Recensioni per
Pur
di Capo Rouge
Cara Capo Rouge, questo capitolo mi ha colto sorpresa, anzi sarebbe meglio dire che mi ha entusiasmata. |
Wow! 🤩 |
Bordeaux, un capitolo che è un incontro torbido di densità tra narrato e immaginato, dove le parole si sfidano e i silenzi si abbracciano. |
È bello ritrovare finalmente André, è scosso per aver visto per un istante Oscar e non si può dargli torto, per fortuna ha trovato dei buoni amici in tre compagni d'armi.. Persino a quei tre soldati non è sfuggito lo sguardo che André ha lanciato a quello che a loro è sembrato un damerino. La complicità tutta maschile tra i quattro uomini è evidente, sono simpatici, irriverenti e senza mezze misure questi amici di André, proprio quello che gli ci voleva in un momento così difficile. Rivederla è stato un colpo, soprattutto perché era con Fersen e non è sembrato che lei lo abbia riconosciuto. Non avrei mai pensato di ritrovare anche Alain, decisamente diverso, sembra quasi più saggio o forse meno irruento del solito Alain, chissà se diventerà anche lui un buon amico per André. |
Comandante, |
Capitolo portentoso e dinamico anche solo (si far per dire!) nel gioco di pensieri e di sguardi. |
Allora, non più figura astratta, fantasma di un passato che sembra essere svanito per sempre in poche settimane. Eco di una voce che ha accompagnato una intera vita, figura indistinta avvolta nella nebbia dei ricordi. |
Cara Capo Rouge, sono davvero curiosa di scoprire dove o quando hai intenzione di portare i nostri "amantes disparus", i cui incontri/scontri nelle bettole, che siano toscane o di quel di Brest, lasciano noi lettori sempre senza fiato! |
Ci regali un altro favoloso capitolo, con Oscar pronta ad affrontare vari pericoli per parlare con André .Anche la conversazione con Fersen è stata un pericolo per lei,meno male che è stata lucida e non ha ceduto alle lusinghe del Conte .Aspetto il seguito con trepidazione per poter leggere cosa si diranno. |
Ciao CapoRouge, un capitolo molto bello. I tuoi soldatacci sono semplicemente meravigliosi; rudi, rozzi, disillusi ma in grado di preoccuparsi per un commilitone e provare anche pietà per un "damerino" che nemmeno conoscono quando si paventa l'ipotesi possa essere lasciato alla mercè degli energumeni. Ora Oscar è riuscita nel suo intento e il primo incontro con Andrè, il suo Andrè, come già lo definisce più o meno consapevolmente, sembra gettare le basi per un confronto che, probabilmente, non avrà nulla dei toni lievi, sfumati e quasi timorosi di quello con Fersen. Un incontro, quello, in cui io ho percepito una Oscar per nulla concentrata sul Conte, nonostante lui. |
Non parlo italiano, ma a causa di questa storia non mi dispiacerebbe impararla. Grande capitolo. Attendo la continuazione. |
Cara Capo Rouge, è sempre un piacere ritrovarti per poterci immergere nelle atmosfere da te create, in un viaggio continuo, non solo fisico quanto interiore; infatti sei sempre più sorprendente per come riesci a calare il lettore nelle menti, nei cuori e nelle coscienze dei personaggi la cui storia vai narrando con così tanta passione. Il capitolo è perfettametne suddiviso in tre frammenti e ognuno racconta un pezzo della vicenda. Il grande assente di questi ultimi capitoli, che è parso presente come non mai, Andrè , è finalmente ricomparso sulla scena insieme ai suoi nuovi compagni di ventura, in questo primo spezzone di capitolo. Una compagine alquanto varia e variegata, fatta di poveri cristi che si sono arruolati più per fame, per il denaro, che per gli ideali. Facciamo così anche la conoscenza di un giovanissimo Alain che è l’emblema di questa gioventù che sarebbe allo sbando se non si fosse arruolata. Dalle sue parole traspare una limpidezza di pensiero su ciò che per lui è l’autorità, quando si rivolge a Fersen, dicendo ai suoi nuovi compagni di tenere per loro i propri pensieri e idee, poiché gli ordini avrebbero dovuto comunque prenderli da persone come Fersen. André, in tutto il battibecco che ne è seguito, ha tentato di isolarsi nel suo personalissimo dolore per aver scorto Oscar insieme al Conte, in un posto dove non avrebbe dovuto essere. I compagni hanno travisato la sua tristezza e hanno pensato, a loro modo, di porvi rimedio, proponendogli di andare a cercare quel damerino che aveva attirato l’attenzione di André, il quale è terrorizzato da ciò che sarebbe potuto accadere se l’eventualità si fosse trasformata in concretezza. Nel secondo frammento ritroviamo Oscar insieme a Fersen che parlano in una maniera sempre più coinvolgente, nella quale abbiamo avuto l’impressione di un cedimento di Oscar nei confronti del bel conte svedese che parebbe voler annegare il dolore per aver lasciato la donna amata con chiunque potesse dargli un poco del calore che ha perduto. Oscar è molto tentata, tutta l’atmosfera che si è creata sembra fatta apposta per farla cedere, fino a quando il nome di Andrè irrompe in quella magia e si infrange contro il tempo che sta scorrendo e che diminuisce la sua possibilità di ritrovarlo, per confrontarsi finalmente a viso aperto con lui, dopo i silenzi assordanti che hanno turbato il suo cuore nei giorni trascorsi. Ma ecco che nel terzo spezzone di questo capitolo ritroviamo una Oscar che, senza pensarci, corre nel porto per cercare il suo attendente, incurante dei pericoli a cui potrebbe andare incontro. Infatti la scena che le si propone di interpretare è finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo che ha nome André. I soldatacci che ha incontrato e che le hanno fatto uno strano e tortuoso discorso possono condurla a lui. E infatti lo rivede, dopo un tempo che pare infinito, e i loro sguardi si legano immediatamente, forse entrambi pensando le cose più disparate. In Andrè vi è il timore di ritrovarsi con lei in un confronto, che aveva accurtamente tentato di evitare, e di tornare a tormentarsi nuovamente, quando aveva deciso di mettere tra lui e lei un intero oceano a dividerli, mentre Oscar vuole sapere, deve sapere, e per arrivare alla meta decide di giocare con i compari di André ad un gioco che potrebbe essere pericoloso, per come si è messa l’intera faccenda, con le insistenze e le allusioni non troppo velate che vengono rivolte nei suoi riguardi, ancora convinta che nessuno si sia accorto del suo sesso, altrimenti il problema sarebbe diventato per lei davvero ingestibile, ma certa come è che, comunque fosse andata a finire, André sarebbe corso in suo soccorso a salvarla e proteggerla anche da se stessa. Dopo una lunga e descrittiva sequenza, durante la quale è sembrato di essere all’interno della locanda e assistere a quanto stava accadendo, con quel filo di tensione che si avvertiva dalle parole pronunciate a metà e dai gesti dei due che si fronteggiavano, finalmente Oscar e Andrè, nell’intimità di una stanza di quella infima locanda, hanno modo di stare soli. Il confronto è iniziato con l’ingresso nella stanza e vedremo come andrà a finire, quali argomentazioni verranno tirate in ballo e se saranno così convincenti per entrambi. Resto pertanto in curiosa attesa come sempre. Ti auguro un buon proseguimento. A presto! |
Ogni capitolo è una meravigliosa gemma, una storia che più coinvolgente non si può. Le atmosfere, le ambientazioni tutto risulta originale e credibile. Sembra di viverli quei posti, di camminare insieme a loro, di osservarli mentre discutono, addirittura di ragionare con loro. Oscar è la solita incosciente, pronta a rischiare tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. |
Cara Capo Rouge, non deludi mai, sei una certezza! Capitolo strepitoso: dai toni suadenti, morbidi e soffusi, quasi a prefigurare una resa del colonnello al fascino del conte la prima parte; per fortuna che la "nostra"si riprende in tempo, ma subito, assecondando il suo carattere impetuoso ed impulsivo, si infila in una di quelle situazioni pericolose, da cui la salva sempre il suo fidato attendente che ora non c'è, seguendo tre soldati che non conosce, (devo dire che ho tremato per lei), e per fortuna che i tre si mostrano veramente interessati al "bene" del loro compagno triste, e per fortuna ancora che in quella taverna buia e vociante Oscar ritrovi proprio chi stava cercando, con vero sconcerto del diretto interessato. Coinvolgente anche la terza parte del capitolo in cui si assiste ad un vero proprio "duello" di sguardi tra i due, per giungere all'incredibile sfida con cui O piega la volontà di A, costringendolo, non volente, ad andarle in soccorso. Resto in attesa di leggere cosa succederà nel prossimo capitolo. |
Oscar ha giocato a un gioco pericoloso: le è andata bene, ma avrebbe potuto anche finire molto male. Forse la conversazione con Fersen l'ha sconvolta del tutto, o è solo la sua propensione alla sfida? |