Recensioni per
Pur
di Capo Rouge
Girodel ha le sue certezze, si fida della promessa che gli ha fatto André, sa che ora che sono tornati in Francia, Oscar e André saranno separati per forza di cose. |
Il cambio di scena di questa brillante sceneggiatura trascina quel mezzo passo avanti sulla strada del non ritorno. Si direbbe passo verso il lido sicuro chiamato casa ma a cui le scene precedenti ne avevano affiancato una nuova, forse più appetibile, da costruire in un posto diverso e sconosciuto. Il sospetto è che a casa, sotto la patina delle apparenze, nulla sarà più uguale a come lo avevano lasciato, ancor meno i sogni diventati illusioni. |
Giusto il tempo di scrivere un pensiero “consolatorio” che vengo smentita con l’approdo in patria di Oscar e André, vicini ma non troppo e forse non per molto ancora. |
Un Alain ‘al di sopra di tutti’ mi ha letteralmente tolto le parole di bocca! Quest’uomo è il discernimento incarnato. Acuto saggio, sincero e pratico come solo colui che ragiona e giudica senza pregiudizi può essere. Oltretutto è un grande osservatore e ha il cuore grande di un amico, unico personaggio e possibile alleato su cui poter contare. Per il resto Oscar e André sono soli in mezzo ai lupi e alle vecchie volpi, sono accerchiati dagli interessi personali dei compagni di un viaggio che sono stati obbligati a compiere. L’unica consolazione è saperli almeno sulla stessa nave, guardati e spiati ma almeno insieme. |
Cara Annalisa,oramai sono una purdipendente non riesco a smettere di leggere e rileggere la storia, anche in cerca di indizi che mi possano portare a capire di più su alcune vicende.Mi è abbastanza chiaro che Andrè non è affatto un donnaiolo, magari avrà frequentato qualche donnina di facili costumi, ma nulla di più, il vero donnaiolo è Fersen che fornisce anche una identità falsa quella di Andrè appunto, non ho ancora ben compreso chi è il padre di Victorie ma propendo sempre per lo stoccafisso svedese, poi madame Roma non ho ancora chiaro come vuole vendicarsi e sopratutto chi altri è il destinatario dlele lettere di Andrè.Quello che però mi piace in questa storia è questo amore grande, enorme, che entrambi provano l'uno per l'altro e che li porta a lacerarsi l'animo, e che spero prima o poi li porti alla felicità.La strada sarà sicuramnete lunga e tortuosa, ma son osicura che sarà ricca di emozioni che l'autore saprà regalarci, d aun lato la curiosità mi spinge a voler subito sapere l'epilogo, dall'altra il fatto che la storia poi si ocncluderà mi lascia con lamaro in bocca, non sono pronta a rininciare alla mia sana dipendenza. Un caro saluto |
Ciao Capo Rouge |
Ciao Capo Rouge, il viaggio è finalmente approdato sulle coste francesi e si è conclusa quella traversata in mare che deve essere stata un supplizio per entrambi i Nostri, ritrovandosi così vicini, sulla medesima imbarcazione, eppure così distanti da non potersi neppure parlare e tantomeno sfiorarsi. E pensare che il ricordo dei tocchi dolci e delicati, misti a quelli forti e decisi, sono una delle cose che tutti e due rammentano con dolore, perché oramai sembrano essere diventati retaggio del loro passato più recente. Tutto quel tempo vissuto ad interrogarsi e a porsi domande, che sarebbero forse rimaste senza risposte, se Oscar, appena giunti al porto di Brest, non fosse scesa come una furia nel tentativo di trovarle, ripercorrendo i passi fatti anni prima, sia da lei che da André, ricercando proprio le persone che allora avevano incontrato per ottenere quelle verità che già sente dentro di sé ma a cui si rifiuta ancora di credere, nonostante tutto ciò che hanno vissuto e condiviso insieme. Mademoiselle Bellenuit alla fine, sconvolta e sconcertata dal comportamento di quella donna soldato le dice l’unica verità che già conosce, e cioè che sia lei la donna per la quale André si è allontanato, per proteggerla da se stesso e soprattutto dal suo amore. Madame Roma e Girodel hanno visto l’atteggiamento battagliero di Oscar, lasciandola fare, poiché come suo padre, non si sarebbe fermata se non di fronte al raggiungimento dei suoi obiettivi. |
Carissima Capo Rouge buongiorno! I duelli di questo capitolo, non soltanto quello metaforico tra bugia e realtà, sono più roventi di queste giornate torride e asfissianti. Si boccheggia in cerca di refrigerio e di una via d’uscita, sperando che un temporale improvviso o in qualsiasi imprevisto arrivi a ribaltare la situazione e “l’alta pressione”. Allora volgo gli occhi al cielo e spero di avvistare nuvoloni all’orizzonte mentre, intanto, prego per i “nostri”. |
Ecco la ragione per cui Madame Roma continuava a punzecchiare Oscar con i suoi dispetti: lei è la prova vivente della perdita del proprio amore, il generale! Adesso che sono rientrati in Francia per André ed Oscar sarà difficile non riprendere i loro ruoli di un tempo. |
Allora, Lui tace… Lui ama |
Capo Rouge, mia torturatrice, ormai è deciso, mi stai cucinando a fuoco lento! 😬 E non parlo del sole che picchia forte, ma di questo immenso capitolo. |
Non far caso a me io vengo da un altro pianeta. Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini. |
Capitolo denso e doloroso, di scontri (non solo fisici) e di confronti, mentre i personaggi tornano in Francia, alla "sordida purezza" (mirabile iunctura) di Versailles. E la sorte del falco ferito suscita in Oscar per associazione di idee il ricordo di quei pavoni con le ali tagliate e il laccio alla zampetta destinati a dar lustro, eterni prigionieri di lusso, alle voliere della Reggia. Sarà così anche per lei? Tornerà a essere una esotica stranezza, confinata su un palcoscenico grandioso, se pur limitato e circoscritto, o romperà le sbarre della gabbia dirata? E per far cosa? Per vivere l'esistenza di una donna, per quanto ricca e di nobili natali, come la ammonisce Madame Roma? E Andrè? Le sbarre della sua gabbia, in fondo, sono, come tu dici icasticamente e molto poco metaforicamente, le sus stesse gambe solidamente serrate attorno alle gambe di lri, le sue forti braccia che la cingono stretta, e poi la sua magnanimità, nei confronti di Oscar, certamente, ma anche in rapporto alla piccola Victoire, vera vittima e pedina, tanto innocente quanto debole, di questa trama. Un capitolo in cui l'Amore si fa preoccupazione per l'altro, sacrificio di sè, vincolo e insieme catena, ricordo sublime di attimi fulgidi, e sofferenza. Con tutti i mieiapplausi e i sentimenti di una profonda ammirazione, grazie! Buona serata, D. |
Ciao Capo Rouge, |
Chi è il vero bugiardo? |