Recensioni per
Pur
di Capo Rouge
E così Oscar è in Inghilterra.. o è soltanto un'altra bugia per tenerla lontana da André? È strano che il novello marito preferisca andare con un'altra, appena sposati.. |
Uomo del popolo, Alain Soisson, uomo che sa perfettamente che il sangue ha lo stesso colore per ogni essere umano, che sa che il rango e il nome sono solo inutili orpelli dietro al quale vengono nascoste e taciute le ingiustizie e le disuguaglianze. |
Seguo la storia,perché voglio vedere dove si arriva. André votato al martirio assoluto di anima e corpo. Oscar schiava del ruolo che le hanno cucito addosso da quando è nata. Fersen mi piace anche meno dell'originale ( e ce ne vuole). Salvo madame Roma,di cui apprezzo la personalità e la fedeltà a sé stessa. L'amore di cui si parla non lo vedo: tutti si sacrificano sull' altare dell'amore ,che guarda solo sé stesso. Non mi immagino un lieto fine e non sarebbe coerente con lo svolgimento della vicenda,tuttavia per loro due un po' mi dispiace. |
Il “suicidio” personale e pubblico di cui parlavo inizia con una repentina, quanto fantomatica, svestizione dalla vecchia “res publica”, sparendo, le istituzionali carica e grado, sotto i nobili natali del semplice rango. |
La fake news è regina, spopola tra la folla pronta ad accoglierla purché racconti la favola che essa vuol sentirsi raccontare e l’imputata doveva essere ben a conoscenza delle dinamiche che la governano, come avesse letto anti litteram Gustave Le Bon o George Orwell di Animal Farm e Nineteen eighty four. L’immagine di Oscar esce dall’aula compromessa ma le sue intenzioni mi paiono solide, come se il sì a fior di labbra sia lo strumento di un atto “politico”, di un “suicidio” personale e pubblico. |
Ciao Capo Rouge, |
Carissima Capo Rouge, soltanto la tua impareggiabile penna poteva riescire con tale e tanta abilità a ribaltare quella certa visione dei personaggi che conosciamo da sempre, in punta di penna hai infatti giocato con la luce e l’ombra. Ecco che Oscar è diventa, al girare di una pagina, l’ombra della quale non si riescono più a vedere i movimenti e le intenzioni, Oscar che insegue a sua volta inseguita e con André che resta in piena luce ad affrontare se stesso e le sue scelte. |
E dunque, cara Capo Rouge, il teatro era davvero pieno di pubblico scalpitante perché lo spettacolo promesso era di quelli che non si potevano scordare tanto facilmente, ed infatti non è stato mai dimenticato. |
Allora, era scorso il Tempo, immobile. |
Carissima Capo Rouge, insomma con questa storia si passa sempre dalla padella rovente alla brace viva e cocente🔥. Stavolta ho tenuto il fiato sospeso per, chiamamola così, la sparizione di Oscar dopo un matrimonio fantasma 😱. Mi hai stupita, mi aspettavo un’entrata spettacolare, da moschettiere di André, da “questo matrimonio non sa da fare” oppure Girodelle ed Oscar in viaggio di nozze 😨😨😨😨 e invece in tutto quel crescendo dove vediamo un André fantastico, bellissimo, fantasmagorico, amorevolissimo, intergalattico, idiotissimo, testonissimo, vigliacchissimo, pentitissimo, eccetera eccetera… il culmine, l’apoteosi di tutto, arriva verso la fine del capitolo quando incontriamo quel conte di Girodelle improvvisamente diventato “marito di carta”, una definizione da guerre stellari e un Andrè che parla chiaro ai due conti. |
E ora? Mi ero chiesta alla fine del precedente capitolo, la domanda mi tocca ripeterla. |
Mia carissima Capo Rouge, stavolta la suspance ha raggiunto livelli altissimi, ma non pensi al trauma che puoi provocare interrompendo così, improvvisamente, il capitolo?😢 |
Cosa è costante, al mondo? |
André non molla, ma Victor è un osso duro, soprattutto adesso che è divenuto marito di Oscar. Forse lei è davvero in Inghilterra, per dimenticare tutta la sua situazione. |
Ciao Capo Rouge, |