Una Nami/Zoro. Nient'altro da dire. Diversi incontri fortuiti, nello stesso luogo, che portano i due ad incontrarsi.
[...]Fu in una tiepida sera autunnale che lo vidi per la prima volta.
I miei amici mi avevano mandata a prendere le pizze, come al solito. Non volevano scollarsi dal divano di casa e l'unica che era disposta ad andare a prendere del cibo... Beh, ero io.
Entrai in pizzeria e salutai il proprietario, che ormai mi vedeva come una di famiglia. Dopo le solite quattro parole che ci si scambia tra amici, l'ordinazione e le ultime battute riguardanti il gusto della pizza, mi sedetti nel mio solito posto: sulla panchina di legno, nella parte a destra.
Allora il mio sguardo si posò su di lui. Alto, dal fisico palestrato, con i capelli verdi e con degli occhi bellissimi...[...]