Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
13/03/23, ore 12:26

Ciao, eccomi di nuovo a leggere questa storia e... adesso ti farò ridere, ma anche se per tanti capitoli mi ero chiesta dove fosse Sandor e quando sarebbe ritornato e come avrebbe fatto a rintracciare Sansa ecc ecc... ecco che adesso che lo ritroviamo sono rimasta male, perché ero tanto presa dalla vicenda di Sansa a Grande Inverno e in modo particolare preoccupata per Theon e Yenna e quindi Sandor qui non mi ci diceva niente! XD XD XD
Comunque, a parte gli scherzi, è interessante la situazione in cui hai messo Sandor, che è stato curato da monaci e ospitato in un monastero dopo le gravissime ferite riportate, e per "fare ammenda" ha scelto di aiutare nei lavori pesanti e fare voto di silenzio (mi ha fatto ridere quando ha pensato che a lui dei voti non fregava niente ma almeno poteva stare zitto senza che nessuno gli rompesse le scatole! XD XD XD). Ho trovato anch'io singolare che sia stato salvato e aiutato proprio da monaci che lo chiamano Fratello, come è uso tra i monaci, mentre il suo fratello vero è sempre stato un mostro e un incubo nella sua vita. Comunque anche a me ha ricordato il periodo in cui si era fermato da Lydia, un periodo per riprendere le forze fisiche e psicologiche, staccarsi da tutto e poi decidere il da farsi.
E poi il colloquio che Sandor ha con il priore... mamma mia, devo ammettere che ha fatto bene anche a me, oltre che avermi commossa per le cose bellissime che il septon ha detto a Sandor! Lui è sempre stato etichettato per tutta la sua vita, visto come il Mastino, un mostro, un assassino senza speranza, e il septon dice tranquillamente che a lui non importa cosa è stato prima, conta solo quello che è adesso, e mette nella giusta luce anche le cose terribili che Sandor ha fatto perché era un soldato e un servitore di Joffrey, ha fatto quello che doveva per sopravvivere e non per divertimento. La sua vita può cambiare in ogni momento (e questo, sarebbe bello che valesse per tutti!), lui può scegliere una strada diversa, non dipende più da nessuno, anche l'odio per Gregor si è affievolito e non c'è più nulla di negativo che lo spinga a fare del male. "La verità è che non sappiamo valutare la nostra vita finché non moriamo... Quello che possiamo fare è fare del nostro meglio affinché sia valsa la pena": questa frase è talmente bella e saggia che dovrei scrivermela da qualche parte, vale per Sandor ma è anche una metafora della vita di ognuno e ancora una volta resto incantata da quanto tu riesca ad essere profonda e sensibile nella tua storia, e adesso capisco anche perché la amo così tanto anche rispetto alla saga di Martin. Per Martin la gente è cattiva, il bene fatto verrà restituito in male e tutto è negativo, per te è il contrario, ci sono i mostri, sì, ma anche le persone buone, come Sansa, come Sandor, come Theon e tanti altri e non è detto che debba sempre andare male per loro.
Infatti il septon accoglie chiunque, anche persone che sembrano malintenzionate, con l'idea che possano mangiare, riposare e poi andarsene senza nuocere a nessuno. L'episodio della ragazzina con i capelli rossi serve per dare una scossa a Sandor che, senza quasi accorgersene, finisce per confidarsi con il septon parlandole di lei, poi cerca di rimediare a suo modo dicendo che il motivo per cui non è morto è perché lo ha tenuto in vita l'odio e la vendetta contro suo fratello... Ma il septon, come abbiamo visto, è molto più saggio, vede nel cuore degli uomini e ha capito che Sandor può raccontarsi e raccontare ciò che vuole, ma quello che lo ha tenuto in vita è stato invece l'amore per Sansa. L'odio non mantiene in vita, l'amore invece sì.
Un capitolo bellissimo che mi ha fatto ricredere, perché all'inizio ero più curiosa di continuare a leggere su Theon, Sansa e Yenna, ma poi questo è stato un capitolo talmente affascinante e commovente, quasi una lezione di vita, che ho dimenticato tutto il resto. Tu sai fare questa magia perché sei una scrittrice meravigliosa!
Complimenti e spero di riuscire a passare di nuovo presto!
Abby

Recensore Master
10/03/23, ore 21:33

Oddio, ma che figo questo capitolo! Se continua così questo diventerà il leit-motiv delle mie recensioni. Abbiamo di nuovo Sandor e Sansa e scopriamo quello che è il gioco crudele di Joffrey. Per la miseria, ha proprio ragione il Mastino nel dire che qualsiasi cosa si potrebbe pensare di fare a Joffrey è troppo poco. Non so se lo farai morire come nella serie, spero di no, che peggiorerai la sua morte perché secondo me quel sadico di Martin ha fatto un dispetto al pubblico che aspettava la morte di Joffrey e gliene ha data una stupidissima. Mi hai proprio fatto rivivere la rabbia, l'oltraggio e il senso di ingiustizia profonda che avvertivo quando andava in onda la serie. Non è un caso che l'unica storia che abbia scritto nel fandom di GOT sia una one-shot in cui Sansa uccide malamente Joffrey. Sono così arrabbiata!
E ho ammirato la dignità e l'orgoglio con cui lei si è tolta da sola la propria verginità. Chissà cosa ne pensa il Mastino. eheheheh
Un abbraccio, passo al prossimo capitolo!
Sev

Recensore Master
09/03/23, ore 09:33

Ciao Vanessa,
oddio che ansia che hai saputo costruire in questo capitolo. Mi sento profondamente turbata e preoccupata e sconvolta perché non mi ricordo nemmeno se queste scene ci sono nella serie di cui non ho mai fatto un rewatch da quando è finita, quindi rivivo tutto attraverso le tue parole.
In questo capitolo ho amato molto le introspezioni ed è vero che i capitoli e la storia sta crescendo con il suo proseguire. Lo sguardo di Sansa e quello di Sandor si completano in modo incredibile, direi speculare, perché entrambi sono preoccupati e diffidenti su quanto sta accadendo e sono entrambi abbastanza svegli da saper decifrare il contesto e reagire di conseguenza. Il regalo di Joffrey è una delle sue solite trovate sadiche, la collana che mima il sangue che cola dal collo è raggelante solo al pensiero, così come non so cosa ci sarà nel piatto ma non credo che ci sarà nulla di interessante. Sono curiosa di vedere come Sansa vivrà l'arrivo di Margaery e il cambio di programmi matrimoniali di Joffrey e tutti i prossimi eventi. Chissà il Mastino che sollievo proverà quando le nozze salteranno. Poi sicuramente tu farai delle variazioni alla trama e quindi sono super curiosa di viverle attraverso gli occhi dei tuoi personaggi.
Ti mando un abbraccio e ti rinnovo i complimenti!
Al prossimo capitolo,
Sev

Recensore Master
06/03/23, ore 12:59

Ciao Vanessa, finalmente riesco a dedicarmi un po' alla long che ho deciso di adottare e quindi preparati ad essere invasa da recensioni da qui ai prossimi giorni. Il mio obiettivo sarebbe quello di recensire un capitolo al giorno, così dovrei riuscire a rimettermi in pari.
Questo capitolo l'ho letto un milione di volte e non solo perché ogni volta mi sentivo male per Sansa, la cui umiliazione e vergogna è palpabile in ogni riga del capitolo, ma anche per il dolore. Sembra che non ci sia limite alle sofferenze che deve affrontare e, da persona che ha visto la saga TV, sa benissimo che siamo solo all'inizio ahimé. Sappiamo che Bran e Rickon per fortuna sono vivi, ma quanto deve essere straziante credere che i propri fratellini sono morti, condannati da una persona che credevi di famiglia? ç__ç Mi si spezza il cuore per lei.
Il chiarimento con il Mastino è altrettanto toccante perché, sebbene il capitolo sia filtrato dal pov di Sansa, emerge chiaramente tutto il dolore che Sandor prova nell'apprendere che Sansa lo reputa la fonte di quei pettegolezzi così umilianti. In quella domanda ossessiva se crede che sia stato lui a mettere in giro le voci e nella richiesta se vuole avere giustizia, emerge il dolore di Sandor e il bisogno che ha di redimersi agli occhi di Sansa che diventa più importante delle vite di coloro che hanno messo in giro le voci. Forse questa consapevolezza aiuterà Sansa a resistere e a capire che ha delle persone che, in qualche modo, le sono di supporto anche se non sa fino a che punto può fidarsi di loro. La situazione per lei è complicatissima, ma credo che stia iniziando a capire il meccanismo del gioco del Trono e che tra un po' inizierà la trasformazione che la porterà a diventare il personaggio forte che conosciamo.
A domani con la lettura del prossimo capitolo!
Un abbraccio e complimenti,
Sev

Recensore Veterano
05/03/23, ore 06:46

Buongiorno Vane!
Mi rendo conto che per affrontare questa storia ho bisogno di un tempo diverso da quello che si può dedicare alle altre. Ho bisogno di silenzio, di calma, di pace, di avere il cervello totalmente a servizio di quello che leggo. Quale momento potrebbe essere migliore delle 06:30 di domenica mattina? Ahahah cavolate a parte, un po’ sono felice di lasciarmi del tempo tra una lettura e un’altra, perché ogni volta è una sorpresa, è come se ti conoscessi di nuovo – anche se ormai so il tuo stile a memoria e potrei riconoscerlo tra mille altri. I capitoli su Petyr, te l’ho già detto un sacco di volte, sono tra i miei preferiti: la sua spietata verità con sé stesso in qualche modo mi riallinea, mi fa venire voglia di trovare in me stessa la stessa sincerità. Ma il bello di questo capitolo, oltre ad essere un punto di snodo in cui ci dipana i suoi progetti futuri, svela un po’ della sua rete di contatti, ci fa entrare nel vivo del suo operato, è la descrizione che fai della Terra dei Fiumi che è stata a s s o l u t a. Col cuore, davvero, la descrizione della bellezza estiva e primaverile che stride così tanto col grigiore che inizia a spandersi in autunno, i cespugli che si spogliano, i petali che muoiono e si perdono nella foschia. Meravigliosa, davvero meravigliosa! Si sa che tu sei regina in questo però, come dicevo prima, è sempre una scoperta bellissima, come se riuscissi sempre a stupirmi un po’. E se non per questo, per cosa si legge nella vita?
Comunque, la sua preoccupazione per Sansa è palese: si fida di lei, di una creatura che ha plasmato a sua immagine, ma diventa anche frettoloso, impaziente. Non può mettere in conto nell’equazione il pensiero che lei davvero possa uccidersi per non avere un erede, davvero possa perderla e con lei perdersi il sogno di un Nord e una Valle uniti dalle loro mani strette. Per questo vola a Nord. Sarà avventato? La fretta gli giocherà brutti scherzi, lui che poco prima dice che è la peggior consigliera?
Lo scopriremo solo vivendo, dico oggi nel giorno dell’ottantesimo compleanno di Lucio. Come sempre, bravissima bravissima davvero. La tua scrittura è speciale, come te del resto.
A presto, ti abbraccio

Recensore Master
02/03/23, ore 11:00

Mia cara Vanessa, che piacere poter ritrovare te insieme alla tua storia: cominciavo a disperare, poi ho pensato che una persona, al di fuori delle proprie passioni cui cerca di stare dietro, ha una sua vita vera che reclama giustamente il suo tempo.
Ma veniamo a questo passaggio che mi è piaciuto veramente molto, anche perché sono riuscita a visualizzarlo come se fosse una scena mancante della storia canonica.
Insieme a Petyr ho osservato la desolazione che aveva davanti agli occhi e ho provato una sensazione di angoscia nel vedere così tanti corpi che stavano imputrescendo, lasciati alla mercé del tempo inclemente del Nord, senza aver potuto avere una sepoltura, come se a nessuno fosse importato delle tante vite che si erano perse negli scontri avvenuti. Petyr è giunto fin lì, forse, non pensando di trovare quel che invece ha trovato. Il suo animo e la sua mente sono inquieti: l’unica cosa che gli interessa sapere è quale fine abbia fatto Sansa. I suoi uomini hanno provveduto a fare le prime ricerche, che sono però rimaste senza risultati concreti: Sansa non è tra coloro che sono periti nelle battaglie per l’arrivo e l’attacco di Stannis a Grande Inverno. Poche sono le informazioni che gli uomini, dislocati in quelle zone, hanno potuto reperire e i suoi pensieri si fanno sempre più tormentati, poiché è ben conscio di aver commesso un grave errore nel lasciare Sansa da sola in quel covo di bestie feroci. Ma le ricerche non possono esaurirsi, occorre continuare perché, oltre a sapere della sorte di Sansa, ne andrebbero di mezzo tutti i piani che con tanta alacrità ha portato avanti fino a quella decisione di portare una Stark a Grande Inverno.
Fortunatamente, qualcuno dei suoi accoliti è riuscito a scoprire qualcosa che potrebbe essere importante e quindi occorre farne buon uso. Lì, in una locanda senza troppe pretese, lui e i suoi si sono riuniti per decidere il da farsi. Entrare a Grande Inverno sarebbe come mettersi in gabbia da soli, poiché Bolton li riconoscerebbe e sicuramente non avrebbe pietà di loro, soprattutto di Petyr, che così abilmente è stato in grado di aggirare tutti i Bolton, nessuno escluso, mettendo al posto di Sansa Stark solo una comparsa, una povera ragazza che aveva avuto la sfortuna di somigliarle troppo e che non sapeva a cosa sarebbe andata incontro con tutta quella pericolosa messinscena che è scappata di mano persino alle abilità di Petyr.
Grymas e Nasone sono gli uomini che stanno dando un apporto in quelle sue ricerche e, soprattutto, il secondo è venuto a conoscenza della donna che intrattiene rapporti di varia natura con Ramsay Bolton: qualcuno pensa ne sia innamorata ma al contempo ne ha anche paura, pur sembrando di essere fatta della stessa cattiva pasta del signore del castello. E’ Myranda, la figlia del mastro del canile, e con un biglietto sul quale sono riportate poche semplici ma efficaci parole, viene attirata in quella locanda dove Petyr potrà cercare quelle informazioni per lui vitali sulla sorte di Sansa. Quello di cui viene a conoscenza non può lasciarlo impassibile, in particolare quando sente che Sansa, quella vera, poiché la povera Yenna, che l’aveva impersonata aveva fatto una fine atroce per mano di quel pazzo di Ramsay, potrebbe essere rimasta incinta di Bolton padre. Rammenta in questo frattempo alcune lapidarie parole della stessa Sansa, la quale non aveva fatto mistero che, nel malaugurato caso una cosa del genere le fosse accaduta, avrebbe agito di conseguenza per non diventare la madre del figlio di un traditore della sua famiglia. Intanto che queste sommarie informazioni vengono incamerate, egli sa per certo cosa sia accaduto all’interno di Grande Inverno a Bolton padre nonché al figlio maschio appena nato avuto da Lady Walda, uccisi da Ramsay, in quanto non avrebbe potuto sopportare di avere un fratello maschio con cui spartire quello che riteneva suo di diritto, e poi alla stessa Lady Walda morta subito dopo il parto. Tra tutte quelle notizie, ciò che attira la sua attenzione è il fatto che Sansa sia riuscita a scappare dalla follia che imperversava al Castello tramite l’aiuto di una persona che nessuno teneva più in considerazione, meno che mai proprio Ramsay, un certo Theon Greyjoy che lui rammentava conoscesse Sansa fin dall’infanzia. Myranda asserisce che siano fuggiti verso Nord, ma nulla più di questo, ma per Petyr è comunque un indizio verso cui far convergere eventuali ricerche. A conversazione terminata, i due si salutano, sperando di non incontrarsi mai più, ma proprio quando lei si trova a ribattere, ecco che accade quel qualcosa che renderà quell’incontro l’unico che abbiano mai avuto e a cui non ne seguirà alcun altro né con lui né con altre persone, pericolose o meno che fossero.
Anche questa volta ho letto il capitolo e sono rimasta colpita dalla tua abilità nella creazione di dialoghi che tengono desta sia l’attenzione quanto la tensione espressa tramite le parole e i modi in cui vengono pronunciate.
E’ sempre un piacere leggerti e, pertanto, ti aspetto a quanto il tempo te lo consentirà, poiché la curiosità diventa sempre maggiore di capitolo in capitolo.
Un affettuoso saluto e buon proseguimento per tutto.

Recensore Master
01/03/23, ore 14:46

Ciao e scusami tanto se sono così in ritardo, del resto tu sai che i tuoi capitoli sono talmente belli e intensi che ho bisogno sempre di molto tempo per leggerli e commentarli come meritano e purtroppo il tempo non è mai tanto... Ma l'importante è riuscire a passare!
Sansa è sconvolta dopo aver visto Theon, da una parte è sollevata per il fatto che lui non l'abbia riconosciuta, forse anche a causa dei patimenti subiti e di come è ridotto, dall'altra mi sembra che non sappia bene se provare pena per lui o, magari, pensare che un po' se lo meriti anche, per lei è comunque il traditore della sua famiglia e pensa che Bran e Rickon siano morti a causa sua. Insomma, devo dire che Sansa mi è sembrata più preoccupata per quello che può arrivare a fare Ramsay Bolton (visto che è stato chiaramente lui a ridurre Theon in quel modo) piuttosto che per la sorte di Theon. Ma, dal punto di vista di Sansa, non posso che darle ragione, anche se io voglio bene a Theon!
Mi è piaciuto molto anche il dialogo tra Yenna e Sansa, apprezzo tantissimo che nella tua storia tu abbia fatto in modo che Baelish usasse una delle sue prostitute per fingersi Sansa, una ragazza che ha avuto modo di sperimentare anche le perversioni e le crudeltà degli uomini e che quindi è pronta a tutto (quindi non una ragazzina inesperta come Sansa ma neanche una disgraziata strappata alla sua famiglia come Jeyne Poole!). Lei sa già come fare per non rimanere incinta e, anche se temo che Ramsay sarà troppo anche per una ragazza esperta come lei, perlomeno ci arriva un po' più preparata rispetto a chiunque altra. Oh, e poi c'è Myranda! L'avevo del tutto rimossa dalla mente, perché nei libri non esiste e nella mia storia ancora meno, il mio Ramsay deve essere solo e senza alleati per poter diventare dipendente da Theon... e devo dire che Myranda la detesto proprio, mi fa schifo, è un personaggio ancora più viscido e subdolo di Ramsay stesso, che almeno è un pazzo sadico e si sa, ma una donna che accetta consapevolmente di stare accanto a un pazzo sadico per me è anche peggio di lui! Bellissimo poi come Sansa si sente al sicuro con Yenna tanto da confidarsi con lei dicendole che Petyr non è suo padre, e scopre che Yenna lo sapeva benissimo, così come sapeva che lei è Sansa. Lo sai che mi hai fatta affezionare moltissimo a questo tuo personaggio originale? E mi dispiace un sacco, perché visto quello che dovrà fare per lei non finirà bene...
Ho trovato molto interessante anche tutto il pezzo in cui Sansa assiste al matrimonio di Ramsay e Yenna (e che bello Theon "ripulito e rimesso a nuovo" per l'occasione, è stato proprio lì che ho iniziato a pensare che Ramsay, in realtà, avrebbe voluto sposare LUI!). Sansa non riesce a non ripensare al suo matrimonio con Jaime e, soprattutto, al suo fidanzamento con Joffrey, rabbrividisce ricordando il suo primo bacio e trema per Yenna, poi cerca di tranquillizzarsi dicendosi che Ramsay non è Joffrey... ma qui mi è sembrata molto ingenua, dopo aver visto come Ramsay ha ridotto Theon come può pensare che lui non sia come Joffrey se non peggio???
È vero che poi le parole del vecchio le aprono gli occhi e lei inizia a guardarsi intorno con maggior attenzione, le parole e le oscenità urlate da Ramsay e dai suoi sodali le fanno capire meglio in che mani è caduta Yenna e ancora una volta si rallegra del fatto che lei sia una prostituta esperta e che di schifezze del genere ne abbia viste e vissute in abbondanza. Anche il fatto che Ramsay voglia consumare il matrimonio davanti a tutti i suoi Lord è qualcosa che avrebbe distrutto la vera Sansa o comunque una qualsiasi nobile fanciulla, ma non è una novità per Yenna.che chissà quante volte è stata costretta a perversioni simili. Quello che davvero sconvolge Sansa è la richiesta di Ramsay a Theon di "preparare" la sua sposa per lui. Sansa non riesce a capire come Theon possa non ribellarsi, che quella sia o meno la vera Sansa, ma credo proprio che lei non abbia ancora compreso fino a che punto Bolton sia riuscito a schiacciare e dominare Theon. E dopo aver assistito a tutta la scena, compresa la violenza di Ramsay su Yenna e il dolore che comunque lei prova, Sansa resta travolta dall'orrore, perché comunque non solo Ramsay, ma anche tutti gli altri Lord sono lì a divertirsi con Yenna credendola lei, sono degli spregi che fanno consapevolmente contro gli Stark e lei è nauseata da ciò che è diventato il Nord, talmente agghiacciata e sconvolta da pensare che non ci sia più niente di salvabile lassù, che quella non potrà mai più essere la sua casa.
Un capitolo davvero straordinario in cui voglio mettere in luce un paio di cose che mi hanno colpita favorevolmente ancora più delle altre (che già sai): mi è piaciuto molto che tu abbia sottolineato il fatto che Ramsay non è da solo nella sua follia, ma è sostenuto e anzi applaudito da altri "Lord" che si divertono come e più di lui, cosa che fa di Ramsay non più uno psicopatico sadico e perverso, ma, tristemente, un uomo molto più comune che, come tanti uomini del tempo, gode nell'umiliare e maltrattare le donne e usa i loro poveri corpi per mandare messaggi (in questo caso alla casata Stark e a chiunque voglia ancora essere legato a loro). Inoltre ho trovato interessantissimo e particolarmente importante per me il modo in cui hai ribadito che Ramsay è diverso da Joffrey, è più spaventoso di lui perché Joffrey era sadico e crudele per il suo piacere, era un ragazzino sociopatico e crudele che si divertiva facendo del male... e questo è più o meno il Ramsay che hanno mostrato nella serie TV (e che, almeno nella mia storia, ha un minimo margine di salvezza proprio perché alla fine è un ragazzino solo che ha conosciuto esclusivamente violenza e torture); ma il Ramsay che hai dipinto tu, anche se fisicamente magari hai pensato a quello del telefilm, in realtà è molto più vicino al Ramsay agghiacciante dei libri, che non tortura e uccide per divertimento, bensì per ribadire il suo potere, per schiacciare gli altri, per dominare, e quindi non è un pazzo, è fin troppo lucido e usa la crudeltà e l'umiliazione per motivi ben precisi. Era per questo che per me il Ramsay del libro era il più spaventoso dei personaggi e non ci ho mai riconosciuto quello del serial, sempre malvagio e psicotico, ma molto meno freddo e lucido. Insomma, non so se si capisce il mio discorso, spero di sì, in ogni caso era un modo per dirti che sei stata eccezionale nel rappresentare Ramsay in tutto il suo spaventoso orrore, come ha fatto Martin o forse anche meglio di lui!
Complimenti di cuore per questo capitolo angosciante e perfetto, ho avuto l'ansia per tutto il tempo!
A presto!
Abby

Recensore Master
28/01/23, ore 20:53

Ben ritrovata cara Vanessa con questo Pov di Jon, che direi perfetto per il momento che sta attraversando, riuscendo, anche se non è il personaggio con il quale ti piace confrontarti, a far percepire il suo sentire più profondo. Ero veramente curiosa di sapere come si sarebbero comportati i due fratelli una volta che si fossero trovati a condividere lo stesso tetto al Castello Nero. Ma tu ci hai offerto una panoramica più ampia per rendere Jon più reale di quanto non fosse con le vicissitudini che ha avuto in seguito alla nomina a comandante dei Guardiani della Notte. In questo frattempo si è trovato a dover combattere contro persone che mai avrebbe pensato potessero metterglisi contro. Ha dovuto conseguentemente prendere delle decisioni drastiche, che però ora pesano sul suo animo e che lo vedono costretto a lasciare quella posizione di comando in quanto non se ne sente più all’altezza. Dover fare ciò che ha fatto gli ha permesso di comprendere che non sia predisposto per quel genere di comando, quando soprattutto si ha la vita di altri uomini tra le mani e si è costretti a togliere quella stessa vita. Si porta ancora dietro tutto il carico emotivo che lo ha profondamente cambiato. A nulla sono valsi i tentativi dei suoi fedelissimi nel volerlo trattenere e confermarlo nella sua posizione. Il peso è diventato insopportabile. E proprio quando sta per compiere l’ultimo atto, apponendo sul registro dei Guardiani data, motivazione e firma, ecco qualcosa che lo sorprende: al portone c’è un gruppetto di viandanti che chiede ospitalità, evidente dopo un lungo viaggio. Non riesce a decifrare di chi possa trattarsi, ma solo quando una figura snella ed elegante smonta da cavallo e si appresta ad attraversare il cortile riconosce qualcuno che non vede da molto tempo: la treccia rossa di Sansa è inconfondibile, come il suo sguardo quando i loro occhi si incrociano. Un abbraccio stretto che pare non voler finire mai, poiché Jon ha ritrovato una parte della sua famiglia che credeva perduta per sempre, non avendo più avuto notizie sulle sue sorelle, in particolare dopo la morte di Ed Stark per mano dei Lannister, che lo avevano accusato di tradimento, e dopo la morte atroce inflitta a Robb e per la quale ancora si sente colpevole perché non gli era accanto.
Molto intenso il loro cercare di ritrovare i vecchi se stessi, ma tanto tempo è passato ed è evidente che entrambi siano cambiati: lo si evince dal modo studiato di parlare, dall’atteggiamento di Sansa che non si lascia prendere dall’emozione ma, anzi, parla quasi con distacco di quegli eventi che devono esserle rimasti incisi nel cuore oltre che nella mente. Jon vorrebbe sapere tutto o quasi ma è timoroso nell’esporsi: attende che sia Sansa a raccontare, senza farle pressioni. E lei racconta di essere riuscita a fuggire da Approdo del re con l’aiuto di Baelish, che Jon non conosce, ma che si era dimostrato, a detta di Sansa, l’unico che pareva prendersi cura di lei, ci aveva vissuto insieme e infine era giunta a Grande Inverno, ufficiosamente per riprendersi quanto era suo di diritto, ma sotto le mentite spoglie di una septa, mentre una ragazza a lei somigliante la impersonava e sempre questa giovane era diventata la moglie di Ramsay Bolton. Ma la situazione era terribilmente difficile e pericolosa, e Sansa si capisce non voglia rivivere quelle esperienze dolorose ma, comunque, racconta le vicissitudini di quei giorni fino a quando è riuscita a fuggire anche da lì con l’unico aiuto di Theon. Al sentire questo nome Jon non può che sorprendersi negativamente sapendolo come colui che ha tradito Robb. Ma Sansa gli fa notare come ora Theon sia mutato, non solo esteriormente quanto interiormente, per aver vissuto sotto il folle dominio di Ramsay, il quale lo ha trasformato in un’altra persona tramite le varie torture fisiche e morali che gli ha inflitto. E’ riuscito a cancellare l’uomo che conoscevano e chissà se mai potrà tornare ad essere almeno la parvenza di chi era. Ma forse ci sarà tempo per approfondire. Jon riflette che se ne fosse andato via anche solo un giorno prima, per raggiungere il sud e Stannis, non avrebbe mai potuto sapere le notizie che Sansa gli ha portato. Ma ora c’è assolutamente una cosa che deve rivelarle, e cioè la minaccia esistente oltre la Barriera che è quanto mai reale, e purtroppo non sono i Bruti, ma ricorda molto i racconti della loro vecchia balia quando erano piccoli. Esistono entità che lui ha visto e che sembrano umane ma al contempo non hanno più nulla di umano. Esseri spaventosi e mostruosi che stanno portando la Lunga Notte che diviene quanto mai reale e pericolosa.
Ti sei, ancora una volta, districata a meraviglia nel farci assaporare questi primi momenti di contatto fra i due fratelli, dopo così tanto tempo e con così tante vicissitudini accadute all’uno e all’altra.
Sempre curiosa attendo il proseguo, ora che hai inserito un altro importante tassello alla tua storia.
Complimenti vivissimi per come sei in grado di tenere alta l’attenzione dei lettori con la tua narrazione.
Un caro saluto e ci aggiorniamo al prossimo capitolo.

Recensore Master
28/01/23, ore 15:11

Ciao, come ti avevo detto non potevo aspettare troppo prima di leggere il capitolo dedicato a Theon, che spero sia il primo di molti altri e che veda il suo futuro in modo più positivo rispetto alla serie TV, visto che anche tu gli vuoi bene posso sperare che non lo faccia morire e che invece possa tornare a Pyke e regnare insieme alla sorella? Chiedo troppo?
Per fortuna le cose sono andate proprio come avevo sperato alla fine del capitolo scorso: Yenna, ovviamente, non ha riconosciuto Theon che non aveva mai visto, ma né Theon né Ramsay se ne sono sorpresi, perché il povero Theon è ridotto in un modo davvero miserevole, distrutto nell'anima e nel corpo, non riesce più neanche a ricordare il suo vero nome perché ricordarlo fa troppo male. E Theon non dice niente, Sansa temeva che potesse riconoscere lei o rendersi conto del fatto che Yenna non è Sansa... ma Theon ha già abbastanza da fare per riconoscere più o meno se stesso e per evitare altre punizioni dal suo padrone, per cui non si capisce neanche se abbia visto che la ragazza non è Sansa oppure se non sia stato nemmeno in grado di vederla bene, di sicuro non ha il permesso di parlare e di dire la sua opinione, ma questo Sansa non poteva saperlo. E così ci pensa Ramsay, tutto soddisfatto, a "ricordare" a Yenna/Sansa chi sia quel poveretto e che cosa abbia fatto alla "sua" famiglia. Theon è nuovamente straziato dalle parole di Ramsay, credo che siano ciò che gli fa più male, molto più delle torture fisiche, e non si preoccupa di riconoscere o meno Sansa, anzi, NON vuole riconoscerla perché vuole dimenticare tutto di lei, tutto quello che è accaduto quando era il Theon Greyjoy arrogante e presuntuoso che aveva cercato di conquistare Grande Inverno e aveva tradito la sua famiglia. Hai reso benissimo la sua sofferenza, la confusione e il rimorso, in un certo senso è come se essere Reek, nonostante le umiliazioni e le sofferenze, fosse un "rifugio" per Theon, un rifugio nel quale può pensare solo alla sua miserevole esistenza e non a quello che è stato prima... che forse è ancor più straziante per lui.
Nel momento in cui si rifugia nel suo angolo nelle scuderie, solo allora, in un istante in cui non è direttamente a contatto col suo padrone, riacquista la lucidità appena sufficiente per rendersi conto che quella ragazza non può essere Sansa, che è diversa da lei, che... ma subito dopo cerca di dimenticare, perché Theon potrebbe riconoscere Sansa, ma lui non deve e non vuole più essere Theon, ci sono troppi ricordi dolorosi, umilianti e mortificanti, essere Reek, essere un niente, attutisce la sofferenza e se lui è Reek non ha mai conosciuto Sansa Stark.
Davvero perfetto lo strazio dell'incubo, sicuramente qualcosa che a Theon accadeva spesso, sognare di essere ritornato se stesso, libero e integro, e subito dopo rivedere anche in sogno Ramsay e rivivere le torture, i tagli, le bastonate... finché non si risveglia come Reek e tutto ricomincia.
Devo ammettere invece che, forse per la mia "deformazione mentale" per la quale Theon e Ramsay sono in tutt'altro rapporto (sebbene le cose siano comunque iniziate in questo modo), mi ha un po' destabilizzata la scena nella stanza di Ramsay. Destabilizzata in senso buono, voglio dire, perché pensare a Ramsay che in questa versione ha davvero evirato Theon e che gode non solo nell'umiliarlo, nel mortificarlo davanti a Myranda, ma che ricava da lui un piacere sessuale (la cosa non è mai stata così esplicita né nella serie TV né nei libri) da un lato distrugge e da un lato rinvigorisce la mia parodia! XD La distrugge, ovviamente, perché qui Ramsay è un mostro, non mi viene neanche in mente il ragazzotto ventenne, ma piuttosto l'uomo viscido e subdolo del libro che obbliga Theon a fare sesso orale e che poi lo violenta, tanto per mettere ancora una volta in chiaro chi è che comanda... ma anche, forse, perché la cosa in fondo gli piace (non credo proprio che lo facesse con tutti i suoi prigionieri). Dall'altro lato, però, rinforza la mia versione perché è come se sottolineasse che buona parte del gioco di forza tra i due sta nel fatto che Ramsay ha un predominio fisico e sessuale su Theon... e quindi nel momento in cui IO rovescio le parti nella mia parodia allora ci sta tutto, ed è Ramsay che può ritrovarsi del tutto in balìa di Theon. Mi viene anche da pensare che lo abbia fatto evirare proprio per questo, nella serie TV (nei libri non succede, o almeno non ne viene fatta parola), per schiacciarlo ancora di più e evitare il rischio che fosse Theon a usare "quella parte"... Per il Ramsay folle e crudele è solo un insulto più devastante degli altri e un altro modo per "marcare il territorio", per spersonalizzare ancora di più il suo prigioniero. Theon, infatti, si sente ancora più umiliato e violato per lo stupro subito che per tutte le altre torture, e non per il dolore provato, al dolore è abituato, anzi avrà sicuramento subito delle sofferenze ancora peggiori... ma questa violenza è qualcosa di inaccettabile per un essere umano, il "vero" Theon si sarebbe fatto uccidere piuttosto che subirla, perciò lui non è più Theon, non è neanche un essere umano qualsiasi, che in qualche modo avrebbe cercato di difendersi, è solo Reek, un rifiuto inutile che merita questo e altro.
Per quanto mi faccia stare male pensare a Theon ridotto così (e mi fa venire ancora più voglia e bisogno di rifugiarmi nella mia storia dove al contrario è sano, felice e se la gode lui con Ramsay! XD), posso solo dirti che questo capitolo è un capolavoro, sei riuscita a rendere l'abiezione e l'annullamento di Theon ancora meglio di Martin (lui lo ha talmente rovinato fisicamente che sembra incapace di avere ancora pensieri coerenti) e questa lotta interiore tra il Theon che era e il Reek che è diventato, e che solo essendo Reek può sopportare quell'esistenza e anche i rimorsi per ciò che ha fatto agli Stark... beh, un capolavoro, non ci sono altre parole.
Tantissimi complimenti a te e un abbraccio forte al povero Theon, mi ha veramente spezzato il cuore!
A presto!
Abby

Recensore Master
24/01/23, ore 13:05

Ciao, eccomi di nuovo qua, ormai la storia sta prendendo una piega ben diversa dalla storia di Martin e dalla serie TV e quindi sono sempre più curiosa e emozionata, tra l'altro ho visto che il prossimo capitolo sarà dedicato a Theon e spero che, anche se qui ovviamente non potranno esserci le scene buffe delle mie parodie, che almeno nella tua ff non faccia una brutta fine, io gli voglio davvero tanto bene!
Una vera meraviglia la parte iniziale tutta dedicata al ritorno di Sansa a Grande Inverno dopo quattro anni, bellissimo il modo in cui la ragazza riconosce il paesaggio e perfino il clima, la bruma, ed è proprio così, si crede di aver dimenticato un luogo caro ma poi, se vi si fa ritorno, tutto torna alla mente all'improvviso. Stupendo e profondo, poi si fa strada subito il pensiero che comunque quella non è più la SUA Grande Inverno, non c'è più la sua famiglia ma dei crudeli invasori, i Bolton, a cui sarà consegnata Yenna spacciata per lei. Le cose sono cambiate, ma Sansa sembra anche credere che comunque la promessa di Petyr è stata mantenuta, lui l'ha riportata a Grande Inverno e quindi, probabilmente, avrà anche un modo per restituirle il dominio sulla sua terra. Adoro veramente questa Sansa così consapevole e matura, che si preoccupa per Yenna ma, allo stesso tempo, è contenta che sia una prostituta, perché così avrà più esperienza e saprà meglio gestire l'uomo che dovrà sposare; è consapevole di aver concesso qualcosa a Petyr, ma in cambio avrà Grande Inverno e, comunque, lui non è peggiore degli altri con cui ha avuto a che fare. Mi piace moltissimo che Sansa si sia resa conto di quello che è accaduto con Baelish, non è stata una sua "vittima", una povera ragazzina ingenua, ma lo ha lasciato fare per ottenere quello che voleva e alla fine, almeno da parte sua, non sembra esserci nessun coinvolgimento, se non la gratitudine per aver, almeno lui, mantenuto le sue promesse. Mi sa che Petyr avrà una grossa delusione se pensa di poter ancora prendersi Sansa come avrebbe voluto Catelyn ragazza, Sansa è già molto più avanti di così! È talmente forte e decisa che riesce a rimanere calma e imperturbabile, pur fremendo dentro, anche quando si trova davanti Roose Bolton, l'uomo che ha ucciso personalmente suo fratello Robb, e Lady Walda, figlia di Walder Frey, complice anche lui delle terribili Nozze Rosse. L'unico momento di sgomento, perfettamente comprensibile, Sansa lo mostra quando scopre che Baelish non potrà restare a Grande Inverno, è stato convocato da Cersei e comunque non era pensabile che i Bolton accettassero di tenersi in casa un uomo pericoloso come lui. Ovviamente, però, Sansa è molto spaventata all'idea di restare sola con i Bolton, famosi per la loro crudeltà e depravazione, dovrà essere ancora più forte e aspettare il ritorno di Petyr. E anche in questo caso è proprio come mi aspettavo: Petyr sente il bisogno e il desiderio di baciarla, a Sansa non importa ma lo lascia fare perché ha bisogno di rassicurazioni e spera che quel bacio lo faccia pensare a lei e tornare presto (come ho detto, è già molti passi avanti a lui!).
La seconda parte del capitolo, poi, mi ha messo una tale angoscia... sei stata bravissima a rendere perfettamente l'atmosfera di Grande Inverno sotto i Bolton, non è accaduto ancora niente e Yenna sta recitando benissimo la sua parte, però c'è quel non so che (scusa, ma mi viene in mente il neurone solitario di Ramsay! XD) che fa sentire che invece tutto sta per crollare. E infatti succede proprio questo, anche se il capitolo finisce proprio sul più bello (mi farai venire un infarto una volta o l'altra!): Ramsay fa uscire fuori dal suo angolino il suo giocattolo, Reek, e Sansa riconosce Theon, nonostante le condizioni terribili in cui è (sono ancora in tempo per SUPPLICARTI di non averlo rovinato troppo, di sperare che possa tornare il più possibile normale?), il vero problema è che Theon non riconosce Sansa, perché non è lei, è Yenna. Sansa è terrorizzata, e ne ha motivo, perché Yenna o anche Theon potrebbero far crollare tutto il castello di carte in pochi attimi. C'è da dire che, da una parte, Yenna potrebbe non riconoscere davvero Theon se anche fosse Sansa, mi fa malissimo pensarlo, ma "Reek" non è facilmente riconoscibile (anche se spero che possa tornare il Theon di un tempo...). In quanto a Theon, mi auguro per lui che abbia mantenuto tanta prontezza di spirito da fingere di riconoscere Sansa pur sapendo benissimo che non è lei, che si renda conto che deve reggere loro il gioco se vuole avere ancora una speranza di salvarsi. Diciamo che mi metto nelle mani di Theon e spero anche per lui che faccia la cosa giusta.
Un solo, piccolissimo, appunto a questo capitolo peraltro perfetto e meraviglioso: tu hai sempre detto di seguire soprattutto i libri e io in effetti mi aspettavo un Ramsay davvero agghiacciante, più grande e più spaventoso, gelido, proprio come quello dei libri. Theon, per esempio, qui è descritto già invecchiato, purtroppo, come nei libri, mentre Ramsay mi fa mio malgrado pensare al ragazzotto giovane, psicopatico e con un solo neurone di cui scrivo e a cui mi sono affezionata! Quel suo entusiasmo, le risate, il modo di fare infantile... è troppo il Ramsay della serie TV e troppo poco quello glaciale e terrorizzante del libro!
Ma questa non è una critica, è solo un parere personale, visto che io con quel Ramsay mi ci sono costruita tutto un film mentale e quindi mi sa che sono fin troppo simile a lui! XD XD XD
Per il resto, ancora complimenti e non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo su Theon!
A presto!
Abby

Recensore Master
15/01/23, ore 20:13

Ciao, eccomi qua, sarei voluta passare molto prima, ma purtroppo riprendendo il lavoro non ho avuto tutto il tempo che avrei desiderato e per leggere e commentare la tua stupenda storia mi devo concedere sempre tempo e tranquillità.
E non mi hai affatto delusa, anzi! Ero certissima che Petyr non avrebbe mai lasciato che Sansa sposasse Ramsay e subisse tutti quegli abusi e violenze, non potevo credere che Baelish lasciasse la ragazza a cui comunque tiene a una famiglia di mostri, senza poter più intervenire per aiutarla. No, non esisteva. E quando si è presentata questa Yenna, una giovane prostituta che lavora per Petyr e che ha occhi chiari e capelli color rame ho capito subito! La cosa mi entusiasma tantissimo soprattutto per un particolare, perché è vero che, alla fine, anche Martin aveva pensato ad una cosa simile (Ramsay crede di sposare Arya Stark e invece si tratta di Jeyne Poole), ma qui innanzitutto la cosa è intenzionale, e poi Yenna non è una ragazzina spaventata e ingenua come Jeyne, è una prostituta da quattro anni, sa come gestire gli uomini, anche i più violenti e brutali. Forse non avrà mai incontrato un sadico folle come Ramsay, ma sicuramente ha più armi lei di quante ne potesse avere Sansa, per quanto ora sia molto più matura e determinata. Sansa dovrà comunque entrare a Grande Inverno e vivere con i Bolton, ma sarà Alayne Stone, l'ancella di Lady Sansa/Yenna. Ti giuro che tutto questo mi mette brividi di eccitazione perché non ho idea di come possa andare la vicenda con queste premesse così inattese e eccezionali: Sansa va a Grande Inverno ma si finge l'ancella della falsa Sansa, che sarà interpretata dalla prostituta Yenna. Ed entrambe saranno consapevoli di lavorare per Petyr, ognuna nel suo ruolo. Baelish pensa proprio a tutto e infatti tinge anche i capelli di Sansa perché il rosso non riveli la verità a chi caso mai dovesse concederle tanta attenzione da riconoscerla. E comunque, ovviamente la scena del bagno e del massaggio ai capelli di Sansa mostrano quanto Petyr ormai sia dipendente in modo morboso dalla presenza di Sansa, ma in questo caso è solo un bene visto che così lei non dovrà vivere quelle terribili esperienze con Ramsay.
Devo ammettere che sono rimasta perplessa solo in un momento, ossia quando Petyr si domanda: “Già, Ditocorto, perché? Perché hai cambiato un piano pressoché perfetto?” Io non credo affatto che il piano originale di Baelish, ossia che Sansa sposasse Ramsay, fosse perfetto, al contrario, secondo me è molto più astuto questo attuale, non mi interessano le motivazioni per cui Petyr abbia cambiato idea. Una Sansa sposata a Ramsay sarebbe stata in sua balìa, certo Petyr avrebbe anche potuto mandare una sua prostituta come spia, ma a cosa sarebbe servito se Ramsay, poniamo, in un accesso di follia avesse ucciso Sansa? Questo piano è molto più ragionevole e in effetti mi stupiva che un uomo arguto e prudente come Petyr non lo avesse davvero pensato fin dal principio.
Non parliamo poi dell'assurdità di quella specie di AU che è la serie TV, in cui Baelish lascia Sansa in balìa di Ramsay senza neanche sapere chi è lui! Ridicolo e del tutto OOC, non c'è proprio paragone con la tua meravigliosa storia.
Bellissima anche la scena di come Sansa prepara Yenna, in questo momento ho veramente visto come Sansa abbia compiuto un altro passo verso la consapevolezza, è vero che è diventata una vera e propria creatura di Baelish nel senso che è diventata brava quanto lui a mentire, dissimulare e insegnare ad altri (in questo caso a Yenna) a fare lo stesso, ma Sansa è ancora di più e io credo che Petyr non lo abbia capito. Lui si racconta di averla plasmata e creata per poi, alla fine, averla per sé, ma si illude, Sansa è già al di là di lui, è andata oltre; sì, all'inizio ha imparato molto da lui, ma io sento che l'allieva sta già per superare il maestro... e credo che questo Petyr proprio non se lo aspetti!
E da qui in poi sarà tutta una bellissima e appassionante sorpresa, sono curiosissima e affascinata, complimenti e spero di passare ancora molto presto!
Abby

Recensore Junior
10/01/23, ore 09:42

Ma buon giorno.
Stamani mi sono svegliata e sono venuta a sbirciare gli aggiornamenti, non sai che bella sorpresa vedere che avevi aggiornato anche tu!!
Sansa è arrivata da Jon, mamma mia quanta strada ha fatto questa povera ragazza. Immagino che non ne possa davvero più.
Tutto quel discorso sull'aver bisogno di lavarsi mi ha fatto un certo effetto perché sono sensazioni a cui anche io sono sensibile.
Questa parte è rimasta attinente alla storia, ma d'altronde non c'era molto da cambiare, secondo me... Ho però la sensazione che adesso ci attenda qualche altro cambiamento e onestamente non vedo l'ora, anche perché la tua Sansa è troppo sveglia per star dietro a Jon...
Vedremo.

Recensore Junior
09/01/23, ore 11:15

Mia cara, come mai hai tolto l'immagine profilo? Sai che pensavo non fossi più tu? Momento di panico!!
Comunque... BUON ANNO!!
Intanto grazie per averci regalato questa pubblicazione così veloce. La nostra piccola Sansa finalmente è arrivata al Castello Nero. Qui mi si aprono parecchie domande e un quadro non trascurabile, ovvero che il sottoscritto non ama particolarmente Jon, o meglio l'ultimo Jon. All'inizio era pure caruccio...
Mi chiedo che taglio tu voglia dare a questo personaggio che per ora è stato solo nominato, ovviamente dando per scontato che compaia.
Comparirà???
Pe il resto, inizio a sentire la mancanza del nostro Petyr, quando torna?
Bacetti

Recensore Master
08/01/23, ore 15:42

Ben ritrovata, cara Vanessa, e innanzitutto Buon anno, sperando che lo sia sotto tutti i punti di vista.
Rieccoti con questo nuovo bel capitolo che ci narra le sensazioni di Sansa mentre si sta avvicinando al Castello Nero, a quella Barriera di cui conosce solo quelle poche cose che si raccontano.
E’ in viaggio da parecchio dopo la fuga che sembra essere andata a buon fine, in quanto nessuno li ha seguiti. Certo, tutto il gruppetto ha preso delle precauzioni e ha cercato di passare quanto più possibile inosservato, evitando luoghi affollati e viaggiando in solitaria. Ora stanno attraversando una landa desolata fatta solo di bianco, neve bianca e candida, neve abbacinante che crea anche problemi alla vista, bianco ovunque. E l’animo, anziché quietarsi, resta sempre in allerta. Ora, poi, c’è anche la decisione presa da Theon, che proprio non si sarebbe mai aspettata: lui vuole ricongiungersi con sua sorella Yara, la quale tanto aveva fatto tentando di liberarlo dalle grinfie di Ramsay e adesso è giunto il momento per ripagare almeno uno dei tanti debiti che sente di avere. Per Sansa non può che essere un colpo al cuore, in quanto Theon è quanto di più prossimo alla parola “famiglia” che le restasse. In più era convinta che, ormai lontano dagli orrori subiti, a poco a poco sarebbe tornato ad essere, forse solo parzialmente, il ragazzo che era stato quando viveva a Grande Inverno. Comprende però la sua necessità di appianare le cose, in modo che continui a sentirsi libero, veramente, interiormente. Ognuno prenderà la sua strada, ma non è detto che non abbiano la possibilità di incontrarsi nuovamente, quando le situazioni saranno definite, e magari sistemate, quando finalmente ognuno di loro non sarà sempre costretto a fuggire.
Le riflessioni di Sansa la portano infatti a pensare questo: arriverà mai il momento per lei di sentirsi libera di essere se stessa e serena al punto da avvertire, come casa, ovunque possa trovarsi?
Intanto il viaggio prosegue e, attraversato il bosco, ecco comparire la Barriera con il suo Castello Nero, il quale sembra veramente una macchia di inchiostro su un intonso e maestoso foglio di carta bianca.
Un certo qual timore di non essere la benvenuta serpeggia nell’animo di Sansa. D’altronde, tanto tempo è trascorso e, magari, Jon non sarà lieto di ospitarla per tutto il pregresso intercorso quando entrambi vivevano a Grande Inverno. Quasi quasi Sansa preferirebbe che il suo arrivo fosse talmente improvviso da non lasciare a Jon il tempo necessario per ponderare e valutare quanto stia accadendo.
Ma ormai sono solo pensieri che non portano a nulla: Brienne si è fatta avanti, ancora una volta cercando di preservarla e qualcuno, evidentemente di vedetta, si è già accorto della loro presenza, poiché in quei luoghi solitari ed inaccessibili, praticamente nessuno si avventura.
Ora è solo giunto il momento per riprendere contezza di se stessa e affrontare quella che potrebbe essere una nuova sfida, un’altra, come le tante che già ha dovuto affrontare nella sua giovane vita.
Capitolo piuttosto introspettivo, corredato come al solito da descrizioni che amplificano e rendono al meglio lo stato d’animo dei vari personaggi, e di Sansa nel caso particolare.
Ora attendo il confronto fra i due fratelli e sono certa che ci stupirai con la tua coinvolgente narrazione.
Un abbraccio e a presto!

Nuovo recensore
01/01/23, ore 15:35

Ciao Vanessa
Grazie per questo regalo di fine anno,Sandrone ci voleva proprio!! Che dire,capitolo meraviglioso. E la faccenda della spada mi intriga assai...mi aspetto cose grandissime.
Al prossimo capitolo e Buon anno! ❤️
(Recensione modificata il 01/01/2023 - 03:36 pm)