Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
30/12/22, ore 17:17

Mia cara Vanessa, ti dobbiamo ringraziare per questo inaspettato regalo di fine d’anno. Un altro bel capitolo, sempre molto ben esposto e congegnato, che ci fa ritrovare finalmente, dico io, il nostro Mastino preferito.
Sandor sta ripensando a quanto accaduto al convento, a quella strage insensata alla quale non è riuscito ad opporsi, arrivando troppo in ritardo. Il suo rimorso è grande nei confronti del Septon in primis, anima mite che lo aveva ascoltato, e così pure verso quei confratelli che, per quasi un anno, lo avevano accettato fra di loro senza porsi e porre domande che avrebbero potuto avere risposte scomode.
Lui è angustiato poiché, non appena trova qualcosa o qualcuno con cui riesce a stabilire un certo tipo di contatto, questo si dissolve o viene distrutto, e lui pensa che sia perché lui stesso è maledetto e tutto ciò che sfiora va alla malora. Ma è ben conscio di non voler far passare liscia quella azione nefanda, che ha turbato un ordine che procedeva senza danneggiare nessuno, anzi facendo del bene anche a uno spirito come il suo.
Prima di abbandonare definitivamente quel luogo, che per lui è stato sinonimo di casa, di accoglienza senza pregiudizio alcuno, dove ha iniziato ad apprezzare il silenzio al fine di sentire la voce dentro di lui, ha cercato di dare degna sepoltura ad ognuno dei trenta monaci con cui si era relazionato, ricevendo anche il plauso silenzioso della popolazione che di quei monaci era amica. Si è conseguentemente posto all’inseguimento di quegli uomini che hanno attaccato il convento e quando li troverà porrà la parola fine alle loro miserevoli vite.
Ma proprio mentre è intento in questo proposito incontra chi mai si sarebbe sognato di ritrovare: il gruppo della Fratellanza e il primo che lo scorge è proprio Dondarrion il quale, pure lui, si stupisce di quell’incontro, forse pensando che Qualcuno in alto lo avesse previsto.
Dondarrion e i suoi compagni hanno trovato ospitalità in un convento semi diroccato con pochi vecchi monaci, i quali però si sono messi a loro disposizione. Inizia un dialogo tra i due per scoprire cosa sia avvenuto nel lasso di tempo in cui sono rimasti lontani, fino a quando insieme a Thoros di Myr, Sandor vede comparire alcuni dei briganti colpevoli della distruzione del convento e di aver sparso morte dappertutto, lasciando solo tombe su cui poter pregare. Ed ecco che la scena dello scontro tra Sandor e i briganti ,come al solito, riesce ad essere visualizzata al meglio grazie alla nitidezza delle tue descrizioni. Pare ogni volta di essere in mezzo alla mischia e percepire il freddo, la fanghiglia, il clangore delle spade che si incrociano e persino l’odore del sangue che schizza da più parti a causa dei fendenti. Quello che però nessuno si aspettava era che la spada di Thoros fra le mani di Sandor prendesse fuoco. Di sicuro secondo il prete rosso questo è un potente segno che significa che Clegane ha una missione da compiere e quello è stato il modo per il loro Dio della Luce di mostrare il percorso. Fra le fiamme, che da sempre terrorizzano Sandor come mai nessuna battaglia, ha avuto la visione del luogo dove devono recarsi, quel Nord perso fra il ghiaccio e che sarà il nuovo cammino che intraprenderà insieme agli uomini della Fratellanza. Sarà stata la suggestione vissuta in quei momenti o chissà cosa altro, fatto sta che ora anche lui è diretto vero il freddo Nord proprio come il suo uccellino sta facendo insieme ai suoi compagni di ventura.
Sempre una lettura appassionante che ci fa palpitare insieme ai personaggi magnificamente delineati.
Ora veramente non mi resta altro che complimentarmi per la tua bravura e augurare a te e a tutti un nuovo anno foriero di tanta positività. Un abbraccio!

Recensore Master
30/12/22, ore 13:21

Ciao, anche questa volta sono passata più puntualmente del solito, ma devo ammettere che la situazione è talmente intricata a questo punto che sono curiosa e non riesco a immaginare cosa possa succedere. Alle Dita Baelish sta preparando Sansa a quella che dovrà essere la sua nuova vita, le consente di dare ordini ai servitori, di decidere su come allestire le stanze, insomma, la prepara a diventare la Lady di Grande Inverno, e questa secondo me è una cosa molto positiva. Sansa la vive come una sorta di forzatura, lei non ha mai desiderato comandare, non voleva neanche essere Regina, il suo desiderio era solo quello di sposare un Principe come nelle storie... ma a questo punto dovrà essere lei a governare Grande Inverno quando sarà stata riconquistata.
Sansa pensa anche che sua madre Catelyn non avrebbe voluto che lei diventasse questo tipo di Lady, ma non ne sono così sicura: è vero che a lei sono state insegnate le tipiche arti femminili, danza, canto, cucito e ricamo, e non a governare e a elaborare strategie, ma non so se veramente Catelyn avrebbe voluto che lei fosse così impreparata al mondo reale, specie dovendosi allontanare tanto dalla famiglia e, secondo i piani di Baratheon, diventare Regina. Certo Catelyn non approvava Arya che si comportava da maschiaccio, ma una vera Lady non deve essere solo una farfallina indifesa che non sa niente della vita vera, deve essere in grado di governare il castello quando il marito è via per le guerre o altre incombenze, deve saper gestire la famiglia e l'economia domestica... insomma, esattamente ciò che faceva Catelyn e mi sembra strano che non avrebbe voluto insegnare le stesse cose anche alla figlia, forse le è mancato il tempo perché la proposta del Re arrivò così improvvisa. Io credo che Baelish faccia esattamente ciò che anche Catelyn avrebbe voluto, almeno in questo senso.
Resto invece sempre piuttosto allibita pensando che lui intenda DAVVERO dare Sansa in moglie a Ramsay. Sansa pensa che anche lui, alla fine, aveva accettato di sposare Lysa, ma Lysa era opprimente e poteva anche diventare pericolosa, ma non era certo una sadica. Petyr che conosce sempre tutto e tutti non ha idea di chi sia Ramsay? Eppure le voci su di lui correvano nei Sette Regni (parlo sempre del Ramsay dei libri, ovviamente, non del mio! XD) e mi sembra assurdo che Baelish le ignori e che, anzi, dica a Sansa che questo piano è il più sicuro e che non la metterebbe mai in una situazione scomoda. È una sorta di ingenuità che proprio non capisco in Petyr...
Devo ammettere che hai descritto in modo perfetto la scena in cui Baelish regala la collana a Sansa e poi la bacia, baci veri, da uomo a donna e non più a una ragazzina. Non approvo granché il suo comportamento, anche perché io continuo a sperare che Sansa prima o poi ritrovi Sandor, tuttavia ho trovato bellissima la reazione di Sansa che in questo caso ha davvero dimostrato di essere un lupo, o di starlo per diventare. Nonostante l'imbarazzo, il disagio e una certa qual eccitazione non si è comportata né da fanciulla sconvolta, casta e pura, incapace di reagire, né lo ha lasciato fare per il proprio piacere. Anzi, la sua reazione è da vera Lady, riesce a dominare se stessa e anche a fermare Petyr facendo appello alla sua dignità e al suo onore... e credo che Petyr, qui, si sia sentito anche un po' umiliato, ha capito di aver esagerato.
Però credo anche che questo bacio abbia stravolto anche Baelish stesso e che adesso davvero non riuscirà più a dare Sansa a Ramsay come aveva pianificato, non può accettare che sia di un altro (e che altro, poi!). Immagino che sia questa la ragione del suo improvviso viaggio ad Approdo del Re, assolutamente inaspettato.
Un colpo di scena straordinario, anche se io ero certa che Baelish alla fine non avrebbe concesso Sansa ai Bolton, vedremo come farà a trarsi d'impaccio!
Complimenti ancora una volta per un capitolo stupendo, emozionante e con quegli approfondimenti psicologici e attenzione ai sentimenti e alle emozioni dei personaggi che piacciono tanto a me. A presto!
Abby

Recensore Junior
30/12/22, ore 12:54

😱😱😱
Ma Sandor che fa incendiare la spada col semplice tocco???
Oddio chissà che cosa significa!
Vorrei entrare nel tuo cervello per sapere cosa hai in mente.
Comunque io sto cogliendo un sacco di riferimenti tra le descrizioni dei luoghi, degli elementi e dei personaggi.
Cioè, secondo me lui ha visto Sansa...
Poi beh, il capitolo è molto bello e scritto molto bene. C'è azione, riflessione e Sandor è sempre lui, ma anche nel suo caso vedo un certo cambiamento.
Nel modo in cui si pone, nel modo stesso in cui pensa.
Sei davvero brava nella gestione e nello sviluppo dei personaggi.
Ti faccio gli auguri di buon anno e aspetto il seguito.

Nuovo recensore
29/12/22, ore 16:52

Ciao Vanessa,
che piacere vedere che hai deciso di continuare a pubblicare qui la tua storia!! Ho letto i due nuovi capitoli assieme e sono stati come sempre una bella lettura! Tratteggi questi personaggi e le loro scelte sempre molto bene e in maniera coerente anche con la loro evoluzione. Ho adorato come Sansa stia imparando ad usare la ''tecnica Ditocorto'' per ottenere il risultato che vuole e ho anche molto apprezzato la fuga da Grande inverno e come tu comunque stia adattando la tua storia alla versione originale (che fino a qui era sensata!!). Il capitolo con Sandor è semplicemente TOP! Sono proprio curiosa di vedere cosa succederà adesso che tutti stanno convergendo verso il Nord!
A presto e buon anno!

Recensore Veterano
28/12/22, ore 06:19

Ciao Vane!
AAAAAAAA parto dalla fine perché il ritorno di Cercei e del suo terribile Piccola Colomba era quello che mi ci voleva. Che bello questo finale, è come se si fosse chiuso un po’ un cerchio e gli insegnamenti del primo vero terrore di Sansa – ma anche guida ed ispirazione – fossero arrivati a salvarla dal suo attuale grande terrore. Questo capitolo è tutta una piccola grande tragedia: dai cuscini, da Sansa che si lancia senza più un’esitazione, al pensiero di ciò che ha detto a Petyr: se fosse rimasta incinta si sarebbe uccisa. Sansa, anche nella serie, è uno dei personaggi più tragici da questo punto di vista ma solo con la tua storia ho potuto davvero apprezzare il dolore, l’angoscia senza fine, il terribile dipanarsi degli eventi della sua vita, così fuori eppure così sotto il suo controllo. La paura costante in cui vive, l’aria irrespirabile del castello, le minacce di Ramsay che sono sempre così terribili da arrivare fino alla testa. Quel suo “ti scoperò fino a farti morire” ha terrorizzato me, non oso immaginare cosa possa aver fatto a Sansa, alla sua vita già scossa e solitaria e circondata da nemici. Tutti nemici tranne uno. Forse, Walda – nella sua rabbia di moglie tradita di fronte ai suoi occhi, di procreatrice di serie B – ha provato a salvarla. Dicendo a Roose dell’incontro tra Sansa e Ramsey, ha voluto dare un avvertimento, uno spiraglio di luce dall’unico in grado di tenere a freno quella bestia impazzita e rancorosa.
E Sansa che, come per qualsiasi altra lezione della sua vita, ha osservato, imparato, messo a frutto le lezioni impartitegli a caro prezzo, mi ha resa davvero orgogliosa: ha preso il coltello, l’arma che si usava per minacciarla, e l’ha usata per difendersi. Quella violenza – di quell’uomo brutto e vecchio, che non ha nulla della gentilezza di Jaime o dell’affetto sincero di Tyrion o del desiderio smisurato di Petyr – può subirla ma può anche trasformarla ed usarla a suo favore: basta muovere il bacino in un certo modo, basta leggere il crescere o lo spirare dei suoi mugugni, basta essere accondiscendente con le richieste che gli ha avanzato, con i modi in cui le ha chiesto di compiacerlo, nei modi con cui sua moglie non può farlo. Può sentire Sansa – giovane, bella e Stark – muoversi sopra di lui proprio nel modo giusto, e ogni richiesta può non essere nemmeno tale. Può essere uno scambio, biunivoco ed irriconoscibile, di concessioni. E, in questo campo, Sansa ha molte più carte da giocare di Petyr (anche se con Lysa ha fatto esattamente lo stesso). E ci riesce: ottiene quello che vuole, Ramsay lontano, il poter riprendere a respirare, l’aumentare delle sue possibilità di fuga, senza quel segugio alle calcagna.
Sono curiosissima davvero di come si svilupperanno gli eventi, se e quando Petyr tornerà al Nord, se e quando anche Sandor farà ritorno in questo panorama e se Brienne avrà un qualche ruolo – ma pure Stannis, e Theon. È tutto aperto!
Ti lascio e a prestissimo!
Ti abbraccio

Recensore Veterano
26/12/22, ore 10:46

Ciao Vane!
Mamma mia, cos’è questo capitolo? Ho finito di leggerlo adesso, con gli occhi un po’ bagnati. Che meraviglia. Mi erano mancati da morire i pov di Sandor perché con lui davvero esprimi al massimo la tua potenza immaginifica, la tua capacità di sviscerare emozioni. Se con quelli di Theon riesci a rendere perfettamente la perdita del senno e la dualità della sua anima, con Sandor, invece, esprimi un’analisi lucida e perfetta. Posso dire che tra tutti i tuoi pov lui è quello più “sincero” con se stesso. Anche Petyr, certo, ma in modo diverso e anche Sansa, anche se lei ha ancora tante cose da scoprire. Sandor invece è così, nella vita e dentro la sua testa: duro, schietto e tagliante. Ho amato la riflessione su questa sua nuova vita, quella sulla pace che trova andando a sentire i canti dei monaci che si innalzano al cielo. Ma non solo: le descrizioni di questa prima parte sono assolute. Il modo in cui sembra che l’architettura del tempio entri dentro la storia e ce la racconti, la luce dei ceri che arriva solo due braccia più in su e poi si perde nel buio che sovrasta il tempio, come se fosse un monito degli Dei che gli uomini non possono sapere più di così e non devono arrischiarsi ad indagare. Wow! Ma anche il buio tremolante, i monaci che rientrano fin fila da destra e da sinistra, simmetrici ed uguali, senza un primo né un ultimo.
Anche la descrizione di loro personalmente, del Monaco curvo sotto un vento avverso, del piccolo Bliss lentigginoso e diretto: non c’è una scena che sia messa lì per caso. Anche Bret, il diversivo perché lui potesse non accorgersi dell’incendio ai fini della storia, non è una scenetta buttata lì: ci sono i bambini, il riconoscerlo come Mastino, ci sono commenti che lo imbarazzano, ci sono le riflessioni che ne conseguono sul suo posto nel mondo, la sua dura e caustica riflessione su cosa sia un posto nel mondo. Ma in realtà ogni dettaglio di questa storia, da “i cachi non gli piacciono”. Sembrano frasi così e, invece, soprattutto nelle fic non ne trovo mai. Nelle mie non esistono e nemmeno quelle di altri che leggo. C’è un modo di descrivere perfetto, intervallato all’azione, ci sono pensieri che ci scorrono davanti come immagini. Brava, bravissima. E gli insegnamenti del Septon, i suoi monito fino alla fine, la sua commovente assoluzione, il pianto di Sandor che è anche il nostro, la sua paura del fuoco, l’impotenza annichilente, il sorriso bonario del priore mentre si spegne. L’ultimo e l’unico forse uomo che gli aveva dato speranza. Che gli aveva detto che è uno straordinario essere umano. Che dolore! Sono sicura che questo stesso dolore sarà un punto di svolta importante per la storia, che per eliminare la cricca (presumo siano loro gli autori dell’incendio) tirerà fuori di nuovo il Mastino. E l’assassino, che confessa di essere stato.
Bravissima, davvero. Questo capitolo è meraviglioso, da ogni battuta ad ogni dettaglio.
Ti mando un abbraccio grande

Recensore Veterano
21/12/22, ore 22:55

Ciao Vane!
Ho letto questo capitolo, boh, tipo quattro volte ma non ho mai trovato un momento per fermarmi a commentarlo davvero. Sai che per la tua storia ho bisogno di una concentrazione diversa, di una pace diversa, di un momento che sia silenzio e attenzione, nient’altro. Perché ci sono così tante tante cose che non voglio perdermi nulla, nemmeno un attimo brevissimo, nessun dettaglio, nessuna delle meraviglie che inserisci ad arricchire questo testo ricchissimo. Le descrizioni delle emozioni di Sansa in questo capitolo sono travolgenti: ti prendono e ti aggrovigliano lo stomaco delle sue sensazioni annichilenti. C’è la paura, il disgusto, l’incomprensione. Per quello che potrebbe farle Ramsey (trema appena viene ricordata la sua condizione di moglie), per quello che potrebbe farle Roose (sente i conati quando lui le ordina di spogliarsi ma pure prima, quando tutto è ancora potenziale) e poi sente una solitudine sorda quando lo sguardo di Walda non incontra più il suo, lasciandola in balia di quel castello senza alcuna compagnia. Lasciandola nella sua condizione di vittima delle circostanze, di un gioco più grande di lei, senza che venga compresa la sua estraneità ad ognuna di quelle logiche, così come ognuna di quelle logiche è estranea alla moglie di Bolton. Due destini simili che però portano ad una lontananza, invece che ad una comunione del male comune. Walda alla fine è una donna “semplice”: quel marito le è stato dato ma è comunque “suo”. Capisco la sua frustrazione nel non vedersi raggiungere nelle loro stanze per una donna che ha un cognome più importante, è mille volte più bella e giovane ed è la moglie, almeno formalmente, di quello che è suo figlio. Giovane che il marito vuole per avere un erede, un erede più importante di quello che lei porta in grembo, di quello per cui si stanca e ha le caviglie gonfie e il petto strizzato dal senso di dovere di figlia (e tra poco di madre). È tutto così comprensibile ed umano che è impossibile non empatizzare con entrambe. E capisco che Sansa sia anche scossa per quanti stanno pagando per quella sua bugia, per quel suo essersi lasciata convincere ad alzare l’asticella del rischio tanto in alto da averla persa di vista – in primis, Yenna. Che non sa quanto e come abbia pagato lo scotto di quella bugia, che cosa Ramsey possa averle fatto. E la risposta, quella immaginata, può essere delle più macabramente fantasiose.
La scena finale comunque è una delle peggiori dal punto di vista emotivo di questa storia: ho immaginato tutto il suo disgusto, non solo per un uomo tanto più anziano, ma perché è l’uomo che ha tradito suo fratello, che lo ha ucciso, e che adesso vuole entrare dentro di lei come la lama è entrata nell’addome di Robb. Senza rispetto, senza sentimenti, senza la dignità che le ha tolto, lasciandola aperta lì, davanti a lui, come un pezzo di carne.
Tremendo.
Bravissima tu, a pensare e trasmetterci questa storia e tanti, meravigliosi, dettagli. Come che Ramsey, per canzonare Walda, enfatizzi la “a” della parola madre, un po’ alla Jean Claude ahahah
Al prossimo capitolo! Ti abbraccio

Recensore Master
21/12/22, ore 19:03

Ed eccomi qua, questa volta finalmente anche puntuale, ma il fatto è che ormai stiamo entrando nella parte in cui tu abbandoni il canon quasi del tutto e io sono ancora più curiosa e intrigata!
Come avevo immaginato nello scorso capitolo, qui Baelish mi conferma di aver ordinato lui l'uccisione di Hardyng ai Bolton, e non per cattiveria, gelosia o qualcosa di personale ma perché il ragazzo era troppo ambizioso e rischiava di mettergli i bastoni tra le ruote. Devo ammettere che in questo caso Petyr mi è piaciuto particolarmente, non è una persona del tutto amorale e, se Hardyng fosse stato capace di restare al suo posto, lui non lo avrebbe fatto uccidere (e ti dirò anche che Hardyng non mi piaceva neanche granché, mi sembrava ancora più ambiguo dello stesso Baelish! XD). Poi ha dei dubbi anche sul matrimonio di Sansa con Ramsay (e te credo, questo non è certo il ragazzotto buffo e con il mononeurone che amo raccontare! XD), specialmente adesso che ha scoperto quanto vale Sansa e quanto potrebbe fare al suo fianco non vuole più "svenderla" ai Bolton, ma come può rimangiarsi la parola data a uno come Roose Bolton, che se non è peggio del figlio poco ci manca?
Mi è piaciuto moltissimo anche come Petyr si sia finalmente deciso a trattare Sansa come una sua pari, addirittura a prendere decisioni insieme a lei. È vero che Sansa si è guadagnata alla grande questo diritto, ma non era così scontato che un uomo come Baelish, abituato a decidere sempre il meglio per sé, potesse accettare di discutere i suoi piani con un'altra persona, anche se intelligente e consapevole come Sansa. Molto bello come hanno parlato di Myranda Royce e come Sansa è stata finalmente decisa nel dire esattamente ciò che pensa (anche se incoraggiata da Petyr), ossia che lei non vuole che lui si sposi perché le ha promesso di riportarla a casa e una moglie potrebbe distrarlo dalla sua promessa. Che differenza rispetto all'uccellino che cantava solo la canzone che gli altri volevano sentire! Ma sono passati anni e dure esperienze ed è molto più verosimile che Sansa sia questa e non l'uccellino di Approdo del Re. Devo ammettere invece che sono rimasta un po' allibita quando Baelish ha spiegato a Sansa che, per la riuscita del suo piano, dovrà sposare Ramsay Bolton. Ovviamente Sansa ha avuto una reazione violenta, è scesa dalla carrozza, ha rifiutato con tutta se stessa, pur non sapendo chi sia Ramsay (ancora...) sa però chi è Roose Bolton e come siano stati loro e i Frey a organizzare l'omicidio di Robb e Catelyn nel modo più perverso con le Nozze Rosse, lei sa quanto siano dei mostri e ovviamente non vuole averci niente a che fare. In questo caso le parole di Petyr mi sono sembrate vuote. È vero, lei non è più la ragazzina spaurita di Approdo del Re, sarebbe in grado di mostrarsi condiscendente e dolce e aspettare l'esercito di Stannis e della Valle per riprendersi Grande Inverno, ma sembra quasi che Baelish, in questo caso, non sappia neanche lui a chi progetta di dare Sansa, lui che conosce tutto e tutti in questo caso fa la figura dell'ingenuo. Davanti alla prospettiva di sposare Ramsay Bolton non c'è esercito che tenga, non c'è modo di dissimulare, lui le farà del male comunque, così come faceva Joffrey, non c'è modo di tenerlo a bada e mi stupisce e mi delude anche che Petyr non se ne renda conto. Eppure ha conosciuto Joffrey e sa che quelli come lui non si "addomesticano" neanche con una buona recita... E comunque Baelish è consapevole del fatto che i Bolton siano solo feccia e che alla fine spariranno dall'equazione, però ho la netta sensazione che in questo caso la sua lucidità sia venuta meno e che lui li stia sottovalutando. È vero che, nel periodo in cui si stabiliscono nella vecchia abitazione di Petyr alle Dita lui pensa che sarebbe bello tenere Sansa con sé e non doverla consegnare ai Bolton, ma alla fine sarà comunque il suo piano e la sua ambizione a prevalere.
Il fatto che nel finale ci siano degli accenni a Tyrion e soprattutto a Sandor, comunque, mi fa ben sperare, forse se loro fossero abbastanza vicini e sapessero cosa sta per succedere non permetterebbero che Sansa finisse in sposa a Ramsay. Da un bel po' non abbiamo notizie dei due e soprattutto di Sandor che invece nella prima parte aveva un ruolo di primo piano, forse tra poco ci sarà il suo rientro in scena e magari sarà lui a salvare Sansa dai Bolton? Chissà? Io ovviamente ci spero!
Ancora una volta un capitolo meraviglioso, questa tua storia fa sviluppare dipendenza, la adoro e ci penso anche quando non trovo il tempo per leggerla, mi chiedo sempre cosa succederà nel prossimo capitolo... davvero un capolavoro, so che mi ripeto ma io la penso così.
Complimenti ancora una volta e a presto!
Abby

Recensore Junior
19/12/22, ore 08:59

Cara amica, che bello vedere che MI HAI ADCOLTATO!!
Ebbene si, mi prendo il merito di averti convinta a restare qui.
Questo capitolo mi è piaciuto tantissimo oltretutto. È partito in maniera davvero tosta, credevo che quel sadico l'avrebbe... Beh, hai capito, invece arriva Stannisss. PEREPPEPEEEE!!!
Lo sapevo che questa volta non avrebbe deluso.
Bella la fuga, molto più bella di quella della serie, e anche più emozionante.
Ogni capitolo che pass ami emoziono di più.
Un besitos e buon Natale

Recensore Master
17/12/22, ore 14:34

Ciao e prima di tutto voglio dirti che ti ringrazio tantissimo per aver deciso di continuare a pubblicare su EFP! Come ti avevo scritto, io non penso che sia una piattaforma morta (infatti hai visto quante persone poi ti hanno scritto!), anzi, al contrario, credo che sia rimasta una delle pochissime piattaforme "serie" dove davvero chi vuole condividere i suoi sogni e pensieri può farlo perché c'è modo e spazio, e proprio il fatto che magari tanti lettori siano silenziosi magari dimostra che questo è un posto serio, dove magari non c'è il tipo becero che fa commenti di dubbio gusto ma più persone che amano leggere e forse non sempre si sentono all'altezza di lasciare un commento, non volendosi limitare al tristissimo BELLISSIMA AGGIORNA! Tanto per dirne una, questa piattaforma consente alle persone come me di dilungarsi un sacco durante le recensioni e questa è una cosa che adoro, spero che davvero la tua presenza e quella di altre bravissime autrici che seguo qui serva per far rivivere sempre più questa piattaforma, magari più di quel becerame di Wattpad in cui la gente va solo per farsi pubblicità sperando di poter pubblicare, io lo detesto proprio!
E veniamo al capitolo, che già era preannunciato un po' dalla scorsa puntata, con una Sansa che finalmente prende coscienza di sé e delle proprie possibilità e non lascerà mai più che siano gli altri a decidere del suo destino. Essendo comunque una ragazza corretta e sensibile, si rende conto del fatto di aver mentito per coprire un assassino, ma vede anche la realtà così com'è (e non come vorrebbero i libri di dame e cavalieri!): Lysa era gelosa di lei e quel giorno, se Petyr non fosse intervenuto, quasi sicuramente l'avrebbe uccisa, questa è la verità e Sansa non ha veramente mentito dicendo questo. Avrebbe potuto dire un'altra mezza verità, ossia che Petyr ha spinto Lysa per sbaglio nel tentativo di salvare lei, però anche in quel caso Baelish avrebbe rischiato di finire in prigione e cosa ne sarebbe stato allora di Sansa? Proteggendo lui ha protetto anche se stessa e a volte nella vita bisogna anche fare scelte in questo modo, sebbene non ci piacciano. Questo non fa di Sansa una persona ambigua o subdola, non è diventata una nuova Cersei o cose del genere, semplicemente ha capito come gira il mondo e che, in certi casi, si deve scegliere il male minore. Mi viene da dire che in questo caso, semmai, lei somiglia veramente tanto a Catelyn piuttosto che a Eddard Stark, che con quel suo voler essere per forza leale e corretto ha perso la vita, distrutto la sua famiglia e messo in un pericolo terribile le sue stesse figlie. Non l'ho mai considerato un eroe per questo, anzi mi ha sempre fatto rabbia, in realtà è stato un vigliacco perché si è tolto dall'equazione lasciando che fossero gli altri a combattere le sue battaglie. E Sansa non è più così e non lo sarà mai più, questa è una bellissima evoluzione e oltretutto molto più verosimile di ciò che si vede nella serie TV, dove lei resta un topolino spaventato anche con i Bolton... Dopo tutto quello che aveva visto e subito è assurdo pensare che abbia potuto continuare ad essere la fanciulla indifesa e ingenua di Approdo del Re! Infatti, come anch'io mi aspettavo, capisce subito che Baelish non aveva mai pensato di farla sposare con Hardyng e che anzi lo avrebbe tolto di mezzo alla prima occasione (troppo ambizioso per i suoi gusti, prima o poi lo avrebbe contrastato); quando scopre che Hardyng è morto combattendo al confine non fa una piega, del resto probabilmente neanche lei aveva mai pensato di sposarlo, come dicevo non è più la fanciulla di Approdo del Re che si lasciava abbagliare da un bel cavaliere. Anch'io ero certa che Harrold ci avrebbe lasciato presto e anzi, se non mi sbaglio, credo di avertelo anche scritto qualche capitolo fa, credo che il suo sia stato uno dei nomi che Baelish ha dato a Roose Bolton perché lo facesse fuori con la scusa della battaglia.
Così Sansa e Baelish lasciano Nido dell'Aquila e al momento si trasferiscono al Castello Basso, dove Sansa incontra una certa Lady Myranda Royce che suo padre vorrebbe far sposare a Baelish. Penso che, nonostante le chiacchiere e le speranze di Myranda, Petyr non abbia alcuna intenzione di sposarla, a meno che non gli serva per essere nominato Protettore della Valle legandosi alla figlia di un Lord importante, ma in ogni caso anche se la sposa la lascerà dov'è e continuerà a inseguire i suoi piani.
La parte finale è stupenda e non voglio commentare troppo per non sciuparla, hai davvero scritto tutto perfettamente e io sono d'accordo con ogni virgola. Sansa è cresciuta e maturata e ha imparato a vivere nel mondo reale e in questo non c'è niente di strano o di subdolo, il mondo è questo ed è vero che per sopravvivere si deve anche fingere, mentire, dissimulare. Come ho scritto sopra, lei non può e non deve rifarsi agli insegnamenti di suo padre, perché alla fine la famiglia Stark è stata distrutta per colpa dei suoi "ideali", ma nessun ideale vale la vita e la famiglia. Catelyn al contrario è sempre stata diversa, era pronta a uccidere per i suoi figli, come è giusto e normale che sia, e Sansa sta diventando sempre più simile a lei, anche se forse non se ne rende conto perché non ha potuto conoscere quel lato di sua madre. Ed è anche giusto che si senta eccitata e soddisfatta nel rendersi conto di quello che è in grado di fare, è consapevole delle sue capacità, ma io credo che sappia anche che le userà non per motivi sbagliati, non per la ricerca del potere o per malvagità, ma per difendere se stessa e per ritornare alla sua vera casa, sperando di ritrovare qualcuno della sua famiglia. E questo non è ciò che faremmo tutti noi?
Complimenti, un capitolo veramente meraviglioso, come sai adoro gli approfondimenti psicologici, adoro il fatto che siamo sempre di più verso il totale stravolgimento del canon, adoro il modo in cui rappresenti i personaggi e in particolar modo Sansa, che non è solo più matura e consapevole, ma anche molto più realistica e verosimile di quella che ci hanno propinato nella serie TV.
Sei bravissima e comincio a pensare che, se mai avessi voglia di farlo (sto scherzando, ma magari chissà, potresti farci un pensierino! XD), tu saresti in grado di riscrivere anche House of Dragon e di farmi piacere pure quello! XD
A presto!
Abby

Nuovo recensore
17/12/22, ore 08:29

Ciao Vanessa!
Sono molto felice di rivederti qui e di sapere che Sansa non sta più tra le grinfie del bast*rdo. Theon è stata una bella rivelazione e Brienne vabbeh non fa testo perché l'adoro sempre e comunque 🥰
Questa volta un pó di più. Chissà se strada facendo ci sarà un incontro inaspettato.......fremo molto per quello lo sai 🤣🤣🤣
Nel complesso capitolo molto emozionante e bello denso di avvenimenti come piace a me. Non poteva esserci una fuga migliore.
Un abbraccio e alla prossima

Recensore Veterano
16/12/22, ore 02:03

Cara Vanessa.Non so se ti ricordi di me,ti ho lasciato qualche recensione ma è da un po' che non lo faccio.Anzi scusami ma ti ho sempre letto con piacere.Non sono qui per commentare il capitolo,lo sai che amo la tua storia perché è la migliore sul Trono di Spade.Anzi tu sei una delle più brave scrittrici su efp e non lo dico tanto per dire.Ti scrivo per darti l'incentivo a continuare,ci sono tante lettrici come me che aspettano un tuo capitolo.Magari a volte siamo silenziose ma continuamo a seguirti e a leggerti.Questo capitolo mi da la speranza che non ci lascerai.Un'abbraccio grande Gaudia

Nuovo recensore
11/12/22, ore 22:13

Sono davvero felicissima che tu abbia deciso di continuare a pubblicare, grazie

Recensore Master
11/12/22, ore 15:02

Carissima Vanessa, non sai che piacere che tu abbia deciso di accompagnarci nel viaggio che con te abbiamo intrapreso, quando hai iniziato a scrivere questo racconto che, di capitolo in capitolo, sta diventando un autentico romanzo e che coinvolge sempre più i nostri sensi.
Anche in questo nuovo e, lasciamelo dire, atteso passaggio abbiamo potuto immergerci nelle atmosfere che la tua penna sa creare e, per qualche attimo, siamo precipitati nuovamente nell’incubo insieme a Sansa.
Lei è stata fatta chiamare da Lord Bolton e lei, ignara di tutto quanto può essere accaduto in quella manciata di tempo, si è recata scortata dalla guardia verso il salone centrale per scoprire che fosse stato Ramsay a farla chiamare, sentendo un sottile terrore scorrerle giù per la schiena non appena ha visto quel ghigno orribile manifestarsi sul suo volto. Non ci mette molto a comprendere che, oramai, in quel luogo, la protezione di Lord Roose sia svanita come neve al sole e il comportamento e le parole aggressive di Ramsay ne sono la piena dimostrazione. Vuole far vedere a tutti chi sia il padrone ora, chi sia colui che comanda qualsiasi cosa desideri, anche forse svilire e torturare colei che è a tutti gli effetti la Lady di Grande Inverno. Parole e gesti di scherno mettono a dura prova la resistenza di Sansa, la quale tenta di pensare a come uscire indenne da quella situazione. Ma Ramsay è un belva aggressiva e ostile più che mai e che, a tutti i costi, vuole fargliela pagare per tutto ciò che ha dovuto subire, secondo i suoi criteri, a causa sua. La follia si scatena sul povero inerme corpo di Sansa, la quale subisce non riuscendo a pensare lucidamente, fino a quando giunge la fine di quella tortura non appena uno degli uomini di Ramsay avvisa che Stannis è purtroppo arrivato. Per Sansa sono parole che le rimettono vigore in quel povero corpo martoriato e una nuova speranza nell’animo. Di colpo la sala grande si svuota e lei si trova da sola e prova a riflettere, ma ecco che, sorprendentemente, Theon le si fa presso e le propone di fuggire proprio in quei momenti in cui forse nessuno si sarebbe accorto della sua sparizione. Nessun ulteriore pensiero e finalmente, con la decisione presa, si confondono fra le tante persone che si muovono all’interno del castello con la sola prerogativa di raggiungere le porte della fortezza prima che si chiudano. Intanto, durante questo loro percorso di allontanamento, hanno potuto vedere fino a dove la collera e la pazzia di Ramsay si siano spinte con tutti quei corpi esanimi accatastati, come se fossero oggetti, uno sull’altro e che non servono più ad alcuno scopo.
Ed ecco che ritroviamo anche Lady Brienne che ha mantenuto la parola e ha atteso il momento propizio per poter essere di aiuto alla lady di Grande Inverno, qualora fosse venuto, appunto, il momento opportuno per fuggire. Lei e il suo scudiero Pod hanno approntato tutto il necessario per affrontare il viaggio anche se la loro meta è un’incognita per tutti loro. Sansa e Theon sono fuggiti dall’orrore e qualsiasi cosa si prospetti da ora in avanti sarà certamente meglio di tutto ciò che hanno vissuto al castello. Prima di sentirsi veramente liberi, cruciale è stato l’incontro scontro con Myranda la quale, alla luce delle considerazioni addotte da Sansa circa la posizione che avrebbe assunto se lei fosse scomparsa dalla vista e dalla vita di Ramsay, acconsente a lasciarli fuggire con la speranza di poter prendere un posto nel cuore di quest’ultimo, con il quale è cresciuta e credi di avere parecchi punti in comune.
Il viaggio è sfiancante, soprattutto per Sansa che non è abituata a cavalcare, e in particolare con un territorio freddo e rigido come è il suo amato Nord. Ma non vuole essere lei colei che intralcia il viaggio e, silenziosamente, patisce. Ogni tanto osserva il suo accompagnatore e piano piano le sembra che Theon, ad ogni passo di lontananza dal suo aguzzino, riesca a tornare il ragazzo che era: pare più sicuro di quanto non lo abbia mai visto al castello, segno che i soprusi di Ramsay devono avergli inciso non solo il corpo bensì l’animo in profondità.
Finalmente dopo alcuni giorni di viaggio hanno la possibilità di fermarsi e riprendersi dalla fatica, sia fisica che emotiva, di quei momenti e magari fare anche il punto della situazione, in quanto da qualche parte dovranno pur dirigersi. L’illuminazione viene da Theon che consiglia di recarsi alla Barriera dove c’è Jon, il fratello bastardo di Sansa, e che ora è comandante del Castello Nero, e certamente non chiuderà le porte in faccia a sua sorella, anche se in quel luogo le donne sono precluse. Ora, se non altro, hanno una meta, anche perché Sansa non è riuscita ad avere più alcun contatto con Baelish e deve agire per il meglio sia per lei sia per le persone che si sono messe a sua disposizione e delle quali, in un certo qual modo, si sente responsabile. Ora che la decisione ha dei contorni più nitidi e definiti forse potranno sperare Sansa e Theon di sentirsi ancora e nuovamente “famiglia” se Jon li accoglierà, ma sarà sicuramente così quando gli avranno raccontato tutto quello che è accaduto nel lungo lasso di tempo in cui sono rimasti separati per alterne vicende dando particolare risalto a ciò che ognuno ha dovuto subire nel frattempo. Sarà anceh un modo per ristabilire e migliorare il rapporto che avevano da ragazzi.
Capitolo come al solito coinvolgente per azioni, reazioni e descrizioni che ci rendono ancor più partecipi di quanto accada ad ogni singolo personaggio che calca la scena di questo palcoscenico che è il tuo racconto. Nulla viene lasciato al caso, ogni pensiero del personaggio raggiunge il lettore, che lo fa suo, e partecipa alle sue vicissitudini con trasporto, e il merito è della tua scrittura così incisiva e preziosa nel saper veicolare le emozioni.
Sempre bravissima e ancora complimenti e grazie per aver voluto proseguire il viaggio con tutti i tuoi lettori.
Colgo l’occasione per augurarti buone feste nel caso non ci incontrassimo prima. Un affettuoso saluto!

Recensore Junior
07/12/22, ore 09:01

NUOOOOOOOOOOOOAAAAAAA!!!!! 😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱
Ti prego, non farmi questo, ti supplico.
Ok, questo posto pare la soffitta di mi nonna, ma resta, ti prego!
Sei un raggio di sole troppo splendente per perderti!
Resta, resta, resta!!!
R E S T A
Se non resti dimmelo che ti mando la mia mail.