Recensioni per
Volere è potere
di mareggiata

Questa storia ha ottenuto 872 recensioni.
Positive : 864
Neutre o critiche: 8 (guarda)


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Recensore Master
26/04/15, ore 20:52

Molto carino e simpatico, soprattutto per come agisce Alain...ma quella malinconia di fondo per Andre' che ha avuto un matrimonio a meta` non mi abbandona...

Recensore Master
26/04/15, ore 20:21

Una cerimonia molto particolare, abbellita dalla scanzonataggine di Alain; ciò che conta è che le loro promesse siano suggellate dall'amore.

Recensore Master
25/04/15, ore 23:38

è carina come soluzione :)
Alla fine se è stata cresciuta come un uomo magari non sente nemmeno l'esigenza di sposarsi...
Sul padre di Oscar non so mai che pensare: non pare cattivo... secondo me le voleva bene, ma era completamente pazzo!

Sono tanto contenta di leggere una storia in cui non muore :) perché non muore vero? eh?
Brava1

Recensore Master
25/04/15, ore 00:09

Ed eccomi arrivata al fatidico capitolo 2... e la premessa è d'obbligo: la scena erotica è piuttosto "ardita", ma non volgare, anzi, si percepisce la tua intenzione di mostrare la profonda complicità e intesa, non solo sessuale, tra due giovani innamorati, ormai amanti da tempo. Certo, confesso che un po' ho faticato a riconoscerli, così " a freddo", soprattutto per l'estremo grado di confidenza reciproca evidentemente raggiunta, che li porta ad esternare con una facilità estrema quei sentimenti e quelle emozioni che nell'anime riescono ad esprimere solo alla fine, tra l'altro più con gli sguardi che con le parole (a parte quel mirabile "quando sono con te sento di vivere" che ancora adesso mi dà i brividi). Questo è però un mio limite, proprio perché tu parti da un rapporto consolidato che ha ormai operato in loro dei profondi cambiamenti, e che li pone in una dimensione più umana e comune, piuttosto che fuori dall'ordinario come sono abituata a pensarli. Riguardo alla scena hot, tralasciando il capolavoro di quella bravissima Autrice che amiamo entrambe e che riesce a trasformare ogni amplesso in pagine e pagine di poesia, ammetto di preferire le scene dove si descrive fino a un certo punto e poi si lascia un po' più all'immaginazione, senza indugiare nel dettaglio... per intenderci quel " con la mano sinistra le sfiora la caviglia della gamba a lui prossima e, piano, la fa risalire in una dolce carezza lungo la parte interna della gamba, mentre con il naso si avvicina al suo collo per aspirare l'odore di lei" è di una sensualità unica, mi ha fatto veramente trattenere il fiato, più di altri passaggi maggiormente espliciti, e ugualmente ben scritti. Ovviamente non è una critica, ma una considerazione del tutto personale! Riguardo al "dopo", mi ha intenerito questa Oscar che non può fare a meno di Andrè, del suo contatto, che cerca di prolungare fino all' ultimo istante; ma arriva l'amaro momento del distacco, con quella porticina che si apre di nuovo e poi si chiude, lasciando Oscar a percepire " la vastità di quel letto troppo grande e ormai già diventato freddo..." . Frase intensa e malinconica, più eloquente di mille parole...

Recensore Master
23/04/15, ore 14:16

Ciao Lucia... riprendendo il titolo della tua ff, volere è potere... e così eccomi qui, era il minimo che potessi fare (anche se prego il Cielo di non fare confusione con altre storie e scrivere qualche "sfondone"!). Inizio dal primo capitolo a lasciarti qualche impressione, perché a suo tempo mi era piaciuto e mi aveva spinto a proseguire... Qui ci presenti Andrè, seguendo il flusso un po' disordinato di pensieri inframezzati a ricordi. È un Andrè più sicuro, che guarda la sua vita "prima" quasi con distacco; s' intuisce la sua sofferenza del passato ma anche la spensieratezza delle sue "scappatelle" di gioventù (cosa che ritengo assolutamente plausibile). E s' intuisce già che è cambiato molto il rapporto con Oscar, ancor prima che arrivi alla porticina... io forse ci avrei giocato di più per lasciare quel pizzico d'incertezza che non guasta mai, ma nell'insieme il capitolo è gradevole. Della sua brevità non mi cruccerei: a parte che lo considero una sorta di prologo e quindi non è fondamentale che sia lungo, inoltre parto sempre dalla convinzione che sia meglio un capitolo corto, ma ben scritto, piuttosto che uno interminabile, pieno di errori o di inutili giri di parole.. la concisione spesso è un pregio, non un difetto....e te lo dice una che di solito non se lo ricorda nelle sue prolisse recensioni. Un bacio e a presto.

Recensore Junior
22/04/15, ore 21:48

Come nel primo capitlo mi ha affascinato l'idea del pertugio, qui continuo a trovare molto intenso il gioco di porte (aperte o chiuse) e i sentimenti che nascondono, cullano e poi separano... Leggendo i miei scritti, ti sarai accorta che lascio poco spazio a descrizioni così minuzione (sai di cosa parlo, ehehehe), preferendo qualcosa di più allusivo, per quanto mi riguarda... Devo però farti i complimenti per non essere mai scaduta nel volgare! Quindi brava per esserti tenuta magistralmente sul filo... A questo punto, chiusa una porticina, come si suol dire, si apre un portone... Mi riservo di leggere il seguito!

Recensore Junior
22/04/15, ore 21:45

"Apre piano la porta che dà direttamente nell'anticamera degli appartamenti di Oscar"... mi piace l'immagine di André che, nel passaggio tra una stanza e l'altra, il passaggio segreto che porta alla stanza di Oscar e al suo cuore, si sofferma un attimo a ricordare. Un Andrè che dipingi in modo decisamente diverso da quello che siamo abituati a vedere e a pensare. Un André più consapevole del proprio corpo  maschile e delle proprie necessità... Un André probabilmente più vero di quello che amo idolatrare, casto e fedele nel corpo e nello spirito al suo unico grande amore... Più ammiccante, direi. Un inizio breve, una sorta di prologo che proprio per questo suo essere "introduzione" non necessita di essere più lungo di quello che è...

Recensore Master
22/04/15, ore 21:36
Cap. 6:

oooh è giusto che provi anche lei un assaggio di cosa potrebbe essere perdere quel ragazzo, mica sempre solo il povero André che si strugge per lei...
Golosa comuqnue la ragazza, eh! E pure buongustaia :)

E bella la scena rovesciata: lui che le dice le stesse cose, che l'ha amata per venti anni, e lei che gli salta addosso!

M'è venuto da ridere quando ho leto che glielo hai fatto fare nella stanzetta di André!!!!! Deve essere un posto molto... interessante... intimo... caldo... o in cui l'atmosfera tende a riscaldarsi.

Ma... che dirà al generale la povera Oscar?

Recensore Master
22/04/15, ore 19:53

Cara Lucia, mi hai spiazzato, perché il capitolo è veramente molto bello nell'analisi del loro percorso di vita. Sinceramente ho poco da aggiungere a parte il fatto che sei stata precisa e attenta sia nel caso di Oscar che di André. Indubbiamente bisogna riconoscere il Generalissimo come fautore di tutto questo e anche io mi sono sempre chiesta come non gli fosse mai venuto in mente che questo rapporto potesse evolversi in modo imprevedibile. Mi incuriosisci sempre di più...cosa sta per succedere?

Recensore Master
19/04/15, ore 22:11

Che bel capitolo!
Tratti tante cose... brava!

Mi spiace, ti avviso, ma qui tempo che ti copierò, involontariamente: penso anche io che André si senta in debito verso il Generale... e penso pure io la storia delle etichette che lei si sente affibbiare... e mi sono chiesta se si chiede se le piacciano le ragazze (ma la tua Oscar no, su questo è sicura)

Brava brava brava, mi sono divertita tantissimo!!!!!!

Aggiungo alcune cose...
Questa cosa dell'insicurezza davanti al padre mi piace assai...
E pure André che scopre il desiderio - tra l'altro Oscar veste da uomo, con dei pantaloni aderenti... va bene che forse quella era una società più interessata al... piano di sopra, ma... Oscar doveva essere comunque un gran bel vedere...
E pure André che in fondo apprezza il Generale, pur capendo che un pazzo - alla fine gli deve molto e lo sa.
E pure il generale che sembra non capire cosa sarebbe potuto capitare... o pensa che a furia di dire ad Oscar che è un uomo lei finisca per crederci? O pensa che non disonorerà la sua famiglia restando sempre sola?(alla fine non può sposarsi come uomo e non può avere amanti come donna)

Nella tua storia sono molto innamorati ed è un piacere; ed è un piacere pure essersi tolti dai piedi la sfiga della cecità...
(Recensione modificata il 22/04/2015 - 09:26 pm)

Recensore Master
19/04/15, ore 16:21
Cap. 17:

Mi è piaciuto tanto questo capitolo, così riservato dopo il chiocciare delle cameriere del precedente. Soprattutto mi è piaciuto il dialogo intimo e personalissimo che Oscar ha col proprio corpo durante quel meraviglioso bagno profumato: il tempo del dissidio con le sue forme di donna è finito, la nuova Oscar, la donna che vuol essere bella e desiderabile per il suo compagno è tutta lì, nella cura che dedica alla sua toeletta, nell'abito decisamente femminile che ha scelto, nei fiori tra i capelli...scelte meravigliosamente in armonia con la vita che la aspetta da quella sera, almeno tra le mura di Palazzo. Davvero molto intenso anche il momento di commozione di Madame quando vede per la prima volta sua "figlia". Ma ora bisogna sbrigarsi, che quel povero ragazzo la sta aspettando, saranno malcontati una ventina d'anni che la attende, non è il caso di farlo aspettare oltre... Bravissima Lucia, continua così! Un abbraccio e a presto!

Recensore Master
19/04/15, ore 10:59

Bello questo flashback che ci offre la possibilità di collocare all'interno della storia il ruolo di Alain e Fersen. In realtà, ammetto che quando avverto la loro presenza non sto mai tranquilla. Nel caso di Fersen credo che si capisca il perché (e qui credo che Oscar si sia scansata l'umiliazione del ballo). Discorso a parte merita Alain, che tollero solo nella figura di "amico" e non di "antagonista" di André. Quindi, non ti nascondo che mentre leggevo della sua curiosità crescente di conoscere questa donna che aveva rubato il cuore del suo amico mi è venuto un attacco d'ansia....vuoi vedere che anche Lui ne rimane colpito?????
Sembrerebbe di no e quindi posso continuare a leggere tranquillamente :-). È un mio limite personale, lo riconosco. Concordo che Oscarina non si sarebbe mai accontenta al ruolo di amante del conte...indubbiamente mirava al suo cuore in modo esclusivo. Mi è piaciuto molto come hai gestito questo capitolo. Pur lasciando ancora la curiosità su quale sia questo piano segreto che sconvolgerà il generalissimo, hai posto l'attenzione su altri avvenimenti importanti, chiarificatori, mantenendo alta l'attenzione sul prossimo capitolo. bravissima!

Recensore Master
19/04/15, ore 09:20

Quale piano avrà architettato Oscar per poter vivere tranquillamente il suo rapporto con André?
Lei fa indubbiamente sul serio e quando "vuole" una cosa fa di tutto per ottenerla. Tirare in ballo un figlio mi da un ulteriore prova di quello che Loro mi trasmettono, cioè un rapporto consolidato, un amore che vuole essere vissuto fino in fondo e non si può di certo accontentare dei ritagli di tempo tra un ricevimento ed un altro. Sono convinta anch'io che il Loro non sarebbe stato un amore clandestino. Volo al prossimo capitolo incuriosita da quanto letto.

Recensore Junior
18/04/15, ore 22:56
Cap. 17:

Oh santo cielo!!!!! Come ai descritto oscar sembra bellissima. *Non so che darei per vederla veramente* ah il grandier non crederà ai suoi occhi. Ciaoo

Recensore Junior
18/04/15, ore 21:48
Cap. 17:

Hai reso molto bene, secondo me, l'immagine di questa Oscar che si sta preparando al tanto lieto, ma soprattutto atteso evento: il suo apparire finalmente donna, anche solo per poco, agli occhi del mondo è stato descritto in modo molto coerente al suo personaggio, caratterizzando una Oscar che finalmente non desidera più mortificare la sua femminilità, ma anzi che desidera scoprirne, come dici tu, tutti gli aspetti che finora si è persa.
Molto bella anche la parte nella quale confessa che in passato, soprattutto durante l'adolescenza, lei non si sentisse minimamente a suo agio nel suo corpo, mentre ora, con il passare del tempo, ma soprattutto grazie ad André, lei abbia imparato ad accettare la sua natura, nonché ad apprezzare le forme del suo corpo.
Le fasce per il suo seno sono state presentate non come elemento di tortura e di mortificazione della sua femminilità, come spesso accade, bensì come indumento intimo necessario per agevolarla nei suoi movimenti, ma soprattutto nelle sue attività (in effetti andare a cavallo e duellare con il seno libero non credo debba esser molto comodo...), dando loro un'immagine più funzionale, e meno simbolica, che però ho sinceramente molto apprezzato.
A presto