Ci sono cose che Carlo non riusciva a spiegarsi, di primo mattino. Non capiva perché il latte riusciva a bruciarsi nel giro di qualche frazione di secondo. Ma soprattutto non capiva perché, mentre lui girava per casa in mutande alle otto del mattino, la serratura di casa sua girava e dal portone faceva capolino l’esile figura bionda di Gaia che, con un sorriso timido, s’infilava nella camera di Filippo per poi uscire cinque minuti dopo senza cappotto e senza scarpe.
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«Se non fossi di proprietà privata, in questo momento saresti nuda nel mio letto» disse Carlo, senza preamboli. «Non sono di proprietà privata, io!» rispose, ridendo.
«Invece sì. Chi lo sente più Filippo, se qualcuno prova a toccarti? Manco fossi fatta di cristallo!» sbuffò, quasi infastidito dal fatto che Gaia fosse intoccabile.
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Chiuse nuovamente la porta e si distese nella parte vuota del letto matrimoniale e attese.
A volte chiudeva gli occhi pure lei e si faceva cullare dal respiro del ragazzo. Era quel respiro che a lei piaceva tanto, perché faceva un suono davvero singolare; molti l’avrebbero presa per pazza ma aveva imparato a riconoscere piccoli dettagli che differenziavano Filippo dal resto della popolazione mondiale maschile.
Autore:
Martowl | Pubblicata: 04/03/14 | 04/03/14 Rating: Verde | Genere: Fluff | Capitoli: | Completa
Note: Nessuna | Avvertimenti:
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Storie originali >
Romantico |Leggi le
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