Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
04/08/20, ore 23:25

Allora, meraviglioso André, potrei dire.
Avevo intuito e, forse temuto una simile decisione da parte sua. È svelato anche il motivo delle sue visite a Parigi.
Solo un immenso dolore può spingere un uomo a decidere che allontanarsi da colei che si ama è la soluzione migliore per lei, perché il dolore scava, incattivisce e può rendere egoisti e.
Può portare a ferire l'altro per farlo stare male in un assurdo senso di giustizia, o di un gioco al contrappasso. La grandezza di André è tutta li, altra prova d'amore.
Allontanarsi per non perdere se stesso, per proteggere lei da se stesso.
In silenzio parte, il silenzio lascia dietro di sé.
La spiegazione per Oscar, in realtà solo congetture della nonna, sono per Oscar un vero colpo al cuore.
Perché lei è innamorata, André che ama qualcuna, forse più bella di lei, è un pensiero che toglie il fiato, che annulla tutto il resto.
Improvvisamente André è "tutto", non si può sostituire, è impensabile che qualcuno, fosse anche Girodel, prenda il suo posto.
È quasi buffo pensare a Girodel nei panni di guardia del corpo, improvvisamente Oscar diventa Mademoiselle. Difficile credere che possa avere una chance Girodel.
André, un nome ormai sussurrato, che significa assenza. Oscar ora sa quanto lui sia importante nella sua vita, non è ancora amore, ma consapevolezza di aver perso una persona importante.
Il piccolo, insignificante, accenno alle lucciole, ora testimoni di un nome sussurrato per cercare di comprendere un vuoto che ferisce, che colpisce ferocemente, è un piccolo gioiello di poesia.
Il tempo ora diventa impossibile da misurare, sembra essersi fermato mentre una solitudine mai conosciuta prima, rischia di travolgere Oscar.

Recensore Master
02/08/20, ore 12:40

Ciao Capo Rouge sei tornata con un capitolo che ha descritto in maniera egregia la potenza del distacco. Lungo tutto il corso del capitolo la figura di Andrè aleggia e fa sentire prepotentemente la sua presenza pur non essendoci. Ci rimandi a lui solo all’inizio quando ripensa a ciò che è accaduto ultimamente e a tutto quello che gli ultimi avvenimenti hanno creato nel suo cuore e nella sua mente, tanto da volerseli togliere da davanti, in mondo che forse non vedendoli avrebbero potuto forse fare un poco meno male. La decisione di andarsene, abbandonare tutto ma soprattutto lei, il suo tutto, al quale però non poteva esternare ciò che stava racchiuso nel suo cuore. Forse Nanny depositaria delle sue striminzite confidenze può aver capito molto di più di quanto anche il suo stesso nipote potesse pensare. Forse nel confidarle le sue pene d’amore Nanny può aver compreso di chi si trattasse visto il rapporto particolare, esclusivo e stretto che i due giovani fin dall’infanzia avevano stretto fra loro, non permettendo quasi ad altri di penetrare nel loro piccolo mondo privato. Dalla sera del ballo non si sono più visti, le ore sono passate e la mancanza della presenza costante di Andrè è divenuta per Oscar insopportabile al limite del dolore fisico. Persino il colloquio avuto con il padre, che nuovamente aveva deciso per lei senza peraltro rivelare i suoi veri progetti attinenti all’allontanamento di Andrè per una questione importante e privata, ha scatenato in Oscar una ridda di pensieri ai quali però non riesce a trovare soluzione. Comincia a percepire quella mancanza come qualcosa che manca a se stessa e non è in grado di quantificare ella stessa per quanto tempo possa rimanere senza la presenza fisica di Andrè. Quanto può essere per sempre? Quanto tempo è per sempre? E soprattutto lei è disposta a subire quel lasso di tempo che la separa da una parte di se stessa? Ora più che mai comprende quanto il fatto di avere André sempre al suo fianco non sia mai stato qualcosa di scontato bensì di fortemente necessario, qualcosa che sempre riusciva a stabilire un equilibrio, che in questi momenti sente quanto mai traballante, mancandole ciò che era il perno attorno al quale giravano le loro giornate svolte sempre insieme e nemmeno il povero, gentile Tenente Girodelle potrebbe mai prendere il posto di Andrè nella sua vita. Un passaggio questo dove l’angoscia si è manifestata anche con le descrizioni dell’ambiente intorno ai personaggi, con questa estate e con il suo frinire di cicale che paiono zittirsi immediatamente alla partenza di André , lasciando quei luoghi silenziosi,orfani e bui proprio come deve sentirsi l’animo di Oscar. Anche i rimandi al suo sentimento per Fersen con quanto accaduto sia al ballo che subito dopo, quando le ha confessato di volersi allontanare per non far soffrire l’unico amore della sua vita, sembrano contare in questi attimi molto meno di quanto contassero prima. Andrè, con la sua assenza, ha rubato completamente la scena al bel conte svedese. Molto coinvolgente. Un augurio di buona domenica e buona settimana.

Recensore Master
01/08/20, ore 20:41

Tipico di André: la sua presenza discreta diventa ingombrante e si fa sentire quando lui non c'è; Oscar se ne accorge solo ora, che forse ha un altro sentimento nascosto dentro al cuore oltre a quello per Fersen. Però non ho capito bene se André se ne è andato perché teme di non controllarsi con Oscar, o se è successo dell'altro.

Recensore Veterano
01/08/20, ore 14:47

Quanto è stato sconvolgente per Oscar ritrovarsi senza Andrè?
Un'assenza così forte e opprimente da percepirla nell'aria, nella quotidianità, ancor prima di venirne a conoscenza.
Capace di annullare qualsiasi altro pensiero, qualsiasi altra immagine nella sua testa. Oscar cerca disperatamente delle risposte, mettendo insieme tasselli che non combaciano.

Quanto tempo è per sempre?!

Domande irrazionali che non possono avere risposte, totalmente travolta da una situazione che neanche lei immaginava così devastante e incolmabile.

È andato via Andrè, fuggito da lei e da quello in cui questo amore impossibile, lo stava trasformando. Lasciandola libera di vivere la sua vita senza di lui.
Libera di vivere con il peso della sua assenza.
È un Andrè che non avevo mai letto così... meraviglioso!

Recensore Junior
24/07/20, ore 11:58

Dunque questo capitolo ci dà conferma che questo è un André molto volitivo, determinato e che è probabilmente giunto ad una decisione drastica e dolorosa perché sono convinta che andrà via anche lui, non è vero?
Ci vengono mostrati in maniera molto suggestiva i pensieri tormentati dei personaggi e soprattutto i loro desideri più reconditi. Il capitolo è molto struggente, tutti i personaggi maschili appaiono impegnati a non voler vivere la scena centrale, chiedo scusa per il gioco di parlare, sulla scena, cioè quella del ballo nella sala Degli Specchi, e come “sospesi” in un altra dimensione preferiscono immaginarla soltanto e forse  “demonizzarla” in un misto di “incontri” e “lotte” di passione. Tutti dibattuti fra sentimenti forti e contrastanti e vinti probabilmente da essi.
La scena tra Girodel e la fanciulla venuta da lontano è una vera chicca, la lotta è descritta talmente bene e in dettaglio che mi sono sentita come trasportata anche io fisicamente in quella stanza.
Lei mi sembra un connubio di forza e dolcezza ben riuscito, sono sicura che per lei sia stato ideato un ruolo non da semplice comprimaria. Immagino che sia pedina importante all’economia della trama.
Per ora essa è ancora sui binari del corso degli eventi della storia originale ma sono convinta che quegli stessi eventi siano sul punto di precipitare in una profonda voragine e ammetto che guardare giù nel suo fondo mi spaventa un po’. 
Una scrittura che riesce ad emozionare e coinvolgere, sempre.
Brava, ti aspetto.
PrincessLena.

Recensore Master
24/07/20, ore 10:00
Cap. 1:

Tu sei unica, non ero sicura fossi tu, ma poi la Storia da sfondo e il tuo stile inconfondibile mi hanno fatto sorridere di piacere. Sei tornata, e ne sono felice. Atmosfere cupe e gravide di eventi, introspezione profonda, scrittura magistrale, ci conduci esattamente dove vuoi, capitoli corposi, un romanzo. Brava, un plauso alla tua bravura.

Recensore Junior
23/07/20, ore 22:41

Mi accodo anche io a quanto detto da tutti i bravissimi recensori che hanno lasciato il loro commento prima di me.
“Sposo” i complimenti all’autrice e le preoccupazioni per quello che potrebbe accadere.
Wow, lo speravo, lo sentivo che anche in questo capitolo André 😻 avrebbe avuto un ruolo importante. 
Come ho detto, André ha sempre sofferto in silenzio, ma in questo tua nuova storia ha molto da dire, anche se per ora non lo fa apertamente. 
Accompagna Oscar al ballo, e grazie a te, posso immaginare cosa abbia fatto in quelle interminabili ore che per lui sono piene di sofferenza. 
André è più incisivo, ben definito, tace, ma i suoi silenzi sono più intensi di mille parole.
Mi piace vedere esattamente cosa fanno tutti i protagonisti mentre Oscar balla con Maria Antonietta. 
Anche se alcune cose non mi sono ben chiare eq aspetto di leggere il seguito.
Mi piace tanto questa giovane fanciulla, Lua pietra incandescente, sa difendersi, è curiosa, è intelligente, non vedo l'ora di sapere quale sarà il suo ruolo nella storia. È un personaggio che solletica la mia fantasia.
Il finale di capitolo ci ripropone l’originale, sembra la trama canonica con Fersen che decide di partire per il Nuovo mondo, ma sembrerebbe quasi che André si sia risolto a fare lo stesso o a voler preservare il sommo “bene” per Oscar con una decisione drastica e sicuramente diversa e originalissima. So lui  che non mi deluderà e che avrai in serbo tante sorprese.
Grazie di tutto anche delle risposte e delle spiegazioni,
Buonanotte, Gattinapelosa😻

Recensore Veterano
23/07/20, ore 20:24

Ciao Capo Rouge, è sempre emozionante leggerti. Per ora stai seguendo la storia originale ma ho la sensazione che niente sia come sembra. Sono arrivata alla fine del capitolo con una sensazione di angoscia di fondo, accentuata dalle ultime righe:
Lo stesso coraggio dunque…
La stessa coscienza umana e sofferente…
Lo stesso intenso senso di vendetta…
Vendicare un amore non corrisposto…
Vendicare se stessi, prendendosi beffe del destino…
Scontrarsi con esso e dunque provare a vincerlo.

Probabilmente mi sbaglierò ma ho avuto la sensazione che su quella nave in partenza da Brest potrebbe esserci non soltanto Fersen...

Recensore Junior
22/07/20, ore 14:17

Immaginavo che non avrei trovato risposte in questo capitolo, non ancora.
Anzi le domande aumentano. André continua ad essere un giovane uomo molto tormentato, ma con una sua "saggezza". Sa che Oscar non può combattere il suo amore per Fersen, deve semplicemente capirlo e accettarlo.
Tra tutti questi amori, più o meno infelici, chi mi sembra il più adatto ad una sorta di salvezza, è Girodel. Il suo amore è basato sull'ammirazione e la stima, un amore forse più facile da soffocare e da dimenticare. Almeno lo spero per lui.
La piccola Lua è un personaggio affascinante, sembra avere una sorta di magia che la circonda. È difficile da inquadrare questa ragazzina, che sa difendersi, che conosce la scienza ed è la protetta di Franklin.
Ho imparato a conoscere le tue storie e so che ogni dettaglio ha un suo preciso scopo. Lua resta un affascinante mistero che, sono sicura, verrà svelato lentamente.
Potrei anche sbagliare clamorosamente, come ho detto è la mia personale interpretazione.
Per il resto il capitolo segue la trama originale, anche se ogni personaggio ha mille sfaccettature e, decisamente, André è davvero grande.
So che non appena penso che la storia seguirà il corso canonico, verrò clamorosamente smentita. Davvero non so cosa aspettarmi perché nella storia originale non viene raccontato cosa accade in quegli anni.
Ci sono molte cose che potrebbero accadere, la storia prenderà sicuramente un'altra strada, metto da parte le mie congetture e aspetto il seguito.
Ortensia 🌹

Recensore Junior
22/07/20, ore 13:24

Cara autrice, in ritardo ma arrivo a commentare anche questo terzo capitolo dal titolo “sicuro”, un titolo perentorio e che non ammette obiezioni.
La decisione è presa e “questo è tutto” perché è veramente difficile che un uomo innamorato e disperato cambi idea.
Fersen ama ed è riamato, è disperato e rassegnato a partire per amore, il suo proposito sprizza generosità, pare un angelo!
Sapere che il proprio sentimento è ricambiato in un certo qual modo lo aiuta, guida il suo onorevole proposito.
André ama anche lui ma non è riamato, è disperato come Fersen ma non è nè “rassegnato” nè ben disposto e pronto a fare sconti ad Oscar (del resto non gliene ha mai fatti) si sta dannando l’anima, e uno splendido demonietto, spinge Oscar ad esporsi come amica per ingabbiarla in un ruolo “infelice” che lui conosce alla perfezione e che ovviamente adesso gli sta stretto e che forse non vuole più. Vuole impedire ad Oscar di uscire allo scoperto e rivelarsi per quello che è cioè una donna innamorata dell’uomo sbagliato.
Sembra avere in mente un piano, pare (come Fersen) aver preso una decisione inappellabile ma che l’autrice, sapientemente, non lascia trapelare.
Sono curiosa, i pensieri di André mi hanno colpita:“Diventare un traditore per non tradire l’amore, per non tradire colei che ami, per non tradire il segreto patto che vi lega, d’amicizia e di bene…”
anzi sarebbe più opportuno dire che sono a dir poco preoccupata.
Aspetto impazientemente il prossimo.
Clotilde.

Recensore Master
20/07/20, ore 11:57

Ciao Capo Rouge, un altro passaggio che ci regala i pensieri e i tormenti entro i quali si dibattono i nostri protagonisti. Stai seguendo la trama originale, ma donandoci tutti quei momenti di vuoto narrativo, nel quale possono trovare spazio i pensieri dell’uno e dell’altra che hanno dato poi adito alle azioni che sono state compiute e ai comportamenti che tu hai deciso di far fare loro. André ha instillato nel precedente capitolo il pensiero in Oscar di dover proteggere la Regina da un evetuale e ulteriore scandalo, se davvero lei al ballo si fosse concessa la possibiltà di danzare con il conte di Fersen, palesando a tutta la corte, che non avrebbe atteso altro per sparlare, il suo eccessivo interessamento verso il bel conte svedese. Andrè, con questo tentativo, vuole che anche Oscar provi il suo stesso dolore per un amore che mai potrà venire corrisposto, proprio come accade a lui nei confronti di Oscar. Mi sono piaciute molto tutte le sensazioni che André ha provato pur non essendo presente, nel vedere Oscar raggiungere la sala dove si sarebbe svolto il ballo. La conosce talmente bene da riuscire a sapere quali sarebbero state le mosse e i comportamenti da lei tenuti. E Oscar non si è tirata indietro, con delicatezza ha fatto compendere alla regina, la motivazione del suo ritrovarsi di fronte a lei a chiederle di ballare e di essere per quella serata il suo unico cavaliere ottenendo la gratitudine della sovrana stessa che ha compreso l’intento che si cela dietro a quelle azioni. Anche Girodelle è della partita: anche lui è a guardia di quel ballo, ma un imprevisto ravviva la sua serata che, avendo visto Oscar entrare in scena, può abbandonare, sicuro che nulla potrebbe accadere, ora che quella donna così altera e decisa ha preso quasi intero possesso della scena, facendo tacere i mormorii che dai vari cortigiani intervenuti avrebbero potuto sollevarsi. La scena che vede protagonisti Victor e la piccola nativa americana è talmente ben descritta che pare di vederla, soprattutto quando la piccola Lua mette le dita fra i capelli di Girodelle e pone una carezza sul suo viso pronunciando con inusistata dolcezza il nome di lui, quasi fosse una musica da dover accompagnare con i gesti. L’intermezzo trova le sue spiegazioni allorquando Girodelle incontra l’ambasciatore americano che gli spiega chi sia la misteriosa donna che si nasconde sotto gli abiti di colui che ha inseguito pensando che potesse recare danno alla serata. Intanto il ballo sta proseguendo e Fersen, ringraziando mentalmente Oscar, decide di andarsene per non avere sotto gli occhi il suo tormento che non può stringere fra le sue braccia. Quando anche Oscar si congeda dal ballo, i due si incontrano, sotto lo sguardo sempre vigile di André che non toglie gli occhi da Oscar e da qualsiasi espressione che le passa sul volto, e Fersen comunica che per amore della donna che ama, ma che non può e non vuole far soffrire, deve allontanarsi da lei il più possibile. Un amore impossibile, probabilmente se vissuto molto lontano, potrà essere meno doloroso, e pertanto comunica ad Oscar la sua decisione di partire. Andrè, che ha ascoltato, pensa che sia il nobile quanto il plebeo, quando si tratta di sentimenti, soffrono alla stessa maniera, e se la lontananza fosse stata la soluzione più fattibile, forse anche lui avrebbe messo distanza fra se stesso e Oscar. Per un attimo Oscar ha pensato che il volersi allontanare da Sua maestà fosse per Fersen la condizione per darsi un’altra possibilità di vivere un sentimento nel quale lei avrebbe potuto entrare in punta di piedi. Ma la decisione l’ha completamente destabilizzata mentre osserva la sua carrozza allontanarsi. Altre decisioni prese che svilupperanno altri comportamenti. Attendo curiosa il seguito per immergermi nuovamente nelle tue magiche atmosfere. Un saluto e un buon inzio settimana.

Recensore Veterano
19/07/20, ore 14:24

La coscienza è il caos delle chimere, delle cupidigie e dei tentativi, la fornace dei sogni, l'antro delle idee di cui si ha vergogna; è il pandemonio dei sofismi, è il campo di battaglia delle passioni. Penetrate, in certe ore, attraverso la faccia livida d'un uomo che sta riflettendo, guardate in quell'anima, in quell'oscurità; sotto il silenzio esteriore, vi sono combattimenti di giganti come in Omero, mischie di dragoni ed idre e nugoli di fantasmi, come in Milton, visioni ultraterrene come in Dante. Oh, qual abisso è mai quest'infinito che ogni uomo porta in sé e col quale confronta disperatamente la volontà del cervello e gli atti della vita!
~Victor Hugo~

Che cos’è una singola piega dell’animo umano se di quella piega se ne possono fare di mille altre ancor più piccole e infinitesimali e poi infilarci dentro il lettore per la cruna di un ago?
Non è niente eppure è tutto.
La forza della tua scrittura, e credo anzi sia proprio questo il suo fine, è quella che apre ogni volta un piccolo pertugio in quella coscienza, non importa che sia quella del personaggio o del lettore, per poi scandagliarla tutta nel suo fondale, raccogliere i giusti granelli di sabbia, farli asciugare alla luce calda del sole e restituirceli infine pulviscolo di stelle; è la forza di arrivare ad afferrare lo sfuggevole.
Anche il più piccolo di quel granello bagnato racchiude la grandezza dell’infinito di un uomo.
André o Fersen, e non fa differenza, tutti e due combattono la stessa battaglia con quel gigante che si ostinano, soccombendo ogni volta, ancora a voler dominare.
Andarsene per rendere all’altra parte la libertà, sperando di guadagnarsene da questa parte almeno una parvenza. Una illusione.
La narrazione procede allusiva e volutamente “ingannevole”, quasi machiavellica per la sua resa, l’occhio crede di aver visto quello che la mente gli ha mostrato e il lettore si ritrova in trappola e a volerne di più, anche perché la”sacralità” di questo magnifico André, è meravigliosamente esaltata dalla e sulla via della “dannazione”, splendido ladro di sonno e sogni anche di questo capitolo e sospetto anche dei prossimi. 
Ciao e grazie.
Minaoscarandre 

Recensore Veterano
18/07/20, ore 22:31

Allora, tutto sembra scorrere esattamente come nell'originale.
Sembra, perché tutto è simile e diverso.
Perché qui vi sono descritti tanti tipi di amore.
Fin dall'inizio di questo racconto, la costante è la pioggia che non riesce a lavar via ciò che l'amore porta con sé.
André è umanamente credibile, vero uomo che soffre fino al punto di volere che Oscar soffra come lui. Che come lui venga imprigionata nella gabbia dell'amicizia da cui non potrà fuggire, proprio come accade lui.
Non è un supereroe André, per questo finisce con il disprezzare se stesso per aver messo Oscar nella sua stessa posizione dolorosa.
Spinge Oscar a diventare una buona amica per Fersen e la Regina, facendole comprendere che deve partecipare al ballo per prottegere Maria Antonietta dallo scandalo. Essere la spettatrice impotente di un amore impossibile, ecco che André vuole che lei assopori il suo stesso "inferno".
André diventa quindi spettatore silenzioso, come lo è stato tutta la vita.
Gli spettatori in questo capitolo sono i protagonisti. I cortigiani desiderosi di assistere ad uno scandalo senza precedenti; il conte di Fersen che assiste alla più grande dimostrazione di amicizia e lealtà. La piccola Lua, che è desiderosa di assistere allo sfavillante spettacolo della Corte di Versailles. E non ultimo Girodel, che è protagonista e spettatore di una strana rivelazione.
Molti punti sono ancora insondabili, non è ancora dato sapere chi di questi infelici innamorati cerca rifugio, o sollievo, tra altre braccia nel disperato tentativo di trovare almeno la passione per pochi fuggevoli momenti.
Ora Oscar è diventata davvero il "migliore amico" per Fersen. E mi chiedo se davvero la discesa all'inferno sia iniziata per tutti i protagonisti.
Tutto sta per iniziare perché non può essere tutto qui.

Nuovo recensore
18/07/20, ore 11:32

Ciao Capo Rouge, grazie anche per questo nuovo capitolo che ci racconta episodi noti con maestria e fantasia. Il capitolo mi lascia due domande. La prima: davvero Andrè, che conosce Oscar così bene, è davvero convinto che lei non potrà mai ricambiarlo? La seconda: chi è l'uomo che ha l'incontro "a pagamento" con la dama? Subito avevo pensato a Girodel, ma non mi sembra così disperato, nè che abbia compreso che Oscar è depositaria dell'amore della Regina e Fersen. Ho dubitato di Andrè... ma fino a quando non me lo scrivi nero su bianco io continuo a credere alla purezza del suo amore per Oscar. Resta Fersen, che però pensa ad Oscar durante l'incontro... Mi hai lasciato tanta curiosità.... davvero brava come sempre!!

Nuovo recensore
17/07/20, ore 18:48

Non posso far altro che farti i miei complimenti. Scrivi in modo coinvolgente , riuscendo a far tua una trama ben conosciuta, ma che sai trasformare in una atmosfera completamente nuova . È veramente in piacere leggerti .