Recensioni per
Pur
di Capo Rouge
Buonasera Capo Rouge, l'attesa è stata lunga ma un capitolo così lo si può aspettare anche una vita intera, tanto è valso aspettarlo. È ricco di immagini, visioni, rimandi che ci avvicinano al “soffrire” di André. |
Ben ritrovata Capo Rouge con un capitolo che è un vero gioiello per tutte le sensazioni che tramite le tue parole sei stata in grado di rimandare al lettore, poiché magicamente sempre le parole utilizzate hanno la capacità di trasformarsi in immagini che ci rimandano la potenza di quanto stia avvenendo. Ho dovuto leggere questo passaggio facendo alcune tappe, poiché in alcun punti sono stata colta da un groppo che saliva in gola per le molteplici sensazioni che mi giungevano. Ho apprezzato l’ampio sguardo dato a Fersen e ai suoi comportamenti così come a quello concesso ad Alain e ai suoi compagni che cercano di scavare a fondo di quell’uomo che parla in bella maniera e che ha un occhio di riguardo per Andrè, il quale è come loro una recluta, un plebeo, un figlio del popolo. Soprattutto Alain cerca di entrare nei meandri della mente del conte per carpire ciò che potrebbe esserci di segreto fra di loro e che evidentemente sancisce un qualche tipo di rapporto, del quale André con loro non ha voluto parlare, anzi ha tentato di allontanare da lui qualsiasi possibilità che davvero esistesse. Però in quegli uomini del popolo il dubbio di essere stati raggirati da quel giovane dallo sguardo triste e che se ne stava sempre in disparte quasi non facesse parte del loro gruppo persiste. Interessanti gli scambi con il conte volti a scoprire quelle verità che sono e, forse per il momento, devono rimanere nascoste. Poi ecco che dopo tante congetture e tanto cercare André viene ritrovato più morto che vivo. I compagni e tutti coloro che assistono al ritrovamento restano muti a guardare quel corpo così martoriato da non farlo sembrare più nemmeno un uomo. André non è vigile, forse si credeva già morto con solo un nome che fuoriesce da quelle labbra tagliate e incrostate di sangue. Il nome di Oscar vola come un soffio, un soffio di vita che lo tiene ancorato a questa esistenza, perché lei, anche in questi momenti è il suo tutto, senza di lei lui non esiste, non respira, non vive. Anche nell’inferno dove sa di essere precipitato l’unica sua luce, il suo punto fermo resta Oscar e la sua purezza che non deve essere contaminata da quello che gli è accaduto. Tutti, Fersen compreso, si stanno prodigando affinché possa riprendersi e tornare alla vita. I suoi compagni vedono finalmente l’uomo André e Alain raccoglie i suoi sospiri e quel nome che continua, come una litania, a ripetere, e che lasciano nel giovane soldato delle perplessità a cui vorrà dare spiegazioni. Il conte lo ha fatto portare nella sua cabina ed è deciso a prendersi buona cura di lui, per fare un piacere a lei, per lei lo deve salvaguardare poiché sa che tra loro esiste un legame speciale, anche se ancora non ne ha compreso la portanza, lo deve fare per lei che sicuramente ne morirebbe nel saperlo lasciato a se stesso. Per André dura sarà la risalita dalla voragine nella quale è caduto, facendo di tutto per salvaguardare lei e il suo amore per lei. Il corpo con il tempo e le cure tornerà più o meno a stare bene ma le ferite profonde inferte all’animo chissà quali risvolti avranno su di lui e su come lui si vede rispetto a lei. Ora che lui è stato violato e non si sente più degno neanche di pensare all’amore per lei, come potrà affrontare il futuro che gli si prospetta davanti? Sicuramente ha trovato il conte che farà del suo meglio per tenerlo al sicuro e indirettamente sembra aver trovato degli amici nei suoi commilitoni, i quali sono rimasti muti di fronte a quell’uomo e al cumulo di dolore che ha sopportato. Un leggero sconcerto nel comportamento del conte e ai suoi pensieri poco consoni su Oscar, mettendo un attimo da parte la regina, la quale mai si sarebbe potuta liberare dal legame con il re di Francia, mentre Oscar, scoperta donna, avrebbe potuto essere più appetibile e forse anche una scoperta del tutto nuova, una donna reale e ammantata di quella solitudine che probabilmente un uomo come lui avrebbe saputo colmare. Ma un dubbio si insinua nella sua mente circa la purezza distintiva di Oscar, dovuto a quanto visto al porto e a quanto gli pare di aver percepito. |
Ciao Capo Rouge, non posso che condividere le parole di stima e di ammirazione di chi mi ha preceduto nelle recensioni! Bravissima!! |
Ti aspettavo con ansia e trepidazione e il nuovo capitolo ha superato in lungo e in largo la mia aspettativa! La tua scrittura è sempre coerente e fedele a se stessa (pure nei risvolti di trame differenti) al marchio di pregiata qualità che da sempre la contraddistingue, non tradisce mai le aspettative di chi la segue e l’aspetta. |
Allora, tutto… il suo nome sussurrato per aggrapparsi alla vita, il suo nome non più pronunciato per conservarne la purezza. |
Comandante Rouge, |
Ho aspettato con trepidazione il nuovo capitolo stavolta ammetto di aver provato a formulare delle ipotesi ma ho fallito. |
Come sempre ti faccio i miei complimenti. Hai questa straordinaria capacità di scrivere per immagini e di riuscire a far immaginare al lettore la scena e i protagonisti di fronte a se. Siccome non so quali siano le altre piazzette scrause, per cortesia non dimenticare di caricare anche qui gli aggiornamenti. Complimenti ancora. |
La brutta avventura di André ha però avuto il pregio di guadagnargli degli amici, e un posto al sicuro dai combattimenti. Purché il Conte non diventi geloso... |
Ho aspettato con trepidazione questo aggiornamento. Scrivi davvero bene e sembri dirigere la storia, così come i dialoghi, senza alcuna forzatura. Grazie per questo nuovo capitolo. |
Sarà la noia o l'ansia di dover ad ogni costo stupire il lettore. In generale lo stile prosaico e prolisso non è tra i mie prediletti, ma a costo di abbandonare del tutto una passione antica ormai divenuta consuetudine, ancora mi ostino ad appigliarmi a quanto ancora illude di avere un qualche legame con un passato di racconti che ormai non esiste più. E ancora una volta si avvera quanto già accaduto con altri autori (talentuosi nello scrivere, ma irrispettosi del contesto). A che fine tutto ciò? |
Il tuo stile che tanto avevo apprezzato in Vingt-cinq décembre mi ha portato a curiosare in questa storia che mi ha colpito molto per svariate ragioni. |
Cara Capo Rouge, confesso senza un minimo di pudore di star balbettando! |
Buonasera Capo Rouge aspettavo con impazienza un nuovo capitolo ma questo qua dire che mi ha emozionato, sbalordito e commosso è poco. È scritto magistralmente, ho imparato nel tempo a conoscere la tua penna spavalda, sicura come poche e che è capace di qualsiasi cosa perché semplicemente e consapevole di farcela. |
Ma sognare è un fiume profondo, che precipita a una lontana sorgiva, ripùllula nel mattino di verità. ~ Carlo Emilio Gadda, libro La cognizione del dolore ~ |