Recensioni per
Pur
di Capo Rouge
Mi sono risolto. |
Allora, pensava a Lei, ogni istante, e Lei non lo sapeva ma la viveva ogni giorno. |
Questo capitolo mi ha emozionato tantissimo, André è bellissimo nel suo modo di amare Oscar, continua a cercarla perché non può e non vuole rinunciare a lei. |
Ora che Madame Roma è sparita, ho cambiato idea, preferisco sapere cosa fa e dov’è, perché dopo la sua ultima trovata mi preoccupo tantissimo per la sua scomparsa repentina. |
Questa è una storia calata egregiamente nel suo tempo, è rispettosa di un tempo che non c’è più e si presta benissimo e giustamente ad una lettura fedele e, perdona il termine, “credulona” delle verità incontrastate, per lo più assolute, del periodo in cui è ambientata. Non di meno si presta anche ad una lettura diversa e ironica sotto gli occhi di una generazione futura (la nostra) consapevole che le certezze di Alain e dei suoi compagni su certi ruoli definiti e immutabili sono state confutate e rivoltate scientificamente. |
Ciao Capo Rouge, |
Ciao Capo Rouge, |
È bello vedere André che non si arrende nel cercare Oscar, esaltante il confronto con Girodel, dolce e malinconico il ritorno nel posto dove tutto era iniziato, discreta, così da non avere scomode conferme a timori e sospetti, la conversazione col generale ma, finora Oscar non si trova e intanto il tempo passa e l’assenza si fa pesante. |
Buongiorno, chiedo scusa se arrivo solo ora a recensire quanto appena letto, in effetti era un po’ che non visitavo il sito. |
E così Oscar è in Inghilterra.. o è soltanto un'altra bugia per tenerla lontana da André? È strano che il novello marito preferisca andare con un'altra, appena sposati.. |
Uomo del popolo, Alain Soisson, uomo che sa perfettamente che il sangue ha lo stesso colore per ogni essere umano, che sa che il rango e il nome sono solo inutili orpelli dietro al quale vengono nascoste e taciute le ingiustizie e le disuguaglianze. |
Seguo la storia,perché voglio vedere dove si arriva. André votato al martirio assoluto di anima e corpo. Oscar schiava del ruolo che le hanno cucito addosso da quando è nata. Fersen mi piace anche meno dell'originale ( e ce ne vuole). Salvo madame Roma,di cui apprezzo la personalità e la fedeltà a sé stessa. L'amore di cui si parla non lo vedo: tutti si sacrificano sull' altare dell'amore ,che guarda solo sé stesso. Non mi immagino un lieto fine e non sarebbe coerente con lo svolgimento della vicenda,tuttavia per loro due un po' mi dispiace. |
Il “suicidio” personale e pubblico di cui parlavo inizia con una repentina, quanto fantomatica, svestizione dalla vecchia “res publica”, sparendo, le istituzionali carica e grado, sotto i nobili natali del semplice rango. |
La fake news è regina, spopola tra la folla pronta ad accoglierla purché racconti la favola che essa vuol sentirsi raccontare e l’imputata doveva essere ben a conoscenza delle dinamiche che la governano, come avesse letto anti litteram Gustave Le Bon o George Orwell di Animal Farm e Nineteen eighty four. L’immagine di Oscar esce dall’aula compromessa ma le sue intenzioni mi paiono solide, come se il sì a fior di labbra sia lo strumento di un atto “politico”, di un “suicidio” personale e pubblico. |
Ciao Capo Rouge, |