Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
02/07/21, ore 14:45

Ciao Vanessa Spark, per intanto hai fatto benissimo a pubblicare il capitolo adesso, poi mi permetto di dirti che è uno dei capitoli più belli in assoluto di tutta la storia. Il tuo Mastino è il migliore in assoluto e tu sei in grado di sviscerarlo come si deve. Credo che il Mastino e quello che questo personaggio prova in questa storia, così come tu lo hai descritto, sia il vero amore. Tutte vorrebbero essere amate come il Mastino amava Sansa, nel finale mi hai fatto pure commuovere e soprattutto non mi è dispiaciuto il fatto che tu abbia reso Arya più umana nella tua storia. Non vedo l'ora di leggere il seguito, voglio proprio vedere come Sandor si riprenderà e si ricongiungerà con il suo Uccellino. A presto! Dragonlips

Recensore Junior
02/07/21, ore 14:44

💜💜💜💜💜💜💜💜💜💜💜
Torno dalle ferie e mi rendo conto che, tra una cosa e l'altra, sono rimasto indietro con la lettura di questo piccolo capolavoro.
Ovviamente ho fatto fuori tutti i capitoli uno dopo l'altro e ti lascerò recensioni dettagliate ad ognuno, ma prima DOVEVO scrivere quanto AMO questo capitolo.
L'ho trovato bello, triste, appassionato, ha tutto!
È così bello il Sandor innamorato che ci racconti.
Una parte di me fa il tifo per Petyr, ma quando leggo certi sentimenti di Sandor mi sciolgo.
Questo è amore, signore e signori, amore allo stato puro. Il fatto che arrivi da un uomo come lui lo trovo ancora più emozionante. Ovviamente lui si ostina a non voler dare un nome a questo sentimento, ma noi altri lo abbiamo ben capito.
La parte del sogno l'ho trovata super interessante. Trovo che ci siano una serie di segni "premonitori", ma forse sbaglio, non saprei.
Anche la parte finale, quando pensa di morire è davvero bella.
È commovente che l'ultima cosa che dice, prima di svenire, sia il suo nome.
Bello, bello, bello.
Sono entusiasta ed innamorato di questa storia.
Grazie per renderla così intensa, ti adoro!

Recensore Master
27/06/21, ore 15:33

Carissima Vanessa!

Quando riesco a prendere una boccata d’aria scrivo, leggo e recensisco tutto nello stesso giorno – spero che nelle prossime settimane andrà meglio. Ma torniamo a Sansa e a questo capitolo su cui potrei scrivere un papiro. Sansa è sempre così contenuta e diplomatica da fare male e gli altri se ne accorgono. Se ne accorge soprattutto Tiryon, cui tocca lo spiacevole incomodo di doverle raccontare dell’assalto a Grande Inverno. Non c’è una riflessione che io non appoggi. Il pensiero della morte dei fratellini è struggente soprattutto perché viene rievocato la morbidezza della loro pelle, il loro pianto che solo lei, la sorella più femminile e materna, sapeva placare. Ma c’è anche lo sgomento per una famiglia disgregata, per una casata andata in pezzi la cui storia è legata a quella del continente e anche lo sgomento per il tradimento terribile di Theon, cresciuto come un fratello e ostaggio solamente di nome, che si rivolta verso quella che è stata la sua vera famiglia (qui si aprirebbe un capitolo a parte, vista la storia personale di Theon e quanto sconterà sulla propria pelle questo tradimento). La richiesta di poter soffrire da sola è pertanto più che giustificata, anche perché nella Fortezza Rossa Sansa è anche lo zimbello di tutti a causa del suo futuro marito adorabile. E fai bene a sottolinearlo ogni volta, a rendere il palazzo di Approdo del Re un posto dove si muovono più persone che commentano e agiscono anche alle spalle dei potenti, beffeggiandoli.

L’incontro con Sandor è bellissimo e ricco di tensione. Lui si offre di uccidere per lei e di vendicarla, ma chiarisce anche un elemento importante (chiamandola Sansa, peraltro: non uccellino o lady; l’ho notato, ovviamente **): non è stato lui a spifferare tutto e il suo stesso gesto, anche questo chiarimento è stato necessario, non è stato che un ordine eseguito perché contravvenire sarebbe stato peggio soprattutto per lei. Questo chiarimento e l’offerta della propria fedeltà da parte di Sandor potrebbero minare l’influsso che Petyr produce su Sansa anche in merito alla sua sventolata amicizia d’infanzia con la madre di lei… insomma, ti faccio tanti complimenti, mia cara! Un abbraccio forte,
Shilyss

Recensore Master
24/06/21, ore 10:23

Ciao, eccomi di nuovo a seguire questa storia meravigliosa e sto davvero amando tantissimo il modo in cui rappresenti i sentimenti contrastanti di Sandor che, da un lato, è consapevole di desiderare Sansa ma, dall'altro, si sente indegno di lei, una Lady giovane, bella, delicata mentre lui è sempre stato, o così almeno si vede, un sicario e un assassino. Mi è piaciuto soprattutto il passaggio in cui lui si rende conto di volere la ragazza, ma ancora più di volerla proteggere anche da se stesso... forse perché è una dinamica che sto affrontando nella storia che scrivo adesso (anche se non in modo così drammatico e con un lieto fine!), però proprio per questo la situazione è per me particolarmente intrigante!
E che splendida scena quando Sandor, stanco delle porcate che dicono gli altri soldati Lannister e delle loro insinuazioni sciocche, crudeli e volgari, si imbestialisce e li punisce nel modo più appropriato, non li massacra di botte come avrebbe potuto fare, ma li mortifica, li mette sullo stesso piano sul quale loro hanno osato mettere Sansa. Li minaccia di stuprarli con qualche oggetto e ti dico che, oltre l'immensa soddisfazione personale, ho adorato il fatto che alla fine non abbia neanche fatto loro del male fisico, almeno non tutto quello che ci si aspetterebbe da un uomo come lui, ma anzi ha dimostrato una grande sensibilità, secondo me, andando a colpire quegli uomini volgari e rozzi proprio nel loro "onore di uomini", ora sono loro a sentirsi violati e piagnucolosi come ragazzine. Un perfetto contrappasso, il tuo Sandor è davvero stupendo!
Complimenti ancora una volta per questa storia splendida e a presto!
Abby

Recensore Master
22/06/21, ore 11:57
Cap. 21:

Ciao Vanessa,
ennesimo POV gestito alla perfezione.
Il caro e vecchio Petyr Baelish non si smentisce mai. Probabilmente quello che sto per dire è un azzardo, ma secondo me è il personaggio che ti riesce meglio. Non ho bisogno di vedere il suo nome nell'intestazione del capitolo per capire che stai scrivendo di lui. Ti muovi con naturalezza all'interno di questo personaggio alquanto particolare. Riesci a cogliere ogni sua piccola sfumatura del suo carattere e riesci a renderla perfettamente all'interno della tua storia.
Il modo in cui riesce a tenere testa a Lady Olenna, la regina delle spine è alquanto magistrale. Dopotutto solo lui poteva riuscirci. Ovviamente non tengo conto di Mace Tyrell, poichè ha la stessa personalità di un comodino, con tutto il rispetto per i comodini.
Una trattativa non facile, dai risvolti non semplici e piena di parole di non dette, di sottointesi, che avranno un pesante impatto anche sulla vita di Sansa e del suo rapporto con il Mastino.
è un punto di svolta molto importante, poiché spinge a chiedermi in che modo proseguiranno e si svolgeranno gli eventi da questo punto in poi. Come si comporteranno Sansa e il Mastino quando sentiranno questa novità, in che modo intrecceranno i loro sentimenti e i loro destini, in che modo Joffrey interverrà per rovinare le loro vite.
Come sempre è stata una lettura estremamente piacevole.
A presto.
Mask.

Recensore Master
21/06/21, ore 12:16

Che dire, cara Vanessa, ormai i tuoi capitoli mi sorprendono sempre per l’intricata storia che stai abilmente intessendo, ma non per quanto riguarda la qualità della tua narrazione, che si attesta a livelli decisamente alti. Come non venire catapultati in questo tete a tete che hai saputo creare fra Lord Baelish e Sansa, riuscendo a far percepire ogni più piccola sensazione da parte di ognuno di loro.
Sansa deve nascondere il suo pensiero, che però giunge ugualmente alla mente di Baelish abile e attenta a ogni più piccolo cambiamento delle persone con cui ha a che fare.
In cuor suo Baelish non può che essere orgoglioso di come Sansa sia in grado di apprendere così tante cose in così poco tempo. E’ reticente il giusto, riflessiva senza esporsi troppo, mantiene le sue idee ma fa in modo di veicolarle al suo intercolutore nella maniera più appropriata. Decisamente una allieva molto promettente per il gioco che nella mente di Lord Baelish sta prendendo sempre più forma.
Ora è diventato il lord protettore della Valle, anche se per i suoi disegni avrebbe voluto attendere un poco di più, per poter affiliare, alla sua persona e ai suoi propositi, i lord meno recalcitranti ai cambiamenti. Lysa, vive a Nido dell’Aquila, ma non lo governa, non lo ha mai fatto e ora che si è sposata tenderà ad appoggiarsi e ad affidarsi completamente al suo nuovo sposo. Marito che non la sopporta, ma fa buon viso a cattivo gioco, perché le sue mire sono altre. E Sansa è una persona che da pedina diventerà, fra le sue mani, una abile giocatrice, già gliene sta dando prova. Ma mentre chiacchiera in maniera disinteressata con lei, si avvede che qualcosa turba la giovane, che si mantiene sempre sul filo della conversazione, non una parola di troppo o fuori posto. Ma lui è il maestro del gioco dell’intrigo e dell’inganno e riesce a farsi dire da Sansa quali siano le sue perplessità, che lei gli svela con un poco di vergogna e reticenza. Sapere che sua zia si è interessata così tanto a lei, e del rapporto intessuto con suo marito, l’ha messa a dura prova, e Petyr, a questo punto, comincia a valutare sia meglio tenere più che mai sotto stretta osservazione quella mogllie dalla quale non ha il minimo desiderio di tornare. Infatti si attarda con Sansa per mostrarle i regali di cui ha voluto personalmente farle dono: una stanza più appropriata alla sua condizione di figliastra della lady sua moglie, nonché tutta una serie di oggetti particolarmente belli che l’occhio, acuto e attento alla bellezza, di Sansa avrebbe certamente valorizzato come si doveva. Ma di frontte a tanta munificenza nei suoi confronti una sottile vena di ansia prende Sansa, che teme la reazione della zia. Intanto Petyr nel lasciarla sola nelle sue nuove stanze, e mentre la immagina con quegli abiti appositamenti scelti per lei, si reca suo malgrado a salutare la moglie, la quale è solo la seconda persona che lui avrebbe visto, in ordine di tempo, dopo il suo rientro dal viaggio.
Come sempre ti aspetto al prossimo aggiornamento, tempo permettendo, augurandoti un buon inizio di estate.
A presto e un saluto!

Recensore Veterano
21/06/21, ore 00:33

Ciao cara.Scusami se non mi sono fatta più sentire ma ti ho continuato a seguire,ogni nuovo capitolo è stato divorato.Mi piace come hai rivisitato la storia,sei capace di farci vedere un nuovo punto di vista.Sembra di leggere un racconto completamente diverso!!!Complimenti perché sei capace di descrivere un personaggio come Baelish pieno di sfaccettature.Per quanto riguarda Sansa e Sandor sono lontani ma vicini con il pensiero.Si rivedranno a Nido dell'Aquila?Non vedo l'ora di leggere del loro incontro.Alla prossima e un bacio grande

Recensore Junior
20/06/21, ore 23:20

Davvero molto bello! Come sempre tu hai grande padronanza nei dialoghi! La cosa che più mi è piaciuta di questo capitolo è il fatto che è pieno di perle di saggezza! Quante "lezioni" (se così si possono definire) sull'insicurezza e sulla gelosia morbosa ci hai implicitamente rifilato! Davvero molto interessante! Non vedo l'ora che si passi all'azione e succeda davvero qualcosa, tipo una corta romantica del rampollo Harding a Sansa, oppure la gelosia ossessiva di Lysa che inizia a manifestarsi (e poi sappiamo tutti cosa farà di conseguenza Ditocorto). Nonostante tu sia molto impegnata riesci comunque a tenere il ritmo con le pubblicazioni e di certo non perderai l'interesse dei tuoi lettori! A presto, ti abbraccio. Dragonlips

Nuovo recensore
18/06/21, ore 18:04

Ooooohhhh myyy goooood
Ho letto 38 capitoli d’un fiato di tutti li elogi che potrei fare abbiamo davvero un coro angelico nella mia testa a fare da sfondo a questo gesto super umano della CrudeliaCersei Colpo di scena pazzesco perché io ho pensato davvero l’avvelenasse .
Bellissimo , continua !!!!

Recensore Master
14/06/21, ore 18:39

Dopo aver letto lo scorso capitolo non potevo far passare troppo tempo prima di tornare e quindi eccomi di nuovo! Ero ansiosa di leggere il POV di Sansa dopo ciò che era accaduto con il Mastino e mi ha fatto davvero piacere leggere che, alla fine, lui è stato l'unico con cui Sansa non è arrabbiata. Ho compreso tutti i suoi sentimenti, primo fra tutti, devo ammetterlo, la rabbia contro il padre. Anch'io ho sempre pensato che Ned Stark sia stato un vero egoista nell'accusare i Lannister proprio quando era nella loro casa, con le sue figlie come loro ostaggi. Stark ha voluto seguire la sua coscienza immacolata e non ha pensato al dolore, all'orrore, allo strazio che avrebbero provato le sue figlie. Sappiamo ormai che Ned Stark voleva apparire e sentirsi "duro e puro" in ogni situazione, ma la cosa non riguardava solo lui, un vero padre avrebbe dovuto per prima cosa proteggere le sue figlie e poi, in caso, sacrificare se stesso se proprio lo voleva. Sinceramente credo anch'io che la maggior parte delle disgrazie di Sansa sia stata causata dalla coscienza granitica del padre...
E poi, ovviamente, ho condiviso pienamente il disgusto e la mortificazione di Sansa, il suo orrore al pensiero di sposare Joffrey, di essere stata tanto stupida da credere di amarlo, di essere affascinata da lui. Joffrey non è nemmeno come dice Shae, non è solo un uomo e quindi, come tale, egoista e prevaricatore, certo di poter fare tutto ciò che vuole a una moglie. Sì, moltissimi uomini sono così e seguono i loro istinti facendo soffrire le donne che sono loro accanto, le fanno innamorare con falsi sguardi e dolci parole lette qua e là e poi, finito il corteggiamento, diventano padroni. Ma Joffrey è molto peggio di così, Joffrey è completamente psicopatico e la patina di educazione che la madre gli ha appiccicato sopra non resisterà a lungo davanti alla follia che lo porta a provare piacere solo torturando e straziando le ragazze. Sansa ora conosce la vera faccia di Joffrey e non può che odiarlo con tutta se stessa. E posso comprendere anche come lei arrivi a odiare il suo stesso corpo, perché è debole, perché è donna e quindi destinata a soccombere, a chinare il capo, a sottomettersi, se fosse stata un ragazzo tutto ciò non le sarebbe accaduto (e in effetti quella è la scelta che fa Arya, riuscendo così a sfuggire ai Lannister). Ma in tutto questo odio non è coinvolto Sandor, anzi sembra quasi che lui sia l'unico a darle un minimo conforto anche solo nel pensiero. E' vero che ricordando come l'ha toccata si sente turbata, forse ancora più umiliata perché Joffrey sembra aver capito qualcosa... ma alla fine è dal bacio e dalla carezza di Joffrey che Sansa si lava, strofinando ben bene, mentre non accenna nemmeno a togliersi di dosso il ricordo del tocco di Sandor, e questo secondo me vuol dire tantissimo!
Io non so più che parole usare per farti complimenti, ogni capitolo riesce ad essere più bello e perfetto del precedente, qui fai capire benissimo i pensieri e le emozioni di Sansa solo descrivendo le sue reazioni, in modo oggettivo, quasi asettico ma proprio per questo tanto più significativo.
Sei una scrittrice eccezionale, vorrei davvero che potessi scrivere tu gli ultimi libri della saga di Martin, sarebbero sicuramente ancora meglio degli originali!
Bravissima, a presto!
Abby

Recensore Master
10/06/21, ore 13:32

Ciao Spark,
mi mancava leggere qualcosa di tuo, finalmente ci sono riuscito, spero solo di essere più costante.
Il buon caro vecchio Joffrey non si smentisce mai, riesce ad essere odioso in qualsiasi occasione. Solo lui poteva pensare a una cosa così macabra, in un momento tanto particolare per Sansa. Perfino Cersei, a questo giro, pensa che abbia superato il suo limite di crudeltà. Lo sguardo che gli riserva parla molto chiaro. Due teste mozzate di lupo, a simboleggiare la morte dei due suoi fratellini. Crudele e insensato, perfettamente in linea con la personalità di chi ha voluto quel gesto.
A Sansa non resta che scappare via. Credere che sia tutto un sogno, un incubo direi, le fa comodo per non impazzire del tutto. Sente tutto il mondo crollarle addosso. La mancanza della sua famiglia è opprimente come non mai, in quel momento. Sente che è sul punto di spezzarsi, anzi si è già spezzata.
Quello che fa nella sua stanza è un chiaro segnale di questa rottura. Si spoglia, violentemente, di tutto ciò che ha addosso. Non sopporta più essere identificata con quel luogo, con la gente che abita quel posto. Spogliarsi di tutto è l'unica via percorribile, perché ogni singola cosa che indossa è riconducibile ai Lannister.
E poi, come un ultimo gesto finale per autodeterminarsi, è portare via l'unica cosa a cui loro tengono: la sue verginità, con una candela.
è un gesto violento verso sé stessi, al limite della follia, eppure che ha un preciso significato: lei appartiene solo a sé stessa e a nessun altro.
Sandor non può che assistere impotente dinnanzi a quello "spettacolo".
Come sempre offri una lettura molto interessante e ricca di spunti di riflessione.
Dai su, proponiti per continuare la storia di Martin.
A presto.
Mask.

Recensore Master
09/06/21, ore 11:36

Ero davvero in pena per Sansa e non vedevo l'ora di arrivare a questo capitolo, purtroppo fino ad oggi per vari motivi non sono riuscita a passare! In realtà pensavo che sarebbe stato il POV di Sansa e mi ha stupito trovarci Sandor, ma alla fine è stato meglio così, probabilmente sarebbe stato troppo doloroso vivere le emozioni della povera ragazza. Joffrey è sempre più crudele e mostruoso, l'ho detto e lo ripeto, per me è il personaggio più totalmente amorale e detestabile dell'intera saga, e dire che ce ne sono parecchi! Ma per quanto ce ne siano altri detestabilissimi (i due Bolton, Walder Frey, Tywin Lannister ecc...), almeno loro hanno una minima scusante, sono perfidi, folli, crudeli, sadici ma alla fine vogliono il potere e esagerano certo nei modi di ottenerlo, però il fine è "concreto" e purtroppo temo che molti uomini di potere, sia di allora che di ora, abbiano adoperato mezzi molto simili ai loro. Joffrey no, lui è già Re e non gliene frega niente, per lui essere Re significa solo aver agio di compiere le peggiori nefandezze in piena libertà. E' ingiustificabile sotto ogni punto di vista.
In questo capitolo mi ero "quasi" rilassata perché alla fine, dopo aver umiliato fino alle lacrime Sansa, almeno non l'aveva davvero fatta spogliare o, peggio ancora, torturata... e poi si è messo a insistere sul fatto che non crede che lei non sia stata violentata e che deve "provare la sua illibatezza"! Mi ero già sentita prudere le mani per la voglia di strozzarlo quando ha detto che sarebbe stato LUI a infilare le mani dentro Sansa per verificarne la verginità, ma la sua cattiveria è andata anche oltre (sebbene, in realtà, lui non sappia che proprio volendo essere più malvagio e crudele possibile ha finito per rendere quell'atto meno mortificante e doloroso per Sansa): ha ordinato a Sandor di essere lui a esaminare la ragazza. E' stato perfetto come il Mastino abbia pensato in fretta: rifiutarsi? Cercare di uccidere le guardie e scappare? Per poi giungere alla conclusione che la cosa migliore per tutti, Sansa compresa, sarebbe stato accettare di compiere quell'atto umiliante, perché lui avrebbe cercato di farlo con la maggiore delicatezza e premura possibili. E quello che sarebbe dovuto essere un atto di violenza e umiliazione estreme diventa quasi qualcosa di intimo, Sandor è eccitato e pensa che avrebbe voluto toccare Sansa in quel modo per ben altri motivi... ma tutto sommato anche Sansa non è troppo sconvolta da ciò che le viene fatto, come invece sarebbe successo se fosse caduta nelle mani di Blount, o Trent o peggio ancora Joffrey. Ad un certo punto, anzi, si aggrappa al mantello di Sandor e lo guarda in faccia... io ci ho visto (ma forse mi sbaglio) una specie di ringraziamento, come per dire "visto che deve accadere, sono contenta che sia tu a doverlo fare".
Alla fine questa brutta avventura si è risolta nel modo più indolore possibile per Sansa e ammetto che non me l'aspettavo... ora a quanto pare Joffrey, per sfogarsi, strazierà altre innocenti prostitute, visto che non poteva fare del male a Sansa.
Sei bravissima in questa storia, diventi sempre più brava e intensa ad ogni capitolo, ma anche se gli episodi sono spesso crudi e violenti, tu riesci comunque a inserire sempre qualcosa di affettuoso, quasi tenero, come in questo caso, tra Sandor e Sansa. Mi fai amare sempre di più il legame che lentamente si sta creando tra loro e devo ammettere che mi sta ispirando moltissimo per la storia che sto scrivendo adesso su The White Princess (anche se la situazione è diversa, il legame che si crea tra i miei due protagonisti è piuttosto simile).
Complimenti di cuore, per fortuna nei prossimi giorni avrò sempre più tempo per dedicarmi alla lettura di questo capolavoro!
A presto!
Abby

Recensore Junior
08/06/21, ore 21:52

Mamma miaaa!!! Era davvero tanto che non passavo qui su EFP e di conseguenza era un po' che non leggevo questa storia (devo infatti recuperare il capitolo 50 causa sessione di esami) la storia si sta facendo sempre più interessante e bella! Il ragazzo della famiglia Harding è quello di cui Martin ha scritto nel libro The Winds of Winter (che deve ancora uscire) vero?? Beh se è davvero lui la storia è tutta in salita e ce ne saranno delle belle! A presto! Dragonlips

Recensore Master
06/06/21, ore 16:23

Ma ciao Vanessa!

Come sempre, ogni volta che leggo un tuo capitolo oscillo sulla necessità di lasciarti un trattato o meno. Mi è piaciuto moltissimo come hai gestito questo dialogo e come hai reso sia Clegane che Tiryon. Parto da quest’ultimo e dalle sue riflessioni. Tiryon è un personaggio capace di interpretare la realtà, di vederla, di riconoscere in maniera oggettiva ciò che lo circonda. Ecco perché vede l’inabilità, l’impotenza e la follia del nipote, pericoloso come un Targaryen qualsiasi (ho adorato quel pezzo), ma anche capace di riconoscere il valore dei propri nemici (Robb, Stannis) e la pochezza degli altri (Theon). È grazie a questo acume e in virtù della necessità di proteggere gli interessi di casa che deve proteggere Sansa, la cui posizione è sempre più incerta proprio perché non è neanche detto che Jeoffrey sia fisicamente in grado di renderla madre, condizione che, per quanto orribile, le garantirebbe perlomeno nove mesi di tranquillità.

Clegane è esasperato da questa situazione. È stato coinvolto in una vicenda losca e iniqua che mal si accosta con qualsiasi ideale cavalleresco e, al netto del suo cinismo e del linguaggio truce, Sandor è un cavaliere che si rende conto anche delle ipocrisie che il politico Tiryon sfoggia. Ecco perché gli fa notare che il fatto di eseguire un ordine o scegliere il male minore in relazione agli abusi rifilati alla giovanissima Sansa non li rende meno gravi, non solleva alcuna colpa dalle sue mani. E a questo proposito, è importante anche vedere Sandor, immaginarlo per quello che è – un uomo alto e imponente – per capire quanto un “uccellino” come Sansa potrebbe essersi sentita. L’attenzione all’aspetto politico e pragmatico e quello morale della vicenda, tra cuore e razionalità, è il tema portante di questo capitolo davvero molto, molto interessante e piacevolissimo e l’intelligenza di Tiryon – reso in maniera magnificamente IC – è sottolineato ancora di più dall’acume che il nano dimostra svelando quello che, ovviamente, Sandor non può ancora permettersi di considerare né accettare. La ama.
A presto <3
Shilyss

Recensore Master
06/06/21, ore 14:54

Ben tornata cara Vanessa, molto prima di quanto il tuo messaggio di avviso mi facesse supporre. Ero già predisposta ad una attesa decisamente più lunga, invece eccoti qui con questo passaggio che ci fa entrare sempre di più nel nuovo mondo, nel quale Sansa cerca con fatica di ambientarsi.
E arriviamo quindi all’incontro con sua zia Lysa, durante il quale può mettere a confronto la donna con sua madre; se non fosse stato per il fatto di sapere che erano sorelle, e per gli occhi inconfondibili dei Tully, niente fra di loro le avrebbe definite in tale maniera. Tanto scialba e insignificante era sua zia Lysa quanto accattivante e accogliente sua madre Catelyn. Nel mentre Sansa era più volte tornata con la memoria alle differenze, quasi sostanziali, fra Nido dell’Aquila e la sua Grande Inverno. Due castelli, belli e in posizioni privilegiate ma essenzialmente diversi per la gente che quei castelli li abitava e li rendeva, con la propria presenza, vivi e vitali. Tutto a Nido dell’Aquila appariva come sfiorito eppure il posto avrebbe potuto essere meraviglioso. Durante il colloquio Sansa non sa bene cosa aspettarsi, tranne forse il fatto di capire che sua zia sa di tutto l’escamotage creato da Lord Baelish per poterla trarre dall’impaccio che rappresentava per lei la Fortezza Rossa. Però al contempo sua zia non vuole che tale parentela sia ostentata, occorre continuare a mantenere un certo riserbo. Ma quello che colpisce Sansa è l’insistenza di certe domande da parte della donna, che cerca di capire quale sia la motivazione che ha spinto il suo Petyr a rischiare tanto per portarla in salvo, costruendo tutto quel contorno intorno a lei. Lysa, da donnicciola quale è, è insicura e cerca delle certezze: teme che fra suo marito e Sansa possa essere accaduto qualcosa e che Petyr l’abbia portata con sé perché da lei attratto in molteplici maniere. Questi pensieri sbandierati senza nessun garbo lasciano perplessa e preoccupata Sansa, la quale non sa bene ancora quale atteggiamento tenere con una donna simile, che non sembra nemmeno particolarmente arguta. Ma superato questo scoglio la zia la informa che a lei dovrà essere trovato un marito, non appena il suo matrimonio con lo Sterminatore di re verrà annullato, e il suo nuovo pretendente sarà niente meno che suo figlio, il giovane Robyn Arryn, per il quale dovrà essere una moglie devota e assecondarlo in tutto e per tutto, nonché anticiparlo in quelle che potrebbero essere le sue necessità. D’altronde nella sua posizione non avrebbe potuto certo sperare di meglio. Lo sconcerto di Sansa raggiunge livelli di attenzione quando si parla della sua verginità, che lei non pensava al tempo avrebbe potuto diventare un problema, dato che aveva asserito che il matrimonio mai era stato consumato. Curioso l’arrivo del cugino di Robyn che conosce il ragazzino e lo asseconda, ma è parimenti interessato da quella nuova arrivata al castello che non conosce ancora. Lui è appena tornato e Robyn sembra dimenticare tutto e tutti, e più di tutti Sansa che, per la posizione di figlia bastarda di Baelish, non ha alcun diritto se non quello di sentirsi invisibile agli occhi degli altri, per dedicarsi a lui. Ma fra i due sembra esserci della comprensione e forse il nascere di una simpatia, anche perché Sansa conduce una vita piuttosto solitaria, non incontrando nemmeno sua zia dopo il colloquio, e nessun altro delle poche persone che abitano al castello. E in uno di questi rari momenti di compagnia, ecco che Lord Baelish la sorprende insieme ad Harrold, facendo forse percepire la sua irritazione.
Spero che il tuo lavoro possa concederti un po’ di tranquillità in più per poterti dedicare alla tua passione. Noi ti aspetteremo comunque, ringraziandoti per il tempo che ci regali con il tuo racconto.
Un buon proseguimento un po’ per tutto e a risentirci presto!