Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark
Finalmente sono riuscita a recuperare il capitolo, ormai passo il weekend in attesa del lunedì per il capitolo! |
Cara Vanessa, |
Ma quanto odio dito corto... |
Ciao Vanessa, |
Questo capitolo è stata una sorpresa! Non so perché, ma immaginavo già il loro arrivo dalla zia, invece vediamo un bel capitolo concentrato su Petyr e Sansa in viaggio, pieno di dialoghi e un ottimo confronto tra i due ** |
Ciao!! |
"Cielo", come direbbe Sansa, che bel capitolo! |
Dopo anni prigioniera di Joffrey e dei Lannister, anche un bordello di lusso appare a Sansa come l'Eden, ed è perfettamente comprensibile anche perchè essendo sotto l'ala protettrice del padrone di casa non corre alcun rischio. Nonostante si sappia benissimo cosa bolle in pentola, e nonostante anche nel capitolo ci sia un quaclosa di poco chiaro sotto sotto, è bello vederla un po' tranquilla. E' stato bello anche leggere la scena dove comincia ad avere una certa consapevolezza della sua fisicità femminile, complimenti perchè ho trovato la cosa scritta in modo molto naturale e veritiero, e non è certo facile approcciare certi argomenti. |
Ciao bella mia. Con immenso ritardo ed immensa colpa, eccomi qui a recuperare tutto quello che mi sono divorata in questo tempo e non ho recensito. La tua storia prende sempre più pieghe che sono tue ed è questo che la fa forse così tanto bella, perché è tua, è diversa e dentro ci sono le tue riflessioni, che ormai ho imparato a leggere tra le righe ed apprezzare più della storia stessa. Sandor si sta allontanando sempre di più da Approdo del Re, da una vita asservita ad i Lannister ma, nonostante questo, la distanza non riesce ad assopire il pensiero di lei: lei è nel cibo che mangia – che si chiede se le possa piacere –, lei è nella distrazione che gli fa tagliare il dito, lei è ferita – in tutte le sue forme. Lei rimane adesa a lui come quella sciarpa di seta e non può fare a meno di fantasticare, lui che non è un fottuto finocchio! – su come sarebbe stata quella fuga con lei accanto. Non l’avrebbe potuta lasciare andare, ne era sicuro e, si rende conto con fatica e con dolore, sarebbe diventato il suo nuovo carceriere. Lui conosce solo il linguaggio della violenza, quello gli hanno insegnato fin da ragazzo, quello che ha praticato per tutto il resto della sua vita. Ma gli uccellini piccoli e fragili come lei rifuggono da quello; la voce della violenza è spaventosa ed infernale, non è un canto delicato e morbido come quello di lei, quello che lei gli ha donato sotto la spinta di quella richiesta violenta e senza via di fuga. Per quello lei non l’ha seguito, ha preferito lo schifo di Approdo del Re a lui. La conclusione è semplice: per lei, lui, è peggio ancora. Lui è un cane, non un metalupo e da cane deve essere trattato; forse il suo destino è la macchia, è la fuga, è un posto frugale lontano dal mondo di cui non si sente parte, in cui si sente morire di noia ed angosce terrene, così umane e ordinarie da essere quasi più terribili del fuoco e della guerra. Il villaggio in cui si ritrova ha la calma piatta della semplicità, così come quella locanda malmessa e la sua proprietaria. Non sa come sia stare con gli altri, ricevere sorrisi d’accoglienza, togliersi il peso dell’armatura e sentire la pelle rinfrescata dal pizzicore dell’acqua e dal profumo del sapone. Soprattutto in quella stanza accogliente che lei gli concede dopo averla salvata dai due (questo è Sandor, questo è l’uomo che tempo prima aveva salvato il suo Uccellino da mani luride, adesso lo fa di nuovo – non per lei, ma perché è giusto, perché finalmente chi non lo merita non prenda ciò che non gli spetta), lui immagina una vita che potrebbe essere e che non sarà. Come sarebbe vivere così? Lo vedo immaginare la comodità morbida, il calore dell’acqua, la leggerezza dei vestiti poco ingombranti. Eppure, eppure, c’è sempre un pensiero che torna sempre: come sarebbe tutto quello con lei? E senza? Lei è ovunque, riempie ogni spazio, ogni pensiero, ogni distrazione, ogni sillaba, ogni fantasia. Le riempie di desiderio e mancanza, di illusione, di frustrazione ed umiliazione, per essere stato non scelto, per essere stato rifiutato per una vita che lui considera indegna – evidentemente, meno di lui. Inizi a costruire il rapporto tra lui e Lydia: una ragazza normale, capace, sorridente. È carina, non ha la bellezza morbida dell’uccellino ma sa cucinare, sa cucire delle ferite, sa essere cordiale. Questo basta? Perché se lei è luce di lanterna, Sansa è una di quelle stelle “talmente grandi che sembrava di poterle toccare. Ma non era così. Per quanto sembrassero vicine non sarebbero mai state alla portata del suo braccio. Come l'Uccellino”. Ti riporto questo passo che ho trovato davvero bellissimo; come la considerazione che lei era oro, lui ruggine, ed insieme non avrebbero potuto essere nulla di più che due ossimori, due differenze stridenti e lontane. Sono sempre più innamorata del suo Sandor, di quel cuore sepolto sotto tutto il male della vita, che brucia come il fuoco ma non si spegne; di Sansa, invece, che è la neve, è le stelle, è l’aria e l’ossigeno che quel fuoco lo ravviva ma che è lontana, non solo perché è ad Approdo del Re ma perché è un metalupo e lui solo un cane. |
😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍 |
Cara Vanessa, |
Ma che capitolo hai scritto??? |
Ciao Vanessa Spark! Lavorare con Ditocorto è molto complicato, per quanto possa essere affascinante come personaggio è sempre molto ambiguo: mente sul libero arbitrio delle ragazze nelle case di piacere, mente sui loro sfruttamenti, anche sulla loro sanità insomma...però vuole istruire e preparare nello stesso tempo Sansa a questo mondo così brutto e crudele; e lei, d'altro canto, come al solito, è lusingata dalle sue parole così gentili ed educate e nello stesso tempo false. Ditocorto ha molto in comune con Cersei in questo senso. Sono davvero curiosa di sapere cosa succederà quando i due arriveranno a nido dell'Aquila e incontreranno l'isterica zia Lysa! Chissà se svolgerai la storia come la serie TV, come i libri o in luogo del tutto originale. In ogni caso, mi sta piacendo un sacco il personaggio di Sansa per come lo stai caratterizzando, la tua Sansa mi piace di più rispetto sia alla Sansa dei libri che della serie (lasciamelo dire) ma è anche la mia Sansa preferita di questo fandom. Se devo essere sincera, anche il tuo Mastino è il personaggio che preferisco sia nella sfera del fandom, ma lo hai reso anche molto più umano rispetto a come viene rappresentato nei libri e nella serie (e lo preferisco di gran lunga)! Hai tirato su due personaggi che mi piacciono molto! Alla prossima, un abbraccio. Dragonlips |
Questo capitolo è davvero fantastico! |
Ciao Vanessa, noto con piacere che stai mantenendo fede al fatto di pubblicare con la stessa costanza, segno forse che le problematiche che ti avevano afflitto si sono parzialmente risolte, almeno spero sia così. |