Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
25/02/21, ore 23:32

Rieccomi di nuovo qui a proseguire questa storia.
Ti chiedo scusa se sono sparita un po' ma sono davvero sommersa di roba e sto cercando di ritagliarmi del tempo tra leggere, recensire e scrivere.
Questi capitoli sono stati piuttosto interessanti, primo tra tutti quello dal punto di vista di Sandor, dove sembra si sia stabilito per un po' nella locanda dove aveva salvato quella ragazza.
Mi è piaciuta l'analisi che hai fatto fare al mastino sul fatto di vivere li per qualche tempo, rispetto che continuare la sua strada per il Nord, dove appunto non c'era nessuno ad aspettarlo. E' sempre cresciuto in un ambiente completamente diverso e questa per lui potrebbe essere una nuova opportunità per sperimentare quella vita, anche solo per poco. Però i pensieri poi arrivano a Sansa, il suo uccellino che è ancora prigioniero tra i Lannister e che ormai lui pensa si sia già sposata col re.
Eeeeh se solo sapesse...!
Ed ecco che entra in scena Lidya, lei non mi dispiace come personaggio, è molto socievole e non ha paura del Mastino anzi, lo invita a restare con lei, offrendogli anche una paga per proteggerla. Mi sembra comunque una ragazza molto spigliata, che sa quel che vuole e devo dire che alla fine ci sta questo rapporto tra lei e il Mastino. Il comportamento di Sandor è stato pienamente IC, seppur continui a pensare a Sansa ed ormai è palese l'interesse che ha per lei, non è la sua fidanzata, è realistico che possa trovare conforto anche con altre donne.
Il capitolo successivo invece sembra giungere ad una sorpresa davvero inaspettata, ovvero il cambio di rotta del matrimonio tra Sansa e Tyrion, con il ritorno di Jaime il padre decide che sarà lui a sposare Sansa, in quanto primo figlio maschio e la cosa mi incuriosisce parecchio, dato che nella serie questa cosa non avviene, ero proprio curiosa di leggere i pensieri dei vari personaggi e come si comporteranno con questa decisione.
Tutto è come sempre narrato davvero bene, le introspezioni di Sansa sono accurate, sentite e ben fatte. Ho trovato molto realistica anche la sua reazione alla notizia e come si sia comportava con Tyrion, e' stato naturale, c'era da aspettarselo che alla fine prima o poi sarebbe anche scoppiata. Si stava iniziando ad abituarsi all'idea di sposare Tyrion...Ed ora ecco che a pochi giorni dalle nozze scopre di dover sposare un altro uomo che nemmeno conosce.
Mi ha fatto tenerezza leggere che in fondo sperava che i Lannister mantenessero la parola data e la lasciassero libera, ma anche li, purtroppo ha dovuto fare i conti con la dura realtà dei fatti, e con la decisione ferma di Tywin che si rigira la frittata a suo favore.. Tyrion, seppur non bellissimo, la trattava bene e sembrava gli importasse di lei. Porta davvero un gran rispetto per quella ragazza e mi piace un sacco come stai sviluppando il loro rapporto.
Devo dire che mi mancava un po' la presenza di Joffrey e le sue battute del ca...
Va beh hai capito.
Hai gestito davvero bene i loro dialoghi, è stato come immaginarmeli in un episodio, per fortuna che alla fine era arrivata Margaery che riesce almeno a mantenere un certo controllo sul re, per ora.
Poi hai fatto un gran bel lavoro nella parte di Tyrion e Jaime, ero curiosa di vedere come usciva nella tua fic e non avevo dubbi che ce l'avresti fatta a rappresentarlo bene.
Si vede che tra i due c'è un legame più profondo, si vogliono bene e si ascoltano.
Io boh...Cosa posso dire ancora? I tuoi dialoghi sono superbi, davvero.
Stai facendo un lavoro grandioso, complimenti!
Appena posso in questi giorni passo a leggere altri capitoli! :D

Ti mando un abbraccio ❤

Recensore Junior
25/02/21, ore 00:14

Ciao Vanessa Spark! Mannaggia a questo periodo difficile che sto affrontando che mi impedisce ti recensire la tua bella storia in tempo! Mi pare te l'avessi già accennato più volte. Mi ero fissata di recensire mercoledì pomeriggio, ho sbavato un po' nell'orario ma eccomi qui. Inutile dire che ogni tuo capitolo è bello ed introspettivo, mi sento quasi ripetitiva nel ribadirlo. I sogni e i pensieri di Sansa riguardo al Mastino sono stati davvero sublimi, hanno caricato l'intero capitolo di tensione sessuale nonostante appunto non ci sia stato nulla di sessuale. Il tuo excursus nella mente di Sansa ha dato decisamente più senso alla storia dell'unkiss , nel libro invece Sansa inizia a ricordare il bacio avuto con il Mastino senza un perchè. Martin ha dato più o meno delle spiegazioni ai fans solo dopo, ma penso tu sia già al corrente delle risposte offerte da Martin ai fans. In questo capitolo compare anche Ser Dontos (personaggio per cui ho provato sempre grande pietà e che nei libri è decisamente caratterizzato molto meglio rispetto che nella serie TV oltre al fatto che nei libri il rapporto con Sansa è decisamente più intenso). Sono curiosa di sapere: chissà se la fuga di Sansa sarà come nei libri o nella serie TV come la conosciamo già o la cambierai completamente o aggiungerai qualcosa di nuovo?? Sono davvero curiosa di saperlo, ma non te lo chiedo qui, altrimenti sarebbe quasi un mezzo spoiler! E chissà se dietro la fuga di Sansa ci sarà sempre quell'infame di Ditocorto?? E chissà se il povero Ser Dontos farà di nuovo la stessa triste fine?? Continua così, perchè questa è decisamente e sarà sempre la mia storia SanSan preferita! A presto! Un abbraccio! Dragonlips

Recensore Master
24/02/21, ore 14:36
Cap. 1:

Cara buongiorno, mi presento: sono Stefy, ed è un piacere averti trovata nelle attività del gruppo del Giardino. La presentazione già fa venire i brividi, davvero, non voglio immaginare cosa possa avere subito quella povera ragazzina, e la rabbia che prova colui che le sta di fronte è dura e palpabile, fisica. Avrò a che fare con una erotica H/C, io mi ci tuffo in questo tipo di storie, davvero, mi piacciono un sacco, oltre che affrontare tematiche delicate. Hai arricchito questo prologo con delle informazioni che possono dare una infarinatura al momento precedente alla lettura, mi piacciono queste cure per chi non conosce il fandom e vuole avvicinarsi alla tua pubblicazione in modo più familiare.
Il prologo è breve ma decisamente molto efficace: fa male, davvero, mi sono ritrovata ad immaginarmi non solo l’intera scena dal punto di vista di esterno, ma anche di colui che era lì a guardare. Ho avvertito diverse sensazioni presente in quella stessa stanza, che si mescolano nel mio stomaco creando una orrida miscela di disgusto mista a rassegnazione e dolore per chi subisce, rabbia nei confronti dell’aguzzino che oltre a non avere senno non ha pietà, pietà per lei, lì i n mezzo… ma non soltanto questo, sono rimasta stupita della sua enorme forza, non tanto per sé quanto per mantenere l’unica cosa che le è rimasta, e che non possono toglierle, la dignità. Nonostante le vessazioni non cede, ma il tiranno – eperché definirlo re non ce la faccio – sa come farle del male all’anima e si impegna pure, sto str*nzo, si impegna a farle sputare parole che lei mai vorrebbe dire, cerca di umiliarla come ragazza e come persona, come figlia e sorella, ma non può oltre questo. E penso sia proprio per questo motivo che la tratta così, perché lei continua a guardarlo negli occhi e trattenere le proprie emozioni.
Attraverso gli occhi di Sandor me la sono vista, e ho notato quelle iridi spente e attente, pronte a non mostrare niente, che poi cedono invece per forza di cose, perché era troppo, perché facevano male le parole e i gesti a denudare quella che è poco più di una bambina. Forse Sandor stesso è stato l’unico a mostrare un minimo di… compassione? Potrei usare questo termine? E lei potrebbe esserne riconoscente, fatto sta che in lui qualcosa si è smosso. Lo odia, odia il sovrano, tutti quelli che lo circondano, odia i suoi servitori che ammazzerebbero anche per un semplice dito puntato, per una sillaba d’un fiato di quel uomo fuori di testa.
Per quanto possano essere molto secchi e negativi i pensieri del protagonista, noto come tu non ti intrometti come autrice, lasci che il personaggio pensi con la sua testa, a suo modo, e che abbia un’idea chiara di cosa gli sta intorno e di che sia giusto o meno. Ti sei estraniata dalla faccenda, così da lasciare libertà di pensiero a coloro che sono lì, e a me che sto leggendo attraverso i suoi occhi. Il testo è steso bene, è diretto, la scelta dei termini usati è adatta al tipo di storia e di situazione, e le sensazioni provate non solo da chi è del POV ma anche dalla ragazza, sono così vivide da fare male dentro. Hai ben caratterizzato già i presenti, attraverso le loro azioni e parole, così da essermi fatta un’idea abbastanza chiara di che tipo di figure appariranno nella storia. La lettura scorre tesa, sento cosa c’è in quella stanza e non mi piace, perché l’atmosfera che hai reso mi permette di percepirla attraverso l e parole, e spesso rabbrividirne.
Ora sono più che curiosa di vedere come potrà andare avanti, che ti po di interazioni ci saranno tra coloro che sono apparsi qui, e spero di cuore che prima o poi il regnante faccia una brutta brutta fine. Lo so, questo è palesemente id parte ma dopo tutto ciò che sta facendo, sono anche troppo buona. Visto? Sei riuscita a farmi empatizzare con Sansa già al prologo, direi super bene cara! Alla prossima, e buona ispirazione! :3

Recensore Veterano
24/02/21, ore 00:53

Ciao!
Non ho resistito a continuare e quindi eccomi qua. Come sempre ormai, come sempre mi perdonerai, vado di tre in tre, almeno per seguire un filo logico e riprendere la trama di ciò che succede da più POV. Siamo nella stanza dei giochi di Joffrey, Sandor non vi era mai stato; probabilmente gli altri tre sì, perché quanto a viltà gli fanno concorrenza. I pensieri del Mastino iniziali, la descrizione del via vai di prostitute malridotte, fa da apripista al timore per quello che verrà: racconti che cosa lui fa loro, che cosa le costringe a farsi a vicenda; mostri - con disgusto e terrore - il luogo in cui questo avviene e poi mischi queste sensazioni e le fai esplodere, facendo arrivare Sansa. Mi ha colpito molto la contrapposizione e il paradosso tra quella stanza, la perversione di Joffrey che sta per consumarsi e quel suo comportamento quasi normale, docile, gentile. Il Mastino scoppia di rabbia e terrore, è chiaro: rabbia solo perché il fatto che uno come Joffrey sia re (uno che è un incidente di per sé), rabbia per quello che fa a quelle povere ragazze, rabbia perché sa che potrebbe farlo a lei, rabbia perché la bacia con quel sorrisetto da sciupafemmine e quel cervello da pazzo. Terrore, invece, perché l'ha condotta lì, perché la sfiora, per quei pensieri che sicuramente gli balenano in testa e poi quel comando finale. Terrore per la mestizia con cui lei si approccia, per quei sussulti nascosti, per quell'arrendevolezza dovuta da cui vorrebbe salvarla ma non può.
Mi piace poi come il POV di Tyrion il lettore arrivi a scoprire a quanto possa spingersi Joffrey senza dirlo né a Sansa né a Sandor. La prostituta racconta i dettagli di quelle perversioni e non per esperienza diretta; filtra quindi quelle informazioni dagli occhi di una ragazza che ha visto pressoché tutto, facendo la prostituta fin da bambina, essendo stata abusata dal padre, essendo giaciuta con molte persone in molti modi diversi. Quindi ci si rende conto di quanto grave sia la situazione: anche lei è spaventata. Come sempre, il tuo modo di descrivere è crudo e spietato, così come i personaggi a cui metti in bocca le parole. Lei non è certo crudele ma è pragmatica, va dritta al sodo del problema. Così come gli altri personaggi: Tyrion che nella digressione iniziale su sé stesso, in quella breve ma puntualissima descrizione, arriva ad ammettere che conosce una cosa meglio di tutto, quella con cui ha avuto davvero (e più di tutte) esperienza diretta: le puttane; Ditocorto che non si fa molti problemi se le ragazze che tornano, se tornano, sono smostrate, ferite, in punto di morte. Ne prende altre, che si può permettere di perdere, che non devono essere avvenenti tanto verranno tumefatte e torturate. Sono prese dalla strada, senza nulla, sicuramente con il benestare di genitori che devono raccogliere qualche moneta in più e lui, per recuperare, aggiunge solo uno zero alla parcella ed il problema è risolto. Ti odio e ti amo per queste precisazioni. Alcune sono così dure da farti male e, allo stesso tempo, tradiscono la tua bravura (ci vuole bravura ed equilibrio nella brutalità, e tu li hai entrambi).
Tra l'altro mentre leggo mi appunto le cose che vorrei dire, tra un capitolo e l'altro, per essere sicura di non dimenticarmi nulla e la frase sopra l'ho scritta prima di leggere la tua premessa al capitolo tredici. Abbiamo praticamente utilizzato le stesse identiche parole. Non so se avere paura.
Tornando a noi: questo capitolo è di una potenza inaudita. Prima ti inchioda al terrore di quello che Joffrey potrà fare a Sansa, una volta che lei si sarà spogliata. Poi c'è un dietrofront che si sa già che vorrà poter dire qualcosa di molto molto peggiore: le farà di peggio. E così è. E qui il dolore si mixa perché è il Mastino a cui tocca quella tortura. Tortura perché deve violarla di fronte agli altri, tortura perché lui quelle mani in mezzo alle cosce sogna ogni notte di mettercele ma non così, non di fronte al re che gode di quell'umiliazione, non di fronte alle guardie compiaciute, non di fronte a quell'eccitazione di cui si vergogna perché lui la sta violando, nonostante tenti di fare piano, di rassicurarla, di proteggerla. La sta violando e gli piace; non gli piacciono le lacrime sulle sue ciglia ma il viso arrossato sì, quella vicinanza così inedita e potente sì. Lei è nelle sue mani, finalmente, la ha, potrebbe averla. Ma in realtà il loro è solo l'ennesimo spettacolo per il ludibrio di Joffrey, l'antipasto al suo vero banchetto e lui non può che odiarsi per ciò che si permette di fare. Li ucciderebbe tutti ma non lo fa. Rischierebbe la vita ma non lo fa. La vorrebbe salvare ma si ritrova con le dita in mezzo alle sue gambe per ordine del re, di fronte a una lei in lacrime. Che potenza, davvero. Questo capitolo è splendido nella sua brutalità.
Ho visto che il prossimo è dal POV di Sansa e sarei curiosissima di continuare e fare un'unica recensione di tutto l'evento ma non vorrei diventare dispersiva e non vorrei che questa diventasse lunga quanto un DPCM. Quindi intanto ti lascio questa ma proseguo senza dubbio. Ormai mi hai catturata e, davvero, ad ogni capitolo il tuo modo di scrivere, la trama, la fluidità del tutto migliora e si accresce. E sei riuscita a trovare la chiave per descrivere la brutalità in un modo che non sia eccessivo, stomachevole. Colpisce dritto in pancia, disgusta, fa riflettere ma non stanca, non fa venire voglia di chiudere, anzi!. Per una storia del genere, e per una come me che legge di tutt'altro, è tanto.
A prestissimo.
Ti abbraccio

Recensore Master
22/02/21, ore 15:12

Ciao Vanessa, altro passaggio interessante nel quale abbiamo modo di poter vedere le “prove tecniche” del matrimonio tra Sansa e Jamie cercare di svolgersi nella routine quotidiana. Ognuno tenta di non invadere il territorio dell’altro: ciascuno spazio viene mantenuto ben distinto, tutti i luoghi del loro appartamento ben distanziati per non interferire in quella vita che per entrambi appare complicata. Tutti i posti dell’alloggio, tranne il letto che devono condividere. Dopo tutto ciascuno degli abitanti della fortezza si aspetta che lei presto o tardi dia un erede ai Lannister. Jamie è un uomo che però non le impone la sua presenza nel talamo nuziale ed è proprio in questo posto che Sansa sogna, e ha la sensazione che il suo sogno possa divenire realtà, pensando al Mastino e a quanto fra loro intercorso. Una sensazione alla quale non sa dare una definizione si insinua nel suo subconscio, le fa compagnia e la turba al contempo. Non dovrebbe pensare ad un uomo che non è suo marito, ma la difficoltà della situazione che sta vivendo la riporta alle uniche gentilezze ricevute da quell’uomo che avrebbe dovuto farle paura. Anche ritirandosi nel Parco degli Dei per pregare, il suo pensiero riaffiora tra la bruma dei ricordi continuando a stordirla. Ma qualcosa di nuovo viene a fare capolino e a rimettere Sansa sul filo del rasoio. L’incontro con ser Dontos, che aveva salvato dalle ire di Joffrey, le sta offrendo la possibilità di lasciare per sempre la sua prigione dorata e tutti i Lannister che l’hanno costretta a subire una tale onta dopo averla fatta soffrire così tanto. Per Sansa seguire i suggerimenti di colui che ora è divenuto un giullare sembra follia pura, ma la sola speranza di potersi lasciare tutto alle spalle e tornare a rivedere i suoi famigliari, le fa prendere la decisione che avrebbe potuto comunque tenersi pronta, come le era stato suggerito, tanto per rinunciare alla salvezza ci sarebbe stato sempre tempo. Ed eccola che appronta il bagaglio che dovrebbe portare con sé e nuovamente fra le sue mani le capita il mantello del Mastino, macchiato di sangue, ricordo tangibile di una notte tempestosa e soprattutto di lui. Nel frattempo suo marito è tornato e le si è palesato chiedendole cosa stesse facendo e Sansa si ritrova a dover inventare una scusa plausibile e a interpretare una parte nuova affinché suo marito non si accorga di nulla o per lei sarebbe stata la fine, poiché quello che stava facendo era ancora tradimento alla corona, alla famiglia, all’uomo che la stava osservando. Sempre molto accattivante ogni tassello che ci proponi. Ti attendo come sempre al prossimo aggiornamento.

Recensore Junior
22/02/21, ore 14:42

Questo capitolo è stupendo! Mio dio, l'ho riletto almeno un paio di volte, perchè non volevo perdermi nessun dettaglio. Anche a me la scena del film era piaciuta molto, ma ad essere onesti ho preferito la tua versione, cinematografica quanto un film e profonda come un libro...che si può volere di più? Sandor non solo sta emergendo sempre di più come personaggio, ma sta anche crescendo. Quello per Sansa non è un semplice desiderio sessuale, ma un amore quasi platonico. Carnale, ma soprattutto devoto. Un po' il nostro ideale di amor cortese, ma da parte di un ceffo inquietantissimo. Una combinazione fatale per agganciare i lettori (ma soprattutto le lettrici)! Sansa anche sta crescendo, ma in modo un filino più traumatico. Suscita tenerezza, ma anche ammirazione.

Che dire, un altro capitolo stupendo, non vedo l'ora di andare avanti!

Nuovo recensore
22/02/21, ore 14:22

Cara Vanessa,
Eccoti qui puntualissima come sempre con un nuovo bellissimo capitolo, mi sembra quasi di essere ripetitiva a continuare a dirti che ogni capitolo che scrivi è davvero bello e ben ben scritto, però telo ripeterò comunque perchè credo che dei complimenti facciano sempre piacere.
Il capitolo è molto introspettivo nei pensieri di Sansa e come al solito sembra un capitolo scritto dallo stesso Martin, in cui i pensieri di Sansa sono perfettamente coerenti con il suo personaggio.
Mi piace la tua idea dei sogni sul mastino, i sentimenti e le sensazioni che Sansa prova e non riesce a distinguere nella realtà le si presentano nell’inconscio e deve in un modo o nell’altro farci i conti.
Arriva anche Ser Dontos, quindi potrei dedurre che la fuga di Sansa è vicina, resta da scoprire se la sua fuga sarà come la conosciamo oppure se cambierai qualcosa, e come sempre sono super curiosa di leggere il prossimo capitolo.
Un abbraccio,
Mara.

Recensore Master
22/02/21, ore 13:31

Mia cara Vanessa,

eccomi tornata! Quello tra Sansa e Sandor è stato un incontro interessante per molti punti di vista. Sansa sta cominciando a capire che mostrarsi leale e gentile non pagherà. Non è una strategia attuabile e la domanda non è se, ma chi e quando. Ed è una ragazzina e non immagina nemmeno l’orrore che le potrebbe toccare. Tutto questo, ovviamente, è struggente, perché nel modo in cui lei riflette sulla sua non consapevolezza di ciò che avviene in un amplesso vediamo la solitudine di una ragazza messa nel mondo senza che abbia la giusta corazza per difendersi o, nel caso specifico, le necessarie informazioni.
Lei si è accorta che Sandor la turba. Prima la spaventava e basta, adesso si è abituata alla sua presenza e la turba, la inquieta. Non sa ancora che lui non le torcerebbe mai nemmeno un capello e ricorda, anzi, alcuni episodi spiacevoli con protagonista Clegane, ma il Mastino non ride mentre lei viene picchiata, né la picchia. Lentamente, Sansa si deve rendere conto della sua necessità di avere alleati veri e anche del perché la presenza di Sandor, cavaliere senza peli sulla lingua, la mette in difficoltà.

Ecco, la schiettezza del mastino, come sai, è un elemento che tu rendi benissimo e che in questo capitolo ci aiuta a portare il dialogo tra Sansa e Sandor a un livello differente. Non sono più il cavaliere e la castellana, sebbene la letteratura cortese abbia intrecciato molte storie sull’amore del guerriero verso la sua signora (Lancillotto e Ginevra docet), ma sono un uomo e una donna. L’orribile atto di Jeoffrey, già scandagliato nella scorsa recensione, offre il fianco perché Sandor mostri apertamente la propria ferita. Quando chiede a Sansa se è impossibile che una donna possa unirsi a lui per amore e non per soldi o perché obbligata, rivela una propria fragilità con l’amaro disincanto che gli è consueto, si rivela come uomo e non come Mastino agli occhi della giovane Lady, pone una domanda che rimarrà sospesa tra di loro – Sansa potrebbe amarlo?

Sansa che in quanto lady dovrebbe subire una sorte diversa dalle prede offerte e catturate al suo promesso? Nell’attesa (e nell’evidente delirio di questa recensione) ti faccio i miei complimenti soprattutto per i dialoghi, incalzanti e cinematografici, che riesci a dare ai tuoi Sansa e Sandor – mi stanno piacendo tanto, tantissimo.
Un caro saluto e a presto,
Shilyss

Recensore Master
22/02/21, ore 11:59
Cap. 12:

Ciao Vanessa,
sentivo la mancanza dei tuoi capitoli crudi.
L'inizio mi è veramente piaciuto molto, hai offerto uno spaccato molto interessante del Folletto. Hai messo in mostra tutte le sue insicurezze, dovute ad un rapporto familiare, vedi la voce padre, non facile. Tyrion, noi sappiamo bene che è un uomo capace, ma lui non lo sa ancora. Si sente sicuro solo con l'unico argomento di cui ha esperienza diretta: le puttane.
Ad è interessante che hai usato una di loro, per farci sapere cosa accade nella stanza da letto del Re.
Lui non le scopa (scusa la volgarità), si diverte nel vederle soffrire, gode del male che si fanno a vicenda su suo ordine. Il modo in cui Ros racconta ciò che le ragazze sono costrette a subire è crudo, duro, forte, reale.
Persino una come lei, che ne ha viste di tutti i colori, barcolla difronte a quella realtà. Anche Tyrion è sconvolto. Il re è impotente, prova piacere solo provocando sofferenza e questo potrebbe uccidere Sansa e quindi, condannare a morte James, l'unica persona che lo ha sempre considerato, amato.
Come sempre è stato un capitolo intenso, ma molto bello da leggere.
Ci vediamo presto.
Mask.

Recensore Master
22/02/21, ore 09:42
Cap. 3:

Mia cara Vanessa!

Eccoci a uno dei punti più tragici della storia: re Jeoffrey all’inizio della storia sembra solamente un piccolo infame viziato e incapace di regnare, un primogenito figlio di re a cui non è stata insegnata la disciplina, l’educazione o la morale. Dopo che Tiryon gli fa portare per mezzo di Sandor le prostitute, però, lettori e telespettatori, nonché Clegane e il Folletto stesso, giungono all’amara consapevolezza che Jeoffrey, lungi dall’essere un adolescente viziato, è un sadico con le tendenze di un torturatore e dotato di una fantasia seconda solo a quello di un altro personaggio che non sta bene di testa, Bolton.

Lo scollamento tra Clegane e i Lannister si fa sempre più profondo. C’è un limite che non può essere oltrepassato e che Sandor si sta stancando di sfiorare o di travalicare. Jeoffrey è un personaggio cui prestare una qualche forma di lealtà o rispetto è pressoché impossibile ed è anche parecchio sciocco, dato che, come riflette Tiryon, se Sansa muore Jaime, ancora prigioniero, muore. La cosa che atterrisce è che il giovane re poteva trascorrere una notte di piacevoli bagordi con donne belle e capaci e ha scelto di infliggere loro il dolore – evidentemente per lui divertirsi è connaturato sempre e comunque alla violenza e alla sopraffazione.
Sandor (le cui battute e modi di pensare anche politicamente scorretti sono azzeccatissimi) non vuole assecondare un re folle, pazzo e indegno. Non vuole macchiarsi di altre disgustose operazioni e nonostante abbia parecchio pelo sullo stomaco osserva disgustato quanto è accaduto e, insieme a Tiryon, sta cercando di proteggere Sansa, che nelle tue righe appare forte e luminosa, fragile eppure dignitosa.

Amo come la descrivi e amo anche quel dettaglio nel bordello, quando Sandor potrebbe approfittare di una donna bella, curata e pronta a un rapporto e si fa frenare dall’immagine conturbante del seno intravisto della lady. Amo anche come lui disapprovi il contegno di Sansa. Clegane è un militare con un fare molto spiccio e si irrita di fronte alle frasi stereotipate che Sansa pronuncia per non dare adito a niente e a nessuno di avvicinarla o di ferirla. Lei gioca una partita in cui non è pensabile dire o fare altro e non ha alcun amico, a parte Sandor e Tiryon, appunto, che hanno per lei la delicatezza di non scegliere una prostituta che le assomigli anche solo vagamente e che cercano perlomeno di mantenerla in vita. Ciò che mi piace è che stai costruendo le basi per il rapporto tra Sandor e Sansa. Il senso di protezione di Clegane verso la ragazza aumenta assieme a un desiderio verso di lei non ancora interpretato, di cui l’unica eco evidente è il bisogno di bere per scacciare un pensiero.

Lei, invece, lascia trapelare qualcosa, dalla maschera che si sforza di indossare per rimanere viva in un covo di serpenti, dove il suo futuro marito la odia e vede in lei un giocattolo da torturare a piacere col consenso di mammà. La lenta presa di coscienza che un atteggiamento signorile e molto impostato non basterà a salvarla, è, però, evidente. Dopo l’episodio delle prostitute Sansa non può fare a meno di capire che l’umiliazione e le percosse sono l’anticamera delle torture e che Jeoffrey non può essere tenuto a bada nemmeno assecondandolo. La comparsa di Tiryon è un’altra felice conferma della tua capacità di tratteggiare i personaggi con pochi tocchi. Emergono nelle tue righe non solo lo spirito istrionico del personaggio e il suo atteggiamento sempre ironico che ce lo hanno fatto amare, ma anche l’intelligenza, l’umanità e l’ammissione di aver valutato male una situazione, segno di profonda saggezza. Per concludere, questo capitolo l’ho amato e alla prossima pausa lavorativa mi tuffo subito sul prossimo! Complimenti, complimenti, è stato davvero un piacere imbattermi in questa storia **,
Shilyss :)

Recensore Veterano
22/02/21, ore 01:21
Cap. 10:

Ciao!
Come sempre mi sono letta più di un capitolo ma voglio fare un'analisi di tutti perché tutti la meritano.
Partendo dal principio: devo dirti che ho adorato il discorso della serva di Sansa, che le illustra con crudezza e pragmaticità quanto la condizione di donna sia infima, quanto le scelte di Sansa, potenzialmente infinite, siano appunto soltanto potenziali. Nessuna donna è libera perché è oggetto del possesso di qualcuno: non scampa quel destino nemmeno da amata, perché in quel momento il possesso potrebbe diventare ossessione, gelosia.
Mi è piaciuto il parallelo che lei fa fra poveri e ricchi, istruiti e soldati, vecchi e giovani. La natura dell'uomo è uguale a sé stessa nelle generazioni, uguale a sé stessa nelle classi. Ed è interessante questo parallelo perché lei, sottoposta a Sansa per classe, grazia ed opportunità, è lì a spazzolarle i capelli e allo stesso tempo darle una lezione (ho trovato molto d'impatto questa frase: più di ogni cosa odiano se pensiamo di poter essere libere dal loro comando).
Passando al capitolo successivo: la parte della storia morbida è finita. AH, ERA MORBIDA? *allaccia le cinture*
Seconda lezione che la serva dà a Sansa: mai fidarsi della parola di nessuno, soprattutto se questo viene mantenuto da coloro a cui vuoi tenere nascosto qualcosa e ha seriamente paura per la sua vita.
Passando dalla parte del POV, ho amato quel dialogo del Mastino con sé stesso così "intimo": non voglio dire una banalità, però a volte nemmeno con sé stessi si riesce ad essere totalmente sinceri. Ci nascondiamo cose per non farci del male, per non sbatterci in faccia quanto sia desolante la realtà. Ho ritrovato questo in quel suo parlare tra sé e in quel non sarà mai ... tua che riesce a dirsi soltanto con fatica, con dolore. E poi pensa a lei e anche se è una ragazzina, anche se lui è molto più vecchio, molto più in basso, molto più indietro, arriva ad ammettersi quanto darebbe la vita per lei e, allo stesso, quanto la vorrebbe possedere. Ammettersi che il saperla donna lo ha eccitato, quel dover scivolare con la mente a qualsiasi altra femmina conosciuta, non trovandone una all'altezza, e poi dovendo, per forza di cose, arrendersi all'evidenza di volere solo quella mano (perché le donne fanno perdere la testa ma lui non l'aveva mai persa) mi è sembrato molto premente e centrato.
Passando al capitolo di Sansa negli appartamenti di Cercei, ho letteralmente adorato la semplice e cruda sottigliezza con cui lo hai affrontato: Cercei parla da donna ad una donna. Una donna che non sa ancora di essere tale e non sa quanto le parole della regina siano dentro di lei intimamente scavate dalla sofferenza. Le regine sono le donne a cui il corpo appartiene meno. Paradossale, se pensi che ogni ragazza del regno vorrebbe diventarlo. Ma è un cerchio che si chiude con quanto detto dalla serva: meglio avere la pancia piena, stare al caldo e non soffrire la fame e la sete. Anche se devi giacere con un uomo che ti disgusta e ti farà del male. Cercei alla fine ha cercato di scappare in altro modo a quella morsa che non la faceva respirare ma sa cosa si prova, sa che cos'è il peso di una vita che avevi immaginato diversa e sa qual è il prezzo da pagare. Più in alto vai, più il conto sarà salato.
Ok, giuro che finisco di sclerare malissimo come al solito ma ti voglio rinnovare i miei complimenti perché ogni tuo capitolo è sempre crudo e tagliente in modo ammirevole. Non è facile (per me non lo è affatto) calibrare descrizioni a dialoghi così azzeccati e centrati, reali nella loro pragmaticità.
Sono curiosa di andare avanti e ti posso dire, a mio modesto parere, che anche solo dopo questi pochi capitoli vedo la tua narrazione scorrere più fluida, così come i personaggi. Si vede che stai prendendo confidenza con loro (adoro, più di tutto, il POV di Sandor che, secondo me, rendi in maniera esemplare) ma, in realtà, ogni riflessione messa in bocca ad ogni personaggio è veramente interessante e apre spaccati su cui si potrebbe discutere a lungo.
[Ti segnalo solo un piccolo errore di battitura che ho trovato nel Cap.10: "schiena eratta".]
A presto!
Un abbraccio

Nuovo recensore
21/02/21, ore 17:38

Ciao Vanessa, volevo ringraziarti e dirti che sto apprezzando moltissimo la tua storia. Ho letto questa storia tutta d'un fiato -ho fatto una specie di maratona- quindi non so bene come siano i tempi di aggiornamento, ma mi sembra di aver capito che pubblichi il lunedì e se così fosse domani mi troverai qui in trepida attesa. In generale la storia mi piace moltissimo e apprezzo il tuo talento nello scrivere e narrare gli avvenimenti (sul serio, credo che avere la capacità di descrivere tutto ciò che circonda la trama, sia un talento e uno sforzo mentale che non tutti siamo in grado di fare. Avere la pazienza di concentrarsi, percepire e vedere i dettagli e poi concretizzarli su una pagina bianca, sentire e descrivere i sentimenti belli o brutti che siano in modo così profondo è davvero strabiliante, io per esempio non ne sono in grado, ma per fortuna posso trovare riscontro negli scrittori come te), soprattutto da punti di vista diversi perchè rende il tutto più concreto e permette di capire molto di più sull'introspezione di ognuno a 360°. Potrei continuare ad elencarti tutto quello che mi sta coinvolgendo di questa storia ma temo che finirei con il tediarti, quindi mi limiterò a dirti che stai facendo un ottimo lavoro e, per quanto riguarda l'ultima nota che hai lasciato alla fine di questo capitolo non ci sono problemi nell'avere capitoli più lunghi, anzi meglio per noi che abbiamo più cose da leggere :). Inoltre, (ultmia cosa giuro che poi ti lascio in pace hahah) al meno per quanto mi riguarda leggendo la storia e le note, avverto fortissimo il tuo impegno, si percepisce che ci tieni e lo vuoi fare al meglio non solo per te ma anche per noi, quindi non posso che essertene grata e supportarti. Perchè per noi è più facile in un certo senso, arriva un nuovo capitolo e ce lo godiamo ma per te significa anche dedicare tempo e lavoro e non è una cosa da dare per scontata, quindi per la milionesima volta grazie e a presto.

Recensore Master
20/02/21, ore 08:51
Cap. 7:

Questo capitolo secondo me finalmente scoperchia una verità: Sandor desidera Sansa, carnalmente, e anche se per noi lettori era già abbastanza evidente, forse lui non aveva ammesso con se stesso l'intera portata della verità.
Io credo che lui stia vivendo un grosso conflitto interiore, e che forse non pensi affatto a Sansa come una bambina; lei nei libri veniva descritta come alta, forse anche un minimo precoce, e comunque molto graziosa anche da bambina, e si sa che a quell'epoca ci si sposava presto. In effetti non manca molto al suo primo ciclo mestruale, se ricordo bene. E di sicuro uno come il Mastino ne avrà viste tantissime di ingiustizie, magari ne avrà viste tante anche di bambine a cui l'infanzia viene strappata troppo presto. Quindi perché preoccuparsi proprio di Sansa fra tutti? Se la sua preoccupazione fosse genuina sembrerebbe un po' ipocrita. Invece è chiaro che lui si preoccupa per Sansa perché lei gli interessa, e questo almeno è onesto. Fosse continua a ripetere a se stesso che lei è una bambina perché alla fine della fiera sa che lui non potrebbe averla, è promessa sposa al suo re, quindi anche se ammettesse di volerla non potrebbe averla. Secondo me è per questo che cerca di imporsi altri limiti, ad esempio etici. Ora non sto dicendo che Sandor sia una bestia che si farebbe una bambina, ma forse se lei non fosse promessa al Re di lui pensasse di avere una chance, potrebbe aspettare che lei cresca a sufficienza per poi... provarci, o l'equivalente westeros di provarci. Poi c'è anche da considerare l'idea che ha Sandor di sé stesso; si considera forse un uomo che può solo spaventare? Fino a questo momento non ha avuto rapporti umani con il gentil sesso, mi pare, a parte qualche incontro sessuale senza impegno e senza sentimenti. Insomma quello potrebbe essere un altro ostacolo al suo rapporto con Sansa se anche non ci fosse Joffrey, ma è molto più facile dirsi all'infinito "è una bambina" piuttosto che "non posso averla e questo mi rende frustrato" oppure "anche se fossimo liberi non saprei come approcciare la cosa", e credo che a tutto questo si potrebbe anche aggiungere la frustrazione per "non posso proteggerla da chi davvero le sta facendo del male", in effetti il Mastino non avrebbe molto da offrire a Sansa se non protezione, e quindi siccome non può proteggerla da Joffrey (non del tutto) sta fallendo nell'unica cosa che potrebbe offrirle.
Secondo me questo è uno dei motivi per cui ha ucciso con tanto gusto i popolani che hanno provato a toccarla. In primo luogo perché loro hanno osato pensare di toccarla quando nemmeno lui stesso osa, ma anche perché loro erano persone da cui lui poteva effettivamente proteggerla, e potrebbe aver sfogato su di loro la frustrazione accumulata in tutte le volte in cui invece non aveva potuto muovere un dito.
Ma vabbè queste sono le mie considerazioni sulla posizione di Sandor. Secondo me lui non è una persona orribile come vede se stesso, perché credo che lui non stuprerebbe Sansa anche se potesse. Un conto è eccitarsi, un conto è farlo.

Recensore Master
20/02/21, ore 03:27

Wow è stato davvero bello il capitolo con tutta la famiglia Tyrell, devo dire che come Sansa ho respirato un clima molto più sereno e famigliare...Positivo.
Mi piace lo sviluppo che sta prendendo Sansa, te lo scrivo sempre ormai ma andando avanti si vede proprio come sta cambiando, anche nelle piccole cose o nei suoi modi. Adesso è molto più diffidente, sa di non avere alleati e di guardarsi bene le spalle, anche con Petyr che invece continua ad affermare di essere dalla sua parte, lei sa che comunque non può fidarsi completamente di lui e rimane in guardia.
Fa la stessa cosa anche con Margaery e Lady Olenna, anche se loro inizialmente, dopo averla invitata a parlare in privato, le chiedono di parlare chiaro sulla questione di Joffrey. Lei continua a stare nella "sua parte" e solo dopo, grazie a il modo in cui si pone la futura regina, non riesce più a trattenersi oltre e così racconta dei comportamenti "amorevoli" del re.
Qui Lady Olenna e Margaery sono rese benissimo e mi piace davvero tanto come hai reso l'atmosfera della loro famiglia che, a differenza dei Lannister, sembra molto più unita e felice, come quella di Sansa e questo le fa tornare la mancanza dei suoi fratelli. Mi ha fatto davvero tenerezza. Qui mi piace comunque come sta iniziando a ragionare Sansa, come ha detto ora non si fida più subito delle persone, non è più quella ragazzina che viveva in un mondo idilliaco, ma si fida della strategia e i Tyrell hanno già pianificato tutto, includendo nel loro progetto anche un'unione tra la loro famiglia e gli Stark. Si vede che ci sta ragionando e ci pensa attentamente prima di poter rispondere, la logica di quelle donne hanno senso: Sposando Loras in questo modo Sansa potrà salvaguardarsi dalle grinfie di Joffrey e tenere un'alleanza con i Tyrell in futuro.
Ti stai davvero concentrando molto sulla psicologia dei personaggi e devo ammettere che mi piace molto di più questa Sansa rispetto a quella della serie, la sto trovando decisamente più approfitta, sveglia, sempre in crescendo.
Molto bello anche il capitolo introspettivo su Sandor, davvero malinconico dove viene approfondito di più il personaggio, sul suo modo di vivere: sempre stato al servizio dei Lannister e praticamente costretto a crescere troppo in fretta, abituato alla guerra, all'odio e a tutto quel marciume fin da giovane. Gli veniva anche difficile pensare ad un'altra vita oltre a questa, perché non aveva mai avuto nemmeno l'occasione di sperimentarla.
E in tutto ciò sente la mancanza di Sansa, ci pensa con amarezza, convinto che lei non voleva aver nulla a che fare con lui e inconsapevole che invece, anche lei ne sente la mancanza in cuor suo.
Viene un po' difficile pensare che un tipo come il Mastino possa avere delle debolezze, ma tu lo stai rappresentando così bene nelle sue insicurezze.
Quest'ultimo capitolo mi ha fatto sorridere tantissimo verso la fine. Okay all'inizio purtroppo ci siamo dovuti subire l'arrivo sprezzante di Cercei e dello shock della povera Sansa nel scoprire che non sarà più promessa in sposa a ser Loras ma a Tyrion. Cercei come sempre l'hai rappresentata magnificamente in tutto il suo puro cinismo, mi piace davvero tanto il rapporto tra lei e Sansa, decisamente più curato e ben fatto della serie. Ma anche Sansa stessa mi sta piacendo di più te l'ho già detto.
Tyrion devo ammettere che qui mi ha fatto molta tenerezza, anche lui costretto da questo matrimonio, spera comunque di essere un buon marito e cercherà di non far mancare nulla a Sansa e darle la speranza di una vita migliore.
Dopotutto dai, non è da buttare anzi...Sarà il fascino dell'attore molto probabilmente, ma io sarei stata ben felice xD
Mi è davvero piaciuto il modo in cui si parlano, lui cerca di farla sentire a suo agio e prova a parlare dei suoi interessi e tentare di coinvolgerla. Cerca di farle capire che per quanto non possa essere "bellissimo", lui usa il cervello, è intelligente, è un brav'uomo e cerca comunque di insegnarle l'importanza della conoscenza, di sfruttare altre qualità.
Anche Cercei a suo modo cerca di insegnarle qualcosa, seppur i suoi modi siano completamente differenti dal fratello.
Ma poi apro una parentesi per i pensieri di Sansa sul Mastino. Ripensando all'ultima serata che si sono visti e quando stava per baciarla, una parte di lei avrebbe voluto lo facesse davvero. Forse sta iniziando a rendersi conto di poter provare qualcosa per quell'uomo.
La fangirl che è in me ha esultato!
Davvero complimenti, un capitolo più interessante dell'altro.
Come sempre, descrivi i pensieri dei personaggi in modo perfetto a parer mio, sono completamente IC ed è sempre un piacere passare a continuare questa storia.

A presto!❤

Recensore Master
19/02/21, ore 23:50
Cap. 11:

Ciao Vanessa,
e il premio citazione dell’anno va a (rullo di tamburi): Sandor! Per la frase: “per quanto lo riguardava Joffrey stesso era un incidente.” Cioè, per me la recensione la si può chiudere anche qui, quella frase ha già detto tutto.
Detto questo, probabilmente qualcuno (Cersei?!) dovrebbe spiegare a Joffrey come funziona un rapporto sessuale. Posso capire che sia come il racketball: ci dai dentro per mezz'ora, sudi un sacco e speri di non perderci un occhio (Cit. Dr. Cox, Scrubs), ma così si esagera. Il Re avrà anche un viso d’angelo, ma dentro di sé nasconde l’anima di un demonio e questo, il Mastino, sembra averlo capito perfettamente. Insomma, perfino lui inorridisce alla vista di quella stanza del “piacere” (roba che 50 sfumature levate proprio). Insomma, quale persona sana di mente mette un letto in una stanza dove ci sono catene, picche, bastoni, fruste, coltelli, piccole frecce e arnesi di varie forme? Nessuna! Tranne se di nome non fai Joffrey e sei il frutto di una relazione incestuosa. Certo, i suoi sgherri, non sono meglio di lui, dato che Meryn e Boros avallano, e non solo perché è il re, ogni suo comportamento; anche loro godono nel vedere quelle ragazze torturate da quel ragazzino. Per la serie: chi si piglia si assomiglia.
Ma la parte peggiore deve ancora venire, almeno per il Mastino. Pensava molto male se il sadismo del ragazzo si sarebbe limitato a quello. Con suo enorme dispiacere, fa chiamare Sansa, accompagnata dal solito Kettleblack. Ed è lì, che ha inizio il peggio. Ecco in cosa consisterà parte della sua vita coniugale, passare parte del tempo lì in quella stanza a soffrire, per il puro divertimento di Joffrey. Sansa sa di non potersi sottrarre a quel destino, come il Mastino sa che non può fare nulla per impedire che quella cosa avvenga. Lui deve assistere in silenzio a tutte le angherie del Re verso il suo uccellino.
La battuta finale è glaciale. Non puoi terminare un capitolo così! Io voglio sapere come continua! Mannaggia la pupazza. Non mi puoi lasciare sospeso in questo modo, è malvagio!
Dimmi la verità: Joffrey è un fan sfegatato della canzone Teorema di Ferrandini? Perché non ho altri modi per spiegare il suo comportamento. XD
Un capitolo molto bello e ricco di emozioni, come sempre.
Ci vediamo prestissimo.
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