All’improvviso chiuse gli occhi un istante, e quando li riaprì, i suoi capelli non erano più biondi e mossi, ma lisci e lucenti, neri come la morte. Gli occhi, prima azzurri, ora erano due pozzi neri senza fondo, spietati, senz’anima. Il simbolo, da nero che era, spiccava scarlatto e ardente sulla pelle della ragazza.
E nell’istante in cui ebbe aperto gli occhi, seppe che il Rito era concluso.
Spiccò il volo e scomparve nella notte, bella, dannata e colpevole, come solo un Angelo della morte può essere.