Erik accese la luce, entrando dentro e guardandosi intorno: nonostante fosse chiaro che nessuno metteva piede lì da ben sette anni, quel posto aveva ancora l’apparenza di essere vissuto con i poster attaccati ai muri, i peluche colorati sugli scaffali assieme ai libri ed il violoncello in un angolo, poco distante dalla scrivania. I mobili erano in tinte tenui, tinte pastello azzurro e bianco, ma il velo di polvere era così alto che a malapena si distinguevano i colori. C’erano persino delle ragnatele sul soffitto e negli spazi fra l’armadio ed il muro.
Più di tutto, però, come era evidente, fu il violoncello a colpirlo.
Aveva cambiato idea, a vederlo, non credeva più che fosse sciocco dire addio alla propria passione per i problemi che essa aveva creato. Lui stesso, pur non avendo provato nulla sulla propria pelle, ad osservare la custodia di quello strumento si sentiva a disagio. Gli venivano in mente gli occhi del Signor Cameron, immaginava le sue sozze mani a toccare la piccola Veronica, la sua bocca a posarsi su quella pelle candida e morbida.
E allora veniva preso d’assalto dalla rabbia.
Quale creatura infame era stata.
Autore:
Sparrowhawk | Pubblicata: 06/03/12 | 06/03/12 Rating: Giallo | Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Capitoli: | Completa
Note: Nessuna | Avvertimenti:
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