Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Nuovo recensore
16/12/22, ore 23:25

Ciao Capo Rouge, è proprio così: nessuno di noi conosce il proprio destino, né tanto meno di quello di coloro che amiamo. Ci sono macigni che improvvisamente cadono addosso e che non si possono scansare purtroppo. E allora tutto quello che ci si può augurare è di non essere soli in quei momenti; tutto quello che si può fare per chi amiamo è esserci, tenere una mano e chiedere a Dio di tenerci in braccio mentre attraversiamo la tempesta.
Grazie per le Storia che ci regali, che non è mera forma, ma sostanza, sempre ricca di spunti di riflessione e confronto.
Tu hai in dono nello Scrivere, che non si può non ammirare. Sarei ben felice di saperlo fare anch'io, ma non ho tale capacità e non posso che stupirmi di come qualcuno possa fingere di non vedere la differenza abissale che c’è nel nostro modo di scrivere. Ma di certe persone non si può che avere compassione , perché dietro i loro insulti appare evidente l'invidia e l’infelicità che le governa.
Spero che questo mio commento non ti crei problemi: se qualcuno (che forse non legge la Storia, ma ne controlla le recensioni) avrà qualcosa da ridire, dovrà rivolgersi a me. Se avrà la bontà di presentarsi con nome e cognome, assumendosi la piena responsabilità giuridica di ciò che scrive, insulti compresi, sarò ben lieta di ricambiare la cortesia.

Ricambio di cuore i migliori auguri di Buon Natale e di serene feste, a presto Lisa

Nuovo recensore
16/12/22, ore 19:31

Complimenti veramente per questo bel capitolo ,finalmente siamo riusciti a capire quello che ha passato Andre perlomeno in minima parte, il suo inferno il dolore che ha provato e l’orrore che ha visto, nonostante ciò continua a proteggerla ,chiunque avrebbe rivelato il vero volto diFersen ma lui no preferisce tenerla nel suo mondo invece che catapultarla all’inferno ,complimenti veramente per il capitolo

Recensore Junior
16/12/22, ore 19:02

Bentrovata, mio comandante,

giungo da un lungo viaggio, fatiche in terre lontane, e mi permetto di lasciare testimonianza breve, e auguri grandi. Si può dire, “grandi auguri”? Lo dico.

Posso citare la mia frase preferita, senza rivelare troppo al lettore che legge prima le recensioni e poi il capitolo? Lo faccio: “Era lì, puro come quella neve, imperfetto come i mille vortici di vento beffardo e scherzoso eppure perfetto come ciascun singolo cristallo”. Ma, signori, signore, è solo un antipasto, una frase estrapolata da cui si potrebbe trarre un biglietto d’amore.

Sempre scritti col sangue, i tuoi capitoli. Con la mente, con l’anima, col cuore.

I miei omaggi più devoti, con gli auguri di buone feste, serenissime, per te e per i tuoi cari, e naturalmente lo stesso per tutte le lettrici gentilissime,

Sacrogral, tuo cavaliere

Recensore Junior
16/12/22, ore 14:30

Ciao Capo Rouge,
lo sentiamo anche noi quel freddo che penetra nelle ossa e intorpidisce anche i pensieri.
Altri piccoli tasselli stanno, finalmente, mostrando ciò che è successo ad André durante l’assalto al convoglio che trasportava la polvere da sparo.
Lo strano mezzo usato dal conte di Fersen per questo delicato trasporto getta nuove ombre sulle motivazioni che hanno spinto il conte ad una tale scelta così poco accorta per un ufficiale come lui.
Anche la fretta, che sembra esserci stata, nel predisporre le sepolture, lascia supporre che qualcuno avesse intenzione di far sparire per sempre proprio André. I sospetti ricadono ancora sul conte di Fersen, l’unico a cui la sparizione di André interessava.
Oscar ancora non conosce questi particolari, fa supposizioni, pone domande a cui, per ora, André non vuole rispondere.
La reticenza di André, questo suo modo di trattare Oscar apparentemente distaccato è in qualche modo giusta, troppi eventi sono accaduti nella sua vita. È troppo difficile annullare in un colpo solo tre anni di assenza in cui André ha dovuto vivere esperienze terribili.
Oscar per lui non è semplicemente una amica con cui ha condiviso la vita, o l’ufficiale del Re che ha sempre servito, è la donna che ha sempre amato e per cui ha rinunciato a tutto pur di nasconderle il suo amore.
André é anche diffidente, l’ombra del conte di Fersen è sempre presente tra loro. Conosce i sentimenti che Oscar nutriva per il conte, trae la conclusione più ovvia deducendo che lei abbia voluto seguire il conte in America.
I chiarimenti sono ancora lontani dall’essere resi, per ora ci sono solo poche certezze.
André nonostante tutto ama ancora Oscar e lei, per ora, vuole solo averlo vicino e colmare il tempo che hanno perduto.
Ti auguro buone feste e auguro a me di poter trovare presto un nuovo capitolo.
Ipazia

Recensore Junior
16/12/22, ore 14:26

Un capitolo all’insegna del dinamismo descrittivo e narrativo. 
I momenti, le scene e i dialoghi si susseguono a velocità diversa e alterna dando vita ad una vivacità narrativa impressionante, come quando nei momenti di “prevista” calma irrompono le corse a perdifiato e nelle scene più movimentate si insinua, invece, la dolcezza di una parola o di un contatto lento e carezzevole.
La trama rivela adesso parziali verità ma dalla gravità e atrocità complete.
Il percorso di riconoscimento dei protagonisti è attento e dettato dai giusti tempi, perché non è questo il momento di affrettarsi, essere superficiali, ma di andare al fondo di tutto ciò che li unisce e ancora separa.
Complimenti per l’ambientazione e la precisione contestuale di eventi, personaggi e sentimenti.

In attesa di leggere il seguito, ricambio gli auguri e ti auguro tutto il meglio.

Clotilde DeA

Recensore Junior
15/12/22, ore 23:31

“Da qualche parte, lontano, ci sarà pioggia e una nuova stagione. Torneranno i monsoni, verrà il tempo di ascoltare le storie dei marinai e dei pellegrini. E di ammirare ancora il volo dei falchi sugli altipiani”

Parole più che profetiche, per me che qui in Sicilia è quasi sempre estate, la nuova - vecchia stagione non se ne è mai andata via e perciò non mi resta che sognare e leggere di distese bianche e di valanghe d’amore (anche se un po’ nascosto e immerso nel freddo)  tra le pagine di questa storia da sogno e non ha importanza che sia tormentata dall’incubo vero che ha vissuto André, e che ritorna molesto ogni notte, perché è proprio il male, che purtroppo esiste nella realtà, a rendere questa storia più vera e credibile. Nella vita non esistono solo le rose ma anche le spine e nonostante l’ambientazione e il contesto della storia siano remoti e lontani, i sentimenti e anche di situazioni rimangono sempre attuali, sono perennemente giovani.
E poi mi piacciono molto questi Oscar e André impegnati a combatterebbe le cose brutte, che gli sono capitate, in maniera semplice, con mezzi comuni e con niente di eclatante se non con quello che sono stati per tanti anni l’uno per l’altra che invece è unico e speciale. 
Io dico che tra le mille difficoltà ce la faranno comunque.
Grazie di questo magnifico aggiornamento, non ci speravo quasi più.
A presto e buone feste, Claudia.
(Recensione modificata il 15/12/2022 - 11:33 pm)

Recensore Junior
15/12/22, ore 18:41

Ciao carissima capo rouge🙂, recensisco solo adesso, l'aggiornamento prenatalizio, ma sappi che seguo questa tua storia fantastica fin dall'inizio..forse ho anche recensito qualcuno dei primi capitoli, non ricordo bene... purtroppo negli ultimi mesi ho avuto cose brutte e tristi a cui pensare, mio marito è finito in una brutta truffa di trading on line a giugno, e da allora più che vivere si sopravvive..ma leggere ogni volta un nuovo capitolo di "Pur", non lo dico per piaggeria, mi fa star bene e mi allontana dai guai quotidiani... già le altre tue storie mi avevano appassionato, ma questa è un qualcosa di diverso, di mai visto..quest'ultimo capitolo è un po' di "transizione", diciamo, e forse me lo aspettavo un po' diverso, pensavo anzi di leggere qualcosa più che di Oscar e André, di Fersen, di Girodel e di madame Roma, che dovrebbero essere alla ricerca di Oscar..ma ci sta bene, a pensarci, un capitolo così, perché oscar e André hanno bisogno di ritrovarsi, di "annusarsi" di ricominciare a leggersi dentro..e questo essere fuori dal mondo è il momento opportuno..spero sempre che per loro le difficoltà vengano meno quanto prima, ma ovviamente immagino che la storia è ancora lunga e quindi di intoppi e di disavventure ce ne saranno ancora tante ...mi auguro che il povero André si riprenda dalla terribile esperienza che ha dovuto subire, e soprattutto che ciò che è successo non lo faccia sentire non degno di oscar, e del suo amore..se così fosse, farebbe il gioco di Fersen e di Girodel.. lui, André, è comunque "pur" , puro, di animo e di cuore..e la sua purezza d'animo gli è servita sempre a salvaguardare Oscar..❤️
P.s. avevo letto tempo fa di alcune critiche che ti erano state rivolte, a proposito della Fanfiction..lascia perdere, tu hai una fantasia e un modo di scrivere superiori alla media, e ti sai immergere perfettamente in un contesto storico difficile e complesso come quello che tratti.
Spero di leggere il prossimo capitolo subito dopo le festività, ai primi di gennaio..magari 😅
(Recensione modificata il 15/12/2022 - 06:44 pm)

Nuovo recensore
15/12/22, ore 18:01

Mi giunge ogni volta estremamente lieta la notizia della pubblicazione di un nuovo capitolo. Cosa posso dire? Solo: complimenti! Bazzico da queste parti da pochi mesi, ma ho regalato (più che volentieri) ben più d'un paio di notti in bianco alle tue storie, per quanto mi ha irretita la loro lettura. Mi piace molto il tuo stile di scrittura e la tua capacità di congegnare trame in cui tutto si tiene a meraviglia. 

Ti ringrazio per le ore di diletto che mi concedi e ti auguro buone Feste.

Recensore Master
14/12/22, ore 22:21

André ha vissuto un' esperienza atroce, è naturale che sia cambiato e anche Oscar lo veda. Ma lei sta iniziando ad innamorarsene, anche senza ammetterlo..

Nuovo recensore
30/11/22, ore 22:04

Anche se in ritardo, ti voglio lasciare il mio commento. Finalmente ci hai regalato il tanto sospirato incontro. Era nell’aria…Un André molto freddo, più freddo del manto di neve che ricopre una splendida natura incontaminata. Chi è diventato, ora, André? E chi è stato in passato? Troppi dubbi per Oscar. Purtroppo non credo avrà le sue risposte. André ha qualche segreto che non sembra disposto a rivelare. Sappiamo che il suo amore per Oscar è rimasto intatto. Lei la conosciamo, ci tocca attendere che il suo cervello faccia pace col suo cuore. In poche parole, dobbiamo sperare in un miracolo. Finalmente assistiamo ad una bella litigata, non sopportavo più il falso senso di colpa e i salamelecchi di Fersen, la falsa accondiscendenza di Girodelle, le adulazioni di Madame Roma. Ipocriti! Trattano Oscar come una stupida bamboletta di pezza, senza volontà propria, manipolabile, solo per raggiungere i loro stupidissimi traguardi. Avrebbero bisogno di una grandissima lezione da ricordare per sempre. Le lettere… Se ho ben capito, oltre alla nonna, vi sono altri due destinatari. Abbiamo un indirizzo di Parigi…quasi…una locanda…tutti i nostri protagonisti che chi per un motivo, chi per un altro… Poi c’è Amalie con la sua storia in sospeso. Amalie deve avere un suo perché nel tuo romanzo, perché tale è, un romanzo giallo con troppi indizi o troppi pochi che dirigono in tutte le direzioni. Secondo me, è possibile che Amalie abbia incontrato André nelle cucine della Reggia, la notte prima della sua partenza. La cicatrice di André mi sembra quella dell’anime e quindi mi chiedo chi mai potrebbe nascondersi dietro la maschera del tuo “Cavaliere Nero”. Fersen mi sta antipatico (a me non è mai dispiaciuto completamente, era solo un po’ noioso e superficiale). Le sue argomentazioni non hanno nessuna logica e il suo intento è stato sempre quello di isolare André dagli altri commilitoni ma penso che lui lo abbia capito e abbia accettato la sua proposta per scoprire le sue vere intenzioni. Oscar credeva che trovando André avrebbe ritrovato sé stessa ma nessuno può rivelarle chi è Lei veramente, neppure André. Questo è un percorso che deve affrontare da sola. Non è ancora tempo per loro…se mai ci sarà un tempo per loro. Ti faccio i miei complimenti per le sensazioni che mi trasmetti, per tenere occupata la mia mente, mi sento quasi “La signora in giallo” un po’ imbranata. Scrivi divinamente e la trama è tanto intricata quanto intrigante. Sempre bravissima. P.S. Non vedo l’ora di scoprire come ha fatto Fersen a diventare vergine e André ad andare a letto con tutte le donne che ha incontrato sul suo percorso.

Recensore Junior
12/11/22, ore 18:38

Ciao Capo Rouge, questa recensione si aggancia un pochino anche alla risposta che è seguita la mia precedente recensione a “Di cavalli e alfieri” e prosegue nella  sua scia.
Il capitolo ci ripresenta il primo attore ribellato al ruolo (seppure soltanto momentaneo e non definitivo) di voce sempre presente, ma lontana e fuoricampo tra le pagine di questo racconto, ruolo che aveva preferito per se stesso abbandonando la scena dei dialoghi diretti, nel tempo e nella lontananza aveva corso il rischio di non poter più ricoprirne alcuno e neanche aveva avuto la certezza, se fosse rimasto in vita, di poter interpretare al meglio quello scelto.
Tornato ad essere traccia visibile per esigenze di trama, non sarà più soltanto il sotto-traccia sottile e pungente che finora ha inciso il  racconto, che voglia “impuntarsi a stravolgere la sceneggiatura” o a rimanere “ombra” oppure anche che voglia riprendere il “dialogo” diretto, con o senza la gloria della battuta finale, “l’effetto” è già dettato dal suo ritorno, presenza in sé che “svolta” la storia, qualsiasi storia, quando c’è André.
Grazie, Clotilde De A.

Recensore Veterano
09/11/22, ore 20:15

Allora, resta…
Lei, il tempo e i ricordi come granelli di sabbia stretti tra le dita.
Scivolano lenti, come portati via da un vento impetuoso e impietoso.
Lei, senza speranza, senza volontà di fuggire, arresa, un unico impossibile dubbio che si vuole certezza.
Lei, persa nel sogno, per ritrovare lui.
Lei, le sue mani, a ritroso nel tempo come se accadesse in quel momento.
Lei, le dita a cercare il calore, a stringere e seguire l’incedere del desiderio.
Lei, il sogno racchiuso tra la realtà e l’incoscienza.
La mano, calda, la realtà a confondersi con il sogno.
La mano a cercare la pelle, come era già successo, le labbra a cercare il sentore della pelle.
Il battito del cuore che si fa eco all’unisono con l’altro battito.
Le dita, la mano, labbra socchiuse, il calore che riporta la vita.
Lei, viva.
Resta.
Lui, ché l’amore non si impone, non si chiede.
Lui, che liberamente aveva scelto di non imporre se stesso.
Ché lei aveva scelto, liberamente, e aveva finalmente compreso.
Lui, che aveva scelto ché lei era tutto… tutto.
Lui, ombra improvvisa ad oscurare il sole, lui, carne, sangue, calore.
Lui, vivo.
Lui, ché nulla aveva cancellato lei.
Il tempo come granelli di sabbia, le dita a frenare il loro lento scorrere.
Pur… indomita e libera come lei.
Lui, ché lei è sempre stata lì, nella carne e nel cuore, lui, un mezzo passo dietro a lei.
Lui che ora sa, il tempo fermo ad aspettare lei.
Eternamente divisi… sempre uniti.
Il tempo a forgiare la cicatrice in un segno di bellezza.
Il tempo a riprendersi ciò che era stato, ciò che l’assenza aveva portato via.
Ché non vi erano certezze, solo il tempo a scorrere lento.
L’amore non pretende, non costringe, liberamente vive.
Lei, il suo nome sulle labbra, nessuna domanda, nessuna richiesta.
Lei, una muta preghiera, il tempo per altre carezze, per baci liberamente offerti.
È possibile trattenere mille granelli di sabbia…
Resta.

Recensore Veterano
09/11/22, ore 19:32
Cap. 22:

Entangled, letteralmente impigliata nel paradosso quantistico di un mondo dove non ci sono coincidenze ma solo sincronicità. Non vi è casualità nell’armonia organica che stretta lega il legame, annulla tempo e distanza, lo stringe nella sua mano, nel suo olfatto, nelle sue ossa, ancora più vero che se luogo e tempo fossero uno. Tutto ancora trattenuto dentro, con il lume che si spegne e la filosofia che si perde al buio lasciando che la poesia trovi luce nei gesti di chi sa accogliere sui passi il proprio notturno. Tutto nel mentre, in un tempo continuo e a ritroso, ricomponendo frammenti di tutto, a sfidare la rete del disinganno.
Intenso come il sangue puro che imbratta l’inviolata vita.

Alla prossima
Minaoscarandre

 

Recensore Veterano
09/11/22, ore 16:13



“E scriverò per te, per il tuo ricordo straziante, pochi versi dolenti che tu non leggerai più. Ma a me staranno atroci, inchiodati nel cuore per sempre.” Cesare Pavese 

Come in un alveolo umido di miele,  una traccia persa nella traccia, si ritrovano parole mai ascoltate, inattese e assassine.
Gli occhi avidi a scandagliarne l’oscurità, timorosi e consapevoli di non poter leggerne ancora, e le orecchie lì ad ascoltare la sordità muta del riverbero di parole eloquenti, perse, ché al di là di quella penna, vita e salvezza non vi sono più.
Succede allora che i pensieri vorrebbero divenire corpo e materia da tenere imbrigliati nelle mani, come pezzo di cuoio ingentilito da altre mani e che taglia ancora, ma sono solo mobili pensieri che non si compongono compiuti a gravitare nell’orbita vuota e buia di un tempo che non c’è più, anche solo quello di un mezzo passo indietro.

Alla prossima.
Minaoscarandre 

Recensore Veterano
09/11/22, ore 16:11
Cap. 20:

Nell’attesa eterna del nome, lo spazio è un subbuglio ricolmo di vuoto colore, intenso e polarizzato, monocromo del nero sul bianco di un registro. Solo, il soffio caldo di altri amanti apre le labbra scure alla bonaccia dal sentore di morte, con il tempo racchiuso e rappreso nel batacchio di Emmanuel, impaziente e sordo allo stesso richiamo.
E poi, nei sensi allertati e languidi, improvviso, il  meccanismo esplode, fuggito alla monotonia del controllo, a riavvolge la trama, consunta e in disordine, in nuvole di filo, matasse disgiunte ed ancora distanti e con l’unico laccio rosso di parole e confessione a stagliarsi adesso, sfrontato e quasi manierista, a stringere il nodo di incredulità, ad aprire l’uscio dietro allo spigolo di giardino nascosto, per solcare il nero di fiore candito, preludio di rosea fioritura.
A presto, ti abbraccio
Minaoscarandre