Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Master
17/07/20, ore 03:21

Disarmante il parallelismo tra l'amore di Fersen per la regina e quello di André per Oscar; interessante la scena da "dietro le quinte" durante il ballo, con l'inseguimento della piccola nativa Americana.

Recensore Junior
08/07/20, ore 23:26
Cap. 2:

Perché non esser tu quell’alito di rabbia a sfidare il tuo stesso orgoglio – il suo orgoglio - per provare a spegnerlo, quel dannato amore, e vedere così se davvero esso è ciò che ti si è sempre rivelato?
Infingardo e beffardo e senza scampo?!
Sono solo maledetti pensieri e sono di André 😱. Ho il sospetto che in questa storia a lui verrà data finalmente molta voce.
André è sempre stato una persona interiormente forte e animato da una passione nascosta e silenziosa che si manifesta apertamente solo in una malaugurata occasione.
Io almeno l’ho sempre visto e immaginato così, innamorato e silenzioso, ma il fatto che sia sempre riuscito a essere misurato in tutto ciò che ha fatto non sta certo a significare che fosse debole e non avesse nerbo. Il contrario, infatti. Perché a soffrire in silenzio ci vuole senza dubbio tanto coraggio.
Qui, in questa storia, penso che non se ne starà a guardare, il buongiorno si vede dal mattino e sono convita che tenterà il tutto per tutto per arrivare alla coscienza di Oscar. Là in fondo al cuore di lei c’è già solo che Oscar non lo sa ancora.
Non ho idea cosa abbia in mente ma si vede che André sta diventando un po’ insofferente al pensiero di perderla ora che si è reso conto che lei pensa a Fersen.
Però la paura in genere è una cattiva consigliera e ho il timore che André possa commettere errori irreparabili.
Franklin mi piace, in un solo incontro ha raccontato tante verità, sembra quasi aver scavato un pertugio, seppur minuscolo, nella coscienza della nostra Oscar. Insomma è un inizio, sarà una questione di tempo solo che sembra veramente che André non ne abbia più, che non possa aspettare più. 
Le immagini tratteggiate in questo capitolo sono a dir poco splendide: il paesaggio nebbioso, i giardini di Versailles, Lua Pietra Incandescente e poi quelle mani, bellissime, capaci e intente a prendersi cura di tutto hanno creato nella mia memoria una immagine indelebile.
Se solo Oscar non fosse così cieca!
Complimenti sai descrivere situazioni e personaggi come pochi.
Aspetto con ansia di leggere il prossimo capitolo.
Buonanotte e a presto.
Gattinapelosa.😻

Recensore Junior
07/07/20, ore 21:25
Cap. 2:

Cara Capo Rouge, vedo che siamo solo al secondo capitolo e già hai alzato il tiro!
Nonostante i fulmini e le saette del capitolo precedente questo, con la sua nebbia, è molto più tempestoso e inquietante dell’altro.
Ho appurato che la storia ha già ingranato la marcia alta.
Di placido e calmo non c’è niente e proprio a cominciare da quella cavalcata iniziale, proseguendo poi per quella descrizione atmosferica “calda” della bruma e della terra “arsa” e per finire con i pensieri impetuosi di André.
La rabbia di Oscar nel sentirsi scoperta nel proprio “trasporto” verso il conte di Fersen, quella di André per essere stato estromesso dal partecipare a quella nuova realtà-scoperta del cuore, la stizza alle parole dell’uomo di scienza “venuto da un paese così lontano” concorrono a svelare quello che di più nascosto (di Oscar) la maschera cela. Mi chiedo quanto si spezzerà, le crepe sono già visibili.
Tutti gli ingredienti sembrano essere in combutta per attentare alla pace e alla quiete degli animi dei protagonisti. La “pentola” bolle già!
Anche l’immagine paziente di quelle meravigliose mani fomenta la mia inquietudine invece di contenerla.
Non credo che sarò mai più capace di immaginare cordame e finimenti allo stesso modo, cioè il vecchio! Lo stesso discorso si estende ed è valido anche per il profumo di sapone, cioè siamo ad una specie di “Anno Domini” , l’anno di Nostro Signore, il prima non conta più perché adesso tutto sarà rapportato a lui e a quelle immagini.
Dovremmo farne “santini” votivi, una contraddizione in termini visto i pensieri impuri che hanno scatenato in me, altro che Arte Sacra!!

Ho sussultato alla vista di una “nuova” bambina costretta dalle convenzioni a nascondere la propria natura e ho pregato che, almeno a lei, sarà riservato un destino più clemente.
E che dire dei sogni di Oscar? Sarebbe esaltante se venisse colta da sogni ricorrenti... io scherzo ma poi neanche tanto.
Comunque non nascondo che sono molto, molto preoccupata. Mi chiedo perché André sia andato a colloquio con il Generale Jarjayes.
Non credo alla motivazione prospettata.
Preparo i guantoni per il prossimo round tra i due, i loro battibecchi sono esaltanti.
Ora scappo, ti auguro una buona serata.

P.S.Grazie anche della spiegazione/risposta al mio commento al capitolo precedente.
Ciao 

Recensore Veterano
06/07/20, ore 23:49
Cap. 2:

Se questo capitolo fosse un quadro sarebbe il Viandante sul mare di nebbia, trasposizione e sublimazione della natura nelle sue diverse manifestazioni di forza. Naturale, fisica, della ragione e anche dell’inconscio. Nessuno può nulla contro di essa.
Oscar ed André sono il microcosmo di quelle stesse forze che, messe assieme, si moltiplicano e investono tutto. 
La spaventosa forza della tua scrittura smuove e travolge, tanto che la coscienza, raminga e dimentica di lei, ne viene annientata.
Si è indotti all’oblio totale travolti dall’impetuosità dei dialoghi, anche quelli muti, che si ribellano alla tirannia del silenzio e inclementi alludono sfacciati a pensieri che vorrebbero essere gridati e vissuti.
La loro natura forte ed ineluttabile si fa beffa di personaggi e lettori, in una esaltante vendetta e rivincita sulle costrizioni dell’uomo.
La narrazione si nutre della medesima forza immortalando il movimento dannato di mani che, fatate, imbrigliano e danno sfogo all’indicibile.
Quelle di Fersen, quelle di Oscar e soprattutto quelle di André tutte confuse e distinte nella stessa danza di struggente passione.
Chi legge si ritrova preso per il collo, si danna l’anima, vorrebbe gridare ma anche l’urlo è represso, ridotto ad un mostruoso Klimt.

Questo André è strepitoso, vuole di più, non soccombe alla paura del sentimento né alla non possibilità e all’assurdità di esso, e perciò affonda impietoso non solo nella coscienza di Oscar ma anche di chi legge. 
Si muore solo quando non si chiede più e lui chiede, è vivo, non si arrende e pare voglia giocarsi tutto.  
Magnificamente provocatorio ed inquietante, splendido ladro di sonno e di sogni.
Ciao, 
Minaoscarandre.

Recensore Junior
05/07/20, ore 21:18
Cap. 2:

Vinta!!! Sono stata conquistata e vinta da questo meraviglioso André! È stato come venir fuori, rabberciati, da un campo di battaglia.   
Il capitolo e tutto suo, lui ne è il re indiscusso anche se “contrastato”. 
Oscar ci prova a sottrargli scettro e trono ma lui vince a mani basse perché penso che lui sia in una posizione di gran vantaggio nei confronti di lei e che rende la lotta sbilanciata in suo favore.
André ha letto e interpretato da tempo i dettami del proprio cuore, per Oscar quei dettami sono ancora occultati.
Sembra, per fortuna, e forse in verità dovrei dire malasorte, che qualcosa si stia muovendo e venendo a galla.
La sollecitazione e la spinta verso l’alto vengono da forze a volte esterne che si concretizzano nelle parole di un perfetto estraneo quale Franklin ma anche dalla forza interna di desideri inconfessabili. 
Ed intanto domande scomode iniziano ad arrovellarsi nella testa di Oscar, la più importante e insopportabile sembra essere quella espressa in questa frase “E’ davvero questa uniforme che t’impedisce di prendere ciò che desideri?
E’ davvero il tuo orgoglio, il tuo senso dell’onore ad aver ammaestrato così bene la tua natura che mai sarai in grado di ribellarti ad essi?!
Sono convinta che si stia mettendo male per Oscar, secondo me non avrà scampo. Verrà travolta da tutto ciò che non riesce a controllare anche perché questo André è tutto fuorché accomodante.
Non appare assolutamente  disposto a fare sconti di nessun genere... non che in realtà gliene avesse mai fatti ma qui lo vedo particolarmente determinato.

Avanti tutta, con il prossimo, non vedo l’ora di leggere, ciao.

Lena

Recensore Junior
05/07/20, ore 21:00
Cap. 2:

Sono assolutamente affascinata da questo capitolo.
André è un uomo assolutamente fantastico.
Pur essendo così giovane, ha un carattere forte, sa come comportarsi con Oscar.
Nella mente di Oscar regna sovrana la confusione, su cosa prova per il conte di Fersen, su cosa sia in realtà la sua vita. Sulle certezze che riguardano André che ora iniziano a vacillare.
Nella stalla quelle mani che lavorano il cuoio per non ferire i palmi di Oscar mi hanno fatto sognare. Una scena di una sensualità e dolcezza incredibile. Nonostante la rabbia, ma non credo che sia la parola giusta, André ha come sempre, il benessere di Oscar ai primo posto. Fosse per prevenire una caduta da cavallo o una semplice ferita al palmo di una mano.
André la affronta, provoca la sua ira, con l'unico scopo di farle guardare in faccia la realtà, vuole che affronti e veda con i propri occhi l'amore che lega Maria Antonietta e il conte di Fersen.
Mi chiedo di cosa abbia parlato André con il generale, perché ora sembra ancora più risoluto.
Questo è decisamente un André spettacolare, reso ancora più grande dalla sua giovane età.
Se questo André continuerà ad agire così, sarà decisamente il mio personaggio preferito.
Ortensia 🌹
(Recensione modificata il 05/07/2020 - 09:09 pm)

Recensore Junior
05/07/20, ore 19:04
Cap. 2:

Ci hai fatto aspettare solo pochi giorni, cara Capo Rouge, per questo nuovo capitolo, davvero bello.. C'è l'introspezione psicologica, come sempre.. c'è la Storia, rappresentata da Benjamin Franklin.. c'è , come nelle tue precedenti fic, "Paris" e "If", un bambino/bambina, che si muove nel mondo degli adulti.. C'è anche il sogno, il mondo onirico, la notte..rappresentati da quel "razza di sogno", come dice Oscar, così intimamente rivelatore, così freudiano, che lei, almeno per ora, ancora non comprende..L'ultima parte del capitolo ricalca perfettamente quella scena, davanti alle stalle, dell'episodio 20...ma con l'aggiunta di tutti quei pensieri omessi nella versione televisiva, ovviamente...Mi sono sempre chiesta effettivamente perché André insistesse tanto che Oscar partecipasse a quel ballo in cui si sarebbero fatalmente e inevitabilmente rivelati allo scoperto Fersen e Sua Maestà...sapendo che lei soffriva per Fersen, avrebbe dovuto evitare di insistere così tanto..e invece no, lui insiste proprio perché vuole che lei ci sbatta la faccia una volta per tutte contro l'amara realtà... È un comportamento un po' inusuale per André, difatti non mi è mai piaciuto granché in questo frangente...un po' egoista, un po' "cattivello", diciamo, ma si sa, in guerra e in amore tutto è permesso.. Ora si presume che, seguendo l'iter della storia originale, dell'anime, Oscar vada a sto benedetto ricevimento indossando l'alta uniforme, dopodiché Fersen l'aspetterà all'alba lungo la strada per dirle che andrà lontano, in America...A questo punto, penso che però tu farai vertere la storia in maniera diversa, da come la ricordiamo 😅, e l'ago della bilancia girerà verso André, a suo favore..Lontano il Conte, forse Oscar troverà il modo di calmare il suo bisogno d'amore 😉..a presto con un nuovo aggiornamento , Capo Rouge 😘

Recensore Master
05/07/20, ore 12:36
Cap. 2:

Cara Capo Rouge, un capitolo intenso quello che hai fatto vivere ai nostri due ragazzi che sono rimasti letteralmente imbrigliati nelle maglie della nebbia, titolo quanto mai approppriato quello da te scelto, dei loro reciproci pensieri e che pesa sugli animi di entrambi. André è il primo che incontriamo e che è la prima vittima di questa nebbia che gli ha invaso l’anima poiché non riesce a darsi una spiegazione di quanto la sua Oscar sia finita in una illusione con il suo sentimento purtroppo non corrisposto per il bel conte svedese, una illusione che la sta lacerando e che non è in condizione di svelare a nessuno, forse neanche a se stessa e quindi tantomeno ad André il quale però sente sulla sua carne viva il suo tormento dato che anche lui è imbrigliato dai comportamenti e dalle decisioni della donna che ama e al suo rigore e senso dell’onore. Anche Oscar è presa da un altro tipo di tormento, l’angoscia di non saper più decifrare lo sguardo e i comportamenti di André che pare apertamente sfidarla senza al contempo giocare la partita. Tra loro si sta instaurando uno strano tipo di rapporto che si muove sulle percezioni delle sensazioni dell’altro che però rimangono avvolte da una sorta di mistero. E’ così che Oscar sta torturando la sua mente nel cercare di scoprire dove fose andato André nella notte di temporale dopo che le era andato incontro sotto il diluvio. Ha paura che lui si possa allontanare da lei, un timore che si sta insinuando sempre più dalle poche reticenti parole che si scambiano, sensazione che lui possa voler avere una vita oltre quella che svolge a palazzo e possa così ancorarsi ad altri affetti che potrebbero scalzare lei dalla vita di lui. Non è pronta a lasciarlo andare ma non sa come atteggiarsi di fronte a questa strana situazione cheli vede coinvolti. Anche la chiacchierata con la nonna di André, sapendo quanto sono uniti, non le dona quella pace sperata anzi rinfocola le sue paure che veramente André voglia costruirsi qualcosa di suo al di fuori di lei. Interessante il colloquio avuto con Franklin nei giardini della Reggia che ha messo a nudo la personalità di Oscar in un battibaleno con quell’affermazione di voler ammaestrare i sentimenti e i comportamenti che però non possono venire imbrigliati per lungo tempo, prima o poi chiedono i loro spazi e vengono alla luce non si sa con quali risultati. Tutti e due, sia Oscar che André sono sempre nei pensieri l’uno dell’altra e non se ne accorgono. Lui che pensa a come poterla proteggere da tutto financo da se stessa e lei che deve avere delle certezze su cui poter continuare a fondare la sua vita alquanto particolare per essere una donna che si sta accorgendo di esserlo anche fisicamente e caratterialmente, capace di provare amore per un uomo che sa a priori che non potrà mai avere in quanto innamorato di un’altra. Ma nonostante lei creda di essere innamorata di Fersen nei suoi sogni campeggia solo e sempre André, sogni talmente reali da lasciarla fortemente destabilizzata. Dopo il diverbio avuto nella scuderia Oscar ha atteso di potersi forse chiarire con André il quale non si è presentato per il solito rituale di bere qualcosa insieme lasciando così ampio spazio al sogno e al suo fantasticare su di lui. Intanto a Versaille si sta approntando un gran ballo per onorare l’ambasciatore americano dove ci sarà tutta la nobiltà e quindi anche Fersen ma Oscar decide di non partecipare per non continuare a veder l’oggetto del desiderio costantemente sotto gli occhi. E qui è André che, forse per farle provare il tormento che prova lui quando lei è in compagnia di Fersen, la incita a partecipare proprio per salvaguardare l’onore della sua regina che sarebbe altrimenti fatta oggetto dei più biechi discorsi da parte delle malelingue che sarebbero intervenute. Andrè da un canto si odia per voler che anche Oscar provi il suo stesso dolore ma dall’altro canto non può farne a meno rischiando così ancora in prima persona di vedere la sua Oscar sprofondare ancor più nell’amore per l’altro. Un capitolo veramente coinvolgente in ogni suo passaggio con le descrizioni delle ambientazioni che fanno da perfetto contorno a quelle che vivono i singoli protagonisti e li avvolgono. Un passaggio che va assaporato in un momento di quiete per godere di tutte le sfumature che ci regala. Ti aspetto al prossimo aggiornamento. Un augurio per una serena domenica.

Recensore Veterano
04/07/20, ore 22:37
Cap. 2:

Allora, è un sollievo constatare che il tempo per l'attesa di un nuovo capitolo non si sia protratta troppo.
Il primo capitolo mi è stato utile per capire le dinamiche,​ per capire ciò che scuote il cuore dei protagonisti, e sei riuscita a farlo partendo da un momento ben preciso.
Brouillard, fredda e calda, fitta e grigia, che avvolge l'animo dei personaggi, che rende la loro vita così confusa e complicata. Perché non è tutto bianco o nero, non è tutto semplice. In fondo l'amore è così, complicato e sempre in evoluzione.
André, un uomo che, pur essendo molto giovane nel tuo racconto, ha già sofferto tanto. Soffre tanto, anche lui è avvolto da una nebbia grigia e fradda perché non è facile assistere alla nebbia che avvolge il cuore di Oscar.
Ho apprezzato molto il dialogo con Franklin, che, a quanto pare, non è solo un ottimo scienziato. Ha "visto" al di là di quell'umido broullard di un mattino di primavera, che con il umido e freddo abbraccio si stende sui giardini, che avvolge anche Oscar. L' ha messa davanti ad una verità imprescindibile. Nessuno può imbrigliare la natura per sempre, nessuno può imbrigliare l'animo umano per sempre. Prima o poi la natura e l'animo umano si ribellano e riprendono possesso del loro vero di essere.
Tutto è confuso in Oscar, il conte di Fersen è lì nei suoi pensieri, eppure vi è una nota stonata nel suo turbamento. Una nota che si chiama André, perché vi è fastidio nel non essere, forse, più il centro del suo mondo. Vi è fastidio nel pensare che, forse, lui ama.
Perché l'amore può portarlo via da lei. Vi è fastidio nel non sapere dove lui ha passato la notte.
E brouillard, umido, freddo, fitto e caldo, rende confusi i pensieri di Oscar.
Se il conte di Fersen è nei suoi pensieri di giorno, André è nei suoi sogni di notte.
E sono sogni che dovrebbero far riflettere Oscar, come broullard i suoi sogni sono freddi e umidi, confusi e grigi. Perché l'amore, quello vero, non si nutre solo di sospiri ed elucubrazioni. L' amore ha bisogno del calore della passione per sopravvivere. E Oscar avvolta da brouillard non riesce a comprendere a vedere oltre la fitta e grigia nebbia.
André è un giovane uomo che ha capito, che spera e che vuole che Oscar si liberi di brouillard per capire veramente cosa prova. Anche se ciò vuol dire perdere il suo cuore, perdere anche quella sottile speranza.
È un uomo, non un santo, può e deve provare sentimenti umani come la rabbia perché lei non capisce, non accetta il suo cuore. O semplicemente non lo comprende.
La incita e la sprona, usa tutti i mezzi possibili affinché lei esca da quella nebbia fitta e grigia.
Stai seguendo la trama originale, finora, e mi chiedo dove mi porterà questo racconto. Sarà certamente un racconto che non mi deluderà.
(Recensione modificata il 05/07/2020 - 09:04 pm)
(Recensione modificata il 11/07/2020 - 10:17 pm)

Nuovo recensore
04/07/20, ore 15:16
Cap. 2:

Cara Capo Rouge, come sempre gli spunti di riflessione offerti da ogni tuo capitolo sono davvero tanti. Partiamo da Andrè: fa tenerezza vedere come ci metta l’anima per proteggere Oscar da qualunque cosa possa nuocere alla sua incolumità, ma anche per spronarla a non fuggire dalla realtà, a guardarla in faccia per affrontarla e superarla, nonostante il dolore che ciò può procurare nell’immediato. Mi appare nuova, e un po’ mi spiazza, invece, la rabbia che a tratti cova nei confronti di Oscar per il fatto che lei si sia innamorata di un altro. Io avevo sempre colto tanta disperazione in Andrè nel vedersi prigioniero di un contesto sociale senza scampo, che non gli consente di avere alcuna chance, ma non avevo mai pensato ad un seppur debole astio verso Oscar. Anche perché lui intuisce che il sentimento di Oscar è un’illusione, frutto del suo desiderio di essere amata, più che un amore vero verso il Conte. Cmq probabilmente un filo di rabbia ci sta e ce lo rende più umano il nostro Andrè!
Non ho ben compreso a cosa egli pensi quando afferma che “amare non è sacrificarsi”: se lui non intenda sacrificarsi, oppure se egli non voglia che Oscar si sacrifichi amando lui… sono curiosa di comprendere gli sviluppi…
Quanto ad Oscar, di sicuro è presa dal Conte, ma Andrè resta il primo pensiero del mattino e l’ultimo della sera… anche in questo sei stata davvero brava nel delineare il legame, che, seppur sotterraneo ed invisibile agli occhi di Oscar, si è sempre dipanato tra loro.
Mirabili le reazioni di Oscar nei colloqui con la Nonna di Andrè…
Per spiegare l’interesse di Oscar per Fersen acutamente valorizzi la domanda che lui le ha rivolto circa il fatto che lei, una donna, voglia passare tutta la sua vita in solitudine dentro un’uniforme. E’ un dato di fatto, però, che sarà Fersen, anni dopo, a chiedersi perché Dio abbia fatto nascere Oscar donna, anziché uomo… Dunque Fersen non apprezza Oscar come donna, ma sembra quasi osservarla come se fosse un ammirevole “fenomeno”, nulla più.
Complimenti davvero per la fantasia e per il tuo talento nel descrivere fatti e sentimenti in maniera coinvolgente e sorprendente!

Recensore Master
04/07/20, ore 01:54
Cap. 2:

Sta avendo inizio il periodo peggiore della vita di Oscar, all'angolo tra lo strazio di vedere l'uomo che ama amare un'altra ed il tormento (a cui non ha ancora dato un nome) di perdere André.

Recensore Junior
01/07/20, ore 23:05
Cap. 1:

Bello ritrovarti con una nuova storia, so che sei un'autrice valida, puntigliosa ed evocativa,
Buona la prima come si suol dire! Ti lascerò qualche commento sparuto quando avrò il tempo e sarò dell'umore giusto ma ti seguirò perché ho amato l'altra tua storia, tu sai quale 😉.
Ciao e buon lavoro, anzi buon divertimento nella stesura della storia.

Ciao,
GM

Recensore Junior
01/07/20, ore 01:41
Cap. 1:

Che bello ritrovarti Capo Rouge...
questa tua nuova fanfic mi sembra davvero intrigante e ben costruita..se queste sono le premesse credo proprio che la leggerò avidamente ad ogni aggiornamento 😅...i quattro personaggi che hai presentato, nei loro tormenti interiori, sono i miei preferiti..Oscar, ovviamente, e poi i tre uomini che ruotano nella sua vita, André, Fersen e Girodel...l'unico interrogativo che mi è rimasto, a fine lettura, è : chi dei tre ha avuto un "connubio carnale", con una dama ( o con una prostituta)? Avrei pensato istintivamente a Fersen...ma forse anche Girodel.. André non credo..mah, mi si farà chiaro più avanti 😁...a presto, e grazie di essere ritornata 😘
(Recensione modificata il 19/01/2021 - 02:43 am)

Recensore Junior
30/06/20, ore 12:47
Cap. 1:

Ciao, non sai che piacere “entrare” nel sito e ritrovarti a tessere le trame di una nuova storia. Mi ha fatto enormemente piacere riscontrare che la tua penna è ancora capace di creare magia.
Il tuo stile di scrittura è sempre molto accattivante e anche questa volta sono stata catturata e letteralmente catapultata all’interno del racconto e sulla scena di questo primo atto. Mentre leggevo mi è sembrato di essere proprio lì con i nostri eroi alle prese con le passioni e il destino che gli riserva, alla nascita, la vita. Mi chiedo ora se quel destino riusciranno a defenestrarlo e beffarlo in tempo.
Le tue descrizioni sono a dir poco avvolgenti, la mia immaginazione è stata investita da immagini a colori, da profumi intensi e da rumori forti.
Sono descrizioni come la seguente che fanno la differenza e che rendono uno scritto eccezionale, lo trasportano essenzialmente più in alto mettendo alla porta ogni banalità: “La radiosa Galleria degli Specchi, assumeva, alle volte, lo stesso calibro oscuro d’una stanza delle torture.
Uno sguardo, sapientemente occultato, non sarebbe passato inosservato a chi si fosse collocato nella posizione giusta, nell’angolazione perfetta per scorgerlo - replicato mille volte dalle superfici lisce e splendenti - e dunque scovato anche laddove il malcapitato avesse fatto di tutto per mantenere contegno e riservatezza. La dannata sala amplificava e scindeva ogni respiro…Impossibile dunque attardarsi ad osservare il volto di qualcuno. Là dentro si sarebbe stati colti in fallo e nemmeno si sarebbe compreso da chi.”
Non penso di aver letto mai una descrizione più bella di una “sala”, di un “interno” o di un particolare che si sarebbe anche potuto tralasciare o ignorare.
Particolare e descrizione che invece vengono usate in realtà per spiegare qualcos’altro e che quindi ha uno scopo ben preciso e non si esaurisce in sé stesso o nella pura e semplice bellezza dell’immagine che lascia.
Infatti, nel caso particolare, qui viene la descrizione viene usata per mostrarci un lato del carattere di Oscar che evidentemente, e conosciamo tutti la sua riservatezza innata, preferirebbe che lo “specchio” non fosse così rivelatore e traditore di pensieri e gesti.
Modo originalissimo davvero, il tuo, di fare introspezione del personaggio!
Altro punto forte del tuo scrivere (e mi pare, avendo letto i commenti di coloro che mi hanno preceduta, che non sono l’unica a pensarlo) è la profonda introspezione che riesci sempre a fare dei personaggi tutti, protagonisti e comprimari.
Ecco, in questo sei davvero brava ed è uno dei tanti, importanti, motivi per cui le tue storie mi appassionano.
Ti aspetto, alla prossimo capitolo.
Clotilde
(Recensione modificata il 30/06/2020 - 12:51 pm)

Recensore Junior
29/06/20, ore 12:26
Cap. 1:

Salve, sono stata contentissima di trovare in prima pagina una tua storia.
Sono ancora impegnata nella lettura delle altre ma proverò a leggerle insieme e in “contemporanea” possibilmente senza fare confusione.
Che dire? Mi sono completamente immersa nella lettura. Il tuo stile, il tuo tocco magico, la tua sensibilità di scrittrice sono eccezionali.
Il modo di trattare e raccontarci Oscar ed André, la loro vita, la loro storia è unica, perché riesci sempre a scavare un po’ più a fondo dentro di loro, riuscendo a riproporci episodi arcinoti in maniera originale e forse non vista prima, magari dando importanza e voce ad aspetti non così ovvi ma nascosti, a volte è solo un gesto altre magari solo una parola.
Si inizia quindi da quell’episodio, momento emozionante sotto la pioggia, sappiamo tutti come è proseguita la loro storia, quale via i personaggi abbiano imboccato e quale sono stati forzati a prendere, adesso però l’autrice ha la possibilità di cambiare la mappa dei loro cuori, mischiando le “carte” e forse cambiando, in corso, la direzione delle loro vite.
Al momento sembrano tutti un po’ infelici o almeno consapevoli di volere qualcosa di diverso, forse anche qualcosa di più.
Non so se l’infelicità è dovuta al fatto che tutti sembrano amare la persona sbagliata e impossibile o perché l’amore porta con sé, e immancabilmente, anche un po’ d’agonia.
Forse nelle  parole di Ultimo c’è davvero un fondo di verità “perché avere qualcuno dentro”  è sì “come l’immenso”  ma allo stesso tempo costa parecchio.
Brava come sempre, ti seguirò anche in questa avventura tempo e lavoro permettendo.

Ciao e alla prossima.