Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
07/01/22, ore 17:01

Oddio, che emozione alla fine!
Lo so che non è morto, lo so che è una notizia falsa, ma mi sono super emozionata!!
Povera Sansa, lei si è mostrata indifferente, però se ne è andata via di corsa, posso immaginare come si sia sentita! alla fine se lo è pure sognato un sacco di volte, sono sicura che quella notizia l'abbia sconvolta!
Non vedo l'ora di sapere cosa succederà, Petyr lo vedo titubante...

Recensore Master
07/01/22, ore 14:20

Ben ritrovata Vanessa in questo nuovo anno nel quale ci hai regalato uno sguardo sui pensieri di Petyr in merito alla situazione tutta che è così abilmente riuscito ad imbastire e che sembra stia dando i suoi primi e succulenti frutti. Ha deciso di tornare a casa sua, nelle Dita, da sempre odiate ma che in questo particolare momento della sua esistenza possono dargli dei vantaggi. In più con lui sta viaggiando anche Sansa e, proprio quando saranno giunti a destinazione, dovrà cominciare a sondare il terreno per poter portare avanti il suo piano, sapendo già benissimo che dietro l’apparenza restia e a volte glaciale di Sansa ci sia un cervello di primissimo ordine che pensa, osserva, ragiona e trae le sue conclusioni, ma sempre senza farsene accorgere, nell’intimo dei suoi pensieri. Lui sa che lei sta coltivando il suo sogno di poter tornare, finalmente dopo tante vicissitudini, a casa sua, a Grande Inverno, che lei ha visto come un miraggio che poteva materializzarsi, grazie all’operosità di Petyr e del suo cervello sempre in azione. Lei è anche certa che ogni mossa di Lord Baelish sia finalizzata ad uno scopo e il suo obiettivo è sempre stato acquisire maggiore potere. Lo ha raggiunto diventando il Lord della Valle, sposando la zia Lysa, della quale si era sbarazzato senza troppi pensieri, in modo da poter essere l’unico che aveva ora effettivamente potere decisionale. Ma Sansa ancora non ha compreso fino a dove vuole spingersi per restituirle ciò che è suo di diritto, Grande Inverno, e che è ora in mano agli odiati Bolton. Ed ecco allora che Petyr, durante il viaggio di avvicinamento alle Dita, inizia a prospettarle una parte del piano, che al solo sentirlo fa inorridire Sansa. Come può pensare di andare in sposa al figlio di chi ha ucciso la sua famiglia? Una proposta irricevibile, ma comprende anche che lei sia nelle mani di Baelish e quindi quanto meno deve far finta di accettare quel piano in attesa che qualche evento cambi la partita che si sta giocando, e della quale lei è una delle pedine più importanti. Lord Baelish deve mantenere fede alla parola data ai Bolton, per non fare in modo che si instillino dei dubbi sul suo operato. Certo è che vorrebbe tenere Sansa solo e tutta per se stesso: quella ragazza non ha solo il fuoco nei capelli, e pertanto è in grado di incendiarlo personalmente, ma Petyr sa anche che non può cedere, non in questi momenti così tanto essenziali, dove un passo sbagliato potrebbe causare un disastro.
Il soggiorno alle Dita, nella brutta, vecchia e decadente magione della famiglia di Lord Baelish, offre la possibilità ad entrambi di studiarsi, l’una senza fare in modo che lui se ne accorga, anche se nessun movimento di lei passa inosservato all’occhio acuto di Petyr, e lui volendo quasi che lo sguardo che le rivolge sia percepito poiché è profondo e con un sottofondo di intenzioni latenti.
Intrigante l’intermezzo con il vecchio cane di casa, il quale per uno strano gioco del Destino, sembra essersi affezionato in maniera particolare a Sansa, forse per la gentilezza che da lei proviene con quelle semplici carezze che regala a quel cane che fedelmente è rimasto a tutelare la casa di quel suo padrone che poche attenzioni e affetto gli ha sempre dato. Un parallelismo interessante con un altro Mastino, del quale Petyr proprio svela la sorte, forse scomparso o forse morto in alcune scorribande, come gli era stato riportato. Ha notato l’atteggiamento mutato di Sansa a quelle parole, ma ha erroneamente interpretato la sua minima reazione, scambiandola per rabbia e disgusto, per ciò che era avvenuto quando era prigioniera ad Approdo del Re, mentre nella mente di Sansa ben altri sono i pensieri.
Curiosa dell’evoluzione e in attesa di rivedere comparire il Mastino in carne e ossa, ti aspetto al prossimo aggiornamento, augurandoti ancora un sereno e proficuo anno. A presto!

Recensore Master
06/01/22, ore 20:57

Ciao **
WOOW, Accidenti. Eh, io lo avevo detto che Cersei non l'avrebbe presa bene, ma non pensavo arrivasse addirittura a questo, tentare di uccidere Sansa. È stata guidata dalla disperazione, non vorrebbe che Sansa sposasse Jaime, e d'altronde nemmeno lei lo vuole. Con il senno di poi, se ne sarebbe andata volentieri con il Mastino, che è l'unico ad averla offerto una possibilità. È vero, nessuno ha mai chiesto il suo parere e oramai da troppo tempo si ritrova e essere trattata come merce di scambio, passando da un ipotetico matrimonio all'altro. Mi fa piacere che Cersei l'abbia risparmiata, anche se effettivamente ha senso il suo "le ha salvato la vita perché la odia". Sa bene quale sofferenza l'aspetta.
A presto :*

Nao

Recensore Master
06/01/22, ore 16:27
Cap. 1:

Ciao, mia cara!

Non sono molto tempestiva, ma finalmente approdo sul tuo profilo. In questo fandom sono molto persa, considerami una bambina che muove i primi passi proprio a partire dalla tua long, mi scuserai perciò se alcune mie considerazioni saranno poco attinenti e/o poco precise. Mi baso sulle sensazioni che mi hai trasmesso.
Sono stata particolarmente attenta al prologo, per me è stato molto importante per avere una infarinatura del contesto, periodo e luogo, di cui ci narri. Questo breve riassunto mi ha inoltre aiutata ad entrare nel mood della narrazione, un'atmosfera che si preannuncia essere cruda, carica di sangue e di contrasti in nome del potere. Ci offri inoltre un quadro introduttivo circa ciò che ci apprestiamo a leggere dal primo capitolo, che è uno scorcio di ciò che ci preannunci.
Il personaggio di Sansa mi ha affascinata molto. Nel corso della lettura la sua descrizione ha preso il sopravvento, la scena ruota intorno alla sua presenza al cospetto del re. Hai preso spunto dalle reazioni della giovanissima ragazza per raccontarci il suo animo. La dipingi come una giovane forgiata dall'epoca in cui vive e dalle esperienze che ha attraversato. È prigioniera, promessa sposa di un re folle, ma nonostante ciò vede uno spiraglio di luce in coloro che detengono anche il potere per impedire che la sua precaria situazione precipiti in una morte prematura. È una giovane donna temprata dalla vita, ha imparato a reprimere le proprie emozioni, in particolare dolori e sofferenze che sente nel cuore. La lontananza dalla famiglia non può che incidere sulla sua personalità e sul suo malessere. Hai mostrato la forza e la fragilità di questa ragazza; l'impassibilità è una forma di difesa personale e nei confronti di quella famiglia lontana, ma che rischia in egual misura la vita. Reprime in modo efficace i propri sentimenti nei confronti di coloro che ama, ma non dimentichi che si tratta pur sempre di una ragazzina fragile a causa della giovane età, perciò non può fare altro che cedere alle lacrime davanti ad umiliazioni pubbliche e gratuite.
Ci hai rivelato le ragioni che hanno reso questo re così mentalmente instabile, la sua follia nasce a monte e in un certo senso non è sua responsabilità, ma di un tempo che non considerava le conseguenze concrete derivanti da una relazione incestuosa.
Per quanto la situazione in cui riversa Sansa sia oscura, si legge una nota di speranza incarnata da queste due figure: Tyrion e Sandor. Come dicevo poc'anzi, hanno il potere di lenire le sofferenze della ragazza. La scena finale è ricca di dolcezza, mi è parso di avvertire un trasporto sincero verso la ragazza, forse non del tutto esplicito (per ora), ma sicuramente rispettoso e forse trattenuto dalle caratteristiche stesse di questo personaggio maschile appena accennato in conclusione del capitolo.
Il messaggio finale che mi viene trasmesso è sicuramente il fatto che Sansa non è affatto sola in questo posto per lei così tenebroso.

Come primo approccio al fandom è stato davvero molto piacevole. Spero di riuscire a proseguire presto con la lettura di questo racconto, sono davvero curiosa di scoprire il seguito!

Colgo l'occasione per augurarti un anno splendente e ricco di serenità. E anche di trascorrere in modo gioioso questa Epifania! ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (una tua piccola lettrice)

Recensore Master
05/01/22, ore 09:24
Cap. 6:

Ciao Vanessa, eccomi qua a continuare la lettura. Questo spaccato introspettivo di Sansa è molto interessante. Si comprende benissimo la sua rabbia e lo shock per il modo brutale in cui scopre quanto la realtà sia diversa dalle leggende che ha ascoltato finora. Bello il riferimento a lei che ha sempre fantasticato sugli eroici salvataggi senza mai soffermarsi a riflettere sull'orrore che precede il salvataggio. E poi, il pensiero per Lollys Stokeworth che invece ha subito ciò che lei si è scampata e Sansa avverte tutto l'orrore, mentre le domestiche ne parlano solo sottovoce.
Il confronto finale con il Mastino è curioso, così come il pensiero ai tre uomini Joffrey, il suo promesso sposo, il Mastino, il suo salvatore, e poi lord Baelish che ad oggi si è proposto come un alleato a corte ma di cui ancora non si comprendono bene le trame anche se, non si può fare a meno di notare, è nei suoi pensieri. Ben più di Tyrion, ad esempio, che pure si sta adoperando per tenerla al sicuro da Joffrey.
Ci leggiamo nel prossimo capitolo!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
03/01/22, ore 16:57

Ciao! Mi sa che siamo un po' telepatiche perché oggi volevo proprio andare avanti con la tua storia e... ho trovato la recensione alla mia! Sono davvero contenta che questo primo capitolo ti sia piaciuto e ti ringrazio tanto, e anch'io avevo una voglia matta di passare di nuovo da te.
E, a costo di ripetermi, devo dirti ancora una volta che amo moltissimo il legame che stai creando tra Sansa e Jaime, così come avevo amato quello che si era creato tra lei e Tyrion. È chiarissimo e più che giusto che l'uomo che lei ama senza rivelarlo neanche a se stessa, l'uomo che desidera senza sapere davvero cosa sia il desiderio, è Sandor, ma ciò non le impedisce di creare una specie di amicizia con i due fratelli Lannister che, in effetti, sono stati buoni con lei. Tyrion le ha spiegato che, nella loro condizione, leggere e apprendere è un'ottima strategia per mantenersi in vita e magari trarre vantaggi dalle varie situazioni e Sansa sta mettendo in pratica i suoi insegnamenti. Mi è piaciuto molto anche il fatto che Jaime rispetti Sansa, che non voglia forzarla a fare niente e che, anzi, sia sempre gentile, cortese e amichevole con lei, è stato anche simpatico e divertente quando le ha detto che lui non ama molto i libri e che le sue abitudini sono altre, ha dato l'idea di essere una persona tutto sommato semplice, che non si gloria del suo nome, del potere, della casata, insomma, devo ammettere che mi piace parecchio questo Jaime che ci stai presentando. E poi adoro la tua Sansa, questa ragazza che, diversamente dalla saga originaria, ha smesso di fare la vittima e sta cercando davvero di prendere il meglio dalle situazioni in cui si trova. Ad esempio, ho apprezzato moltissimo il fatto che lei non voglia giudicare Jaime, che lo vede finalmente come un uomo normale, che non si ubriaca, non va a donne, non è violento, insomma non è il mostro che le era stato descritto; anche il suo legame incestuoso con Cersei è qualcosa che Sansa, ovviamente, non capisce (anzi, credo che proprio l'affetto che la lega ai fratelli le faccia sentire ancora di più l'anormalità di quella situazione, quando pensa a lei e Robb in quel senso, nonostante adori suo fratello, le viene da vomitare, perché il vero affetto fraterno è tutt'altra cosa), eppure non vuole condannarlo perché comprende che i due hanno avuto una vita tutta particolare, e forse sono state proprio le circostanze (soli, senza mamma, con un padre gelido e severo) a spingerli l'uno verso l'altra. Trovo molto interessante questo punto di vista che, in effetti, non avevo mai considerato finora e che probabilmente è il modo giusto di guardare al loro rapporto.
Nella seconda parte del capitolo riprendi la vicenda del canon, con l'incontro di Sansa e Ser Dontos e la promessa di lui di farla scappare. Ora, ovviamente non so come andrà avanti la tua storia e non voglio spoiler, però mi auguro che la tua Sansa, sia per la sua condizione attuale sia per la sua evoluzione come personaggio, non sia tanto sciocca da cadere nell'errore di tentare davvero la fuga. La Sansa che ci prova, nella saga, è una ragazzina stupida e ancora legata alle scemenze che ha letto nei libri, tanto da volersi convincere che Ser Dontos, nonostante sia un nobile caduto in disgrazia e un ubriacone, possa essere il cavaliere che viene a salvarla. Ma, da una parte, è anche una Sansa prigioniera, spaventata, che non ha nessuno a cui potersi affidare. Qui le cose sono ben diverse: ha stretto un bel rapporto con Tyrion, ha la speranza che, prima o poi, Sandor possa far ritorno e anche con Jaime può stare al sicuro, lui non vuole farle del male e credo che, un domani, se la portasse a Castelgranito, potrebbe anche trovare il modo di rimandarla a casa, magari con l'aiuto di Tyrion, chissà, visto che lui non l'ha certo sposata per amore. Spero che Sansa sia abbastanza furba e matura da capire che sarebbe assurdo distruggere quello che ha al momento e che potrebbe tramutare in qualcosa di buono in futuro, piuttosto che credere al primo ubriacone che le racconta una storiella.
Insomma, mi hai creato un sacco di aspettative oltre ad incantarmi come al solito, ogni tuo capitolo mi ispira un sacco di riflessioni, pensieri, e adoro parlare con te della tua storia e dei tuoi personaggi.
Complimenti e ne approfitto per augurarti buon anno!
Abby

Recensore Master
03/01/22, ore 00:44

Ciao Vee, eccomi qua a proseguire la storia. Questo capitolo è sconvolgente. Si sente tutta la paura di Sandor e quella di Sansa e so quanto deve essere stato difficile scrivere quella scena mostrando lo squallore ma senza scendere in dettagli macabri. Devo dire che sei rimasta su un equilibrio apprezzabile perché hai reso perfettamente la crudezza della scena e il terrore di Sansa. Ho amato anche i pov del Mastino e la sua paura di perdere di vista Sansa prima e di arrivare troppo tardi poi. Complimenti per questa storia!
A presto,
Sev

Recensore Master
30/12/21, ore 11:26

Ciao **
Mi piace molto il rapporto che si sta delineando tra Sandor e Lydia. Tra i due non c'è niente di romanico o sessuale (almeno fin ora), ma sta nascendo un'amicizia e inoltre Lydia ha capito subito che c'è una donna in particolare nei pensieri di Sandor. Intanto quest'ultimo è preoccupato per le sorti di Sansa, che non sono migliorate più di tanto. I due sono separati da un po', non vedo l'ora che si rincontrino. Mi piace molto seguire le sue vicende e il suo punto di vita, perché in lui l'evoluzione c'è di continuo... complimenti, a presto :*

Nao

Recensore Junior
28/12/21, ore 23:29

Buon Natale e buona feste Vanessa Spark! Non pensavo proprio avessi fatto morire Harding, pensavo fosse stato un personaggio che avresti approfondito di più e che avrebbe giocato importanti carte all'interno della storia. Ma comunque la seconda parte della storia si sta concludendo, sono curiosa di sapere dove il seguito porterà Sansa, alla prossima 💖 Dragonlips 💖🐉

Recensore Junior
28/12/21, ore 09:39

E così, alla fine, lasciamo anche Nido dell'Aquila.
Wow, che storia.
Se mi guardo indietro, a circa un anno da quando ho iniziato a leggerla, ne sono successe di cose.
Per questa recensione di fine anno vorrei complimentarmi per il modo esemplare in cui hai messo su tutto e per come sei riuscita a portare avanti una storia densa di avvenimenti, mai noiosa e senza buchi.
Questo capitolo sembra a più rilassato, ma in realtà non lo è.
Scopriamo cose interessanti, soprattutto di come Sansa un passettino alla volta stia imparando a giocare e soprattutto, che effetto questo abbia su di lei.
Questa tua fanfiction è sempre più un romanzo di formazione e sono davvero ci tanta di averla iniziata.
Ti mando un grandissimo augurio di buon anno nuovo!

Recensore Junior
27/12/21, ore 14:44

Arrivoooooooo!!!!!!!
Scusa scusissima per il ritardo, ma sai, il Natale....
Cara ragazza, grazie mille per questo regalo natalizio che mi hai fatto, questo capitolo è molto molto molto interessante.
Lo sviluppo di Sansa si sta compiendo sotto i nostri occhi e noi non possiamo che restare ammirati per la coerenza e il realismo con cui lo hai portato avanti fino a qui.
Non c'è traccia di fretta o di approssimazione in questa storia e leggerla è davvero un piacere.
E così Harrold ci ha lasciato...beh, riposi in pace, amen!
Petyr ha fatto bene, lo avevo capito che aveva deciso di farlo fuori quando ha richiesto la lista a Bolton.
Era troppo furbetto del quartierino...
Poi Petyr geloso è molto arrapante, insomma, lui non lo fa vedere, ma si è capito che gli rodeva!
Ma parliamo di questa tipa, Randa (Randella e Randalcazzbiip), cioè mo' questa che vuole???
Ci siamo liberati di Lidia e ora arriva costei???
Cioè ma scherziamo?
No, sul serio, non è che vuoi farle sposare Baelish, vero?
Vabeh, ora sospendo lo sclero, in attesa di vedere cosa hai in mente 😁.
Ma niente scherzi eh!
Baci baci.
(Recensione modificata il 27/12/2021 - 02:48 pm)

Recensore Veterano
26/12/21, ore 11:33

Ciao Vane!
Buongiorno e buon Santo Stefano! La mia promessa di mettermi in pari in breve termine prosegue, quindi eccomi qui. Ho un po’ il cuore spezzato sapendo che il Mastino non comparirà ancora per un po’ però Petyr mi sta regalando gioie e tu con lui. Invidio la tua capacità di descriverci con così tanta dovizia i pensieri, i ragionamenti, le strategie che si dipanano nella mente di quest’uomo, soprattutto se, come ci dici alla fine, sono frutto più di quello che tu credi sia successo che di quello che ci è stato mostrato, cioè una serie di scelte frettolose e non ben giustificabili nell’ottica di un uomo così tanto ponderato e così tanto accorto (non pavido nelle sue scelte, assolutamente, ma anche le più rischiose sono tutte sapientemente oculate).
Ho amato la descrizione di questo suo rapporto con Lysa, lei che ad ogni volta ci viene descritta con caratteristiche fisiche e morali così in antitesi con lui, con il comune del senso del pudore, dell’estetica, della grazia, che si può che avere almeno un moto di disgusto verso di lei. Non solo per il suo aspetto esteriore, che comunque ci descrivi come qualcosa di non piacevole alla vista, per i segni del tempo che si stanno accanendo imperiosi su di lei e su quello per cui la genetica non era stata generosa già in partenza. Ma, soprattutto, quello che ce la rende invisa (almeno a me!) è questa sua prostrazione verso Petyr, questo suo modo sgraziato, esagerato e inappropriato modo di proporglisi, le scenette che mette su per attirarlo che la rendono patetica, che vorresti dirgli “Dai Lysa, su, rivestiti, da brava”. E tutto questo che stride ancora di più con la grazia di Sansa, i suoi rossori, la sua compostezza, la sua alterigia. Per questo Petyr, dopo averla addormentata come ogni sera, va da lei su e la spia, di nuovo, nel sonno, strappandole un momento intimo in cui è totalmente esposta ed ignara. Il feticismo di Petyr è un tratto distintivo che può starci benissimo ma soprattutto serve a descriverci la differenza tra le due figure: una che gli suscita disgusto, una che gli suscita una passione che anche lui non sa bene descrivere – come quando immagina che a trascorrere le serate con lui ci sia Sansa e non ci sia Lysa. E non solo per quella bellezza di Sansa che tu, più avanti, descrivi come “poetica”, perché lui ha avuto a che fare con prostitute bellissime che però mai hanno attirato la sua attenzione, quanto piuttosto perché il suo lignaggio, la sua provenienza, il suo essere lady di fatto e non solo di nome, che la rendono appetibile e molto di più.
L’incontro con il giovane Harrold mi ha piacevolmente stupita: non per il sincero interesse che lui nutre per Sansa, si era capito!, quanto piuttosto per quella specie di ammirazione che Petyr prova nel trovare un degno conversatore, qualcuno i cui meccanismi mentali si muovono allo stesso modo, di cui riesce a leggere i non detti ancora meglio dei detti. Qui, ritorna il gioco dei meccanismi di potere che tu giostri così bene: in pochi minuti, Petyr si è aperto davanti uno scenario, ha pensato, ha mosso pedine, ha trovato pro e contro. E soprattutto, ha cercato una strategia che renda lui Lord. Non Sansa, non Harrold.
Ci sarebbero come sempre mille altre cose da dire, ma mi fermo qua perché tanto me ne scordo sempre qualcuna.
Ti mando un abbraccio e a presto!

Recensore Master
25/12/21, ore 23:06

Ciao Vee, eccomi qua a continuare questo viaggio con Sansa e Sandor. Quanto mi dispiace per la condizione in cui versa la povera Sansa. Si avverte tutta la preoccupazione per la propria incolumità. In effetti, la sorte delle tre ragazze deve essere stata una brusca sveglia.
Ho trovato molto interessante il dialogo tra Sansa e Sandor sulle possibilità delle donne, ma anche degli uomini che sono costretti a un ruolo imposto dalla società non meno delle donne. La riflessione di Sandor sulle difficoltà a trovare una donna che voglia stare con lui per sua libera scelta hanno messo in difficoltà Sansa, giustamente, perché il Mastino è imponente e spaventoso con il viso bruciato per metà, ma cionondimeno ha dei bisogni e le scelte che gli rimangono in quel mondo sono quelle due. Credo che l'esperienza delle ragazze abbia segnato anche lui, in un certo senso, è cambiato, ho letto un po' di amarezza nelle sue parole, perché anche lui vorrebbe essere amato e scelto. Chi non lo vorrebbe?
Passo al prossimo capitolo!
Ti mando un abbraccio natalizio!
Sev

Recensore Veterano
22/12/21, ore 23:56

Ma... Ho finito questo capitolo a bocca aperta. Anzi, spalancata, per la bellezza assurda di questo viaggio di sensazioni oniriche, reali e di una via di mezzo tra queste. Davvero, Vane, non so come cominciare. Sono senza parole! È splendido, è un addentrarsi bellissimo, scivoloso, che porta ad un'unica soluzione - al buio. Quello dei sogni, quello della morte, quello dell'alcol. Cerco di andare con ordine ma sarò sicuramente disordinata perché sono disordinate le emozioni che mi ha suscitato questa fetta di storia. Già il sogno preannuncia quello che accadrà dopo: sei così brava ad immergerci nelle situazioni, che all'inizio nemmeno si percepiva che quello fosse un sogno, fino a quell'uccellino (vero) incastrato nei rovi, che lui deve salvare - ferendosi, per forza di cose - e che non vola via subito, nonostante lui gli offra il suo aiuto. Come ad Approdo del Re, lei non ha volato via con lui, è rimasta lì, nonostante lui si fosse ferito per rimanere in vita, per tornare da lei, per prenderla e portarla via. La scena di lei immersa nell'acqua, una figura quasi divina avvolta nella luce e nella corrente, che poi si scontra con quella fin troppo terrena del suo corpo martoriato coperto di sangue, è quasi da pelle d'oca. Abbiamo sentito la sua immobilità, il suo smarrimento, la furia di liberarla, la paura di ferirla, quelle parole che gli sono entrate in testa come una profezia. Una frase tra l'altro bellissima, che riprenderà poi la trama dopo, ma che già anche solo come monito aveva una potenza incredibile.
In tutto ciò, quel suo pensiero ossessivo che torna a lei, nonostante lui cerchi di distrarsi in ogni modo possibile: dagli alberi, agli insulti verso sé stesso, ai bisogni primari che vorrebbe esaudire ma che sono niente, niente, senza lei vicino. Il fatto che lui faccia questi pensieri con Arya accanto è quasi più comico, paradossale e grottesco, come se lei trovasse modo di fargli domande sempre un po' più scomode.
La scena alla locanda è di una bellezza e di un pathos crescente: se prima ci mostri due persone che si perdono dietro alle passioni carnali (parlare di sesso, il mangiare voracemente a causa di quella risvegliata fame) poi pian piano, con l'alcol e il dolore, queste passano tutte sul piano diverso delle emozioni, della gelosia, del possesso, del senso di colpa. Le sensazioni di Sandor crescono man mano che quelli parlano: il suo scavare sempre piu nella disperazione, mentre scopre dettagli nuovi sempre più dolorosi, dilanianti. Ho amato (amato follemente!) quel suo pensiero di gelosia a saperla sposa di Jaime perché lui sarebbe potuto piacerle davvero. Prima la sentiva una vittima, intrappolata, ed era sicuro che lei fosse infelice ad Approdo del Re e forse, per lui, vi era una speranza di essere migliore dello schifo d'uomo che era Joffrey. Ma Joffrey è morto e lei è sposa di un uomo molto piu adulto, molto più bello, molto più possibile. E questo lo devasta. Più di sapere che lei ha ucciso il re, che è scomparsa, che potrebbe essere chissà dove. Lei potrebbe volere davvero un altro: un altro che se la sarà presa, come si è preso il suo posto come guardia personale del re, come si è preso tutto quello che doveva essere suo e che gli è stato portato via. Nemmeno la morte, nemmeno il dolore fisico delle spade, può sorpassare questo. Per questo non ha paura di farsi affondare i colpi nella carne, non ha paura che il sangue esca copioso e lo intorpidisca, non ha paura di vomitare addosso ad Arya quello che pensa di Sansa, fino a farla andar via, fino a non mostrargli la misericordia della morte, solo quella della vita che lui adesso riconosce vuota, sbagliata.
Il suo comparire alla fine a vegliarlo, a proteggerlo, ad essere scudo come gli ha promesso in sogno, mi ha lasciato dentro qualcosa di speciale. Mi è rimasto appiccicato al cuore, come tutto questo capitolo.
Mi sarò dimenticata mille cose da sottolinearti perché sono davvero troppe le cose che ci sono dentro queste righe. Però, davvero, mille volte brava! Questo è capitolo è un piccolo grande capolavoro, vorrei il tasto preferiti per tenerlo proprio da parte, in un posticino a sé.
Un abbraccio

Recensore Master
22/12/21, ore 22:06
Cap. 3:

Eccomi! Ora sono finalmente in ferie e posso dedicarmi un po’ alla lettura di questa storia.
Sto andando i pov di Sandor, mi è piaciuto tanto il modo in cui hai mostrato la storia dai suoi occhi, quando va da Baelish e la ragazza ci prova con lui e lui rivede Sansa mi ha fatto tenerezza e soprattutto è un dettaglio che dà la misura della crudeltà di Joffrey se uno che, come si suol dire, non è dolce di sangue come Clegane rimane impressionato dalla sorte di Sansa, vuol dire che quanto accaduto è veramente al di là del tollerabile. Infatti, Joffrey non si smentisce e le tre povere ragazze pagano il prezzo dell’errore di calcolo di Tyrion. Sandor ovviamente si tira indietro e non vuole essere coinvolto, e anche qui è impressionante che uno soprannominato “il Mastino” si tiri indietro. Tra l’altro, ti confesso che temevo che leggere una storia con il senno del poi avrebbe potuto essere un po’ noioso ma invece non solo non lo è ma mi hai risvegliato l’odio pazzesco che provavo per Joffrey. Pensa che l’unica storia che abbia mai scritto è su Sansa che uccide Joffrey e l’ho scritta prima che lui morisse nella serie, tanto era l’odio che provavo per lui.
La tua storia mi ha riportato a quei tempi e questo secondo me è un pregio!
Ci vediamo nel prossimo capitolo!
Un abbraccio,
Sev