Recensioni per
Pur
di Capo Rouge
Un nuovo capitolo intenso, cara Capo Rouge, che si snoda come una partitura musicale, iniziata con il passaggio precedente, dove tutto si muoveva “adagio”, mentre ora questo “allegro ma non troppo” comincia a mostrare le crepe della vita sempre più solitaria di Oscar, la quale si accorge, poco per volta, come un crescendo musicale, del posto occupato da André. I sogni che le infestano le notti e quelle visioni che le si ripresentano alla mente così nitide come alcune parole, frasi che, come un mantra, diventano compagnia con cui dover convivere, a dimostrazione che l’assenza evidenziava sempre più palesemente che non potesse farsi bastare a se stessa. Il vuoto si ingigantisce e subentra in Oscar una muta rassegnazione, una attesa interminabile, una spina insinuatasi nel cuore che giunge fino alla mente in continuo lavorio. In queste giornate tutte uguali si è insinuato a piccoli passi Girodel, il quale non vuole perdere il terreno così lungamente e faticosamente conquistato. Cerca di condividere il più possibile con lei che continua a non volersi svelare e se, in alcuni momenti, sembra lasciarsi andare, torna subito padrona di se stessa, poiché sa che ciò che vuole è tutt’altro e certamente non può condividerlo con lui. Si sente molto vicina alla regina in una comunanza di sensazioni in quell’attesa spasmodica che attanaglia il cuore delle due donne. Molto bella la sequenza della regina che trattiene la mano di Oscar per tentare di percepire ancora il calore della mano dell’uomo amato stretta da Oscar stessa, che continua nella sua funzione di tramite. Ma nuvole si stanno addensando sul regno con la notizia della morte dell’imperatrice d’Austria e pertanto i confini devono essere messi in sicurezza. Anche in questa occasione Maria Antonietta, pur compenetrata nel dolore per la perdita della madre, ha il pensiero rivolto ad un uomo lontano del quale non conosce il destino e del quale forse non avrà la possibilità di risentire la voce, proprio come accaduto con la madre rimasta lontana da quando si era sposata. Nuovamente è Oscar a mettersi completamente al suo servizio, come suggeritole dal padre nello starle accanto il più possibile; ed ecco allora che la ritroviamo a scorrere gli elenchi, cercando il nobile nome ma soprattutto il nome a lei divenuto carissimo e non più pronunciato nemmeno da Nanny che, a detta di Girodel, non parla del nipote per non importunarla con le sue preoccupazioni, di cui si è fatto lui personalmente carico cercando notizie. In tutto questo fervere di eventi, di situazioni e di sensazioni che scorrono sulla pelle e giungono al cuore, c’è anche l’intenso intermezzo fra Girodel e la bella Lua, la quale ha assistito alla eccessiva vicinanza fra Oscar e Victor ed era fuggita via per il tumulto che il suo cuore provava nei confronti di quest’ultimo. Victor aveva l’impressione che con Oscar stesse perdendo quelle poche certezze di cui si era nutrito in questo ultimo periodo, rischiando di rimanere a mani vuote. Per riavere padronanza di sé si abbandona a Lua nel tentativo di avvertire ancora fra le mani qualcosa che fosse certo e concreto. |
Allora, il silenzio… assordante eco che copre il suono soffocato del tempo che è scorso e trascorre. |
Mi lascio guidare dalla tua storia e mi ritrovo sempre ad affrontare nuove emozioni. |
E' la prima volta che recensisco "Pur", anche se da un po' la leggo. |
Cara Capo Rouge, |
Oscar ha dovuto ammettere di amare André alla fine; e nessuno la può capire come la regina in un'attesa angosciosa ed eterna. Solo lei può accertarsi della verità, non Girodelle.. che cerca di scusarsi in ottimo modo con Lua! |
Cara Capo, |
Gentile Capo Rouge, |
Strepitoso! Non avevo mai visto in giro un Girodel così sensuale. |
Salta all’occhio il personaggio di Girodel. La sua determinazione nel voler ficcarsi nella vita di Oscar con ogni mezzo, per meglio dire mezzuccio, e molto probabilmente a qualsiasi costo, è preoccupante. |
Buongiorno Capo Rouge, c’è tanto sentimento di vuoto e tanto sentimento di pienezza in questo capitolo, tanta è la paura della nonna davanti alla terribile scoperta e tantissime è la sua determinazione a tener per sé la verità. Oscar è ricolma del sentimento di vuoto per la mancanza di André mentre Girodel e Lua vivono la pienezza del sentimento della passione catturati e immortalati mirabilmente nel fugace momento di estasi. Il capitolo vive così del forte contrasto e dissidio fra la “notte senza luna” che dimora i cuori di casa Jarjayes e il contatto “di pelle” che due giovani amanti si concedono alla calda luce del sole. |
Carissima Capo Rouge, |
Cara Capo Rouge, cosa avevo scritto di Girodel nella mia recensione al precedente capitolo? Ebbene lo reitero ma ponendo l’accento su quel bellissimo! È proprio vero quel che si dice e cioè che in guerra e in amore tutto sia permesso, e a prescindere dall’essere d’accordo sull’assunto, è interessante vedere Victor così intraprendente visto che solitamente è troppo impegnato nei panni del cicisbeo e ad eseguire ordini per lasciare un segno tangibile nella storia e qui si sta spazzolando via l’alone di polvere scialba che aleggia su questo bel personaggio. |
Ciao, il “vento odoroso delle rose” ci riconduce a Versailles e a Parigi dove ritroviamo Oscar e Girodel nella situazione in cui li avevamo lasciati ma con i sensi un po’ più acuiti perché il tempo è trascorso e ad Oscar ancora manca un pezzo, sempre lo stesso pezzo, e Girodel è preso sempre nello stesso intento. Il tempo che passa esaspera, infine, solamente le situazioni irrisolte. |
La mia anima è un nodo riflessibile, |