Frank è in vacanza come ama definirsi lui, una vacanza che assomiglia tanto a una fuga, e incontra Gerard, un mezzo vagabondo che abita nei gradini di una piazza sperduta. E forse Frank può imparare qualcosa sul valore dei sogni che vale la pena seguire, sui luoghi da trovare e sulla libertà di poter essere ciò che si vuole.
-Sai che è una cosa assurda vero?- lo informò ad ogni buon conto, sia mai che il ragazzo ritenesse normale fare una cosa del genere.
L’aveva detto con una tale tranquillità che pareva pensarlo.
L’altro si mise a ridere, guardando il cane e accarezzandogli la testa.
-Tranquillo ne sono consapevole.- rispose, guardandolo poi di sottecchi, gli occhi verdi appena visibili da sotto la cortina di capelli nerissimi.
-Devo chiamare anche te con un nome diverso ogni giorno?- aggiunse poi, sorridendo come se il pensiero in realtà lo divertisse enormemente