Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Veterano
28/03/22, ore 17:13

Cara Capo Rouge,
In questo ultimo capitolo la prima tappa del viaggio oltreoceano di Oscar alla ricerca delle tracce e del passato di Andre’ (e alla ricerca di se’ stessa) la porta a scontrarsi, e a farne la spese sulla propria pelle, con la violenza subita da quest’ultimo tre anni addietro a Punta Delgada. Girodelle arriva in extremis a salvarla, prima che la situazione si faccia tragica. 
Roma Aleksandra, nel botta e risposta con il bel Conte (con una Oscar semicosciente), non gli risparmia un colpo e si dimostra essere piuttosto saggia e arguta nelle sue considerazioni: pur conoscendo Oscar e Girodelle da poco ha già compreso molto circa i sentimenti, le intenzioni e le dinamiche relazionali dei neo compagni di viaggio (“mi domando come potrete far breccia nel suo cuore se ciò che avrete da offrirle sarà diverso da ciò che lei sta cercando…”).
Madame Roma mi piace molto perché è un personaggio davvero intrigante e profondo, ma anche piuttosto ambiguo: non sono ancora chiare le sue mire e la funzione che avrà nelle vicende dei nostri. Sicuramente avrà un ruolo chiave; non può essere diversamente.
Ho molto apprezzato anche il suo scambio con Oscar e questo passaggio in particolare:
“Non ne avete la necessità…ma potete scegliere. E scegliere diviene sempre una necessità! Chi coltiva l’intelletto e il coraggio…penso non possa vivere degnamente senza mai scegliere. Non si può vivere immaginando di nascondere sempre la propria indole o i propri sentimenti. E un abito…sapete bene che non sto parlando di quello…forse…voi avete solo paura di scegliere…perché scegliere porta comunque alle conseguenze della scelta…”.
Infine, il profondo legame che lega Oscar ad Andre', la loro unione di anime che valica i confini del tempo e dello spazio, è semplicemente sublime.
Non vedo l’ora di percorrere le successive tappe di questo avventuroso viaggio per mare e per terra, nella mente nel cuore dei nostri amati personaggi. 
Nel frattempo, grazie di tutto e i miei più sinceri complimenti, come sempre.
Un caro saluto,
(Recensione modificata il 28/03/2022 - 05:28 pm)

Recensore Master
28/03/22, ore 15:12

Cara Caporouge,
il capitolo ci porta dentro la consapevolezza, dolorosa, di Oscar, che scopre, a distanza di quasi tre anni, il pestaggio - e peggio - subito da André nell'avamposto di Punta Delgada: nonostante la distanza, temporale e geografica, che li separa, c'è una sorta di filo rosso che li lega, per cui Oscar - come si dice che accada per i gemelli, o fra persone che si amano molto profondamente - sente che cosa sia accaduto ad André, e, a sua volta, molto drammaticamente, rischia grosso in prima persona.
Questo avvenimento consente di illuminare meglio le ragioni e la psicologia di due personaggi, il primo dei quali è Madame Roma, la quale ricorda, molto opportunamente, a Girodelle, che il fascino promanante dalle donne "sensualmente ribelli" viene proprio dal loro essere indomabili, e dal sottile piacere che l'averle piegate, o l'illusione di averle piegate, viene all'animo di quegli uomini troppo incostanti, però, per non sentirsi, dopo averne ottenuto l'amore e la riconoscenza, annoiati e per non desiderare di cercare altro. Mi piace molto questa ricerca della "vera Oscar" in cui Madame si impegna, e in cui vuole coinvolgere anche la diretta interessata. Poi, beh, c'è Girodelle: cavaliere, protettivo, capace di intervenire al momento giusto per salvare Oscar da una terribile esperienza; devoto, convinto che la devozione e un legame tenacemente perseguito e volontariamente accettato valga più di una passione d'amore; energico e spietato nell'affermare i suoi bisogni e desideri senza infingimenti, come si pone con Lua: decisamente un Girodelle inconsueto, che prende corpo nei tuoi aggiornamenti, quasi incarnazione della volontà di potenza e di tutte le bramosie dell'Es. Grazie per questo aggiornamento e a presto, spero,
D

Nuovo recensore
28/03/22, ore 09:56

Adoro come scrivi e l’anima che hai dato a questi personaggi. Come ti ho già detto se ne facessero una serie TV tu dovresti essere la sceneggiatrice. Commenti sullo sviluppo della storia li farò solo alla fine, quando avrò una visione d’insieme, ma sicuramente ogni capitolo, ogni stralcio, ogni dialogo è un piccolo capolavoro e la tua capacità rappresentativa è meravigliosa e di questo non posso non dartene atto e riconoscimento.

Nuovo recensore
27/03/22, ore 19:58

Ciao Capo Rouge,
questa tua Oscar mi farà impazzire..
La storia è molto complessa, ti sei imbarcata in una bella impresa e te ne sono grato.
Lentamente prendo coscienza delle cose con la lente della protagonista.. ben confusa e parzialmente mancante di senso comune.. e la adoro per questo!
Meno male che per un tratto di strada ci sarà madame Roma.. mi piace questo personaggio.. non sembra mossa da interessi particolari quanto da una innata curiosità per le umane storie.
Ma torniamo alla ragazza, alla sua ricerca di Andrè o meglio, dei segni del suo passaggio.
Cerca lui? quella parte forse anche di sè stessa che sente di aver perduto?
Cerca guai, sicuramente.. e quando li trova.. cinque grandi e grossi.. che fa?
Niente scatto felino ed abile mossa ma soccombe ai fantasmi.. echeccavolo.
Perchè se su quella spiaggia inizialmente ci ho visto un pò di St. Antoine, il resto era più la notte del 13 luglio.
"Se avesse compreso che André era morto, allora anche lei…"
si, credo che anche li su quella spiaggia si sarebbe messa davanti ai cannoni della Bastiglia.

Ma per fortuna c'è Girodelle ;-)
Certe che ne serbi anche per lui 
“Siete abile Monsieur Girodel…mi domando come potrete far breccia nel suo cuore se ciò che avrete da offrirle sarà diverso da ciò che lei sta cercando…”.
“Madame Roma…pensate che mademoiselle cerchi l’amore!?” – cinico.

L’altra si avvicinò, sorrise, lo sguardo s’assottigliò, le iridi color malva sciolsero scintille sprezzanti.

“Semmai fosse così, monsieur…per voi sarebbe la fine…”.

 
Ottimo ed abbondante per la truppa
Ciao e grazie
LaCittaVecchia

Recensore Master
27/03/22, ore 11:43

Oscar si rende conto della sua responsabilità nell'incidente di André.. è come se volesse punirsi? Girodelle fa davvero una pessima figura! Tutto perfetto, ti suggerirei solo di smezzare i capitoli, più brevi si potrebbero gustare meglio.

Recensore Veterano
12/03/22, ore 17:30

Spero che termini, spero che Oscar trovi André e si dichiarino il loro amore. Girodel spero che lo farai annegare e che non abbia fatto del male ad Amélie e alla figlia, sarà sua figlia? E perché André lo ha aiutato?

Recensore Junior
26/02/22, ore 18:25

Carissima Capo Rouge, mi scuso intanto ed innanzi tutto per l’immane ritardo con cui mi accingo a recensire questo capitolo bellissimo ma, lemme lemme, arrivo anche io. Perdonami ma ho avuto un periodo pienotto e che mi ha lasciata lontana per un po’ da questo sito; sapevo comunque che avevi aggiornato e non vedevo l’ora di leggere.
Ti dico poi che le citazioni iniziali sono carretti carichi di pensieri, “tesoro” di riflessioni che si allargano ad altre riflessioni e altri pensieri profondi, ulteriore conferma che la superficialità non è mai di casa in questa storia.
C’è una sorta di ironia nella parole/citazione della de Pizan, un’ironia sottile e tagliente come un rasoio affilato, ironia di chi non ha trovato sicurezza nella propria pelle, ancora troppo scomoda forse, e di chi invece ne ha trovata forse una illusoria e che si regge probabilmente forse solo sul ruolo affidatogli dalla natura. 
Strada leggendo, poi, ci presenti un nuovo personaggio, l’ennesimo della tua carriera di scrittrice di fanfiction (ma quanti ne hai creati?!), che nella propria pelle adesso, in passato non so ma lo scopriremo col tempo immagino, invece, sembra essere completamente a proprio agio. Pare un personaggio sui generis, che ha suscitato subito la mia attenzione e curiosità e della cui presenza Oscar potrebbe beneficiare. 
Dalla dipartita di André, Oscar, è diventata, possibilmente, ancora più sola e, seppur Girodel le è rimasto praticamente incollato addosso, lui ha secondo me mancato il suo intento. Non è riuscito veramente ad avvicinarsi a lei, i suoi scopi e il suo tornaconto, i troppi calcoli, lo hanno, paradossalmente, trattenuto un passo troppo distante da lei.
Lo scopo di Girodel, il suo fine, aggiungono peso ad un bene che invece dovrebbe avere le ali per spiccare il volo.
E di cosa è fatto l’amore, il bene, che Victor prova per Oscar?
L’amore è sempre amore? E se così fosse il suo è uguale a quello di André per Oscar?
Domande a cui non c’è forse una risposta unica e definitiva ma che rullano in testa. Aspetto ulteriori sviluppi mentre i pensieri vagano ancora in alto mare.
A presto e buona serata.
PrincessLena 

Nuovo recensore
11/02/22, ore 17:11

Bentornata Capo Rouge ho atteso con ansia il tuo nuovo capitolo e come sempre non hai disatteso le aspettative ,capitolo intenso con questo nuovo personaggio che tanto simile é ad Oscar senza rinunciare alla sua femminilità ,chissà se riuscirà a farla uscire dal suo guscio E a scalfire la sua corazza. Ti prego non farci aspettare tanto per un nuovo capitolo perché non vedo l’ora di divorarne un altro.

Recensore Junior
08/02/22, ore 22:06

Oscar è fantasticamente "affetta" da sensibilità mentre Girodel ne difetta vergognosamente. Lei vive sentendo sue altre vite, cento e mille altre vite, lui è troppo impegnato a vivere se stesso per provare anche semplice e umana compassione per il prossimo. Lei è umana, lui è quasi super-umano e nel mezzo arriva un nuovo personaggio che, secondo me, ha troppo acume per non vedere profondamente in tanta umanità e in altrettanta "sufficienza", egoismo, cinismo e insensibilità. E a madame Lemonde non la si fa!
E nemmeno ad Oscar!
Grazie e a presto
Claudia

Recensore Master
06/02/22, ore 19:28

Cara Capo Rouge, un altro capitolo che sembra dare una svolta alla storia, con la decisione di Oscar di partire per cercare Lui, che è sempre nei pensieri, che ha un suo posto in fondo al cuore, dove può continuare a percepirlo e tenerlo al sicuro, poiché nel suo cuore vi è la certezza che sia vivo. L’ultima lettera è giunta e lei, avidamente, legge le parole avvertendo la voce di André: non ha avuto cuore di dire alla nonna la verità nascosta nelle missive, circa la sorte di suo nipote, e Girodelle ha mantenuto il suo segreto, anche se però continua ad insinuare un dubbio sul comportamento non molto onorevole da parte di André nei confronti sia di Amelie che della piccola Victorie. Oscar non fa che domandarsi se quella bimba, dal volto perfetto, fosse appartenuta ad André, è un chiodo che le lacera sia la mente che il cuore, come pure tutte le sensazioni di lui che continuano e si perpetuano nella sua mente, tanto da avere ogni tanto l’impressione di sentire il suo respiro su di sé, come l’emozione di quell’unico bacio scambiato.
Interessante e curioso lo svolgersi delle consegne per poter partire, mantenendo sempre sotto stretta osservazione i forzieri, i quali contengono il denaro per la guerra. Piacevole anche leggere delle invenzioni del re circa le varie combinazioni di serrature studiate per rendere quei forzieri più simili a casseforti dei giorni nostri.
Cosa positiva di questo viaggio, che si preannuncia piuttosto lungo, è stata la suddivisione dei reparti: Oscar viaggerà su una nave, mentre Lua e Girodelle sull’altro veliero. In effetti, per uomini di mare, avere tre donne a bordo sarebbe stato veramente troppo, per quei lupi di mare, che credono nella scaramanzia, la presenza femminile su una nave non porta per nulla bene.
Poi interessantissimo il personaggio che hai creato quale moglie del capitano dell’imbarcazione: Madame Roma, già il nome è particolare, ma con l’andare del viaggio questa sua particolarità è emersa in maniera sempre più accentuata, come deciso sembra essere il piglio con cui si atteggia nei confronti di Oscar, cercando di capire quella strana, bellissima donna vestita da uomo, che incute rispetto già solo alla prima occhiata, ma che lei pensa nasconda un tormento, e neanche troppo velato pur dietro quello sguardo di ghiaccio.
Curioso il modo che ha per rompere gli indugi ed entrare in contatto con Oscar, sempre cercando di non invadere i suoi spazi e lasciarle mantenere quel suo rigore, entro il quale, anche secondo Madame Roma, sembra essersi rinchiusa. Le sta insegnando a combattere con dei bastoni di bambù, dimostrandosi una donna fuori dagli schemi, una donna che ha fatto molte esperienze per le scelte di vita che ha condotto, affiancandosi al marito e non avendo quindi un suo porto sicuro dove veleggiare se non lui. Madame, con i suoi modi diretti, ma anche circospetti, è riuscita a scoprire certi aspetti del carattere e del sentire di Oscar e sta provando a mettere la stessa Oscar di fronte all’evidenza di cosa e di chi sia. E’ importante per lei, donna vissuta, cercare di far ragionare quella giovane donna, affinché utilizzi il tempo in maniera proficua, anziché arrovellarsi solo ed esclusivamente con i suoi compiti militari. Qualche accenno anche a Girodelle e alla sua prestanza, da parte di Madame, che è stata in grado di comprendere, da poche semplici e veloci occhiate, quanto lui sia interessato ad Oscar, come pure ha visto il terrore fiammeggiare negli occhi della giovane ragazza indiana, la quale sembra tenere moltissimo a lui. Girodelle, che ha accettato quel viaggio anche restando separato da alcune miglia marine, è però certo che il suo prezioso carico sia ricoverato in uno scrigno che potrà aprirsi a lui al momento opportuno. Ormai lui ha capito che con Oscar non bisogna avere fretta e lui, come un ragno, sta tessendo, con calma e metodo, la sua tela, o almeno così lui crede. Intanto la mente di Oscar, anche sollecitata dalle parole, dai comportamenti e dai ragionamenti di Madame Roma ha iniziato ad ascoltarsi un po’ di più, come quando l’ha messa di fronte allo specchio ed è stata costretta a guardarsi. Ora lo specchio non c’è, ma si è aperto una sorta di specchio mentale che la mette di fronte a se stessa sempre di più.
Un capitolo gustosissimo, soprattutto per la presenza di questo nuovo personaggio che si staglia sugli altri, surclassandoli quasi, e penso che possa essere una persona che, con i suoi ragionamenti, sia in grado di aiutare Oscar: la vedo infatti più come una amica che l’ennesimo nemico da attenzionare e da cui guardarsi.
Intanto la prima meta si sta avvicinando, e noi restiamo in attesa del prosieguo di questo viaggio, che non è solo per mare ma è nell’interiorità delle persone coinvolte, ognuna a suo modo.
Sempre accattivante e stimolante la tua scrittura che ci cattura ad ogni pagina.
Un caro saluto e a presto!

Nuovo recensore
06/02/22, ore 16:51

Ciao Capo Rouge, è un piacere poter leggere questo nuovo capitolo! Il titolo non prometteva nulla di buono, ma in realtà fin da subito ci regali una speranza: André, nonostante i dispacci datati novembre 1780 lo diano per deceduto, sembra aver scritto una lettera il 25/ 12/1780. È dunque possibile che sia ancora vivo!
Significativo poi il contenuto della lettera. Dopo tre anni in America André dimostra di aver conosciuto e di condividere (come non potrebbe?!) i principi cardine della Dichiarazione di Indipendenza di quel popolo: il diritto inalienabile di ogni uomo alla libertà e al perseguimento della felicità. Non sappiamo cosa gli sia accaduto, ma di certo questi principi devono essergli penetrati dentro e averlo cambiato. Nella sua lettera non parla più di “Lei", della donna amata, nascondendola dietro giri di parole, ma (pur senza ammettere i propri sentimenti esplicitamente) la chiama per nome (non temendo nemmeno le solite reprimende di Nanny) e osa definirla “nostra", ossia implicitamente anche “sua". Chi si sente servo socialmente, ma anche verso la persona amata, difficilmente usa tale aggettivo, percependosi invece inferiore e distante. La libertà che André sta maturando, dunque, non è solo dalle catene dei vincoli feudali, ma anche da quelle che lui stesso si è (im)posto nei rapporti con Oscar, quando si è convinto di non avere alcun diritto, né speranza di cercare la felicità con lei, in quanto servo. Probabilmente il diverso contesto sociale e culturale ha fatto acquisire ad André una consapevolezza di sé come persona, che non può non riverberarsi anche sul suo modo di vivere l’amore per Oscar.
Quanto ad Oscar…Girodel la immagina chiusa al sicuro in uno scrigno: ho l’impressione che abbia fatto male i conti! Lo scrigno – Madame Lemonde appare donna forte, coraggiosa, schietta, avventurosa, in grado di usare le armi, senza per questo aver rinunciato alla propria femminilità, anzi! Per O. non solo potrebbe essere un esempio, ma un aiuto concreto a scoprirsi e a conoscersi, anche solo tramite il semplice gesto di accorciarsi i capelli diversamente.
Grazie per questa Storia che ci regali.. ad ogni capitolo sempre più sorprendente e coinvolgente! A presto, ciao
(Recensione modificata il 06/02/2022 - 06:34 pm)

Recensore Junior
06/02/22, ore 10:30

Il soggiorno a Brest è terminato, per istante ho pensato davvero che se Oscar fosse stata ancora a Parigi, sarebbe rimasta per cercare la verità sulla sorte della piccola Victoire.
Girodel è sempre più cinico, o forse, mi permetto di dire più realistico, non ha avuto nessun rapporto con la bambina, almeno così sembra, per cui il suo disinteresse sarebbe giustificato.
Mi ha dato da pensare quel suo accennare a chi ha usato Amalie e Victoire per nascondere un proprio errore, ormai ha in mente solo di realizzare il suo progetto e usa ogni arma a sua disposizione.
Con poche pennellate hai creato il ritratto di un nuovo personaggio che mi ha affascinato dalla prima descrizione, Madame Aleksandra Roma Lemonde, una donna forte, determinata, la cui vita al fianco di un capitano di Marina, ne ha temprato il carattere.
Dal primo istante la traversata si preannuncia intrigante, Madame Lemonde con le sue osservazioni sagaci ha capito già molte cose di Oscar e di Girodel.
La lettera di André, forse le sue ultime parole, sono state un colpo al cuore.
La traversata è ancora lunga, come sempre resto in attesa del prossimo capitolo.
Ortensia 🌸

Recensore Master
06/02/22, ore 01:20

"Siete abituata a fare da sola? E’ stato così per tutta la vostra vita?” (...)
"ma voi siete una giovane molto fortunata…avete un corpo incredibilmente bello…e siete forte…non disperdete questa fortuna…vivete…”:singolare appello al "carpe diem", o forse al "vivamus atque amemus", quello di Madame Lemonde. Un invito che, in sé, in fondo non sarebbe nulla di nuovo o di eccezionale, se non venisse dalla bocca di un personaggio che istintivamente attrae e suscita curiosità e interesse. Questa donna, infatti, non più giovane, dal viso segnato dal sole, dalla voce che immagino soavemente bassa e armoniosa, assomma in sé fascino e capacità di stupire Oscar, prendendosi delle libertà che nessuno si è mai consentito, con lei. E, soprattutto, andando dritta dritta al sodo: Girodelle, e il suo strano atteggiamento.
Mi piace questa Madame Lemonde: matura e misteriosa il giusto, allusiva e provocatoria quanto basta, capace di dire esplicitamente la verità, nominando quelle realtà che Oscar non vuole vedere, come la sua prepotente femminilità, che la divisa non cela di certo. E chi sa mai che questa nuova compagnia non possa diventare una sorta di mentore al femminile per Oscar, così dura e rigorosa, ma così ingenua per tanti, troppi versi...
Un capitolo che ho davvero divorato. Grazie davvero,
D.

Recensore Veterano
05/02/22, ore 23:22

Cara Capo Rouge,
è sempre un piacere ritrovarti con la tua stupenda "Pur"! Attendo ogni nuovo capitolo con impanzienza e quando trovo l'aggiornamento ho piccolo un tuffo al cuore.
Finalmente i sedici milioni di livres per la guerra americana sono salpati nei loro elaborati e macchinosi forzieri. Girodelle e Oscar viaggeranno su navi separate, ma poco male: il fine cesallatore, il nostro diabolico tenente, ha già fatto tutti i suoi calcoli e affronterà il viaggio tranquillo in compagnia di Lua, perché sa che il suo adorato diamante grezzo viaggia al sicuro nel suo scrigno e nulla deve temere.
Oscar fa la conoscenza della moglie del capitano, la spigliatissima Aleksandra Roma, esperta di arti di combattimento orientali che, sulle prime, con il suo portamento fiero e femminile, mi aveva molto ricordato una certa Joria. Finora mi ha colpito in positivo e penso potrebbe essere una buona confidente/amica per Oscar; al contempo è un personaggio a dir poco enigmatico capace di riservare parecchie sorprese. Quindi sono molto curiosa.
Non vedo l'ora di scoprire dove ci porterà questo viaggio oltreoceano alla ricerca di Andre', "uomo dall'animo ramingo ma dal polso fermo", che per Oscar è soprattutto un viaggio alla ricerca di se stessa. 
Nel frattempo, grazie di tutto. Spero di rileggerti presto.
Un caro saluto, G.
(Recensione modificata il 05/02/2022 - 11:31 pm)

Recensore Veterano
05/02/22, ore 23:00

Allora, Il suo nome… vergato dalla mano di lui, portato dal mare, come eco della sua voce, ferma nel tempo che sembrava non essere mai trascorso. Lui nella sua mente come era sempre stato, quasi che la distanza non fosse mai esistita.
Due immagini riflesse in uno specchio, un volto segnato dal tempo, lo sguardo fiero e fermo. Un volto giovane, bello, lo sguardo azzurro e mosso come il mare, in bilico tra il rigore e la voglia di libertà.
Rimpianto e rimorso facce della stessa medaglia. Il rimorso per non aver pronunciato poche parole richieste, per aver taciuto e non compreso. Il rimorso che mordeva l’anima.
Non aver compreso… che il tempo muta la vita.
Il rimpianto del silenzio sceso tra loro, di parole mai dette. Di labbra sfiorate e catturate… liberamente baciate.
Lei che non si era mai accorta di nulla…
E nelle frenetiche notti, poteva lui entrare nei suoi sogni come lieve farfalla che sfidava il cielo?
Una farfalla che sfidava il cielo, senza radici, senza passato.
Una farfalla color della lavanda di Provenza…