Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
18/06/22, ore 14:42

Rieccomi qui, stavolta mi pare di essere la prima a recensire.
Ho tirato un sospiro di sollievo per Sansa, anche se solo a metà: immaginavo sarebbe andata molto peggio sinceramente, ma anche la frase finale di Lord Bolton non è che mi faccia pensare a prospettive "pacifiche": preferisco però non addentrarmi troppo nella mia teoria e aspettare il prossimo capitolo per vedere se le mie ipotesi saranno o meno confermate. 
Devo dire che ammiro sempre di più la crescita di Sansa come personaggio, sicuramente costretta dagli avvenimenti, però la percepisco anche meno passiva rispetto a quando stava ad Approdo del Re; la capacità di mettere in piedi una storia credibile e sopratutto, accettabile per l'interlocutore principale non era davvero scontata e l'ho trovata molto notevole. 
Che dire, ancora una volta complimenti per l'intreccio e i personaggi, sono davvero felice che tu abbia deciso di scrivere questa storia condividendola con tutti noi.
Alla prossima!

P.S: non ho capito se Yenna è morta o meno.....

Recensore Veterano
13/06/22, ore 19:10

Come avevo anticipato dato che sono indietro ho raggruppato più capitoli, in mdo da mettermi finalmente in pari.
Che dire....quest'uòtimo capitolo è stato davvero trascinante e intenso, certo la conclusione non è giunta del tutto inaspettata (prima o poi doveva venire fuori che la vera Sansa è un'altra), ma leggerla così è stato veramente forte. La povera Yenna ha resistito fin troppo, e ora davvero mi domando cosa succederà a Sansa senza che nessuno la protegga...io spero in Brienne, non si sa mai! A questo punto mi sembra l'unica persona che nell'immediato possa soccorrerla; infatti lord Bolton, seppure messo in una luce migliore di quella del figlio, non mi pare comunque il tipo da soprassedere a un inganno del genere.
Scusa se non commento di più ma faccio un po' fatica a stare a lungo al pc. Alla prossima!

Recensore Junior
12/06/22, ore 14:34

Oookay qui la situazione si fa interessante. Apprezzo il fatto che tu abbia inserito nella storia il fatto che Theon e Yenna abbiano alla fine cantato (o questa è stata la mia percezione sul finale). Theon non è proprio un eroe greco quindi questo rende ancora di più la narrazione realistica e naturale. Mi dispiace per quello che passerà Sansa, come mi è dispiaciuto molto sentire quelle atrocità su Yenna però so che in qualche modo, anche se Sansa ne passerà delle brutte, prima o poi qualcuno verrà a salvarla (noi sappiamo chi!) Ancora congratulazioni, un abbraccio e buona giornata. Dragonlips 💖🐉

Recensore Veterano
05/06/22, ore 18:55

Approfittando del mio momentaneo allettamento forzato, mi consolo un po' continuando con la tua storia in modo da potermi aggiornare. Dato che sono ancora indietro non commenterò ogni capitolo ma li rggrupperò, spero non ti dispiaccia.
I personaggi di questa parte della storia non li conoscevo perchè ho smesso di guardare la serie Tv, quindi sono andata ad aggiornarmi sul web. Sansa è riuscita a realizzare il suo sogno di tornare a Grande Inverno, ma....a che prezzo? Oltre a essere una serva ( e, vista l'alternativa mi sa che le è andata di lusso) deve sopportare la presenza di quelli che hanno sterminato la sua famiglia e ora spadroneggiano in casa sua. Già così è una situazione terribile, figuriamoci poi se codeste persone anche prese singolarmente sono delle xxxxx totali! Si salvano solo Lady Walda e Theon/Reek, che però non è che contino molto. Ramsey mi sembra peggio di Joffrey perchè almeno quello ad adularlo si calmava un po', qui invece niente.....e in più c'è la sua compagna Myranda: alla sua prima apparizione pensavo potesse fare amicizia con Sansa e invece è una degna compagna per quel pazzo di Ramsey.
Se almeno ci fosse Baelish, per quanto viscido, sarebbe comunque una presenza amica....comunque la lettura è stata piuttosto pesante, ma non certo per colpa tua, ma proprio per il clima che si respira ora in queto tipo di ambientazione, quindi tanto di cappello perchè non mi sembra molto facile gestire situazioni di questo tipo.
Per ora mi fermo qui, continuerò prossimamente....
Buon lavoro!

Recensore Master
04/06/22, ore 19:56

Ciao, eccomi di nuovo a cercare di mettermi in pari con questa tua bellissima storia. A proposito, ho letto le note e devo ammettere che non avevo capito bene, la scorsa estate, quale fosse stato il tuo problema, anche se ricordo che avevi passato dei brutti periodi per colpa di una persona. Spero che adesso non ci sia di nuovo qualcosa del genere e che siano solo gli impegni, per quanto faticosi e pesanti, a costringerti a dedicare meno tempo alla tua ff.
Questo capitolo dedicato a Sansa è veramente un capolavoro, purtroppo anche in questo caso devo ammettere di non ricordare l'originale, perciò non so se c'è stata veramente una scena in cui Lysa ha rivelato di essere incinta e poi ha trattato male Sansa chiamandola Cat (mi pare che qualcosa di questo ci fosse, ma potrei sbagliarmi), ad ogni modo è stato tutto perfetto e talmente intenso da avere mille cose da scriverti (spero che avrai il tempo di leggerle!).
Mi ha colpito moltissimo innanzitutto il pensiero di Sansa che, vedendo la zia così legata ossessivamente a Robin, istintivamente pensa a Cersei e al suo legame con Joffrey. Sansa si stupisce di pensare ancora alla Regina e di averle addirittura scritto due lettere (poi distrutte) per dirle che non è stata lei ad avvelenare suo figlio, ma per me non è così strano. Certo, Cersei è stata spesso crudele con Sansa, è la nemica della sua famiglia, è in parte colpa sua se Sansa è rimasta sola... ma io non credo che Sansa odi veramente Cersei come persona. Per molti versi, in realtà, Cersei ha cercato anche di aiutare Sansa, le ha consigliato come comportarsi con Joffrey, come fare una volta diventata Regina, come usare il suo potere di donna... diciamo che, in un certo modo, è stata la sua prima "insegnante" che, come Petyr adesso, ha cercato di tirarla fuori da quel suo mondo di bambina, di damigelle in pericolo e cavalieri affascinanti. E io credo che, almeno per questo, Sansa in parte ammiri Cersei e forse le sia anche grata. Anche nel paragone tra Cersei e Lysa è chiaro che Sansa (giustamente) fa pendere la bilancia del tutto in favore della Regina. Per quanto "innamorata" del figlio, Cersei non ha mai finto di non vedere, ha sempre saputo che lui era un mostro e ha cercato lucidamente di proteggerlo, nonostante questo, da chiunque e anche da se stesso. Pur essendo quasi ossessionata da lui, sicuramente più che da Myrcella o Tommen, Cersei non si è mai fatta illusioni su chi fosse davvero suo figlio. Lysa, al contrario, sembra assolutamente incapace di capire che Robin è un piccolo mostro e che, in parte, è lei la causa di tutto con il suo affetto ossessivo e morboso e la sua iperprotettività. Non credo che Robin sarebbe mai stato normale, ma di sicuro Lysa lo ha reso ancora più folle, al contrario di Cersei che invece ha sempre cercato di frenare e contenere le pazzie di Joffrey.
E la cosa non può stupire visto che nelle scene subito successive ci rendiamo conto di quanto Lysa sia del tutto fuori di testa. Non so neanche se sia davvero incinta, visto che Petyr aveva il suo modo di sfuggire ai rapporti con lei drogandola e poi fingendo di aver passato una notte di passione. In ogni caso tormenta e maltratta Sansa intimandole di smetterla con la sua arroganza e di stare lontana da Petyr, e la sua folle gelosia arriva al punto di identificare Sansa con Catelyn, la sorella invidiata, odiata, quella che veramente è stata la sua rivale in passato. Sansa si rende sempre più conto del fatto che sua zia è malata e che potrebbe anche farle del male, rivalendosi su di lei per i presunti torti subiti da Catelyn.
Molto interessante anche la parte in cui Sansa pensa a Harrold Hardyng e a come si senta bene in sua compagnia. In realtà noi sappiamo che anche questo giovane ha i suoi piani su di lei, ma Sansa per la prima volta in tanto tempo può permettersi di passare dei momenti spensierati con un ragazzo della sua età che non è folle come Joffrey, né effeminato come Loras, non la mette a disagio come accadeva con Jaime o come accade adesso con Petyr, sempre ambiguo e incomprensibile... e non la fa tremare e arrossire come accadeva invece con Sandor. Insomma, Harrold la fa sentire come una normale ragazza che parla con un amico e si sente spontanea e tranquilla. Tuttavia non è Harrold che Sansa incontra, bensì Petyr che, ancora una volta, cerca di insegnarle qualcosa, in questo caso la possibilità di uccidere qualcuno con il veleno, e parla chiaramente dell'omicidio di Joffrey come di qualcosa di necessario. È vero, Petyr il più delle volte è ambiguo e in parte morboso, ma sta anche insegnando a Sansa cose che le saranno utili nella vita, nel mondo che dovrà affrontare, in un certo senso similmente a come ha fatto Cersei.
E le lezioni di Cersei sono state sicuramente molto utili a Sansa visto che riesce in modo magistrale a mantenere la conversazione con la pettegola Lady Hendryn, lì ho veramente ammirato Sansa per ciò che è diventata e per come riesce a gestire situazioni che un tempo l'avrebbero schiacciata.
Devo ammettere, però, di non aver capito perché Petyr abbia voluto farla imprigionare. Sicuramente avrà i suoi piani e sono molto curiosa di sapere quali sono, ma al momento sono rimasta soltanto sorpresa. Per quanto sia attratto da Sansa, Petyr non è certo uno sciocco e, se veramente avesse voluto qualcosa da lei, se lo sarebbe preso in un altro luogo e in un altro momento, invisibile a chiunque e soprattutto a Lysa. Invece fin dall'inizio della rappresentazione, chiedendo a Sansa di sedersi sulle sue ginocchia, mette la ragazza in una posizione scomoda e ambigua e ancora peggio poi quando si mette ad accarezzarle le gambe sotto gli occhi di Lysa... Sansa pensa a ciò che faceva Re Robert, ma è assurdo anche solo paragonare un bisonte come Robert Baratheon a un uomo astuto e sottile come Petyr. Perciò è chiaro che voleva provocare proprio la reazione che ha ottenuto da Lysa. L'unica cosa che mi chiedo è: perché? Ma sono certa che lo scoprirò nei prossimi capitoli.
Ancora una volta non posso che farti milioni di complimenti, la tua storia è straordinaria e la tua capacità di gestire i personaggi è assolutamente magistrale, come ti ho detto molte volte ormai considero questa la vera storia di GoT (oltre alla mia parodia, che comunque riguarda solo alcuni personaggi e ne ignora del tutto altri! XD).
Ancora tantissimi complimenti e a presto!
Abby

Recensore Master
04/06/22, ore 15:21

Un altro capitolo letteralmente da divorare, come sono stati da divorare i pensieri di Theon, che si sono susseguiti nella testa, con il dualismo che avverte, ora più che mai, dentro di sé e che gli fa vedere e percepire le cose in maniera differente. Lo vediamo mentre conduce, o meglio, trascina la sua miserevole vita, perché miserevole lo ha ridotto il suo padrone, quel signore che non si cura di niente e di nessuno, completamente in preda alla sua mente contorta, che gode solo nel fare del male al prossimo. Questo suo aspetto caratteriale e folle si accentua quando il padre, Roose Bolton, è lontano dal castello. Forse, da figlio, cerca ancora di ottenere quella approvazione da suo padre che invece non gli ha mai mostrato, approvazione che significherebbe stima, e Lord Bolton non stima per nulla suo figlio, troppo preda di se stesso e della sua cattiveria che raggiunge limiti che neanche lui riesce a comprendere. Però al contempo non fa nulla per impedire le pazzie del figlio: convinto forse che, lasciandogli i suoi trastulli, possa evitare di fare danni ben peggiori. Ma coloro che finiscono fra le sue grinfie hanno vita difficile, difficilissima, anche perché in queste sue “attività ludiche” è confortato dall’appoggio di Myranda, la quale gode insieme a lui, probabilmente essendo fatta della stessa malefica pasta.
Ma ora che Lord Bolton è tornato finalmente al castello, le torture diminuiranno e la vita delle persone seguirà un diverso e più tranquillo corso, anche se tranquillo non è certo l’aggettivo perfetto dovendo vivere alla corte dei Bolton. Ci sono tutti ad assistere al ritorno del loro signore, compreso Theon, sempre nascosto, affinché nessuno si accorga di lui, che vive costantemente con il terrore che lo veste come un mantello, ed ora, più che mai diviso tra i pensieri e i comportamenti da tenere fra lui e Reek per non danneggiare la vera Sansa.
Intanto quella falsa, la povera Yenna, sta sopportando la vita con Ramsay, dal quale attende un figlio. Ed è proprio il comportamento tenuto di fronte al padre di Ramsay, che fa rivoltare quest’ultimo, in maniera inconsulta, verso di lei. Il mutismo che ha adottato alle risposte del padre lo ha irritato, poiché sicuramente il padre ora lo riprenderà di fronte a tutti. Ma prima che questo accada lui si rivale sulla povera donna che finalmente scoppia, non riuscendo a sopportare oltre. E da quelle poche parole che gli rivolge insinua un dubbio grande come una casa nella mente di Ramsay. Mi sono sempre chiesta, durante questo periodo passato da Yenna, in segregazione e alla continua folle mercé di Ramsay, come non avesse deciso di cedere prima. E’ stata coraggiosissima a tentare di portare avanti quella finzione, non sapendo a cosa l’avrebbe poi realmente condotta: ma ora la misura deve essersi colmata a tal punto che sono bastate poche parole sfuggitele e i suoi gesti di disperazione a farla guardare in altro modo dal marito.
Ed ecco che la scena si sposta nelle stanze di Sansa, che sta attendendo che arrivi la notte per potersi addormentare, acquietando per un po’ la tensione: sta aspettando di ricevere notizie dopo l’invio del corvo a Baelish, e non vede l’ora che lui arrivi e finalmente la porti via. Non sembra importarle più di nulla, ma di una cosa è certa: non vuole continuare quella messinscena e a vivere costantemente nel terrore che accada qualcosa a lei e alla sua sosia.
Proprio mentre è in preda a questi pensieri, cercando di convincersi che tutto sarebbe andato per il meglio, Ramsay fa irruzione nelle sue stanze, seguito da Reek con un labbro sanguinante, e che deve essere stato il primo su cui ha sfogato la sua ira.
Ora ho paura che possa toccare a lei, perché la domanda che le ha rivolto, circa ilf atto di chi sia lei veramente, mi fa presupporre che qualcosa di tremendo possa accadere.
Hai stuzzicato a mille la nostra curiosità con questo passaggio, condotto magistralmente anche questa volta, prendendo in esame sia i comportamenti indotti che le sensazioni e i conseguenti pensieri scaturiti dalle situazioni che sono venute a palesarsi. Intensa la parte di Theon che si sdoppia in Reek e che riprende possesso del vecchio se stesso, quello che il suo nuovo signore credeva di aver annientato a suon di torture ma che sta riemergendo dal suo limbo, lentamente, poco per volta.
Attendendoti per il prosieguo, quando potrai, mi complimento e ti mando un caloroso saluto.

Nuovo recensore
03/06/22, ore 20:56

Ciao Vanessa!
Cioè non ci posso credere alla fine è successo...era inevitabile eh me lo aspettavo ma leggerlo così di botto mi ha fatto senso. Spero in un altro colpo di scena così Sansa può risparmiarsi quello che le è successo nella serie...la mancanza di Sandor e Petyr si sente più che mai 🥲
In conclusione capitolo BELLISSIMO letto tutto d'un fiato(me lo sentivo che stava per succedere qualcosa) ,io in genere ogni capitolo cerco di gustarmelo nell'arco di due giorni ma questa è stata una delle volte che proprio non ce l'ho fatta.
Ora aspetto con ansia il prossimo mentre mi faccio mille paranoie sui possibili prossimi sviluppi(tanto per cambiare 🤣).
Un abbraccio ❤

Recensore Master
23/05/22, ore 18:39

Ciao, eccomi di nuovo a leggere questa storia e adesso siamo davvero alle sorprese, è vero che anche fino qui mi hai accompagnato con svolte inaspettate e molto gradite (il buffo legame tra Sandor e Arya, Sansa più matura e consapevole, Arya che può vedere per l'ultima volta la madre e Robb prima delle Nozze Rosse...), ma adesso, come spieghi nelle note, sei orfana dei libri e quindi anche più libera di andare nella direzione che vuoi tu e che io sono certa sarà mille volte più intrigante, appassionante e anche verosimile della saga di Martin e soprattutto della serie TV!
In questo capitolo ritorniamo a Petyr, e in effetti ero molto curiosa di sapere cosa sarebbe successo a Nido dell'Aquila nella tua versione.
Petyr sta cercando di stringere alleanze, vorrebbe l'aiuto di Stannis per restituire Grande Inverno agli Stark, ma Stannis non se la sente di mettersi contro i Bolton, che sono spalleggiati dai Lannister, e preferisce cercare alleati altrove (non so a te, ma a me Stannis non è mai piaciuto, non amo questi personaggi "più realisti del re", che devono sempre mostrarsi irreprensibili e incorruttibili e poi sono peggio degli altri!). Così, mentre pensa a come fare per consolidare il suo potere e trovare alleati, deve tornare dalla moglie... e penso che già il fatto di avere a che fare con lei sia una punizione sufficiente per qualsiasi crimine Petyr possa mai aver commesso! No, davvero, sono cattivissima, ma Lysa mi ha sempre disgustata, non solo è una persona egoista e cattiva, ma è anche ridicola, penosa a dir poco. Posso concederle solo l'attenuante di non essere sana di mente, ma non sono neanche sicura di questo. Lysa mi ricorda quelle donne che anche a sessant'anni o più credono di sembrare delle adolescenti e quindi si vestono e si comportano come tali, risultando solo grottesche. E questo, proprio come nel caso di Lysa, capita spesso tra le donne ricche che non hanno niente da fare e allora pensano di poter ringiovanire con qualche punturina di botox e un po' di palestra. Lysa però non fa neanche questo, se almeno cercasse di tenere al suo aspetto forse risulterebbe meno sgraziata, meno patetica, e comunque per un uomo come Petyr, che invece si mostra sempre controllato, queste manifestazioni volgari sono ancora più disgustose. Hai approfondito in modo davvero perfetto e completamente IC il rapporto tra Lysa e Petyr, nel libro e nel film sembra che lui la sposi proprio per poi ucciderla e diventare Lord della Valle, e magari è anche così, ma sinceramente visto quello che deve passare non si può biasimare il povero Petyr! Ho adorato il suo POV in cui lui pensa che Lysa è penosa e squallida e che magari se avesse dimostrato un po' di compostezza e dignità da lady si sarebbe guadagnata perlomeno il suo rispetto, mentre così è anche più volgare e grottesca delle prostitute. Chissà, forse se Lysa non fosse stata così Petyr avrebbe trovato un modo più gentile e meno "definitivo" di liberarsi di lei! Nel frattempo, l'unico modo che ha trovato per risparmiarsi notti da incubo è quello di drogarla e farle credere di aver passato notti di passione! XD
Molto interessante la parte in cui Petyr progetta di creare un grande Regno del Nord unito alla Valle di Arryn e alle Terre dei Fiumi e, a pensarci bene, non è poi così peregrino questo pensiero visto che Sansa alla fine è l'erede di tutte queste terre, soprattutto se dovesse davvero sposare l'erede degli Arryn. In questo senso è stato davvero intrigante il colloquio tra Petyr e il giovane Harding che, a quanto pare, è un Petyr in erba e vorrebbe imparare dal migliore! XD A dire il vero non ricordo neanche se questo personaggio ci fosse nella saga, magari era un personaggio minore, non ricordo niente di lui, però non nascondo che preferisco questa idea di Petyr (far sposare Sansa al ragazzo per farla diventare Lady della Valle oltre che del Nord) piuttosto che mandarla al macello da Ramsay, mi sembra anche una cosa molto più verosimile da parte di Petyr che, comunque, ha sempre tenuto a Sansa e ad averla vicina. Mi sono sempre domandata come abbia fatto a accettare di darla in sposa a Ramsay, che DOVEVA sapere che tipo fosse, lui che sapeva sempre tutto di tutti! Tanto che nella mia parodia Petyr non accetta la proposta di Bolton e anzi appoggia l'esercito di Jon Snow per riprendere Grande Inverno. Insomma, l'assurdità della cosa l'avevo vista persino io nella mia parodia, possibile che quei mentecatti della serie TV non ci abbiano pensato???? La tua versione, dunque, è molto più credibile di quella della serie TV, ma ricordiamo che nei libri Ramsay non sposa Sansa ma Jeyne Poole, credendola Arya, quindi Sansa resta in gioco per sposare Robin. E in questo caso mi chiedo perché, in effetti, Baelish pensi di stringere un accordo con il giovane Harding quando invece, lasciando che Sansa sposi Robin come vuole Lysa, potrebbe fare in modo di renderla vedova molto presto e in modo "naturale" (tutti sanno quanto Robin sia malato e fragile). Certo Petyr può disfarsi anche di questo giovane, ma ho idea che la cosa possa essere più complessa e che Harding non sia così facile da eliminare come invece Robin e Lysa.
Oddio, certo che anch'io ho una mente molto contorta e intrigante! XD
Magari è merito della tua storia che si fa sempre più appassionante.
Spero di passare al più presto e che tu possa stare meglio e avere più tempo per occuparti delle cose che ami, tra cui appunto questa meravigliosa storia.
Un abbraccio!
Abby

Recensore Master
16/05/22, ore 18:49

Ciao e scusami se non sono passata per tanto tempo, ma devo ammettere che mi ero parecchio interessata alla vicenda di Sansa e Petyr a Nido dell'Aquila e in questo momento tornare alle vicende di Sandor e Arya mi coinvolgeva meno! Comunque questo non toglie che tu abbia scritto un capitolo favoloso, come sempre! Il sogno di Sandor è un capolavoro, sinceramente non ricordo se ci sia stato veramente nella storia (o almeno qualcosa di simile), ma sei stata veramente bravissima a inserire nell'inconscio del Mastino tutto quello che prova per Sansa, non solo l'attrazione e il desiderio (il fatto di sognarla nuda), ma anche il fatto che, chiaramente, è in pensiero per lei, teme che le possa accadere qualcosa di male (i rovi, le spine, le fiamme che cadono dal cielo e lui che non riesce a liberarla). Sembra quasi che Sandor abbia una specie di premonizione su tutte le difficoltà che ancora attendono Sansa...
Il sogno, poi, lo porta a pensare. L'uomo non si capacita del fatto che, dopo tanti mesi, ancora sta pensando a Sansa, la sogna e si preoccupa per lei. Ovviamente non è abituato a provare sentimenti veri per qualcuno e tanto meno ad essere innamorato (tanto che non vuole neanche pronunciare quella parola, piuttosto preferisce accusarsi di essere un finocchio perché non ha voglia di trovarsi una ragazza per una notte!), quindi si sente confuso e non sa come gestire le emozioni che prova. E di sicuro avere accanto Arya che continua a stuzzicarlo, a chiedergli a che cosa pensa, se ha voglia di andare con una donna ecc... farebbe perdere la pazienza anche a un santo, Sandor ha tutta la mia comprensione! XD
Sono rimasta a bocca aperta quando Arya si è messa a parlare con gli uomini di Lady Lysa, lo so che sono imperdonabile ma non ricordo affatto questo particolare della storia, eppure deve essere accaduto in qualche modo perché Sandor e Arya sapessero di ciò che era successo ad Approdo del Re. Nel modo più inaspettato vengono a sapere che Joffrey è morto e che della sua morte sono stati accusati Sansa e Tyrion. Nessuno si duole per la morte di Joffrey, chiaramente, anche se Sandor per un istante non ci crede, è vero che le erbacce cattive non muoiono mai ma in questo caso effettivamente è andata bene. Molto più interessante è invece la parte successiva, quando gli uomini di Arryn iniziano a dire che forse Sansa si è fatta aiutare dal marito, Jaime Lannister, ed è così che Sandor scopre che Sansa ha sposato Jaime. Nello shock provato a quella notizia, che gli fa perdere completamente ogni barlume di ragione, Sandor forse non registra il fatto che Sansa è anche scappata e che nessuno sa più dove si trovi (il che dovrebbe fargli pensare che, comunque sia andata la storia del matrimonio, al momento Sansa non è con Jaime). Sandor riesce a pensare soltanto che Jaime ha avuto la ragazza, che è stato con lei e che forse a Sansa è anche piaciuto, in fondo, diversamente da Joffrey, Jaime non è crudele né sadico, è un vero cavaliere e l'unico "peccato" che gli viene ascritto è la passione morbosa per la sorella. Sandor non si capacita del perché non possa essere tranquillo sapendo Sansa con un marito diverso da Joffrey, qualcuno che lei potrebbe persino amare, e anzi quando gli uomini iniziano a fare battute volgari e becere sui rapporti sessuali tra Jaime e Sansa l'uomo perde completamente la testa e uccide i tre avventori senza neanche rendersene conto! Ferito e in fin di vita, Sandor brucia di febbre e chiede a Arya di ucciderlo e in questo caso mi sembra di ricordare la trama ufficiale e, come al solito, la tua versione mi piace decisamente di più. Arya non vuole dare il colpo di grazia al Mastino e approfitta del fatto che lui è gravemente ferito per andarsene, Sandor però vuole che lo uccida e allora prima cerca di farla arrabbiare ricordandole che è stato lui a uccidere il suo amico e che ci ha provato gusto. Arya però non crede alle sue parole, ormai lo conosce troppo bene per pensare che sia un sadico che si diverte a straziare le persone. Inaspettatamente, allora, Sandor rivela tutto alla ragazzina, non solo le volte in cui non ha protetto Sansa da Joffrey, ma perfino tutti i pensieri lascivi che ha avuto su di lei, la voglia di possederla, il desiderio (e questo non mi ricordo che sia accaduto nella trama originale...). Arya capisce che stavolta Sandor dice la verità, ma non si scompone o almeno così pare, gli lascia dell'acqua, prende il cavallo e se ne va.
Ecco, nella versione originale mi sembra di ricordare che Arya lascia Sandor a morire perché ritiene che sia quella la sua giusta punizione (e infatti io credevo che lui morisse davvero in questo modo e mi sono stupita non poco quando è riapparso! XD), mentre nella tua storia sembra quasi che lei provi comprensione per lui, che capisca che non è la persona mostruosa che pensava e che quindi lo lasci in vita pensando che magari in qualche modo se la caverà. Ho pensato così perché tu hai sottolineato che Arya comprende che Sandor dice la verità su Sansa ma anche che rimane colpita dal tono amaro con cui ne parla, capisce che non voleva farle del male, stuprarla magari, ma che a Sansa ci tiene sul serio. Insomma, diciamo che nella tua versione Arya mi è sembrata un po' più "umana", mentre nella saga mi era parsa una vera stronza nell'abbandonare Sandor che avrebbe benissimo potuto abbandonare lei più di una volta!
Il finale lascia molti interrogativi. Sappiamo che Sandor non muore in questa occasione, ma sarà davvero Sansa a soccorrerlo? A questo punto mi hai davvero incuriosita, ho idea che ci si allontani sempre di più dalla storia originale e questo, come ben sai, per me è emozionante!
Spero di passare al più presto dal prossimo capitolo!
Abby

Recensore Junior
16/05/22, ore 11:50

Ma ciao Vanessa Spark! Era una vita che non recensivo la tua storia. I miei mille impegni ormai, ahimè, sono padroni della mia vita. Ma in queste notti in preda all'insonnia, sono passata a recuperare tanti capitoli che avevo perso, ma non ho lasciato una recensione. Finalmente torno a recensire. Ho letto del ritorno di Sandor, finalmente è avvenuto 💚. E ho letto anche questi ultimi tragici capitoli. Come mai hai deciso di seguire la linea del libro in cui non è Sansa a sposare Ramsey Bolton ma Jane Pool? La versione della serie TV come ben sai prevedeva Sansa come sposa... sarà lei a sposare Ramsey dopo Yenna nella tua storia? Sono troppo curiosa, ma capisco anche che non puoi fare spoiler. A presto. Un bacio. Dragonlips 💖🐉

Recensore Master
14/05/22, ore 11:47

Mia cara Vanessa, non importa davvero il tempo che ci vuole per poter leggere uno dei capitoli del tuo romanzo, poiché ne vale sempre la pena. Questo è, a mio avviso, uno dei capitoli migliori tra i tanti da te scritti, nel quale siamo riusciti ad avvertire tutti i pensieri che hanno attraversato la mente di Sansa, nonché la sottile tensione, evidente tramite le tue parole sempre molto dosate e scelte, per fare in modo che anche il lettore potesse pienamente comprendere ciò che i vari protagonisti stanno vivendo, e che ha percorso l’intero passaggio.
Come non immedesimarsi nelle prime righe, che ci danno la dimostrazione che Sansa fosse riuscita a fuggire da Grande Inverno, ormai stanca di tutto e tutti e avesse finalmente pensato solo a se stessa, per una volta. Ecco che proviamo la tensione per la fuga nel freddo, nella neve, fino a raggiungere quel forte dove incontra un uomo che non sa riconoscere, ma che sappiamo bene chi sia. Neanche il fatto che le avesse detto che i suoi inseguitori fossero stati da lui passati a fil di spada, le ha fatto pensare che potesse essere il Mastino. Neanche quando si è avvicinato a lei, l’ha toccata, come già un’altra lontana volta era accaduto, e le avesse fatto provare sensazioni che fatica a controllare, ha compreso che fosse lui. Eppure qualche parola, quell’“Uccellino” pronunciato, avrebbe dovuto accenderle la memoria e non solo una sensazione forte ,quasi di appartenenza, a quell’uomo.
Il tutto è talmente ben reso che, solo alla fine, capiamo sia un sogno quello da lei vissuto sulla sua pelle, che ancora ne porta le tracce, con tutto il carico emozionale avvertito, lasciandola parecchio sconcertata, ma, subito dopo, ci reimmergiamo nella sua routine e quindi anche nei suoi pensieri che non sono e non possono essere rilassati. Avrebbe tanto voluto poter avere accanto Baelish, lui sì che avrebbe saputo destreggiarsi in quel posto e con quelle persone: lui sapeva sempre trovare il bandolo della matassa e volgerlo a suo favore. Avrebbe dovuto imparare di più da lui, prima di potersi destreggiare da sola in un ambiente ostile come la casa dei Bolton. Ramsay Bolton, che è tornato, e con la cattiveria di cui solo lui è capace, sta per far sapere a colei che impersona Sansa, che chiunque si metta sulla sua strada, per aiutarla in qualsivoglia modo, rischia la vita. Proprio come accaduto alla vecchia serva di casa, la quale ora tutti gli abitanti del castello si trovano ad osservare nel cortile, con un brivido di orrore puro, crocifissa a testa in giù e smembrata, in puro stile Bolton, monito di ciò di cui è in grado di fare pur di mantenere le redini dell’ordine dei suoi pensieri e desideri. Un orrore agli occhi di tutti e anche pertanto della falsa Sansa, la quale non ha accennato a voler nemmeno parlare con lei. Sono mesi che non si possono frequentare, e quella lontananza deve avere inciso sulla povera Yenna, che ora è incinta del figlio di Bolton. Davvero ha riversato su quella giovane ragazza un peso troppo grande per salvaguardare la sua vita e che forse né lei né Baelish potevano ipotizzare.
Da qui la decisione di voler, a tutti i costi, avvisare in qualche modo Baelish; avrebbe fatto qualunque cosa lui le avesse chiesto, pur di non continuare a rimanere sola e in balia di quel pazzo di Bolton. Avrebbe persino accettato di vivere alle Dite, che non le dispiacevano come luogo, a differenza di Baelish, e avrebbe anche accettato le sue avances. Si serve, pertanto, delle poche ma essenziali informazioni avute da Reek, e tenta così di inviare un corvo a Petyr, sperando ardentemente che la missiva non cada in mani inappropriate e possa metterla in guai più grossi di quelli in cui si trova, con il pericolo sempre in agguato. Theon le viene in aiuto, cercando di sviare l’attenzione di Ramsay, recatosi anche lui nella torre, dando il tempo a Sansa di scappare per poi ricomparire come nulla fosse accaduto. Theon le ha dimostrato di volerla aiutare, ma lei si accorge che non lo ha neanche ringraziato per lo scampato pericolo, poiché, nel profondo di se stessa, comprende di non poter dimenticare e lo incolpa per la fine della sua famiglia, dimostrando di essere capace di portare rancore.
Ogni passaggio è ben descritto, tanto da poter trasmettere con forza le emozioni e le tensioni di cui è costituito.
Per questo occorre trovare, per quanto mi concerne, il giusto momento per godere in pienezza della sua lettura.
L’apparizione di Sandor, anche se nel sogno, ci fa capire che siamo in crisi di astinenza da lui e non vediamo l’ora che i due possano finalmente ricongiungersi.
Contiamo sulla tua fervida fantasia, e ti attendiamo a quando avrai il tempo da dedicare a questa tua creatura, che prende vita, sempre più, ad ogni capitolo. Un affettuoso saluto e a presto!

Nuovo recensore
11/05/22, ore 18:55

Ciao Vanessa!
Che spettacolo questo capitolo mamma mia...inutile dirti quanto mi sia piaciuta la parte del sogno,veramente da brividi. Anche perché spero con tutto il cuore che prima o poi...si avveri.
Theon mi fa troppa tenerezza proprio non ci riesco ad odiarlo anche se ha fatto quello che ha fatto e nemmeno Sansa. Ramsey da appiccicare al muro,soprattutto quando fa quelle uscite da psicopatico con quei sorrisetti e la voce squillante,ma vogliamo parlare di quanto è reso bene questo personaggio? Nemmeno nella serie l'ho odiato così e dobbiamo dire che l'attore è stato davvero eccezionale. Complimenti davvero.
Al prossimo capitolo, un abbraccio
Ps:Anche se pubblichi con un pó di ritardo non ti devi preoccupare perché l'attesa vale sempre la pena ❤

Recensore Veterano
01/05/22, ore 21:13

Ciao, rieccomi qui a commentare la tua storia. A causa del notevole ritardo ho deciso di raggruppare gli ultimi capitolo che mi mancavano fino a questo leggendoli tutti ma senza commentare uno a uno come faccio di solito. 
Sono arrivata fino a qui per ovvi motivi :)
Finalmente torna il Mastino e sappiamo anche che fine ha fatto in questo lungo periodo. Vederl in un ambiente così insolito per lui- un monastero- è un po' strano, almeno all'inizio della lettura. E invece apprendiamo che Sandor pare trovarsi piuttosto ben in quel luogo per lui tanto diverso, dove oltretutto (e questa è la cosa che mi ha colpito di più) viene appellato con l'odiata parola "FRatello", che ovviamente ll'interno del convento ha un significato toalmente opposto  a quello che vuol dire per lui. Il lavoro manuale, la fatica fisica e il divieto di parola sono particolarmente apprezzati perchè gli impediscono più di tanto di pensare; mi ha stupito anche il suo rimanere fedele al voto fatto anche se per lui presumo avesse pochissimo valore; probabilmente è la spia più significativa del cambiamento in atto nel personaggio.
Trovo incredibile come un uomo dal passato come quello di Sandor Clegane, nonostante tutto ciò che è diventato e nonostante il suo carattere e l'anmo pieno di odio, mostri comunque (probabilmente senz volerlo) un bisogno di fidarsi di qualcuno, di cnfidarsi: perchè è questo quello che avviene durante il dialogo con il priore in cui nomina il suo "Uccellino". Incredibile ma bello.
Ho molto apprezzato l'atmosfera di tra nquillità e serenità che emana da questo capitolo, in perfetta linea con il luogo in cui è ambientato. 
Che dire....aspetto la continuazione.....
 

Recensore Veterano
24/04/22, ore 20:01

Ben ritrovata Vanessa e scusami per l'assenza.Non preoccuparti,capisco che la vita è difficile un po' per tutti e prenditi il tempo che ti serve.Anzi ti ringrazio che continui la storia,penso che sia un gesto di rispetto per i lettori.Ce ne sono fin troppe incompiute sul sito.Ti rinnovo i miei complimenti per scrittura,davvero per me qui sei una delle migliori.La situazione della vera e della finta Sansa si sta facendo delicata,mi chiedo per quanto possano andare avanti nel loro piano.Theon è un personaggio che mi piace,che nella serie tv ha una rivalsa e qui i suoi dubbi sono descritti bene.Mi chiedo quando tornerà il Mastino,quando rivedrà Sansa.Sarà al momento giusto quando deciderà la mia autrice preferita.Un bacio Gaudia

Recensore Master
21/04/22, ore 12:24

Mia cara Vanessa, non importa il tempo che impieghi per presentarci un nuovo capitolo, quando l’attesa viene ampiamente ricompensata da passaggi come quello appena proposto. Si sa che sono tempi complicati quelli che stiamo vivendo da un po’ di tempo a questa parte, per cui, voi Autori e Autrici, che continuate ad allietarci con i vostri lavori, avete tutta la nostra ammirazione nel voler portare a temine quanto vi siete prefissati, nonché tutto il sostegno morale che possono darvi i nostri commenti per farci percepire vicini, anche perché ben comprendiamo tutto l’impegno che simili opere richiedono, sottolineando la massima cura che mettete anche nei più piccoli particolari.
Tramite le tue parole abbiamo avvertito distintamente il dualismo di Theon/Reek, che viene magistralmente descritto in questo discorso che lui fa tutto da solo, ponendosi un sacco di domande e dandosi altrettante risposte, con l’unica variante che chi le pone è il vecchio se stesso, quello che non esiste più per gli altri, quello che si ripresenta nei suoi pensieri quando il suo cervello torna a ragionare lucidamente, quando il suo padrone è lontano e gli concede quindi la libertà di ricordare. Reek non ha scordato chi è stato; la giovane Stark ricomparsa in quei luoghi, che sono i “suoi luoghi”, ha riportato a galla il passato, che ora bussa alle porte della sua memoria nonché del suo cuore. E’ un lavorio continuo quello che Reek affronta ogni singolo istante delle sue giornate, che sono governate dal terrore che il suo padrone è riuscito così abilmente ad instillare in lui, e non solo in lui. Quando Ramsey è lontano dal castello l’atmosfera pare alleggerirsi per tutti gli abitanti, segno che il castello viene messo sotto scacco in ogni momento, perché per Ramsey è l’unico modo che conosce per governare, attraverso la paura di quello che la sua mente cattiva e malata, se non addirittura folle, gli suggerisce di fare. Persino suo padre Lord Bolton non lo stima molto, osservandolo sempre con quel suo sguardo severo e critico. La cosa che appariva chiara agli occhi di chiunque si rapportasse a Ramsey Bolton era, come giustamente hai fatto notare, che fosse bravissimo ad intuire i punti deboli degli altri e ancor più bravo ad utilizzarli a suo vantaggio. Perfetta quindi la sua sintesi in queste righe:
“Intuiva i punti deboli con una facilità disarmante e sapeva utilizzarli: intagliava piccoli pezzi di terrore e li conficcava nella carne, come il più abile degli ebanisti di Altogiardino.”
Ma Reek ha intuito chi si nasconde dietro a quella fanciulla che si sta facendo passare per Sansa Stark: lui ha conosciuto la vera Sansa, ha vissuto insieme a lei e alla sua famiglia, sperando sempre di poterne diventare parte. Ha giocato con lei e sua sorella, la conosce profondamente: la sua pelle è bianchissima, i suoi capelli sono di un rosso particolare, i suoi occhi hanno il colore del cielo, rammenta persino le sue gambe lisce, quando le aveva scorte nei momenti in cui si recavano al fiume. Insomma, Reek/Theon sa che la giovane prigioniera nelle stanze di Ramsey non sia la vera Sansa, la quale, invece, vive sotto le mentite spoglie della septa. Lui sa ma non può e non vuole dire nulla, la paura del suo padrone lo terrorizza. Sa anche che colei che ha preso il posto di Sansa non ha vita facile: forse teme che il suo padrone si stia stancando di lei, e allora davvero sarebbe pericoloso, perché Reek sa bene, per averlo sperimentato sulla sua pelle, cosa significhi essere diventato un peso o una noia per il suo signore, che inventa modi per ripristinare l’interesse perduto, ma che sono dolorosi in tutti i modi possibili. Ecco Reek teme che possa accadere questo alla giovane alla quale continua a portare i pasti: non si osservano, in quanto ognuno è chiuso nella sua personalissima paura, e pertanto non parla. E, forse, un pericolo potrebbe essere quella donna che si è recata nelle stanze per aiutare la lady a lavarsi, proprio per un nuovo incontro con suo marito. Ha provato ad ascoltare parte della conversazione da fuori la porta, non comprendendo pienamente le parole, che arrivavano alle sue orecchie in modo parziale o distorto. Ma, quando la vecchia donna lo incontra nuovamente nelle cucine, e gli dice di avere un dubbio circa una cicatrice che la giovane si era procurata al fianco sinistro e che ora sembra invece scomparsa, ecco che il terrore riaffiora in Reek, il quale non vuole udire niente che la riguardi, perché, se mai fosse caduto nelle mani di Ramsey, avrebbe potuto tradire il segreto che custodiva, ed è questo pensiero che lo assilla: il poter nuocere nuovamente all’unica Stark superstite, e ancora una volta per sua mano, come già era stato per i restanti componenti della famiglia, a fronte del tradimento perpetrato nei loro confronti. Reek è l’uomo che fugge, sempre, per rendersi invisibile, in modo che nessuno si accorga di lui e a lui possa fare ricorso.
Un passaggio molto intenso anche questo, che ci ha permesso di entrare in empatia con ciò che resta del vecchio Theon, il quale ha ancora a cuore Sansa, perché parte di un passato indimenticabile dove ha vissuto l’amore e la serenità di una famiglia, e con ciò che è diventato Reek per effetto della trasformazione subita per le torture fisiche e psicologiche di Ramsey.
Ti aspetto, insieme agli altri lettori, quando avrai tempo per dedicarti alla tua passione, regalandoci un nuovo atteso passaggio di questo articolato e corale romanzo. Un affettuoso abbraccio e a presto!