Recensioni per
Pur
di Capo Rouge
Se continui così finirà che salperò anch'io per l'America sulle tracce di André... ah se solo fossi Oscar! |
Cara Capo Rouge, buonasera. |
Allora, ora l'oceano si è frapposto davvero tra loro, lo sguardo a cercare la terra, a cercare lei. Quell'oceano che ha il colore dei suoi occhi, tutto ricorda lei, in modo ancora più profondo, è lontana ormai eppure è come se fosse lì. Dentro il cuore, nella mente, sotto la pelle. Sulle labbra il sapore del bacio. |
Ciao Capo Rouge, un altro capitolo appassionante e appassionato. Il bacio è stato un po’ il filo conduttore. E’ rimasto impresso sulla bocca e nella mente ed è per difendere quel bacio, e difendere così lei sempre e comunque, che André si trova a dover affrontare una doppia partita a scacchi: una con il bel conte svedese, che vuole avere ragguagli da lui, senza sembrare eccessivamente interessato e l’altra con i suoi nuovi compagni di squadra, ma in particolare nella persona di Alain, che subodora un inganno perpetrato ai suoi danni e di consegguenza anche a quelli dei suoi compagni dei quali è diventato il capo. Quel bacio, che Andrè si è preso, rivendicandolo come l’unico e ultimo gesto solo suo da portare con sé in quel viaggio periglioso e dall’esito incognito, non è passato inosservato agli occhi di quelli che erano sulla nave, i quali hanno assistito ad una scena strana e vogliono andare a fondo della questione, come anche il conte svedese vuole vederci chiaro. Dapprima l’insolita voglia di vicinanza e cameratismo da parte del conte, il quale vuole scavare per giungere a qualche conclusione che per ora è rimasta in un limbo, facendo leva sul fatto che loro si conoscono da tempo e possono avere interessi comuni, avendo André sempre frequentato il mondo nobile. André e Oscar. Oscar e Fersen. André e Fersen. Vicende che li uniscono pur mantenendoli lontani. Strano e sempre sul filo del rasoio il colloquio chiesto dal Conte ad André, che è rimasto guardingo per tutto il tempo, per timore che una sua pur piccola ammissione potesse recare danno ad Oscar. Fersen ha compreso o forse no, ma qualcosa, nonostante l’alcol ingurgitato, gli è rimasto in testa e sarà forse fonte di pensieri nei giorni seguenti, quando probabilmente ancora si incontreranno e si parleranno di argomenti più attinenti alla loro missione. Chi è rimasto invece fortemente perplesso è Alain, che si sente preso in giro da quel giovane, che sembra un nobile senza esserlo e al contempo non è un plebeo nel senso più pieno. Difficile la situazione che deve affrontare André con Alain e gli altri compagni di viaggio. Un confronto che lo tiene sulla corda per tutta la durata, forzandosi a dire e fare cose che in un'altra realtà mai avrebbe pensato possibili. Difendere a tutti i costi il damerino, perché nulla si possa scoprire di lui, significa preservare il suo amore, il suo sogno, che durante il racconto che fa ai commilitoni, i quali pendono dalle sue labbra, si mischia al ricordo di sensazioni provate solo nella sua mente, tranne che per quel che concerne il bacio, che sta continuando ad assillarlo e forse continuerà a fargli da dannata compagnia per tutto il resto del viaggio. Ora sono in alto mare, la terra è solo più un ricordo, come ricordi sono le persone e gli atti lasciati in terra francese. Ora il grande problema di André, di cui lui purtroppo non è a conoscenza, è l’insinuarsi del dubbio fra i suoi compagni che lui possa essere una spia intrufolatasi fra loro per chissà quali progetti. Alain ha compreso che i tre in qualche modo si conoscono e il soldato triste non ha rivelato questo legame. I soldatacci sono sempre interessanti per come ce li proponi, con i loro modi di fare, il loro pensare, il loro cercare di comprendere ed immedesimarsi. Il viaggio è appena iniziato e le premesse sono interessanti per quello che durante la traversata potrebbe accadere: le ultime parole di Alain suonano piuttosto minacciose nei confronti del nostro povero innamorato. Non mi resta che attenderti al prossimo bollettino di navigazione. Un caro saluto e a risentirci presto! |
Un capitolo che toglie il fiato, bellissimo. Ormai la Francia è lontana, sarebbe facile dimenticare se fosse possibile, Oscar in Francia e André su una nave verso l'America e la guerra. Come prevedibile è impossibile dimenticare e ora lo sa con certezza. |
Ciao, e dunque la Jeson è salpata e André e Fersen con lei! Lascia il porto e, la rotta, la direzione, nonché la strategia militare sono già chiaramente indicate dalla mappa e dalle parole del conte Von Fersen mentre invece sono i cuori dei due uomini ad essere inequivocabilmente già in alto mare. |
Risulterebbe stucchevole dilungarsi in superlativi per un altro capitolo rimarchevole e che ho gradito molto, perciò dico soltanto che “relazioni pericolose” mi ha dato da pensare, anzi un pensiero strambo mi è balenato per la mente, solo per un istante però perché poi mi sono detto che quello che ho pensato non sarebbe possibile. Preferisco non rivelarlo quindi e così aspetto che il prossimo capitolo giunga definitamente a scacciarlo. |
So già che come sempre amerò i tuoi soldati! Una cosa che mi piace molto delle tue storie è che i tuoi dialoghi non sono forzati, scorrono perfettamente nell’imperfezione del parlato. Sono curiosa di conoscere il ruolo che giocherà Fersen in questa storia, stuzzica André, ma capisce che non deve tirare la corda, vuole sapere. Mi chiedo quale sarà l’evoluzione e aspetto di leggere cosa frulla nelle mente di Oscar. Come sempre grazie per questo nuovo capitolo. |
André è in un bel guaio: se lo credono una spia può fare una brutta fine. E la confidenza con Fersen non lo aiuta di certo. |
Cara Capo Rouge, e così lei non glielo ha chiesto! Non è riuscita a chiedergli di restare e lui non ha saputo “ascoltare” il tocco di quelle mani che, in maniera eloquente e sfacciata, parlavano di lei e di quello che le saprebbe piaciuto, cioè trattenerlo. |
Ciao, sono piacevolmente sorpresa nel constatare che un nuovo capitolo è stato aggiunto e che la storia prosegua per la sua strada anche tra le pagine di questo sito. |
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato |
Cara Capo Rouge, sono rimasta assolutamente incantata da questo capitolo, ormai non mi aspetto altro che incredibili emozioni e colpi di scena. |
Cara CapoRouge, grazie infinite per questo meraviglioso capitolo che ci ha tenuto con il fiato sospeso fino all'ultima parola e con il quale ci illumini un po' di più sulle ragioni che spingono Andrè ad andarsene, su quale sia il sacrificio che vuole evitare ad Oscar: non tanto il sacrificio di rinunciare alla propria vita (fisica o sociale) qualora lei lo ricambiasse, ma piuttosto il sacrificio/dolore provocato da un amore imposto e non corrisposto. |
Allora, il sogno di passione e d'amore si infrange con l'alba. |