Sarah era 'strana', ecco come la definivano. Non le era mai piaciuta la realtà in cui era costretta a vivere, piena di persone false ed ipocrite. No, non faceva al caso suo. Lei era diversa. Era timida e tendeva a chiudersi in sé stessa, ma nessuno l’aveva capito. Per gli altri era solo un’asociale. Un’asociale perché non era la solita ‘ragazza facile’. Un’asociale perché amava starsene a casa a leggere, piuttosto che uscire e passare la notte in discoteca. Viveva la sua vita senza permettere a nessuno di intromettersi e scoprire qualcosa in più su di lei, era molto riservata. Nessuno riusciva mai a capire se fosse felice o triste, i suoi occhi non lasciavano trasparire nessuna emozione, erano vuoti.