.
Pensavo a Zayn, a quanto era stato dolce il giorno prima e a quanto non capivo la sua gelosia verso Harry.
Perchè si, avevo intuito che era geloso di lui, ma non capivo realmente il perchè.
Gli avevo ripetuto mille volte che noi eravamo semplici amici, o che io ad Harry non interessavo affatto, ma lui continuava a non darmi retta.
Sbuffai sonoramente per la centesima volta in quel noioso pomeriggio e cercai di studiare l'ennesimo incomprensibile paragrafo di quella lingua che ormai non parlava più nessuno.
Passarono pochi minuti che il campanello prese a suonare, guardai il grande orologio appeso alla parete bianca, erano appena le 16.00, chi poteva essere a quell'ora?
Eleonor di sicuro no.
Mi alzai con noia dalla sedia dirigendomi alla porta, magari era il postino.
Appena aprii mi ritrovai davanti non il volto allegro del ragazzo che consegna la posta, ma quello più bello e marcato di Zayn, gli sorrisi istintivamente.
Entrò e insieme andammo nel soggiorno, dove fino a pochi minuti prima stavo 'studiando'.
-Latino?- Chiese Zayn, mentre guardava i miei libri aperti.
-Già.- dissi sbuffando- Che ci fai qua?- mi azzardai a chiedere.
-Se vuoi me ne vado.- mi rispose.
-Ma smettila..- Dissi.
-Vuoi una mano a studiare?- mi chiese.
-Vorresti aiutare tu, me? Davvero? In una materia come il Latino?- chiesi stupita.
-Cosa vorresti dire?- domandò con aria offesa, risi.
-Intendo dire, che secondo me non sei per niente bravo in Latino.-Dissi avvicinandomi a lui e incrociando le braccia dietro il suo collo.
-Mi sottovaluti.- disse Zayn di tutta risposta, poi mi baciò.
Era un bacio pieno di passione, uno di quei baci che ti tolgono il fiato.
-Possiamo far altro, qualcosa in cui sia io che tu siamo abbastanza bravi.- sussurrai, staccandomi di poco dalle sue labbra.
"Possiamo far altro" era un invito a far sesso? Mi stupivo da sola.
Zayn sorrise -Altro?- chiese malizioso.
-Preferisci il Latino?- domandai.
Mi prese per i fianchi sollevandomi da terra e mi portò al piano di sopra, nella mia stanza.
Mi poggio lentamente sul mio letto e si mise su di me, poggiandosi sui gomiti per non farmi peso.
Zayn mi sfiorò il lembo della maglietta dolcemente, cominciando a insinuare le dita sotto il tessuto, carezzandomi il ventre. Io riuscì a sfiorare i suoi addominali ben scolpiti alzandogli un po’ la maglietta. Mi ritrovai improvvisamente le mani di Zayn sul fondoschiena che spinsero il mio bacino verso il suo.
Io mi misi a cavalcioni su di lui, staccandomi momentaneamente dalle sue labbra, e guardandolo con aria maliziosa mentre mi spostava i capelli dal viso e mi fissava dritto negli occhi.
-Il Latino?- chiesi
-Potrà decisamente aspettare.- rispose Zayn, riprendendo a baciarmi.
Subito dopo mi tolse gentilmente la maglietta, lasciandomi in reggiseno, e poggiò entrambe le mani sulla mia schiena alzando appena il busto per potermi baciare meglio. Era un continuo scambio di baci, fino a quando non sparì anche la maglietta di Zayn dal suo petto scolpito.Io cominciai a giocare con la cintura dei suoi jeans, mentre i nostri baci si facevano più intensi. In quel momento probabilmente l’unica cosa che desideravamo era possederci a vicenda.
Spinse appena il bacino contro quello di Zayn, percepire un rigonfiamento nei suoi pantaloni che premeva contro i propri jeans.
Lui cominciò a giocherellare con il gancio del mio reggiseno,togliendomelo dopo pochi secondi. Io ansimai appena, cominciando a sbottonare i pantaloni di lui, mentre sentivo le sue calde labbra sul mio collo e sul seno di tanto in tanto.
Mi tolse i jeans e poi tolse i suoi, rimasimo solo in slip, mentre sentivo ancora quella pressione dai boxer di Zayn, che mi faceva eccitare maledettamente. Cambiammo posizione e lui si posizionò su di me, facendosi spazio tra le mie gambe e sfiorandomi le cosce, mentre si occupava a baciarmi il seno con gentilezza, prima di togliermi gli slip lentamente.
Io portai le mani verso i fianchi di Zayn, togliendo anche i suoi boxer.
Lui mi guardò negli occhi, sembrava cercare uno spiraglio di pentimento, qualcosa che gli impedisse di fare quello che entrambi volevamo facesse, ma ovviamente non lo trovò, ero più che sicura, volevo farlo con lui. Mi stampò un bacio sulle labbra, prima di entrare dolcemente in me e spingendo contro la mia femminilità. Dopo pochi minuti, la camera si riempì già dei nostri gemiti, e dei nostri ansimi. Zayn spinse di più dentro di me, facendo aumentare i miei gemiti. Ci scambiavano baci, in diversi momenti, mentre i nostri corpi erano uniti in un'unica cosa. Io ansimavo sempre più forte, aggrappandomi alle spalle di lui e stringendomi forte al suo corpo, mentre lui si divertiva a baciarmi il collo, succhiandomi appena la pelle mentre si muoveva con un’abile sinuosità dentro di me.
Sembrò durare tutto minuti infiniti, qualcosa che sembrava stesse rimanendo per sempre davvero, fino a quando entrambi non venimmo quasi nello stesso momento, lasciandoci andare in gemiti di piacere mentre le nostre labbra erano attaccate l’una con l’altra. I nostri respiri erano affannati, e dopo qualche altra spinta sentii Zayn uscire da dentro di me, accasciandosi al mio fianco, mi strinsi a lui addormentandomi.
SONO ASSOLUTAMENTE FANTASTICI INSIEME E QUESTA E' LA MIA SCENA PREFERITA:>

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29/12/12, ore 22:27
Cap. 13:

L'ultima ora era appena terminata e io vagavo per i corridoi di quel grande edificio alla ricerca del mio ragazzo, Louis,e del mio migliore amico, Liam.
-El..- mi sentii chiamare, mi voltai incontrando gli occhioni azzurri di Niall.
-Buongiorno Irlandese- Dissi salutandolo.
-Sei di ottimo umore oggi o sbaglio?- Chiese, sorridente.
-Non c'è nessun motivo per cui non lo dovrei essere- risposi sorridendo al biondo che ricambiò il sorriso.
-Hey Zayn!- Urlò,io mi voltai in fondo al corridoio era ben visibile il ciuffo perfetto del moro, si stava avvicinando.
-Niall se urli così ti sentiranno fino al polo Nord.- Lo rimproverai.
-In effetti ha ragione.- mi appoggiò Zayn, che era appena arrivato.
-Ok, scusate- disse il biondo passandosi una mano fra i capelli.
-Finalmente ti ho trovata- disse Louis che era appena arrivato con Harry, io gli sorrisi.
-Hey El, sai dov'è Holly?- chiese Harry, non risposi subito alla domanda del riccio, guardai Zayn prima. Aveva la mascella contratta, segno che provabilmente era geloso, sorrisi spontaneamente.
-Allora?- continuò il riccio, non ebbi il tempo di rispondere che anche Holly e Liam ci raggiunsero.
-Eccola qua.- dissi, indicandola, Holly mi guardava interrogativa, finchè Zayn non le disse:
-Harry ti stava cercando.- Il tono del moro era indecifrabile, come il suo sguardo e Holly capii che era parecchio nervoso.
-Intanto ciao a tutti, eh!- Disse Holly sarcastica- Cosa è successo, Harry?- concluse.
-Nulla, mi chiedevo semplicemente dov'eri.- rispose il riccio, Zayn lo fulminò con lo sguardo e stava per parlare, ma Liam che molto provabilmente aveva capito la situazione, cambiò discorso.
-Allora che si fa di pomeriggio?- chiese, Liam mi stupiva sempre, sapeva interagire nel modo giusto al momento giusto.
-Io devo studiare latino, quella stronza mi ha mandato in presidenza e per punizione domani mi interroga.- sbuffo Holly- Voi?- chiese.
-Io passo l'intero pomriggio con Liam.- dissi, Louis cercò di ribattere ma lo fermai, dovevo assolutamente dedicare del tempo al mio migliore amico.
-Allora, a me non mi resta che passare il pomeriggio con Harry.- sbuffò Louis.
-Mi hai preso per un rimpiazzo?- esordì il riccio, scandalizzato.
-Fattene una ragione, lei è mille volte meglio, Harry- disse Niall, dandogli una pacca sulla spalla all'amico.
Ridemmo tutti.
*

Stavo correndo per tutta la casa dei Payne con Liam dietro che mi inseguiva con un pacco di farina, voleva farmi bianca.
-Liam, ti prego basta!- urlai, salendo su per le scale.
Avevo il fiatone, era da più di un quarto d'ora che mi inseguiva.
-E inutile che scappi, tanto prima o poi ti prendo.- Disse Liam, seguendomi su per le scale.
Non c'è la facevo più, ero esausta, mi fermai al certro del corridoi per riprendere fiato, pochi attimi dopo mi ritrovai piena di farina.
-Te l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare.- disse, il mio carissimo amico(?), mentre rideva.
Mi passai una mano sul viso per togliere la farina dagl'occhi.
-TU!-urlai,puntando un dito verso Liam-Ti rendi conto che sta cosa non si toglierà mai dai capelli?- conclusi, prendendo una ciocca, dei miei lunghi capelli, e portandola vicino al viso.
-Non ti facevo così sofisticata- Esclamò quello fra le risate.
Adesso lo ammazzo, pensai.
-Io non sono sofisticata!- risposi offessa-Sei tu che sei idiota!- conclusi.
-Io idiota? Perchè?- Chiese Liam scandalizzato.
-Perchè sei l'unico ragazzo sulla faccia della terra che ha paura dei cucchiai, forse?- chiesi con tono ovvio.
-Ogniuno ha le sue paure.- sbuffò.
-Allora, vediamo un pò, un altro motivo per cui sei idiota.- Misi una mano sotto il mento e feci finta di pensarci su.-Ah si, ci sono, FORSE PERCHE' RIEMPI LE PERSONE DI FARINA E POI LE ACCUSI DI ESSERE SOFISTICATE?- Urlai, Liam si tappò le orecchie.
-Guarda che se strilli così mi fai diventare sordo.- disse.
-Sarebbe la giusta punizione!- Esclamai.
Liam mi guardava con gl'occhi spalancati.
-Tu mi faresti diventare sordo solo perchè ti ho sporcato i capelli?- domando estrefatto, io annuii sorridente.
AHAHAHHA ADORO QUANDO ELEONOR PIENA DI FARINA URLA CONTRO LIAM.AHAHAHAHAH

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29/12/12, ore 22:26
Cap. 12:

e lezioni erano appena finite, io stavo cercando Zayn, non l'avevo più visto dopo il nostro quasi bacio, volevo chiarire con lui.
Volevo e dovevo capire cosa eravamo.
Avevo controllato ovunque ma niente, sbuffai sonoramente intravedendo il gruppo di Liam, Harry gli altri, c'era anche El con loro, ma il ciuffo di Zayn era assente, mi avvicinai comunque.
-Ciao.- dissi sorridendo
-Che faccia che hai Holly, sembri in crisi.- ed ecco il biondo interferire, ma poi che aveva la sfera degli umori, c'azzeccava sempre.
-Peggio.- dissi sbuffando.
-Oh, che succede carotina- disse El, avvicinandosi.
Feci un passo in dietro e sgranai gl'occhi.
-Com..come mi hai chiamato?- chiesi con un filo di voce, rischiavo lo svenimento.
Tutti iniziarono a ridere, compresa El.
-Carotina non ti piace? hai anche i capelli arancioni.- ed ecco Louis che prende le difese della sua ragazza, vogliono morire entrambi? Oh, che storia dolce!
-Sono rossi, non arancioni-Urlai- Ripeti con me, R-O-S-S-I!- Conclusi, sempre utilizzando un tono alto, Louis e gli altri mi guardavano con una faccia scandalizzata, anche alcuni ragazzi si erano girati ad osservarmi, mentre Niall se la rideva.
-Mi spiegate che avete da guardare- sbuffai, allargando le braccia.
Harry si avvicinò e mi poggiò una mano sulla fronte, poi si voltò verso gli altri e disse.
-Si, è un pò calda, deve avere la febbre.- tutti annuirono convinti.
-Non ho la febbre, sto solo sclerando perchè non trovo Zayn!- dissi quasi urlando esasperata.
Dopo la mia frase tutti mi fissavano con le pupille dilatate.
-Zayn?- chiese Harry.
-Ma quanto sei perspicace riccio, sai dov'è?- Chiesi sospirando, bene ero anche esaurita.
-E' andato a casa, non stava bene a quanto pare.- mi rispose Liam.
-Qual è il suo indirizzo?- chiesi mentre mi procuravo un pezzo di carta e una penna.
-Il suo indirizzo?- ripetè Liam.
-Si, me l'hai detto tu che è a casa..- risposi ovvia, ok la cosa stava degenerando, stavano tutti seriamente messi male.
-Mah..- provò a ribattere Liam.
-Niente mah ragazzino, dalle subito l'indirizzo.ORA.- strillò El, adoravo quando faceva così, mi sentivo capita (?)
Sorrisi soddisfatta, appena Liam mi consegno un foglietto con su scritto ciò che mi serviva, salutai e andai via.
*
Avevo camminato, o per meglio dire corso per circa un quarto d'ora, ma adesso avevo raggiunto il quartiere dove abitava Zayn.
Osservai il foglietto ormai stropicciato che tenevo stretto nella mano, N 017, la casa di Zayn era la N 017.
Non ci misi molto a trovarla, mi fermai vicino alla porta per riprendere fiato, quella corsa mi aveva seriamente stancato.
Era una villetta bianca, a due piani, con molte finestre e balconi. Era meglio di come la immaginassi.
Feci un lungo sospiro e citofonai, mi aspettavo che mi venisse ad aprire sua madre e non sapevo che impressione avrebbe avuto di me.
Sicuramente non ottima, visto che ero completamente sudata, spettinata e stavo suonando il campanello in un orario in cuo non è molto gradevole ricevere visite.
Ma non mi importava.
Si aprì la porta e non mi comparve davanti il viso annoiato e severo della provabile madre di Zayn, ma il volto amichevole di una ragazzina che poteva avere più o meno 15 anni e che somigliava molto al ragazzo che stavo cercando,provabilmente era sua sorella.
-Ciao, cerchi qualcuno?- chiese.
-Emmh, ciao- Gli sorrisi- c'è Zayn?- domandai, ero abbastanza imbarazzata.
-Zayn?- chiese quella inarcando un sopracciglio.
-Emmh si- risposi, ero sicura di non poter reggere un minuto di più, mi sentivo sotto esame.
-Cioè una ragazza carina come te, cerca quel demente di mio fratello, davvero?- chiese scandalizzata, ridacchiando.
Io risi, mi stava già simpatica e in un nano secondo il mio imbarazzo era andato via.
-Finalmente qualcuno che la pensa come me, credo anch'io che Zayn sia un demente, anzi credo sia molto peggio.- dissi ridendo.
-Oddio, dove sei stata in tutto questo tempo?- chiese ridendo la sorella di Zayn.
-Disolito le ragazze gli sbavano dietro come cagnolini, gli urlano che è perfetto e quando mi avvicino per spiegargli che mio fratello è un eterno demente loro mi ridono in faccia e dicono 'dileguati nana' con la loro voce da ochette.- concluse.
Io risi, adoravo già quella ragazza.
-Piacere Holly- dissi porgendo la mano.
-Oh, io sono Waliyha- mi sorrise la ragazza stringendomi la mano.- vieni, Zayn è in camera sua.-
Mi fece entrare, poi mi fece salire le scale e si fermò davanti a una porta di legno.
-Eccoti arrivata, se vuoi picchiarlo chiamami, ti aiuterò- disse la sorella, mostrandomi uno splendido sorriso, sorrideva come Zayn.
-Oh, ma che gentile.- risi.
Waliyha scese le scale, io rimasi a fissare la porta, poi bussai.
-Sto dormendo mamma.- brontolò la voce di Zayn da dentro la camera.
Mi venne da ridere, ma cercai di non farmi sentire.
-Oh, quindi adesso parli nel sonno, povero piccolo.- esclamai, cercando di imitare una voce materna.
Passarono pochi secondi e la porta si aprì.
Uno Zayn in boxer mi annebbiò la vista, dio santo ma mi voleva morta? No, c'è!
-Holly?- chiese quello.
-Ti vestiresti per favore- dissi, non rispondendo alla sua inutile domanda.
-Perchè?- domandò.
-Perchè se resti così i tuo pettorali mi distraggono, e non posso distrarmi- risposi ovvia.
-Perchè?- di nuovo, ma a che gioco giocava?
-Stai partecipando a un torneo dei 'perchè' o cosa?- chiesi, inarcando le sopracciglia.
Rise, ok immaginatevi un Zayn Malik in boxer che vi ride in faccia e un letto a due piazze che si intravede oltre la porta.
#PerversioneTime.
-Che ci fai qui?- Chiese
-Ma nulla, sono venuta a fare visita a tua sorella Waliyha è così simpatica.- risposi, ovviamente scherzavo, ma lui non sembrò afferrare il concetto, infatti sgranò gli occhi.
-Ma sei demente o cosa? e ovvio che sono venuta per te, idiota- sbuffai, era completamente rincoglionito.
-Ok ok, ma vacci piano con i complimenti.- rispose sarcastico.
-Se avessi un minimo di intelligenza sapresti che, i miei non erano affatto complimenti.- esclamai decisa.
-Sei venuta per insultarmi?- chiese esasperato.
-Non proprio..- dissi.
-E allor..- non lo lasciai finire, mi alzai sulle punte e lo bacia.
Era uno di quei baci fantastici, uno di quelli che ti tolgono il fiato, uno di quelli che ti migliorano la giornata.
ADORO QUESTA PARTE DI HOLLY.
HO RISO TANTISSIMO ALL'INIZIO, E POI HOLLY E ZAYN, ERANO DOLCISSIMI.

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29/12/12, ore 22:25
Cap. 11:

ro sorpreso, incantato, estrefatto, ero il ragazzo più felice in quel momento.
Non avrei mai pensato sarebbe stato così facile.
Ma che dici Zayn? Non è stato affatto facile..
Però è stato fantastico, mi sono lasciato andare, ho mandato a far fottere sia la mia arroganza che la mia convinzione, e ho parlato, ho detto quello che pensavo. Non mi ero preparato nessun discorso, anche perchè non potevo credere che l'avrei mai fatto.. io che mi dichiaro a una ragazza, è quasi incredibile. Ma l'ho fatto, l'incredibile è diventato possibile e la mia dichiarazione è riuscita piuttosto bene visti i risultati.
Ora stavo guardando un film pazzesco sul divano del salotto di Liam, peccato che stava per terminare, avrei voluto vederlo tutto, ma niente è meglio di un pomeriggio con la ragazza più fantastica del pianeta.
Che poi, non avrei pensato a un me in questo modo. Cioè non sono mai stato il tipico ragazzo che porta in giro una ragazza, disolito mi limito a togliergli i vestiti e a divertirmi, ma ormai e inutile dire che l'effetto che mi fa Holly mi fa ragionare e reagire in modo totalmente diverso.
-Dove sei stato l'intero pomeriggio?- ed ecco il riccio che iniziava con l'interrogatorio, avrei voluto sbattergli in faccia la verità, avrei voluto dirgli che avevo passato l'intero pomeriggio con la ragazza che gli piace. Ma non lo feci, non volevo vantarmene, stavo bene così, sapendo che domani avrei sfiorato dinuovo quelle labbra perfette.
E ASSOLUTAMENTE DOLCE ZAYN

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29/12/12, ore 22:24
Cap. 10:

Maledizione a me e alla mia linguaccia. Stavo per litigare con Harry,
che poi veramente mi è dispiaciuto il fatto che Zayn non mi avesse baciato?
Sono auto-deludente.
Ero in cortile, mi ero concessa di saltare l'ora di spagnolo, in fondo per una volta non succede nulla. Anche se non è proprio la prima volta che salto una materia, ma dettagli.
-Non dovresti essere in classe.- Disse una voce che avevo imparato a riconoscere.
Rabbrividì ma non lo diedi a vedere,
-Potrei farti la stessa domanda.- dissi, si era seduto vicino a me e aveva acceso una sigaretta.
-Il tuo angelo custode ti lascia saltare le lezioni.- disse serio.
Mi voltai verso di lui, guardava un punto fisso davanti a se, era bellissimo, come sempre.
-Cosa intendi?.- chiesi, non avevo capito.
-Harry ti lascia saltare le lezioni o le salta pure lui per seguirti.- chiese.
-Harry non mi segue.- Il mio tono era serio.
-Perchè non ti metti con lui, non vedi che ti muore dietro.- mi domandò, guardava ancora un punto fisso e talvolta si portava alle labbra la sigaretta, ispirando.
-Adesso me lo dici tu con chi mi devo mettere?- chiesi, era pazzo o cosa?!
-Se piace anche a te.-
-A me non piace lui.- dissi, iniziavo ad innervosirmi.
-A no?- disse, mi infastidiva il fatto che sembrava parlasse con qualcun'altro, guardava da tutt'altra parte.
-No- scandii bene quelle due lettere.
-E chi ti piace?- chiese
-Provabilmente un ragazzo che non lo merita per niente. Io credo che ci dovrebbe stare Harry al posto suo, ma c'è lui. Idiota per quantè si rende odioso. Lui è odioso, la persona più odiosa sulla faccia della terra.- Quando dissi quella frase, non mi riferivo a Zayn, ma non c'era nessun altro ragazzo e qualcosa dentro mi diceva che lo stavo descrivendo, che stavo parlando di lui.
-Se fossi io quel ragazzo me lo meriterei.- Si era voltato finalmente verso di me.
-Ma non lo sei.-Dissi, e mi diedi della bugiarda mille volte, mentalmente.
-Già, non ci vuole molto a capire che mi odi.- si era alzato.
Mi alzai anch'io e lo presi per il polso, lui si girò e mi guardò.
-Io non ti odio.- dissi e ritrassi l'idea di baciarlo, non l'avrei mai fatto.
-Io invece si.- Era serio.
Quelle parole mi gelarono, mi odiava davvero?.
-Che..?- Non sapevo che dire, mi aveva stupita.
-Io ti odio perchè non sei come le altre. Ti odio perchè non sei facile. Ti odio perchè sei diversa. Ti odio perchè non ti fai mettere i piedi in testa. Ti odio perchè mi fai un effetto diverso. Ti odio perchè vorrei farti anch'io lo stesso effetto. Ti odio perchè sei unica al mondo e sono consapevole che se ti perdo non troverò mai una come te. Ti odio perchè so di non poterti perdere, visto che non ti ho. Ti odio perchè mi fai impazzire. Ti odio perchè non ti odio affatto.
Però sono contento di odiarti, sono contento che non sei come le altre, sono contento che non sei una facile perchè lasci il segno, sono contento che sei diversa perchè sei uguale a me, sono contento che non ti fai mettere i piedi in testa da niente e nessuno, sono contento di sapere che sei unica in questo mondo, sono contento di dire che ti odio quando non ti odio affatto perchè fa capire quanto sono disperato, fa capire quanto tu mi fai impazzire, fa capire quanto tu, Olivia Gregger's, mi rendi diverso da ciò che sono, anzi da ciò che volevo far credere di essere.
Non riuscivo a parlare, veramente non riuscivo nemmeno a respirare.
-Non mi piace quando mi chiamano Olivia.- dissi, e mi diedi della stupida.
C'è un ragazzo ti dice una cosa simile e tu rispondi in quel modo? Complimenti Holly, davvero.
-Ah dimenticavo, Odio quando dici di odiare il tuo nome completo perchè è il nome più bello al mondo.- Fini Zayn.
Lo guardai negli occhi, i pozzi neri e profondi erano scomparsi, sembravano più chiari, più accessibili.
Mi sorrise e iniziò ad avvicinarsi alle mie labbra.
SI DEVONO ASSSSOLUTAMENTE BACIARE:>

Nuovo recensore
29/12/12, ore 22:18
Cap. 9:

-Louis.- chiamai sperando mi sentisse.
Lui si voltò, regalandomi uno dei sorrisi più belli al mondo.
Mi avvicinai.
Holly aveva ragione, tutto ciò che stava intorno non aveva senso, la vera armonia l'avrebbero formata le nostre labbra, insieme a milioni di scintille, mentre si sfioravano.
E non resistivo più. Morivo dalla voglia di sapere se sarebbe stato davvero perfetto.
Mi alzai sulle punte, mi avvicinai a lui e attaccai le mie labbra alle sue.
Non fu perfetto.
Fu molto meglio.
SONO BELLISSIMI ASSIEME

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29/12/12, ore 22:18
Cap. 8:

Stavo sistemando con un' immensa lentezza i miei libri nell'armadietto.
Ero così stanca che, avrei dormito 12 ore di seguito. La fisica mi distrugge, mi dissi.
Poi sentii delle mani grandi poggiarsi sui miei occhi.
- Chi sono?.- domandò una voce che avrei riconosciuto fra mille.
-Beh, non saprei.- Dissi, mentendo spudoratamente.
Louis tolse le mani dai miei occhi e mi girò verso se, eravano vicini come la prima volta in cui l'avevo visto, anche il sorriso era come quello di quel giorno, forse più bello.
-Come non mi hai riconosciuto, mi offendi!.- Disse facendo un finto broncio
-No, non è vero non mi sono offeso.- concluse, ridendo.
Risi anch'io.
-Buon Giorno anche a te Louis, di buon umore, oggi?- dissi sarcastica.
-Si, perchè porto fuori a pranzo una ragazza fantastica.- Concluse lui, sorridendo e io mi sentii morire.
Una ragazza fantastica. Chissà che aveva di fantastico quella ragazza.
Cercai di recuperare il dono della parola, e risposi.- Wow, sono felice per te.- Ma il mio tono era tutto, tranne che felice.
-Sai chi è la ragazza fantastica di cui parlo?- Mi chiese.
-No.- risposi ovvia.
-TU.- Quasi urlò sorridendo.
Sbattè le palpebre diverse volte, non era possibile!
Stavo provabilmente sognato, maledetti sogni che sembrano così reali, alla fine quando ti svegli ti lasciano una delusione dentro, che non svanisce.
-Hey El, sei su questo mondo?.- mi richiamò Louis.
Eppure sembrava così reale, accidenti a me e alla mia bizzarrà fantasia.
-No, Louis sto dormendo, ma sta tranquillo, la sveglia suonerà a momenti.- risposi seccata.
Louis scoppiò a ridere.- Ma che dici, allora ci esci con me o vuoi continuar a credere di star dormento?- Sgranai gl'occhi, non era un sogno.
-Vabbene!!.- dissi sorridendo.
AHAHAHAHHAHA ELEONOR MI FA RIDERE TANTISSIMO AHAHHAA