Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Junior
22/09/21, ore 19:55
Cap. 18:

Carissima Capo Rouge, ho letto con calma questo capitolo che mi ha procurato una incredibile altalena di emozioni.
La nonna è un personaggio che è sempre stato descritto con precise peculiarità, tutte simili perché è così che, forse, piace immaginarla.
Tu le stai dando un' immagine più umana, vera, di una donna anziana che ne ha viste tante che sa come va il mondo ma che qui ha paura per le persone che ama di più al mondo, i suoi adorarti “bambini” perché sa che il mondo dei nobili non potrebbe accettare un amore che coinvolga una nobile e un plebeo, sa a cosa andrebbero incontro Oscar e André e anche la famiglia Jarjayes.
Per questo ho compreso la sua cecità davanti alle parole rivelatrici e chiare di André, il dubbio la tormenta ma è sempre meglio della realtà.
Quel “se André non tornasse” è stato tremendo, tutto concentrato in un terribile istante in cui tutta l’umana paura della nonna si manifesta, frase che è cartina di tornasole dell’abisso dove è caduta la povera donna.
Per fortuna è solo un attimo che rende il personaggio ancora più intenso e vero, i rimorsi per ciò che ha pensato e per le lettere che nasconde ad Oscar sono un bel peso da sopportare, le danno il commento.
Victor le ha aperto il suo cuore, certo non si può condannarlo per voler usare ogni mezzo per cercare di conquistare Oscar, André gli ha dato una grande mano andandosene perché gli ha offerto la possibilità di poter stare più tempo al suo fianco, ma penso che prima o poi dovrà fare i conti, se non con Oscar, con la propria coscienza.
Di sicuro André non poteva sapere che Girodel guardava o avrebbe guardato  Oscar con occhi diversi, o forse sì? 
Come ho già detto, stai donando a Victor una identità vera e “unica” chi lo avrebbe detto che avesse in sé una tale sensualità?
Il cuore indomito e puro di Lua lo sta conquistando lentamente e questa nuova “situazione” acuisce la mia curiosità per questa storia.
E Poi c’è Oscar! Bella e limpida nei sentimenti e indomita in quella frenesia di non trovare il nome che è “tutto” sulla lista dei caduti.
I miei complimenti più sinceri.
Lena

Recensore Veterano
20/09/21, ore 21:07
Cap. 18:

Allora, .il profumo dell’oceano non ha cancellato lei.
Lei…magnolia e marsiglia, profumo di casa, profumo della donna amata.
L’oceano non ha cancellato il ricordo di un volto assorto, il vento lieve dell’oceano non ha attenuato l’assenza.
Il dubbio, il timore di una verità che non si vuole accettare, invadono il cuore di colei che ama entrambi, che non vuole capire. Perché lievi parole svelano un amore che è vivo e profondo. Un amore impossibile e pericoloso che non poteva essere. Che non doveva essere. Non lei…
Un anno e il freddo nel cuore, quel freddo che solo la presenza può sciogliere e trasformare in calore, lei…senza più niente in cui credere.
Sottovoce il tempo è scorso…la paura che lui l’avesse dimenticata ad accompagnare il silenzio che circonda lei.
Le parole colme di tenerezza si sovrappongono all’immagine. Lei, semplicemente e dolorosamente amata. Come se fosse lì, davanti a lui, come sempre.
Lui mezzo passo dietro a lei…
Lui mezzo passo dietro a lei…lei nel cuore, sempre. Lei, come se la distanza non contasse.
L’amore non si cancella, il vento dell’oceano non può portar via l’amore.
E la paura folle e insensata esplode nel cuore di colei che non ha visto, non ha capito che l’amore camminava mezzo passo dietro a lei…
E il tempo continua a colmare la distanza…

Recensore Junior
20/09/21, ore 16:18
Cap. 18:

Ciao Capo Rouge, di certo non mi aspettavo un nuovo capitolo così presto, sta attenta a non viziarci troppo, ma non che mi lamenti, anzi!
Finalmente altre notizie di André, ho avuto il così detto “tuffo al cuore” mentre  lèggevo con la nonna le due lettere. André ha scritto poche parole ma che parole! Una dichiarazione d’amore struggente e tenera per la lei che la nonna si ostina a non vedere.
Mi fa rabbia e simpatia, anche se posso comprendere le paure di questa donna che è perfettamente consapevole del suo ruolo e del suo posto nella società.
È inaccettabile per lei pensare che André possa essere partito non perché innamorato di una donna qualsiasi o di una nobile dama che mai si abbasserebbe a ricambiarlo, ma perché è  innamorato di Oscar. Roba da avere sudore freddo e incubi di giorno e notte 😰… qualcosa di così grosso, complicato da non riuscire nemmeno ad ammettere a se stessa.
Così, strada facendo,  è successo che la simpatia per la nonna è un po’ scemata quando si è messa ad elogiare Girodel, davvero sembrava che lo volesse sposare lei, Girodel. E magari, dico io, perché, lui, avrà tutte le qualità di questo mondo, non ne dubito, e il personaggio che stai creando è quadrato ma con gli angoli dolci e smussati, ma la nonna potrebbe evitare di essere così prodiga di complimenti. La tua scrittura si conferma quindi capace di suscitare sentimenti forti e contraddittori in chi legge. La nonna vede chiaramente l’interesse di Girodel per Oscar, e non solo perché lui glielo confessa ma purtroppo, o per fortuna per lei a questo punto, non si è mai accorta delle pene d’amore del proprio nipote! Ingenua e immersa in ciò che conosce, non ammette che la realtà e il mondo sono altra cosa.
E Lua mi piace molto, bella, indomita, forte, intelligente, ha ceduto al fascino di Girodel e, a quanto pare, lui è ceduto al suo, spero che dimentichi Oscar e che non la faccia soffrire, così saremo contenti tutti! Sono consapevole però che dimenticare una donna come Oscar è, molto probabilmente, impossibile. Un bel nodo stretto da allentare e sciogliere.
La seconda lettera di André è ancora più struggente, André più chiaro di così non poteva essere su chi ama. Ora la nonna ha la certezza e la sua reazione mi ha fatto sobbalzare, è dolorosa e umana nella sua crudezza. Spero che sia solo un attimo di debolezza e che la nonna trovi il coraggio di parlare ad Oscar con sincerità delle lettere di André perché è impossibile che non si accorga che Oscar stia soffrendo nonostante la “corte”  di Girodel.
Mi rimetto al buon senso della nonna, una donna figlia del suo tempo ma anche  donna sempre stata saggia. 
Capitolo da incorniciare, bravissima! 😊 Ciao e al prossimo.
Gattinapelosa
(Recensione modificata il 20/09/2021 - 04:23 pm)
(Recensione modificata il 20/09/2021 - 04:26 pm)

Recensore Junior
18/09/21, ore 13:55
Cap. 18:

Ciao,
questo è un capitolo che mi ha portato a fare delle riflessioni perché ha messo in luce due modi di pensare che presto si scontreranno.
André è andato a combattere in una terra lontana dove, la presenza di un sovrano, è una figura astratta, diventata nebulosa e quasi irreale. Gli abitanti delle colonie vivono una vita ben diversa, più libera di quella degli inglesi, ed è ciò che nota André e che descrive nella lettera a Marron Glacé.
André rappresenta la nuova generazione che si scontrerà con le vecchie tradizioni.
Marron Glacé è invece imbevuta di ideali monarchici, di fedeltà ad un determinato stile di vita, di fedeltà alla famiglia presso cui ha sempre prestato servizio.
Le parole di André le svelano l’amore che suo nipote prova per la nobile padrona, ed è uno choc. Marron Glacé non si preoccupa che suo nipote possa soffrire per un amore non corrisposto, ha solo in mente il disonore che un tale amore possa gettare sulla famiglia Jarjayes e la disgrazia che colpirebbe lei e suo nipote.
È una donna del suo tempo, per lei solo un Girodel nobile, e ricco può essere un buon partito. Mi ha fatto tremare Marron Glacé con le sue paure.
Speravo di ritrovare di nuovo Lua, un personaggio dalle mille sfaccettature, esotico se sovrapposto alle dame della corte.
Lua ha un retaggio di libertà, quella pura dettata dalle tradizioni della sua tribù, ha delle qualità che le dame di sicuro non hanno. Fin dai primi capitoli è stata evidente la sua fierezza e la sua intelligenza, Lua ha sicuramente un passato duro alle sue spalle, sarà un piacere per me scoprirne ogni sfaccettatura.
Franklin nonostante il suo modo decisamente più libero di vivere, ha in qualche modo imbrigliato lo spirito e l’immagine di Lua.
Il fascino di Girodel ha colpito la bella Lua, è difficile capire cosa accadrà, ma di certo Lua non ha il carattere debole di una dama.
Oscar in tutto questo è bellissima con i suoi silenzi e la sua nostalgia, il percorso da affrontare sembra ancora lungo per lei.
Ipazia

Recensore Junior
17/09/21, ore 14:59
Cap. 18:

Le lettere di André iniziano ad arrivare con notizie sulla sua vita in America e una verità che spiazza la nonna.
La nonna ora conosce il motivo della partenza di André, sa chi è la misteriosa “lei” per cui il suo amato nipote ha lasciato tutto e tutti.
È una verità difficile da digerire, la nonna non può che essere spaventata dalle conseguenze che potrebbero portare le parole tenerissime di André. Mi fa tenerezza la paura della nonna, pronta anche a vedere Girodel come un buon partito pur di non affrontare la realtà.
È riapparsa Lua, una giovane donna molto bella, aveva mostrato già un certo fascino all’inizio della storia, non mi sorprende l’interesse di Girodel per lei, non è una donna arrendevole e questo mi fa ben sperare.
Come sempre non faccio congetture e mi lascio guidare dalla tua bellissima storia.
Ortensia🌸

Recensore Master
16/09/21, ore 15:15
Cap. 18:

Cara Capo Rouge, sempre un piacere ritrovarti con un nuovo capitolo che ci introduce, “adagio”, ma sempre più in profondità nelle sensazioni e nei meandri delle mente dei personaggi. E’ come fare un viaggio attraverso le loro profondità, che tu solchi con delicatezza, attraversando appunto le loro luci ed ombre, il tutto “adagio”, con quella lentezza che ci fa assorbire in pieno il loro percepire le situazioni e le emozioni che poco a poco montano nell’animo e inondano anche cuore e cervello.
In questo passaggio, uno tra quelli che ho preferito personalmente, ho apprezzato che tu abbia nobilitato la figura sempre un poco dimessa di nonna Marie; lei che dietro i suoi occhialini tondi e con il suo grembiule dalle ampie tasche, comprende e nasconde un segreto di cui ha cominciato a capire la portata. La donna dalla quale sembra essere fuggito suo nipote André, con tutta probabilità è un nome che quasi non osa pronunciare. Ma lei è lì, sempre più triste, “adagio” ha visto che la sua vita assumeva contorni sempre uguali e lei quasi si nascondeva tra le ombre che si formavano tra le pieghe del tempo che inesorabile scorreva, ma sempre “adagio”. Lei, Oscar, che chiede a nonna Marie se avesse ricevuto notizie da suo nipote, pende quasi dalle sue labbra, cercando un calore che da troppo tempo si è come allontanato dal suo cuore con la partenza di André, sperando di ritrovarlo con la compagnia e le parole che sempre la nonna le ha riservato. Ma in questo particolare frangente sembra osservare una reticenza che non ha mai notato in lei. Parla poco di André, e lei vorrebbe che quel nome fosse pronunciato ancora, per avere la sensazione che non sia così lontano nello spazio e nel tempo che scorre troppo “adagio”, con le sue solite incombenze, ora condivise sempre più con Girodel, il quale si sta insinuando lentamente, adagio anche lui, nella sua vita. Questo tuo Girodel è un personaggio che assume un nuovo spessore, anche se l’atteggiamento, che sta tenendo, non tanto nei confronti di Oscar, del cui cuore vuole far parte, quanto di Nanny, con i suoi giri di parole, blandendola e facendo avvertire una considerazione che ha il solo fine di non far più giungere notizie ad Oscar circa le vicende attinenti al suo attendente, mi piace poco. Trovo un comportamento che un po’ ne sminuisce la figura.
Poi, molto intenso, anche l’incontro tra Lua Pietra Incandescente e Victor durante la visita ai reali nel loro angolo di paradiso che si sono fatti costruire. Lua osserva il tutto con i suoi occhi, rammentando il paradiso della sua terra che ha dovuto lasciare, alla sua vita prima che Franklin la salvasse e cercasse di uniformarla al pensare lontano dai nativi americani di cui lei fa parte. Ora è fieramente in presenza dei reali che saluta con la testa ritta nel suo nuovo abito occidentale, ma che nulla cela di quella bella ragazza, dai capelli nerissimi imbrigliati in attorcigliate trecce, la quale in tutta quella confusione di dame, abiti e ventagli, sta cercando qualcuno, una voce, un tocco che per tutto questo tempo le sono rimasti impressi.
Il loro incontro in uno dei vialetti è stato assaporato in ogni gesto che entrambi hanno compiuto rimandandoci le sensazioni provate. E’ stato come assistere a una scena impressa su una pellicola, che si svolgeva sotto lo sguardo del lettore, mentre la spina si conficcava nelle mani di Lua e Girodel, “adagio”, la estraeva e tratteneva prima la mano e poi tutta la piccola persona di Lua. Chissà se anche Girodel condivide lo stesso genere di interesse che la ragazza indiana nutre nei suoi confronti?
E poi un ultimo scorcio nel quale ritroviamo la nonna durante la lettura di un’altra lettera di suo nipote, con la quale i vari tasselli del mosaico sembrano trovare ognuno il proprio posto, anche se, per il momento, guardandolo da lontano ancora non è del tutto completo, ma già l’immagine che si è affacciata alla sua mente parla di una verità che forse lei con il tempo ha sempre avuto sotto gli occhi.
Insomma un altro capitolo che ho gustato poco per volta, addentrandomi in tutte le pieghe che sai creare con maestria, profondità e delicatezza al contempo, avvincendo il lettore sempre e comunque ... adagio.
Un caro saluto e a rileggerti quanto prima.

Recensore Veterano
15/09/21, ore 20:02
Cap. 18:

Cara Capo Rouge,
le tue storie riescono sempre ad emozionarmi e a coinvolgermi.
In "Paris" sei riuscita a farmi ordiare la dolce e piccola Diane, con "Pur" sei riuscita a farmi odiare la Nonnetta e non pensavo fosse possibile! Capisco i suoi scrupoli e i suoi timori, ma il fatto di nascondere le lettere di Andre' mi sembra una crudeltà bella e buona verso Oscar e verso lo stesso nipote. Speriamo che cambi idea, ma in tanto il tempo scorre inesorabile, seppur adagio... Vogliamo parlare poi di questo sodalizio con Girodel?
Le lettere di Andre' sono pura poesia e un colpo al cuore per la Nonnetta quando comprende l'identità della donna amata. Inoltre è impossibile non provare empatia per la struggente sofferenza di Oscar che ha ha perso il suo cuore per metà.
Il tuo Girodel e' interessantissimo: mi fa molto pensare a un ragno dalle lunghe zampe che con pazienza tesse la sua tela. Ed è pure un bel volpino perché non è insensibile al fascino delle belle donne (prima Amelie (?), adesso Lua).
Che altro aggiungere?! Complimenti e grazie di tutto! Sei riuscita ad appassionarmi, come sempre. 
Un caro saluto e a presto,
Galla88
 
(Recensione modificata il 15/09/2021 - 11:13 pm)

Nuovo recensore
15/09/21, ore 15:30
Cap. 18:

Sei davvero un fenomeno Capo Rouge! Alla fantasia nel costruire la storia, alla sensibilità nel delineare i personaggi, alla capacità di descrivere fatti e sentimenti come un pittore, si è aggiunta in questo capitolo (almeno per come l'ho "sentito" io) la capacità di "farci ascoltare" una melodia in grado di accompagnarci e di trasmetterci sensazioni e messaggi ancor più profondi di quelli recati dalle parole scritte.
La parola "Adagio", ripetuta e ripetuta, non può non ricordare la canzone di Albinoni – Fabian con lo stesso titolo, una melodia e un testo che comunicano la solitudine profonda, la ricerca dell'altro, la preghiera che egli si manifesti e che infonda speranza…
Non voglio commentare (né giudicare) la condotta della povera Nanny, dilaniata da paure e pregiudizi terribili (le auguro solo che un giorno non si ritrovi dilaniata dal rimorso di aver "tradito" il nipote semplicemente perché nato servo) e men che meno Girodel, la disistima nei cui confronti non fa che aumentare.
E allora vorrei ringraziarti e salutarti ricordando le parole di "Adagio" che tanto "prendono" chi le ascolta:

"Non so dove trovarti
Non so come cercarti
Ma sento una voce che
Nel vento parla di te
Quest' anima senza cuore
Aspetta te
Adagio
Le notti senza pelle
I sogni senza stelle
Immagini del tuo viso
Che passano all' improvviso
Mi fanno sperare ancora
Che ti troverò
Adagio
Chiudo gli occhi e vedo te
Trovo il cammino che
Mi porta via
Dall'agonia
Sento battere in me
Questa musica che
Ho inventato per te
Se sai come trovarmi
Se sai dove cercarmi
Abbracciami con la mente
Il sole mi sembra spento
Accendi il tuo nome in cielo
Dimmi che ci sei
Quello che vorrei
Vivere in te
Il sole mi sembra spento
Abbracciami con la mente
Smarrita senza di te
Dimmi chi sei e ci crederò
Musica sei
Adagio"

Recensore Master
15/09/21, ore 14:57
Cap. 18:

Che cosa ho amato di questo capitolo?
Per prima cosa, la centralità e lo spessore che hai conferito al personaggio di Nanny - Marron Glacé, troppo spesso, ingiustamente, confinata
nella macchietta della vecchia governante tenera, ma buffa, armata del temibile cucchiaio di legno, talora attaccata alla bottiglia, degna attualizzazione
dell'anus vinosa di plautina memoria.
Invece l'hai resa una figura viva, palpitante di timori e di scrupoli, sagace e impaurita da quanto ha scoperto, e, come naturale per una donna di quel tempo, della sua condizione, della sua età, finalmente la vedo impugnare la corona del rosario. 
Mi piace anche molto il tuo Girodel, sagace, silenzioso, e anche con una sua elegante sensualità. 
Mi piace come rendi esplicito quel che l'anime suggerisce in punta di piedi. 
Mi piace. anche ( bestemmia?) come, per un attimo, tu non renda più Oscar protagonista del racconto; o meglio, la rendi "motore immobile"
del racconto: "l'amor che move il cielo e l'altre stelle" (che in questi giorni ci sta bene).
A prestissimo, spero,
D.
 

Recensore Junior
15/09/21, ore 12:45

Carissima Capo Rouge,
con questo capitolo  è stato chiarito lo scorrere del tempo, ora sappiamo che i mesi sono trascorsi dalla partenza di André e con esso un vuoto immenso per la povera nonna, a proposito è bellissima nella fragilità delle tua descrizione, un po’ più piccola e un po’ più fragile ora che André è lontano.
Ha cercato di elaborare la partenza di quel nipote tanto amato, lei che non conosce nemmeno il luogo dove è andato a combattere. 
È struggente vederla lì mentre si rende conto che c’è un oceano a dividerla dal nipote, così come la dura realtà che è andato a combattere una guerra di cui le ragioni sono così lontane dal suo mondo tranquillo, rigidamente controllato da regole di etichetta e educazione.
Mi chiedevo che fine avesse fatto la lettera di André, quando è finalmente giunta nelle mani della nonna, è stato molto commovente leggerla con gli occhi di questa vecchietta che, tanti anni prima, quasi non si aspettava che avrebbe amato così profondamente suo nipote.
Girodel ambasciatore complice della nonna è strano immaginarlo, non perché non potesse esserlo, ma perché quel “la nostra Oscar” sulle labbra del bel Victor mi ha fatto sussultare, perché è una situazione totalmente nuova che affronto come lettrice.
Nella mia precedente recensione ho definito Girodel detestabile e affascinante, di sicuro è un po’ ancora indecifrabile, nel senso che, per me, potrebbe essere capace di tutto In questo capitolo non sembra detestabile, anzi è amabile e premuroso con la nonna.
Fa da “postino”, si preoccupa per la nonna e addirittura per la sorte di André, non chiede nulla se non di occuparsi della “nostra Oscar”, la va a soccorrere, le offre il suo aiuto per poter eseguire l’ordine della Regina, insomma un uomo perfetto! Non è André e non perché André è irraggiungibile ma perché è diverso e mi piace che tu gli stia regalando una identità vera e “unica”. Stai nobilitando un personaggio che non è e non assomiglia ad altri. Esiste in quanto Girodel e non in virtù di altro o altri. 
Grazie e a prestissimo, ho visto l’aggiornamento, leggerò “adagio” e con calma. 

Lena

Recensore Master
15/09/21, ore 10:27
Cap. 18:

Ti si perdona tutto, purtroppo la tecnologia fa spesso brutti scherzi. Non ho notato problemi nel testo, quindi tutto a posto. Quando Oscar scoprirà il segreto della Nonna, sarà terribilmente arrabbiata. La nonna fa tutto ciò per il suo bene, ma credo che stavolta si sbagli di grosso. Girodelle e la nativa... interessante prospettiva si rivela all'orizzonte. Andrè non se ne sarebbe andato, se non per un motivo molto importante. Sarà successo qualcosa di inevitabile che ha sconvolto il tutto. Non vedo l'ora di leggere il seguito. Non vedo pure l'ora che il nostro caro Andrè ritorni in patria. Come sempre bravissima. Un abbraccio, Ornella.

Recensore Master
15/09/21, ore 08:59
Cap. 18:

E così c'è una sorta di complotto del silenzio alle spalle di Oscar.. dato che Nanny e forse anche Girodel hanno capito che André la ama, ed è scappato via letteralmente proprio per questo! Mi piace assai la nativa Americana al fianco di Victor.

Recensore Veterano
09/09/21, ore 22:05

Pagine di righe dense scorrono leggere lungo tutto il senso dello sbilenco non ancora ricomposto, tra l’innocenza dell’ignoranza e l’obbligo di sapere, tra l’agire puro e la conoscenza colpevole e forse corrotta, ed è qui che il dramma si consuma, sullo stradello avvelenato di verità dove anche la menzogna è vera.
La visione d’insieme è però sorprendentemente in equilibrio quando si assapora l’ebbrezza del possibile in una corrispondenza mancata eppure intercettata. È il particolare che è ancora stonato, in attrito con i bassi che regolano il tempo che avanza, a tratti sospeso, e con lo spazio racchiuso in un giro a vuoto dove in realtà tutto accade ma in cui l’io in vedetta, scorgendo i mutamenti del proprio sentire e i desideri del proprio animo, non si riconosce e diventa insondabile.
La bambola di Kafka ha appena intrapreso il suo viaggio, il bel vestito forgiato d’acciaio e intessuto di seta, ora riavvolge il filo lontano dall’ago che l’ha cucita, segue il colpo del maglio che l’ha ricamata ma viaggia ancora sicura e protetta nella fondamentale relazione con se stessa, nell’ordine quasi narrativo che ha regolato il corso della sua vita. Lo sconquasso del viaggio aprirà alla magnificenza lirica, il caos ricomposto e diversamente ordinato, virgole e punti spostati a diventare il giusto due di una congiunzione evadendo, forse, dalla prigionia unica di se stessi.
A presto,
Minaoscarandre 

Recensore Junior
08/09/21, ore 16:16

Ciao,
Marron glacé e Oscar sono due donne estremamente diverse, per età, ceto sociale, educazione e istruzione. La prima ha visto nascere una bambina che avrebbe avuto un destino diverso da quello delle sue sorelle, ne ha colto con amore materno ogni momento della sua vita, soffrendo per il destino scelto da un padre il cui orgoglio di casta non voleva piegarsi al destino.
La seconda ha potuto conoscere il tenero amore che solo una nonna avrebbe potuto offrire, un amore scevro da ogni obbligo parentale, che le ha permesso di vivere più serenamente la rigida educazione impostole.
Due donne molto diverse accumunate dal sentimento che le lega ad André. È un sentimento di amore molto forte anche se vissuto e sentito in modo differente.
Per Marron Glacé è l’amore profondo che è cresciuto per un nipote che è piombato nella sua vita improvvisamente, lo ha visto crescere, ne ha fatto un giovane uomo di cui essere fiera.
Per Oscar è l’amore fraterno per un amico con cui si è condiviso tutto, che si pensava di conoscere come un libro aperto. Destabilizza scoprire che forse non aveva capito molto di André, e che alcune sensazioni scuotono più profondamente di quanto si vorrebbe.
Nessuna delle due apre il suo cuore all’altra per paura di ferire, di rendere ancora più vivida la partenza di André.
Girodel è diventato una presenza costante a Palazzo Jarjayes, la sua presenza gradualmente si sovrappone all’assenza di André.
Il ceto sociale, la ricchezza, l’educazione e la carriera militare che condivide con Oscar, fa sì che Girodel possa essere sempre al fianco di lei, non un passo indietro come André. La sua presenza è quella di un ufficiale di grado inferiore, ma pur sempre un nobile che accompagna un altro nobile ufficiale, è una contrapposizione forte e determinante.
Girodel ha in mano tutte le carte buone per giocare al meglio la sua partita, si rende indispensabile non per una mera questione di pratiche quotidiane, ma semplicemente come vera presenza fisica che può annullare la solitudine che ha compreso essere la vera compagna di Oscar.
Oscar potrebbe facilmente avere notizie di André, ha preferito non saperlo, e ora che è costretta dall’ordine della Regina per poter accedere a quelle informazioni.
Oscar ha intrapreso un cammino difficile, costellato di dubbi e incertezze, e immagino che il percorso sarà lungo prima che riesca a trovare la verità.
Ipazia31

Recensore Junior
05/09/21, ore 10:43

Ciao, capitolo votato all’introspezione e, con il ritorno del racconto in Francia, i fili della trama si dipanano e i personaggi si inquadrano meglio.
La lettera di André alla nonna è arrivata a destinazione finalmente e le manovre di Girodel confermano quello che, capitoli addietro, avevo sospettato... probabilmente di altre non ne arriveranno e di André si perderà traccia.
L’autrice ha l’abilità magistrale del gioco dell’illusione, lascia intravedere e nasconde allo stesso tempo, con accenni e omissioni, gli sviluppi della narrazione futuri e (per chi li ha saputi leggere, cogliere, anticipare e anche elaborare) forse sono già avvenuti tra le righe della stessa. 
La storia è ricca di spunti che esulano dai soliti cliché e che confermano l’abilità dell’autrice di vedere oltre la classica “siepe”. Brava veramente!

Clotilde
 
(Recensione modificata il 05/09/2021 - 10:45 am)