Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
15/03/21, ore 02:06

Cara Vanessa, eccomi di ritorno con la tua meravigliosa storia! E noto con piacere (ma anche dispiacere perché ormai mi ero abituata a leggere diversi capitoli a manetta), che ora sono arrivata praticamente in pari.
Aggiorni comunque spesso quindi meglio così, ti sorbirai da ora recensioni a capitolo mi sa!
Si, secondo me il Mastino ti esce proprio bene, i tuoi lavori sulle sue introspezioni sono sempre resi benissimo, siamo arrivati ad un punto dove Sandor potrebbe avere la vita normale e tranquilla che magari molti sognano, che anche lui in un certo senso sperava di avere in un futuro ed ora che l'ha ottenuta, capisce che questo non gli basta, sente che non fa parte di questa vita e vuole andarsene. Lui non è Sanson, l'uomo umile che lavora alla locanda, è Sandor Clegane, il Mastino, gli piace combattere, viaggiare e sebbene provi un sentimento per Lydia, sa perfettamente che non è nulla a confronto di quello che prova per Sansa.
Lydia è una bella donna, dolce, gran lavoratrice, ma è una come tante per lui, non sente la scintilla che ha quando stava con Sansa e, nonostante provi una certa tristezza nel dirle addio, sa che deve farlo per il bene della donna e per il suo. Perché sa che non potrà mai darle quell'amore che meriterebbe, sa che per quanto si sforzi, quella vita non potrà mai eguagliare quella che faceva prima.
Hai gestito i suoi timori molto bene, hai dato spazio a lui di ambientarsi, di provare l'esperienza di vivere quella routine e di affezionarsi a quella donna. Rendendo così il suo allontanamento più reale e sentito.
Mi aspettavo che durante il suo viaggio tornasse da quella compagnia e trovasse ancora la piccola Arya, è stato interessante anche il loro incontro, dove la ragazzina rischia di affogare ma fortunatamente viene tratta in salvo, visto che hai dato questo cambio di rotta ero davvero curiosa di vedere cosa avevi ideato per loro due, se ti inventavi altro o se poi collegavi tutto con la storia originale.
Inveceeee hai fatto un ottimo miscuglio! Ma ne parliamo dopo **
Il secondo capitolo mi ha SCONVOLTA.
Partendo dal fatto che inizia molto soft, con una conversazione tra Sansa e Shae che mi è piaciuta particolarmente, fino poi ad arrivare ad un discorso diretto tra Tywin e Jaime.
Ho adorato i dialoghi di ogni personaggio, anche il modo in cui si confrontano e ammetto che la frase finale di Tywin mi ha un po' spaventata, visto che il capitolo continuava ancora per un po', stavo iniziando a pensare al peggio guarda.
E in effetti il peggio poi è arrivato, anche se non come avevo immaginato.
Il discorso tra Sansa e Jaime è molto bello, si vede che il rapporto tra i due è cresciuto, seppur non in maniera romantica, c'è sempre una sorta di rispetto e di fiducia che mano a mano si sta formando sempre di più. Il dialogo di Sansa poi dimostra pienamente la sua crescita, stupendo anche Jaime.
Sansa dimostra tutta la sua maturità e la sua bontà in questo capitolo, soprattutto verso la fine, dove decide di "sacrificarsi" per aiutare una bambina che rischia di essere violentata al suo posto. E' consapevole di quello che vorrebbe farle fare Joffrey, ma spera di risparmiarle quella tortura, partecipando lei a quell'orribile simulazione.
Ammetto che non mi aspettavo per nulla una svolta simile.
Hai descritto pienamente la pazzie di Joffrey, questo è stato il top del delirio, non avrei mai pensato ad una scena del genere, ma questo non fa che evidenziare ancora di più la follia di questo ragazzo.
Per fortuna arrivano in tempo i due Lannister, diamine se ho tirato un sospiro di sollievo, temevo proprio potesse finire male per lei. Mi piace la maniera con cui hanno affrontato Joffrey che in questo caso, oltre a comportarsi come un pazzo, dimostra anche tutta la sua immaturità nel considerare Sansa un semplice oggetto da usare e rompere a suo piacimento, la vuole perché sa che non potrebbe averla adesso che è sposata con suo zio e si diverte a stuzzicarla, ma come temevano Tyrion e gli altri...Si sta avvicinando sempre di più ad aggredirla sul serio. Se Sansa non fa qualcosa probabilmente la prossima volta non sarà cosi "fortunata" nell'arrivo di Jaime e Tyrion.
Mi ha lasciato davvero un magone assurdo questo capitolo. L'ho trovato davvero forte e coinvolgente, con un finale dolce/amaro se vogliamo dirla tutta, perché si Sansa si è salvata, ma purtroppo quella bambina non c'è riuscita e ne siamo consapevoli dalle urla finali.
Quest'ultimo capitolo per fortuna inizia più soft (fortuna per il mio povero cuore, capisci che devo ancora riprendermi dal capitolo precedente ahaha)
Mi piace un sacco il modo in cui fai interagire il Mastino con Arya! Non vedevo proprio l'ora di leggere qualche loro interazione e i pensieri di Sandor sono sempre azzeccati, anche il modo in cui la piccoletta gli si rivolge, perfettamente IC. Mi hanno fatto sorridere un sacco il loro modo di battibeccarsi. E mi piace anche il fatto che Sandor la metta a confronto con la sorella, nonostante entrambe non si assomiglino per nulla, porta comunque Sandor a pensarla, torturandosi. Apprezzo che spesso si perda in questi pensieri, non li metti a caso, hanno sempre un collegamento e ti fanno capire quanto comunque senta la sua mancanza.
Il momento in cui Arya trova suo fratello e sua madre l'ho trovato anche molto toccante, non mi aspettavo questa svolta, pensavo che magari non arrivassero in tempo e invece devo dire che la tua idea è stata molto più coinvolgente e straziante. Inoltre mi hanno fatto sorridere i pensieri del Mastino verso la famiglia Stark, di come volesse in un certo senso, far sapere a loro quanto si era legato a Sansa. Le tue descrizioni anche qui, non solo dei pensieri, ma anche dell'ambiente circostante sono state molto minuziose e ben scritte.
Ammetto che dal momento in cui avevo letto del matrimonio, per tutto quel capitolo durante le descrizioni non facevo che sudare freddo, perché mi aspettavo quella svolta ma dal momento che stai modificando diverse cose, ero anche in dubbio per la vita di Arya a questo punto.
Però ho apprezzato moltissimo questa tua scelta narrativa, perché in questo caso il personaggio di Arya potrebbe subire uno sviluppo maggiore, si è vista letteralmente morire davanti ai suoi occhi il fratello e la madre, tutta quella gente, aveva appena potuto riabbracciare la sua famiglia e pensare anche solo per un momento di poter stare con loro e invece le è strato strappato tutto via. Spero che comunque questo porti ad un avvicinamento tra lei e il Mastino, che le ha salvato "ancora" la vita, poteva benissimo scappare e abbandonarla li invece l'ha aiutata. E ammetto che mi si è stretto il cuore a leggere di lady Catelyn che urla a sua figlia di scappare via per salvarsi.
Secondo me hai fatto un buon lavoro, è tutto molto omogeneo e ben strutturato, partiamo da un momento più felice e sereno come la riunione della famiglia, ad uno più dinamico durante la festa, unito ai pensieri di Sandor e il suo breve dialogo con Arya, fino ad arrivare alla svolta macabra che tutti noi fan di GOT conosciamo bene. E sono d'accordo con te, hai fatto bene a non soffermarti troppo su certi passaggi come infatti la moglie incinta di Robb (di cui ora non ricordo il nome xD), appunto questo capitolo è il pov di Sandor, non ha avuto nemmeno l'occasione di conoscerla e sinceramente in quel momento non gli importerebbe più di tanto, non gli avrebbe dato la stessa attenzione rispetto ad Arya o a Catelyn.
Ora ti lascio che ho scritto un papiro, perdonami!🤣

Capitoli resi molto bene, non posso che continuare a farti i complimenti e spero di poter leggere l'aggiornamento molto presto!


Un abbraccio ❤

Recensore Master
14/03/21, ore 23:03

Ciao Vanessa,
anzi, figlia segreta di Martin.
L'approfondimento psicologico che offri del Mastino è qualcosa di magistrale, ma riesci ad essere perfettamente IC. Credo che tu sia riuscita a cogliere tutti gli aspetti, tutte le sfumature caratteriali di questo bel personaggio (a cui hanno fatto fare veramente una fina indegna, nella serie TV). Il tormento che prova è qualcosa di reale e complesso. Sa che quello che prova in qualche modo è sbagliato: perchè lei è una ragazzina, è una principessa, la fidanzata del Re; ma non riesce a togliersela dalla testa, non riesce a pensare a quanto sia ingiusta la situazione in cui, il suo uccellino, si trova. Eppure, una parte di sè non può che essere felice per quell'esperienza che il re gli ha fornito. L'ha toccata dove nessun altro l'ha potuta mai toccare e gli è maledettamente piaciuto. Una scarica di adrenalina e piacere che mai ha provato prima. Ma è comunque sbagliato, no?
Dovrebbero essere fiero di quello che ha fatto e a chi lo ha fatto, dovrebbe andarne fiero, ma non riesce a "gioire".
E si sa, certe notizie fanno presto ad essere divulgate. Ripeto, ogni persona "normale" si sarebbe vantato di quel gesto, e i soldati che glielo ricordano, con i loro discorsi, ne sono il proposito; ma lui non è come gli altri.
Lui ama Sansa, ma ancora non lo sa. Dico questo perchè, in altro modo, la sua reazione non si può spiegare.
Sai, per un attimo ho desiderato che gli aprisse il deretano con quel coltello, oh si. Così, la prossima volta ci avrebbero pensato due volte prima di parlare, anche se, credo che la lezione che gli ha dato il Mastino, basti e avanza. A proposito, hai descritto la scena del "combattimento" molto bene, sono riuscito a visualizzarla benissimo. Brava!
Quindi ti faccio doppi complimenti per l'introspezione e per l'azione.
Ci vediamo molto presto.
Mask.

Recensore Veterano
09/03/21, ore 23:40

Ciao!
Finalmente sono arrivata al punto di scrivere questa recensione e ho solo una parola in mente: STRABILIANTE! Davvero erano anni, ANNI, che non trovavo una storia scritta così dannatamente bene su Efp; ti giuro che l'ho divorata in 12 ore (più o meno). La cosa più folle è che non sono mai stata una grande fan del Sandro/Sansa ( di solito la mia "energia shippatrice" è concentrata su Brienne e Jamie) ma il tuo modo di scrivere, le aggiunte che hai fatto per fare entrare in sintonia con le anime dei personaggi, la cruda narrazione della follia di Joffrey, l'attrazione magnetica tra Sansa e il Mastino, Cersei e i suoi fantasmi, tutto questo mi ha reso necessario che mi abbeverassi di ogni parola! Ora non so dove hai intenzione di arrivare (oh meglio, una mezza idea ce l'ho) ma se per arrivarci dovessi scrivere tanto quanto la mole dei libri del caro zio Martin ti prego fallo! Non privarci di una sola parola di questa storia!
Dopo questi sproloquio posso solo dirti che aspetto con ansia lunedì e il nuovo capitolo.
Ancora tanti complimenti.
Un abbraccio Mis

Recensore Master
09/03/21, ore 11:58

Ciao Vanessa, attendo sempre con estrema curiosità i tuoi aggiornamenti, poiché sono sicura di poter assistere quasi ad una rappresentazione cinematografica di quello di cui vai raccontando.
Mi è parso di vedere Sansa cercare di confidarsi con Shae in un argomento che per lei è lontano anni luce dal suo modo di pensaree di essere. Lo svolgersi di una vita matrimoniale è quanto ci si aspetta da lei, frastornata da quanto le è appena accaduto. C’è una costante crescita della sua persona, nei suoi atteggiamenti e nei suoi pensieri. Ed è un pensiero che deve aver attraversato la mente anche di suo marito Jamie, il quale si stupisce di quella donna bambina che gli hanno imposto per moglie. Chi è attento alla loro vita matrimoniale, ma per fini altri, che ben si rifanno all’incremento di potenza della famiglia, è Tywin Lannister, che blandendo il figlio, regalandogli una splendida spada in acciaio di Valyria, gli fa presente che stiano aspettando che l’unione tra Sansa e il figlio dia gli attesi frutti e, per far capire fino a quanto sia interessato alla cosa, sfida persino il figlio, che basito ascolta le parole che provengono da suo padre e che lo mettono quasi in allarme.
Il colloquio che si svolge invece tra Sansa e Jamie fa comprendere il grado di rispetto che ognuno ha nei confronti dell’altro. Jamie si stupisce del piglio di Sansa nel volersi acculturare, forse per potersi un giorno riscattare da una vita troppo appiattita nei confronti di un marito che ha un passato importante e ingombrante e del quale discute quasi con naturalezza, anche entrando in particolari ed esprimendo serenamente il suo parere. Ma ecco che anche una tranquilla conversazione mostra i suoi limiti e non appena a Sansa si offre l’opportunità di allontanarsi dal marito, ecco che lei ne approfitta sembrando quasi darsi alla fuga.
Quello che la aspetta però è quanto di più lontano potesse pensare, avendo creduto di poter parlare con Margeory, la quale si sta apprestando a prepararsi a diventare la futura regina.
Ed ecco che riporti in scena Joffrey e la sua follia. Non si era accontentato abbastanza di quanto aveva già fatto tempo prima a delle povere prostitute, ora la crudeltà di inscenare la prima di nozze, che avrebbe avuto con Margeory, rasenta la pazzia, anche perché vuole avere Sansa presente per umiliarla ulteriormente, per poter dimostrare ancora una volta che lui poteva fare qualsiasi cosa volesse a chiunque e in qualsivoglia modo desiderasse. Il terrore di quanto sta per accadere scende lungo la schiena di Sansa, anche perché non vede via d’uscita né per se stesa né per le donne riunite in quella strana stanza dei giochi del re, sempre coadiuvato da personaggi asserviti ai suoi più infimi voleri. La scena è plasticamente visibile e nel leggerla non si può che provare raccapriccio ed orrore. Forse ci voleva una scena così forte per dipingere il personaggio di Joffrey in maniera completa e definitiva, per poi lasciarlo andare e vederlo uscire dalla scena principale con il carico di disprezzo che si è provato per lui.
Anche in questa occasione possiamo assistere alla crescita operata da Sansa su se stessa, pronta a immolarsi pur di salvaguardare la vita di una bimba di nove anni. Purtroppo la scena si conclude con l’arrivo di suo marito accompagnato da Tyrion, ma per la bimba nulla è più possibile fare e si resta con il suo grido nelle orecchie e il tentativo ultimo da parte di Sansa per convincere il marito di non lasciare perpetrare l’ennesima azione incommentabile a Joffrey.
Oltre alle prove fisiche subite da Sansa, molte sono state le prove emotive che sicuramente l’hanno fatta progredire nel suo persorso di crescita personale.
Un capitolo dal forte impatto narrato con la consueta bravura, forse sto continuando a ripetermi.
Un saluto e al prossimo atteso aggiornamento.

Recensore Veterano
08/03/21, ore 22:07

Eccomi di nuovo da te *cuori* Io vorrei essere furba e centellinarmi i capitoli ma non riesco perché devo sapere, devo andare avanti e la mia ship ormai è salpata ed è lontana, i venti la spingono a largo e non posso fermarla. Ok, stoppiamo qua i deliri. Veniamo a noi. Ciao, di nuovo, dear. Non pensavo che qualcuno sarebbe riuscito a farmi odiare Joffrey più di quanto avesse fatto la serie tv ma tu sei una maestra d’armi e hai centrato in pieno l’obiettivo. E, soprattutto, non pensavo che nessuno sarebbe riuscito a farmi empatizzare così tanto con Sansa.
Partendo dall’inizio: lo ribadisco ad ogni capitolo, e lo faccio anche a questo, ma la tua maestria nel condurre i due (in questo caso) POV diversi è tale che io, davvero, riesco a captare l’emozioni di uno e dell’altro come in dei cambi di scena. È così centrata la descrizione delle loro emozioni, il lessico, l’introspezione dei personaggi che ad ogni capitolo si inspessiscono sempre più e mi trasportano con loro, fra le loro nevrosi, le loro paure, le passioni più profonde e vereconde. Ventuno giorni ed il mondo di entrambi verrà distrutto: Sansa gli verrà portata via e lei dovrà darsi a Joffrey, diventare sua moglie e dargli degli eredi. La situazione di Sandor è molto simile a quella della sua posizione come guardia del corpo del re: perderà, in qualunque caso. Perché se Joffrey non avrà Sansa, l’avrà qualcun altro – lui mai. E se Stannis riuscirà a prendere Approdo del Re, ritardare le nozze, lui dovrà comunque combattere sui bastioni e magari morire e non vederla mai più. O magari sopravvivere e vederla andare via, lontana, per sempre. Non c’è niente per lui, “solo ossa da rosicchiare”, solo pensieri che rosicchiano lui, fino allo stremo, fino a non riuscire mai a spaziare la mente altrove – se non a quell’uccellino che affolla i suoi pensieri, in continuazione. E il mondo sembra cospirargli contro perché è di nuovo lì, con quella scatolina in mano, e tocca a lui portare quel dono a lei. Lei è bellissima, è chiarore puro; è fuoco e luce che non bruciano, che non scottano come quello che gli ha deturpato il viso. Lei è bella e spaventosa, proprio come quella collana che tiene per le mani, che l’aiuta ad infilare. La aiuta e scivola sul suo corpo, come verso il baratro; man mano che la sua mano ruvida scende lungo la sua schiena, lui perde un battito, si infila in una via di disperazione che può condurre solo in punto: alla sua rovina. Perché Sansa non sarà mai sua. Eppure la tocca, la futura sposa del Re, la tocca e lei non dice niente, non si ribella perché piace anche a lei quel tocco così disallineato, così sbagliato e giusto allo stesso tempo. Quel tocco che dovrebbe essere del Mastino, la più rude e cruda delle guardie del re, con quel suo aspetto sfregiato ed animalesco. Ma invece il suo tocco è di petalo, è delicato e lei, quelle cicatrici non le vede nemmeno più, sono sparite. Scivola nei ricordi solo su quel profilo sano, di uomo che sa di protezione e di lealtà, che sa di ciò che vorrebbe e non può avere. Il suo futuro marito è bello, è lezioso ma la sua anima è molto più deturpata di quel viso con sopra la cicatrice, lui è malato fin dentro le ossa, nei suoi geni nati dall’incesto. Per questo Sandor rimane lì, anche se non è il suo turno di guardia, per preservarla perché non c’è nulla che quel ragazzo non possa sporcare con la sua follia – e impazzisce a pensare che sporcherà lei, con le sue mani da ragazzo che non ha mai faticato ma capaci delle peggiori cose. Sandor sta lì ed aspetta, aspetta finchè sembra che tutto sia tranquillo, che Joffrey non abbia architettato qualcosa di spaventoso, come la collana di rubini che disegna una linea di morte sotto la gola di Sansa. E poi arrivano: le teste di lupo mozzate, sporcate di sangue, del sangue che rappresenta la sua famiglia. Perché la sua follia arriva ovunque, anche a macchiare il dolore più vero, a toglierle qualsiasi residuo della sua identità di donna, di Stark, di futura regina. Lui le vuole dire solo questo: sarà sempre, e per sempre, una marionetta nelle sue mani, il suo intrattenimento. Sansa scappa da questa consapevolezza che le crivella le tempie perché solo ventuno giorni e la sua vita diventerà più infernale di quello che è stata negli ultimi due anni. Non è bastato pregare gli dei sordi, non è bastato piangere tutte le lacrime e fare buon viso a cattivo gioco: lui la ucciderà, quella collana è l’avvertimento ultimo, la sua promessa matrimoniale. E lei non può starci, non può permetterglielo: se tutto quello che lui vuole è rovinare la sua vita, toglierla e strappargliela via, lei lo farà da sola. Ma non ce la fa, perché, nonostante il sud le abbia insegnato duramente l’arte del sospetto e della mercificazione, lei è una Lady del Nord e sa che deve resistere, per la sua gente; se Robb non sopravvivrà lei dovrà proteggerli, anche dalle lotte intestine come quella con Theon. Non vuole essere impotente: non ha il coraggio di uccidersi ma c’è qualcosa che lui non potrà toglierle, lo farà da sola. Lei è sua. La potenza dell’immagine che lei si toglie la verginità da sola mi ha devastata! Che potenza. Non immaginavo Sansa capace di tanto ma, come ti dicevo, i tuoi personaggi si stanno evolvendo e lei, così addomesticata quasi, timorata, è satura di tanto male e di tanto dolore ed esplode, come vorrebbe esplodere Sandor, che adesso – paradossalmente – è quasi quello più delicato. Anche se dentro vorrebbe squartare Joffrey, la cerca con delicatezza, si avvicina a lei quasi fosse un animale impaurito e ferito. Che poi, forse, è quello che è: un uccellino spezzato dalla vita.
Ok, ho sclerato a sufficienza credo. Scusami per questo papiro nosense ma ci sono dentro fino al collo e non riesco, vado proprio a ruota libera. Ti rinnovo i miei complimenti e ad ogni capitolo aggiungo un tassellino in più, perchè la storia sta prendendo la consistenza sempre più bella e spessa di quei racconti profondi da cui non puoi staccarti.
A prestissimo.
Ti abbraccio

Nuovo recensore
08/03/21, ore 14:36

Cara Vanessa,
Bellissimo capitolo come sempre, davvero coraggioso e accattivante.
Ti dirò che inizialmente, leggendo le prime righe pensavo ad un capitolo un pò statico pre zozze reali, invece mi hai stra stupito, in bene ovviamente.
Nella prima parte del capitolo ho molto apprezzato il dialogo tra Jaime e Sansa, è bello quello che lei gli dice, ossia che ha fatto bene a uccidere il re folle, pensiero condiviso da molti ma probabilmente detto esplicitamente da nessuno.
Questo dialogo dimostra come Sansa, per quanto ancora giovane sia diventata molto matura e anche di buon cuore.
Nella seconda parte del capitolo invece torna Joffrey, malato e folle come sempre.
Mi fa piacere che tu abbia deciso di ritornare sull’argomento Joffrey/prostitute e stanza dei giochi, erano giusto che avesse un apice e una sua conclusione e non rimanesse una cosa iniziata e non finita.
Quindi complimenti per questo perchè sono certa che non deve essere facile articolare storie secondarie all’interno di una principale e riuscire comunque ad articolarle come si deve.
Per quanto riguarda la narrazione a mio avviso non è ne esagerata ne eccessivamente violenta, semplicemente parlando di Joffrey non si può addolcire un aspetto come la violenza e la crudeltà che porta con sè.
Nel capitolo mi è piaciuta molto anche la caratterizzazione dei personaggi, in particolare per quanto riguarda Sansa, che ha fatto dei grandissimi passi avanti, credo che inizialmente Sansa non avrebbe mai immaginato di confidarsi con una serva, di instaurare un rapporto con Jaime e Tyrion, di immolarsi per cercare di salvare una bambina.
Sansa è sempre stata uno dei miei personaggi preferiti e mi fa davvero piacere come tu la descrivi, perchè non solo hai perfettamente colto tutti gli aspetti del suo carattere, mai hai saputo raccontare anche tutta la sua sofferenza come prigioniera dei lannister.
Spesso si tende a sminuire ciò che lei ha passato, ma io credo sia uno dei personaggi con maggiore crescita personale in seguito a svariate sofferenze.
Ancora complimenti davvero e a presto.
Un abbraccio,
Mara.

Recensore Junior
08/03/21, ore 12:54

Ciao! È da un po' che non recensisco, ma non mi sono persa una puntata!
Intanto volevo dirti complimenti per il modo in cui stai andando avanti, c'è tanta passione in questa storia, si percepisce dalla cura che metti in ogni dettaglio e dalla puntualità nella pubblicazione.
Riguardo al capitolo, io sono senza parole.
È un capitolo complesso e completo, che ci trasporta attraverso momenti diversi della stessa giornata.
Sansa e Jaime affrontano in modo diverso lo stesso problema e provano a fare conoscenza.
Mi piace molto il ritratto che ne sta uscendo di Jaime, mi piace le considerazioni che fa sulla sua famiglia e il tornare sempre su Cersei.
Inoltre ritroviamo Tywin. In questo capitolo metti in luce il suo modo di pensare e di affrontare la vita, sia quando dice che i Lannister hanno bisogno di un erede (come se fosse una proprietà comune) sia il modo in cui definisce il rapporto fra marito e moglie.
Poi Sansa. In questo capitolo fa davvero un balzo in avanti.
La conversazione con Jaime è davvero bella, mi è piaciuto molto il modo in cui riconosce che ha fatto bene ad uccidere il re (cosa che nessuno direbbe mai) ha tirato fuori un senso pratico e un'onestà rara e Jaime lo nota. Bella anche la considerazione che suo padre, forse, potrebbe essersi sbagliato riguardo all'uccisione del re folle (così come si è sbagliato su altro).
E poi beh, la parte finale, che è un capitolo nel capitolo! È talmente terribile che l'ho dovuto rileggere.
Appoggio la tua scelta, in toto.
Joffrey si era già spinto molto oltre con le prostitute, ma adesso deve riuscire a consumare. Sa di avere dei problemi, quindi organizza una messa in scena per simulare la sua prima notte con Margaery. Ma lui ha bisogno di Sansa, non vuole farle nulla di sessuale, ma vuole vederla ferita, umiliata, il più distrutta possibile, solo così può arrivare in fondo.
Però, e lì sta la perfidia, non la obbliga, ma la mette di fronte ad una scelta orrenda.
Che Sansa compie.
Si rende conto, per la prima volta, di essere in una posizione di superiorità rispetto ad una bambina, e decide improvvisamente di passare da vittima a salvatrice, o per lo meno ci prova.
Per me è il secondo step di autonomia che prende, dopo l'aver deciso di perdere la verginità da sola.
Poi vabeh, Joffrey è malato, e lo resta fino alla fine, anche se non credo che avrebbe fatto altro con Sansa, anche se non fossero arrivati a prenderla.
E il fatto che alla fine si faccia comunque portare la bambina è uno spregio al tentativo di Sansa di risparmiarla.
Insomma, mi è piaciuto tutto moltissimo. Un capitolo coraggioso e forte, che hai scritto con maestria.
Ci vediamo la prossima settimana 😊

Recensore Master
08/03/21, ore 12:53
Cap. 9:

Mia cara Vanessa!
Il segreto di Sansa non poteva rimanere tale molto a lungo, specie perché, come sosteneva anche Shae, l’età della ragazza cominciava a destare sospetti – sebbene in passato il passaggio all’età adulta delle ragazze avvenisse più tardi rispetto ai tempi moderni. Però Sansa passa per intrigante, per una che ha voluto nascondere le mestruazioni (e proteggersi) per scampare un matrimonio odioso. E Jeoffrey, sadico e trionfante, dà il peggio di sé, come siamo abituati. Persino Cersei che promette di dare spiegazioni e direttive assume un connotato ancora più inquietante di quello che normalmente ha. Sandor, di nuovo, è spettatore di una scena conturbante e umiliante che riguarda Sansa.

Nel lasciarlo nella stanza hai rispettato la realtà storica a cui GoT fa riferimento – non scordiamoci che in epoca medievale e rinascimentale il concetto di intimità e l’idea che una persona potesse dormire nell’intimità di una propria camera da letto non era per niente scontata, come testimoniano i letti del tempo, dotati di spesse tende proprio per creare una sorta di stanza nella stanza. Dunque lui assiste e ormai non può negare ciò che prova. Per il momento lo ascrive solo al desiderio fisico – come vediamo quando pensa irrimediabilmente a lei nei momenti in cui ricerca da solo il piacere – ma in Sandor nasce anche una sorta di dicotomia: sa che il punto non è portarla via da Jeoffrey.

Il punto è che la vuole per sé. Riportandola a Winterfell o dai suoi genitori, otterrebbe che lei sarebbe la sposa di un altro, sempre per quel discorso, oggi con una nota tristemente attuale, sulla condizione femminile. Il bello del punto di vista di Sandor che ci regali sempre è che si fa un problema del suo desiderio e questo è indice della tua maturità come autrice nella caratterizzazione dei personaggi: lui la desidera, è palese ed è fisico, eppure ritiene che lei sia troppo giovane e non ipotizza neanche che un giorno potrebbe averla o lei potrebbe innamorarsi di lui. Ugualmente, il suo amore per lei (non ancora espresso come pensiero, ma presente) comincia a oscillare tra ciò che è bene per lei e quello che è bene per lui. Bello, bello, bello **!
Shilyss

Recensore Master
07/03/21, ore 15:21

Ciao Vanessa,
finalmente Sansa prende coscienza di sé stessa, era ora!
Il capitolo è crudo, schietto nel descrivere le sensazioni che la protagonista prova dopo essere stata abusata. Rabbia, vergogna, odio. vendetta, angoscia , paura. Chi non proverebbe tutte queste sensazioni dopo ciò che è successo a Sansa? Quello che sente, quello che prova è tremendamente giusto, tremendamente umano. Però, in tutto questo marasma di sensazioni negative, finalmente si piò scorgere un guizzo. Il desiderio di rivalsa, di rifarsi da quel Re spietato, che non prova sentimenti.
Prova rabbia verso sé stessa, per ciò che è diventata; lei con il tempo è divenuta un oggetto nelle mani di Joffrey e ha capito, finalmente, che non vuole più essere così, lei è molto meglio.
Urlare, strapparsi le vesti, ripulirsi compulsivamente può sembrare fine a sé stesso, ma non è affatto così. è l'aver preso coscienza della situazione e di voler cominciare a cambiarla. Però, non tutto è negativo, da cancellare. La sua vagina sarà anche impregnata dell'odore del Mastino, ma è l'unica persona, lì dentro, ad avere ancora un briciolo di umanità. Non vuole togliere via quell'odore, perchè inconsciamente ha capito che il Mastino è l'unica persona che lì dentro le vuole bene.
Rinnovo i miei complimenti per la tua scrittura, sempre molto piacevole.
Grazie per la bella lettura e a presto.
Mask.

Recensore Master
06/03/21, ore 23:01

Eccomi qui a riprendere questa fic! **
Guarda, posso dirti che sono contenta che tu metta questa modifiche alla storia, non è una mancanza di rispetto verso l'autore anzi, stai semplicemente raccontando ciò che ti sarebbe piaciuto vedere e le idee che stai mettendo mi sembrano ottime, le sviluppi bene, si vede che ti ci sei dedicata un bel po' e che non sono cose "campate per aria", come spesso capita in alcune fanficition.
L'idea poi di far sposare Jaime con Sansa l'ho trovata davvero interessante e inaspettata, mi piace anche questo parallelismo che stai mettendo tra la sua vita e quella del Mastino, alla fine entrambi si sono "accasati" e stanno provando a vivere due vite che però non li appartengono. Jaime lo stai raccontando molto bene, i suoi dialoghi con Sansa mi piacciono, è gentile e non la forza a stare con lui ma anzi, le dice che attenderà finché non sarà lei a sentirsi pronta. In effetti non mi sarei aspettata nulla di diverso, così come Tyrion, Jaime non è malvagio o almeno, ha avuto uno sviluppo sempre in crescendo e comunque si era sempre dimostrato rispettoso sotto questi punti di vista.
Ho apprezzato che hai messo il pov di entrambi, così da renderci più partecipe dei pensieri e il loro modo di confrontarsi col quel matrimonio non voluto.
Jaime ci ha provato, avendo anche più esperienza di lei ha tentato di renderla a suo agio per la "prima notte", ma mi è piaciuto che si sia fermato, vedendo che questa cosa stava mettendo a disagio non solo lui ma soprattutto la sua sposa.
Il capitolo successivo con Sandor invece è stato un susseguirsi di azioni e di scoperte! Sandor ha spesso nei pensieri Sansa e probabilmente è questo il motivo per cui si sente "bloccato" e non riesce ad andare oltre con Lydia, nonostante ci abbia tentato. Anche Lydia prova a spiegarglielo, raccontandogli della sua esperienza, di come aveva conosciuto suo marito e di come ha tentato di rifarsi una vita dopo la sua morte, ma inutilmente. Aveva accettato di andare avanti, ma con la consapevolezza che non avrebbe mai più avuto lui al suo fianco, lei vorrebbe andare oltre col Mastino, provare realmente a costruire qualcosa con lui ma non è stupida e capisce benissimo che c'è qualcosa che lo frena. Probabilmente quella "donna" che gli aveva accennato tempo fa ma che non vuole mai approfondirne il discorso.
Lydia mi sta piacendo davvero molto, di solito sai, quando si creano personaggi da inserirli come "fastidio" nel pairing, spesso si rischia di crearli troppo macchinosi o antipatici, quasi come se il loro unico scopo fosse quello di rompere le scatole alla coppia. A lei invece hai costruito tutto: un passato, una personalità, una vita e mi piace il rapporto che si sta creando col Mastino, anche come cerca di aiutarlo, nonostante questo potrebbe anche portare al suo allontanamento.
In questo capitolo poi c'è anche l'arrivo non solo della piccola Arya, che ammetto mi ha stupita vederla li, ma anche la compagnia che segue il Dio della Luce. Mi è piaciuto moltissimo anche il combattimento che hai descritto e iniziavo a temere che si sarebbe unito a loro sai? Dico "temere" perché ho apprezzato di più la scelta che hai fatto, ovvero di non accettare per ora e di andarsene.
A me personalmente stanno piacendo questi cambiamenti, danno ancora più sorpresa alla storia e ti fanno pensare ogni volta: "Chissà cosa succederà" o "Chissà chi incontrerà adesso?"
Sbizzarrisciti quanto vuoi che per me ogni volta è una sorpresa leggere capitoli così ricchi di avvenimenti.
Vediamo poi Sansa che inizia pian piano a pensare sempre di più a Sandor, arrivando addirittura a sognarlo. Apprezzo davvero il modo in cui li stai facendo "innamorare", il loro non è un sentimento improvviso, hai fatto in modo che si conoscessero e si abituassero l'uno all'altra, che trovassero un'intesa, senza esagerare ed ora stanno affrontando la separazione, ma non possono fare a meno di pensarsi e di sperare, in fondo, di rincontrarsi.
Mi piace davvero come stai lavorando su di loro, preferisco più capitoli ma almeno con un buon studio dei personaggi e sul loro sviluppo.
Ed ora sono curiosa di leggere se riuscirà davvero a scappare, probabilmente quello che le darà una mano sarà Ditocorto, ma non ci metto la mano sul fuoco. Non si sa mai, dopotutto! :D
Come sempre, ottimo lavoro!

Un abbraccio ❤

Recensore Veterano
06/03/21, ore 12:39
Cap. 7:

Eccomi finalmente tornata da te cara!
Ho trovato una scelta giusta il fatto che tu ti sia presa due capitoli un momento più riflessivi rispetto al dramma di quello precedente, ci vuole un attimo di fiato e riflessione da parte dei personaggi su ciò che è successo, aiuta anche a dargli il giusto peso e in più entrambi fanno un ulteriore piccolo passo nell'avvicinarsi e nel cercare di capire cosa provano l'uno per l'altra, una parte sempre importante in una love story.
Mi sono sentita molto vicina a Sansa in questa parte, mi sono sentita dispiaciuta e in empatia con lei, fortunatamente non perché mi è mai successo qualcosa del genere, ma semplicemente in quanto donna. Anche se a Lollys hai fatto solo un piccolo accenno mi sono venuti i brividi al pensiero di ciò che le è accaduto, non smette mai di essere terribile e brutale solo immaignare. Ho trovato interessante l'istinto di Sansa di correre continuamente a lavarsi, quasi a volersi cancellare di dosso tutto, senza successo però, e sembra anche un po' che cerchi di purificare il suo corpo, ho quasi storto il naso quando dice che è stato peggio di Joffrey, io non lo sottovaluterei così tanto XD possibile non lo sappia?!
E mi hai strappato un sorriso quando pensa "cavolo non può dire prego e basta?! Perché deve sempre essere così strano?" Hahaha, è vero! Attimo di dolcezza!
Non riesco a non trovare romantici i pensieri di Sandor: questo combattimento continuo tra fortissima attrazione e la consapevolezza che lei è così giovane e delicata, e il fatto che cerchi di cancellare tutto bevendoci su, è proprio da lui, un tratto del personaggio che mi affascina tantissimo e gli hai reso il giusto onore, ha sempre questa moralità tutta sua che adoro.
Spero di avere occasione di tornare al più presto da te, anche se ultimamente il tempo è quello che è. Complimenti come sempre ♥️

Recensore Master
06/03/21, ore 10:29
Cap. 8:

Cara Vanessa!
Sansa è diventata donna in mezzo allo sgomento e alla paura e Shae ha contribuito non solamente a renderla presentabile e a tamponare la situazione (perdona il gioco di parole), ma anche a farle un bagno di realtà all’insegna dell’utilitarismo. È un risveglio brusco, quello di Sansa, giacché persino l’ideale mitizzato di Ned Stark, il lord giusto, ne rimane sporcata. Anche lui ha organizzato per lei un matrimonio e lo avrebbe fatto a prescindere, perché le donne non hanno voce qualunque ruolo occupino nella società. In questo essere subordinate agli uomini non c’è differenza tra la lady o la contadina, giacché l’uomo viene visto esclusivamente in un’accezione negativa, tanto che Jeoffrey, in quest’ottica, non è il peggiore dei mali, ma solo un uomo come un altro con più mezzi e più tempo libero.

Rispetto ad altri uomini può garantire a Sansa uno status economico e una potenza. In realtà questo non è scontato – lo dico pensando a Ramsay, quel maledetto. Il discorso di Shae è troppo disilluso? Nì. È frutto dell’esperienza e di un atteggiamento protezionistico verso se stessa, che spiega e giustifica anche il comportamento di Shae nei confronti di Tiryon. È un meccanismo di difesa, perché non fidarsi di nessuno, mai, consente un grado di libertà perlomeno emotiva, sebbene si paghi qualora la fedeltà richiesta venga meno. E Sansa, sola com’è, non può permettersi di credere nel cavaliere che la salverà. Ad Approdo del Re, il nome Stark non protegge e neanche negli altri regni, quindi meglio fare subito proprie la mentalità molto pratica di una prostituta che conosce fin troppo bene gli uomini. Un capitolo efficace e intenso come sempre, bravissima **!
Shilyss

Recensore Master
05/03/21, ore 20:01
Cap. 7:

Ma ciao Vanessa!

Che settimana! E finalmente trovo il tempo di dedicarmi un po’ perlomeno alla lettura! Mi è piaciuto moltissimo questo capitolo puntato su Sandor. Il ritratto che ne fai è senza lustrini né concessioni: il Mastino è un uomo che si compiace del suo lavoro, che sfrutta la disgrazia del suo aspetto per impressionare i nemici. Uccide per lavoro, non ha legami e serve dei padroni che disprezza, ma non è ipocrita e questo lo rende a mio avviso molto più cavaliere di tanti altri personaggi. Perché l’unico essere vivente di cui gli importa è il suo cavallo – e per un uomo in un contesto medievaleggiante il cavallo è davvero tutto – e un uccellino, cioè la delicata Sansa. La desidera, a questo punto ne è dolorosamente cosciente e il punto di svolta di questa passione, insana perché non può portare che problemi, è stato il salvataggio dalla violenza. Mi è piaciuto, e te lo dico senza mezzi termini, che Sandor riconosca di non essere meglio dei sudici villani che hanno provato ad abusare della ragazza. Riconosce che è animato dallo stesso desiderio – sebbene la folla inferocita volesse anche e soprattutto fare un atto di forza, fare del male a Sansa perché nobile principessa e non perché bella, senz’altro un valore aggiunto.

Nell’analisi lucida e impietosa che si concede si domanda sul perché gli importi di Sansa. E ci arriva quasi vicino, al vero motivo, ed è per questo che la storia funziona, perché questi sentimenti nascono e vengono accettati con lentezza, non esplodono come un fuoco d’artificio. Lui dice che è perché lei è giovane e indifesa. Dice di essere mosso dall’umana pietà, ma è sconvolto dal desiderio. Dice che è troppo giovane, ponendosi il problema dell’innocenza della ragazza, ma il pensiero che lei presto diventerà la sposa di una creatura esecrabile come Jeoffrey scatena i suoi impulsi più bassi e violenti. Non vuole nessuna nel proprio letto e ancora non ha ben capito perché, ma ci siamo vicini. Insomma, a me questa storia continua a piacere davvero moltissimo **. Un abbraccio e a presto, tanti tanti complimenti, di cuore <3
Shilyss

Recensore Master
05/03/21, ore 19:58
Cap. 2:

Buonasera cara, eccomi qui per continuare la lettura di questa tua storia. Questi capitoli brevi sono sempre intensi, tanto da farmi empatizzare enormemente con la protagonista e con la situazione che sta vivendo. È incredibile come siamo solo al secondo capitolo e le sue idee distino così tanto da quello precedente, da quell’inizio fresco, pieno di aspettative positive e di speranze profonde nel cuore… tutto crolla, più passa il tempo e più quello squilibrato di marito/re/aguzzino che si ritrova, sfoga su di lei tutte le sue frustrazioni, il suo senno andato a putt*ne e la sua rabbia nei confronti della guerra. Io penso ormai Sansa sia solo un bellissimo, delicato capro espiatorio da rompere a proprio piacimento, Jeoffrey è la rovina della sua sanità fisica e non solo, anzi, sento che le sta scavando dentro per umiliarla ogni giorno di più.
Che Baelysh sia un sostegno per lei? Me lo auguro, perché sapere che si trova lì da sola e che viene gbuttata in basso sempre più in basso da quella vita che si ritrova, mi fa provare ancora più pena per lei. Spero che lui e la fedeltà che le sta giurando siano sinceri, perché potrebbe essere l’unico sostegno in quel mondo infinitamente barbaro travestito da nobiltà orrida. È che tutto qui sembra tutto e il contrario di tutto, mi trovo a pensare, di chi dovrei fidarmi ora? Delle parole di chi? I fatti contano molto di più, i gesti e le motivazioni pure, ma so che le carte in tavola potrebbero cambiare sempre, e spesso in peggio. È incredibile, davvero, in poco spazio riesci a mostrare così tanto e in modo tanto emotivo da scombussolarmi… la cura che hai per il testo c’è, ed è tanta, e poi mi piacciono le grafiche inserite a inizio capitolo, rendono più godevole la pagina e più chiara la posizione del personaggio a livello visivo. È un piacere essere stata qui cara, alla prossima e buon lavoro! :3

Recensore Junior
05/03/21, ore 14:23
Cap. 6:

Oh, wow! Quanta intensità in questo breve capitolo. Nonostante l'azione sia limitata e quasi da sfondo, il capitolo si fa leggere senza annoiare, anzi. L'argomento è senza dubbio delicato, ma tu lo tratti con garbo e tatto, e nonostante potesse facilmente risultare di cattivo gusto, il risultato è ottimo. Mi piace che il ritmo della narrazione sia rallentato: dopo l'infarto che ci è preso nel capitolo precedente, adesso le acque si sono calmate, il lettore tira un sospiro di sollievo, ma mai del tutto. Rimane, quasi un rumore di fondo, quella tensione fra i due che tiene il lettore in campana, lo costringe ad arrivare alla fine del capitolo, perchè in fondo non ne ha mai abbastanza. 

Un altro ottimo capitolo, non vedo l'ora di andare avanti!