Recensioni per
Pur
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 869 recensioni.
Positive : 865
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Master
10/10/21, ore 14:27

Un nuovo capitolo intenso, cara Capo Rouge, che si snoda come una partitura musicale, iniziata con il passaggio precedente, dove tutto si muoveva “adagio”, mentre ora questo “allegro ma non troppo” comincia a mostrare le crepe della vita sempre più solitaria di Oscar, la quale si accorge, poco per volta, come un crescendo musicale, del posto occupato da André. I sogni che le infestano le notti e quelle visioni che le si ripresentano alla mente così nitide come alcune parole, frasi che, come un mantra, diventano compagnia con cui dover convivere, a dimostrazione che l’assenza evidenziava sempre più palesemente che non potesse farsi bastare a se stessa. Il vuoto si ingigantisce e subentra in Oscar una muta rassegnazione, una attesa interminabile, una spina insinuatasi nel cuore che giunge fino alla mente in continuo lavorio. In queste giornate tutte uguali si è insinuato a piccoli passi Girodel, il quale non vuole perdere il terreno così lungamente e faticosamente conquistato. Cerca di condividere il più possibile con lei che continua a non volersi svelare e se, in alcuni momenti, sembra lasciarsi andare, torna subito padrona di se stessa, poiché sa che ciò che vuole è tutt’altro e certamente non può condividerlo con lui. Si sente molto vicina alla regina in una comunanza di sensazioni in quell’attesa spasmodica che attanaglia il cuore delle due donne. Molto bella la sequenza della regina che trattiene la mano di Oscar per tentare di percepire ancora il calore della mano dell’uomo amato stretta da Oscar stessa, che continua nella sua funzione di tramite. Ma nuvole si stanno addensando sul regno con la notizia della morte dell’imperatrice d’Austria e pertanto i confini devono essere messi in sicurezza. Anche in questa occasione Maria Antonietta, pur compenetrata nel dolore per la perdita della madre, ha il pensiero rivolto ad un uomo lontano del quale non conosce il destino e del quale forse non avrà la possibilità di risentire la voce, proprio come accaduto con la madre rimasta lontana da quando si era sposata. Nuovamente è Oscar a mettersi completamente al suo servizio, come suggeritole dal padre nello starle accanto il più possibile; ed ecco allora che la ritroviamo a scorrere gli elenchi, cercando il nobile nome ma soprattutto il nome a lei divenuto carissimo e non più pronunciato nemmeno da Nanny che, a detta di Girodel, non parla del nipote per non importunarla con le sue preoccupazioni, di cui si è fatto lui personalmente carico cercando notizie. In tutto questo fervere di eventi, di situazioni e di sensazioni che scorrono sulla pelle e giungono al cuore, c’è anche l’intenso intermezzo fra Girodel e la bella Lua, la quale ha assistito alla eccessiva vicinanza fra Oscar e Victor ed era fuggita via per il tumulto che il suo cuore provava nei confronti di quest’ultimo. Victor aveva l’impressione che con Oscar stesse perdendo quelle poche certezze di cui si era nutrito in questo ultimo periodo, rischiando di rimanere a mani vuote. Per riavere padronanza di sé si abbandona a Lua nel tentativo di avvertire ancora fra le mani qualcosa che fosse certo e concreto.
Dopo questo appassionato passaggio anche noi lettori restiamo con il fiato sospeso avendo, ora più che mai, bisogno di sapere. Ti aspetto presto!

Recensore Veterano
10/10/21, ore 13:56

Allora, il silenzio… assordante eco che copre il suono soffocato del tempo che è scorso e trascorre.
Il silenzio che accompagna il sogno, evanescente e potente, che riporta a lei il suo volto. Che riporta l’incedere di tocchi, di respiri sulla pelle, di denti che lambivano la carne. Di labbra che si sfioravano… le sue labbra prese e offerte a lui in un bacio che non era sogno.
Il sogno non può essere cancellato nemmeno dalla luce del giorno, resta lì, impresso nella mente come brandelli di pensieri sparsi nel tempo che fu.
Lui che ha portato via con sé una parte di ciò che lei era, una parte di ciò che loro erano.
E il sogno si tramuta in quell’incubo che tormenta le sue notti e riporta a sé il suo nome.
Il volto impresso nella mente… il nome, il bacio sulle labbra.
Amare è tenere l’altro sul cuore, nonostante il tempo che scorre, è accettare di rivelarsi davanti all’altro.
La rabbia fusa nel dolore, nella rassegnazione, nella consapevolezza che è timore di perdere i ricordi. Di perdere lui e se stessa, nella costante attesa di ritrovare se stessa e lui.
Nel costante silenzio che lentamente annienta.
Nella stretta dell’altro la consapevolezza di essere stata sempre sorretta, in silenzio, da chi era sempre stato mezzo passo dietro a lei.
Nel silenzio nomi che son destini spezzati, che son lettere di carne e sangue.
Nel silenzio lei, ad ascoltare, un nome nel cuore, una domanda nella mente.

Recensore Junior
10/10/21, ore 12:01

Mi lascio guidare dalla tua storia e mi ritrovo sempre ad affrontare nuove emozioni.
Girodel è abile, lo si è capito dal primo momento in cui ha affiancato Oscar, la loro vicinanza gli ha permesso di capire meglio Oscar, con i suoi silenzi e il suo non concedere mai nulla agli altri.
Girodel ha capito che Oscar nasconde un segreto, che un dolore profondo la accompagna sempre, ancora non ha ben chiaro di cosa si tratta e cerca di avvicinarsi di più a lei.
Il suo abbraccio mi è piaciuto perché ha permesso ad Oscar di comprendere che non è mai stata sola ad affrontare le difficoltà della vita.
Era André il suo sostegno fermo e costante.
Ad unire due donne così diverse tra loro, Oscar e la Regina, c’è la preoccupazione per chi è lontano, il dolore per una separazione forzata, anche se per motivi decisamente diversi.
Girodel e Lua ammetto che ci speravo, anche se ciò che ha spinto lui tra le braccia di Lua non è amore, la ragazza non è stupida ha osservato Girodel con Oscar, posso solo sperare che non soffra.
Resto anch’io con il fiato sospeso sperando che il nome di André non sia in quella lista.
Ortensia🌸

Recensore Veterano
09/10/21, ore 09:00

E' la prima volta che recensisco "Pur", anche se da un po' la leggo.
Una storia bizzarra, senza dubbio. Difficile anche definirne il genere e le caratteristiche. E questo depone certamente a suo favore.
Quella di Pur è una scrittura vischiosa, che avvince e permea di sé la mente e i sensi del lettore, che gli rimane "appiccicata addosso", che costringe chi legge a lasciarsi trasportare, cullare dalla nenia di ciò che è avvertito, suggerito, insinuato, sognato, ricordato, immaginato, mai chiaramente detto.
Questa scrittura, dalla consistenza resinosa e, contemporaneamente, ma paradossalmente, impalpabile, risulta particolarmente felice per addentrarsi nell'animo di questi personaggi, per i quali il non detto, ciò a cui si allude, il "doppio fondo" della comunicazione, ha sempre una rilevanza maggiore di ciò che le parole banalmente esprimono.
A patto di seguire l'onda, di assecondare la marea, senza sforzarsi di razionalizzare. Che sarebbe tentativo vano.
Grazie e a presto.
Octave
(Recensione modificata il 09/10/2021 - 09:19 am)

Recensore Veterano
08/10/21, ore 20:02

Cara Capo Rouge,
ogni volta che trovo il tuo aggiornamento di “Pur” ho un piccolo tuffo al cuore. E devo ammettere che stavo aspettando da qualche giorno la tua condivisione.
Un altro capitolo incantevole, scritto divinamente (certe frasi, come: “amare era essere amati e dunque ammettere d’essere viventi e vivi per ciò che l’altro rivela di se stessi” me le sono segnate), e che costituisce anche una sorta di punto di svolta per i personaggi principali.
Sempre molto intenso e affascinante il tuo Girodel che è costretto ad assistere a una crepa nella sua geometria precaria che scompagina tutta la scenografia sapientemente costruita durante l’assenza di André. Prima con Oscar, e poi nell’incontro con Lua, vengono meno tutte le sue certezze.
Sublime l’immagine dell’angolo spigoloso (che io immagino come la spina di una rosa) dietro cui può nascondersi l’Eden (di certo non destinato a Girodel) o l’Ade.
Sono molto curiosa di vedere se il bel Capellone desisterà oppure proseguirà nella sua guerra di logoramento. È ancora presto per parlare e tu riesci a sorprenderci sempre.
Oscar, “incapace di farsi bastare a se stessa”, realizza che nella sua vita è sempre stata sorretta da André, che adesso non c’è più. Vederla soffrire così profondamente spezza il cuore. Spero solo che riesca a trovare la sua personale dimensione anche in assenza di André, che comunque ama con tutta se stessa.
Ma la vera perla del capitolo è Maria Antonietta, che trova in Oscar la sua unica confidente e sostegno, sacerdotessa di un amore che deve essere celato agli occhi del mondo. Struggente la scena del baciamano, punto d’incontro tra due sfortunati amanti (Oscar, in fondo, non è sempre stata il loro tramite?).
Il finale con la lista dei caduti mi ha fatto venire la pelle d’oca: c’è il nome di Fersen (e forse anche quello di Andrè?). Anche io ho trattenuto il fiato.
Complimenti e, come sempre, grazie delle emozioni che ci regali.
Un caro saluto e spero a presto.
G88

Recensore Master
08/10/21, ore 17:52

Oscar ha dovuto ammettere di amare André alla fine; e nessuno la può capire come la regina in un'attesa angosciosa ed eterna. Solo lei può accertarsi della verità, non Girodelle.. che cerca di scusarsi in ottimo modo con Lua!

Nuovo recensore
08/10/21, ore 17:33

Cara Capo,
Un altro capitolo molto intenso. Anche io sono tornata più volte a rileggerlo per cogliere le sfumature, che rendono la tua scrittura cosi appassionante. L’assenza diventa presenza costante e la spinge a considerare i gesti altrui, a rivedere tutto sotto un altro aspetto. Mi è piaciuto molto lo scambio con Maria Antonietta, il dolore comune. E poi la ricerca del nome, che alla luce della coscienza è quella di un nome nobile, ma nello spazio tra realtà e sogno, tra cosciente e inconscio è la ricerca di un altro e di se stessa. Brava

Recensore Master
08/10/21, ore 09:59

Gentile Capo Rouge,
che emozione essere la prima a recensire questo tuo capitolo. Come sempre accade con la tua scrittura, ho dovuto ritornare varie volte su alcuni passaggi, per meglio gustare l'effetto della ripetizione che, a mo' di ritornello in una composizione musicale, aiuta a sedimentare il ritmo e il senso del messaggio; e poi ho dovuto metabolizzare per qualche ora questo episodio, come sempre.
Due sono gli elementi che vorrei sottolineare: dal capitolo 17 circa (correggimi pure se sbaglio), mi sembra di cogliere un nuovo passo nella evoluzione della storia; gli avvenimenti si susseguono più serrati, e, soprattutto, la trama si infittisce, diventa maggiormente dinamica.
Inoltre, acquisiscono un grande rilievo non soltanto il personaggio di Girodelle (che diventa persino ardimentoso nel tentativo di "smussare" o aggirare gli spigoli della personalità e degli schemi di comportamento di Oscar), ma anche quello di Maria Antonietta. Abituata come sono stata, in età matura, dopo le prime visioni infantili dell'anime, a giudicarla come una sorta di bella statuina, sciocchina e vanesia, innamorata dell'amore e tutto sommato senza gran carattere, la trovo qui donna con una sua profondità, accomunata a Oscar da una pena segreta - sebbene ormai al Colonnello delle Guardie Reali sia chiaro che non trepidano per lo stesso uomo-, e geniale è presentarla, addirittura in certi momenti meglio informata del consorte stesso sugli avvenimenti d'Oltreaoceano, mercé le lettere di Fersen.
E tutto questo, con la tua prosa ipnotica, le cui cadenze non dispiacerebbero a un incantatore di serpenti.
Inutile dire che adesso aspetto ardentemente il prossimo capitolo.
A presto (vero?),
D.
(Recensione modificata il 08/10/2021 - 10:01 am)

Recensore Junior
03/10/21, ore 10:33
Cap. 18:

Strepitoso! Non avevo mai visto in giro un Girodel così sensuale.
Mia nonna diceva sempre che il sole bacia i belli e Lua, il nuovo personaggio è bello, si presenta come una persona solare e che non ha timore di mostrare ciò che le piace e che vorrebbe per sé.
Vedremo invece fino a quando il conte riuscirà ad allungare ombre sulla verità e a tenere Oscar all’oscuro sulle sorti di André, al momento sembra andare sul velluto, attua il suo piano in maniera agevole, è audace al punto giusto e spesso, o purtroppo, la fortuna aiuta gli audaci.
Alla nonna è invece crollato addosso tutto il peso del mondo, un mondo per alcuni sulla via del tramonto ma che per lei è l’unico mondo, il solo che ha conosciuto e vissuto. Novità e “rivoluzioni” sono dure da accettare.
Però in tutto ciò Oscar è diventata più sola, purtroppo per Girodel, e anche per lei, la sua presenza non la scalda.
GdM

Recensore Junior
03/10/21, ore 10:23

Salta all’occhio il personaggio di Girodel. La sua determinazione nel voler ficcarsi nella vita di Oscar con ogni mezzo, per meglio dire mezzuccio, e molto probabilmente a qualsiasi costo, è preoccupante.
Si sta rendendo indispensabile, è scaltro ed è abile, solo lui ha intercettato il sentimento di André per Oscar e ha agito di conseguenza. Non gli basta però sapere che André è lontano, lo vuole disperso e Oscar dovrà stare attenta.
GdM

Recensore Junior
28/09/21, ore 13:50
Cap. 18:

Buongiorno Capo Rouge, c’è tanto sentimento di vuoto e tanto sentimento di pienezza in questo capitolo, tanta è la paura della nonna davanti alla terribile scoperta e tantissime è la sua determinazione a tener per sé la verità. Oscar è ricolma del sentimento di vuoto per la mancanza di André mentre Girodel e Lua vivono la pienezza del sentimento della passione catturati e immortalati mirabilmente nel fugace momento di estasi. Il capitolo vive così del forte contrasto e dissidio fra la “notte senza luna” che dimora i cuori di casa Jarjayes e il contatto “di pelle” che due giovani amanti si concedono alla calda luce del sole. 
Scene, colori, descrizioni, dialoghi, vuoti e pienezze resi al meglio dalla tua penna sublime che non conosce timidezze e che si intrufola in ogni anfratto del lettore proprio come fanno anche le parole, calme e forti, di André che “adagio” confessano amore.
Ciao e grazie.

Clotilde_Dea

Recensore Junior
26/09/21, ore 15:57
Cap. 18:

Carissima Capo Rouge, 
io non sono brava con le parole, certamente non lo sono come gli altri lettori che recensiscono questa tua storia e forse non sono nemmeno brava a leggere tra le righe e a capire il senso dei gesti e dei comportamenti dei protagonisti, perché, ecco, io non avevo capito il comportamento della nonna finché non ho letto i commenti di coloro che mi hanno preceduta e che quindi indirettamente ringrazio tutti per avermi messo sulla via giusta. Nelle loro parole ho trovato il senso nascosto (perché per me lo era veramente) dietro l’agire della nonna. Mi è tutto chiaro ormai, la nonna è semplicemente se stessa, la più coerente delle nonne e la più IC delle Marron Glacé! Soddisfa il desiderio del nipote e assolve al suo ruolo di “mamma”, semplicemente sta proteggendo i suoi “cuccioli”. 
Il capitolo è magnifico, ciao 
Claudia

Recensore Junior
26/09/21, ore 15:54

Cara Capo Rouge, cosa avevo scritto di Girodel nella mia recensione al precedente capitolo? Ebbene lo reitero ma ponendo l’accento su quel bellissimo! È proprio vero quel che si dice e cioè che in guerra e in amore tutto sia permesso, e a prescindere dall’essere d’accordo sull’assunto, è interessante vedere Victor così intraprendente visto che solitamente è troppo impegnato nei panni del cicisbeo e ad eseguire ordini per lasciare un segno tangibile nella storia e qui si sta spazzolando via l’alone di polvere scialba che aleggia su questo bel personaggio.
Detto questo sappiamo tutti che André non è sostituibile e mi pare sia altrettanto chiaro che non è questo l’intento dell’autrice. Il resto, i dettagli e il grande quadro lo scopriremo solo vivendo, noi e la storia.
Ancora brava, 
Claudia

Recensore Junior
26/09/21, ore 15:53

Ciao, il “vento odoroso delle rose” ci riconduce a Versailles e a Parigi  dove ritroviamo Oscar e Girodel nella situazione in cui li avevamo lasciati ma con i sensi un po’ più acuiti perché il tempo è trascorso e ad Oscar ancora manca un pezzo, sempre lo stesso pezzo, e Girodel è preso sempre nello stesso intento. Il tempo che passa esaspera, infine, solamente le situazioni irrisolte.
Oscar è troppo presa da se stessa e dal vuoto che le si è creato nel petto per accorgersi di questo Girodel bello, anzi bellissimo ma alquanto irritante, in tutti i sensi intendo. 
Brava! Anzi bravissima.
Claudia 

Recensore Veterano
25/09/21, ore 21:42
Cap. 18:

La mia anima è un nodo riflessibile, 
allacciato su un vortice liquido 
dall'Intelletto che abita l’Invisibile, 
mentre tu siedi come un collegiale 
con un attrezzo intento a scioglierlo, 
solo per trovare la mia nodità costante;
perché tutti gli attrezzi per slegarmi 
giacciono nello spazio quadridimensionale 
dove sparge giocosa l’immaginazione 
interi viali di universi,
dove Klein e Clifford riempiono il vuoto 
con uno sciolto, finito, spazio piano, 
dove l’infinito è distrutto senza speranza. 

A PARADOXICAL ODE ~ James Clerk Maxwell ~

A volte si manifestano timidi e sporadici, loquaci pur nella mancanza di parole, i pensieri ombra delle sensazioni che non hanno nome.
Accade così che si finisca con l’anima esposta sotto la pelle trasparente, anima inconsapevole e che si piega in ginocchio in quel gesto di eroico Romanticismo laccato di sofisticata malinconia, con la testa reclinata ché quell’anima adesso ha il fare vuoto di un mistico senza il suo Dio che, a sua volta, le impone invece il pensiero fisso e dannato di sé, lui che è che benedizione, che non la lascia perché non l’ha abbandonata. 
Abbi cura di te e di lei…
E allora accade che all’ordine risponda il pensiero immondo che spaura labbra dolci e materne di silenziosa bestemmia a irrompere nella calma apparente che ammanta queste anime pure, un poco perse e fredde ma calde della presenza che si vorrebbe ancora, anime riarse da braci che ardono ancora vive ma nascoste e che, nelle giovani lingue di fuoco, ballano audaci nella purezza dell’istinto, sciolte nella certezza di sé e dei propri desideri. 
Accade anche che in quel nodo riflessibile  mi ritrovi a desiderare di leggere le pagine andate perse nella stesura successiva, a immaginare quale possa essere stata quell’intuizione che scaturisce dal cuore e che tutto muove e di cui registriamo solo l’effetto.

A presto, Minaoscarandre