Interessante come alla fine Oren si sua adattato alla sua identità di fabbro!
E questo zio Haren ... sembra proprio una pecora nera della famiglia, ma sembra anche disposto a lasciare un margine di trattativa a suo nipote. Dopo averne ignorato l'esistenza per chissà quanti anni...
Capitolo carino, complimenti!

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Interessante questo flashback sull'infanzia di Oren! A parte la visione davvero distorta del povero Mythey che ha la madre, bella carognata quella del padre: come se un bambino potesse sollevare una spada che perfino un adulto fatica a gestire, e soprattutgo come se non potesse rendersi conto della fregatura!
No, okay, tutta la sua infanzia è stata una sfilza di fregature: neanche la passione per la lettura gli è stata permessa! Adesso vedo dove abbia la possibilità di legare con Joyce!
E decisamente deprimente la fine, direi.
Capitolo con approfondimenti davvero interessanti, complimenti!

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Sempre interessanti le notizie sulla storia passata di questo mondo, dato che influisce così pesantemente sulla situazione attuale ma lo notizie sono così frammentarie e contraddittorie che i nostri eroi devono impicciarsi per cavarne un ragno dal buco. E mi piace vedere anche come le vicende di alcuni personaggi vengano riferite ad altri con relativa confusione!
Una convocazione dei Trenta Tiranni? Mo' le cose iniziano a mettersi male ...
Ancora complimenti per un bel capitolo!

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In effetti queste leggi fanno abbastanza schifo. E Joyce deve anche rendersi conto che le cose nella sua patria Valonde non dovevano essere tanto meglio, per non conoscere nessuno che non fosse affiliato a un circolo e sentire il re, di tutte le persone possibili, che manifestava aperto disprezzo verso i non-affiliati.
Interessanti anche le leggende raccontate da Tamarys, anche perché lei e Frant hanno parlato di maghi ma senza dipingerli come mostri assoluti, attribuendo la loro caduta all'incapacità di presentare un fronte unito anziché alla loro inerente crudeltà. Magari Joyce sta per guadagnare degli alleati con cui essere aperta?
Altro capitolo interessante, complimenti!

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Bene, continuiamo ad approfondire la faccenda di Malag. Certo, finora quelle dei nostri sono solo congetture; in questo senso stanno davvero pagando il fio dell'egocentrismo degli stregoni, che non si sono presi la briga di tramandare la storia prima di loro.
Quindi Malag sarebbe un demone, schiaffato in un portale anziché ucciso? E Bellir aveva previsto quando sarebbe tornato? Uh, va proprio benissimo per Joyce e company.
Complimenti per un altro bel capitolo!

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Bene, due punti di interesse nel capitolo.
Il primo sono questi pensieri di Joyce, di attaccare una vecchia indifesa pur di ottenere quello che vuole. Sono un lato negativo come quello che può avere chiunque, semplici pensieri rabbiosi dovuti a frustrazione e stress per la situazione in cui si trova, o i millantati effetti della magia proibita? Di nuovo, la cosa è molto ambigua.
Poi, pare che la ragazza abbia finalmente trovato un'alleata! Voglio proprio vvedere dove andrà a parare tutto ciò.
Altro bel capitolo, complimenti!

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Quando ho iniziato a leggere il capitolo, ho passato quakche minuto a chiedermi chi accidenti fossero questi. Poi ho avuto un sospetto, confermato quando ho letto il nome di Bellir. Quindi il leggendario eroe, con armi elfiche e fatate ... è questo tizio che ho visto molti senzatetto messi meglio. Ho proprio riso.
E infine quello che ha detto mi ha interessata molto. Quindi Malag sarebbe una specie di demone che si è ribellato a chi l'ha evocato? Spiegherebbe perché a distanza di cento anni sia ancira vivo, ma potrebbe essere anche una cosa figurata ... chissà.
Ancora complimenti per un bel capitolo!

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Ah, interessante la parte sulle armi magiche. E buon per Joyce che ha trovato qualcuno disposto a spiegarle bene le cose!
No, perché questa cosa di Bellir e delle sue armi è stata uno dei grandi misteri della storia da quando è cominciata. E adesso avremo delle risposte? Evvai!
Ancora complimenti per un bel capitolo!

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Mica male la sequenza di combattimento!
Alla fine i nostri eroi se la sono cavata, in un modo o nell'altro, rimanendo alle prese solo con le proprie differenze di vedute ... e con la maledizione di Oren. Bene, siamo più vicini al capire come si sus ritrovato agonizzante su una carovana in Culonia!
Ancora un bel capitolo, complimenti!

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Be', essenzialmente un capitolo in cui i protagonisti improvvisano una collaborazione per sottrarsi ad Antigo.
Sono risaltate in particolare due cose: quanto spesso Oren si perda a pensare a Sibyl, come figura quasi salvifica, e i diversi mezzi di chi ha i poteri e chi no. Joyce potrebbe usare un richiamo o farsi brutalmente largo a suon di dardi, questi devono perdere tempo a studiare un piano elaborato e molto pericoloso.
Sono proprio curiosa di sapere come se la caveranno: complimenti!

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Quindi Antigo e Mirka non sono esattamente culo e camicia ... magari i nostri eroi potranno sfruttare questa cosa in futuro?
Comunqie, bella la scena della fuga, con Shani che adopera poteri finora mai visti e che immagino abbiano tutta una loro filosofia dietro.
Insomma, altro capitolo interessante!

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Buonasera Eli.
Mi scuso per il ritardo ma sono state settimane piuttosto dense.
Per adesso nella fic si respira un alone da fiaba, ma credo e spero che presto la guerra contro Malag lo dissolverà. A proposito, quanti anni ha Joyce? Perché ogni tanto i suoi ragionamenti, il suo modo di porsi, mi sembrano un po' infantili. Molto semplici, ecco, "acqua e sapone" come mi aspetterei da una bambina.
" [...] Molti alleati sono spaventati da una guerra lunga e sanguinosa e non vogliono avere niente a che fare. Dicono che è un problema di Valonde e dei suoi alleati." Ho rilevato due problemi in questo periodo. Il primo è la semplice mancanza di una particella pronominale avere niente a che fare --> averci niente a che fare. La seconda è il senso della seconda affermazione: prima parli di alleati (di Valonde, presumo), ma poi scrivi che quegli stessi alleati sono refrattari perché pensano sia un affare che riguarda solo Valonde e i suoi alleati. Quindi non credo di aver capito :')

"Davanti al nemico che le puntava contro un dardo magico aveva reagito immobilizzandosi e chiudendo gli occhi, come una bambina che si spaventa al buio e cerca di scacciare i fantasmi della sua immaginazione facendo finta che non esistano." Mi è piaciuta questa frase. La similitudine alza il livello del registro in questa ultima parte di capitolo.

Sono curiosa di scoprire come evolveranno gli eventi. In particolare voglio seguire Vyncent e i fratelli di Joyce, spero di vederli presto in azione!
Al prossimo capitolo, questa volta dovrei riuscire a recensire con un po' più di puntualità.
~Talia

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Capitolo davvero, davvero interessante.
Robern forse è Malag e forse no, i ragionamenti suoi e di Joyce riescono a installare un po' di dubbio. Molto interessante questa storia che Arran avrebbe cercato di affrontare Malag fallendo miseramente... e cosa aspetta Joyce alla fine del compendio? Le troverà queste benedette armi? Serviranno a qualcosa?
La storia si fa sempre più intrigante: complimenti!

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Che ingrato Oren! Joyce l'ha salvato e lui nemmeno ringrazia. Non capisce che se non ci fosse stata lei lui sarebbe sicuramente morto? Insomma, non la ringrazia e poi si lamenta perché c'è solo lei e dopo perché la spada non farà niente al troll. Capisco che l'arrivo di Joyce da sola gli sia sembrato strano, ma un ringraziamento era d'obbligo secondo me.
Com'era probabilmente prevedibile la levitazione non li ha portati lontano, ma in ogni caso li ha fatti uscire dalla buca.
La prima vera battaglia di Joyce è stata molto bella e descritta bene, ero lì che continuavo a sperare che vincessero, che gli incantesimi della ragazza sarebbero bastati. Ha tenuto coraggiosamente testa al troll e anche Oren ha fatto quello che poteva. Speravo che la bestia sarebbe caduta nel precipizio e in effetti è quello che è successo, ma si è portata dietro anche Oren. Ora lui come farà a sopravvivere? Ci riuscirà? Ho una domanda: ha la stessa età di Joyce?
Anche questo bel capitolo. Torno il prima possibile per continuare la lettura!
Giulia

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E ancora una volta, a Joyce non mancano la compassione e ill desiderio di aiutare gli altri perché sente e sa che è giusto così, che è giusto mettere chi ha più bisogno davanti a lei per dare loro una mano, pur sapendo che se venisse scoperta le cose potrebbero mettersi male. E' un personaggio positivo, un'eroina su cui non conta nessuno (non come molti eroi dei libri o dei film che sono i prescelti, per esempio) ma su cui gli altri, quelli che aiuta, sanno di poter contare.
Wow... credevo che il troll l'avrebbe attaccata e invece se n'è semplicemente andato. Per un momento sono rimasta con il fiato sospeso perché non sapevo cosa aspettarmi, anche se in realtà credevo l'avrebbe attaccata e che lei avrebbe lanciato il dardo magico magari sbagliando la mira. Invece probabilmente il troll ha pensato che in realtà non ci fosse nessuno ed è andato a caccia di qualcos'altro. Speriamo solo che stia via il più a lungo possibile.
Mi è piaciuto come hai descritto la scena nella caverna, i pensieri di Joyce e la sua difficoltà ad orientarsi. Le difficoltà che incontra la rendono un personaggio molto realistico, diverso da quegli eroi a cui alla fine viene sempre tutto facile. E questa cosa mi piace. Mi piace tantissimo! Mi è piaciuta la descrizione della caverna e non mi aspettavo che lì ci fosse un pozzo. Meno male che non ci è caduta dentro!
E così è riuscita a trovare Oren, che grazie a Dio è vivo. Ferito, attaccato sicuramente dai troll, debole e stanco e probabilmente affamato, ma vivo. E' questo l'importante.
Ma è vero, la questione del peso è un problema. Ce la farà a trasportare Oren? Riusciranno ad uscire dalla buca? Quella del troll potrebbe essere una trappola? Nel senso, sto pensando che magari non se n'è andato perché pensava che Joyce non ci fosse più o che si fosse nascosta ma per tornare più tardi e attaccarla. Se sarà così e quando scoprirà che gli ha portato via Oren, saranno guai grossi, molto, molto grossi.
Ottimo capitolo, complimenti!
Giulia

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