Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Junior
15/07/23, ore 21:05

Girodel ha le sue certezze, si fida della promessa che gli ha fatto André, sa che ora che sono tornati in Francia, Oscar e André saranno separati per forza di cose.
Girodel ripropone a Madame Roma quelle che sono le sue intenzioni, non vuol essere un innamorato che consola, ma un uomo che vuol essere al fianco della donna che, secondo lui, sarà disillusa dall’ amore.
Oscar è determinata a sapere la verità, e qualcosa ha già iniziato a capire, per questo immagino che Girodel dovrà scontrarsi con una determinazione più granitica di quella che immagina.
Non avrei mai sospettato che il passato di Madame Roma nascondesse un cuore spezzato al punto di essere un ricordo indimenticabile.
Madame Roma a casa Jarjayes non promette nulla di buono, già nel viaggio in mare e nel tragitto verso Parigi non mi trasmette sensazioni rassicuranti.
Tra Madame Roma e Girodel non mi sento affatto tranquilla.
André non sembra voler fare nulla per difendersi dalle accuse, crede davvero che l’unica soluzione sia allontanare Oscar da sé.
Spero che anche André non abbia fatto i conti con la determinazione di Oscar.
Alain inizia ad essere la mia speranza, è ancora diffidente nei confronti di Oscar e, soprattutto, di André, sta iniziando a mettere in ordine gli avvenimenti e potrebbe essere un buon amico e alleato.
Resto in attesa del seguito, grazie per il bellissimo capitolo.
Ortensia 🌸

Recensore Junior
15/07/23, ore 19:11
Cap. 43:

Il cambio di scena di questa brillante sceneggiatura trascina quel mezzo passo avanti sulla strada del non ritorno. Si direbbe passo verso il lido sicuro chiamato casa ma a cui le scene precedenti ne avevano affiancato una nuova, forse più appetibile, da costruire in un posto diverso e sconosciuto. Il sospetto è che a casa, sotto  la patina delle apparenze, nulla sarà più uguale a come lo avevano lasciato, ancor meno i sogni diventati illusioni.
È sorprendente come le azioni di questa scena riescano a risucchiare dentro l’innegabile verità che l’unica vera e sola casa edificabile è quella del cuore e come inesorabilmente alcuni uomini non se ne avvedano o, conoscendo bene quel dettame, decidano allo stesso modo di ignorarlo.
Ancora complimenti e grazie.
Clotilde De A.

Recensore Junior
15/07/23, ore 16:35

Giusto il tempo di scrivere un pensiero “consolatorio” che vengo smentita con l’approdo in patria di Oscar e André, vicini ma non troppo e forse non per molto ancora.
L’amore puro mette alla prova se stesso, tirato e sollecitato dal sommo bene , si spinge fino a decisioni estreme ed è probabile che si inganni quando, credendo di affrancare l’amato da un sacrificio, ne impone uno più grande anche a se stesso, tanto grande da scoppiare quasi. La paura che succeda è molta.
Saluti e alla prossima lettura.
GdM

Recensore Junior
15/07/23, ore 16:33
Cap. 43:

Un Alain ‘al di sopra di tutti’ mi ha letteralmente tolto le parole di bocca! Quest’uomo è il discernimento incarnato. Acuto saggio, sincero e pratico come solo colui che ragiona e giudica senza pregiudizi può essere. Oltretutto è un grande osservatore e ha il cuore grande di un amico, unico personaggio e possibile alleato su cui poter contare. Per il resto Oscar e André sono soli in mezzo ai lupi e alle vecchie volpi, sono accerchiati dagli interessi personali dei compagni di un viaggio che sono stati obbligati a compiere. L’unica consolazione è saperli almeno sulla stessa nave, guardati e spiati ma almeno insieme. 
Un saluto
GdM 

Recensore Master
13/07/23, ore 18:27

Cara Annalisa,oramai sono una purdipendente non riesco a smettere di leggere e rileggere la storia, anche in cerca di indizi che mi possano portare a capire di più su alcune vicende.Mi è abbastanza chiaro che Andrè non è affatto un donnaiolo, magari avrà frequentato qualche donnina di facili costumi, ma nulla di più, il vero donnaiolo è Fersen che fornisce anche una identità falsa quella di Andrè appunto, non ho ancora ben compreso chi è il padre di Victorie ma propendo sempre per lo stoccafisso svedese, poi madame Roma non ho ancora chiaro come vuole vendicarsi e sopratutto chi altri è il destinatario dlele lettere di Andrè.Quello che però mi piace in questa storia è questo amore grande, enorme, che entrambi provano l'uno per l'altro e che li porta a lacerarsi l'animo, e che spero prima o poi li porti alla felicità.La strada sarà sicuramnete lunga e tortuosa,  ma son osicura che sarà ricca di emozioni che l'autore saprà regalarci, d aun lato la curiosità mi spinge a voler subito sapere l'epilogo, dall'altra il fatto che la storia poi si ocncluderà mi lascia con lamaro in bocca, non sono pronta a rininciare alla mia sana dipendenza. Un caro saluto
 

Nuovo recensore
13/07/23, ore 17:32

Ciao Capo Rouge
Visto il titolo temevo una seconda vicenda cruenta come quella vissuta da André a Ponte Delgada. Sono sollevata che ciò non sia accaduto. Questi amanti divisi e desiderosi di tenersi stretti, essendone invece impediti, suscitano comunque molta compassione. Fa sorridere, d''altra parte, questa Oscar gelosa e il modo in cui si trascina mademoiselle Bellenuit per Brest: tanti complimenti per come riesci a creare degli inserti che alleggeriscono la tensione pur senza perdere il filo della storia! Non vedo l'ora di leggere il seguito... Grazie molte del tempo che dedichi a questa Storia che ci regali. Un caro saluto

P.s. mi piacerebbe una volta o l'altra leggere di un compleanno festeggiato serenamente da André. Per il compleanno di Oscar ci ha regalato una bellissima Storia 41 km a sud di Livorno... Sarebbe bello veder contento anche lui...

Recensore Master
13/07/23, ore 11:22

Ciao Capo Rouge, il viaggio è finalmente approdato sulle coste francesi e si è conclusa quella traversata in mare che deve essere stata un supplizio per entrambi i Nostri, ritrovandosi così vicini, sulla medesima imbarcazione, eppure così distanti da non potersi neppure parlare e tantomeno sfiorarsi. E pensare che il ricordo dei tocchi dolci e delicati, misti a quelli forti e decisi, sono una delle cose che tutti e due rammentano con dolore, perché oramai sembrano essere diventati retaggio del loro passato più recente. Tutto quel tempo vissuto ad interrogarsi e a porsi domande, che sarebbero forse rimaste senza risposte, se Oscar, appena giunti al porto di Brest, non fosse scesa come una furia nel tentativo di trovarle, ripercorrendo i passi fatti anni prima, sia da lei che da André, ricercando proprio le persone che allora avevano incontrato per ottenere quelle verità che già sente dentro di sé ma a cui si rifiuta ancora di credere, nonostante tutto ciò che hanno vissuto e condiviso insieme. Mademoiselle Bellenuit alla fine, sconvolta e sconcertata dal comportamento di quella donna soldato le dice l’unica verità che già conosce, e cioè che sia lei la donna per la quale André si è allontanato, per proteggerla da se stesso e soprattutto dal suo amore. Madame Roma e Girodel hanno visto l’atteggiamento battagliero di Oscar, lasciandola fare, poiché come suo padre, non si sarebbe fermata se non di fronte al raggiungimento dei suoi obiettivi.
Ed ecco che Madame Roma scopre un po’ le sue carte, rimembrando il grande amore nutrito per il padre di Oscar e il suo volersi rivalere su quella sua ultima figlia, colpevole come la moglie Marguerite, di averle portato via l’amore della sua vita, condannandola ad un dolore che il tempo non ha per nulla sopito, ma anzi accentuato, pur essendosi costruita una nuova vita con il marito capitano di mare che l’ha portata insieme a lui alla scoperta di nuovi mondi. Ma ora Madame Roma, essendosi messa alle calcagna di Oscar, non vuole, in un certo qual modo, mollare la sua preda, e ha pertanto deciso di ristabilirsi nella sua vecchia abitazione a Parigi. Decisione di cui rende partecipe Girodel mentre entrambi stanno per scendere a terra e osservano i feriti e i prigionieri che vengono trasbordati dalla nave per differenti destinazioni: i feriti curati, mentre i soldati disertori verranno condotti alle autorità competenti affinché ne decidano la sorte e il castigo. Castigo che per André è già tangibile, in quanto è un dolore immenso separarsi ancora, e forse definitivamente, da Oscar, perché ora che entrambi sono tornati nel loro mondo, loro non potranno più esistere, almeno nell’accezione che hanno condiviso in America. Il senso di protezione di André è fortissimo e prevale sulla sua stessa sicurezza, perché non può permettersi di condurre al disonore la sua Oscar. Girodel osserva i due, ma è anche consapevole che, dal colloquio intercorso fra loro, André abbia promesso che avrebbe fatto di tutto per sparire dalla vita di Oscar, mettendo in atto tutto quanto in suo potere affinché lei lo dimenticasse e tornasse alla vita a cui appartiene e a cui è stata destinata fin dalla nascita al servizio della Corona francese e non tanto a perseguire il suo sentire. Solo in questa accezione Girodel potrebbe farsi avanti e restare al fianco di Oscar, coronando così il suo sogno, cullato durante il tempo che li ha visti dapprima vivere in Francia, poi partire per le Americhe, consolidandosi sempre più, convinto più che mai che solo con lei potrebbe avere una vita degna di essere vissuta, anche se nel suo cuore ha cominciato ad insinuarsi il dolore per la perdita dell’unica persona, Lua, che l’abbia veramente amato senza condizioni, se non quella di potergli stare vicino, mentre lui non l’ha ricambiata con la medesima moneta.
Quello che mi ha lasciato molto sorpresa è stata la decisione di Oscar di ospitare, proprio a Palazzo Jarjayes, Madame Roma durante il tempo in cui tenterà di rendere abitabile la sua vecchia dimora abbandonata ormai da anni. Oscar, nel tentativo di disobbligarsi per la vicinanza manifestatale, avrà così a fianco la donna che vede in lei la possibilità di vendicarsi per tutto il dolore che l’abbandono da parte di Augustin Reynier de Jarjayes le aveva inflitto tanti anni prima, preferendole una sconosciuta donna di campagna figlia di un pittore che, evidentemente, gli aveva rapito il cuore.
A casa di Oscar troveranno dimora anche Argo e il piccolo falchetto, dei quali Oscar aveva promesso di prendersi cura.
Intanto interessante e illuminante la chiacchierata scambiata tra Alain e André, mentre quest’ultimo, in una carrozza distinta dalle altre, viene condotto nel luogo che deciderà il suo futuro. Alain cerca di farsi dire le motivazioni del suo comportamento, anche se molto ha già compreso di suo, e non riesce ad ammettere che un uomo sia disposto a passare per ciò che non è mai stato e a rovinarsi la vita, e a rovinare anche quella dell’altra persona, mettendo avanti a tutto il grande Amore che li unisce e che potrebbe essere causa di danno. Alain non capisce che per André l’importante è che il suo amore non diventi sacrificio per la persona amata che vuole sapere libera, come libera l’ha vista in quel poco tempo in America, pienamente se stessa e libera dalle sue stesse catene che altri le avevano legato addosso. Concetti che però, evidentemente, per André sono la norma nella sua dirittura morale nei confronti di Oscar, ma difficili da far comprendere ad altri che hanno una visione della vita e dei rapporti intercorrenti tra uomo e donna differenti.
Ora sono tornati tutti nella vecchia e cara Francia, ma profondamente mutati per ciò che, in questo frattempo, è avvenuto e che hanno vissuto in prima persona: resta da vedere, da ora in avanti, come procederanno le cose dovendo riaffrontare la vecchia vita che si presenterà loro innanzi e avendo ancora alcuni tasselli da collocare opportunamente per la definizione del quadro finale che darà la visione d’insieme.
Passaggio interessante che, per la prima parte, ho vissuto con il cuore in gola seguendo Oscar nella sua corsa alla ricerca di quelle risposte per le sue domande che l’hanno torturata per troppo tempo.
Un caro saluto!

Recensore Junior
12/07/23, ore 08:20
Cap. 43:

Carissima Capo Rouge buongiorno! I duelli di questo capitolo, non soltanto quello metaforico tra bugia e realtà, sono più roventi di queste giornate torride e asfissianti. Si boccheggia in cerca di refrigerio e di una via d’uscita, sperando che un temporale improvviso o in qualsiasi imprevisto arrivi a ribaltare la situazione e “l’alta pressione”. Allora volgo gli occhi al cielo e spero di avvistare nuvoloni all’orizzonte mentre, intanto, prego per i “nostri”.
Ciao e grazie.
Claudia 

Recensore Master
11/07/23, ore 21:43

Ecco la ragione per cui Madame Roma continuava a punzecchiare Oscar con i suoi dispetti: lei è la prova vivente della perdita del proprio amore, il generale! Adesso che sono rientrati in Francia per André ed Oscar sarà difficile non riprendere i loro ruoli di un tempo.

Recensore Veterano
11/07/23, ore 21:20
Cap. 43:

Allora, Lui tace… Lui ama
Lui, ché Amore vive nel silenzio.
Non chiede parole, offre solo se stesso.
Lui, che il bene non fa rumore.
Lui, ama e tace.
Che amare Lei era struggente condanna.
Che amare Lei era semplicemente Vita.
Lei, ora realmente sola.
Che amare Lui era insensata follia senza speranza.
Chi era Lei?
Che amare Lui era semplicemente scegliere.
Che amare Lui era struggente speranza.
Che amare Lui era semplicemente essere libera.
Lei, che Lui era prigioniero e solo. Amato e amante.
Ché Amore è abbastanza se è Amore.
Lei, muta promessa, nonostante tutto.
Divisi… uniti.
Lei, che era solo Donna. Che era… gelosa.
A sfidare se stessa, ché era donna che ama.
Amare Lui nonostante tutto, nonostante la verità, la menzogna.
Nonostante l’onore, nonostante Lui.
Lei, intensamente unica, semplicemente donna.
Frammenti di ricordi, parole scorse nel tempo a dipingere Lui, che non era Lui.
Un uomo triste… che aveva un’altra vita, che era figura confusa.
Chi era Lui?
Nel silenzio vive la verità.
Nella testa e nel cuore assoluto e impossibile desiderio.
I corpi ad affrontarsi in un duello, soldato contro ufficiale.
I corpi a celare il desiderio assoluto e impossibile, uomo contro donna.
Amore contro Amore.
Lei, voleva Lui, ogni colpo agognate carezze, ogni affondo selvaggi baci.
Desiderio celato, vivido e silenzioso. Desiderio incalzante.
Domande senza risposta.
Nel silenzio si annida la menzogna.
Che la menzogna nasconde la verità. Lui a proteggere Lei. Sempre.
Le menzogne proteggevano la verità, le menzogne proteggevano Lei.
Nella verità Lei sarebbe stata sola. Nella verità Lui sarebbe stato solo.
Chi era Lui?
Uomo che ama, mezzo passo dietro a lei, ché altro non può essere.
Uomo che aveva amato Lei. Semplicemente. Ché era Lei tutto.
Lei, ora realmente sola, a respirare la stessa aria, solo sguardi rubati.
Insieme, lontani.
Indietro, il tempo che scorre a ritroso a ripercorrere i passi di una vita già vissuta.
Una vita che era stata Amore anche se non compreso, anche se era stato compreso e taciuto.
Indietro, si erano amati in quel tempo che era lontano. Inconsapevoli, eppure amati e amanti.
L’assenza ora diventava fonda, ombra e compagna.
Divisi… uniti

Recensore Junior
10/07/23, ore 17:18
Cap. 43:

Capo Rouge, mia torturatrice, ormai è deciso, mi stai cucinando a fuoco lento! 😬 E non parlo del sole che picchia forte, ma di questo immenso capitolo.
Avevo iniziato a preoccuparmi già alla sola lettura del titolo:”bugiardo” ma poi mi sono ritrovata a ripeterlo più di una volta a Girodel.  
Si può detestare e amare un personaggio? La risposta è sì se si tratta di Girodel che continua ad essere così convincente ma anche tanto velenoso verso André. 
Con lui si mostra diretto quanto basta da sembrare sinceramente interessato alle sue sorti ma anche machiavellico e bugiardo senza il benché minimo  pudore. 
Aiutare André solo perché sparisca per sempre? Veramente comodo così!
Girodel si vede troppo bene calato nei panni del paladino senza macchie e senza paura e qui è stato bravo André a tenere botta e, anzi, facendogli notare a sua volta che anche lui potrebbe essere un candidato alla paternità di Victoire. Come si dice non è tutto oro ciò che riluce, caro il mio tenente e spesso le armi si rivelano a doppio taglio. Nonostante la voglia di rimetterlo al suo posto, resta la mia croce e delizia, sarò un po’ sadica ma a me sembra bello e da ammirare come uno di quei pavoni del parco di Versailles.
Ci fosse solo lui a rendere i miei sogni pieni di incubi forse me la caverei, ma vogliamo spendere due parole su Madame Roma? Non ci ha pensato due volte a mollare il marito in America pur di continuare a spiare e instillare il suo veleno in Oscar ed ora sono curiosa di scoprire i dettagli del suo passato con il Generale De Jarjayes. Scommetto che assieme avranno fatto scintille! 
Come le fanno Oscar e André con questo duello!! Il mio cuore ha rischiato l’infarto, belli come solo loro possono essere quando sono assieme, perfino in un duello. 
Mi pare impossibile prevedere l’imprevedibile, mi chiedo però che cosa abbia fatto Fersen con il nome di André 😱 e con questa curiosità ti lascio e ti faccio i miei complimenti. 
Grazie
Gattinapelosa 😻

Recensore Veterano
09/07/23, ore 13:55
Cap. 43:

Non far caso a me io vengo da un altro pianeta. Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini. 
Sono nata con una rivoluzione.
Diciamolo. È in quel fuoco che sono nata, pronta all’impeto della rivolta fino al momento di vedere il giorno. Il giorno era cocente. Mi ha infiammato per il resto della mia vita. Da bambina, crepitavo. Da adulta, fui fiamma pura.
~ Frida Kalo ~

Pungente, l’amore, si appunta sul bavero di una giacca vecchia ma non dismessa. Buca il suono dei colori appena caldi di sogno dipinti assieme, ascolta il blu, freddo, di indaco e realtà. Ridefinito ogni volta, non affonda, adesso è sfuggente eppure colto nella silhouette che cade nel precipizio dell’altra forma, combatte con i confini confusi per non distinguersi e dividersi, ancora diverso e pure sempre se medesimo.
Ugualmente ostinata è l’illusione, cieca, abbaglia gli occhi stropicciati di chi vorrebbe le persone quadri morti di un mondo fermo, trascina i piedi stanchi in un tango d’elefanti sui rottami di quel che non sarà più. 
Nel passaggio all’ombra della bugia, delle tre sillabe strozzate e carnoso ossimoro che vorrebbe mutare amore in odio, brilla nascosta la stella di un altro pianeta, non vista chiede di essere ascoltata, l’eclissi di sé non ci sarà.

Un abbraccio, Minaoscarandre 
 

Recensore Master
08/07/23, ore 19:13
Cap. 43:

Capitolo denso e doloroso, di scontri (non solo fisici) e di confronti, mentre i personaggi tornano in Francia, alla "sordida purezza" (mirabile iunctura) di Versailles. E la sorte del falco ferito suscita in Oscar per associazione di idee il ricordo di quei pavoni con le ali tagliate e il laccio alla zampetta destinati a dar lustro, eterni prigionieri di lusso, alle voliere della Reggia. Sarà così anche per lei? Tornerà a essere una esotica stranezza, confinata su un palcoscenico grandioso, se pur limitato e circoscritto, o romperà le sbarre della gabbia dirata? E per far cosa? Per vivere l'esistenza di una donna, per quanto ricca e di nobili natali, come la ammonisce Madame Roma? E Andrè? Le sbarre della sua gabbia, in fondo, sono, come tu dici icasticamente e molto poco metaforicamente, le sus stesse gambe solidamente serrate attorno alle gambe di lri, le sue forti braccia che la cingono stretta, e poi la sua magnanimità, nei confronti di Oscar, certamente, ma anche in rapporto alla piccola Victoire, vera vittima e pedina, tanto innocente quanto debole, di questa trama. Un capitolo in cui l'Amore si fa preoccupazione per l'altro, sacrificio di sè, vincolo e insieme catena, ricordo sublime di attimi fulgidi, e sofferenza. Con tutti i mieiapplausi e i sentimenti di una profonda ammirazione, grazie! Buona serata, D.

Recensore Junior
07/07/23, ore 08:59
Cap. 43:

Ciao Capo Rouge,
questa volta sul tavolo ci sono molti tasselli, alcuni però restano misteriosi, difficili da collocare.
Victor gioca con André come il gatto con il topo, praticamente lo ha messo con le spalle al muro, fa e farà di tutto per tenere Oscar lontano da André, ma, soprattutto farà di tutto affinché Oscar creda il peggio di André.
André é stato abile nel riuscire ad ottenere da Victor che ritrovi la piccola Victoire, anche Victor ha i suoi scheletri nell’armadio dopotutto.
Victor resta uno dei miei personaggi preferiti, continua a mostrare molte sfaccettature del suo carattere, e forse non le ha mostrate tutte.
Per non parlare di Fersen che, come Victor, ha più di uno scheletro nell’armadio visto che pare abbia usato un’altra identità per giocare al libertino nel suo viaggio in America.
Insomma sono tante le cose che Oscar ancora non sa, e quando le scoprirà molte persone dovranno fare i conti con lei, ne sono sicura.
Alain mostra quell’intelligenza arguta che aveva mostrato fin dalle prime apparizioni, chissà, forse non sarebbe un male se facesse una bella chiacchierata con Oscar.
Madame Roma riesco ad inquadrarla meglio, ormai il rancore che prova è difficile da nascondere, così come il suo piano che sembrava solo quello di portare Oscar a decidere di essere una donna come tutte le altre, ma che ora sta prendendo una piega diversa.
Madame Roma sembrava voler spingere Oscar ad accettare la corte di Victor, in questo modo avrebbe gettato alle ortiche tutto ciò che aveva voluto il generale Jarjayes, il suo prezioso erede sarebbe diventato una donna come tutte le altre.
Ora tutto è cambiato, così anche i piani di Madame Roma e non mi rassicura per niente.
Ciò che accadrà a Parigi sono sicura che sarà ancora più emozionante, perché proprio non riesco a immaginare che questo sia davvero l’addio definitivo tra Oscar e André.
Ipazia

Recensore Master
05/07/23, ore 15:33
Cap. 43:

Chi è il vero bugiardo?
È bugiardo André Grandier che resta in silenzio e non rivela la verità?
È bugiardo il tenente Victor Clement de Girodel che usa la verità come meglio gli aggrada?
O il vero bugiardo è il conte Hans Axel de Fersen?
Resta in silenzio André Grandier, non rivela nulla, sarebbe facile per lui parlare ad Oscar. Sarebbe facile per André Grandier rispondere alle domande di Oscar, chiarirebbe molti dubbi, farebbe luce su molti fatti che non riguardano solo lui.
Decide di proteggerla ad ogni costo, André Grandier, anche da se stesso, dal loro amore, che ora sembra ancora più pericoloso.
Tacere è mentire?
L’amore messo davanti alla condanna sociale, questa è l’arma nelle mani di Victor Clement de Girodel. Il fango in cui sarebbe trascinata Oscar François de Jarjayes, l’ufficiale, l’erede di una famiglia nobile, la contessa, e non ultimo, la donna.
Il fango umilierebbe il nome del casato Jarjayes, il disonore ricadrebbe su tutta la famiglia, in una condanna sociale senza appello. Umiliazioni, disonore, perdita del credito a Corte, ecco il destino che descrive Victor Clement de Girodel.
Un uomo innamorato, un uomo che ha scelto di andarsene per proteggere sempre la donna che ama, non accetterebbe mai un simile destino per la sua donna e questo lo sa bene Victor Clement de Girodel.
Due modi di sentire e vivere l’onore in modo diametralmente opposto quello di André Grandier e Victor Clement de Girodel.
Onore di casta, di mero interesse personale quello di Victor Clement de Girodel, per cui la felicità, o almeno la salvaguardia dell’onore di Oscar François de Jarjayes e della famiglia Jarjayes dipende esclusivamente da lui.
Onore di uomo innamorato quello che anima André Grandier.
Condanna sociale descritta crudelmente da Victor Clement de Girodel, non importa se André Grandier sia innocente o colpevole, agli occhi della Corte lo sarebbe comunque e verrebbe condannato al disprezzo anche chi lo proteggerà.
Gioca tutte le sue carte Victor Clement de Girodel, che finisca André Grandier nel fango e vi resti, l’unica cosa che davvero conta è che la sua immagine di Tenente, nobile e uomo devoto resti intatta agli occhi di Oscar François de Jarjayes.
In fondo appartengono allo stesso ceto sociale, Victor Clement de Girodel e Oscar François de Jarjayes, si può sacrificare un uomo, un plebeo e il suo amore.
È questo il pensiero di Victor Clement de Girodel.
Chi è il vero bugiardo?
Lontano da quel mondo fatto di regole e etichette, dove un titolo vale tutto, in un mondo che era stato tutto loro, un uomo e una donna avevano potuto amarsi.
Un uomo, André, aveva potuto amare una donna, Oscar, annullando quella distanza che li aveva sempre tenuti simili ma non uguali.
Nel mondo fatto di regole ed etichetta, un titolo è più importante di ogni cosa. Un plebeo non può amare alla luce del sole una contessa.
Un plebeo, André Grandier, non può amare una contessa, Oscar François de Jarjayes, quella distanza che era stata esigua finché l’amore non si era rivelato, diventava un abisso incolmabile.
Torna ad essere plebeo, non più nemmeno servo André Grandier, non resta nemmeno più la consolazione di poter camminare nell’ombra di Oscar François de Jarjayes.
Torna ad essere un ufficiale, una uniforme che porti lustro e onore al casato, non resta nemmeno più la consolazione di avere André Grandier nell’ombra dei suoi passi.
È libera o prigioniera Oscar?
Davanti allo specchio, Madame Roma vede una donna diversa, una donna che è cambiata e che ama davvero. E mostra se stessa, Madame Roma, una donna che persegue un solo scopo, diventato vera ossessione.
È sfuggita al suo gioco Oscar, ora dovrà cambiare il gioco, perché avrà un solo scopo Madame Roma, dividere per sempre Oscar e André.
L’amore può rendere Oscar François de Jarjayes libera o prigioniera di se stessa e di ciò che vede e sente.
Dovrà capire chi è il bugiardo, Oscar François de Jarjayes, dovrà vedere i gesti e le parole da un’altra angolazione affinché tutto sia chiaro, affinché possa essere libera.
Ogni tua parola mi porta nella Loro storia e nella Storia, in quello che è un viaggio nell’anima di ogni incredibile personaggio.
Anna