Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Junior
24/10/21, ore 16:42

Carissima Capo Rouge arrivo di corsa e in mega ritardo a buttare giù due pensieri su questo “allegro ma non troppo” e dopo aver letto già il nuovo capitolo. Vediamo però di procedere per ordine d’arrivo altrimenti finisco col confondere fatti e situazioni.
C’è da dire prima di tutto che il fiume delle emozioni e dei sentimenti scorre sempre in piena in questa tua fiction come anche in tutte le altre tue storie.
È un capitolo ricco di momenti topici e pieni di significato e di incontri importanti: Girodel e Oscar, Girodel e Lua, Oscar e Maria Antonietta, Oscar e la verità, Oscar e la paura per la morte dell’amato che aleggia nell’aria e che però ancora non palesa la sua presenza.
Cos’è più terribile? L’angoscia dell’incertezza o l’inappellabilità della certezza? Sentimenti ugualmente pesanti e che tarpano le ali di vite e d’esistenze proprio come una zavorra.
I personaggi rimangono così imbrigliati dalle situazioni in cui li vediamo coinvolti, trascinati dalle  onde del mare di sentimenti in cui si ritrovano a galleggiare po’ “scombussolati” ma sembrano anche assecondare la corrente che li spinge a ritrovare un po’ di se stessi nel ricordo di contatti di pelle, mani, labbra e corpi, perché solo in questo modo recuperano un po’ di quel che avevano creduto perduto.
Oscar, anche lei, cerca il contatto, quello che la stringeva sempre anche solo in uno sguardo, ora che si ritrova sola al di fuori di quella stretta che almeno fisicamente non c’è più, non so come farà, come potrà rientrarvi, come farà e a non perdersi adesso che l’irreparabile pare sia accaduto.

Ancora complimenti, sei sempre immensamente brava.
Lena. 

Nuovo recensore
24/10/21, ore 15:41
Cap. 20:

Cara Capo Rouge,
sono arrivata alle tue storie grazie ad un consiglio di una tua lettrice, è stato un ottimo consiglio. Mi sono fatta travolgere iniziando da "Paris", continuando con "IF", poi con i racconti brevi paralleli ed ora con "Pur". Mi hai trascinata a forza dentro a Parigi, dentro alle complicate introspezioni di Oscar e di André, dentro alla crudezza delle loro realtà. In qualche introduzione di episodio scrivevi che il racconto è una lettura impegnativa: lo è. Direi che è una lettura pazzesca, angosciante, reale, cruda, ossessionante in certi momenti, disorientante in altre, ma per me, è stato impossibile staccarmene. Ho avuto la fortuna di trovare i racconti pronti, lì, tutti, dal 2014, anno in cui hai cominciato a scriverli, ad oggi. Ho letto tutto d'un fiato, in ogni momento, di giorno, di notte, in qualsiasi attimo avessi, con voracità ed ansia di sapere di più, di avere di più e di affogare, anch'io come i protagonisti, più in profondità. Certi passaggi mi hanno sconvolta, molti mi hanno lasciato devastata, altri sono di un'intensità e vibrazione fuori da ogni immaginazione. Leggendo tutto di seguito ho visto il cambio della tua scrittura, il maturare dei personaggi, l'ammorbidirsi di alcune tematiche e il rafforzamento di altre. Ho letto, in qualche tua introduzione a un capitolo, che tu stessa avevi perso in alcuni momenti l'orientamento e ti lasciavi portare dalla storia. Mi è piaciuta molto la cupezza di "Paris", soprattutto la parte iniziale. Mi è piaciuta da impazzire la scena in cui Oscar incontra per la prima volte il "demone" dietro le sbarre di quella angosciante prigione. Inaspettata e da infarto la scena in cui Oscar bacia per la prima volta André e altrettanto quella in cui per la prima volta lei si "avvicina" a lui. Ipnotici sono i passaggi introspettivi di Oscar che si arrovella in modo infinito nei suoi pensieri, in pezzi di frasi ascoltate, in attimi di contatto, in sensi di colpa e di non conoscenza di sé. Come hai scritto: ad Oscar serve molto tempo per capire sé stessa e ciò che veramente prova e soprattutto come fare per esprimerlo, perché non sa farlo. In "Paris" ho trovato ispirazioni ad Umberto Eco ed a Ken Follet, mentre in "IF" ho trovato molto di Anne e Serge Golon. In "IF" i personaggi danno una svolta: Oscar pur essendo sempre stata "libera", non sa gestire la sua libertà e André, pur essendo sempre stato "non libero", la sua libertà la gestisce, eccome. E in "IF" il tuo André mi piace e molto. Ho una predilezione per le scene di azione e per quelle in cui loro due sono devastati dalla "consapevolezza" della perdita dell'altro. L'angoscia, il dolore, e lo scavare dentro se stessi sono infiniti, incommensurabili ed estremi. Li ho sentiti fino alle più recondite profondità di me stessa. È proprio vero, "l'amore scava". Lo smarrimento di entrambi in quel momento, dopo i fatti d Parigi, è doloroso fino alla follia che infatti li investe: Oscar che non può perdere Alain e André che non può perdere Carmilla. Poi la fuga. E quella fuga è ciò di più incredibile, intenso, totalizzante e coinvolgente del racconto. Prima via terra e poi per mare. E che scena l'ultima, quella sul riscatto in mare... Tutto ciò che accade è di una felicità delirante prima e di una durezza devastante poi. Davvero. E i tormenti angoscianti e ipnotici s'impossessano del lettore. Mi è piaciuto molto che Oscar venga definita "pazza" più volte perché la sua imprevedibilità è tale da renderla pazza agli occhi di chi non la conosce profondamente. "IF" è davvero notevole, complimenti. Tutte le storie hanno avuto momenti che mi sono piaciuti molto e altri meno, però la sensazione di essere rapiti e portati in questa montagna russa di alti vertiginosi e di abissi profondi è un'emozione che bisogna provare anche se è molto impegnativo. Grazie Capo Rouge. Ho letto le tue storie in tre mesi, tutto di filato. Ora sto leggendo "Pur". Trovo che la tua scrittura si sia evoluta ulteriormente e che il tuo stile realmente sia inconfondibile. Anche in questo ultimo racconto le scene in cui Oscar va al di là di sé stessa e la sua "pazzia" sono travolgenti. Come il dolore di André. Altri personaggi che mi sono piaciuti molto nei tuoi racconti: Alain, il conte Fersen, il generale Jarjays, che è artefice della fuga di Oscar e André, Sir Joseph, Martin... Altra cosa che mi ha molto colpita, della quale ho condiviso la drammaticità, è il primo periodo di Oscar nella tenuta in Italia: rinchiusa in sé stessa, a letto, nella sua camera. Completamente in balia dell'orrore, della non conoscenza di sé stessa e della sofferenza fisica. Grazie ancora Capo Rouge e abbi cura di te, viste le tue difficoltà di cui ci hai fatto partecipi. Continuerò a leggerti con molto piacere! Lorena.
(Recensione modificata il 24/10/2021 - 03:52 pm)
(Recensione modificata il 24/10/2021 - 04:12 pm)

Nuovo recensore
24/10/21, ore 15:11
Cap. 20:

Cara Capo,
Grazie per questo capitolo che ho già letto e riletto. Sono come sempre affascinata dalla tua scrittura e anche dai personaggi che mi sembrano più vivi che mai, ho apprezzato in particolar modo lo scambio con Girodel la differenza tra Oscar, che non si risparmia, che preferisce sapere e Girodel che sfrutta ogni occasione che gli è concessa. Sono molto curiosa di sapere cosa accadrà ora che lei ha capito. Grazie.
Annalisa

Recensore Master
24/10/21, ore 14:31
Cap. 20:

Povera Oscar! Ha scoperto chi era la misteriosa donna amata da André soltanto adesso che lui è morto.. ma è poi morto davvero? O chissà che nel caos della guerra le notizie non si siano confuse, e magari un soldato caduto sia stato scambiato per un altro..

Recensore Veterano
24/10/21, ore 13:49
Cap. 20:

Cara Capo Rouge,
è sempre un piacere ritrovarti con un nuovo capitolo di "Pur", nonostante la tribolazione interiore che accompagna la lettura dello stato d'animo della povera Oscar, a un anno e mezzo dalla partenza di Andre'. Il titolo, kyrie eleison, e' quanto mai azzeccato. 
Nella prima parte assistiamo al risveglio di Girodelle e Lua, ormai amanti, con l'inevitabile confidenza e scambio di battute che ne deriva. D'altro canto, però, il mefistofelico Conte non ha intenzione di demordere nella certosina tessitura della sua tela per intrappolare l'altra. Chissà se Lua continuerà a tollerare la cosa.
In questo capitolo abbiamo la definitiva conferma che il nome di Andre' era presente nella lista dei caduti e ci è impossibile non condividere lo strazio e la disperazione che attanagliano la protagonista. Tormentata dal dolore e dal dubbio sul passato dell'amico Oscar riesce finalmente a trovare le lettere che le erano state nascoste. Mi chiedo se, a seguito della sconvolgente scoperta (...sempre mezzo passo dietro a lei...), Oscar riuscirà a non farsi travolgere dal senso di colpa e a perdonare la Nonna che per tanto tempo ha taciuto.
Dopo tanto sconvolgimento sono già in impaziente attesa del prossimo aggiornamento.
Grazie per le emozioni che sempre regali e spero a presto.
Buona domenica, G.

Nuovo recensore
24/10/21, ore 13:26
Cap. 20:

Ciao Capo Rouge, per Oscar si sono aperte le porte dell'Inferno... Ha scoperto non solo che André è morto (e già questo per lei è devastante) ma soprattutto che se ne è andato perché l'amava da impazzire e per evitarle un sacrificio e che lei quell'amore non l'ha nemmeno intuito, sebbene di indizi ne avesse avuti per riconoscerlo, se solo avesse voluto farlo... E arrivata persino a dubitare di lui, della sua integrità...
Come si può sopravvivere a tutto ciò, e al rimorso che ne scaturisce?
Davvero dunque: "Kyrie Eleison"... chiediamo "pietà per lei" che di sicuro non ne avrà per sé stessa; "perdono per lei" che ora non potrà più riceverlo da André; "conforto per lei", anche se è difficile pensare che possa essercene...
Un capitolo toccante che rivela ancora una volta la tua bravura nel descrivere sensazioni, immagini, suoni, odori che rendono lo scritto così realistico che al lettore pare davvero di accompagnare Oscar, se non addirittura di essere lei e di viverli sulla propria pelle questo dolore immenso e questa scoperta dilaniante...
Rimango, come tutti, in trepidante attesa degli sviluppi. Grazie infinite per il tempo che ci regali! Ciao

Rileggendo il capitolo vorrei aggiungere alcune considerazioni su Girodel e Lua. G. dichiara di apprezzare le persone "libere", "integre", quelle che non stano con lui per interesse e perché si aspettano qualcosa in cambio; lui, d'altra parte, si considera "libero" ed "integro" visto che, con molta magnanimità, si dichiara disposto a non pretendere nulla da Lua cosicché giacere con lui sarà solo frutto di un suo desiderio. In parole povere, G. è disposto a rendersi oggetto di piacere fisico altrui ed a ottenere piacere fisico da Lua, ma non vuole impegni, nè responsabilità di altro tipo. Ma, mi chiedo, questa è libertà? Non è forse anche il piacere fisico una forma di "interesse" e dunque una limitazione della libertà di chi desidera e di chi è desiderato? Nessuno è libero... Quello che ci connota come Esseri più o meno umani è ciò per cui siamo disposti a legarci e ad essere legati dagli altri... Per cosa siamo disposti a "cedere" noi stessi?! Che cosa cerchiamo negli altri? Qual è l'interesse che ci spinge verso di loro?
La tua Storia come sempre fa pensare... ed è la cosa più bella!
(Recensione modificata il 28/10/2021 - 02:43 pm)

Nuovo recensore
24/10/21, ore 12:16
Cap. 20:

Buona domenica Capo Rouge,
se può porsi rimedio alla senescenza del supporto informatico, non altrettanto alla vista.. per cui riguardati.
Non so perchè ti immagino a scrivere la sera tardi, quando i rumori e le incombenze del giornata appena passata allentano la presa e tu ti metti a battere sui tasti in penombra.
Mi associo alle (unanimi) opinioni sulla tua straordinaria capacità di scrittura.. è sempre un piacere leggere qualcosa di tuo.
Per cui mi tuffo direttamente nella storia..  in particolare da quando Andrè è partito, un pò meno corale delle precedenti e più intimista.
L'introspezione di Oscar è formidabile e potente ma ti prego.. Kyria eleison, pietà di questa povera adorabile creatura.
Due anni senza una, dico una notizia.. anche per questo passati interrogandosi di continuo su di lui e su di lei.
Incapace di sciogliere quel loro legame e di capirlo (ma forse c'è riuscita specchiandosi in Maria Antonietta? ora sono uguali). Passati a riscoprire chi era la persona sempre mezzo passo dietro a lei, scoprendo che non sempre era mezzo passo indietro!
E adesso? .. prima il nome.. che botta. E poi quelle lettere.. arriverà senso di colpa.
Spero nella missione del Re, le serve un pò di azione per non essere frantumata, che la porti dove serve.
Tempo scaduto, devo andare..
non prima di dire che il baciamano tra Fersen e la Regina è un cameo straordinario
E poi c'è Girodel che "apre" il respiro della storia.. bellissimo personaggio ma cosa si è messo in testa?
Ciao

Nuovo recensore
24/10/21, ore 06:37
Cap. 20:

Ho seguito la storia dall'inizio. Forse non l'ho detto ma il modo in cui scrivi mi sembra geniale visto che riesci a trasmettere la soggettività dei personaggi. Aspetto sempre i vostri aggiornamenti, tuttavia so che questa volta l'attesa sarà eterna. Voglio già sapere cosa accadrà!!!
Qui, una lettrice silenziosa ti scrive in attesa del prossimo capitolo.

Recensore Veterano
24/10/21, ore 03:57
Cap. 20:

Volevo solo farti sapere che ci sono, ti leggo e aspetto gli aggiornamenti in trepidante attesa.

Recensore Junior
16/10/21, ore 12:48

Cara Capo Rouge, 
più leggo più mi accorgo e convinco della rilevanza del personaggio di Girodel, figura molto di rilievo in questa storia, e se non fosse che il personaggio agisce ed esiste in funzione della presenza dei protagonisti (Oscar e Andre) si potrebbe attribuire anche a lui il medesimo appellativo, cioè il più importante. Il suo carattere è ben cesellato e il suo ruolo, sebbene la finalità meno immediata del suo operato sia ancora accuratamente nascosta nella trama, è importante e necessario all’economia della storia e della trama stessa che, in questo capitolo nello specifico, ci offre possibili nuovi risvolti che coinvolgono il Re, probabili nuove relazioni, una, o più di una, possibile uscita di scena, un momento di alta carica erotica ed un altro di struggente tristezza. Tanta tanta roba in un solo capitolo di questa storia bella e “sui generis” e che mi piace sempre di più.
Ciao, 
Claudia
 
(Recensione modificata il 16/10/2021 - 12:52 pm)

Recensore Junior
15/10/21, ore 17:09

Salve Capo Rouge,
la tua scrittura fluida scivola leggera su altri giorni di vita e di tormento di questi personaggi, si sofferma, indugiando ma non troppo, in dialoghi e descrizioni belle ed intense eppure terribili come la perdita di una mamma o sull’incontro piacevole di due corpi impegnati a prendersi e concedersi in un amplesso ugualmente intenso, e, in definitiva, riesce a renderci partecipi del sentire e patire bello, brutto, spavaldo e anche timoroso di questi personaggi.
Anche la trama procede scorrevole ed è arricchita dall’inaspettato, in questo capitolo per esempio brilla la semi confessione di Giroldel che mi ha colta in contro tempo, come pure non mi aspettavo che si facesse, sebbene solo in parte, luce sugli incontri carnali (quelli del mercoledì) che spesso avevamo, per l’appunto, incontrato a inizio racconto.
Sei autrice che definirei “mago del raccordo”, che sa riprendere vecchi fili di narrazione senza mai perdersi,  capacità questa che denota una chiarezza di idee non indifferente in sede di pianificazione e strutturazione della storia e a testimoniare che la visione di insieme c’è tutta ed è a 360 gradi, capacità non da poco e che non si raccatta per strada in un giorno fortunato. Brava!
Ciao e grazie. 
Clotilde_Dea

 

Recensore Junior
13/10/21, ore 23:09

Cara Capo Rouge, questi aggiornamenti frequenti iniziano ad essere un piacevole appuntamento continua così, mi sto abituando ad essere viziata😉 ogni capitolo è un mirabile gioiello, ogni scena e dialogo sono da incorniciare.
Oscar è assolutamente struggente nel modo, tutto suo, in cui affronta questo distacco, che poi 
è strappo profondo nel suo animo mentre il tempo che passa non lenisce la mancanza e le poche notizie che arrivano dalla guerra non fanno altro che acuire l’angoscia del suo animo straziato perché notizie di André non ce ne sono. È questo ciò che pensa lei, che continua ad essere all’oscuro del segreto che lega la nonna e Girodel.
Qui mi devo soffermare e ammettere che lui è davvero affascinante, è sempre stato un personaggio poco sviluppato e su cui più volte mi sono soffermata a pensare, a immaginarmi come fosse davvero quando nelle scene originali era lontano dai protagonisti, cosa facesse dietro le quinte, o meglio, cosa avrebbe potuto fare, e ora questa storia sta soddisfacendolo la mia curiosità. Non dovrebbe piacermi perché non è corretto ciò che sta facendo eppure è così, mi piace perché è un bel personaggio. 
Anche in questo capitolo ha mostrato di sapere ciò che vuole e di usare tutti i mezzi per ottenerlo. Con una grandissima abilità ha fatto in modo che Oscar e la nonna non si confrontino, ha anche quasi confessato i suoi sentimenti ad Oscar, cosa che comunque fa anche nell’originale.
La mano di Oscar, il suo gesto ad allontanare le labbra di Girodel,  mi ha dato un brivido profondo e mi ha fatto pure tirare un bel sospiro di sollievo.
Che finisse così tra Girodel e Lua me lo aspettavo, anche se spero che lei non soffra perché mi piace molto questa ragazza.
La Regina invece mi ha commossa molto, è una figlia che soffre la perdita di una mamma che non ha più visto e sentito da anni, eppure era una guida, un punto fermo nella sua vita caotica. Si percepisce chiaramente il senso di colpa di Maria Antonietta perché anche in quel momento di dolore filiale pensa a Fersen. Inevitabile davvero…
Bello che Oscar sia lì a recarle conforto anche in maniera inaspettata, adesso pero la visita all’Hotel de Ville alla ricerca di notizie di Fersen e di André mi lascia con un macigno sul cuore.
Buonanotte e spero a presto con il nuovo capitolo.
Gattinapelosa 🤗😻

Recensore Junior
13/10/21, ore 08:27

Ciao,
della tua scrittura apprezzo molto in modo in cui riesci ad entrare nei personaggi, quelli canonici e quelli che sono frutto della tua penna. Ne tratteggi la personalità, il carattere cosicché si possa imparare a conoscerli.
Oscar e Maria Antonietta sono due donne completamente diverse, per educazione e carattere, eppure sono estremamente simili nella loro sofferenza. Entrambe amano un uomo che è lontano e potrebbe non tornare.
Affrontano il loro dolore in modo diverso, Oscar è sempre più chiusa in se stessa, nel suo senso del dovere, riesce, però, ad essere una buona amica e confidente per Maria Antonietta, è un lato del carattere di Oscar che tu stai mettendo a nudo meravigliosamente.
Si sta facendo carico del dolore e delle confidenze di una regina, che resta pur sempre e solo una donna. Maria Antonietta deve mostrare alla corte, a suo marito, al pubblico, una serenità che non ha più da quando Fersen è partito, deve accontentarsi delle lettere che questi le invia.
Quel cercare il tocco della mano di Fersen nella mano di Oscar è un momento struggente, come il confondere il dolore per la morte della madre con il pensiero che possa perdere per sempre anche il conte di Ferse rende davvero Maria Antonietta, la tua Maria Antonietta una donna di uno spessore incredibile.
Lua è davvero una ragazza libera, mi piace, l’attrazione che la spinge verso Girodel è innegabile e potente, non mi ha sorpresa l’evolversi del loro rapporto. Chissà cosa potrà accadere ora che hanno scoperto la passione che li unisce.
Sembrano entrambi consapevoli di ciò che sta accadendo tra loro, non ci sono inganni, tutto può accadere.
Così come tutto può succedere ora che Oscar sta aspettando di sapere se Fersen e André sono ancora vivi.
Bellissima storia, brava
Ipazia

Recensore Junior
10/10/21, ore 21:06

Girodel tiene alta la mia attenzione tanto quanto, in finale di capitolo, il crescendo di attesa, di speranza e disperazione, per un nome. Non mi fido del conte e mi chiedo di nuovo fin dove arriverebbe o chi o che cosa lo fermerebbe.  Lua dal canto suo sembra tenergli testa e mi auguro che lo faccia fino in fondo. Bellissimo e verosimile il dialogo tra Oscar e la Regina Maria Antonietta, mentre la scena erotica del capitolo è sensuale senza cadere mai nella volgarità.
Questione millimetrica di dettagli che fanno sempre la differenza in uno racconto. 
GdM

Nuovo recensore
10/10/21, ore 17:51

Ciao Capo Rouge, bentornata con questo capitolo che ad una prima lettura potrebbe apparire "di transizione", in cui viene descritto il tempo che trascorre nel silenzio... di André di cui non si hanno notizie, di Nanny che non parla, di Oscar che non chiede...
Eppure lungo tutto il capitolo sentiamo (e O. per prima) una voce di fondo, quella di A., che soffre e che sembra annunciarci e prepararci alla brutta notizia che ha raggiunto O. alla fine del capitolo....temo infatti che su quella lista ci sia il nome di A.
Ad O. però giungono nel sogno anche immagini di baci appassionati e di voci (Che ne sarà di noi - Resta... non per quegli idioti là fuori... ma...) che portano a chiedersi cosa sia davvero accaduto tra loro in quella notte a Brest.. Se altro da quello che sappiamo è accaduto, possibile che O. non lo ricordi e tutto le giunga solo attraverso i sogni?
Stupisce che O., nonostante questi sogni che la rincorrono ormai da più di due anni, continui a pensarsi innamorata di Fersen e faccia davvero così fatica a comprendere altro... Forse molto gioca a sfavore l'orgoglio: ammettersi innamorata di un uomo che se ne è andato senza spiegazioni, che forse ama un'altra donna(Amelie) o addirittura l'ha sedotta e abbandonata con una figlia non è facile. Si fa fatica a stimare ed ammirare un uomo del genere e dunque ad ammettere di amarlo. Il cuore e l'intuito gridano altro su André però... vedremo se prevarranno sulla logica, la ragione e l'orgoglio....
Chissà poi quale sarà l'incarico che Luigi vuole assegnare ad O..
Non possiamo che attendere l'evoluzione di questa storia affascinante! Brava e grazie! Ciao