Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark

Questa storia ha ottenuto 939 recensioni.
Positive : 938
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
16/01/22, ore 16:40

Ciao Vane!
Eccomi a proseguire e ho dovuto fare uno sforzo immenso per fermarmi e non proseguire e lasciarti dette due righe come si deve. Lo avrei fatto comunque, poi, ma avrei forse perso tanti dettagli da farti notare e quindi preferisco fermarmi adesso e lasciarteli qua. Che dire? Ormai questi due personaggi, le vicende della Valle, sono parte di te. Lo dico perché vedo come li muovi, con facilità (apparente, almeno), con efficienza, con precisione, quasi fossero dei tuoi OC a cui tu hai pensato e dato tutte le sfumature. So che, in parte, è così, perché oltre che i personaggi di Martin sono frutto di tuoi pensieri, di vicende che tu hai aggiunto e hai sviluppato all'interno della storia. Sto iniziando ad amare il loro rapporto, il modo in cui entrambi sono sempre più in sintonia uno con l'altro, si capiscono e si comprendono. Come quando lei arriva preoccupata per quella convocazione ed invece si trova davanti lui e lui, per lei, ha avuto la consistenza del sollievo. Può essere un dettaglio piccolo ma mostra come ci sia tantisisma fiducia da parte sua in Petyr, perché stanno condividendo qualcosa, trame di cui entrambi fanno parte e li rendono complici, come lei è complice di Harrold nella morte di Robyn. Anche lei che si accorge come lui la stringa a sé sempre un po'di più e questo non la infastidisca.
Mi è piaciuto da morire anche tutta la loro disquisizione successiva sul concetto di giusto e sbagliato, su quanto sia fallace il concetto di una verità assoluta e come lei si stranisca a riconsocere anche suoi atteggiamenti in quelle parole. Lei che si credeva pietra del Nord ed invece si ritrova acqua come i Tully. Sono immagini bellissime ed efficacissime e come sempre sei bravissima nel delinearle. Ho amato anche il timore di lei non solo di essere ingenua o stupida ma che lui la consideri cosi, "poco più intelligente di sua zia". È una cosa che la infastidisce, perché lei per lui vuole essere qualcosa di più di quello che è Lysa, perché ne conosce il disprezzo che lui prova nei suoi confronti e vuole esserne totalmente estranea. E forse è pure una rivincita su Cat? La donna che è sempre stata nei suoi pensieri, scalzata... Ma questo è forse solo un pensiero mio ma è diventato più pungente alla fine di questo capitolo, quando lui gli dice che potrebbe essere suo padre (e che è marito di sua zia, e prima ha amato suo madre). Ma tant'è, il senso era che comunque Sansa sa di avere un ruolo nella sua vita, vuole mantenerlo saldo, vuole che lui la ammiri come in fondo lei ammira lui, cosi sottile e cosi affilato, come le sue mani e il suo sguardo. Non vuole solo essere uccellino da proteggere, vuole anche lei le stesse prerogative e le stesse capacità, ora che negli ingranaggi dei giochi è finita anche lei.
Per questo, studia senza ben capire quello che succede al tavolo coi Lord della Valle. Mi sono piaciute tutte le sensazioni di questa parte con Petyr: il temporeggiare, il disgusto per Lysa, hai dato eprfettamente la sensazione di rigetto, di stantio, i baci impastati, la sua tenacia anche nella follia con quel polso aggrappato, lui che meccanica in modo cosi arguto e fluido che, cioè, insegnami Petyr! Facciamone fuori un po' insieme!
Vabbè, torno ai Lord della Valle e Sansa, al suo essere bellissima nel suo delizioso abito blu scuro. Adoro quando usi questo aggettivo, perché lo centellini solo per quando devi descrivere qualcosa di "un sacco carino", nella sua accezione più pura e sensuale al contempo, come dirà dopo Petyr. Questo è Sansa e il suo dualismo che lo fa perdere un attimo, cedere alle pulsioni.
Il modo di gestire i lord, le sue ricerche, ogni obiezione controbattuta a dovere è un mattoncino nel suo dominio. Fino alla rivelazione finale, fatta quasi con magnanimità, quasi non ci fosse altra soluzione possibile. Quel "Sorpresa" mi ha spiazzata, cioè ho proprio immaginato ogni dettaglio della scena! Bravissima, come sempre.
Ho amato anche questo capitolo perché immerge Petyr in una veste inedita: è un calcolatore, ha sempre avuto sentimenti votati alla gloria e al potere, ma vederlo immerso invece nella gelosia, in quel fastidio che ti aggrappa e non ti lascia, è quasi appagante anche per chi legge. Allora non sei di pietra nemmeno tu, daje tutta Pet!
A parte le mie demenze, il capitolo è bellissimo, soprattutto nella parte in cui descrivi la neve, l'immagine che dà di misticismo, a stridere cosi con la vita vera di Petyr, quella che dovrebbe vivere con Lysa. La neve, per lui, è tutta di Sansa ed è lei che cerca, è lei che va a trovare nelle sue stanze e si scopre quasi preoccupato di non trovarla lì, la cerca, immagina, suppone. E la trova, macchia nel bianco, macchia rossa come il sangue con cui sporca la neve (molto Biancaneve questa suggestion!), prima verde, con addosso la mantella, a fare il paio con la vegetazione e poi rossa, con i suoi capelli che scendono, a risplendere ancora di più, ad essere un unicuum in quel panorama. Il fastidio per Harrold che disubbidisce ai suoi ordini è perfettamente descritto, così come sempre gli ambienti, la vegetazione, la struttura. Sei magica, in questo. Come sei magica nel descrivere il loro avvicinarsi alla fine, colmo di una tensione quasi elettrica, di confessioni a mezzavoce, richieste ("Vorrei sapere il vero motivo") e date, vere o false o un mix delle due cose che siano. Il bacio che poi le ruba e lei che non si sottrae, è stato bellissimo e potente! Potevo sentire Sansa tremare, anche fuori dal suo pov, potevo immaginare le mille immagini che le si spingevano in testa e la lasciavano confusa, così come i motivi per cui la stava baciando, ma non solo i motivi, proprio il fatto che lo stesse facendo. Nonostante avesse una moglie e quella fosse sua zia e faceva di loro, in un modo che l'ha infastidita fin dal primo giorno, parenti, non solo fittizi.
E niente, ho amato! Si è capito?
Come sempre non rileggo, ti lascio qua la mia versione joyceiana di una recensione e ti mando un abbraccio forte!

Nuovo recensore
14/01/22, ore 21:28

Ciao Vanessa!
Per un attimo ho avuto un mezzo infarto...anzi due.Il primo nella scena introdotta dai gabbiani (per un attimo ho creduto fosse tornato Sandor,quando succederà sappilo come minimo svengo) e poi alla fine...Petyr e Sansa stavano veramente sul punto di farlo. Tensione altissima,quella scena rientra decisamente nella mia top 10 di questa storia. Ci credo che per questo capitolo sei stata un pó più "sotto pressione" per quanto riguarda Petyr e adesso ho capito il perché. Di tutti i capitoli e di tutte le scene che lo riguardano questa è (secondo me) la parte migliore in assoluto. È stato particolarmente magnetico,ho subito il suo fascino più del solito. Detto ciò quel finale....ora fino al prossimo capitolo sto così 🤯
Un abbraccio
Ps:prossimamente appena respiro un pó vorrei fare una bella rilettura di tutto(ne ho proprio voglia,nel mio caso è abbastanza raro che succeda)e lasciare recensioni ai capitoli indietro,o almeno a quelli che più mi sono rimasti nel cuore 🤎

Recensore Master
14/01/22, ore 15:04

Cara Vanessa, un capitolo emozionante per te da scrivere, ma altrettanto, se non di più, per noi lettori avidi da leggere e godere in ogni sua parte. Siamo ancora una volta dentro i pensieri di Sansa. Ha appena appreso la notizia della possibile morte del Mastino e qualcosa sembra essersi incrinato dentro di lei. Quella voglia folle di piangere per scaricare la tensione di una notizia che pare averla annichilita. Il Mastino morto, l’unico fra le tante persone incontrate a non averle mai fatto del male. Ora, in quel luogo che è stato scelto proprio per rifinire i contorni del piano, che Lord Baelish ha studiato nei minimi particolari, ha tutto il tempo dalla sua per cercare di entrare nella parte che lui le ha assegnato, convinta sempre di più che sia l’unico modo per riprendersi ciò che le spetta di diritto e per avere la sua vendetta. Ogni passo che intraprende con Baelish apprende qualcosa per e su se stessa. Il luogo poi le ispira la meditazione. Le Dita sono un luogo inospitale, ma si può sentire il mare, che culla e allevia i pensieri e permette la riflessione, soprattutto sulla sua posizione di semplice pedina in mani altrui o parte attiva di un piano che ancora non ha ben compreso nella sua interezza? Sa che non può fare altro che affidarsi a quell’uomo, il quale è in grado con la sua intelligenza di appianare persino gli scogli più insormontabili, di piegare le cose e le situazioni al suo volere, affinché abbiano il corso che lui ha visto disegnato nella sua mente.
Lord Baelish, per fare in maniera che lei si sentisse padrona del suo tempo, in attesa di quanto sarebbe venuto dopo, le ha accordato la piena possibilità decisionale per quanto riguarda il loro soggiorno alle Dita.
Fra le tante cose che fanno insieme, perché sempre più insieme si ritrovano a condividere il tempo, vi sono le partite a scacchi, quel nuovo eccitante, ed estremamente interessante, gioco proveniente da Essos.
Sei stata veramente geniale nel farli giocare e nel mentre far vedere, al lettore e a loro due, come avrebbero potuto svolgersi i fatti da un certo momento in poi. Ad ogni partita Sansa imparava sempre qualcosa in più, apprendeva le tattiche usate da Baelish per sconfiggere le sue pedine, cercava di fare sua la strategia che via via aveva visto portare avanti da Baelish. Un gioco apparentemente, ma nella “sua” realtà era molto di più: ne sarebbe andata della sua vita, era un confronto tra la vita e la morte e con quel gioco lo stava avvertendo in maniera sempre più consistente. Intanto, continuano gli sguardi da parte di ognuno di loro, come se seguitassero a studiarsi per scoprire dei segreti ancora non svelati. Ma quel guardare senza essere visti è anche un gioco seduttivo che sta portando avanti Lord Baelish, il quale ambirebbe ad essere chiamato per nome da Sansa, tentando di accorciare ancora quella distanza residuale che da lei lo divide. Vorrebbe poterla fare sua, e la scena nella stanza di Sansa a notte inoltrata ne è un chiarissimo tentativo, quasi portato a compimento, ma stoppato da una Sansa con tutti i sensi all’erta, ma curiosa di vedere fino a che punto entrambi si sarebbero spinti. Petyr ha voluto farle dono di una collana in oro massiccio con l’effige di un Lupo, proprio per ricordarle chi lei sia e cosa diventerà quando sarà finalmente tornata padrona di Grande Inverno e potrà governare su quelle terre, con al fianco le persone giuste, e dopo aver bandito tutti coloro che non crederanno nelle sue capacità decisionali. Petyr sta tentando in ogni modo di farle avvertire il dolce sapore del potere, che potrebbe scorrere fra le sue mani, quando avranno completato il piano. L’ostacolo maggiore per Sansa è il matrimonio con il bastardo dei Bolton, ma è convinta che sia l’unico modo per raggiungere l’obiettivo, come pure è convinta che Baelish, se ci fosse stato un altro modo, lo avrebbe di sicuro palesato. La scena scorre fra loro, facendoci percepire le sensazioni di entrambi, fino a quando Sansa torna in sé e pone un freno a quelle avances con argomenti molto convincenti a cui Petyr deve sottostare. Ma quando quest’ultimo torna nelle sue stanze, con ancora il sentore dei baci scambiati con quella splendida ragazza che gli potrebbe far perdere il senno, ecco che con sicurezza verga un messaggio che deve essere portato, niente meno, che ad Approdo del Re. Gli eventi stanno correndo e si fanno sempre più coinvolgenti grazie anche ad una narrazione quanto mai d’eccezione, con quell’attenta introspezione che scava nell’intimo dei personaggi con cura e rispetto, non dimenticando mai di inserirli in un contesto quanto mai complesso che viene raccontato con maestria, tanto da renderlo sempre reale e quasi tangibile. Veramente notevole il tuo stile di scrittura che, come mi è già capitato di dirti, fa di questa fanfiction un vero e proprio romanzo.
Ricambio di cuore l’abbraccio e ti ringrazio per avermi allietato, in questo anno e mezzo, insieme a tutti gli altri tuoi lettori, con le avvincenti avventure di cui ci stai mettendo a parte e che aspetto, e aspettiamo, sempre con curiosità e interesse. La cura e l’attenzione che stai profondendo in ogni capitolo, dove ogni parola, ogni scena, ogni espressione, sono pensate, riflettute fin nei minimi dettagli, per proporre qualcosa di verosimile che attinge dalla storia che conosciamo, e molto dalla tua fantasia che diviene parte di spicco, sono sempre evidenti, lasciando il lettore in attesa del prossimo colpo di scena.
Pertanto grazie a te e ci sentiamo al prossimo aggiornamento. Un affettuoso saluto.

Recensore Master
14/01/22, ore 11:28

Ciao, ero troppo troppo curiosa di andare avanti a leggere questa bellissima storia e così eccomi qua, e ancora una volta resto piacevolmente sorpresa dal tuo modo di raccontare le vicende, restando ancora legata al canon ma rendendolo sempre molto più interessante! E, a proposito, complimenti anche per il bellissimo aestethic che illustra il capitolo, come ti ho sempre detto tu sei bravissima a fare tutto!
Inizio subito con tantissimi complimenti per il POV di Sansa, è del tutto verosimile e IC che lei da un lato si preoccupi per Margaery nelle grinfie di Joffrey ma che, allo stesso tempo, sia sollevata perché spera che, con una moglie tutta sua, Joffrey non abbia più tempo per tormentare lei. E, del resto, si è già resa conto che Margaery è molto più adatta di lei a stare accanto a Joffrey, in qualche modo sa come prenderlo e forse la sua vita con lui non sarà tanto terribile. Invece continua a stupirmi quanto Sansa si fidi di Shae! Sarà che io l'ho sempre detestata, quindi magari non faccio testo, ma Sansa si rende pure conto del fatto che questa piccola vipera si infila nella sua vita per poi riferire a Lord Tywin se è incinta, se il matrimonio è stato consumato (o almeno sospetta che sia così), e ormai dovrebbe aver capito che, se Tywin scoprisse che non hanno consumato né probabilmente intenzione di farlo le conseguenze potrebbero essere tremende... eppure fa quella domanda fin troppo ingenua e di fatto rivela alla spia di essere ancora vergine. Insomma, Sansa sta crescendo e maturando sotto tanti punti di vista, ma ancora decisamente non sa scegliere le persone con cui confidarsi, e Shae è proprio una delle ultime! E infatti, come per dimostrarlo, solo poco tempo dopo Tywin convoca Jaime, in apparenza per concedergli doni e privilegi, ma in sostanza perché ha saputo (da quella vipera maledetta con cui va a letto) che Jaime e Sansa non hanno ancora consumato il matrimonio e, come immaginavo, la sua reazione è violenta, cattiva e le conseguenze potrebbero essere terribili, visto che lui è pronto a violentare Sansa per metterla incinta e assicurarsi così il predominio sul Nord. Jaime ne è talmente sconvolto che sulle prime neanche crede che il padre potrebbe fare una cosa tanto turpe, anche Jaime dimostra di essere molto più ingenuo di quanto sembrerebbe quando si tratta di sentimenti e della sua famiglia... ma non deve farsi troppe illusioni, Tywin è un panzer, passa sopra tutto e tutti per i suoi scopi e non si farà problemi a stuprare Sansa, tanto più che, a quanto pare, la carne giovane non gli dispiace. E adesso capisco ancora di più Jaime e mi fa ancora più tenerezza, lui non rifiuta Sansa perché è innamorato di Cersei, lui rifiuta di fare del male a una ragazzina nella quale rivede sua figlia Myrcella, non per niente pensa a come sarebbe terribile per lei se a Dorne dovesse sposare un uomo molto più anziano. È una sensibilità e una delicatezza che mi rende Jaime molto caro e che, alla fine, dimostra che non è poi tanto diverso da Tyrion, pur avendo avuto esperienze di vita diverse che avrebbero potuto portarlo ad essere molto più gelido e cinico. Ed è poi veramente splendida la conversazione tra Jaime e Sansa, i due sembrano aver iniziato una bella amicizia o perlomeno si sforzano, non è spontanea come con Tyrion, però ci stanno provando e i risultati sono molto emozionanti. Sono stata felicissima che Sansa abbia detto a Jaime che fece bene a uccidere Re Aerys, era davvero un folle e aveva bruciato vivi gli Stark, ho sempre pensato che Jaime sia stato anche lui condannato per sempre alla vergogna e al disprezzo per una cosa che invece era stata giusta (Sterminatore di Re è diventata un'etichetta di infamia per lui, così come Folletto o Nano per Tyrion), avrei tanto voluto che qualcuno, finalmente, gli dicesse quello che gli ha detto Sansa e sono stata davvero molto felice che tu gli abbia concesso questa bellissima scena. Tra l'altro Sansa in questo dimostra di essere molto più saggia e giusta dell'integerrimo Ned Stark per cui o era tutto bianco o tutto nero, e Jaime doveva essere condannato e punto e basta.
Meravigliosa e atroce la seconda parte della storia, dove Joffrey ancora una volta dà il peggio di sé, anzi, devo ammettere che forse nemmeno da lui mi sarei aspettata una cosa del genere. Che ingannasse Sansa per portarla nelle sue stanze segrete sì, certo, non era la prima volta, e che volesse eccitarsi facendole del male lo stesso, eppure questa messinscena con la prostituta e la bambina è stata forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso anche per lui. Mi interessa parlare di questo argomento perché a volte mi hai chiesto di dirti se qualcosa non mi convinceva del tutto e ammetto che questa è una di quelle rarissime volte. Io odio Joffrey, te l'ho sempre detto, e penso che sia del tutto malato di mente, probabilmente anche a causa del legame incestuoso dei suoi genitori, ma è anche un ragazzo, un ragazzo che non è in grado di eccitarsi normalmente, che prova piacere nel dolore altrui, ma anche un ragazzo che, guidato da una persona esperta come Margaery, era perfino riuscito a sembrare quasi normale. Certo, le sue cattiverie rimanevano, ma erano più psicologiche che fisiche, tipo la battaglia dei nani al suo matrimonio, le malignità sulla mano finta di Jaime... non so se avrebbe veramente fatto una cosa come quella che hai raccontato, è una messinscena che avrei visto perfetta per un personaggio molto più lucido e gelido di lui, tanto per fare un nome il Ramsay dei libri, che è esattamente il tipo che farebbe una cosa simile. Diciamo che Joffrey mi ricorda più il Ramsay della serie TV, che ha una cattiveria più "immediata", più impulsiva, da bambino cattivo e da bullo più che da genio del male, ecco. Non so se mi sono spiegata bene e comunque ne possiamo parlare, sicuramente tu potrai spiegarmi benissimo questa tua scelta e io sono sempre felicissima di parlare di storie e personaggi!
Comunque è bellissimo il fatto che entrambi, sia Tyrion che Jaime, siano accorsi a salvare Sansa, davvero due cavalieri per la loro amica, mi piace tantissimo vedere Tyrion e Jaime così uniti e così legati a Sansa, vorrei tanto che la loro amicizia potesse continuare (tanto tu il canon lo butti presto via, no? XD).
Un capitolo che ho adorato, e di cui sarei veramente felice di poter parlare con te, se e quando avrai tempo. Adoro il tuo modo di interpretare e cambiare la storia!
A presto!
Abby

Nuovo recensore
14/01/22, ore 09:52

Buongiorno V.
E' da un po' che non lascio recensioni, anche se, come ti ho detto per messaggio, ho sempre continuato a leggere questa storia.
oggi volevo lasciarti un commento un po' più approfondito del solito, perché, per me, questo capitolo se lo merita.
In realtà non solo il capitolo, tutta questa storia meriterebbe di essere menzionata a livelli ben diversi della Fanfiction, forse te l'ho già detto, ma chiamarla così, ormai, è quasi offensivo.
Con tutto il rispetto delle fanficion e di chi le scrive, qui siamo a tutto un altro livello e l'impegno che ci stai mettendo, con i risultati che raggiungi meritano di essere sottolineati.
Pare ovvio, infatti, che abbiamo a che fare con un'opera complessa che stai non solo gestendo bene, ma in cui metti del tuo, continuamente.
anche nelle parti in cui ti attieni alla trama originale, traspare tutto il tuo talento nell'indagare nella psiche umana, nello sviscerare i sentimenti e gli istinti che stanno dietro le azioni.
il ritratto che ci hai dato di Lysa è qualcosa di bellissimo e commovente, nella sua drammaticità. non posso evitare di paragonarlo a quello dell'opera originale che è totalmente sbiadito a confronto.
per non parlare di Sansa e Petyr del modo in cui si sviluppano da soli e insieme, perché effettivamente cambiamo in base alla persona che frequentiamo. Questo può sembrare roba da poco, ma non è così. già è difficile trovare storie in cui si noti una effettiva crescita del personaggio, qui, addirittura tu rendi paralleli i due sviluppi, in maniera autentica, realistica e con i tempi giusti.
Non hai fretta, e si vede, o se hai fretta sei dotata di un autocontrollo degno di Baelish.
Il modo in cui si sono girati intorno, il modo in cui lui l'ha avvicinata, ha avuto uno sviluppo di una decina di capitoli, è stato progressivo, bilanciato, attento, mai abbozzato o frettoloso. Questo richiede un'attenzione, una sensibilità e una capacità davvero incredibili. Oltre che ad una conoscenza assoluta dei personaggi.
Personalmente credo che il lavoro che hai fatto e stai facendo su Sansa sia incredibile. è sempre lei, ma se ne nota tutta la crescita, le insicurezze che mano a mano si riducono, il suo farsi più forte, credere in se stessa. Logicamente l'influenza di Baelish, su di lei, è palpabile, le sta insegnando un sacco di cose e in un certo modo le sta forgiando il suo modo di analizzare la realtà che la circonda, un modo cinico, magari, ma realista, e penso che le sarà molto utile.
Allo stesso tempo, sempre un po' per volta, vediamo come Belish stia subendo la sua involontaria influenza. Gli ultimi due capitoli sono estremamente chiari in questo.
Un'altra cosa interessante è proprio questa, il modo in cui lui inizi un percorso che forse segnerà il suo futuro.
Logicamente non cè solo questo, anche il modo in cui ci riporti i luoghi, le azioni, sono praticamente perfetti. giuro che se dovessi trovare un solo difetto sarei in grande difficoltà.
Le Dita sono un posto appena accennato nei romanzi e del tutto assente dalla serie, eppure tu ce le fai vedere come se fossimo lì.
La scena finale di questo capitolo, fra Sansa e Lord Baelish, è davvero eccitante! Non avevo idea che volessi inserire questo passaggio, e devo dire che oltre che davvero bello è anche scritta benissimo.
Ti confesso che leggendolo mi sono emozionata, ero proprio ansiosa durante la lettura! E non è una cosa che mi succede spesso!
Potevo vedere lui, lo sentivo quasi, è stato come immergersi e restare senza fiato. Tra l'atro, da sottolineare che tutta questa parte è tua original, quindi ancora più complimenti. Non sono una ragazza che si emoziona facilmente, ma tu ci riesci e regali sempre grandi momenti di lettura.
Logicamente sono in agitazione e spero di poter leggere il seguito quanto prima.
Concludo qui, prima che mi prendi per pazza, ma ti rinnovo di nuovo i complimenti per questo lavoro eccezionale.

Recensore Master
13/01/22, ore 19:01

Ciao <3
Aaah, che belo capitolo dal punto di vista di Jaime. A me lui piace molto personaggio e adoro la coppia Jaime/Cersei. Se mi dispiace per Sansa, non può che dispiacermi anche per Jaime. Alla fine lui ama una donna di un amore proibito, ci ha fatto dei figli e nemmeno può crescerli, farebbe qualsiasi cosa per Cersei e paradossalmente deve sposare Sansa. Insomma, infelici entrambi, vedo, e vedo anche che come al solito quel simpaticone di Joffrey si divertente a infierire. Già che secondo me questa prima notte di nozze non s'ha da fare, ad avere pure tutta la fanfara attorno sai che gioia. Vedo che il prossimo capitolo avrà il pov di entrambi e sono molto, molto curiosa.
A presto :*

Nao

Recensore Master
13/01/22, ore 16:36
Cap. 30:

Ciao Vane,
Sansahahahahahahahahahahahahahahahah, buon dio, l'ingenuità di questa ragazza non ha davvero mai fine, per il mio divertimento!
Le carte ad approdo del Re possono cambiare molto velocemente, ma chi ha il mazzo in mano decide sempre in che modo giocarle. Credevo che almeno questo Sansa lo avesse imparato, ma a quanto pare no. Jaimie Lannister è tornato perché sua madre vuole lei e Arya indietro incolumi e pensava che il figlio prediletto di Tywin fosse una buona moneta di scambio, ingenua anche lei. Tywin ha un cassaforte al posto del cuore (o un bidone, vedi un po' tu), dovrebbe essere risaputo.
Eppure Tyrion qualche capitolo addietro era stato molto chiaro: va bene la speranza, quella bisogna sempre conservarla, ma le illusioni no, quelle sono pericolose. Anche Cersei era stata prodiga di consigli di questo punto di vista, ma a quanto pare non ha dato molto ascolto ai due Lannister.
Ecco che le illusioni tornano più prepotenti che mai, ed ecco la realtà che le rifila due ceffoni più beffarda che mai. Niente libertà, niente ritorno a casa, solo l'ennesimo passaggio di mano. Da Tyrion a Jaimie, con buona pace di sua madre.
Guardo il punto di vista positivo, disiderava un marito più attraente del nano, bhe, è stata accontenta, no? Forse no, ma non ne sarei del tutto sicuro.
Il tentativo di Tyrion di indorare la pillola è stato encomiabile. Probabilmente lo avrò già detto in altre recensioni, ma Tyrion è il personaggio più umani, più credibile, più empatico, quello in cui ci si può facilmente immedesimare. Ha una conoscenza di sé stesso e del contesto che lo circonda perfetta, ed è proprio che questo che riesce ad essere sempre autentico, sempre lucido, sempre sul pezzo. Sansa avrebbe molto da imparare da lui.
Ora mi aspetto vibranti proteste (inutili) e piagnistei infiniti dalla principessa di casa Stark, spero in una smentita, ovviamente.
Joffrey neanche lo menziono più di tanto, simpatico come una emorroide; fortunatamente, Tyrion sa come rimetterlo a posto.
A presto.
Mask.

P.S. il premio miglior negoziatore dell'anno sicuramente non lo vince Catelyn

Recensore Master
13/01/22, ore 12:36

Ciao Vanessa,
erano due capitoli che aspettavo questo momento, perchè fin da subito era chiaro che la locandiera avesse adocchiato il Mastino.
Il dissidio interiore, psicologico del nostro cavaliere preferito continua ancora. Ancora non sa cosa fare, dove andare. Lydia riesce a dar corpo e voce ai suoi pensieri. Girovaga senza nessuna meta, il suo obiettivo è andare in posti dove non lo aspetta nessuno. L'unica persona che potrebbe aspettare un suo ritorno, ormai non può essere più sua, o almeno così crede. Se la vita, il tempo, scorre in modo indufferente sula sua pelle, non altrettanto indifferente è il ricordo di Sansa. Quello è più vivo e vivido che mai. Una dolce, piacevole, ossessione di cui non si riesce a liberare.
è talmente ossessionato dal ricordo di Sansa, da perdersi nelle sue fantasie. Fantasie in cui riesce a porre termine alle sofferenze fisiche e psicologiche della ragazza, fantasie in cui lui vine visto per ciò che è: un liberatore, un uomo che farebbe di tutto per la propria amata, anche macchiarsi del crimine più atroce: uccidere il re.
Ed ecco che la sua fantasia lo porta ad essere colto in fragrante come un ragazzino da Lydia, che non cercava occasione migliore per far capire, per bene, quali fossereo le sue intenzioni. Lei è ammaliata dal Mastino, dalla sua forza, dal suo vigore, dal suo essere uomo. 
Sicuramente la locandiera sa come circuire un uomo e di certo il Mastino non è un "cazzo di finocchio". In cuor suo, e anche altrove, avrà Sansa, ma il suo corpo esige altro. Ma basterà questo a far rimanere lì Sandor? No, sicuramente no.
Per quanto la vita "domestica" sia allettante, da un certo punto di vista, non fa per lui, almeno non con Lydia accanto. La desidera, ma con un'altra persona, che al momento è ad Approdo del Re; il Mastino non è un tipo che si accontenta delle mezze misure. La sua casa non è lì, è altrove. 
A presto.
Mask.

Recensore Master
12/01/22, ore 09:20

Ciao Vanessa,
chi vive da speranza, muore disperato! Credo che Sansa dovrebbe imparare questo detto a memoria.
Pensava che i Tyrell avrebbero risolto in modo definitivo la sua situazione, molto probabilmente non aveva fatto i conti con i Lannister. Ser Loras, almeno dal punto di vista estetico, sicuramente rappresentava un ottimo partito. Giovane, aitante, spiritoso, sicuramente qualità molto apprezzabili in un uomo. Certo, quando avrebbe scoperto che la sua canzone preferita è "Mi sono innamorato di tuo marito" di Malgioglio, forse lì sarebbero nati dei problemi, ma con i se e con i ma non si fa la storia.
Devo dire che in questo capitolo Cersei mi è piaciuta molto, mi è stata addirittura simpatica. Se Sansa è l'inguaribili romantica, idealista, illusa, Cersei rappresenta la controparte perfetta, dura, realista, cinica ed estremamente pratica.
Spiattella a Sansa, senza mezzi termini, cos'è la realtà, ma in un modo differente da come lo ha sempre fatto. Non c'è più quella superiorità dovuta al cinismo che la domina sempre, o al disprezzo verso gli altri che permea il suo carattere. Sembra, quasi, veramente dispiaciuta. Le sue parole, per quanto dure, in qualche modo istruiscono e provano a dare conforto alla futura sposa. Una Cersei quasi umana, uno spettacolo più unico che raro.
E poi c'è lui, il mio personaggio preferito in assoluto, Tyrion. Fisicamente parlando è agli antipodi rispetto a Loras, ma mette subito in mostra le sue qualità. Mette subito in chiaro le cose con Sansa, non fa finta, non vuole nascondere una situazione molto evidente; anzi, prova anche a dare dei consigli utili a Sansa. Si sforza nel mettere la ragazza a suo agio e ci riesce quasi del tutto. è consapevole che tra loro due non funzionerà mai, ma non per questo non ci prova.
é un matrimonio di convenienza, ma non per questo si deve trasformare in una lunga agonia.
Un altro gran bel capitolo!
Devo solo segnalarti un piccolo refuso su Taque (Tacque).
A presto.
Mask.

Recensore Master
11/01/22, ore 13:42

Ciao Vanessa,
lo so sono in terribile ritardo. Hai tutto il diritto di sfancularmi. XD
Ah Sandor, mi erano mancati terribilmente i suoi "Fuck". I quattro pilastri di Got: il sesso, la violenza, il vino e i Fuck, appunto, di Sandor. Devo dire che all'inizio più che Sandor mi sembrava l'Orlando furioso. Scherzi a parte, non è che lasciandosi alle spalle Sansa abbia risolto il problema, considerato che il "problema Sansa" è nella sua testa. E poi il punto è anche un altro: lui non la vuole dimenticare, perché se avesse voluto lo avrebbe già fatto da un pezzo.
Una cosa però è certa: l'uccellino, come la chiama lui, lo ha cambiato. Non è più il rigido e impassibile cane al servizio dei Lannister, ma si sta evolvendo in qualcos'altro e questa cosa, anche se latente, lo spaventa un po'. è la prima volta in vita sua che decide pianamente e autonomamente cosa fare, cosa che lo lascia alquanto spaesato.
Sandor sta cambiando, prima avrebbe ucciso i due brutti ceffi senza neanche pensarci due volte, o magari si sarebbe completamente disinteressato alla faccenda che vedeva protagonista la donna. Ora no. è un cambiamento, lento, progressivo, inesorabile, che nasce tutto dal sentimento che prova verso Sansa; chiedere alla sciarpa per una conferma.Se dovessi azzardare un'ipotesi, direi che lo spaesamento e il cambiamento sono i motivi di sottofondo di questo capitolo.
é un capitolo diverso rispetto ai precedenti. Magari meno roboante per quanto concerne i colpi di scena, o nell'eviscerare la psicologia dei personaggi, ma è perfettamente cucito su un personaggio introverso come il Mastino. Non è un personaggio dei pensieri complessi come Ditocorto, o da azioni eclatanti come Joffrey. Lui è di tutt'altra pasta, e hai saputo adattare la narrazione, la psicologia, la struttura del testo a questo personaggio. Non è facile, non è da tutti.
Gran bel capitolo, alla prossima.
Mask.

Recensore Veterano
09/01/22, ore 09:25

Buongiorno Vane!
Avevo promesso che mi sarei messa in pari e tadaaan! Eccomi qua a proseguire.
Comincio col dire che Lysa, ormai, non mi risulta nemmeno più un personaggio negativo ma un personaggio per cui provo davvero molta pena. Soprattutto se collegato al fatto, come dice Sansa, che lei non sia realmente pazza. Sicuramente una persona non piacevole, non una Lady nel senso più vero di questo termine, però il modo in cui i medicamenti, i calmanti stanno offuscando la sua mente e il suo giudizio – fino alla gravidanza isterica – mi fa davvero provare molta pena per lei. E non solo per il modo in cui ne parla Petyr, come il più difettato degli oggetti.
Questi ultimi capitoli, con il suo dolore seppur esasperato, folle, ma così tanto vivo e straziante sono stati un po' un colpo allo stomaco. Vediamo Sansa farsi grande, farsi consapevole, non ancora arresa all'abitudine di fronte all'orrore che ha dovuto vedere nella vita, ma capace di affrontarlo con compostezza, come nel paragone che hai fatto tra Cat e Lysa.
La morte di Robyn era nell'aria, aleggiava come un monito e mi è piaciuto come tu l'abbia anticipata con descrizioni dei suoi modi infantili, fastidiosi, forse davvero folli, intemperanti. Questa danza intorno alla stanza dapprima per aver sottratto a Sansa il suo passatempo, poi per gioire della morte del fratellino che ha portato via le attenzioni prima morbose di sua madre. Mi ha colpito molto il tono annoiato con cui chiede se stia male ancora, privo di preoccupazione ma solo del fastidio di vedersi privato ancora della sua presenza. Nonostante tutto questo, però, in Sansa non c'è sollievo nella sua morte, anzi c'è dolore, c'è rammarico, perché sa che era bambino malato e molti dei suoi atteggiamenti fastidiosi erano frutto di scelte sbagliate di Lysa in termini di educazione e disciplina. Lasciarlo lì a morire, fermata da Harrold, amato cugino per il bambino, è stato doppiamente brutale. La figura di Harrold, infatti, seppur a Sansa sembri un Jaime Lannister senza la sua spaventosa famiglia, sta diventando altrettanto oscura: la proposta di matrimonio così all'improvviso, dopo quella morte, come se non avesse atteso altro che la morte di Robyn (cosa probabilmente vera) è quasi fastidiosa, in qualche modo. Perché alla fine non si è messo a girottolare intorno saltellando come il cugino che gioisce la morte del fratello ma ha gioito in modo molto più composto e calcolatore. Non so se la frase finale implicherà delle preoccupazioni per Sansa ma staremo a vedere.
Passando a Petyr, era chiaro si fosse rivolto ai Bolton e la promessa a Roose di avere Sansa mi fa tremare un po'. Uscendo per un secondo dalla storia, sei bravissima anche a raccontare quelle che sono le parti più machiavelliche e a far calare una profana di GOT come me all'interno delle dinamiche. Lo sottolineo perché lo fai senza il cipiglio dello Spiegone, anzi, lo fai dire ai tuoi personaggi con arguzia e semplicità. E niente, quindi brava!
Ho rimuginato molto su quali fossero gli alleati contro e gli alleati a favore di cui si vuole sbarazzare Petyr e mi sono chiesta se il primo cancellato della lista non sia proprio il buon cugino Harrold, che lui aveva inserito per eliminare proprio anche l'ultimo erede, con la consapevolezza che Robyn tanto sarebbe morto prima o poi (che lo abbia fatto morire lui in qualche modo, come Joffrey, e poi si sia allontanato per togliere i sospetti? Ormai mi aspetto di tutto ahahah).
Detto ciò, mi sono dimenticata di sottolineare il mancato bacio tra Sansa e Harrold, quell'ombra di Mastino che cala su di loro non solo dietro la tenda ma anche nei suoi pensieri, impedendole di avvicinarsi a lui davvero.
Detto questo, sempre con la postilla che avrò dimenticato mille cose, ti faccio come sempre i complimenti e ti mando un abbraccio!

Recensore Master
08/01/22, ore 20:07

Ciao, eccomi qua per un nuovo capitolo! Devo ammettere che sono sempre indecisa perché da una parte sono molto curiosa di arrivare al punto in cui inizi a cambiare veramente le cose e quindi vorrei leggere un capitolo dietro l'altro, ma dall'altra parte sono anche affascinata dai cambiamenti che già ci sono lungo il cammino e non vorrei mai che questa storia avesse una fine!
Dunque ritorniamo a seguire Sandor e lo troviamo a prendere una decisione importante, ossia lasciare la locanda e Lydia. Sono sincera, mi è un po' dispiaciuto per la ragazza, soprattutto quando si è messa a pregare che Sandor non partisse, che non la lasciasse. Mi ero fatta l'idea che in realtà anche a lei non importasse di lui, che volesse solo un po' di compagnia e qualcuno che le scaldasse il letto, in un certo senso, ma nelle sue parole disperate mi è sembrato di sentire che si era un po' innamorata di Sandor e che avrebbe voluto che lui restasse e provasse ad amarla. Insomma, mi ha fatto pena, comunque penso lo stesso che Sandor abbia preso la decisione più giusta, stare ancora lì avrebbe significato soltanto illudere Lydia, lui non l'avrebbe mai amata, avrebbe sempre pensato a Sansa e a quello che sarebbe potuto essere, magari così anche Lydia potrà trovare qualcuno che voglia veramente stare con lei (sì, io sono quella del lieto fine anche per i personaggi minori! XD).
Invece mi ha fatto tanta pena il POV di Sandor su suo fratello! Devo ammettere che non ricordo molto bene i libri e quindi non so quanta parte dei suoi pensieri sia tua originale, però mi ha fatto ancora più pena pensando che Sandor da ragazzino ammirava Gregor, che era quasi un modello per lui in quanto fratello maggiore, ma... dopo quello che lui gli ha fatto è finito tutto, l'infanzia, la capacità di fidarsi di qualcuno, tanto più che il padre, invece di incolpare Gregor per ciò che aveva fatto, ha preferito considerare Sandor un mostro (certo che ogni famiglia è disfunzionale a modo suo!). Il personaggio di Gregor Clegane non mi era rimasto molto impresso, in realtà non ricordo nemmeno quante volte appaia nella storia, ma quello che è certo è che per me è il personaggio più spaventoso di tutta la vicenda, gli altri al suo confronto sono dilettanti! Possono essere sadici, pazzi, spietati, ambiziosi quanto vuoi, ma Gregor Clegane è proprio una bestia, ogni volta che compare nella storia fa qualcosa di terribile, è una sorta di incubo reale, l'Uomo Nero della saga. E adesso Sandor ha deciso di seguire la Fratellanza per avere finalmente la possibilità di ucciderlo... beh, buona fortuna! Però mentre si avvicina al loro accampamento incappa in Arya che sta facendo qualcosa di molto sciocco in acqua, cade e rischia di annegare e lui si butta nel fiume per salvarla. Come sai ormai benissimo, lo sanno anche le pietre della Strada del Re, Arya proprio non la sopporto, però devo anche dire che mi sembra che tu la stia rendendo vagamente più "umana", ora ammetto che non ricordo come era andata la scena nella storia vera e come Sandor si era trovato a decidere di accompagnare Arya da sua madre a Delta delle Acque, ma qui alla fine lei sembra una ragazzina sperduta che vuole tornare dalla madre (che è ciò che è ragionevole che sia, nonostante il suo caratterino infuocato), non la supereroina che sembra averne fatto Martin, e l'unica cosa che può fare è accettare di andare con il Mastino, pur disprezzandolo, perché la Fratellanza andrà nella direzione opposta. Insomma, non posso dire che Arya mi piaccia, ma come la rappresenti tu mi sembra più realistica, senza tanti "superpoteri", e quindi pian piano mi sa che finirai per farmi piacere pure lei! mi sa che sei tu ad averceli, i superpoteri da scrittrice!
A proposito, ma come fa una donna a voler ragionevolmente sposare Gregor Clegane? Ma sul serio? Io mi butterei dalla torre più alta del castello piuttosto, ma scherziamo?
Tantissimi complimenti per questa storia davvero meravigliosa anche nei capitoli più canonici come questo, per non parlare di quelli in cui sei tu a inventare la gran parte degli avvenimenti e dei dialoghi, quelli sono un vero sogno!
A presto!
Abby

Recensore Veterano
08/01/22, ore 14:22

Oh… io ho appena visto la mia dedica e sono arrossita fino alle tempie come Sansa!
La parola “mia” te la suggerirò in privato, per non sbagliare, ma adesso voglio iniziare a parlare di questi due capitoli perché li ho letteralmente amati, in due modi diversi. Il capitolo 55 credo sia il tuo capolavoro, a mani basse uno dei miei preferiti di tutta la storia. Ci sono stati altri capitoli d’azione, altri poetici, altri pieni di colpi di scena ma questo condensa tutte queste cose e mescola e fa esplodere la tua bravura. Ne abbiamo parlato giusto ieri di come le scritture si siano andate, nel tempo, evolvendo e migliorando e questo capitolo secondo me tocca sicuramente uno dei punti più alti di questa tua storia. C’è tutto: c’è la poesia, ci sono le descrizioni, ci sono le introspezioni, le sensazioni feroci, c’è l’erotismo, c’è la verità, il fastidio, le macchinazioni.
Proverò, senza riuscirci, ad andare con ordine: partirei con la figura di Lysa, ormai preda dei deliri dovuti alle essenze (ora sappiamo anche contraccettive) con cui Petyr ogni sera l’addormenta per non dover condividere con lei il letto. Il bello di questo capitolo è sicuramente il fatto di essere costellato da moltissimi climax: il primo, quello del (doppio) delirio di Lysa. Quello quando la fa chiamare nella sua stanza e, mentre la spazzola, arriva fino a tirarle i capelli ed urlare man mano che associa la sua figura a quella di Cat e a quella di Petyr, per cui la sente una minaccia. C’è tutta la gelosia verso quell’uomo, un astio ormai rancido verso la sorella e verso quello che tutto che lei è stata, a differenza sua. Anche questo continuare a sminuirne la vita, le scelte, per esaltare la pavidità delle proprie, è tipico di chi non smette di sentirsi in difetto. Per questo, ha paura che Sansa le porti via Petyr: ne riconosce la bellezza, la gioventù e la potenza, la capacità che ha di attirare l’attenzione di suo marito. Lei vede le attenzioni che lui le dedica e chiede a lei di non richiederne altre, ora che è incinta, come se fosse lei ad importunarlo e non lui a cercare sempre di assecondare ogni suo bisogno. Sulla scenata finale tornerò più avanti.
Poi c’è Sansa, che di nuovo – dal sollievo per aver trovato un luogo sicuro in cui vivere – è tornata alla paura, al fatto che sia sotto “il mirino” della padrona di casa per colpa delle attenzioni che lei non chiede, che le vengono recapitate anche contro la sua volontà. Lei non chiede a Lord Bealish di guardarla in quel modo che la mette addirittura a disagio, però non può fare a meno di stupirsi, di avere un conato, quando sa che loro due aspettano un figlio, perché c’è la gelosia di quella nuova nascita che può portarla, veramente, lontano da lui e lontano dalla sua protezione. Non è solo questo secondo me, però. Dietro questo c’è anche il non riuscire a comprendere come un uomo come Petyr, che seppur lei ritiene ambiguo, viscido e macchinoso, è anche un uomo affascinante, colto ed estremamente intelligente, possa aver ingravidato sua zia, di cui non ha stima né come donna né come madre né come Lady. E sa che neppure lui ne ha. Quindi, non riesce a non trovarlo qualcosa di estremamente sbagliato e disallineato.
Poi devo passare alle descrizioni, perché se anche nel loro arrivo a Nido dell’Aquila tu ti sia superata con le descrizioni naturalistiche, io ammiro sempre di più quelle dei tuoi ambienti, dei soffitti, le strutture, la serra, le piante, le loro proprietà officinali. In questo capitolo tu rasenti la perfezione stilistica e io vorrei aaaaa urlare un sacco, cancellare tutte le mie storie dal profilo perché in confronto alla bellezza che hai raggiunto con questo capitolo sono tutte da cestinare. Ma tant’è, torno in me e continuo il mio blaterare pazzo: la scena alla serra è di una bellezza e di un erotismo sottile e strisciante che io boh, non so come dirlo, ma ho cominciato a tifare Ditocorto ahahah ske Masty, non ti arrabbiare. Però questo è tutto merito della tua bravura: lui che aiuta da dietro a pestare come si deve, i due corpi che aderiscono, è tutto un gioco silenzioso ma insinuante di cose che si sommano e che disturbano. Così come la scena dopo alla festa: qua il gioco del climax della tua scrittura è stato superbo. Con il crescere del ritmo dello spettacolo, con lui che la fa sedere sulle sue gambe, con i movimenti che le seguono braccia, spalle, cosce e lei che si trova in questo turbamento quando lui le arriva a parlare vicino, la bocca sull’orecchio, i baffi che le solleticano la pelle… cioè, ero io in hype per Sansa. Ma come si fa? A noi questi Daddy ci faranno dannare prima o poi (o ci hanno già fatto dannare e non ce ne siamo accorte o ce ne siamo accorte benissimo ma non ci importa. Un saluto al Comandante Smith!). Mi è piaciuto come ogni sensazione che cresce in Sansa a quei tocchi faccia il paio con un crescere di drammaticità dell’opera rappresentata, con la fuga, la musica che cresce, così come cresce quel suo fastidio e quel suo piacere e quella paura per le occhiate di Lysa che sfocia nella sua pazzia, nella follia della sceneggiata in cui ho temuto follemente, per un secondo, che le facesse rivelare il nome di Sansa. Così come lei stava per rivelarla al cugino Harrold, sempre con le bretelle, che invece la vuole in sposa pure se sa che è solo Alayne Stone e nulla di più. Quanto è cuoricioso questo ragazzo? Soprattutto nel capitolo successivo, quando cerca di convincere gli altri Lord della Valle. Ho amato il disprezzo di Petyr, il loro modo di vederli. Quando ha detto che li avrebbe venduti e ricomprati cinque volte prima di colazione, mi sono tolta il reggiseno e gliel’ho lanciato! TIENI, SONO UNA TUA GROUPIE!
Anche lui che accompagna Sansa in camera ad inizio del nuovo capitolo (credo non serva che sottolinei ancora quanto ami le tue descrizioni degli ambienti ma sono superlative) e quella loro complicità che ormai ha raggiunto picchi altissimi, con una sincerità che può dirsi (quasi) assoluta, visto che sta ancora tramando alle sue spalle con quel corvo (bellissima la frase di Cat). Però c’è ormai una continua confessione, un dirsi le cose come stanno con tale verità che è quasi tanto assurda da pensare che lui la prenda in giro. Tutte le cose su Lysa, sul fatto di volerla vedere impazzita e poi addormentata e poi priva della possibilità di rimanere incinta, sono spaventose se uno le trascende dalla persona a cui sono destinate. Però sono geniali e Sansa deve riconoscerlo e il fatto che lui la trascini con sé dentro queste macchinazioni, dentro questo sentimento che si fa sempre più perverso (come il suo continuare a spiarla di nascosto e, molto meno di nascosto, desiderare di averla e di farla arrossire e di avere controllo su di lei), la fa sentire quasi parte di qualcosa di più grande e appagante, come dici appunto alla fine perché finalmente quelle cose sono a suo favore e non contro di lei. Sansa è ormai effettivamente parte del gioco del trono e ha accanto il migliore degli alleati – non migliore per lei, ma il più capace in questa partita.
Beh, credo di avere sclerato a sufficienza e avrò dimenticato mille mila dettagli bellissimi da sottolinearti ma sappi, come sempre, che sei bravissima in una maniera che non so dire e che questa storia, in mano tua, sta prendendo le pieghe che avrebbe dovuto prendere.
Ti abbraccio forte (non ho riletto, come chi-sai-tu!, quindi perdonami se ci saranno cose di poco senso)

Nuovo recensore
08/01/22, ore 12:03

Ciao Vanessa! Finale stupendo...Sandor sta per tornare,chissà forse nel prossimo capitolo? 😏 non vedo l'ora!
Petyr comincia a vacillare...Sansa ormai ha un ascendente troppo forte su di lui e si sa più sono duri e più quando perdono la testa non c'è via d'uscita... Quanto a Rasmsey aia. Da una parte spero che qualcuno o Sansa stessa si salvi dal quel matrimonio(e da tutte le sue tragiche conseguenze) ma dall'altra è vero pure che tutto quell'errore potrebbe essere un male necessario per la sua crescita definitiva. Non lo so,in entrambi i casi questo personaggio non può che avere uno splendido sviluppo,già adesso comincio a vederla regina del Nord (e non solo magari). Ma vogliamo parlare della parte i cui lui la osserva mentre cuce? DIVINO.
Al prossimo capitolo,un abbraccio

Recensore Junior
08/01/22, ore 11:32

Buongiorno e buon sabato!
Grazie di non avermi fatto aspettare troppo per questo capitolo.
Dunque, un po' me lo aspettavo che l'avrebbe convinta, in qualche modo, ad andare dai Bolton, anche se, boh, non pensavo che ce l'avrebbe portata davvero, non dopo tutto quello che sta succedendo tra di loro.
Poi mi piace che siano andati nella dita, questa cosa non c'è nella serie e quindi sono carico di aspettative.
E poi, che dire, la parte in cui la guarda cucire, in cui le osserva il seno... Uhhh è così intrigante!!!!!
Ammetto che quando hanno parlato del Mastino sono saltato sul divano.
Lei che finge disinteresse... Lui comunque si era accorto (ovviamente) che Sandor avvva un debole per lei...
Ma Sandor non è morto davvero, vero???
Oddio, ora sto male.
Beh, ti prego di sbrigarti a pubblicare perché ora devo sapere!!!
Besitos