"E adesso è giunto il momento di dirtelo, stupida donna, adesso mi volterò verso di te, incontrerò i tuoi occhi in lacrime senza battere ciglio, perché le tue lacrime non hanno alcun effetto su di me, e ti darò la tua risposta". Breve one-shot incentrata su Vegeta e le sue emozioni represse. Temporalmente collocabile subito dopo il Cell Game, quando Trunks è ancora molto piccolo.

-stai barando...di nuovo-
-mi stai accusando di barare?- fece una espressione da finto sconvolto
-non fare quella faccia Charles, avevamo detto niente poteri e tu mi stai leggendo di nuovo nel pensiero-
[...]
-scacco matto- esclamò vittorioso -ho vinto...di nuovo- Erik sbuffò e incrociò le braccia offeso
[...]
-non capisco come fai...io sono molto più intelligente di te eppure perdo quasi sempre-
-io sono anche bello oltre che intelligente-
-bello? Cosa centra...? E poi io non baro usando il mio potere come qualcuno-
[...]
-vabbè però ho vinto e voglio il mio premio-
-tu hai barato e perciò il premio spetta a me...- Charles sorrise maliziosamente e accarezzò il suo petto lentamente,
-ok...- portò la mano dietro alla sua nuca e lo spinse delicatamente verso di se baciandolo timidamente e assaporando ogni millimetro delle sue labbra

Brevissimo componimento: piccola cosa, dedicata alla più grande delle regine.

quando lo vedo arrivare, quando lo sento cantare, sento come un brivido caldo che mi scende giù per la schiena.
un brivido caldo e piacevole.

Non ho più rabbia. Non ho più paura. Non ho più rancore. Non ho più un bel niente.
Piccola One-Shot su Tom. Spero di avervi fatto ben capire come si sentiva. Parlava ad un demone riferendosi a quell'essere che lo maltrattava.
Bhe spero che vi piaccia e che recensiate! xD
Baci *.*

Era una ragazza difficile da capire ma semplice da amare. Voleva solo un'amica da amare.
Eppure face un grosso errore..

Dopo il Cell game, vegeta attraversa un periodo difficile: come si sarà sentito il principe dei saiyan?

Mi ha scrutata. Mi ha maledetta. Mi ha mandata al diavolo. Come se stanotte non fosse mai esistita. Come se fossi stata la sua prostituta, la sua concubina, la stupida.
La sua bambola senza nome e senza vestiti, la bambola che l’ha divertito per un po’.
Le sue labbra contro le mie erano veleno puro. Avvelenate, senza sapore, fredde.
E io, sempre più nuda, sempre più infreddolita. Paura?
Sì.

Barty Crouch è un personaggio molto difficile da raccontare, io ci ho provato attraverso alcuni episodi che ho immaginato fare parte della sua vita.
Dalla prima flash:
La notte fa sempre paura a chi non possiede la forza necessaria per difendersi dal buio.
Barty, però, viveva di quel buio. Seguì la coppia fino alla loro casa. Rimase fuori ad attendere per qualche minuto.
Poi entrò.
Prima classificata al contest L'Olimpo, di vogue

Dal testo:
"- Anche tu sei triste, quando pensi che lui non ti veda. Stai bene? Non dire sì e basta, perché io so che cosa vuol dire essere triste, quando non ti vedono.
- Ma tu mi vedi.
- Io non conto."
- E non conterò mai - sussurrò Molly con amarezza.

Si svegliò e scese dal letto.

Non per tutti c'è un lieto fine.

Io non credo nei colpi di fulmine
ma quando ti ho visto
sono arrossita
e non sapevo nemmeno il tuo nome.

Storia di una ragazza sfiduciata, disillusa, con il cuore a pezzi ma che infondo spera ancora nel grande, vero e puro amore...

E se Bella dopo l'abbandono di Edward avesse cercato conforto in Jacob? E se dopo mesi di relazione si rendesse conto che non lo ama quanto lui ama lei? Song-fic sulle note di "Io non credo dei miracoli" di Laura Bono. Dedicata alla mia musa, la mia gemy.