Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Junior
05/02/22, ore 17:54

“Ex bono nomine oritur bona praesumptio”.
Potrei citare i Pitagorci e forse Plato ma ahimè il mio spunto è solo frutto di deformazione professionale e quindi commento che il “naming" del nuovo personaggio femminile (Mme Lemonde) è “sintomatico” e che, in accoppiata con il nome di battesimo, diventa quasi suggestivo. Per me però è semplicemente, perfetto perché “vende” il prodotto. Già dal debutto si intende che non tradirà le aspettative.
Avanti tutta!
GdM

Chiedo scusa ma ho voluto emendare degli errori…
(Recensione modificata il 05/02/2022 - 06:25 pm)

Recensore Junior
05/02/22, ore 17:04

Ciao,
ogni capito è pietra grezza che tu trasformi in un gioiello.
Ho avuto modo di vedere Oscar e Girodel sotto una luce diversa grazie a te.
Sono in apparenza due persone simili, hanno vissuto una infanzia e una vita quasi identica.
Ricchi, nobili, colti, belli, cresciuti per essere soldati, con un senso del dovere ben radicato.
Ciò che li contraddistingue e la morale, il senso di compassione che muove Oscar e non Girodel.
Victor ha saputo far crescere in sé il cinismo necessario a renderlo disincantato e distaccato, che lo rende insensibile davanti alla sorte di una innocente bambina. Il suo modo di essere gli permette di capire che ora non deve più celare se stesso per affrontare Oscar.
Può essere sgradevole per scuoterla e conquistarla.
Oscar si scopre, al contrario, compassionevole e intenerita per la sorte di una bambina che è entrata per poco tempo nella sua vita.
Oscar è una donna, Girodel è un uomo, ma questo non basta a giustificare il sentire di un essere umano. Da individui differenti hanno morale differente, nel loro caso distante anni luce.
La lettera di André è molto dolce, nasconde un fondo di tristezza e di rimpianto, mostra che stava cambiando il suo modo di pensare e di vedere il mondo.
La libertà di un uomo ha il diritto di esistere senza il permesso dato da un altro uomo, mi sembra un pensiero molto potente, sono sicura che farà riflettere Oscar.
Mi incuriosisce molto questo nuovo personaggio, Madame Lemonde, mette Oscar davanti allo specchio, metaforicamente è realmente, credo che sarà un personaggio che avrà un peso nella vita di Oscar.
Questa storia mi dona davvero molto, grazie.
Ipazia

Recensore Junior
05/02/22, ore 15:48

Carissima Capo Rouge, sono rimasta con il fiato sospeso fino ad ora temendo che qualcosa o qualcuno potesse impedire la partenza di Oscar. Ma, per fortuna, non è stato così.
La lettura si è aperta con una stilettata dritta al cuore per mano di una “nuova” lettera di André che arreca una data importante e, se si pensa che André è morto, la sua lettera è ancora più straziante, anche se io una piccola speranza continuo a coltivarla, perché un errore nella trascrizione dei nomi è possibilissimo. Almeno ci spero, e sono convinta che pure per Oscar è un po’ così 🙏 
Lasciami dire che ho provato un grande sollievo nel leggere che Girodel viaggerà su un’altra nave (almeno quello 😜), perché l’idea che potesse fare il viaggio con Oscar mi faceva venire il mal di mare 🤢… non vado d’accordo con vascelli e barchette, io che, al massimo, “reggo” un canotto! Ma, bando alle ciance, non fraintendere, Girodel mi piace, ha un carattere tutto suo, ben determinato ed è esattamente come lo descrive Madame Roma, sputato lui, quasi perfetto rispetto a molti damerini e altri cicisbei, però mi piace di più quando è con Lua perché mi rassicura saperlo a distanza. Non lo so ma ho paura di lui… mi intimorisce!
Strepitosa, poi, questa Madame Roma (a proposito nome singolare!), tu che  hai sempre tratteggiato personaggi davvero stupendi, con caratteristiche e tratti somatici marcati e forti, non ti smentisci neanche qua.
 Madame Lemonde è una donna decisa e forte che ha capito che, come tale, essendo donna, ha più potere di un uomo, anche senza usare la spada e, per di più e nel caso specifico, non perché non sappia farlo. Un personaggio largo e grosso cioè “pieno”!
Non ha peli sulla lingua, un’ottima compagna di viaggio e chissà che non diventi anche una buona amica per Oscar, e sarebbe una amica molto diversa dalla Rosalie a cui siamo abituate. 
Quest’ultima, l’ho sempre vista più come una fanciulla sfortunata da proteggere e difendere non una donna con cui misurarsi, anche confidarsi nel caso si presentasse l’occasione, nel caso i tempi diventassero maturi e nel caso si creasse la sintonia giusta. Madame Roma potrebbe diventare un’amica nel vero senso del termine.
Per il resto siamo ancora in alto mare e l’imminente approdo a Punta Delgada mi innervosisce già!
Visitare il luogo del “delitto”, tornare proprio lì dove André ha sofferto e quasi morto mi far star male.
Non è che si potrebbe fare tappa in un altro posto? 
Comunque io intanto mi attrezzo e preparo i sali!

Brava!! Ti aspetto sempre impazientemente 

Gattina😻

Recensore Junior
05/02/22, ore 11:53

Cara Capo Rouge, il capitolo è indice e prova, ancora una volta, di fantasia sconfinata. 
Aprire il libro della tua storia e curiosare fra le sue pagine è come essere scaricarti, letteralmente, da un taxi in una città esotica e sconosciuta e per di più all’indirizzo sbagliato!
La trattoria suggerita da “trip advisor” ha chiuso o, chissà,  traslocato, e allora ecco che si ritrova seduti in un posticino “stellato” ma dove il menu è “a sorpresa” e le pietanze sono cotte con ingredienti nuovi al palato e per lo più  sconosciuti. 
La narrazione va avanti e si dipana sicura ed elegante mentre abbraccia e si arricchisce di piccoli e grandi particolari sapientemente celati da incastri di tempo ed eventi.
Nel mezzo si scorge Oscar che, tra dubbi, dolore, dovere, novità e impreviste presenze, è sempre splendidamente lei anche perché non può mica scacciare il “fantasma” di sé!!
E quell’idea dei fantasmi che vengono con noi nella tomba, non so se tirati dietro o per spontaneo volere, è bellissima oltre che suggestiva. 
Il capitolo dal canto suo è un incanto proprio come lo è la meravigliosa Oscar allo specchio e quella che subito dopo impugna la spada. Splendido contrasto che riesci ad esaltare e allo stesso tempo attenuare e sbiadire mentre fai convivere e vivere gli “opposti”. L'una non esclude l'altra.
Grazie e complimenti.
Un caro saluto
Clotilde_Dea
 

Recensore Master
04/02/22, ore 18:13

Così anche Oscar si è decisa a partire.. con la scusa di un incarico reale; e sembra che sulla nave abbia trovato una degna avversaria!

Recensore Junior
07/01/22, ore 20:04
Cap. 22:

Paradossalmente, ma ha il suo senso, adesso che Oscar non ha più la “necessità di nascondere identità e grado” si “spoglia” di quello che non le serve per mettere le mani (sul fuoco!) su ciò che non aveva afferrato, forse è una prova del nove, una cartina di tornasole oppure semplicemente, Oscar, segue la sua volontà. Non lo so, cioè non ne sono certa, ma è così bella!
La sensualità dell’incontro è a mille ma mi è piaciuto il fatto che Oscar fosse guidata, nella sua avventura e quindi nel suo percorso di scoperta (o almeno così mi è parso), da quel pizzico di raziocinio che non guasta mai e che l’aiuta a non perdersi.
Il misto di  senno e sensibilità che ne viene fuori è bello e coinvolgente.
Complimenti e grazie ancora per le riposte, ciao. 
Claudia 
 

Recensore Junior
06/01/22, ore 12:12
Cap. 22:

Cara Capo Rouge, capitolo nuovo che leggo solo ora a 2022 già iniziato e che mi ha aperto nuovi orizzonti e nuove prospettive. 
Sapevo che fossimo solo all’inizio della storia ma ora posso dire in tutta tranquillità che c’è tanto di più ed è ancora tutto da raccontare tra queste bellissime pagine e, per rendersene conto, basti osservare e ascoltare il conte di Girodel che ci parla tra le righe di questi fogli vergati dalla leggiadria del tua penna ammiccante e allusiva. 
Una sua frase mi ha colpita in particolar modo e, senza volerla riportare qui in un virgolettato, mi ronza nella testa in mille suoni diversi. E dunque, questa, è anche una storia di “salvezza”!! Ulteriore risvolto a cui non avevo pensato.
Oscar invece è ormai alla disperata ricerca di André e di sé in lui ed è così bello che lo faccia con ogni mezzo.
Non vorrei mai, invece, che la giovane Lua perdesse se stessa rincorrendo il cuore, già preso, di Victor. È incredibile cosa si è pronti ad accettare e fin dove siamo disposti a spingerci per quella cosa che banalmente chiamiamo amore o che forse, e a torto, definiamo amore. 
Capitolo bello e intenso, grazie e alla prossima.

Clotilde_Dea

Recensore Veterano
04/01/22, ore 14:45
Cap. 22:

Allora, chi era stata lei? Chi era lei senza André? Chi sarebbe diventata lei?
Chiunque fosse stata l’altra, lei non aveva fermato André. Era partito per salvare l’amore puro e sincero verso l’altra.
Lei non lo aveva fermato… e il senso di colpa lì a divorare l’animo.
Chi era lei senza André? Un viaggio nel tempo per ritrovare l’altro è invece “trovare” André.
I ricordi a pungere l’animo perché l’altro sapeva ciò che André aveva sempre saputo.
Perché André conosceva la verità, semplicemente lei non era felice, lei che non sapeva cos’era l’amore.
Quali strade l’amore costringe a percorrere lei non lo sapeva, ancora.
Gelosa, semplicemente gelosa, era lei. Gelosa dell’altra “lei” che aveva fatto partire André, che lo aveva portato via da se stessa…
Lui era semplicemente il tutto, il sempre. Lui che era nella mente, nel cuore a trafiggere ogni altro intento.
Chi era André? Se non semplicemente il sempre che la legava alla vita?
Perdersi per cercare se stessa e lui, in un brandello di ricordo, in una impronta ormai sbiadita o, forse, mai lasciata.
Perché l’amore è pensiero costante, assillo di tutte l’ore, è impronta impressa nell’anima.
Lei, che ancora non lo sa.

Recensore Junior
03/01/22, ore 13:26
Cap. 22:

Una lucina si è accesa ed è difficile spengerla, anzi è forse più un tarlo che scava e corrode, ma se “l’errore plausibilissimo” cui accennavo al capitolo precedente fosse molto più di un semplice errore?
Non mi fido più del conte Girodel perché ormai è indubbio che sia altro da quel che vuol far credere e, più che un angelo custode, mi appare come un angelo “caduto”. Un personaggio così ci vorrebbe in ogni storia che si rispetti.
Credo sia il caso di dire: “che Dio ce la mandi buona!”. 

GdM

Recensore Junior
02/01/22, ore 21:47
Cap. 22:

Cara Capo Rouge, inizio con i miei più sinceri auguri per questo nuovo anno che, per noi tutti, auspico sia migliore di quello che è appena scorso in un baleno.
E già… il tempo scorre inesorabilmente scandendo il ciclo della vita di tutti noi come succede in questo volo di eterno ritorno delle rondini, ma il volo di Oscar a Brest mi ha colta di sorpresa e piacevolmente stupita.
La sua scelta di tornare in un luogo per lei importante è eloquente e si spiega da sola. Si potrebbe mai voler tornare in un luogo in cui non si sarebbe mai voluti essere? Un luogo, una situazione, una compagnia di cui non si è goduto? Una compagnia che adesso si anela e non rifugge? Un posto che si può banalmente chiamare casa?
La rondine ha spiccato il volo da un punto d’arrivo importante della sua vita e sono sicura che si arresterà solo quando lo incontrerà di nuovo e lo riconoscerà del tutto.
Nel frattempo e per tutto il tragitto dovrà purtroppo stare attenta al “cacciatore” Girodel in perenne agguato ma cuore ed intuito mi suggeriscono che ce la farà. Intanto però mi armo di pazienza e mi godo la lettura! 
Decisamente uno dei capitoli più riusciti e più conturbanti di questa fiction.
Brava davvero!
Grazie e a presto 

PrincessLena.
(Recensione modificata il 02/01/2022 - 09:50 pm)

Recensore Junior
01/01/22, ore 20:44
Cap. 22:

Carissima Capo Rouge, questo è un capitolo che mi ha emozionato molto, questa Oscar che si “abbandona” alla ricerca di André nel tocco e nella presenza di un’altra persona è bellissima, è anche un po’ fragile eppure, allo stesso tempo, è forte. Mi piacciono molto il suo cipiglio e la sua caparbietà in questo viaggio di ricerca e scoperta, anche se una scrollatina, a tratti, gliela darei ancora la capisco perché è difficile affrontare un dolore così grande, un dolore che si sente ma non del tutto si capisce, un amore che, ugualmente, c’è e si sente ma che non si è compreso.
Se lei ammettesse di essere la donna amata da André, dovrebbe anche ammettere di non aver mai capito nulla di lui ed in fondo è esattamente ciò che sta facendo, i dubbi, le incertezze, le rivelazioni che riesce ad estorcere alla Bellenuit non fanno altro che confondere l’immagine che ha sempre avuto di lui.
Forse tutta questa confusione le serve per capire che in realtà André lo ha sempre dato per scontato, un percorso interno con mille svolte e semafori necessari perché il percorso stesso sia completo e si arrivi alla meta.
Avevo esultato all’idea che Girodel restasse buono buono a Versailles e invece me lo ritrovo tra i piedi a Brest pronto non solo a partire con Oscar ma proprio a tutto! 
Le resta appiccicato con un suo bel progetto da realizzare e continua a fare insinuazioni su André e su Amelie. È una bella presenza ma è ingombrante e in maniera subdola si insinua nella vita di Oscar.
I miei sentimenti per lui oscillano costantemente tra una profonda ammirazione e la voglia di torcergli il collo, un personaggio da amare per l’attenzione, la cura e la bravura spese nella sua costruzione e nella sua caratterizzazione, e da odiare per la paura che proprio quelle stesse caratteristiche che lo rendono bello possano rivelarsi “vincenti” nella finzione e nel proseguo della trama. 
Insomma, come si dice, speriamo bene per Oscar e André (anche perché non credo che sia morto) perché io questo Girodel lo vedo pronto a tutto!
Grazie ancora per questa magnifica storia e Buon anno a te e a tutti.
Gattinapelosa 😽

Recensore Master
30/12/21, ore 10:52
Cap. 22:

Grazie anche a te, cara Capo Rouge, per averci fatto dono, per questa fine di anno, di questo nuovo capitolo, così intenso e, come sempre, magistralmente orchestrato con il tuo stile inconfondibile.
Il titolo quanto mai centrato sul personaggio di Oscar la quale, come una rondine ha volato lontano dove l’ha portata il cuore, sulle tracce di qualcuno che aveva fatto un determinato percorso e che l’aveva, prima, condotto lontano, lasciando però una miriade di interrogativi e nodi da districare e da sciogliere, e poi ora, aveva creato il vuoto totale nella mente e nel cuore con la notizia della sua morte avvenuta ad una distanza siderale ma che il cuore percepisce sin troppo vicina. Siamo stati posti di fronte ad una Oscar sconvolta e impazzita che ha cercato un luogo nel quale poter trovare una tregua, oltre che delle risposte, al grande dolore che qualcuno ha lasciato in lei. Come una rondine è tornata agli stessi lidi nei quali ha fatto incontri, tanto tempo prima, cercando quelle anelate risposte. Coinvolgente l’incontro ravvicinato con Mademoiselle Bellenuit che l’ha scambiata per un uomo avendo ravvisato lo stesso damerino di tre anni prima, sempre bello e dallo strano fascino, per poi accorgersi che fosse una donna, la quale stava cercando, con il tormento nel cuore che tentava di celare, qualcosa che le ricordava qualcun altro. Intensi quegli attimi fra di loro nel tentare di riportare le sensazioni provate con la donna, da colui che lei pensa sia stato André, e appropriarsene. Le sue mani che sono state forse le ultime che lo hanno toccato e lei vuole riappropriarsi di quelle medesime sensazioni, per custodirle come un tesoro prezioso, tanto più prezioso perché lui non c’è più. Oscar è come una rondine che sbatte le sue ali per trovare un posto dove potersi ristorare, ma la sua confusione aumenta e così pure il suo tormento. La sua ricerca folle di quella donna, che ha costretto André a partire, è sconvolgente, come sconcertante è il fatto che non riesca a capire di essere sempre stata solo e sempre lei quella donna, che aveva avuto sempre mezzo passo dietro di lei la persona che spera di poter ritrovare, perché lei sente che sia viva, nonostante tutto provi il contrario e tutti ormai abbiamo assodato quella verità.
Girodelle non ha fatto fatica a seguirla in quel viaggio in terra americana, per portare il denaro raccolto per le battaglie che ancora si dovranno combattere. Victor ha compreso che con lei deve attendere i suoi tempi e lui si è adattato. Però la sua figura che, in questo tuo racconto, spicca il volo sempre più, talvolta assomiglia al ragno che lentamente e puntualmente tesse la sua tela, per catturare la sua preda: egli non ha fretta perché ha un obiettivo, un imperativo da raggiungere, quella speranza che, un giorno non lontano, lei possa cadere fra le sue braccia che saranno pronte ad accoglierla. Questo suo atteggiamento però di aspettare, perché vuole tutto, è destabilizzante, anche perché in questa particolare situazione intervengono anche altre persone, come la giovane indiana, la quale, saputo del suo voler seguire Oscar, ha deciso che piuttosto che avere nulla, o diventare il nulla, avrebbe preferito il niente che poteva offrirle Victor di cui si è innamorata, e per amore sono certa che stia soffrendo, perchè il trasporto dei due è decisamente impari: lui la tiene accanto a sé per soddisfare i suoi bisogni, mentre lei prova un sentimento profondo nei suoi confronti.
Poi c’è tutta la vicenda relativa ad Amalie e alla piccola Victoire, della quale Victor si serve per insinuare ancora più dubbi nella mente già confusa e sconvolta di Oscar, circa il coinvolgimento del suo “servo” André. Veniamo a sapere che Amalie è stata trovata morta, dopo essere stata ripescata dalla Senna, mentre della piccola Victoire non si sa nulla. Ma Oscar non riesce a concepire che la donna si sia uccisa a causa dell’allontanamento da André, come non può concepire che lui avesse avuto una donna, un’amante e una figlia. La sua mente corre dietro a riflessioni che le fanno pensare di non aver mai davvero conosciuto l’uomo che le è rimasto a fianco per buona parte della vita.
Restando in attesa del prosieguo con un po’ di apprensione, colgo l’occasione per porgerti i miei migliori auguri per il nuovo anno, auspicando porti veramente positività e serenità. A presto!

Recensore Junior
29/12/21, ore 14:27
Cap. 22:

Ciao,
l’evoluzione dei tuoi personaggi è impressionante.
Girodel, che nell‘originale ha ben poco spazio e personalità, nella tua storia sembra non conoscere incertezze o debolezze.
Dico sembra perché non penso che alla fine sia così cinico e senza scrupoli.
Ha avuto l’occasione di stare accanto ad Oscar e l’ha colta dopo la partenza di André, sa cosa vuole e non si fa scrupoli per ottenere il suo scopo che sembra essere quello di poter, un giorno, sposare Oscar.
Ma non noto in lui cattiveria o un lato oscuro, Girodel è un personaggio che evolve ad ogni capitolo, in fondo non ha dovuto far nulla per ottenere di accompagnare Oscar in America.
Lua per ora ha deciso di percorrere una strada che non è tutta rose e fiori, a lei basta essere accanto a Girodel, con tutto ciò che questo comporta.
Ho notato che Lua non era preoccupata dalla presenza di Oscar lì a Brest, ma piuttosto di mademoiselle Bellenuit che può sicuramente offrire a Girodel ciò che a Oscar non interessa offrire.
È una strana gelosia quella di Lua, che, forse, ha capito o colto molte più cose di ciò che immaginiamo.
Oscar dal canto suo, è ancora in balia del dolore per la morte di André che ingigantisce i dubbi che sono sorti su di lui da quando è partito.
Mademoiselle Bellenuit e Girodel fomentano tali dubbi di Oscar, anche se Mademoiselle Bellenuit non lo fa di proposito.
Ho trovato bellissimo il modo in cui Oscar cerca l’impronta delle mani di André sul corpo dell’altra donna, è davvero difficile controllare il dolore della perdita, anche per lei.
Oltre ad augurarti un anno sereno, ti auguro tante soddisfazioni e tanta, tanta ispirazione.
Ipazia

Recensore Junior
29/12/21, ore 08:05
Cap. 22:

Ho aspettato il nuovo capitolo con un pizzico di timore, credo che sia inevitabile porsi delle domande su ciò che potrebbe accadere, anche se non si vuole farlo.
La ferita di Oscar mi aveva creato qualche preoccupazione, era lecito chiedersi se sarebbe riuscita a partire. Per fortuna la missione de Re non è stata annullata, Oscar è a un passo dall’inizio del suo viaggio.
Il suo breve soggiorno a Brest in attesa di partire è una sorta di viaggio a ritroso nel tempo, i luoghi sono gli stessi, così come la presenza di alcuni personaggi come Mademoiselle Bellenuit, o la locandiera.
Le situazioni ora sono completamente diverse, André è morto e il dolore della perdita è ben lontano dall’essere superato da Oscar. Proprio non riesce ad accettare di comprendere chi sia la donna che ha fatto allontanare André.
La strada per la comprensione e l’accettazione di essere lei quella donna è ancora lontana.
Girodel continua a crescere ad ogni capitolo, sembra avere tutta la situazione sotto controllo, sa esattamente cosa vuole e come ottenerlo.
Sotto la tua penna sta diventando un personaggio che di certo non è secondario.
Aspetto con ansia i nuovi capitoli che arriveranno con il nuovo anno, che spero sia un anno sereno.
Buon anno, dunque.
Ortensia 🌸

Nuovo recensore
28/12/21, ore 21:20
Cap. 22:

Ciao Capo Rouge, un altro capitolo intenso e a tratti davvero sconvolgente! Ma cosa sarà mai accaduto di mercoledì?? Sappiamo che di regola Fersen si incontrava con Maria Antonietta; ma André e Girodelle cosa combinavano??! Non ci resta che attendere il seguito.... Certo è che queste donzelle non aiutano Oscar a fare chiarezza su chi sia stato André, anzi volenti o nolenti sembrano fare a gara nel renderne un'immagine poco lusinghiera... Ma quel NO finale lascia sperare che Oscar abbia in sé una luce che la può guidare nel caos creato più o meno appositamente per confonderla... Me lo auguro proprio: André non merita di essere travisato, tanto meno da colei per la quale ha lasciato tutto.
Triste anche la situazione di Lua... una ragazza così fiera e indomita che però si annichilisce per "amore"... Guardando le cose "da fuori", stupisce sempre come una persona innamorata possa accontentarsi delle briciole lasciatele dall'amato e considerarle addirittura una ricchezza, salvo morire di fame lentamente...
Grazie come sempre per il tempo che ci dedichi! E speriamo davvero che il nuovo anno ci renda tutti più consapevoli e migliori... ciao