Recensioni per
Volere è potere
di mareggiata
Molto carino e simpatico, soprattutto per come agisce Alain...ma quella malinconia di fondo per Andre' che ha avuto un matrimonio a meta` non mi abbandona... |
Una cerimonia molto particolare, abbellita dalla scanzonataggine di Alain; ciò che conta è che le loro promesse siano suggellate dall'amore. |
è carina come soluzione :) |
Ed eccomi arrivata al fatidico capitolo 2... e la premessa è d'obbligo: la scena erotica è piuttosto "ardita", ma non volgare, anzi, si percepisce la tua intenzione di mostrare la profonda complicità e intesa, non solo sessuale, tra due giovani innamorati, ormai amanti da tempo. Certo, confesso che un po' ho faticato a riconoscerli, così " a freddo", soprattutto per l'estremo grado di confidenza reciproca evidentemente raggiunta, che li porta ad esternare con una facilità estrema quei sentimenti e quelle emozioni che nell'anime riescono ad esprimere solo alla fine, tra l'altro più con gli sguardi che con le parole (a parte quel mirabile "quando sono con te sento di vivere" che ancora adesso mi dà i brividi). Questo è però un mio limite, proprio perché tu parti da un rapporto consolidato che ha ormai operato in loro dei profondi cambiamenti, e che li pone in una dimensione più umana e comune, piuttosto che fuori dall'ordinario come sono abituata a pensarli. Riguardo alla scena hot, tralasciando il capolavoro di quella bravissima Autrice che amiamo entrambe e che riesce a trasformare ogni amplesso in pagine e pagine di poesia, ammetto di preferire le scene dove si descrive fino a un certo punto e poi si lascia un po' più all'immaginazione, senza indugiare nel dettaglio... per intenderci quel " con la mano sinistra le sfiora la caviglia della gamba a lui prossima e, piano, la fa risalire in una dolce carezza lungo la parte interna della gamba, mentre con il naso si avvicina al suo collo per aspirare l'odore di lei" è di una sensualità unica, mi ha fatto veramente trattenere il fiato, più di altri passaggi maggiormente espliciti, e ugualmente ben scritti. Ovviamente non è una critica, ma una considerazione del tutto personale! Riguardo al "dopo", mi ha intenerito questa Oscar che non può fare a meno di Andrè, del suo contatto, che cerca di prolungare fino all' ultimo istante; ma arriva l'amaro momento del distacco, con quella porticina che si apre di nuovo e poi si chiude, lasciando Oscar a percepire " la vastità di quel letto troppo grande e ormai già diventato freddo..." . Frase intensa e malinconica, più eloquente di mille parole... |
Ciao Lucia... riprendendo il titolo della tua ff, volere è potere... e così eccomi qui, era il minimo che potessi fare (anche se prego il Cielo di non fare confusione con altre storie e scrivere qualche "sfondone"!). Inizio dal primo capitolo a lasciarti qualche impressione, perché a suo tempo mi era piaciuto e mi aveva spinto a proseguire... Qui ci presenti Andrè, seguendo il flusso un po' disordinato di pensieri inframezzati a ricordi. È un Andrè più sicuro, che guarda la sua vita "prima" quasi con distacco; s' intuisce la sua sofferenza del passato ma anche la spensieratezza delle sue "scappatelle" di gioventù (cosa che ritengo assolutamente plausibile). E s' intuisce già che è cambiato molto il rapporto con Oscar, ancor prima che arrivi alla porticina... io forse ci avrei giocato di più per lasciare quel pizzico d'incertezza che non guasta mai, ma nell'insieme il capitolo è gradevole. Della sua brevità non mi cruccerei: a parte che lo considero una sorta di prologo e quindi non è fondamentale che sia lungo, inoltre parto sempre dalla convinzione che sia meglio un capitolo corto, ma ben scritto, piuttosto che uno interminabile, pieno di errori o di inutili giri di parole.. la concisione spesso è un pregio, non un difetto....e te lo dice una che di solito non se lo ricorda nelle sue prolisse recensioni. Un bacio e a presto. |
Come nel primo capitlo mi ha affascinato l'idea del pertugio, qui continuo a trovare molto intenso il gioco di porte (aperte o chiuse) e i sentimenti che nascondono, cullano e poi separano... Leggendo i miei scritti, ti sarai accorta che lascio poco spazio a descrizioni così minuzione (sai di cosa parlo, ehehehe), preferendo qualcosa di più allusivo, per quanto mi riguarda... Devo però farti i complimenti per non essere mai scaduta nel volgare! Quindi brava per esserti tenuta magistralmente sul filo... A questo punto, chiusa una porticina, come si suol dire, si apre un portone... Mi riservo di leggere il seguito! |
"Apre piano la porta che dà direttamente nell'anticamera degli appartamenti di Oscar"... mi piace l'immagine di André che, nel passaggio tra una stanza e l'altra, il passaggio segreto che porta alla stanza di Oscar e al suo cuore, si sofferma un attimo a ricordare. Un Andrè che dipingi in modo decisamente diverso da quello che siamo abituati a vedere e a pensare. Un André più consapevole del proprio corpo maschile e delle proprie necessità... Un André probabilmente più vero di quello che amo idolatrare, casto e fedele nel corpo e nello spirito al suo unico grande amore... Più ammiccante, direi. Un inizio breve, una sorta di prologo che proprio per questo suo essere "introduzione" non necessita di essere più lungo di quello che è... |
oooh è giusto che provi anche lei un assaggio di cosa potrebbe essere perdere quel ragazzo, mica sempre solo il povero André che si strugge per lei... |
Cara Lucia, mi hai spiazzato, perché il capitolo è veramente molto bello nell'analisi del loro percorso di vita. Sinceramente ho poco da aggiungere a parte il fatto che sei stata precisa e attenta sia nel caso di Oscar che di André. Indubbiamente bisogna riconoscere il Generalissimo come fautore di tutto questo e anche io mi sono sempre chiesta come non gli fosse mai venuto in mente che questo rapporto potesse evolversi in modo imprevedibile. Mi incuriosisci sempre di più...cosa sta per succedere? |
Che bel capitolo! |
Mi è piaciuto tanto questo capitolo, così riservato dopo il chiocciare delle cameriere del precedente. Soprattutto mi è piaciuto il dialogo intimo e personalissimo che Oscar ha col proprio corpo durante quel meraviglioso bagno profumato: il tempo del dissidio con le sue forme di donna è finito, la nuova Oscar, la donna che vuol essere bella e desiderabile per il suo compagno è tutta lì, nella cura che dedica alla sua toeletta, nell'abito decisamente femminile che ha scelto, nei fiori tra i capelli...scelte meravigliosamente in armonia con la vita che la aspetta da quella sera, almeno tra le mura di Palazzo. Davvero molto intenso anche il momento di commozione di Madame quando vede per la prima volta sua "figlia". Ma ora bisogna sbrigarsi, che quel povero ragazzo la sta aspettando, saranno malcontati una ventina d'anni che la attende, non è il caso di farlo aspettare oltre... Bravissima Lucia, continua così! Un abbraccio e a presto! |
Bello questo flashback che ci offre la possibilità di collocare all'interno della storia il ruolo di Alain e Fersen. In realtà, ammetto che quando avverto la loro presenza non sto mai tranquilla. Nel caso di Fersen credo che si capisca il perché (e qui credo che Oscar si sia scansata l'umiliazione del ballo). Discorso a parte merita Alain, che tollero solo nella figura di "amico" e non di "antagonista" di André. Quindi, non ti nascondo che mentre leggevo della sua curiosità crescente di conoscere questa donna che aveva rubato il cuore del suo amico mi è venuto un attacco d'ansia....vuoi vedere che anche Lui ne rimane colpito????? |
Quale piano avrà architettato Oscar per poter vivere tranquillamente il suo rapporto con André? |
Oh santo cielo!!!!! Come ai descritto oscar sembra bellissima. *Non so che darei per vederla veramente* ah il grandier non crederà ai suoi occhi. Ciaoo |
Hai reso molto bene, secondo me, l'immagine di questa Oscar che si sta preparando al tanto lieto, ma soprattutto atteso evento: il suo apparire finalmente donna, anche solo per poco, agli occhi del mondo è stato descritto in modo molto coerente al suo personaggio, caratterizzando una Oscar che finalmente non desidera più mortificare la sua femminilità, ma anzi che desidera scoprirne, come dici tu, tutti gli aspetti che finora si è persa. |