Vivi la vita che ne è una Sola !

Dopo la guerra contro Capitol City, Peeta e Katniss possono finalmente vivere felici. Ma a volte le crudeltà possono non finire, ed è quello che succederà ai nostri sfortunati innamorati, però la vità li terrà in serbo anche cose meravigliose, sarà dura per loro
Spero di avervi incuriositi

"Controllati" si ripeteva la maga, non poteva permettere alle sue emozioni di prendere il pieno controllo eppure c'era qualcosa, o meglio, qualcuno che non glielo permetteva...

Ora aveva undici anni, era pronta per Hogwarts, lo sapeva...

-Ora che tutta questa faccenda del "calcio" è finita, Munemasa-kun, tu che farai?-
Il ragazzo levò la fascia nera che era solito indossare lasciando che i pochi chiuffi nascosti ricadessero ordinatamente sulla fronte, non sapeva precisamente cosa risponderle, anzi ad essere sincero non ne aveva la più pallida idea.
-Credo me ne andrò in America, sfrutterò la famosa borsa di studio che l'Allenatore mi ha promesso- Sakura annuì torturandosi le mani:-Ecco mi servirebbe veramente...-
[ MuneSaku!]

Purple Dark, l'assassino più conosciuto dell'intera metropoli, che uccide pugnalando al cuore tutte le sue vittime senza mai pentirsene.
Ma lui non è un assassino per divertimento ...

Sana riflette sull'assenza di Akito, quando quest'ultimo è a Los Angeles

Una super-fluff su Belle e Rumple di Once Upon A Time. E' una flashfic ambientata circa all'interno della seconda stagione che mi è venuta mentre guardavo la 2x01... ma quanto sono carini???
E' la mia prima fanfiction, accetto qualunque tipo di critica e insulto... buona lettura!

[Sgu] Simeon fugge uccidendo delle persone ed e' solo l'inizio di una brutta situazione specialmente per Rush...

«sai cos'altro odio di te? Che sei rilassato per qualsiasi cosa, non ti inporta se fai soffrire una persona!»
«Madison de»
«No, Harry non mi interrompere! Non sopporto anche sei così fottutamente
odioso e che »
« Ho bisogno di te » e a quelle parole, mi immobilizzo e fisso i suoi smeraldi che per la prima volta da quando lo conosco sono lucidi.
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Due strade da prendere. Due cuori. Una scelta facile ma che non ti rende felice abbastanza o una scelta difficile che ti rende davvero felice.

Kidfic. Charlie ha un incubo e viene nella camera di Don il quale non è molto contento di questo fatto.

Ero nel suo letto per la centesima volta, ci ero cascata di nuovo.
Ormai ero diventata il suo passatempo preferito ma d'altronde a me piaceva esserlo e non facevo nulla per evitarlo.
Liam aveva una ragazza ma il suo lato trasgressivo giaceva nascosto da parecchio tempo.
Ero in quella casa, proprio davanti ai suoi occhi scuri.
Indossavo un vestitino di seta, una mutandina sottile e un reggiseno di pizzo.
Liam mi buttò sul divano baciandomi dolcemente, continuava a leccarmi e baciarmi il collo facendomi dei piccoli succhiotti.

Andò in giardino, nella parte dove nessuno andava perché delle voci dicevano che ci stavano "i drogati", ma Hope questi "drogati" non li aveva mai visti ne trovati. 
Si sedette in una panchina, accanto al solito ragazzo che tutte le mattine si trovava lì con lei. Non si parlavano, non si erano mai parlati. Entrambi i ragazzi si facevano gli affari propri, lasciando che i loro problemi vagassero per le proprie teste, tenendo tutto dentro.

“ Sai che cosa penso?
Sono sicuro che, prima o poi, verrà il momento in cui non avrai più nulla in cui credere, e dunque tenderai la mano verso di me. ”
“ Stupidaggini. Non sono mica così disperato! ”
2° classificata al Contest "Zombie Tribute", indetto da Saeko no danna
.KakuHi, un po' OOC.

J: -Sher mi dispiacerebbe davvero tanto se la mia pessima e dolorosa cena intaccasse i tuoi bei vestiti. Ora se fossi in te mi sposterei.-
Intanto John è diventato di un colore verdastro e a Sherlock non è sfuggito, infatti si scosta giusto in tempo con un'espressione contrariata.
S: -John! Hai risparmiato i miei vestiti, potevi cercare di fare la stessa cosa con la tappezzeria.-
John si rialza indolenzito e fissa gli occhi in quelli del coinquilino.
-Sherlock in questo momento ho tanto autocontrollo quanto ne hai tu quando sei fatto. Non mi provocare.