Ed eccomi qua, era parecchio che non mi mostravo da queste parti e in fondo , ci tengo a precisarlo, un po’ mi dispiace. Ma visto che si compie un anno da queste parti ho pensato di passare a lasciare almeno un commentino.
Zoro e Sanji. Sempre i soliti Zoro e Sanji, e inutile dirtelo Lusty ormai hai sviluppato un modo completamente tuo di renderli, in ogni capitolo si riconosce il tuo stile e il tuo tocco d’autrice.
Ormai il mio amore ZoSan è quasi praticamente svanito, esploso come un’innocente bolla di sapone e ti dico anche chi è il bastardo che ha in mano l’ago che l’ha perforata... no aspetta solo un piccolo indizio... è un sadico coi capelli neri e un cappello a chiazze.
Ma visto che in questo particolare capitolo ci fai dono di ben 7 momenti dedicati alla coppietta penso proprio che commenterò scena per scena.
Numero 1!
In questa prima “drabble” ho apprezzato molto il risvolto psicologico, l’angst in sé. Thriller Bark, è e resterà sempre il mio momento ZoSan preferito per quanto la LaSan ormai sia il mio credo. e davvero la tua idea per renderla è stata nuova, fresca e senza dubbio trattata con l’opportuno spessore.
La macchia rossa di vino che richiama il sangue che Sanji ha visto con i suoi occhi a Thriller... beh inutile dirlo è un trucchetto fantastico per chiarire una volta per tutte l’inquietudine che si percepisce fin dall’inizio. Nonostante il sorriso abbozzato sul viso del biondo.
Numero 2!
L’idea qui è carina, molto leggera rispetto alla prima.
In un certo senso quasi me l’aspettavo che l’arancione sarebbe stato ricollegato ai mandarini e quindi a Nami, ma ero veramente curiosa di sapere come avresti integrato il tutto con la tematica ZoSan, e devo dirlo il risultato non è affatto male.
Nami non risulta di troppo, e l’aver sfruttato una particolare caratteristica dei mandarini in quel modo denota senza dubbio che l’inventiva non ti manca mai.
Numero 3!
Inutile, l’avevo intuito fin dall’inizio che qui la tematica sarebbe ricaduta sui capelli di Sanji, ma il ciuffo... il ciuffo! Donna, davvero, grazie! Amo quel ciuffo e amo fantasticarci sopra, penso che ogni fan del cuoco l’abbia fatto almeno una volta.
È graziosa, Zoro nel suo essere così impacciato nel trattare qualcosa “delicatamente” e Sanji nel mantenere con forza il mistero al di sotto di quel ciuffo. Quel semplice - Perché no. - spiega in fondo tutto il meccanismo del momento, e allo stesso tempo ti proietta oltre.
Numero 4!
Stessa nota della scena sopra, non so perché ma sentivo sarebbero stati i capelli del marimo questa volta.
La scena di per sé è piuttosto comune, Zoro si perde e qualcuno lo cerca, la comparsa però di questo nuovo “capelli verdi” ribalta però le carte in tavola, insomma una nota di novità decisamente particolare a rielaborare un’idea di per sé abbastanza frequente.
Numero 5!
In questa ho decisamente apprezzato la ripresa degli occhi del cuoco, e la tonalità decisamente romantica della storia in sé smorzata infine dallo spadaccino, decisamente più rude per certe questioni.
L’unica pecca è forse proprio Sanji, non trovo sia OOC o cose simili, ma come dire, non ce lo vedo. Trovo che sia piuttosto difficile ritrovare il cuoco a leggere ad alta voce una poesia a Zoro, nella speranza soprattutto che lo spadaccino ce lo riconosca all’interno. Non trovo sia cosa da Sanji, per quanto abbia in fondo un animo romantico.
Numero 6!
Molto particolare questa, davvero molto. Mi piace molto il collegamento alla lavanda, e arrivare tramite un semplice profumo alla gelosia dello spadaccino verso il cuoco. Molto delicata in fondo.
Anche qui una piccola pecca riguardante Zoro, per quanto geloso non credo arriverebbe a rifiutare il cibo, geloso lo vedo più a confrontarsi con Sanji, magari litigando, il muto rifiuto tramite il cibo... lo vedo poco da lui.
Numero 7!
Questa mi è piaciuta sinceramente, nonostante la mia preferita resti la prima, qui ho apprezzato la nota superstiziosa di Sanji. Non sono sicura che arriverebbe a farsi tanti problemi per le mutande di Zoro e il loro colore, ma nel contesto non fa che rientrarci comunque molto bene.
Infine una piccola nota, che non vale solo per questo particolare capitolo, ma un po’ per tutto il tuo stile in generale di tutte le tue storie.
I termini.
Molto spesso leggendo le tue storie, mi ritrovo a confrontarmi con termini fuori luogo diciamo, fin troppo aulici per la trattazione di personaggi come Zoro e Sanji.
Sono due pirati, rozzi, il cuoco dice più spesso merda di qualunque altra parola, e Zoro difficilmente parla, ma quando lo fanno non si perdono in termini ricercati.
Capisco il problema dei sinonimi e delle ripetizioni, ma trovo che a volte per certe storie sia meglio fermarsi al vocabolo più semplice e diretto, che perdersi in quelli più ricercati.
Ovviamente è solo la mia opinione, ma ci tenevo solo a fartelo notare, i tuoi lavori restano comunque piacevoli letture, era solo un consiglio per migliorare la possibile lettura per le persone che ti seguono.
Alla prossima Lusty-chan! |