Recensioni per
Pur
di Capo Rouge
Cara Capo, |
Mamma mia però questo Girodelle! Ma quanto bello è?!😻 Cioè adesso penserai che sono una povera demente o una banderuola come quella dell’Aiace che cambia idea come il vento! |
Cara Capo Rouge, |
Povera Lua, però! Victor si sta dimostrando senz'anima con lei! So che ama Oscar, ma trattare così quella povera ragazza indiana..! E il viaggio con tre donne praticamente sole non poteva che unirle fra di loro. |
Cara Capo Rouge, |
Mia carissima Capo Rouge, ci sono anch’io a leggere e commentare un altro capitolo pieno di spunti (sono quasi una carrellata) e corrispondono ad altrettante riflessioni importanti ma mi è pressoché impossibile, per questioni di tempo più che altro, soffermarsi su tutte come vorrei e dovrei. Premetto, anzi meglio, confesso che, prima di scrivere queste due righe ho letto i commenti dei lettori che mi hanno preceduta e con essi anche le risposte dell’autrice, per cui posso dire di navigare non più nelle perigliose acque di un immenso mare che non si conosce ma, piuttosto, in quelle più calme e conosciute di un placido laghetto, perché in effetti ho il vantaggio di aver assistito a scambi intelligenti e importanti che hanno dettato la rotta delle mie parole. Pe esempio le osservazioni sulla “purezza” di Oscar, con tutti i suoi nessi e connessi, e che il recensore che mi ha preceduta ha saputo egregiamente spiegare, sono validissime e mi hanno portata a fare un distinguo fra André e il duo Fersen/Girodel, a osservare quanto in realtà il presupposto (questa certa o presunta purezza di Oscar che tutti vorrebbero salvaguardare e preservare) che ha mosso André a scegliere di andarsene, per quanto sia lo stesso che pone Oscar sotto una certa ottica (quella di Girodel e di Fersen), in realtà non è proprio identico, perché André, a differenza degli altri due, si è accorto che Oscar è stata capace, nonostante tutto, di rivolgere il proprio sguardo al conte di Fersen. André quindi sa che una certa “contaminazione” (ringrazio Emangiu) da sentimenti è in atto. Immagino che gli altri due invece non si siano accorti di nulla anche se potrei essere fuori strada e l’autrice potrebbe clamorosamente smentirmi al prossimo giro di boa. La scelta di André di andarsene, come tutte le scelte, porta a delle conseguenze. Anche se Oscar ha deciso lei stessa di imbarcarsi in questa avventura/viaggio sulle tracce di André e chissà cos’altro, la decisione resta una delle tante conseguenze della partenza di André. In questo senso è stata dettata da quella di André, è libera e spontanea ma con dei limiti. Non so se Oscar sarebbe partita se non avesse mai conosciuto André, se lui non fosse mai entrato nella sua vita e poi susseguentemente morto. L’altra scelta sarebbe stata quella di dare tutto per buono e mettersi l’anima in pace, ma sappiamo che fregarsene non è nel carattere di Oscar, e anche la scelta di restare in Francia avrebbe portato a conseguenze, seppure e plausibilmente diverse. Il meccanismo innescato non si inceppa, nulla rimane allo status quo, tutto si muove e non è uguale a come era un secondo prima e se nulla invece cambiasse sarebbe comunque di un secondo più vecchio. Mi piace pensare che siamo ciò che siamo ma anche quello che diventiamo, né un po’ di più né un po’ di meno. Non è così anche per il nuovo personaggio? perché immagino che Madame Roma è la donna che è anche per vita vissuta e per esperienza. Per tutti è così, Oscar e questi personaggi inclusi. Un bel viaggio per tutti quelli che l’affrontano! E mentre non manco, neanche io, di dispensare i complimenti, non di rito, ma veri e sentiti per questa storia e per come la stai scrivendo mi auguro di rileggerti presto. Ciao e grazie, Lena |
Ciao Capo Rouge, non posso che unirmi ai complimenti entusiastici di chi mi ha preceduto nel commentare questo nuovo capitolo! Tanti gli spunti di riflessione che lanci. Quello più eclatante, forse, è l’affermazione di Girodel di non cercare l'amore di Oscar, ma di accontentarsi del suo rispetto, di una condivisione di vita quotidiana e di corpi.Come pure l’affermazione di non offrire fedeltà, ma protezione. Solitamente chi ama desidera essere ricambiato. Invece lui sembra avere un’ idea di coppia diversa da quella “romantica”. |
Allora, passi a ritroso nel tempo, come orme da rintracciare e ricalcare, un perfetto calzare che il tempo ha lentamente sbiadito. |
Gran bel capitolo, Capo Rouge! Gli sviluppi confermano che Madame Roma è una gran osservatrice e scrutatrice di anime, sembra saper tutto ma, lungi dall’essere “strega, è “umana”, profonda conoscitrice del mondo, sa come vanno le cose e gli uomini e pure le donne. |
Ciao Capo Rouge, |
‘Vassene ‘l tempo e l’uom non se n’avvede’ |
Le navi seguono la stessa rotta e io mi sono chiesta se anche Oscar sarebbe sbarcata a Ponta Delgada, di sicuro non mi aspettavo, capitoli addietro, che fossero quelli i pensieri e la volontà di Oscar. |
Finalmente ho potuto leggere questo nuovo capitolo è da un po’ che frequento questo sito ,circa tre mesi ,in cui mi sono imbattuta nella tua magnifica Paris e poi nel suo seguito If e da quando ho iniziato a leggere Pur non ho fatto altro che verificare ogni tuo aggiornamento, adoro il tuo modo di scrivere ,la tua storia sempre nuova e con colpi di scena . Vorrei non aspettare tanto per il tuo prossimo aggiornamento perché sinceramente non vedo l’ora di come va a finire e anche se questo avvicinamento di Oscar a Girodelle Non tanto mi va giù muoio dalla voglia di sapere il seguito. Bravissima |
Carissima Capo Rouge, riprendo il discorso da dove lo avevamo lasciato e perciò torno sulla nostra “chiacchierata” di fine capitolo scorso e cioè sul tuo “bel” Girodel! |
Ben ritrovata cara Capo Rouge, con questo lungo capitolo che indaga in Oscar, nei suoi pensieri, nelle sue speranze, soprattutto nella speranza che il filo, che sempre è esistito fra lei e André ,non si sia spezzato del tutto, ma semplicemente si sia allentato e lei, per mezzo di quello stesso filo, possa ritrovarlo e nel contempo ritrovarsi. A Ponta Delgada si fa una sosta, proprio come aveva fatto André per spedire la prima delle sue lettere. E’ importante per Oscar avere la certezza che lui si transitato proprio su quell’isola. Ne sta facendo a ritroso il percorso, sta camminando sulle sue tracce, perché solo su quelle tracce amate è convinta di ritrovare, oltre che lui, anche la parte più intima e segreta di se stessa, che solamente André sembrerebbe conoscere. Quello che apprende all’ufficio postale la sconvolge: lui è stato lì e poco dopo ha subito un’aggressione che ha fatto temere per la sua vita. Il terrore scorre nelle sue vene: fugge via veloce e, nel mentre, torna alla sua memoria il sogno, dove lui le era apparso insanguinato e sofferente. Il suo cuore soffre, poiché percepisce di essere la causa indiretta di quanto accaduto, essendo stato costretto ad andarsene dalla Francia, non essendo lei stata in grado di fermarlo. E’ talmente colpita da quanto ha saputo che non si accorge di essere seguita e fatta oggetto di brutte mire. Quando viene attaccata non ha la presenza di spirito, o la forza, di ribellarsi per salvaguardare la sua vita; vuole provare sulla sua pelle tutto il dolore che deve aver provato André. Fortunatamente Victor accorre e la salva dalla barbarie alla quale rischiava di venire sottoposta. Victor, a questo punto, è colui che decide le prossime mosse; è colui che non sente alcuna ragione se non la sua; la vita di Oscar è troppo impotante, per cui, da ora in avanti, viaggerà al suo seguito per proteggerla. Verranno operati dei cambiamenti sui vari vascelli affinché la linea di comando venga salvaguardata, ma le rimostranze di Oscar non verranno prese in considerazione. Persino la giovane indiana Lua deve adeguarsi alle sue nuove direttive: in questo caso Victor non tiene in minimo conto i sentimenti della ragazza, che è innamorata di lui e per lui sarebbe disposta a tutto pur di stargli vicino, anche di subire lo smacco di venire accantonata in favore di Oscar. E Victor non ci fa una bella figura, ammantando di nobili sentimenti quello che prova per Oscar e derubricando quello che la giovane indiana prova, affermando quanto poco sia degna anche solo di starle accanto. Molto interessante ed intenso lo scambio di battute e di riflessioni avvenuto tra Madame Roma e Victor. Roma, con l’esperienza maturata nel tempo, ha compreso l’interesse che Victor ha nei confronti di Oscar, ma non è certa che anche Oscar stia cercando proprio quello che Victor ha da offrirle. A lui sembrerebbe bastare poterle stare accanto, una diversa forma di amore secondo lui, fatta di puro rispetto, ma Madame gli pone il quesito se invece Oscar non stia cercando qualcos’altro, o meglio qualcun altro di diverso da lui, in poche parole che sia invece in cerca di amore, e, se così fosse, per lui ci sarebbero davvero poche chances, visti i rapporti che intercorrono tra loro. Ma Madame Roma non ha terminato il suo compito: ora deve continuare a prendersi cura di Oscar, sempre che lei glielo permetta. E nuovamente Roma fa riflettere Oscar sulla sua vita, che non può essere fatta solo di rigore, costringendola a rinchiudersi dentro una uniforme come se fosse un’armatura inattaccabile. Molto intenso quindi il passaggio sulla possibilità che avrebbe di scegliere, cambiando il suo “abito interiore”: |