Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Junior
05/07/23, ore 11:59
Cap. 43:

Carissima Capo Rouge, anche in questo capitolo ci sono cose che non mi aspettavo ma almeno ho avuto la conferma a ciò che avevo  previsto su Oscar, cioè che sarebbe sopravvissuta nonostante l’ultima ferita inferta. È stata curata, come Pur, ed è ancora viva ma, a differenza del pennuto, non è libera di spiccare il volo che vorrebbe. Non mi aspettavo, infatti,  il cambio di spazio-temporale così repentino e drastico, con Andre e Oscar imprigionati in un  viaggio di scelte che non vogliono compiere e in altre già prese per conto loro.
Proprio non riesco ad immaginare né prevedere cosa ne sarà adesso di loro mentre me li mi godo in pochi momenti assieme,  momenti fatti di sguardi, di poche parole e soprattutto di voglia di non perdersi, spero che sia questa voglia ad avere la meglio su tutto soprattutto sui propositi di Girodel che con Madame Roma compone una bella coppia di sfrontati, cinici e convincenti quanto basta a far vacillare le mie rassicuranti convinzioni su André, Oscar e il loro futuro.
Grazie e alla prossima,
Maddalena

Recensore Junior
03/07/23, ore 11:28
Cap. 43:

Non le ha mai mentito André e non lo farà mai.

Tutto quello che ha fatto, lo ha fatto per lei. Tutto quello che ha taciuto, lo ha taciuto per proteggere lei.
Perché la verità è un lusso che un plebeo senza diritti non può permettersi ed è un inutile orpello di cui un nobile fa volentieri a meno.

In fondo a cosa servirebbe sapere la verità? Lei non lo amerebbe di meno.

Allora, forse, la verità serve per tornare a vivere, e a farlo per se stessa.
Serve per comprendere il mondo a cui è tornata. Il suo mondo.
Serve per conoscere davvero chi le è accanto e le ha sempre propinato la sua verità che poi non si è quasi mai rivelata tale.
Serve per seguire il suo innato senso di giustizia che si nutre di verità.

Ma il rischio è enorme.

Ha ragione André. La verità è pericolosa, soprattutto se messa in mano ad un animo puro incapace di tollerare nefandezze per ragioni di onore e rango, incapace di girare la testa dall’altra parte e far finta di niente, incapace di essere egoista e pensare prima a se stessa.

Ora le strade sembrano inevitabilmente dividersi per il bene di entrambi. Eppure, nonostante l’ennesimo allontanamento da parte di André, ho l’impressione che prima o poi, la verità verrà a galla.

Recensore Junior
02/07/23, ore 18:35
Cap. 43:

Girodel ormai sta mostrando una determinazione che supera ogni confine, è disposto a tutto affinché André sparisca dalla vita di Oscar.
Ma Girodel ha un concetto tutto suo riguardo allo sparire, vuole che André non sia più fisicamente nella vita di Oscar, ma vuole che sparisca anche dai pensieri di Oscar.
Girodel sa perfettamente che Oscar non è una donna che si può manipolare a proprio piacimento, perciò i dubbi, la visione terribile di come sarebbe la vita di Oscar se lei amasse pubblicamente un plebeo, la dipinge ad André.
Girodel è un uomo intelligente, ha capito perfettamente quanto sia profondo il legame che unisca André ed Oscar, quanto è profondo il sentimento di André, per questo sa che André farebbe qualsiasi cosa per Oscar.
André non ha altra scelta che accettare ciò che gli impone Girodel, è bellissimo lo scambio tra i due, André è bellissimo in quello scambio.
Girodel a questo punto mostra una determinazione che mi spaventa, perché non si arrenderà mai nel perseguire il suo intento.
Madame Roma inizia a mostrare il suo vero volto e non mi sembra un volto amico.
Anche Alain sembra sapere cose che sono successe lì in America e che riguardano André, spero che almeno lui possa capire che tutte le accuse rivolte ad André sono false.
Oscar è meravigliosa, ora dovrà affrontare molte prove, dovrà capire che può essere una donna che ama ed essere anche ciò che vuole.
Non posso che ringraziarti per questo bellissimo capitolo e restare in attesa di un altro capitolo.
Ortensia 🌸

Recensore Master
02/07/23, ore 16:20
Cap. 43:

Ciao Capo Rouge, un nuovo capitolo e un nuovo viaggio quello che insieme ai protagonisti di questa storia stiamo per intraprendere per tornare in Francia dove tutto è iniziato. Tutti tornano, sono salpati dalle Americhe dopo gli eventi cruenti e drammatici che sono stati vissuti un po’ da tutti, per dirigersi verso le coste francesi, ma Oscar e André tornano anche loro ad essere solamente quelli che sono sempre stati, ma nel tempo intercorso molto è cambiato e loro due sono profondamente mutati per effetto di quello che è accaduto e che ha segnato un solco tra ciò che erano e ciò che ora sono. Nuove consapevolezze da parte di entrambi si sono palesate, le hanno condivise, ma sempre con quella paura di fare del male all’altro, con il timore che il troppo amore divenisse sacrificio anche per l’altro.
Oscar, pur imbarcata e separata da André, continua ad arrovellarsi su domande che non riescono a trovare risposta, soprattutto se mette insieme ai suoi quesiti l’atteggiamento tenuto proprio da André nei suoi confronti: lui l’ha allontanata e lei si è sentita persa, vuota, priva del calore che era penetrato in lei tramite lui e che sentiva ne facesse parte da sempre. Lei vuole andare a fondo del problema, ma dovrebbe riuscire a parlare con André, il quale invece pare non volere avere più niente a che fare con lei. André è stato rinchiuso nella stiva e non ha più avuti contatti con Oscar, che continua ad essere il suo pensiero principale, poiché non vuole arrecarle alcun male e se lei gli rimanesse al fianco o prendesse le sue difese le porterebbe solo disonore. Ancora una volta deve fare di tutto, forzando un comportamento distaccato, proprio per allontanarla da lui.
Oscar per cercare le sue risposte ha avuto una unica possibilità in quel combattimento che è riuscita ad ottenere, mettendosi contro André e sollecitandolo, incalzandolo con i colpi e le parole, accusandolo anche di averla ingannata mentendole. Tutto ciò che André ha fatto lo ha fatto unicamente per lei, per lei che è sempre stata il suo tutto e che lo sarà sempre anche se non potranno rimanere insieme. Sta prendendosi André colpe che non ha e che non sono sue, pur di preservare l’onore di Oscar, affinché lei, tornando, possa andare a testa alta e proseguire la sua vita, dimenticando ciò che sono stati, poiché è impossibile possano rimanere insieme in un mondo che mai accetterà un simile legame, soprattutto di una donna nobile legata ad un servo, divenuto soldato e bollato con il marchio infamante di disertore, ladro e forse anche assassino. Ma bugiardo no, André le ha sempre detto la verità e lo ha fatto solo ed unicamente per lei. Lei che ora si sente perduta, una donna perduta senza la vicinanza e l’ausilio di André, una donna che si è scoperta capace di amare e che non vuole tornare ad essere ciò che è sempre stata, ma che probabilmente non ha appigli per fare altrimenti: entrambi sembrano chiusi nella medesima gabbia, le cui sbarre sono costituite dall’amore che ognuno nutre per l’altro e nessuno dei due potrà mai più ritenersi libero.
Quando approderanno in territorio francese sarà Girodel a dover portare a termine il suo dovere e consegnare alla giustizia militare André, ma prima hanno avuto uno scambio di idee durante il quale Girodel fa pressioni su André affinché lasci libera Oscar, che certamente avrebbe fatto di tutto per salvargli la vita, essendo un suo servo, e così agendo avrebbe potuto rovinare la sua aprendole la porta di un inferno personale come quello che avrebbe vissuto lui. Girodel va dritto per perorare la sua causa offrendo aiuto ad André e parimenti apparendo nobile agli occhi di Oscar. Chi ha ascoltato non visto quello strano colloquio è Alain che ha cominciato a tirare le somme di tutta quella vicenda, iniziando a vederci un tantino più chiaro in tutta quella polvere che invece è stata gettata negli occhi di molti. Mi è piaciuta una frase che definisce che lui abbia compreso, e anche molto, del rapporto unico intercorrente tra Oscar e André e che chiarisce i suoi pensieri in merito:
“Ma perché voglio che sappia quanto è stupida a rifiutare un uomo come te! Un uomo che sta facendo di tutto per tenerla lontano da sé e lei sta cedendo a ciò che vede anziché credere in ciò che sente!”.
In più Alain crede di aver compreso chi sia stato il deus ex machina dell’aggressione a Ponta Delgada, il conte svedese che appare come un santo, mentre Oscar dovrebbe essere messa in guardia da lui.
Anche Madame Roma continua ad essere della partita e sembra essersi di nuovo avvicinata ad Oscar, ora che entrambe sono relegate sulla nave, e lei ricomincia a far riflettere Oscar sul suo essere donna e tutto ciò che ne poteva conseguire. Madame Roma aveva compreso chi era veramente Oscar, non catalogabile semplicemente in un nome o una uniforme o un rango, era una persona, non solo un simbolo, ma una donna che poteva racchiudere nelle sue mani un grande potere se solo avesse voluto utilizzare questo metro di misura decisamente contrario all’indole di Oscar. Andrè aveva portato alla luce la donna sepolta sotto la corazza di cui si era fino ad allora rivestita e ora doveva fare i conti con ciò che era diventata grazie a lui.
Un altro passaggio intenso che lascia con la curiosità di vedere cosa accadrà, dopo che ognuno sarà rientrato nelle proprie vesti e negli spazi limitati in cui si è sempre mosso, nonché come verranno accolti da coloro che ne hanno atteso il ritorno e ai quali nulla è stato palesato circa lo svolgimento dei fatti intercorsi. Un caro saluto!

Nuovo recensore
02/07/23, ore 07:21
Cap. 43:

Ciao Capo Rouge, non pensavo O e A. sarebbero tornati in Francia... Credevo si sarebbero uniti a qualche tribù e che avrebbero combattuto là per la libertà e l'uguaglianza. Invece si torna all'origine anche se profondamente diversi da quando era si era partiti...
Per A. si pone il dilemma se coltivare il loro amore (che però per O. significherebbe lasciare il suo mondo e andare incontro non solo al disprezzo da parte di quel mondo, ma anche al rischio di un'accusa di tradimento ossia la morte o magari "solo" il convento essendo una donna) o un bene puro, lasciando O. libera di tornare al suo mondo, avendo salvi la vita e l'onore, ma rischiando che, per disperazione o ripicca, finisca tra gli artigli di uomini come Girodel o Fersen.
O. invece si trova nel dilemma se intervenire per salvare la vita di A. invocando il suo status di servo dei Jaryajes, ma così vincolando lui alla schiavitù del rango e a vivere un amore di nascosto, oppure se lasciarlo libero di avere una vita senza di lei, il che potrebbe significare la condanna a morte o la prigione, o magari solo una vita lontano da lei e tra le braccia di altre donne. In quel mondo altre soluzioni sarebbero state difficilmente immaginabili, salvo fuggire lontani e iniziare una nuova vita lasciando tutto ciò che sino ad allora si era stati... Ma O. è pronta a farlo?
Attendo curiosa le reazioni del Generale e di Nanny al loro ritorno...
Complimenti come sempre per questa storia che non finisce mai di stupire!
Un caro saluto

Nuovo recensore
30/06/23, ore 15:09
Cap. 43:

Non avrei mai pensato di trovarmi pienamente d’accordo con Alain ma quelle parole sono parole Sante “ Ma perché voglio che sappia quanto è stupida a rifiutare un uomo come te ! un uomo che sta facendo di tutto per tenerla lontano da sé e lei sta credendo a ciò che vede anziché credere in ciò che sente”. Dio mio quanto ha ragione ,lei che è cresciuta con lui come fa a credere alle accuse che gli sono state rivolte .Speriamo solo che tutti i tasselli tornino al loro posto ,non vedo l’ora di sapere come se la caverà André e come si svilupperà la storia

Recensore Junior
28/06/23, ore 21:21
Cap. 43:

Dunque Oscar e André sono arrivati di nuovo ad una separazione. La situazione non è affatto facile in effetti, entrambi hanno molto da perdere anche se il sentimento che li lega è bellissimo. Un amore pericoloso che non sembra poter vedere un finale felice. Paradossalmente vedo nell'infido Victor un'ancora di salvezza per André. Devo dire che Girodelle in questa storia è veramente eccezionale seppur non sia una persona limpida e corretta. Ha un obiettivo e a suo modo è rimasto saldo nel suo amore per Oscar. Amore o ossessione forse. È disposto a tutto per averla. Aspetto con curiosità il prossimo aggiornamento.

Recensore Master
27/06/23, ore 21:49
Cap. 43:

E ora che tornano entrambi verso le loro vecchie vite, tutti i nodi vengono al pettine.. con la consapevolezza di ciò che sono diventati.

Recensore Master
25/06/23, ore 23:46

Gentilissima Caporouge,
ho dovuto, per recensire questo capitolo, così intenso, così denso, così pieno di meraviglia e di passione, rifletterci su molto e ancora molto; trovare il tempo per acquietarmi dalle forti sensazioni che mi ha trasmesso la lettura di questo tuo aggiornamento; fare un lungo, profondo respiro che mi aiutasse a mettere ordine nel tumulto che hai sapientemente saputo comunicare al mio Spirito. E ora, eccomi qui.
Cominciamo dal finale? E sia. La morte di Lua a me ha ricordato, terribilmente, quella di Eponine nei "Miserabili"; laddove si umilia a chiedere un bacio, solo un bacio, a Marius, che ella adora, ma che, lei lo sa, può amare solo un'altra. Un'Eponine però, senza la mano trafitta da una pallottola, e che si congeda dal mondo, e dall'uomo che ama, con una chiosa crudele, e vera. E ora, all'indietro.
Questo capitolo ci mostra André che ridiviene quello che è sempre stato agli occhi del mondo: un servo, soggetto alle leggi di un mondo che ancora non conosce l'uguaglianza, nemmeno teorica. Per giunta, un ladro, oltre che un disertore, perché, nella considerazione del mondo, ha rubato la libertà a Oscar François de Jarjayes. E la durezza che egli ostenta quando Oscar, pronunciando a stento, con l'animo a pezzi, le fatidiche parole ("E' un mio servo... ho il diritto di parlarci"), è solo per salvarlo dalle conseguenze nefaste che rischiano di travolgerlo. Perché amare, tu ce lo stai spiegando così bene in questo romanzo, non è solo e non tanto "sacrificarsi"; ma anche imporre all'altro un sacrificio; come dici tu, è "concedere e pretendere" e insieme "dare e scavare nel senso di colpa" (MAGISTRALE!!!).
A fronte di questo rapporto, ecco Girodel: lui che "amava le donne,. tutte", scrivi, e mai ne aveva fatto mistero; e anche se Oscar non era una donna come tutte né mai lo sarebbe stata, a Girodel non importa né chi fosse stata né chi fosse diventata, come ben scrivi. L'amore che si fa dolore e necessità domina in queste righe, ma un pensiero va a Jellow Jacket e al bambino da lui salvato, e che crescerà con lui nel folto della foresta. Magistrale, magistrale davvero. Grazie di cuore,
d
(Recensione modificata il 28/06/2023 - 07:44 am)

Recensore Veterano
15/06/23, ore 14:41

Allora, rubare o essere derubati?
Lui, ladro di Tempo.
Lui, ladro di Vita.
Lui, ladro di Amore.
Lui, semplicemente Amato e Amante.
Ché Amore non ruba. Amore offre e accoglie.
Ché il Tempo era scorso. Solo per essere con Lei.
Ché Vita era il cuore che batteva. Solo per Lei.
Lui, che Amore era Lei. Indissolubile legame.
Lui, ancora mezzo passo indietro.
Lui, Amore assoluto
Lei, che era donna. Amante e amata.
Lei, Amore assoluto. Ché era Amore. Semplicemente.
Lei, che era Vita, che era Tutto.
Lei, ladra di brandelli di vita, di eco di parole d’amore.
Lei, ladra di Amore nel silenzio dell’assenza.
Lei, ladra nel Tempo che era scorso nel silenzio.
Lei, ladra di se stessa.
Lei, semplicemente Amante e Amata.
Lui, libero e prigioniero. Ché Amore non è sacrificio.
Amore è semplicemente l’altro. Nonostante tutto.
Lui, che Lei era libera, che liberamente aveva accolto Lui.
Lui, che amava e si allontanava.
Uno, cento mille passi. Lontano.
Ché Amore vive.
Lei, continua ad amare. Per sempre.
Lei, rabbia e possesso. Ché Lui era sempre dentro di Lei.
Lei, labbra rubate, ché solo lì, dentro di Lui viveva.
Il Tempo era scorso. Il Tempo immobile scorreva veloce.
La Loro Storia impigliata nel Tempo.
Ormai eco di libertà, di Vita, di Amore.
Pur indomita e libera, messaggera di morte.
Vita e morte…
Tutto e niente.
Lei, la libertà scivolava lenta tra le dita.
Il Tempo era scorso.
Lei, ladra di Vita.
Di Amore.
Il Tempo era scorso.
Lei, rosse le dita, spezzato il respiro.
Lui, tra le braccia la vita. Tra le braccia Lei.
Tutto quello che era stato, era stato per Lui.
Il Tempo era scorso.

Recensore Junior
15/06/23, ore 09:13

Ladri di libertà 

Se bastasse l’odio per uccidere

Concedere e pretendere…

Professarsi colpevoli per rivelarsi innocenti…

Catturare o essere catturati…

Obbedire o ricevere obbedienza… 

Affermare o negare…

Fare o subire…

Generosità o calcolo…  

Gentilezza o debolezza…

Sentenze senza appello, frasi, enunciati, domande senza risposte ovvie né scontate, considerazioni senza tempo e sempre valide  che si staccano dalla trama della storia elevandola dal particolare all’universale. La trama scorrerà fino in fondo, la storia farà il suo corso ma gli spunti di riflessione e gli insegnamenti rimaranno.
Il senso del capitolo, scritto magistralmente, giunge  anche tramite pensieri e parole che appaiono rubate alla coscienza del lettore e che per questo motivo si rivelano reali al di là del luogo di finzione narrativa. 
Una storia che inserita in un contesto storico lontano  si rivela vicina e attuale. 
Lodevole anche lo stile, mai arido di parole ma privo di leziosità,   arriva, elegante e sornione, diretto al nocciolo della questione. Con candore disarmante inchioda il lettore ad ascoltare i desideri, le  incertezze e i sensi di colpa.
Clotilde

Recensore Junior
15/06/23, ore 09:12

L’incipit dalle “Metamorfosi” di Ovidio, preludio di separazione e di ritorno allo status quo, che era l’abisso vissuto in precedenza, proietta e avvolge il capitolo in un’atmosfera tragica e mesta. La lettura procede però in senso contrario, esaltante e briosa, mano nella mano con il ritmo incalzante e dettato dalla successione, da corsa a rompicollo, degli eventi nella scena d’azione raccontata, eventi che non si esauriscono in situ ma che si infiltrano velenosi nella trama le proseguire in direzioni diverse, a scorrere e magari a incrociarsi in un dove sconosciuto per dar luogo a mille altre possibilità, a risvolti impensati e poi ad altri ancora a rinnovare il corso, altrimenti scontato, della vita e della storia di Oscar e André.
Buona continuazione su per il sentiero tortuoso e in salita, un saluto.
Clotilde

Recensore Junior
14/06/23, ore 11:24

Cara Capo Rouge perdona la stringatezza, ma in questi giorni non ho avuto un attimo, il capitolo è sontuoso e ci sarebbe tanto da dire, per ora mi limito ad un commento su Girodel. Possibile che vorrebbe Oscar come la bambola di pezza di Madame Royale? La ama davvero? 
Mi sembra che la consideri alla stregua di un trofeo da conquistare prima e da ammirare poi.
Spero che si ravveda, che se ne renda conto anche lui e che impari ad amare davvero. 
Comprendo invece André totalmente,  è con le spalle a terrà prigioniero delle bugie e del ricatto morale di Girodel. La porta della cella sarà anche aperta ma è in verità chiusa e sprangata, la chiave gettata via con la libertà e la scelta che il Conte finge di dargli. 
A presto e buona giornata.
Claudia 

Recensore Junior
14/06/23, ore 09:26

Ciao Capo Rouge,
Victor è uno dei miei personaggi preferiti, lo ribadisco, calcolatore all’estremo, riesce sempre a usare ciò che sa, ciò che ha intuito, per mettere l’avversario in difficoltà.
André é il suo avversario, perché ora ha compreso che Oscar ricambia André, per questo non vuole che il suo avversario diventi un martire agli occhi di Oscar.
Victor ha le idee ben precise su chi sia Oscar, anzi Madamigella Oscar, o almeno su chi dovrebbe essere Oscar, gioca con André anche la carta della piccola Victoire, André è il padre perfetto per la piccola e tale deve restare agli occhi di Oscar.
Come ho detto, è davvero difficile etichettare Victor, ciò che accade con Lua ne è una prova, non è amore, chissà se Lua verrà dimenticata in un battito di ciglia.
Shani aveva ragione, i miliziani sono tutto fuorché innocenti che difendono altri innocenti.
Dante ha fatto la cosa giusta, è un figlio del popolo e può capire la decisione di André.
Alain, Dante, Gustav, Marcel, hanno avuto un assaggio di chi sia veramente Oscar, del suo coraggio, ma anche della sua rettitudine, pian piano capiranno che Oscar non è una nobile come tutti gli altri, un ufficiale come tutti gli altri.
Oscar è ferita, André si troverà altre accuse da affrontare, qualche amico servirà per affrontare i momenti duri che li aspettano.
So che Lua mi mancherà, nel frattempo aspetto il prossimo capitolo.
Grazie
Ipazia

Recensore Junior
14/06/23, ore 09:23

Ciao Capo Rouge,
il peggio è avvenuto e nel modo più cruento e crudele possibile.
Il tenente Williamson non mi ha mai ispirato fiducia o simpatia e qui ha confermato ciò che pensavo di lui, è difficile restare indifferenti davanti a ciò che hai scritto, soprattutto perché un simile evento accadde davvero, come avevi precedentemente scritto in nota.
I miliziani hanno reagito con una violenza inaudita, resta il dubbio su chi sia davvero il responsabile di quanto accaduto ai coloni.
Victor resta uno dei miei personaggi preferiti, ma sfugge sempre ad una vera analisi, diventa impossibile metterlo buono buono in una casella ben etichettata, ha ritrovato Oscar, l’ha riportata in quella che per lui è la civiltà, tutto il resto poco importa.
Victor si ritroverà di nuovo Lua tra i piedi, se vogliamo dire così, non si è liberato di lei come, presumibilmente, aveva programmato, avrà un problema in più da affrontare.
Lua ha il cuore spezzato, sembra una bambola senza più volontà, ciò che ha mostrato finora mi fa credere che saprà rialzarsi, perché è una vera combattente.
Dante, Marcel e Gustav si sono trovati ad affrontare qualcosa che non è una battaglia, si ritrovano a riportare indietro André che ha perso ai loro occhi ogni simpatia e fiducia, sarà difficile, forse impossibile, ricucire il rapporto tra questi soldati e André, un rapporto che è sempre stato molto fragile.
Oscar è stata ed è meravigliosa, mette sempre la vita degli altri davanti a tutto, Nova non poteva affidare il suo bambino a mani migliori. Le incognite sono tante, hai messo sul tavolo nuovi tasselli che, per ora, non saprei dove collocare.
Nel frattempo resto a godermi tutto il capitolo e la meraviglia della constatazione fatta da Oscar.
Ipazia