Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Junior
15/02/21, ore 13:47

Se continui così finirà che salperò anch'io per l'America sulle tracce di André... ah se solo fossi Oscar!
Il tuo André mi ha completamente rubato il cuore ❤️ con la sua forza di volontà, non fa una piega davanti a Fersen anche se sono sicura che avrebbe voluto dargli un un pugno sul naso anche solo per aver detto che Oscar era andata a Brest per incontrare lui, senza dubbio io non sarei riuscita a rimanere così pacata.
André è geloso e chi non lo sarebbe del resto? Ma a me è sembrato che anche il conte non sia da meno. 
Ho la netta sensazione che anche lui lo è perché ho il timore che Fersen abbia capito benissimo il motivo per cui André stia abbandonando “baracca e burattini”. André non è mai stato uomo volubile, è sempre rimasto al suo posto accanto ad Oscar e sono sicura che la sua improvvisa e drastica decisione non sia passata inosservata agli occhi di Fersen, è anche possibile che il conte qualche domandina su questa “novità”  se la sia posta. Mi sembra sospetto che proprio in questo momento e  situazione si sia “accorto” di Oscar. Magari essersi reso conto che lei ha gli occhi di un altro addosso ha aperto i suoi.
Staremo a vedere, comunque l’interesse di Fersen per André, questo cercarlo e volere la sua compagnia per una sana e bella chiacchiera lo metterà certamente nei guai.
Vedo quasi una “trasposizione” degli episodi/incidenti successi nella  caserma della mitica compagnia B in Paris qui sulle vele della Jason. Sarebbe un bellissimo “riadattamento” degli avvenimenti dell’anime e del manga che verrebbero trattati qui con una rinnovata e sapiente originalità.
Sei sempre bravissima e piena di sorprese e aspetto con ansia  il nuovo capitolo.
Ciao, 😻

Recensore Junior
08/02/21, ore 16:33

Cara Capo Rouge, buonasera.
Per un piccolo folle momento ho desiderato che qualcosa fermasse la nave, è stato un attimo di debolezza il mio perché se fosse successo la storia sarebbe terminata, non ci sarebbe stato questo splendido capitolo e nemmeno altri a venire.
Che dire di questo André assolutamente magnifico? Davanti a quello che per lui è a tutti gli effetti un rivale non batte ciglio, gli tiene testa nonostante il sentimento di gelosia che non lo abbandona e rimane sempre splendidamente lui.
E così anche il conte ha visto il bacio che André si è preso, mi ero immaginata che, dopo aver avanzato ad Oscar l’inattesa richiesta, Fersen si fosse allontanato senza voltare di nuovo le spalle, che avesse proseguito dritto per la sua strada e non avesse voluto indugiare ancora con lo sguardo su di lei che non aveva mostrato di acconsentire a quella nuova visione, ma  invece non è stato così, lui si è quindi voltato e ha visto Oscar e André insieme e adesso avrà mille domande, mille dubbi che non può esternare apertamente, vuol sapere e fa l'unica cosa che può fare cioè rivela ad André che Oscar è andata fino a Brest per vedere lui. Ovviamente non può rivelare il messaggio della regina, però sembra quasi che provi soddisfazione a rivelare che Oscar era lì per lui. Non riesco ad immaginare cosa abbia in mente ma mi è piaciuto che André non abbia ceduto alla stizza, è un uomo intelligente che sa usare le sue doti e mi chiedo proprio se, chissà, al conte non servano proprio quelle. Ho quasi l’impressione che voglia proporgli qualcosa.
In un certo qual modo, per André, è stato più facile tenere testa alla curiosità becera dei suoi nuovi compagni di ventura semplicemente fornendo loro i particolari piccanti che desideravano, dettagli intimi e bugiardi che fanno meno male della realtà, descritti con gusto e finezza dall’autrice, ma che non so quanto a lungo terranno occupate le menti dei soldatacci in evoluzioni fantasiose.
Inutile dire che André dovrà stare attento, ora aspetto di leggere di Oscar e della sua reazione all’accaduto. Speriamo bene!
Ciao e alla prossima recensione,
Lena

Recensore Veterano
07/02/21, ore 20:20

Allora, ora l'oceano si è frapposto davvero tra loro, lo sguardo a cercare la terra, a cercare lei. Quell'oceano che ha il colore dei suoi occhi, tutto ricorda lei, in modo ancora più profondo, è lontana ormai eppure è come se fosse lì. Dentro il cuore, nella mente, sotto la pelle. Sulle labbra il sapore del bacio.
L'altro insinua, cerca di sapere, di scoprire, perché ha visto come tutti il bacio. E sì fa amico, perché è un legame con lei ormai lontana.
E in lui la gelosia, perché la consapevolezza che lei era lì per l'altro, si insinua e ferisce.
Nel cuore l'eco del cuore di lei, lo ha ascoltato quel cuore, lo ha portato con sé, lo sente André e lo riporta a lei, lontana eppure sempre lì.
E deve fingere, sporcare se stesso affinché nessuno, neanche con il pensiero sporchi la purezza di lei. Mente André, racconta istanti mai realmente vissuti, istanti immaginati, perché così si sarebbero amati, perché così si sono amati nelle innumerevoli notti in cui lui l'ha sognata. La pelle di lei, il tocco delle sue dita, bruciano ancora. E il sapore di quel bacio è ancora sulle sue labbra. Sporca quei momenti mai vissuti affinché gli altri soldati non sporchino l'immagine di lei neanche con i pensieri. E a rivendicare con rabbia che il damerino biondo è suo, nessuno glielo porterà via.
André ha difeso l'immagine di lei, l'ha protetta anche se lei è lontana, anche se ha dovuto mentire e continuare la farsa del damerino cicisbeo.
Neanche l'oceano può soffocare l'eco del battito del cuore di lei.

Recensore Master
07/02/21, ore 18:44

Ciao Capo Rouge, un altro capitolo appassionante e appassionato. Il bacio è stato un po’ il filo conduttore. E’ rimasto impresso sulla bocca e nella mente ed è per difendere quel bacio, e difendere così lei sempre e comunque, che André si trova a dover affrontare una doppia partita a scacchi: una con il bel conte svedese, che vuole avere ragguagli da lui, senza sembrare eccessivamente interessato e l’altra con i suoi nuovi compagni di squadra, ma in particolare nella persona di Alain, che subodora un inganno perpetrato ai suoi danni e di consegguenza anche a quelli dei suoi compagni dei quali è diventato il capo. Quel bacio, che Andrè si è preso, rivendicandolo come l’unico e ultimo gesto solo suo da portare con sé in quel viaggio periglioso e dall’esito incognito, non è passato inosservato agli occhi di quelli che erano sulla nave, i quali hanno assistito ad una scena strana e vogliono andare a fondo della questione, come anche il conte svedese vuole vederci chiaro. Dapprima l’insolita voglia di vicinanza e cameratismo da parte del conte, il quale vuole scavare per giungere a qualche conclusione che per ora è rimasta in un limbo, facendo leva sul fatto che loro si conoscono da tempo e possono avere interessi comuni, avendo André sempre frequentato il mondo nobile. André e Oscar. Oscar e Fersen. André e Fersen. Vicende che li uniscono pur mantenendoli lontani. Strano e sempre sul filo del rasoio il colloquio chiesto dal Conte ad André, che è rimasto guardingo per tutto il tempo, per timore che una sua pur piccola ammissione potesse recare danno ad Oscar. Fersen ha compreso o forse no, ma qualcosa, nonostante l’alcol ingurgitato, gli è rimasto in testa e sarà forse fonte di pensieri nei giorni seguenti, quando probabilmente ancora si incontreranno e si parleranno di argomenti più attinenti alla loro missione. Chi è rimasto invece fortemente perplesso è Alain, che si sente preso in giro da quel giovane, che sembra un nobile senza esserlo e al contempo non è un plebeo nel senso più pieno. Difficile la situazione che deve affrontare André con Alain e gli altri compagni di viaggio. Un confronto che lo tiene sulla corda per tutta la durata, forzandosi a dire e fare cose che in un'altra realtà mai avrebbe pensato possibili. Difendere a tutti i costi il damerino, perché nulla si possa scoprire di lui, significa preservare il suo amore, il suo sogno, che durante il racconto che fa ai commilitoni, i quali pendono dalle sue labbra, si mischia al ricordo di sensazioni provate solo nella sua mente, tranne che per quel che concerne il bacio, che sta continuando ad assillarlo e forse continuerà a fargli da dannata compagnia per tutto il resto del viaggio. Ora sono in alto mare, la terra è solo più un ricordo, come ricordi sono le persone e gli atti lasciati in terra francese. Ora il grande problema di André, di cui lui purtroppo non è a conoscenza, è l’insinuarsi del dubbio fra i suoi compagni che lui possa essere una spia intrufolatasi fra loro per chissà quali progetti. Alain ha compreso che i tre in qualche modo si conoscono e il soldato triste non ha rivelato questo legame. I soldatacci sono sempre interessanti per come ce li proponi, con i loro modi di fare, il loro pensare, il loro cercare di comprendere ed immedesimarsi. Il viaggio è appena iniziato e le premesse sono interessanti per quello che durante la traversata potrebbe accadere: le ultime parole di Alain suonano piuttosto minacciose nei confronti del nostro povero innamorato. Non mi resta che attenderti al prossimo bollettino di navigazione. Un caro saluto e a risentirci presto!

Recensore Junior
07/02/21, ore 14:45

Un capitolo che toglie il fiato, bellissimo. Ormai la Francia è lontana, sarebbe facile dimenticare se fosse possibile, Oscar in Francia e André su una nave verso l'America e la guerra. Come prevedibile è impossibile dimenticare e ora lo sa con certezza.
Il conte di Fersen conferma ciò che André aveva immaginato, Oscar era a Brest per lui ma non rivela altro, forse è anche lui geloso di André o semplicemente vuol cercare di capire cosa realmente lega Oscar al suo attendente perché anche lui ha visto il bacio che si sono scambiati al porto. Non so se davvero il conte possa considerarelo un amico, di sicuro ne apprezzerà l'intelligenza e la cultura difficili da trovare in altri soldati.
Ne ha molti di potenziali nemici sulla nave André visto che Alain ha insinuato parecchi dubbi su di lui, ha salvato l'onore di Oscar ma di certo non il suo, se il conte lo chiamerà spesso nella sua cabina avrà molti problemi perché i sospetti dei soldati aumenteranno. Senza contare che ci sono a bordo anche quei tipacci che erano nella taverna, insomma sarà una traversata difficile.
Non riesco proprio a immaginare cosa potrà accadere, mi lascio condurre da questa bellissima storia.
Ortensia 🌹

Recensore Junior
06/02/21, ore 18:59

Ciao, e dunque la Jeson è salpata e André e Fersen con lei! Lascia il porto e, la rotta, la direzione, nonché la strategia militare sono già chiaramente indicate dalla mappa e dalle parole del conte Von Fersen mentre invece sono i cuori dei due uomini ad essere inequivocabilmente già in alto mare.
Il conte ha addirittura bisogno di qualcosa di forte per affrontare il vecchio attendente di madamigella Oscar che qui viene improvvisamente identificato come nuovo “amico”.  
È troppo presto forse per capire quale direzione stia imboccando il suo cuore, probabile che sia una strada sconosciuta o poco battuta, so però che, nel momento della partenza e del doloroso distacco, i pensieri di Fersen forse (e l’incertezza qui è d’obbligo) sarebbero dovuti essere tutti per l’adorata Maria. Il suo cuore avrebbe dovuto ricordare solo lei ma invece  Fersen pare proprio indugiare sul bacio che, non solo Oscar,  ma proprio lui stesso non è riuscito a mettere tra loro. Si evince quindi che lui avrebbe voluto baciarla e questo direi che è meravigliosamente sconvolgente! 
Lo stato d’animo dei due uomini sembra essere in contrasto e confesso che questo Fersen lucido anche se ubriaco mi mette in apprensione. 
La domanda nasce spontanea: che cosa vuole? 
Ma mi rendo conto che è presto, che la traversata è appena iniziata e sono certa che ci sorprenderai ancora. 
André invece è immancabilmente e splendidamente André nella sua sobrietà e nella sua fedeltà incondizionata a lei, il suo comportamento è esemplare dinnanzi al conte come pure al cospetto della “Sacra Inquisizione”. Probabile che non abbia convinto proprio nessuno, dovrà stare attento.
Complimenti, Clotilde.
 

Recensore Junior
06/02/21, ore 14:36

Risulterebbe stucchevole dilungarsi in superlativi per un altro capitolo rimarchevole e che ho gradito molto, perciò dico soltanto che “relazioni pericolose” mi ha dato da pensare, anzi un pensiero strambo mi è balenato per la mente, solo per un istante però perché poi mi sono detto che quello che ho pensato non sarebbe possibile. Preferisco non rivelarlo quindi e così aspetto che il prossimo capitolo giunga definitamente a scacciarlo.
Aspetto impaziente di leggere il seguito.
Brava, GM.

Nuovo recensore
06/02/21, ore 10:20

So già che come sempre amerò i tuoi soldati! Una cosa che mi piace molto delle tue storie è che i tuoi dialoghi non sono forzati, scorrono perfettamente nell’imperfezione del parlato. Sono curiosa di conoscere il ruolo che giocherà Fersen in questa storia, stuzzica André, ma capisce che non deve tirare la corda, vuole sapere. Mi chiedo quale sarà l’evoluzione e aspetto di leggere cosa frulla nelle mente di Oscar. Come sempre grazie per questo nuovo capitolo.
Annalisa

Recensore Master
05/02/21, ore 17:49

André è in un bel guaio: se lo credono una spia può fare una brutta fine. E la confidenza con Fersen non lo aiuta di certo.

Recensore Junior
25/01/21, ore 16:37

Cara Capo Rouge, e così lei non glielo ha chiesto! Non è riuscita a chiedergli di restare e lui non ha saputo “ascoltare” il tocco di quelle mani che, in maniera eloquente e sfacciata, parlavano di lei e di quello che le saprebbe piaciuto, cioè trattenerlo.
Sono ancora giovani in questa storia e la loro apparente spavalderia non ha il coraggio di affondare nell’altro fino in fondo ma si arresta davanti alla paura, tutta adulta, di scoprirsi.  C’è mancanza di consapevolezza in Oscar e la presenza, chimera, di Fersen non aiuta a fare chiarezza   né nella mente né nel cuore. Deve essere terribile per lei vederli sparire dalla propria vita, portati via dal suo affetto da due donne diverse che non sono lei.
Oscar non si è “trovata” ancora e, in senso figurato, arriva tardi all’appuntamento con la verità nascosta nel suo cuore, mentre Fersen, invece, l’ha già guardata con altri occhi.
Ho trepidato all’inaspettata e sfacciata  richiesta di lui, che mi ha sorpresa non poco, difficile non rimanerne ammaliati soprattutto quando, come Oscar, si è vergini a un tal genere di “apprezzamento”. 
Il crescendo che la porta all’addio con André è da togliere il fiato mentre in realtà, leggendo, ci si ritrova a respirare ampiamente e a pieni polmoni ingurgitando aria, immagini, profumi e rumori, fino al momento in cui la bocca viene tappata da quel bacio sfacciato, preteso e bellissimo!.
Bellissimo anche perché adesso che il dato è tratto questa storia potrà prendere direzioni imprevedibili seguendo strade poco battute e completamente inesplorate.
Complimenti sinceri.
Clotilde

Recensore Junior
25/01/21, ore 13:03

Ciao, sono piacevolmente sorpresa nel constatare che un nuovo capitolo è stato aggiunto e che la storia prosegua per la sua strada anche tra le pagine di questo sito.
Sarebbe stato un vero peccato nascondere  alla vista di noi lettori questo bacio d’addio che spero si riveli essere solo un arrivederci.
Grazie per non aver lasciato la storia incompiuta.
Claudia.

Recensore Veterano
23/01/21, ore 21:11

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
Perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
- Eugenio Montale - 

Il titolo, che diventa chiosa nel quadro finale, raccoglie significati e immagini di questa meraviglia.
È il bacio di Hayez, l’estasi in un momento fuggevole, un piede già a pestare il futuro ignoto e le labbra invece a coniugare il presente, lì, mentre si prendono le altre, proprio quelle che al mattino fanno appassire le rose d’invidia, sensuali e chiuse per chi si semina dietro un pretesto per tornare a casa e, poi ancora, chiuse e sensuali ma stavolta catturate nella voracità di un bacio che prostra più di un amplesso. 
Ed è un vero spettacolo per gli Dei la vista dei due Innamorati ma ormai s’è fatto tardi per loro che, lì contro il muro del voltone, nascosti e scorti in mezzo alla folla di vita che li sovrasta, non riescono a bruciare il libro nascosto degli amanti che arde di parole che dicono ti amo sotto le ceneri bagnate, bugiarde e ugualmente veritiere di una pioggia di parole muta e di sassi. 
André desidera l’oblio che non vuole, per lei e per se stesso, tentenna, ostenta una sicurezza che forse non ha, ma trova il coraggio di dirle addio perché amare significa imporre un sacrificio alla persona amata. Teme di imporle un sacrificio, non si avvede - o forse sì che se ne avvede - che le farebbe offerta di se stessa, le regalerebbe il sacro, ciò che importa, il valore di ciò che dà un senso a noi e alla vita.
Virgina Woolf avrebbe detto che “un milione di candele ardevano in lui senza che egli si desse pensiero di accenderne neppure una sola” , eppure io credo che il cuore di lei s'è fatto cera.

Alla prossima, 
Minaoscarandre

Recensore Junior
23/01/21, ore 17:00

Cara Capo Rouge, sono rimasta assolutamente incantata da questo capitolo, ormai non mi aspetto altro che incredibili emozioni e colpi di scena.
Bellissima la storia, assolutamente magnifici i protagonisti, difficili da gestire visto che siamo in situazioni nuove e originali. 
Forse mi aspettavo altro, cioè mi aspettavo che André rimanesse, ma non posso dire di essere delusa, anzi è vero il contrario!
L’inevitabile non si può fermare e André ha messo in moto un meccanismo che non può e non vuole fermare. Sarebbe facile cedere e restare, accantonare l'orgoglio e nascondere l'amore, passare giorno dopo giorno a vivere una vita che impone il silenzio del cuore. Sarebbe la soluzione più facile e la più vile perché condannerebbe Oscar ad essere sempre la stessa persona ignara di chi le cammina silenziosamente ad un passo di distanza.
Lasciarla è una prova insopportabile ma André non ha alternative. Ho trovato incredibilmente emozionante immaginare André che vede quella camicia sulla sedia, una sua camicia che reca con sé l'amore della nonna attraverso il suo profumo. Pensavo che lì avrebbe ceduto ma la mente umana è strana, fa intraprendere cammini tortuosi ai pensieri, portando Fersen al centro di congetture e ipotesi che rafforzano una decisione difficile. La consapevolezza che Oscar non lo ami ormai è una certezza per lui perché credere che sia così aiuta il suo proposito, gli dà l’ultima spinta, è l’ultima iniezione di coraggio necessaria alla partenza. 
Penso che, con il tempo, si pentirà della decisione presa.

Alain ha capito molte cose, che André non è precisamente un figlio del popolo e che conosce Fersen e, soprattutto, che quel damerino che ha fatto compagnia ad André non è in realtà un uomo e che sicuramente non è una donna totalmente sconosciuta ad André, ammetto di essere curiosa di leggere degli inevitabili sviluppi anche perché la vita sulla Jason sarà complicata dalla presenza di Fersen, costante richiamo per André del sentimento che Oscar prova per il conte.
L'addio tra Oscar e André è meraviglioso, lei così orgogliosa e puntigliosa perché ovviamente non è innamorata di André, lui così deciso e innamorato che nulla cede alla curiosità di lei. Avrà tempo di pensare, di riflettere sulle parole di André e forse capirà chi è quella donna che lo sta portato oltreoceano, lontano da lei e a combattere una guerra. Mi spiace per Oscar ma spero tanto che quel bacio resti nella sua memoria oltre che sulle sue labbra.
Sempre molto brava!

Lena

Nuovo recensore
22/01/21, ore 14:23

Cara CapoRouge, grazie infinite per questo meraviglioso capitolo che ci ha tenuto con il fiato sospeso fino all'ultima parola e con il quale ci illumini un po' di più sulle ragioni che spingono Andrè ad andarsene, su quale sia il sacrificio che vuole evitare ad Oscar: non tanto il sacrificio di rinunciare alla propria vita (fisica o sociale) qualora lei lo ricambiasse, ma piuttosto il sacrificio/dolore provocato da un amore imposto e non corrisposto.
Se non ho compreso male, più di tutto Andrè teme di non riuscire, un giorno, a controllare il proprio amore e di riversarlo addosso a lei magari con modi più o meno irruenti, come in effetti accade nell'originale.
E' una scelta nobile quella di Andrè, accompagnata da grande sofferenza, e che senza dubbio merita enorme rispetto; non riesco però a non condividere l'obiezione che Oscar gli rivolge: "Dunque per non imporre un sacrificio a qualcuno…l'abbandoni?" Ma se abbandoni una persona, l'ami davvero? Bel dilemma!!!
Resta il fatto che Andrè non si è ancora reso conto del fatto che lui sta imponendo ad Oscar un sacrificio/dolore proprio partendo…mi sembra talmente accecato dalla figura di Fersen, da perdere letteralmente di vista lei e loro. E per assurdo alla fine, sebbene con dolcezza, il suo amore lo impone …con un bacio d'addio.
Mi sono venute in mente le parole di Antoine de Saint-Exupèry: "Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell'esistenza. Farsi primavera significa accettare il rischio dell'inverno. Farsi presenza significa correre il rischio dell'assenza".
Che ne sarà di loro ora che Andrè "si assenta"? Il cammino di Oscar, dove la porterà?
Bravissima davvero!! Grazie ancora e a presto, ciao

PS bellissima anche la storia della bambola nell'introduzione… sei un vulcano di idee!

Recensore Veterano
19/01/21, ore 21:37

Allora, il sogno di passione e d'amore si infrange con l'alba.
E lui colma i suoi occhi e il suo cuore con l'immagine di lei, il corpo addormentato, le candide mani, i lineamenti distesi. Un ultimo abbraccio lieve e rubato con la consapevolezza che l'amore è volere il bene dell'altro al di sopra di ogni cosa. Che esiste un amore così immenso e puro che è pronto ad ogni sacrificio pur di proteggere l'altro. Che se si ama davvero tutto si può fare per l'altro.
Davanti a lei addormentata il cuore, la volontà vacilla, lasciare lei sembra impossibile.
Il cuore sa che potrebbe tradire se stesso e lei, sa che potrebbe mettere in pericolo lei, e la gelosia per l'altro si insinua e cede all'orgoglio. Andar via per lei, andar via per farsi dimenticare, per dimenticare. Mente André perché sa che nessuna distanza potrà distruggere l'amore per Oscar. Perché l'amore con può essere cancellato o dimenticato. E silenziosamente il suo cuore chiede a lei di non dimenticarlo.
Lei ha un solo pensiero rivederlo un'ultima volta, per chiedergli di restare, perché lui è il solo pensiero che la anima. L'altro si frappone, ferma la sua ricerca di lui e le fa una strana richiesta, che non riceve un assenso sicuro, perché la vuole diversa, la vuole cambiata, vuole, forse, solo un sogno.
E poi le sue braccia, porto sicuro, parole che sanno di amore e di un sacrificio più grande di quanto lei possa immaginare. Un amore puro, immenso che non difficile da spiegare, impossibile da vivere. L'orgoglio di lei stuzzicato dalla consapevolezza che lui ha inteso ogni bacio, ogni tocco, il sogno era realtà per lui. L'orgoglio le impedisce di chiedere di restare nonostante l'altra nel cuore di lui. E non cede l'orgoglio alla richiesta di lui.
Se la prende la sua buona stella, il suo talismano, liberamente lei bacia la bocca, liberamente sotto la luce del sole, non più nascosta dal buio della notte, dalla consapevolezza dell'incoscienza di lui. Il suo talismano…
Un nome sussurrato e ciò che ormai resta...
Son lieta che tu abbia pubblicato perché vi sono gesti da cavaliere che scaldano il cuore. Vi son persone che sanno ammantare la scrittura di pura bellezza, vi son persone le cui azioni e il cui cuore valgono più di mille parole.