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Cause you are amazing just the way you are
di federicaMalik
Rientrai in casa, erano quasi le otto di sera e un Eleonor abbastanza preoccupata mi venne incontro, caspita mi ero completamente scordata di avvisarla della mia assenza. |
Non ci potevo credere. Lei che baciava lui, lei che poteva avere di meglio, lei che poteva avere me. |
Eravamo arrivati da Nando's da una manciata di secondi. Ci eravamo seduti e avevamo ordinato. Ero davvero contenta di passar un pò di tempo con Harry, magari saremmo diventati buoni amici, mi piaceva la sua conpagnia e poi grazie a lui mi ero liberata di Zayn. Ecco che, quel ragazzo, senza un motivo valido, entrava a far parte dei miei pensieri occupando tutti i spazi della mia mente, sentii una sedia spostarsi nel nostro tavolo, alzai lo sguardo puntandolo in quello divertito e strafottente di Zayn Malik. |
-Hai perso il dono della parola, o ti hanno fatto una breve descrizione del sottoscritto e hai abbandonato l'idea di fare la saputella con me?- le sue parole mi fecero infuriare e diventare rossa dalla rabbia, cosa gli faceva credere che IO mi fossi informata su di lui, e soprattutto come poteva credere che io avessi paura di lui. |
Entrai in classe qualche minuto prima del suono della campana, cercando un pò di tranquillità. Ero letteralmente scappata di casa, Eleonor continuava, dal pomeriggio precedente, a raccontarmi di un certo ragazzo dagli occhi bellissimi di nome Louis, che aveva scontrato per caso prima di entrare in classe. Aveva illustrato, in un lunghissimo epilogo, tutte le emozioni e sensazioni che, quel ragazzo, con un semplice sorriso, le aveva regalato. Ascoltando disgustata il suo monologo ero arrivata a credere che il suo cervello si fosse preso una bella vacanza alla Hawaii, perchè è semplicemente impossibile innamorarsi di un ragazzo con cui hai scambiato al massimo 2-3 frasi. Io non credevo ai colpi di fulmine, perchè semplicemente le persone non sono mai come si vede dall'apparenza, molte volte i soggetti peggiori si nascondono dietro a visi angelici. Quest' ultimo pensiero mi aveva fatto ricordare di quel ragazzo con la pelle ambrata del giorno prima, io li conoscevo quelli come lui, tutti dannatamente belli e tutti estremamente pieni di se, egocentrici, egoisti, puttanieri, insopportabili, montati e bellissimi. Perchè si, anche se non lo avrei mai ammesso ad alta voce, quel ragazzo era decisamente meraviglioso, la natura con lui era stata più che gentile: aveva una pelle ambrata, una cresta nera e un fisico perfetto, ma la cosa che mi colpiva di più erano i suoi occhi, pozzi profondi, osservandoli ti ci perdi. Già da subito, appena entrato in classe l'avevo visto splendido, ma poi si era rivolto a me con quel tono, e con quel sorriso strafottente, facendomi scordare, definitivamente, della sua bellezza. Mi risvegliai dai miei pensieri quando qualcuno, molto bruscamente, si era seduto vicino a me nel banco, senza spostare lo sguardo dalla finestra dissi sarcastica: " non avrai mica scordato la finezza sul comodino, stamattina". Sentii una risata leggera e spenzierata rimbombarmi nelle orecchie, girai il capo, quanto bastava, per ritrovarmi davanti una marea di ricci e due occhioni verdi che mi scrutavano divertiti, ma erano tutti belli i ragazzi di quella scuola? Se lo avrei saputo, mi sarei trasferita prima a Londra. Lascia sfogare i miei pensieri per pochi secondi poi mi concentrai sul riccio, che d'un tratto era diventato serio, e mi guardava attentamente. Alla fine della sua radiografia esclamò fiero "Però sei proprio una gran strafiga." continuava a guardarmi, aspettando provabilmente un " grazie" con il tono emozionato e eccitato, ma dopo che io assimilai la sua affermazione alzai entrambe le sopracciglia e sbuffai, tornando a guardare la finestra. "Hey, non sarai mica allergica ai complimenti, non è questa la reazione giusta". Ero decisa a non rispondere alla sua affermazione, ma nello stesso secondo in cui l'aveva detta, mi era venuta in mente una risposta azzardata, fin troppo per quel momento, e sarebbe stato stupido rimanere in silenzio. Quindi mi girai verso di lui e dissi cauta con un sorrisino sulle labbra " non è la reazione quella sbagliata, ma la ragazza", lui mi fissava, provabilmentente non aveva afferrato il senso delle mie parole, e il suo sguardo mi invitò a continuare, presi un sospiro e conclusi " se volevi una reazione da ragazzina alle prime armi alle prese con crisi ormonali, beh ai sbagliato persona, quindi in questo caso non ho sbagliato io a reagire, ma tu a scegliere con cui attaccare bottone." conclusi quella frase estremamente fieri di me. Lui, che dopo la mia spiegazione aveva afferrato il concetto, si affrettò a rendersi meno odievole " Ok ok, tranquilla, dicevo solo che ti trovo molto carina, ma non ti scaldare. Non proverò ad attac |
Ero di un ritardo inaccettabile, l'ora della vecchia strega perennemente mestruata, conosciuta anche come la professoressa Mars, era iniziata da già 20 min. e io ancora, non ero arrivato in classe. Raggiunsi la porta in legno, col fiatone per la corsa, e l'aprii lentamente, appena fu del tutto spalancata, gli occhi infuocati della Mars mi incenerirono a vita, per aver interrotto la sua, interessantissima (?), lezione. "Malik, non si smentisce mai lei, vero?" mi ruggi contro la vecchia ancora perennemente mestruata. Io, che adoravo vederla infuriata, feci spalluce e sorrisi beffardo, ebbi il piacere di vedere il viso della mia carissima professoressa diventare di un rosso intenso, e poi le sentii urlare un " vada al posto, veloce" fra i denti. Mi decisi a raggiungre il mio banco complimentandomi da solo per la mia nobile qualità di far infuriare quella donna, smisi di complimentarmi quando davanti ai miei occhi mi ci si presentò il MIO banco, nelle ore di lettere da ormai 4 anni, occupato. Non era mai successo, mai nessuno aveva osato occupare il mio territorio, mi avvicinai di più e sorrisi strafottente alla bella rossa che mi si presento davanti, appuntandomi di doverla far diventare una tacca del letto Malik, lei mi guardò impassibile, prima di inarcare un sopracciglio. Sospirai e dissi cauto " Sarai nuova, e quindi non lo sai, prò questo è il mio banco, fa parte del mio territorio, e tu, come tutti, non ti puoi avvicinare, quindi ti dò due minuti per evaporare" terminai la frase molto lentamente calcando sull'ultima parola, giusto per rendere l'idea, lei mi osservò a lungo con un aria annoiata e poi disse, fredda " Non te lo sarai mica comprato? quindi non vedo perchè dovrei cedere a te il mio posto!" la guardai sgranando gli occhi, e anche i ragazzi a torno a noi fecero lo stesso, mai nessuno, e dico mai, era stato così sgarbato con me, respirai a fondo annullando l'idea di sbatterla al muro e dissi con tono scocciato, " Non capisci bene? evapora ragazzina". Stava pr ribattere a tono, ma la professoressa ci interruppe, mandandomi cordialmente in presidenza, abbandonai l'aula segnandomi di dovergliela far pagare a quella rossa impertinente. |
Come prologo è moolto bello:> scrivi bene. molto bene, complimenti ^^ |
BUON NATALE ANCHE ATE, TESORO. UN PO' TARDI MA VA BE' |
NON C CREDO. |
GBFV HBFND AMO LA LOTTA DI CUSCINI. |
AHAHHAHA AMO LA GIF<': |
:QQQQQQQQQQQQ.. Harreh deoo.AHAHHAHAHA |
poovvvvvvvvvvvvvvera El..nonono Non mi piace questaa parte D: |
d'altronde non era amore, ma semplice sesso. |
O POOOOOOR HARREH.DIO ME DESPEACE. E PARLO COME UNA COJONA. OH SO OH SO- ahahahhahahahha-lol SORRY ME, PLEASE. |