Recensioni per
Pur
di Capo Rouge
Allora, un altro bellissimo capitolo. |
Cara Capo Rouge, un capitolo davvero strepitoso, dove l’assenza di André aleggia come un fantasma sui pensieri e sulla vita di Oscar. Anche se non compare neanche in questo passaggio, la sua presenza è costante nei ricordi, ai quali Oscar si aggrappa per cercare di comprendere il motivo di questa sua assenza. Mi è piaciuto molto l’inizio, dove dai una bella visione della vita di Oscar prima dell’avvento di André a casa sua. La sua solitudine fatta di momenti in cui poteva gioire in solitaria delle piccole grandi cose che le accadevano, ma non poteva condividerle con nessuno. Oscar e André. Il prima e il dopo. Come erano mutate le loro vite stando insieme. Da ombra, lei, che si aggirava nei percorsi di Palazzo a luce sfolgorante quando ha avuto qualcuno con cui dividere il suo tempo, mentre lui luce che era entrata ad irrompere nella vita cupa di quella mocciosa si è fatto ombra per assecondarla e starle accanto come gli era stato chiesto tanto tempo prima dal generale Jarjayes. Avrebbe dovuto essere un’ombra protettiva per quella sua figlia allevata come un maschio solo e unicamente per portare ulteriore onore al casato. E così lui si era assogettato a quel compito, affezionandosi a quella ragazza, sviluppando con l’incedere del tempo un sentimento profondo per la donna che sotto le spoglie del soldato stava nascendo. Oscar è decisa a venire a sapere la verità sulla partenza di André e l’unico che può forse darle delle risposte, insieme ad una tranquillità d’animo che sembra aver perduto, è solo il generale suo padre. Ma egli è lontano e il viaggio lungo e stancante con un accompagnatore del quale avrebbe fatto volentieri a meno, non fosse altro che per non doversi giustificare del suo comportamento, dei suoi silenzi e del suo atteggiamento distaccato nei suoi confronti. Eppure Girodel ci sta mettendo del suo, ha ben compreso come prendere un personaggio come Oscar, occorre assecondarla ma senza farle capire che lo si sta facendo. Affronta quel viaggio con il piglio di colui che vuole trovarsi in quel posto con quella determinata persona nonostante tutto. La sollecita, si spazientisce ma non lo dà a vedere. Mantiene un atteggiamento di basso profilo tentando di entrare tra le pieghe dei pensieri di Oscar. Le soste alle varie locande sono necessarie, poiché Oscar sta mantenendo un’andatura forzata, quasi fosse una marcia di avvicinamento a qualcosa di vitale. E per lei sicuramente lo è. Intenso il momento della notte in cui prova sul suo corpo spossato e stanco il desiderio di un altro corpo addossato al suo. Tutto reso molto bene dalle tue parole coinvolgenti. Finalmente i due raggiungono la meta. Più che un incontro tra padre e figlia si tratta quasi di uno scontro, ma Oscar è accondiscendente, deve cercare di non far alterare il padre poiché è il solo a poterle dare quelle risposte che potranno ridonare una parvenza di calma al suo animo inquieto ormai da troppo tempo. Il venire a conoscenza che André ha deciso di arruolarsi è per lei un colpo tremendo, non tanto forse per l’azione in sé, quanto per non averne parlato con lei. Loro due che sono sempre stati, da quando li hanno messi insieme, l’uno la parte mancante dell’altra e che solo insieme si completavano. Il fatto di non avere il diritto di sapere il perché delle ragioni di André è quel qualcosa che sicuramente scatenerà un ulteriore inferno dentro Oscar, che già sta combattendo dentro se stessa per comprendere il reale posto tenuto da André nella sua vita. Ti aspetto sempre più curiosa ormai e nel mentre ti auguro di trascorrere una serena settimana. A risentirci presto! |
Oscar ha toccato i soli tasti giusti che avrebbero potuto smuovere suo padre: quelli dell'onore della famiglia e del loro casato. Ma la scoperta è stata troppo forte persino per lei. |
Buonasera cara autrice, e dunque mentre la ricerca continua Oscar si scontra contro alcune verità che forse non immaginava. |
Ciao, sai che mi aspettavo che la stanza di André fosse vuota e che Oscar, con tutto il suo pragmatismo si fosse immaginata che vi fosse veramente qualcuno? Quasi che il suo desidero di rivedere André si fosse materializzato. C’è che forse lo speravo io con lei! E invece no, la stanza non è vuota! Povera nonna, come tutte le mamme e le nonne di ogni epoca tira fuori tutta l’efficienza e il pragmatismo di cui è capace, accantona il dolore che questo nipote “sciagurato” le ha inflitto e pensa a qualcosa come le camicie! Lavoro futile ed importante al tempo stesso. |
Ciao, un altro capitolo eccezionale e forse ad oggi uno dei più belli. |
Ciao Capo Rouge, dal titolo del capitolo immaginavo avremmo avuto qualche notizia circa la sorte di Andrè; finita la lettura, invece, non abbiamo fatto passi avanti in quella direzione, ma invece ne abbiamo fatti "in profondità" avendoci tu portato a porci domande davvero difficili…Si può considerare tradimento il puro amore platonico per un uomo diverso dal proprio marito? Si tradisce se stessi e colui che ci ama, se si accetta di mettere al mondo un figlio con un uomo che non si è mai amato, ma che si è comunque scelto di sposare? Deve biasimarsi colei che vende il proprio corpo per fame? Colei che vende il proprio corpo per fame, può davvero trarne comunque piacere? E se ciò accade, deve biasimarsi per questo? |
Poi rifletté che la realtà non suole coincidere con le previsioni; con logica perversa ne dedusse che prevedere un dettaglio circostanziale è impedire che esso accada. Fedele a questa debole magia, inventava, perché non succedessero, particolari atroci; naturalmente, finì per temere che questi particolari fossero profetici. |
Allora, io preferisco leggere con attenzione, dedicare una seconda o una terza lettura, se lo ritengo necessario, affinché ogni dettaglio, ogni sfumatura non venga persa. E questo capitolo ha meritato una terza lettura. |
Un capitolo bellissimo. Oscar in tutte le sue sfaccettature. |
Potrebbe davvero essere che André sia andato via a causa di Amalie e della piccola? Potrebbe essere lui il misterioso benefattore, conoscendolo è molto probabile. Intanto Oscar fa i conti con la sua reale condizione di donna. |
Ben ritrovata Capo Rouge. Due donne che sentono immensamente una assenza. Due donne che non sanno trovare risposte alle mille domande che la loro mente, per diverse ragioni, si sta facendo. Due donne che tentano di ritrovare qualcosa di Andrè nel posto dove lui ha sempre vissuto, fra le sue cose, come se essendo nella sua stanza anche lui potesse materializzarsi e finalmente dare respiro a quella ridda di pensieri che si sono affastellati nella loro mente. Nanny che pensa al nipote non comprendendo il suo andare via senza avvisarla della sua decisione e Oscar che continua a non darsi pace, a rimarcare di giorno in giorno un’assenza che sta diventando ingombrante poiché occupa i suoi pensieri e si sta trasformando anche in un tormento interiore. Oscar deve agire però, non può rimanere con il dubbio. Pensa possa essere di sollievo tornare alla reggia e continuare ad indagare. Forse otterrà le risposte che cerca e il suo cuore finalmente troverà la tranquillità. Ma alla reggia la regina chiede proprio a lei di portare una notizia al conte di Fersen prima che si imbarchi per l’America. Ancora una volta Oscar deve essere presa in mezzo alle vicende dei due amanti. Maria Antonietta pensa in questo modo di lasciar libero il conte, e subito nella mente di Oscar balena la parola “libertà”. Libero di amare chiunque altro al di fuori di Maria Antonietta ma … Tutte riflessioni che non fanno altro che turbarla ulteriormente. Nella sua spasmodica ricerca di risposte si imbatte nuovamente in Amalie e la piccola Victoire. L’interrogatorio condotto dapprima con calma prende colorazioni sempre più forti, fino ad arrivare ad uno scontro, con Amalie che ha rivelato il rivelabile, instillando nella mente e nel cuore di Oscar che Andrè potrebbe aver avuto a che fare con la donna e la bambina in un momento della loro vita, che ha saputo essere stata complicata dalla miseria e affrontata vendendosi per sopravvivere. La piccola Victoire è il frutto di uno di questi incontri a pagamento e subito Oscar ricerca nei tratti della bimba qualcosa che le ricordi un qualcuno che è scomparso senza lasciare traccia di sé. Ha paura di quello che ha sentito pronunciare con veemenza da Amalie, ne è rimasta fortemente colpita, tanto da andarsene cercando di ammansirla per farla rimanere alla reggia dove almeno entrambe potranno vivere nel posto che ha rimediato loro in quella piccola mansarda. Ma il cuore di Oscar ora è più che mai in tumulto essendo venuta a conoscenza di alcune verità. Come sempre la tua narrazione è coinvolgente. Non mi resta che attenderti al prossimo aggiornamento augurandoti un buon proseguimento. |
Un ritorno alla grande con questa meravigliosa storia che ho già inserito tra le mie preferite! |
Ah però questo Girodelle! |
Ciao, inizio col dire che mi trovo molto d’accordo con quanto scritto dalla recensora Emagiu. |