[...] Le tue ferite le vedo, quelle cicatrizzate e quelle ancora aperte, quelle di cui ti vergogni ,quelle di cui non vuoi parlare, quelle infette che temi ti marciranno nel petto. Le vedo tutte e vorrei poterle curare una ad una, con il tempo che questo richiede. Non hai mai capito davvero cosa avrei dato per poterti stare accanto e vederti sorridere davvero, come avevi fatto a quella festa di paese, sotto le luci delle lanterne. Il tuo voltarti indietro e guardarmi, gli occhi colmi di stelle, i capelli davanti al viso rilassato e il profumo dell'estate a riempirci il petto. [...]