Mi destai quando il sole era ormai già calato. Mi bruciavano gli occhi e percepivo una strana sensazione; in un istante mi ricordai tutto quello che avevo vissuto fino a poche ore prima. Voltai la testa di scatto e trovai Ludovick accanto a me; giaceva sdraiato, con la testa appoggiata morbidamente sui cuscini bordeaux e giocava con una rosa fiorente dai petali scarlatti, la osservava e se la passava delicatamente sugli addominali, il suo fisico perfetto e impeccabile la pelle marmorea. La rosa pareva di velluto, scivolare sull'avorio scolpito, una perfetta statua. Un corpo bellissimo, ben proporzionato, i contorni ben disegnati.
Schiuse le labbra, increspandole in un sorriso: -Ti sei destato finalmente-